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Quasi deserta la conferenza stampa del CdZ 16
capogruppo DC, c'è da chiedersi se fece bene il CdZ. 16 a non volere la realizzazione di una scuola infermieri annessa al S. Paolo.
In sostanza, sia pur con diverse sfumature, le forze politiche della Zona 16 si sono dichiarate concordi nel rifiutare un ruolo passivo nella vicenda del S. Paolo. Anzi: velate critiche sono state mosse anche alle Amministrazioni di quei grossi Comuni limitrofi che pur essendo interessate al bacino d'utenza del S. Paolo, erano assenti al Convegno. Il peso di questi grossi comuni, è stato detto, sarebbe certamente maggiore di quello di una singola zona di Milano.
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II CdZ. 16 ha perciò deciso, nella seduta dell'I 1 gennaio, di intraprendere un'azione di sensibilizzazione e mobilitazione del bacino d'utenza, rivolgendosi sia alla cittadinanza che agli altri comuni interessati. Tale mobilitazione dovrebbe culminare con una iniziativa per sollecitare presso i competenti organi regionali decisi interventi sulla via della completa agibilità del S. Paolo.
Per quanto lodevole nelle intenzioni, l'iniziativa del CdZ. 16 di far conoscere all'opinione pubblica il vero volto della Barona attraverso una conferenza stampa non ha di fatto ottenuto l'effetto desiderato. Non per colpa dei Consiglieri della Zona 16, naturalmente: ma per la quasi totale assenza dei giornalisti. Mercoledì 16 gennaio infatti, nella sala del Centro Civico c'erano solo i rappresentanti di due testate, il "Giorno" e il "Giornale Nuovo", mentre erano totalmente assente proprio quei giornali del pomeriggib (La Notte e il Corriere d'Informazione) che, con i loro toni scandalistici avevano fatto sentire in CdZ. il bisogno di una smentita.
Ma neppure i giornalisti presenti hanno brillato per la loro curiosità. Il cronista del "Giornale Nuovo" poi, sollecitato dal Presidente Marchetti, ha risposto che non aveva niente da chiedere.
Ai Consiglieri della Zona 16 non è rimasto perciò che riempire gran parte dell'ora di conferenza stampa con i loro interventi, concordando tutti nel ribadire che nel nostro quartiere "non sono ancora arrivati a farsi sentire in maniera preoccupante come altrove tutti quei meccanismi che sono causa di sfacelo sociale". Anzi, "il livello degli scambi sociali e culturali è da noi superiore a quello di molte altre zone di Milano". Certo, i problemi sono moltissimi: ma per farvi fronte i cittadini della Zona 16 hanno sviluppato una fittissima rete di organismi sociali, culturali e politici che da una stima, sia pur approssimata, risultano impegnare direttamente oltre 4000 persone, quasi il 10% degli abitanti del quartiere!
Alla conferenza stampa sono intervenuti anche rappresentanti del Comitato di Quartiere del Lotto 40, cui i giornalisti intervenuti si sono guardati bene dal porre domande.
"Cosa volete che dicessimo, visto che non ci hanno voluto chiedere niente... — ha dichiarato amaramente un inquilino di via Lope De Vega — questa gente piomba qui nel quartiere quando c'è il morto, quando c'è l'arresto del mafioso.
Il terrorismo, la violenza li fanno anche quelli che informano in questo modo e non si chiedono neppure le ragioni per cui in certe realtà popolari, che sono essenzialmente sane, possono inserirsi e svilupparsi fenomeni che nulla hanno a che vedere con le centinaia di famiglie di lavoratori del Lope De Vega".
Ai consiglieri di zona sarà corrisposta una "indennità di presenza" di ventimila lire a seduta. Lo ha deciso alla unanimità (con la sola astensione dei repubblicani) il Consiglio comunale. Contemporaneamente, sono state approvate tutta una serie di misure economiche a favore del
Dalla Prima
DAL PRG dal Comune e da altri Enti Pubblici tali da fornire servizi commerciali e paracommerciali utili alla valorizzazione delle specifiche funzioni di tali zone e non conferibili da altre forme".
Possibilità concreta dunque anche per la Variante di P.R.G. di realizzare il Centro Commerciale del Ronchetto? Nonostante gli "accertamenti" dello I.A.C.P., pare proprio di sì, tant'è vero che sull'area Rioda (S.C.) nel Programma Pluriennale di Attuazione del P.R.G., l'Amministrazione Comunale ha previsto, giudicandolo perfettamente compatibile con la destinazione S.C., il Centri Commerciale richiesto dai Cittadini e dal Consiglio di Zona 16.
Per finire, dalla lettera del vice - presidente dello I.A.C.P., risultava che lo I.A.C.P. aveva la ,olontà di realizzare il Centro Commerciale, ma il vincolo S.C. previsto dal P.R.G. rappresenta/a "l'unico ostacolo alla realizzarione del centro stesso". Questo )stacolo, a mio giudizio non c'è -nai stato, comunque sicuranente non c'è ora che la realizrazione è prevista dal P.P.A., per cui Avv. Dittrich se l'unico )stacolo è caduto, noi tutti ìspettiamo prestissimo un bel centro Commerciale al Ronchetto, e proprio sull'area Riola, destinazione S.C.
