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Riforma sanitaria: cosa cambia nell'assistenza di malattia e prevenzione
Dal 1.1.1980 è entrata in vigore la legge 833 di Riforma Sanitaria superando definitivamente il veccho sistema sanitario presente nel Paese. Le prime esperienze nelle SAUB in questo inizio dell'80 non sono positive. Il Governo Nazionale e della Regione Lombardia, che ha avuto a disposizione tutto il 1979 come periodo di transizione per passare dal vecchio al nuovo sistema, hanno saputo accumulare solo ritardi nell'applicazione delle disposizioni fissate nella legge di riforma e contemporaneamente lasciato scadere a livelli sempre più bassi l'assistenza sanitaria nelle vecchie strutture (mutue ospedali ecc.) con il risultato di peggiorare complessivamente l'assistenza pubblica alla popolazione.
Comunque dal 1.1.80 hanno preso avvio talune prime innovazioni previste dalla legge.
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TUTTI HANNO DIRITTO
ALL'ASSISTENZA SANITARIA
Con decorrenza dal 1.1.1980 devono essere ammessi a fruire dell'assistenza sanitaria anche quei cittadini che sino al 31.12.79 non erano tenuti all'iscrizione a istituti o casse mutue.
Si tratta di tutti coloro che in base alla legislazione in vigore fino al 31.12.79 non erano tenuti all'iscrizione ad istituti o casse mutue eroganti prestazioni obbligatorie di malattia.
Sono compresi: coloro che hanno fruito l'assistenza legale erogata dai Comuni; i liberi professionisti che hanno fruito della assistenza sanitaria di Enti Mutualistici pubblici in regime convenzionale.
E IMPORTANTE SAPERE
A QUALE PRESTAZIONE
I CITTADINI HANNO DIRITTO
Secondo la legge i cittadini hanno diritto all'assistenza sanitaria nel limite delle prestazioni sanitarie erogate agli assicurati del disciolto INAM, ovvero l'assistenza generica e pediatrica con le modalità previste dalla CNU (Convenzione Nazionale Unica); l'assistenza farmaceutiva con obbligo del pagamento del ticket, l'assistenza specialistica ambulatoriale nei presidi INAM a gestione diretta ed in quelli convenzionati, l'assistenza ospedaliera nei pubblici ospedali, nelle case di cura convenzionate, negli istituti privati classificati e negli istituti scientifici ed in fine hanno diritto all'assistenza integrativa nei limiti erogati agli assistiti INAM.
E importante sapere che per ottenere l'assistenza bisogna immatricolarsi presso la SAUB (Struttura Amministrativa Unificata di base), pertanto i compiti del cittadino sono: l'ultra diciottenne che non era obbligatoriamente iscritto ad un ente o cassa mutua, deve presentarsi alla SAUB in cui è compresa la sua RESIDENZA ANAGRAFICA (è bene ricordare che non basta essere abitate in una località, perchè verrebbero respinti).
E obbligo presentare alla SAUB il modulo di domanda compilato in tutte le sue parti a stampatello e in duplice copia. All'atto della presentazione del modulo il richiedente deve essere munito di documento di riconoscimento (carta di identità, passaporto, patente di guida).
Si mettono a carico i minori di 18 anni che non usufruiscono di altra iscrizione e risultano dallo stato di famiglia.
La SAUB provvederà all'immatricolazione, separerà le due copie del modulo, consegnerà una parte al richiedente: tale modulo corrisponde al documento precedentemente rilasciato dalle Casse Mutue.
E bene ricordare che non vi è alcuna scadenza per effettuare l'iscrizione presso le SAUB e scelta del medico, ovviamente i cittadini che non provvedano a tali adempimenti qualora poi abbiano bisogno del medico non potranno usufruire del medico e non potranno usufruire dell'assistenza sanitaria gratuita.
