Gruppo Finlogic Forme di Futuro | Anno 1 N. 4 Dicembre 2024

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Future Proof - (Pre)visioni

IL 2024 DEL GRUPPO FINLOGIC: LA SQUADRA GUARDA AL FUTURO

Editoriale di Dino Natale - CEO FINLOGIC

Il 2024 è stato un anno fondamentale per il Gruppo Finlogic, di passaggio dalle singole identità delle consociate alla prima, vera, rappresentazione unitaria del Gruppo compatto su tutti i fronti, comunicativi e commerciali. Questa trasformazione, iniziata negli anni precedenti, ha portato a nuove dinamiche di gestione e ha segnato l’inizio di un processo di organizzazione

Integrazione e riorganizzazione

Innanzitutto, il 2024 è stato il primo anno dopo il cambiamento di proprietà avvenuto con l'ingresso di Argo S.p.A., società partecipata da fondi. Un nuovo corso che abbiamo concre-

commerciale che ha coinvolto tutte le società.

Ripercorrere l’anno passato ci permette di valorizzare le basi che consentono la crescita del 2025 che verrà.

tizzato completando con successo il processo di integrazione delle produzioni, per rendere le diverse aree complementari e specializzate, della forza commerciale delle società del Gruppo,

in contemporanea al nuovo processo di marketing.

La fusione con Alfacod ha rappresentato un passo cruciale in questo percorso, permettendo al Gruppo di rafforzare l’offerta di una gamma completa di soluzioni per l'etichetta-

tura e l'identificazione automatica e di comunicarlo al meglio.

Nonostante le sfide, le inflessioni e le incertezze del mercato, il nostro business ha così dimostrato una resilienza notevole, confermando e superando i risultati del 2023.

Crescita strategica

Anche nel corso del 2024 abbiamo continuato l’attività di crescita secondo il modello M&A. Continuiamo costantemente la preziosa ricerca in Italia e all’estero di aziende che ci permettano di accrescere le dimensioni del Gruppo e di candidarci ad essere un polo aggregante in un mercato molto frammentato, come quello dell’etichettatura e della identificazione automatica.

In questo solco si pongono le due acquisizioni fondamentali concluse quest’anno. La prima, con l’entrata de Il Nastro, ci consente di rafforzare la nostra presenza nell'Italia centrale e ampliare le tecnologie di stampa, in particolare serigrafica.

La seconda, l'ingresso della società spagnola Gráficas Galegas - della quale parliamo anche a p. 10 - segna un passo significativo verso la nostra strategia di internazionalizzazione, aumentando la nostra competitività sul mercato europeo.

Il 2025 si prospetta altrettanto ricco di novità, anche grazie alla firma di alcuni accordi vincolanti per ulteriori acquisizioni di società italiane nell’anno che verrà, delle quali sveleremo presto i nomi e i punti di forza che potranno aiutare il Gruppo a rafforzarsi.

Innovazione e sostenibilità

Tra le nostre priorità rimane al centro il nostro impegno per la sostenibilità, ambientale e non solo. Su questa scia abbiamo continuato il percorso verso la Carbon Neutrality iniziato nel 2023, ottenendo la certificazione Silver da Risparmio Virtuoso, network di professionisti che supporta le aziende per trovare soluzioni più convenienti e meno inquinanti. Questo riconoscimento - che approfondiamo a p. 22 -

attesta il nostro impegno nella riduzione delle emissioni di CO2 e nell'adozione di fornitori green. Per arrivare a questo risultato è stata fondamentale anche la produzione di energia rinnovabile attraverso l’installazione di un nuovo impianto fotovoltaico da 250 kW, aggiunto a quello già esistente per la produzione in autoconsumo dell’energia elettrica dello stabilimento di Acquaviva delle Fonti.