Bertoglio Renato sindaco, degli assessorei, dei consigli comunali oltre che degli stessi presidenti dei Consigli di zona cittadini. Ai circa 600 consiglieri di zona che danno vita al decentramento amministrativo sarà assegnato un gettone di presenza di ventimila lire a seduta. Ai presidenti, invece verrà corrisposta una indennità fissa mensile di 480 mila lire. Il provvedimento è retroattivo. Gli interessati riceveranno gli arretrati a partire dal 10 febbraio 1979.
Alcuni cittadini della via Watt hanno indirizzato al CdZ. 16 due petizioni. La prima, che richiedeva lo spostamento di alcune fermate della 74 non è stata accolta, mentre sulla situazione della viabilità venutasi a creare dopo l'apertura della sala da ballo "Diapason" il CdZ. 16 ha deciso di intervenire.
Per quanto riguarda la linea 74, i cittadini di via Watt chiedevano l'istituzione di una nuova
Dalla Prima Bilancio
approvati entro marzo i Bilanci Azzonati da parte del Consiglio Comunale e completati i progetti, i fondi per dar inizio ai lavori non dovrebbero essere così difficili da reperire. Infatti l'attuale Amministrazione Comunale gode di un grosso credito presso le Banche: anche se, per l'attuale situazione, bisogna considerare che ai Comuni in questi casi non sono neppure concessi tassi agevolati e quindi i debiti che gli Enti Locali sono costretti a contrarre per la realizzazione di queste opere pubbliche sono gravati da interessi esosi.
Considerando quindi i tempi strettamente necessari, per fare un esempio, penso che i lavori per il Centro Commerciale dovrebbero cominciare nella tarda primavera dell'81. Questo naturalmente nel caso non vi siano avvicendamenti di Giunta a Palazzo Marino, perchè allora spetterebbe ai nuovi amministratori fornire i tempi di attuazione aggiornati".
Quindi possiamo sperare che nel giro di un anno e mezzo i lavori di costruzione del Centro Commerciale del Ronchetto abbiano inizio. "Ecco, più che sperare io direi lavorare. Perchè non bisogna lasciare che i progetti, le pratiche rallentino il loro iter se vogliamo che i lavori inizino nel 1981. Né sarebbe utile attendere fino a quella data per poi correre a Palazzo Marino indignati per i ritardi. Di delegazioni a Palazzo Marino ne vanno fin troppe: gli amministratori devono operare nell'interesse dell'intera cittadinanza, non rispondere alle sollecitazioni di gruppi ristretti. In questi ultimi anni è molto cresciuta l'attenzione della Giunta nei confronti dei CdZ. In effetti le sollecitazioni degli organi del decentramento hanno il pregio di rappresentare esigenze ampie, a livello di zona, e che non sollecitano interventi clientelari come era consuetudine in passato.
Il consiglio che io darei ai cittadini della Zona 16 che vogliono veder realizzate al più presto le promesse del bilancio 1980 è in sostanza questo. C'è un Consiglio di Zona, fatelo funzionare, sollecitate un costante interessamento, un controllo continuo. Per esempio: per il Centro Commerciale c'è il problema dello sgombero della Rioda: ebbene, non bisogna permettere che sia ritardato di un solo giorno oltre il 31 marzo. Il CdZ. 16 si è già espresso in questo senso. Con l'appoggio dei cittadini siamo certi che anche questo ostacolo si possa superare. E così per quanto riguarda i "tempi tecnici" necessari alla stesura dei progetti, al reperimento dei fondi ecc.
E questo, lo ripeto, potrà essere soprattutto possibile attraverso il controllo e lo stimolo che la partecipazione dei cittadini alla vita del CdZ. 16 può esercitare nei confronti del Comune, inteso sia come entità politica che nella sua componente burocratica".
fermata della linea proveniente dal centro di fronte alla scuola elementare, praticamente all'angolo con via Brugnatelli. Chiedevano inoltre di spostare la fermata dall'angolo Pestalozzi - Watt, più avanti sulla via Watt. La Commissione Pianificazione, dopo essersi consultata con l'ATM, ha fornito un parere negativo su questa richiesta in quanto non si è ritenuta valida la proposta di istituire una nuova fermata alla distanza di meno di 100 metri da quella del Ponte di S. Cristoforo, in Lodovico il Moro. Ben diversa la questione per quanto riguarda il Diapason. Da quando è stato aperto, dicono i cittadini di via Watt, si è creato un grosso problema di viabilità proprio nelle ore serali, quando invece il traffico è minore. La causa sono le macchine dei frequentatori di questa sala: vengono parcheggiate dappertutto e spesso rendono impossibile persino il transito all'autobus. La circostanza è confermata dagli autisti della linea 74, rappresentati davanti alla Commissione Pianificazione dai delegati del Consiglio d'Azienda. All'incontro era anche presente il proprietario del Diapason il quale si è rammaricato di quanto avviene, ma ha lamentato di non essere in grado di disciplinare il comportamento degli avventori all'esterno della sala.
Malgrado fosse stata convocata, all'incontro in Commissione la Vigilanza Urbana era assente. Non è stato perciò possibile decidere quali provvedimenti prendere. Anche la proposta di ridurre lo spartitraffico che si trova all'inizio di via Watt non è sembrata talmente efficace da risolvere il problema in maniera soddisfacente.
Pur impegnandosi ad intervenire, il CdZ. 16 ha quindi rimandato la discussione della petizione in attesa che la Vigilanza Urbana faccia conoscere le proprie proposte.
La Sedicesima - Mensile della Zona 16
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