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Parole.....parole.....parole

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allo sbaraglio

allo sbaraglio

Assodato che l'Italia è il Paese che consuma più carta degli altri ma purtroppo è quello che ne legge meno di tutti, potrebbe avere anche una sua logica il fatto che a Milano e naturalmente anche nella nostra zona, qualcuno, preoccupato di questo fatto si sente autorizzato ad appiccicare carta su carta nei posti più impensati e talvolta anche nei meno adatti. Ma non solo, una volta accertato che in alcune regioni del paese abbiamo un tasso di analfabetismo che tocca il 50%, altre persone o magari le stesse non trovano di meglio che scrivere sui muri delle case, sui cartelli indicatori del metrò, suile stesse vetture. ecc. ecc.

Premesso che queste od altre forme di propaganda diretta, attuata con l'intelligenza del caso in determinati momenti della storia del nostro paese da tutte le forze politiche non ci hanno mai trovato dissenzienti, a questo punto ci pare

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Io non mi avvicino, ho quasi vergogna, far sapere che Chico è mio amico. Ormai sono tre ore che Chico è fermo in piazza, circondato da una folla che deride il povero dimostrante. Non posso più aspettare, mia moglie mi attende per la cena e poi alle ore 21 dovrò partecipare ad una assemblea, indetta dal consiglio di circolo della scuola elementare che frequenta mio figlio. Ma io non doveroso però fare una precisazione. Le svastiche, le scritte antisemitiche o di apologia del fascismo sono forme demenziali e chi le pratica, vista la lentezza con la quale sono perseguiti dalla giustizia italiana, consigliamo H ricovero in case di cura specializzate (magari in Spagna). Agli autori invece di quei manifesti o scritte che invitano al furto, che incitano alla violenza (facendo oltretutto la pubblicità gratuita ad una nota marca di chiavi inglesi) e che osannano all'uso liberalizzato della droga, dobbiamo dire a CHIARE LETTERE che non hannc capito niente della stria del movimento operaio e delle lotte che questo porta avanti giorno dopo giorno dentro e fuori della fabbrica perchè finalmente gli venga adesso riconosciuto il ruolo di partecipe primario della vita democratica del paese. Non vi pare che qualche manifesto in meno (non è un mistero per nessuno che costano molto cari) e un maggiore rispetto per quello che è patrimonio di tutta la collettività darebbero di certo più credibilità autentica a chi si professa idealmente alleato dei lavoratori?

Tutto il resto lascia il tempo che trova e ci fa tornare alla mente il Pierino dell'epoca che si considerava rivoluzionario perchè scriveva con il gesso sui muri "ABBASSO LA SCUOLA." Facciamo di buon grado nostra l'iniziativa proposta dal Comune di Milano di mettere a disposizione di tutti degli appositi spazi per l'informazione a mezzo stampa od altro, potrebbe essere questo un ottimo banco di prova per misurare la maturità raggiunta da una città come quella in cui viviamo, che vanta giustamente livelli europei e che non mostra certo oggi come oggi, anche al turista più disattento, una bella immagine di sè. Naturalmente non per colpa di chi lavora.

Nello scorso numero di questo giornale abbiamo parlato delle difficoltà che trova il pedone milanese a camminare sui marciapiedi quanto questi vengono adibiti dagli automobilisti indisciplinati a parcheggio abusivo delle loro macchine. Ma c'è un altro problema che rende sempre più spesso inagibile questo ristrettissimo spazio, ed è quello dei cani. Se ne è parlato anche recentemente in un dibattito organizzato dal nostro Comune. Questi poveri animali (non vedo proprio come si possa definirli diversamente) costretti a vivere in pochi metri quadrati e privati delle più naturali libertà che sono prerogativa della loro specie, vengono "EDUCATI" dai loro padroni a depositare puntualmente i loro escrementi sul marciapiede si mangia bene alla Trattoria

Cauenta

purchè questo disti almeno una decina di metri dal loro portone dove abitano. Troppa fatica per questi improvvisati cinofili accompagnare il loro animale in un luogo più discreto, forse nè loro nè i loro figli usano mai il marciapiede e non corrono quindi il rischio di imbrattarsi le scarpe. Ma a chi lo usa, credetelo, lo spettacolo che gli si offre in certe ore della giornata è semplicemente rivoltante. E' ingiusto e su questo siamo tutti d'accordo, prendersela con questi infelici animali ma è doveroso richiamare i loro immeritevoli padroni ad un maggiore senso di civismo e di rispetto per la collettività. Il cane è amico dell'uomo, ma non sempre nell'uomo trova un amico e che lo crediate o meno questo ne è un ulteriore esempio.

Nuova diffida del Comune alla SOGENE dopo la sorprendente sentenza del TAR

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