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2.2.1 Misure legate alla riduzione degli impatti su acqua, aria e suolo
I. Promozione dell’utilizzo di prodotti a filiera corta. L. Proposte di attività di educazione ambientale. M. Informazione e sensibilizzazione degli ospiti sulla tutela dell’ambiente. 4 Offerte di pacchetti turistici sostenibili e promozione della mobilità sostenibile. Le seguenti iniziative fanno parte di questa macro categoria: N. Iniziative concrete volte a ridurre gli spostamenti casa – destinazione con mezzi privati. O. Iniziative concrete per favorire la mobilità sostenibile nel corso del soggiorno. P. Offerta di pacchetti turistici sostenibili / attività turistiche sostenibili.
Per ognuno degli aspetti sopra elencati gli intervistati dovevano dichiarare se la misura menzionata è già stata da loro adottata, se prevedono la sua adozione per il futuro oppure se non sono interessati ad adottarla.
2.2.1 Misure legate alla riduzione degli impatti su acqua, aria e suolo.
La montagna italiana è la maggiore fornitrice di acqua: basti pensare al bacino idrografico alpino, che mette a disposizione di tutti circa 216.200 milioni di metri cubi all'anno (Bätzing, 2005); il suo utilizzo in vari settori-chiave dell’economia alpina (agricoltura, turismo, residenza), la rende una risorse per la quale sono necessarie forme di gestione mirata al risparmio. Oltre il 60% delle strutture alberghiere ed extralberghiere e poco meno del 55% delle attività ristorative dolomitiche intervistate ha dichiarato di adottare misure per la riduzione degli sprechi d’acqua. Questa sensibilità al tema è dimostrata anche dall’alto numero complessivo di attività che hanno in progetto di adottare misure di risparmio idrico in futuro. Una similare sensibilità si riscontra anche circa il più ampio tema della riduzione dell’inquinamento del suolo e dell’aria. Un altro aspetto particolare indagato è l’inquinamento luminoso, una forma di inquinamento meno nota che riguarda l’aumento della luminosità dei cieli notturni, che è raddoppiato nel corso degli ultimi 5 anni nell’arco alpino (Università di Berna)54 . Rispetto ai temi dello spreco dell’acqua e della riduzione dell’inquinamento del suolo e dell’aria, quest’ultimo aspetto fa riscontrare una generale minore sensibilità da parte delle attività turistiche; ad esempio il 70,2% degli operatori del settore ristorativo ad esempio ha dichiarato di aver già adottato o di aver intenzione di adottare in futuro misure in tal senso. L’aspetto meno considerato fra quattro investigati in questa macro categoria risulta essere l’installazione di impianti a basso consumo energetico. Solo il 38,4% degli operatori del settore ristorativo e il 42,4% del settore alberghiero ha infatti dichiarato di aver già adottato misure ad hoc in questo senso.
54 L'aumento di questa luminosità non ha solo ripercussioni sulle possibilità di vedere la volta celeste, ma implica inoltre un aumento dei consumi energetici e la distruzione della attività notturne di molte piante ed animali; vengono ad esempio modificate negativamente le rotte di uccelli e altri animali migratori a causa della ridotta visibilità delle stelle e della luna.