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PERCHÈ "DONNA" SIA BELLO DAVVERO Costruiamo insieme il nostro consultorio giorno per far capire che si lotta ogni giorno
from Quartieri1
Che cammino ha fatto l'emancipazione femminile e per quali strade si è sviluppata dalla data dell'8 marzo 1908? Da quando cioè in un cotonificio di New York sono morte tra le fiamme di un improvviso incendio 129 donne chiuse dentro la fabbrica dal padrone durante una serrata, e da quando 1'8 marzo è stata dichiarata "giornata della donna"; da quando ancora la mimosa fu assunta come fiore della speranza e simbolo di lotta delle donne di tutto il mondo?
È questo anche il giorno in cui le donne fanno capire che "ogni giorno" è un giorno di lotta ed in quell'occasione, 1'8 di ogni marzo, tutta la loro forza viene sentita e raccolta.
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La storia dell'emancipazione femminile è lunga e piena di av- venimenti storici.
Prima fra le leggi conquistate, il voto alle donne — che in Italia fu conseguenza diretta della determinante partecipazione femminile alla Resistenza — con cui ad esse fu per la prima volta riconosciuta l'identità di cittadine a tutti gli effetti, e la Costituzione, che tale eguaglianza pone a fondamento, in Italia, del vivere civile.
Gli ostacoli che le donne hanno dovuto superare, i tentativi di ricacciare tutto indietro, non sono bastati a disperdere la volontà di raggiungere quegli obbiettivi che oggi, con più forza e consapevolezza di ieri, il movimento femminile si pone.
Negli ultimi anni si sono conquistate leggi importanti: legge di parità, tutela della maternità, nidi, diovorzio, diritto
La manifattura e le donne-
La "noticina" inviata a gennaio dall'amministrazione della Manifattura Tabacchi di viale Fulvio Testi ai Comuni della provincia è fin troppo esplicita. Nell'informare infatti che si sono riaperti i termini per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso per l'assunzione di 50 operai comuni, si specifica a chiare lettere (maiuscole!) che la richiesta di manodopera è riservata agli uomini.
Dopo la Fiat di Termini Imerese il Biscottificio Gentilini di Roma è dunque la volta dei Monopoli di Stato.
Come ricorda l'interpellanza presentata ai ministri del Lavoro delle Finanze dalla compagne Cecilia Giovini, Nadia Corradi, Adriana Seroni e Eletta Bertani, l'azienda pubblica "sorvola" oltre che sul dettato generale della legge di parità tra uomo e donna in materia di lavoro del 9 dicembre '77, su uno specifico punto della norma stessa, che la riguarda in prima persona. All'articolo 19 si specifica infatti che "cessano di avere efficacia le norme interne e gli atti di carattere amministrativo dello Stato e degli Enti pubblici in contrasto con le disposizioni della legge". E ancora, l'articolo 1 prevede deroghe alle severe disposizioni contro ogni discriminazione basata sul sesso solo per mansioni particolarmente pesanti, individuate attraverso la contrattazione collettiva.
All'interrogazione comunista si aggiunge lo stesso giorno (il 27 gennaio) una dura presa di posizione della Federazione CGIL, CISL, UIL di Milano e Provincia.
E' necessaria ora qualche considerazione. Innanzitutto la di- scriminazione avviene questa volta in un settore tradizionalmente ad altra concentrazione femminile, quello della lavorazione del tabacco, con un basso rapporto capitale-addetto, dove la percentuale di donne raggiunge e supera il 70% , una cifra inferiore ai soli settori tessile e dell'abbigliamento che detengono il primato con, rispettivamente, il 78,8 e 1'84% . Quali allora le giustificazioni per rifiutare il lavoro alle persone di sesso femminile?
Una risposta viene qualche giorno dopo, quando alla Manifattura Tabacchi si svolge una prima "selezione" dei candidati: devono sollevare pesi di 75 kg. e trasportare varie cassette da 10 kg in bilico l'una sull'altra. Quattro donne che si presentano vengono respinte. Sotto accusa è dunque chiaramente anche in questo caso l'organizzazione del lavoro. Perchè mai infatti il trasportare simili carichi, magari con ritmi elevati, non dovrebbe danneggiare gli uomini? O forse, come accade in altre realtà produttive, le persone di sesso maschile sono immuni dagli effetti nocivi provocati da certe esalazioni o dall'esposizione per molte ore consecutive ad un calore o ad un rumore eccessivi?
Sono temi sui quali il movimento si è confrontato, anche a Termini Imerese, temi che ora possono coinvolgere direttamente anche le donne, rendendole protagoniste nella lotta per migliori e più umane condizioni di lavoro. C'è ancora una cosa da ricordare: forse il bando di concorso alla Manifattura Tabacchi sarà riaperto.