Un team rinnovato

Per affrontare le sfide future, abbiamo deciso anche di potenziare la nostra squadra con nuove figure manageriali e commerciali. L'iniziativa più importante è stata senza dubbio l'introduzione della figura del nostro Chief Happiness Officer, Fabrizio Decio, con il compito di promuovere il benessere dei dipen-

denti e migliorare l'ambiente lavorativo. Crediamo fermamente che la felicità delle persone sia fondamentale per il successo dell'azienda, e per questo abbiamo già iniziato a svolgere diverse iniziative di coaching che germoglieranno nel 2025 in un clima propositivo per tutti e tutte.

Guardando al futuro

Le premesse per una crescita sana nel 2025 ci sono tutte. Stiamo già pianificando eventi dedicati ai nostri clienti, nonché il Kick-off di inizio anno, il 24 gennaio 2025 a Milano, che coinvolgerà tutti i membri del team, tecnici e commerciali.

Infine, grazie.

In conclusione, desidero esprimere un sentito ringraziamento a tutti i dipendenti, consulenti, Fornitori e Clienti del Gruppo Finlogic, che ci scelgono ogni giorno come punto di riferimento commerciale e non solo. Il nostro successo

Siamo anche entusiasti dei prodotti e delle soluzioni innovative in uscita, che ci accompagneranno nel prossimo anno e ci consentiranno di affrontare le sfide future con ulteriore determinazione.

non si misura solo in numeri, ma nel valore di ogni persona che contribuisce alla nostra missione. Con fiducia e impegno, guardiamo verso un futuro luminoso e promettente.

F I N L

Future Proof(Pre)visioni Il 2024 del Gruppo

Finlogic: la squadra guarda al futuro Editoriale di Dino Natale

Innovation

RFID ed Intelligenza artificiale: una chiave invisibile per il futuro del retail e della logistica di Aldo Pisanello

News dal Gruppo Finlogic Gruppo Finlogic arriva in Spagna: finalizzata l’acquisizione di Gráficas Galegas

Labelling I trend di mercato delle etichette autoadesive: un settore in crescita

O G I C

Opportunità

Trasformazione digitale:

una nuova era per la supply chain con le Tecnologie IoT

Green

Gruppo Finlogic e il futuro sostenibile: la certificazione

Silver e il percorso verso la Carbon Neutrality

InsidePeople of Finlogic Il valore della formazione: intervista a Fabio Cassin e Alberto De Mei

Che mondo sarebbe senza identificazione automatica

Poliplast & Gruppo Finlogic: automazione e precisione per la ricambistica automotive

RFID E AI: LA RIVOLUZIONE INVISIBILE PER IL FUTURO DELLA

LOGISTICA E DEL RETAIL

Immaginate un futuro in cui ogni prodotto può essere monitorato con precisione millimetrica lungo la supply chain, eliminando completamente errori, ritardi e inefficienze. Un mondo in cui entrare in un negozio non richiede più il passaggio in cassa e in cui i magazzini operano con una fluidità senza precedenti, grazie a dati in tempo reale che anticipano ogni necessità. Questo scenario, apparentemente fantascientifico, oggi è possibile grazie alla tecnologia RFID, che nel corso degli ultimi anni è diventata un pilastro fondamentale per il settore della logistica e del retail, trasformando tutti i settori che tocca in un ecosistema interconnesso e intelligente.

Analizzando le ultime ricerche, il mercato globale RFID è destinato a superare i 20 miliardi di dollari entro pochi anni, un segnale inequivocabile della crescente adozione di questa tecnologia. Ma non è solo una questione di numeri. L’RFID offre una promessa concreta: maggiore tracciabilità, una gestione più efficiente delle risorse e, soprattutto, la possibilità di creare una supply chain davvero sostenibile.

Questa tecnologia, spesso definita “il DNA della logistica moderna”, non solo migliora l’efficienza operativa, ma apre la strada a nuovi modelli di business e a un’esperienza cliente

Di Aldo Pisanello

completamente rinnovata. Rappresenta infatti una rivoluzione invisibile ma fondamentale, che permette alle aziende di monitorare ogni passaggio, ottimizzare i processi e garantire una trasparenza impensabile fino a poco tempo fa.

