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Centro disabili

Documento approvato dal CDZ. 16

Il Consiglio di Zona 16 si è occupato, già da tempo, dei problemi dei soggetti portatori di handicaps fisici, psichici e sensoriali, soggetti per cui sono previsti interventi di cura ma pochi interventi riabilitativi. Per riabilitazione non si deve intendere il solo intervento tecnico specialistico, ma un intervento che garantisca anche la promozione ed il consolidamento dei rapporti affettivi, umani e sociali fra i disabili, le famiglie ed il mondo esterno, utilizzando, ogni volta che sia possibile, le strutture educative e socio sanitarie di base disponibili nel territorio.

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Attualmente gli interventi di cura e riabilitazione, così come sono concepiti, portano alla ospedalizzazione ed istituzionalizzazione del malato, lo "sradicano" dall'ambiente sociale in cui è per anni vissuto e lo "trapiantano" in un ambiente per lui completamente nuovo, spesso artificiale, umanamente freddo, inevitabilmente emarginato.

Una alternativa a tale situazione è il decentramento dei servizi riabilitativi, in modo che l'utenza possa usufruire delle prestazioni necessarie ambulatorialmente o a domicilio; in tale modo si aiutano i pazienti e le loro famiglie a sopportare con minor pena la disgrazia che li ha colpiti e qualche volta si riesce anche a fargliela accettare.

Tale alternativa obbliga inoltre la Comunità a farsi carico, ma veramente, dei problemi del malato e della sua famiglia; non allontanandolo da sè per tentarne il recupero non può esimersi dal promuovere momenti di integrazione sociale.

Alla segregazione dell'istituzionalizzazione, che spesso induce un regresso psico - fisico nel paziente, si contrappone l'integrazione del servizio decentrato sul territorio. L'utente che fruisce del servizio nella zona in cui abita ha, infatti, molte più possibilità di stabilre rapporti interpersonali che non l'utente ricoverato o "ghettizzato".

Il servizio stesso deve favorire questi rapporti interpersonali, non deve mirare unicamente al recupero psico - fisico, nei limiti delle sue possibilità deve promuovere il reinserimento sociale dei cosiddetti malati e la maturazione dei cosiddetti sani.

Di non poca importanza è, da ultimo, il discorso degli oneri economici per la Società; interventi ospedalizzanti ed istituzionalizzanti sono non roco costosi, mentre un decentramento del servizio ridurrebbe notevolmente le spese.

In zona 16 strutture attrezzate rispondenti alle sopraddette necessità attualmente non ne esistono, mentre è reale e dimostrabile la esistenza di una notevole quantità di soggetti che, con urgenza, avrebbero bisogno di tali servizi.

Il Consiglio di Zona 16 ha individuato, nei locali della ex scuola materna di Via De Nicola 3, lo "spazio" utile e sufficiente per l'installazione dei sopracitati servizi.

Tali locali sono atti ad ospitare un centro di Rieducazione Motoria per disabili ed attualmente lo spazio permette anche l'uso da parte di gruppi sportivi giovanili.

Questi servizi, oltre a rispondere alle esigenze di utenti della Zona, convivendo nello stesso spazio avrebbero modo, facil-

Anche i giovani sanno essere utili

mente. di studiare e realizzare nuove dinamiche di integrazione, aprendosi alla zona e contemporaneamente sensibilizzandola ed aiutandola a maturare nell'accettazione del diverso.

Saranno a carico del Centro tutti quei problemi che possono colpire la popolazione nei sistemi nervosi, muscolare, scheletrico.

L'intervento del Centro dovrà avvenire su utenti di qualsiasi età. Il programma della sua attività può essere articolato in tre grandi fasce di intervento: fascia dell'infanzia fascia dell'adolescenza fascia dell'età matura.