Andrea Aloi
di famiglia, ecc. Ma ancora occorre difendere queste conquiste e fare applicare pienamente, in tutte le loro istanze, queste leggi. Fatti come quello della Manifattura Tabacchi (di cui riferiamo in questa pagina) riguardano "soprattutto" le donne, ma il loro peso cade su tutta la società, il suo sviluppo, sulla vita di tutti.
L'occupazione femminile, il lavoro nero e a domicilio, la carenza di servizi sociali adeguati, sono piaghe direttamente collegate alla necessità di una ripresa produttiva, alla battaglia contro l'inflazione, ad un nuovo modello di sviluppo; e non cogliere l'importanza del contributo femminile alla lotta più generale sarebbe un errore grave.
Il collegamento con la classe operaia e tutto il movimento dei lavoratori per elaborare insieme obiettivi che tengano conto delle esigenze femminili all'interno delle maggiori tematiche oggi sul tappeto (la mobilità, la programmazione del lavoro, i costi, la riqualificazione professionale) è essenziale per poter assicurare alle donne l'inserimento nel mondo produttivo e per risanare quei settori ad occupazione prevalentemente femminile.
Ma occorre anche superare alcune contraddizioni ancora oggi esistenti all'interno del movimento dei lavoratori nei confronti dell'emancipazione femminile.
Oggi, quali compiti spettano al movimento femminile? Fra tutte le questioni aperte una delle più importanti è senza dubbio, quella di assicurare alle donne e al Paese, una giusta legge sull'aborto. E la mobilitazione di tutte le donne è necessaria per investire le forze politiche e sociali delle loro responsabilità. È necessario trovare una soluzione che elimini definitivamente il "mercato" clandestino dell'aborto, l'ingiusta punizione della donna e assicuri una maternità consapevole e serena. Le associazioni delle donne, come l'UDI, i movimenti femminili dei partiti, il movimento femminista, pur conservando ognuno una propria identità lottano verso l'obiettivo comune della piena dignità della donna. Chiamano tutte a incontrarsi, discutere, lavorare insieme per raggiungerlo.
Kristina Rbbinson
Prossima apertura del consultorio materno-infantile e di assistenza alla famiglia nella nostra zona e precisamente in Via Cherasco, dove già esistono una serie di servizi sociosanitari, diventando così un centro pilota di strutture sanitarie unico in Milano e Provincia. Nel luglio 1975 il Parlamento approva la legge 405 sulla istituzione dei Consultori familiari.
Questa legge demandava alle Regioni il compito di definire con proprie norme legislative i criteri, per la programmazione, il funzionamento, la gestione. La Regione Lombardia in data 6 settembre 76 ha emanato la legge 44 sulla "istituzione del servizio per la educazione sessuale, la procreazione libera e consapevole, per l'assistenza alla. maternità, all'infanzia, alla famiglia".
CHE COSA È UN CONSULTORIO
L'art. I della legge intende garantire:
I) la piena ed equilibrata espressione della sessualità, nell'armonico sviluppo dell'individuo; la procreazione libera e consapevole; la salute della donna, soprattutto in riferimento alla maternità attraverso periodici controlli preventivi individuando, tra l'altro, i pericoli dell'ambiente. la salute del bambino, in tutte le fasi del suo sviluppo, da quello fetale alla prima infanzia. l'armonico sviluppo delle relazioni familiari e della coppia, nonchè dei rapporti fra genitori e figli.
Pertanto questo articolo presuppone per primo l'educazione sessuale, inoltre il diritto per ogni coppia, se lo desidera, di avere figli ma anche di decidere quando averli. Curare casi di sterilità e prevenire gravidanze non desiderate in modo da poter vivere un rapporto sessuale senza condizionamenti nè timori.
Assicura un normale svolgimento della gravidanza, intervenendo laddove ci fossero irregolarità.
CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Deve essere a carattere pubblico in modo che sia garantito un confronto tra i cittadini, contro ogni tentativo di servizi sociali a fine di parte; sarà momento di aiuto al singolo, alla coppia nelle specifiche situazioni, permettendo responsabilmente di assumere decisioni nel pieno rispetto della personalità dell'utente, delle sue libertà individuali.
Quale struttura socio sanitaria, deve garantire una reale medicina preventiva intesa come tutela del benessere psicofisico del cittadino, denunciando e lottando per le rimozioni delle cause sociali di malattia.
Il Consultorio sarà anello di congiunzione del rapporto Ospedale-Territorio, nei rapporti tra i servizi di ostetriciaginecologia e il servizio di pediatra. Sarà inoltre direttamente collegato con gli altri servizi del tèrritorio (Servizi Medicina Ambiente Lavoro, medicina scolastica, servizi di igiene mentale, asili nido, strutture scolastiche, ecc.)