Una tecnologia al servizio della sostenibilità e della trasparenza

Uno degli aspetti più affascinanti della tecnologia RFID è la sua capacità di migliorare la tracciabilità lungo tutta la supply chain. Ogni tag RFID contiene informazioni uniche sul prodotto cui è applicato, consentendo di monitorarne il percorso dal luogo di produzione fino al cliente finale.

Nel settore alimentare e farmaceutico, ad esempio, questa tracciabilità è cruciale per garantire il rispetto delle normative e la sicurezza del consumatore. Le etichette RFID permettono di verificare condizioni di trasporto

come temperatura e umidità, assicurando che i prodotti siano sempre in condizioni ottimali

Ma il valore dell’RFID va oltre la logistica. La possibilità di tracciare ogni singolo passaggio consente alle aziende di dimostrare il proprio impegno verso la sostenibilità, riducendo sprechi e ottimizzando l’uso delle risorse. In un contesto in cui i consumatori chiedono maggiore trasparenza, l’RFID rappresenta una risposta concreta ed efficace.

La forza dell’integrazione con l’AI e l’IoT

L’RFID, pur eccellendo nella raccolta di dati, trova il suo massimo potenziale nell’integrazione con l’intelligenza artificiale (AI) e l’Internet of Things (IoT). In un magazzino digitale, ad esempio, milioni di letture RFID possono essere elaborate dall’AI per identificare schemi ricorrenti nei flussi operativi. Questo consente di ottimizzare il layout del magazzino, ridurre i tempi di pre-

lievo e prevedere quando un prodotto raggiungerà livelli critici di stock, attivando automaticamente ordini di riapprovvigionamento. L’integrazione con l’IoT crea invece un ecosistema interconnesso in cui sensori, macchinari e

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dispositivi comunicano tra loro, rendendo la supply chain più dinamica e reattiva.

Grazie a questa sinergia, i dati raccolti dai tag RFID non solo descrivono la realtà, ma permettono di anticiparla,

migliorando così la pianificazione e l’efficienza operativa. Questo approccio si traduce in un vantaggio strategico per le aziende, che possono gestire le risorse con maggiore precisione e reattività.

Come funziona un sistema RFID?

Un sistema RFID è composto da diverse componenti integrate che lavorano insieme per raccogliere e gestire dati in tempo reale:

• Tag RFID: dispositivi elettronici applicati agli oggetti, che contengono informazioni uniche. Sono costituiti da due elementi principali, il Chip RFID, il cuore del tag che contiene la memoria (di sola lettura o riscrivibile), e l’antenna, che serve a ricevere il segnale dal lettore e a trasmettere i dati contenuti nel chip. Possono inoltre essere passivi (senza batteria) o attivi (con batteria per funzioni avanzate).

Il

• Lettori RFID: dispositivi fissi o mobili che servono per monitorare punti di passaggio come ingressi o linee di produzione (lettori RFID fissi), oppure per controlli manuali o inventari (lettori RFID mobili).

• Middleware e software di gestione: elaborano i dati raccolti e li trasformano in informazioni utilizzabili.

• Etichette RFID: incorporano i tag per una lettura rapida e senza contatto. Questa combinazione consente di monitorare ogni fase del processo logistico, garantendo precisione e affidabilità.

ruolo di Gruppo Finlogic come partner strategico

Il Gruppo Finlogic si distingue come integratore di soluzioni RFID, offrendo un supporto completo che va dalla progettazione alla realizzazione di infrastrutture RFID su misura. Grazie a un reparto dedicato e a un’esperienza consolidata, è in grado di adattare questa tecnologia alle esigenze specifiche di ogni cliente. Le soluzioni, infatti, spaziano dalla gestione dei magazzi-

ni alla logistica avanzata, migliorando l’efficienza operativa e garantendo un rapido ritorno sull’investimento. Con numerose installazioni all’attivo, il Gruppo Finlogic si conferma un punto di riferimento per le aziende che vogliono innovare e crescere.