LA FASCIA DELL'INFANZIA

Riguarda gli interventi su soggetti, di età compresa fra i pochi mesi ed i 10 - 12 anni, che presentano handicaps fisici congeniti o acquisiti. Per il reclutamento e l'identificazione dell'utente, il servizio dovrebbe essere collegato con tutte le strutture socio - sanitarie esistenti nella zona (Asili nido, Scuole materne, elementari, Servizio di Pediatria di base, SIMEE ecc.), dovrebbe inoltre coinvolgere anche i medici pediatri del territorio. Tutto questo è necessario perchè una diagnosi precoce permette un recupero notevole ed a volte la scomparsa della morbosità.

LA FASCIA DELL'ADOLESCENZA

I ragazzi di questa età, oltre che di handicaps fisici congeniti o acquisiti, possono essere portatori di paramorfismi o dismorfismi (scoliosi, cifosi ecc.). Per il reclutamento dell'utenza il servizio dovrebbe coinvolgere i medici scolastici e le assistenti sanitarie delle scuole.

Dopo un primo dépistage, una équipe specializzata farà un'ulteriore selezione e prenderà in carico quei ragazzi che presentano dismorfismi o paramorfismi preoccupanti.

c) LA FASCIA DELL'ETÀ MATURA

Riguarda pazienti affetti da emiplegia, paraplegia, tetraplegia o da altre sindromi morbose degne di essere rieducate. Si presuppone siano soggetti in età matura, ma naturalmente non si trascureranno situazioni di questo tipo anche in altre età.

Per il reclutamento dell'utenza anche in questo caso è necessario coinvolgere i medici ed il personale socio - sanitario operante in Zona.

Gli interventi tecnici e rieducativi saranno garantiti dalla Fondazione Pro Juventute "Don Gnocchi" con H suo personale medico e paramedico specializzato. La Fondazione "Don Gnocchi" si rivolgerà all'Assessorato Regionale alla Sanità per il problema amministrativo, garantendo cosi all'utenza un servizio gratuito.

Tale intervento della Fondazione "Don Gnocchi" prevede una convenzione con il Presidente della Zona e con il Comune di Milano il quale dovrà provvedere ai locali ed alle attrezzature.

Il Consiglio di Zona 16, ha inoltre già provveduto a costituire un "Comitato di Gestione" della prevista struttura che collaborerà con la Fondazione Don Gnocchi, Comitato di Gestione formato da membri della Commissione IGIENE e da utenti bisognosi del servizio.

RICHIESTA DI INTERVENTO DA PARTE DI ASSESSORATI

Il Consiglio di Zona 16 rivolge agli Assessorati Comunali alla Sanita, all'Assistenza all'Educazione. una precisa richiesta affinchè, nell'ambito delle proprie 'competenze: a) forniscano le necessarie attrezzature per le palestre (tappeti, specchi, lettini, palloni, pedane, panchette, bastoni, parallele, armadietti, barelle, ecc.); b).garantiscano la presenza giornaliera di un custode per la vigilanza e per l'apertura e la chiusura della struttura, nonchè la presenza di personale addetto alla pulizia; c) provveddano ad installare un apparecchio telefonico ad uso del Centro.

Proposta di ristrutturazione ex scuola materna De Nicola 3

Nel riutilizzo dell'immobile, ex scuola Materna De Nicola 3, alla luce dei tipi di attività che ivi si svolgeranno, il Consiglio di Zona 16, indica attraverso il progetto di massima, una proposta, iniziale, alle esigenze dell'utenza.

Gli interventi necessari si possono così articolare: eliminazione di barriere architettoniche - formazione di un idoneo scivolo in C.A., in sostituzione del 50% dell'attuale gradinata d'ingresso questo al fine di eliminare le difficoltà d'accesso da parte di inabili in carrozzina. formazione di docce, usando l'attuale spazio adibito a w.c., annesso alla sala medica (il numero dei piatti doccia indicato in progetto è puramente indicativo e mira a suggerire il massimo utilizzo del vano).

formazione di spogliatoi suddividendo gli attuali servizi igienii come indicato in planimetria sostituzione dei rimanenti servizi igienici (concepiti ad uso esclusivo per bambini) con idonei sanitari per disabili. applicazione idoneo pavimento in materiale di gomma o in plastica nei locali indicati come palestre.

