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25 APRILE

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allo sbaraglio

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Continuità della rivoluzione democratica

2111114

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L'anniversario del XXV aprile ci ripresenta il valore storico che ha avuto per il popolo Italiano la lotta di Liberazione. Lotta di popolo che ha dimostrato la volontà di riscatto e di reali sentimenti patriottici delle forze più sane della Nazione. che — unite negli ideali della democrazia e della libertà — hanno saputo dimostrare, al mondo intero, con il sacrificio, il sangue dei caduti (partigiani e cittadini inermi) della Resistenza la condanna della dominazione nazista e dei suoi servi fascisti. Coinvolti in una guerra non voluta, gli italiani con l'attività clandestina dei partiti antifascisti prima, con le mobilitazioni di massa sfociati negli scioperi del marzo 43-44, gli atti di eroismo da parte delle forze armate — lasciate senza direttive dopo l'armistizio da una monarchia in cerca solo della sua sopravvivenza — hanno condotto, con la guerra partigiana sostenuta dall'appoggio delle popolazioni dei territori occupati, non solo una nota vincente contro le forze nazifasciste, ma soprattutto un'azione tesa a ridare dignità e valori ideali al paese. Comunisti, socialisti, azionisti, democristiani, repubblicani, indipendenti liberali, e monarchici antifascisti, pur partendo da motivazioni diverse e con profonde divergenze ideologiche, hanno saputo trovare, nella lotta al terrore e alla vergogna del nazifascismo per ristabilire libertà e democrazia al paese. quella capacità unitaria che è parte fondamentale della prima tappa della Rivoluzione Democratica.

Il XXV aprile ha visto intere città e paesi schierarsi intorno alle brigate partigiane scese dalle montagne, e ai gappisti delle città, in un impetuoso movimento di rivolta alle forze fasciste e naziste che, ormai certe della sconfitta volevano vendicarsi sulle fabbriche distruggendole per colpire al cuore l'economia del paese.

I lavoratori in prima persona, con i partigiani, hanno difeso con le armi quelle fabbriche che hanno poi potuto permettere la rinascita dell'Italia nel dopoguerra, mentre quei rappresentanti del capitale che avevano favorito l'avvento del fascismo cercavano rifugio nell'ospitale Svizzera. 3, La stessa esecuzione di Mussolini e dei suoi complici voleva essere un chiaro monito a quelle forze che potevano pensare a ricreare uno stato basato sulla violenza, la dittatura e la guerra. Il contenuto innovatore e di progresso della lotta di Liberazione non è stato idea di pochi ma patrimonio di massa. Nonostante strati ancora grandi di popolazione, (specialmente nel sud dove ancor forte era la pressione e la propaganda delle forze reazionarie e dei grandi latifondisti che speculava sulla povertà e l'ignoranza dei contadini e dei disoccupati), appog-. giassero la monarchia, le elezioni del 46 indicarono nella Re...-pubblica l'istituzione democratica con cui iniziare il processo "5 di rinnovamento e di ricostruzione del Paese.

Il voto alle donne, l'elaborazione della Costituzione sono stati i primi risultati politici dell'attività unitaria dei partiti antifascisti 71nel primo dopoguerra.

.•'•:"'•'1 Purtroppo le pressioni americane — seguite al clima di guerra fredda che stava incrinando a livello internazionale i rapporti di •• alleanza fra le potenze che avevano contribuito a battere la Germania, il Giappone e il fascismo italiano — ruppero questa unità delle forze democratiche portando all'opposizione il partito comunista e socialista, privilegiando la democrazia cristiana che poteva contare sull'appoggio delle forze più moderate e conservatrici dell'Italia.

Gli avvenimenti di quest'ultimo trentennio hanno visto il difficile cammino che i lavoratori hanno compiuto per realizzare nelle fabbriche i principi della Costituzione, per sconfiggere i risorgenti desideri di rivincita dei vecchi e dei neofascisti che hanno potuto crescere per l'ignavia e l'arretramento su posizioni di puro potere dei più conservatori dei dirigenti democristiani.