Un futuro basato sull’innovazione

L’RFID rappresenta dunque una tecnologia trasformativa che sta ridisegnando i confini della logistica e del retail. La sua capacità di migliorare la precisione, aumentare la visibilità e ottimizzare i processi la rende una scelta strategica per le aziende che vogliono rimanere competitive in un mercato sempre più complesso.

Adottare l’RFID significa prepararsi a un futuro in cui la supply chain sarà completamente interconnessa, efficiente e sostenibile. E grazie al supporto di partner come Gruppo Finlogic, le imprese possono affrontare con successo questa trasformazione, costruendo un domani fatto di innovazione e crescita responsabile.

GRUPPO FINLOGIC ARRIVA IN SPAGNA: FINALIZZATA L’ACQUISIZIONE DI GRÁFICAS GALEGAS

Il 2024 non poteva chiudersi in maniera migliore, con una grande novità per il Gruppo Finlogic: Gráficas Gallegas, storica azienda spagnola specializzata nella produzione di etichette autoadesive, diventa la prima consociata del Gruppo dal mercato europeo.

Un’acquisizione fondamentale nel nostro piano di internazionalizzazione, che ci permette di entrare in un mercato strategico come quello spagnolo, ricco di opportunità per l’intera squadra. Approfondiamo la conoscenza di questo nuovo etichettificio.

Chi è Gráficas Gallegas

Gráficas Gallegas ha sede a Ourense, in Spagna, ed è un leader nella produzione di etichette di alta qualità, con un focus particolare sui settori alimentare e vinicolo.

L’azienda è conosciuta per la sua capacità di offrire prodotti personalizzati che soddisfano le esigenze specifiche dei clienti, garantendo al contempo standard elevati di qualità e innovazione. Infatti, grazie alla continua evoluzione e all’aggiornamento dei propri macchinari, Gráficas Gallegas ha saputo mantenere una posizione com-

petitiva nel mercato, ampliando la propria offerta e migliorando costantemente i propri processi produttivi.

Recentemente, Gráficas Gallegas ha inaugurato un nuovo stabilimento industriale a Carretera de Vigo, che ha permesso di aumentare la capacità produttiva e di ottimizzare le operazioni. Con circa 25 dipendenti, l’azienda si distingue per un ambiente di lavoro collaborativo e dinamico, dove l’innovazione è al centro dell’attività quotidiana.

Un passo strategico

Con questa acquisizione, i clienti di Gráficas Gallegas potranno accedere non solo ai loro prodotti dell’etichettificio, ma anche all’intera gamma del Gruppo Finlogic, diventando ingranaggio della strategia complessiva di soluzioni per il dato variabile lungo l’intera supply chain.

L’integrazione delle risorse e competenze tra le due aziende inoltre permetterà agli stakeholders di Gráficas Gallegas di beneficiare della stabilità e della sicurezza offerte da un’organizzazione più grande e strutturata, quale è quella del Gruppo.

La governance della società rimarrà in gran parte invariata: Ivan Bendaña, attuale Amministratore unico, continuerà a ricoprire il ruolo di Amministratore Delegato. Questo garantirà continuità nelle operazioni e nelle politiche aziendali già in atto. Inoltre, tut-

ti gli attuali manager manterranno le loro mansioni con ulteriori responsabilità esecutive, assicurando che l’azienda prosegua nel suo percorso di

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News dal Gruppo Finlogic crescita senza interruzioni.

Il closing dell’operazione è previsto entro il 31 gennaio 2025 e sarà soggetto

a clausole sospensive standard e garanzie tipiche per operazioni simili.