Ora, tenuto conto che la rieducazione motoria di soggetti portatori di handicaps, deve essere fatta in un ambiente estremamente confortevole, quindi adeguatamente riscaldato, il Consiglio di Zona ritiene opportuno dotare, la più volte citata struttura, di un impianto di riscaldamento atto a permettere le terapie rieducative.

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MACCAFIR-R1 tuta per il Comitato di Coordinamento Romualdo Carini le pratiche "automobilistiche"

Sono note le attività e gli impegni che svolgono ragazzi e ragazze della zona e non, infatti recentemente in occasione delle feste natalizie e di fine anno, siamo stati invitati da alcuni amici per i tradizionali scambi di auguri. Questi giovani prestavano un servizio di Pronto Soccorso presso La Cooperativa di Pronto Soccorso Croce Viola Rozzano. Qualcuno si stupiva, è vero una notte di Natale, una notte di fine anno, passate in un pronto soccorso fra l'ambulanza pronta ad intervenire, la fetta di panettore sul tavolo, il telefono che squillando in continuità porta ai presenti auguri e complimenti, la coppa di spumante e ragazzi e ragazze, che tutti insieme con la loro presen- za tranquillizzano i cittadini, tutti, anche coloro che fermato per la strada e invitati a conoscere un po' di più questo problema tirano dritto, senza prestare la minima attenzione. Questo fa pensare che in mezzo a tanti giovani portati in queste occasioni a pensare solo ai regali e al divertimento c'è ancora chi volontariamente e senza percepire nessun compenso presta la sua disinteressata opera onde essere utile a chi ha bisogno.

La redazione della Sedicesima, interpretando il pensiero degli abitanti della zona sedici, ringrazia questi giovani che disinteressatamente si mettono a disposizione della cittadinanza.

Quest'anno il Carnevale si fa al centro disabili

Carnevale all'insegna dell'impegno sociale quest'anno in Zona 16. La manifestazione più importante del 23 febbraio, sabato grasso, dovrebbe infatti aver luogo presso il Centro Disabili di via De Nicola

3. Ma sia chiaro, non una festa "per", bensì una festa "con" i disabili della zona 16, come ha tenuto a sottolineare Roberto Marini della Compagnia "Il Chiodo".

"La nostra proposta sarebbe appunto quella di fare il Carnevale, festa animazione, spettacolo, organizzando e coordinando il lavoro dei disabili — ci conferma Marini — certo, a noi spetterà anche il lavoro di animazione, la parte di "attori" che ci è propria. Ma vogliamo che i disabili lavorino con noi, all'organizzazione, alla preparazione delle maschere, delle decorazioni. Noi sentiamo che questa iniziativa deve rappresentare un'occasione per coinvolgere disabili e cosiddetti normali, il più possibile allo stesso livello".

Al Carnevale del Centro Disabili hanno intanto dato la loro adesione i genitori della Elementare di via De Nicola e la Comunità della Parrocchia "S. Giovanni Bono" di via S. Paolino. Anche gli audiolesi del corso di Mimo, che ha sede presso lo stesso Centro Disabili, hanno confermato la loro collaborazione.

Al momento in cui scriviamo, il programma non è stato ancora definito nei suoi dettagli. L'argomento deve essere ancora discusso dalla Commissione Cultura del CdZ. 16. Lo stesso Marini, che della Commissione è il Vice - Coordinatore, si è impegnato peraltro a porre l'argomento in discussione alla prossima seduta.

Ma è comunque una proposta che non potrà trovare altro che d'accordo i membri della Commissione Cultura. Una Commissione che già recentemente ha dimostrato tutta la propria disponibilità verso il problema dei disabili, accettando lo storno di un finanziamento per accellerare la costituzione del Centro di Via de Nicola.