LA VIDIMAZIONE DEI
LIBRETTI O TESSERE INAM
Per quanto concerne la vidimazione per il rinnovo delle validità dei libretti o delle tessere INAM attestanti il diritto alle prestazioni sanitarie; in base alle dichiarazioni dall'Assessore alla Sanità, la convalida deve essere effettuata dai datori di lavoro, come nel passato.
COME AVVIENE IL PAGAMENTO DELL'INDENNITÀ DI MALATTIA E MATERNITA
Il pagamento dell'indennità economica di malattia e maternità devono essere pagate dai datori di lavori a fine dei normali periodi di paga.
Sono esclusi da tale regola talune categorie di lavoratori, per i quali si prevede sia l'INPS a provvedere direttamente al pagamento delle prestazioni economiche spettanti per malattia e maternità. Il decreto precisa tali cate- gorie nei:
- dipendenti e soci lavoratori di enti cooperativi, anche di fatto, compresi le compagnie ed i gruppi portuali; - i lavoratori agricoli;
- i dipendenti artigiani e quegli esercenti attività commerciali iscritti alle gestioni speciali dell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, vecchiaia e superstiti; - gli addetti ai servizi domestici e familiari; - i lavoratori disoccupati o sospesi dal lavoro.
Per quanto riguarda i certificati medici di malattia, anche se la legge prevede delle innovazioni; il lavoratore dipendente fino a nuove disposizioni si deve regolare come prima dell'andata in vigore della legge.
I sindacati: non pagare le visite dei mutualisti
Non pagate le visite della mutua: la Federazione sindacale CGIL - CISL - UIL risponde all'irresponsabile agitazione promossa dal Sindacato nazionale autonomo medici d'Italia (SNAM) contro l'entrata in vigore della riforma sanitaria, chiedendo ai cittadini di rifiutare il pagamento delle visite come questi medici invece pretendono. Qualora i mutuati siano costretti a sborsare denaro, la Federazione CGIL - CISL - UIL invita a segnalare il caso alle organizzazioni sindacali e ai patronati INAS - CISL, INCA - CGIL, ITAL - UIL. "L'agitazione promossa dai medici generici aderenti allo SNAMI — si legge in un comunicato della Federazione — appare totalmente strumentale in quanto in coincidenza con l'estensione del diritto all'assistenza a tutti i cittadini, costituisce un deliberato tentativo di colpire i presupposti fondamentali su cui si basa la riforma sanitaria proprio nel momento dell'avvio del nuovo sistema. Le motivazioni ultime dell'agitazione sono il patronato identificabili perciò nel tentativo di perpetuare una logica di mercificazione della salute e di difendere a oltranza privilegi corporativi".
La risposta dei sindacati confederali, come si vede, è durissima e chiede una risposta dì massa. Risulta tuttavia che il fronte dei "no" alla riforma si stia incrinando e molti medici abbiano rinunciato a condurre una lotta tanto pericolosa quanto incomprensibile contro una riforma così importante e attesa come quella sanitaria.
La Federazione CGIL - CISLUIL ha chiesto anche l'intervento della Regione. Nel corso di un incontro con l'assessore regionale alla Sanità, Renzo Thurner, hanno ottenuto che in ogni caso ci sarà il rimborso integrale delle spese eventualmente sostenute dai mutuati per visite ambulatoriali e domiciliari presso medici aderenti allo SNAMI. Per ridurre il peso negativo dell'agitazione, i sindacati hanno anche proposto alla Regione di ampliare l'utilizzazione degli ambulatori degli ospedali e delle mutue.
ISTITUTO NAZIONALE CONFEDERALE DI ASSISTENZA ente di diritto pubblico per la tutela dei diritti previdenziali dei lavoratori in Milano, CORSO DI PORTA VITTORIA 43 assiste gratuitamente tutti i cittadini lavoratori cittadini per qualsivoglia pratica assistenziale e previdenziale rivolgetevi
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