Gli ultimi anni sono stati quelli che hanno visto i momenti più drammatici per le sorti della stessa democrazia: con l'elaborazione della strategia della tensione, le bombe e i tentativi mascherati o meno di colpi di stato.

Tutto ciò in un contesto economico sempre più aggravato da una crisi di carattere internazionale del capitalismo e dalle fondamentali carenze di struttura dell'Italia (Mezzogiorno, Agricoltura, Energia, Occupazione). Purtroppo — finora — le esigenze di risanamento economico avanzate dai lavoratori per mezzo dei loro Sindacati non hanno mai ritrovato pieno riscontro dai governi a direzione democristiana finora succedutisi. Questo processo di risanamento non può avvenire senza la parteciiazione alta direzione politica del Paese della classe la- '2N. voratrice nella sua interezza, compreso quindi il P.C.I. (vedi d). fallimento centrosinistra) ristabilendo quella capacità di iniziae tiva unitaria che aveva caratterizzato e seguito la guerra di Liberazione e la costituzione della repubblica antifascista. Al compito grave e oneroso che si pone al Paese occorre far ?•,-fronte con la maggior unità possibile delle forze democratiche e popolari, per difendere l'occupazione, realizzare reali riforme di struttura; salvando l'economia compiendo una seconda tappa nella via difficile ma vittoriosa della Rivoluzione Democratica.

CONGRESSI DELL'ANPI

A.N.P.I.

Abbiamo ricevuto un ampio resoconto dei congressi dell'A.N.P.I. della zona 10 firmato dal comitati direttivi delle sezioni che operano in zona; in esso viene dato un giudizio lusinghiero della "Nostra Realtà." Nel pubblicare pezzi più significativi del resoconto ringrpziamo ('A.N.P.I. e ribadiamo l'impegno costante della redazione a rendere sempre più vivo e presente nella nostra zona II sentimento antifascista e a favorire, specie tra le giovani generazioni, la conoscenza della Resistenza che costituisce il periodo più glorioso della storia d'Italia.

Nel mese di febbraio nella nostra zona sono stati convocati congressi delle sezioni dell'A.N.P.I.

Crescenzago, Ottolenghi, Salvetti e Gorla. Nei dibattiti non si sono affrontati solo i problemi organizzativi dell'associazione, ma anche argomenti di particolare interesse quali l'impegno degli uomini di cultura nella battaglia antifascista, l'importanza della lotta per l'emancipazione femminile, l'esigenza del rinnovamento e della democratizzazione dei corpi separati dello Stato.

Diversi interventi hanno sottolineato l'importante ruolo che ('A.N.P.I. deve avere nella lotta per la distensione internazionale e per l'emancipazione dei popoli che combattono contro i regimi dittatoriali.

Grande attenzione è stata prestata ai gravi problemi della crisi economica, che oggi crea un senso di profonda inquietudine tra le masse popolari, caratterizzata dall'attacco all'occupazione e al tenore di vita dei lavoratori, e che va ad aggiungersi ai gravi problemi rimasti per troppo tempo insoluti (casa, sanità, scuola, ecc.). Da ciò deriva l'esigenza di misure d'emergenza che avviino il Paese verso il superamento della crisi. Di grande interesse sono gli interventi dei giovani antifascisti che hanno portato il loro contributo nei congressi. La loro presenza ha testimoniato la volontà e l'impegno.delle nuove generazioni nella creazione' di un fronte unitario contro le forze della reazione.

I congressi dell'A.N.P.I. hanno ribadito l'importanza della soppressione degli ordinamenti fascisti che ancora sono presenti in settori importanti della vita italiana. I congressi non sono stati un momento celebrativo, ma da essi è scaturito un pressante appello affinchè sempre più vive e più forti diventino le iniziative e la mobilitazione per la completa attuazione della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza.

I comitati direttivi A.N.P.I. della zona 10

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