"Il modo di far cultura a livello di quartiere, — dice ancora Marini — è poi essenzialmente questo. Certo non devono mancare le occasioni di Cultura, quella con la "C" maiuscola, per intendersi. Ma non va dimenticato che la cultura, quella che veramente conta. passa attraverso una maggior conoscenza reciproca, una maggior capacità di comprensione tra gli esseri umani. Quello che ci vuole è la cultura che sì può trasformare in convivenza civile: e se guardiamo poi ai disabili, ci rendiamo conto che nei loro confronti questo problema non ce l'eravamo mai posti".

F.LLI PERVERSI A. & C.

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Risanata la Centrale del latte

Ci sono notizie che, stranamente, i mass media, la televisione sembrano ignorare. Si parla tanto di Aziende pubbliche in crisi. di miliardi sperperati, come se solo i deficit facessero notizia. Ma se i deficit sono oramai la regola. non sarebbe il caso di dare risalto alla notizia del loro risanamento?

E una domanda che viene da porsi, considerando la vicenda della Centrale del Latte di Milano. Si tratta di una Municipalizzata (cioè di proprietà Comunale) che e passata da un deficit di 4 miliardi al quasi pareggio in appena 2 anni, dal 76 al 78. In un così breve periodo si sono risparmiati quasi 4 miliardi di pubblico denaro, cioè del nostro denaro, che il Comune ha così potuto destinare ad altri servizi.

Vi pare poco? Eppure a guardare certa stampa e la RAI - TV non è successo nulla. Come se in Italia un fatto simile non rappresentasse una novità, un fatto intorno al quale discutere, organizzare dibattiti. E non solo per informare. Perché di fronte a fatti del genere sarebbero da rivedere molti luoghi comuni sull'inefficienza della pubblica amministrazione, sulle ragioni della crisi economica. Perchè l'inefficienza dei pubblici amministratori c'è e come: ma non è detto che non si possa combattere.

Ma ritorniamo a considerare il caso della Centrale del Latte. Da anni l'Azienda era in crisi. I suoi deficit erano andati crescendo paurosamente, da 1 miliardo e 651 milioni nel 74, a 2,5 miliardi del 75, ai quasi 4 miliardi nel 76.

Poi si insedia la nuova Commissione Amministrativa, nominata dall'altrettanto nuova Giunta. E la tendenza si inverte drasticamente: nel 77 il deficit viene ridotto di un terzo, e nel 78 è sceso a soli 100 milioni.

Nel frattempo sono iniziati i lavori per la costruzione di una nuova ala dello stabilimento di via Castelbarco (da terminarsi entro il 1981): 3 piani per un totale di 9000 metri quadri da destinarsi alla produzione di latte fresco, alla sistemazione di una grande cella frigorifera ed alla lavorazione di 3.000 quintali di latte al giorno. Un ampliamento che non solo contribuirà a contenere i costi di produzione, ma che permetterà anche l'estensione della gamma dei prodotti.

E allora, ci si potrà chiedere, dov'era tutta questa crisi? Come mai la precedente amministrazione aveva ridotto la Centrale del Latte di Milano ad una macchina mangiasoldi, se il mercato "tirava"? Questo mercato che ha permesso ad aziende private come la Parmalat di fare tanti quattrini da poter regalare mezzo miliardo, sissignori mezzo miliardo, ad un pilota di Formula Uno per un solo anno di pubblicità!

E non ci sentiamo neppure di dire che il bilancio della Centrale sia stato quadrato con interventi miracolistici. La nuova Amministrazione ci pare abbia fatto cose abbastanza ovvie: diversificazione delle fonti di fornitura, riduzione dell'incidenza dei costi fissi (anche del lavoro), ed

ESTRAZIONE SOTTOSCRIZIONE A PREMI EFFETTUATA DALLA SEZIONE "BARONA" DELLA ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI - Federazione di Milano

11 16 dicembre 1979 presso la Cooperativa "E. SATTA" in Via Modica è stata effettuata l'estrazione dei numeri della sottoscrizione effettuata:

