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NOTIZIE DAI COLLEGI DELLE GUIDE ALPINE E ACCOMPAGNATORI DI MEDIA MONTAGNA

viaggiatore escursionista o turista che frequenta la montagna. «Il turismo estivo va incentivato, ma anche gestito nel migliore dei modi», continua Topran d'Agata, «per questo motivo sosterremo iniziative di promozione per evitare che i turisti affrontino la montagna come fosse un luna park e lavoreremo di squadra per la miglior manutenzione della rete sentieristica». Le tematiche dell'ambiente, per la sua tutela e valorizzazione, poi, vengono proposte come "viste dal punto di vista dei montanari" : «Le cose in montagna vanno fatte, perché in montagna le persone devono viverci», continua il coordinatore provinciale, «l'ambiente montano, con i suoi problemi, soprattutto quelli demografici, offre anche delle opportunità, ci proponiamo per mediare tra i "no" e le necessità di chi in montagna ci vive, ponendoci come interlocutori del fare e fare bene». Nel frattempo, sono già stati avviati dei gruppi di lavoro condiviso allo scopo di approfondire e sviluppare argomenti quali l'attività giovanile, la frequentazione della montagna in sicurezza con l'iniziativa "Montagna amica e sicura", l'informatizzazione, la comunicazione, il marketing e le attività in collaborazione fra sezioni. Un valore aggiunto per tutto il Cai in sinergia con il gruppo regionale e il direttivo centrale. --© RIPRODUZIONE RISERVATA

Corriere delle Alpi | 15 giugno 2022

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Cai, prima riunione a Cortina per il nuovo consiglio centrale

CORTINA Il Cai resta contrario alla pista di bob. Il Club alpino veneto lo ha scritto, l'autunno scorso, nella petizione per la raccolta di firme. Lo conferma il nuovo presidente del Cai, Antonio Montani, salendo a Cortina il 10 luglio. Cortina che, è bene ricordarlo, ha la sezione del Cai presieduta dall'architetto Luigi Alverà, ex vicesindaco, che nella predisposizione degli impianti, prima per i Mondiali e poi per le Olimpiadi, ha attivamente collaborato. Il 10 a Cortina ci sarà l'intero vertice del Cai, che ai piedi delle Tofane terrà un consiglio straordinario per concretizzare il proprio impegno «per la tutela dell'ambiente in vista delle Olimpiadi». Il consiglio centrale del Cai riprenderà, dopo quattro anni, il proprio impegno attivo sui territori con un primo appuntamento, quello appunto di Cortina. Sotto espressa richiesta del nuovo presidente, verranno inoltre convocati i referenti nazionali del Cai per quello che viene annunciato come «un aperto confronto sugli impatti ambientali». La visita di Montani è importante perché il Veneto non è rappresentato ai vertici dell'organizzazione, dopo la sconfitta per pochi voti, alle recenti elezioni, di Francesco Carrer, già presidente regionale. È prevedibile, dunque, che il neopresidente, nel tentativo di ricucire, non smentirà le posizioni già espresse: di contrarietà non alle Olimpiadi, ma alla nuova Eugenio Monti. Sulle Olimpiadi 2026 sin da subito - conferma, infatti, una nota del Cai - il Club alpino, insieme ad altre associazioni, ha espresso la propria seria preoccupazione per gli impatti ambientali connessi alla costruzione delle infrastrutture per le competizioni. Preoccupazione ribadita in più occasioni e legata principalmente alla mancanza di una VAS nazionale (valutazione ambientale strategica) per le opere previste, ai forti investimenti per la costruzione di impianti sportivi che rischiano di diventare cattedrali nel deserto (pista da bob e villaggio olimpico a Cortina, palazzo di pattinaggio di Baselga di Piné) e per la realizzazione di nuove grandi strade a Cortina, Cadore, in Valtellina e Alto Adige. «Dopo diversi anni di attività stanziale del direttivo presso la sede centrale di Milano, è desiderio della nuova presidenza aprirsi al territorio con la frequentazione attiva. La scelta di Cortina come sede del primo incontro non è naturalmente casuale», afferma il presidente generale, «è un modo per testimoniare in maniera concreta il nostro impegno per la tutela dell'ambiente montano, in questo particolare caso legato alle Olimpiadi invernali, e per uno sviluppo che sia davvero attento alla sostenibilità. Il Cai crede in un ambientalismo legato alla frequentazione e questa sarà solo la prima delle iniziative che porteranno la classe dirigente a toccare con mano i problemi ambientali delle montagne italiane, grazie al supporto dei volontari sul territorio, per prendere decisioni consapevoli che possano fare la differenza». Il Cai desidera - si fa sapere dalla sede centrale - con questo evento, porre le basi per coinvolgere i propri rappresentanti con deleghe ambientali, in particolare quelli ai tavoli olimpici, e al tempo stesso attivarsi per creare sinergie e momenti di confronto con le altre associazioni di settore con cui poter fare squadra. --francesco dal mas© RIPRODUZIONE RISERVATA

Corriere delle Alpi | 8 giugno 2022

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Guide alpine, boom di richieste