IL CONSULTORIO DOVRÀ FORNIRE I SEGUENTI SERVIZI: prevenzione o promozione della gravidanza tutela della gravidanza servizio di perinatologia educazione sanitaria e sessuale assistenza psicologica e sociale al singolo, alla coppia alla famiglia.
L'educazione sanitaria e sessuale è importante affinchè i cittadini possano diventare soggetto attivo per la tutela della propria salute e non più oggetto dell'intervento sanitario.
Alfinchè il Consultorio non si trasffirmi in un dispensario di contraccettivi, ma neppure che assurdi ostacoli di natura ideologica si frappongano alla distribuzione degli stessi, l'educazione sanitaria deve essere momento cardine per la prevenzione e la promozione della gravidanza.
Il Consultorio dovrà fornire la massima assistenza all'aborto come previsto dalla legge, aiutando gli interessati ad arrivare a scelte autonome e responsabili.
Per la tutela della gravidanza il Consultorio dovrà essere in grado di rimuovere le cause di rischio di ordine sociale per la gravidanza (collegamenti con gli SMAL). Gli operatori del servizio predisporranno delle schede per le donne e per le gravide, gestibili da parte delle utenti.
Servizi di perinatalogia. Si prevede: nel primo mese di vita; educazione sanitaria delle famiglie (igiene, diete, sviluppo psicomotorio) fino al terzo anno di vita: visite periodiche, possibilmente in concomitanza con le vaccinazioni, educazione sanitaria alla famiglia, rapporti con gli operatori degli asili nido.
L'Assistenza psicologica e sociale al singolo alla coppia alla famiglia, mira a rimuovere gli (segue in quarta) ostacoli di ordine psicologico e sociale che si oppongono all'armonico sviluppo delle relazioni fra i coniugi, fra genitori e figli.
GLI OPERATORI
DEL CONSULTORIO
Sono previste le seguenti figure di operatori
- Ostetrico - ginecologo
- Pediatra
- Assistente sanitaria
- Assistente sociale
- Psicologo
- Ostetrica (in relazione anche al prossimo centro oncologico)
- Un'addetta alla segreteria
Il personale sarà specializzato con una esperienza che garantisca la qualificazione dell'intervento.
Gli operatori lavoreranno in equipe e saranno direttamente collegati con gli altri operatori della zona (medici scolastici, di fabbrica, degli Ospedali ecc.).
Il Consultorio è una struttura che integra ma non sostituisce le altre strutture socio sanitarie presenti nella zona.
Le caratteristiche sociali del Consultorio sono messe in luce da un altro articolo della legge 44, che porta il titolo di "PARTECIPAZIONE E GESTIONE SOCIALE". Alla programmazione, all'organizzazione, alla gestione del Servizio partecipano gli utenti, le organizzazioni sindacali e sociali, i movimenti femminili, gli organi collegiali della scuola, i consigli di fabbrica della zona, gli operatori del Servizio. Le responsabilità dirette di gestione spettano al Consiglio di Zona, il quale nomina il Comitato di Gestione.
Il Comitato di gestione verificherà con l'assemblea degli iscritti gli indirizzi generali del Consultorio, organizzerà commissioni di lavoro, su specifici problemi di interesse sociale, promuoverà iniziative presso gli Enti interessati per l'organizzazione dei corsi di aggiornamento per gli operatori del servizio.
Cosa Rappresenta
IL CONSULTORIO PER LA NOSTRA ZONA
Tenendo conto che gli abitanti nella zona sono 59.654, suddivisi in: 28.950 uomini — 30.704 donne ed esistono un centinaio di aziende con più di 17.000 dipendenti, è evidente la necessità di una struttura come quella del Consultorio che serve alla popolazione a maggioranza femminile, e ai lavoratori della zona anche se non residenti.
È importante individuare nel Consultorio uno strumento attraverso il quale la società si prende carico e affronta in modo nuovo e concreto la problematica che sta al centro della questione femminile: il rapporto donna-maternità — la maternità libera e consapevole, la maternità come fatto sociale.
E il Consultorio è il servizio in cui la donna e la coppia possono ricevere informazione e aiuto per la maturazione della loro sessualità, per evitare una maternità non desiderata.
La maternità è senza dubbio un grande problema umano, politico e sociale, sia per quanto riguarda il desiderio della donna e dell'uomo di procreare, sia per le condizioni della donna gestante, sia per il diritto alla vita di ogni nuovo essere.
E la maternità e la procreazione sono molto più che problemi individuali e intimistici, anche se molto intimo è il problema tra madre e figlio, sono problemi di grande importanza politica e sociale.
Le funzioni fisiche in generale, e la sessualità in particolare per la donna sono state sempre delle cose misteriose. Il primo passo verso una corretta informazione del problema è proprio il Consultorio, con la sua principale funzione di educazione sessuale e sanitaria.
Gabriella Sironi