1 Estratto n. 823 - Quadro del Pittore A. MANTOVANI "Chiesetta a Vigano" - già ritirato

2° Estratto n. 787 - Quadro del pittore A. MANTOVANI "Piano del Tivano" - già ritirato

3° Estratto n. 185 - Asciugacapelli viaggio - già ritirato

4° Estratto n. 651 - Tostapane

5° Estratto 925 - Aspirette

6° Estratto n. 818 - Turbo spazzola elettrica - già ritirata

7° Estratto n. 914 - Macinino per caffè

Alcuni premi non sono ancora stati ritirati: si prega i possessori dei Biglietti di farsi avanti.

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una politica di vendita che lasciasse meno spazio a tutte quelle Aziende private che avevano oramai invaso la piazza di Milano. Certo in questi due anni alla Centrale si è lavorato sodo, operai, impiegati e dirigenti. Ma con il risanamento del deficit si è salvato un grosso patrimonio di proprietà di tutti i milanesi, che le precedenti gestioni avevano rischiato di mandare allo sfascio.

E la peculiarità della notizia ci pare stia proprio qui.

Quanti miliardi. quandi posti di lavoro. quante Aziende pubbliche si potrebbero salvare se chi le guida facesse semplicemente il proprio dovere? Certo non tutte le situazioni sono uguali, ma troppi sono stati i casi in cui Amministrazioni inette mandavano allo sfacelo Aziende pubbliche mentre il mercato tirava, mentre le loro concorrenti private lucravano miliardi!

Dunque perchè non parlare del risanamento della Centrale del Latte di Milano? Solo perchè chi amministra Milano è una Giunta di sinistra e siamo a pochi mesi dalle elezioni? Ma la tanto invocata obiettività dell'informazione e gli interessi dei milanesi, dove li mettiamo?

A. E.

I Programmi Del Ctl

Il C.T.L., nel parco giochi di via Spezia, ha un programma di attività fantastiche: oltre al già avviato laboratorio di falegnameria per i giovani (un gruppo dei quali si sta costruendo un divano per la casa in montagna) stiamo programmandone due musicali. uno per i bambini ed uno per i giovani, con studi sulla voce, sui ritmi oltrechè sugli strumenti. Per l'attività del pomeriggio stiamo programmando laboratori di artigianato (orecchini, bracciali, collane), di creta (maschere, oggetti), di das coi più piccoli, oltre alla solita grafica (con la quale ci si può sempre sbizzarire e che è lasciata piuttosto libera) e la falegnameria per tutti.

Inoltre il C.T.L. è sempre a disposizione di chi vuole giocare a dama, scacchi, carte, monopoli, domino, o semplicemente trovarsi con gli amici e le amiche per chiacchierare e bere un tè caldo. Comunque troverete orari, date di inizio dei laboratori, nostre notizie più precise su "La Sedicesima" oltrechè sui cartelli che attacchiamo un po' dovunque. Ricordiamo fin da ora l'orario del C.T.L.

LUNEDI 15.00 - 19.00

MARTEDI 15.00 - 18.00

MERCOLEDI 15.00 - 19.00 - 21.00 - 23.00 (laboratorio di falegnameria)

GIOVEDI 15.00 - 18.00

VENERDI 15.00 - 19.00

Il lunedì noi animatori ci troviamo al C.T.L. alle 9.30 per programmare le attività, e la programmazione è aperta a chiunque voglia partecipare. A questo proposito rivolgiamo un appello a chiunque abbia idee, consigli, proposte, esigenze, esperienze da comunicarci, di venire a trovarci, potremmo programmare qualche attività effettivamente utile alla zona, che contribuisca a dare al C.T.L. quell'immagine di struttura di zona aperta a tutti che noi ci siamo prefissi di raggiungere.

VIA BIELLA 22 * TELEFONO 817871 * IL VOSTRO NEGOZIO DI FIDUCIA

E UN CENTRO VENDITA COECO

ELETTRODOMESTICI

AMLETO MARIANI

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