Il futuro, assieme

Con questa mossa strategica, il Gruppo Finlogic si posiziona come un attore chiave nel mercato spagnolo delle etichette autoadesive, pronto a soddisfare le esigenze di un settore in continua evoluzione.

In definitiva, l’acquisizione di Gráficas

Gallegas segna solo l’inizio della nostra avventura internazionale. Con una visione chiara e ambiziosa, siamo pronti a scrivere insieme ai nostri nuovi colleghi spagnoli un capitolo emozionante della nostra storia aziendale.

I TREND DI MERCATO DELLE ETICHETTE AUTOADESIVE: UN SETTORE IN CRESCITA

Gruppo Finlogic: Forme di Futuro - Dicembre 2024

Nell’anno appena trascorso il mercato delle etichette autoadesive ha continuato a mostrare segni di crescita, sostenuto da tendenze emergenti e da un aumento della domanda in vari ambiti industriali, al contrario di molti settori cartieri dove si sono registrate flessioni.

In vista del 2025 è interessante esplorare le dinamiche attuali del consumo di carta nel settore delle etichette analizzando i dati recenti, per ripartire carichi di ottimismo nell’anno che verrà.

Le dinamiche del mercato nel 2024

Come evidenziato nel report del XIII Osservatorio Economico del Gipea, il Gruppo Italiano Produttori Etichette Autoadesive, le etichette autoadesive hanno affrontato un anno difficile nel 2023, registrando un calo produttivo che è stato recuperato nel primo semestre del 2024, con un incremento della produzione del 4,3%, superiore a quello della produzione industriale e del settore cartotecnico trasformatore.

Al termine di questo periodo, la crescita annua si è attestata attorno al 6,9%: questa dinamica suggerisce che, sebbene ci siano segnali di miglioramento, il settore sta affrontando una fase di crescita più cauta rispetto ai picchi ini-

Sostenibilità

ziali, ma comunque costante.

Secondo le previsioni UnivDatos, infatti, il mercato globale dei nastri e delle etichette autoadesive è destinato a crescere, con un incremento previsto del 6,2% annuo fino al 2028. Questo aumento è alimentato in gran parte dalla crescente domanda nei settori alimentare, cosmetico e farmaceutico, dove l’uso di etichette sostenibili e innovative sta diventando sempre più diffuso: in particolare, l’industria alimentare sta investendo sempre più in packaging ecologici e soluzioni che migliorano l’esperienza del consumatore, come le etichette dotate di codici QR per l’accesso a informazioni dettagliate sui prodotti e i sistemi RFID.

e innovazione

La sostenibilità è il tema centrale nel settore della produzione di etichette. Le aziende stanno adottando pratiche più ecologiche, utilizzando materiali biodegradabili e processi produttivi a basso impatto ambientale. Come indicato dal nostro partner Fedrigoni, la

produzione di materiali autoadesivi ha anche un impatto ambientale significativamente inferiore rispetto alla produzione tradizionale di carta, con un consumo d’acqua ridotto al 2% Questa transizione verso pratiche più sostenibili non solo risponde alla

© FEDRIGONI

Finlogic: Forme di Futuro - Dicembre 2024

crescente domanda dei consumatori per prodotti eco-friendly, ma rappresenta anche un vantaggio competitivo per le aziende che riescono a integrare queste innovazioni nei loro processi produttivi. In questo, come Gruppo

Finlogic ci impegnamo ogni giorno a rispettare tutte le certificazioni ESG conseguite negli anni e puntando alla completa Carbon Neutrality entro il 2026.

Gruppo
© FEDRIGONI
© FEDRIGONI

Dopo l’etica, l’estetica

Nel 2024, le etichette alimentari sono state caratterizzate da un mix di innovazione, sostenibilità e soprattutto creatività. Le tendenze dominanti hanno puntato su design futuristici con forme fluide, effetti eterei e texture tattili, accompagnati da colori vivaci e luminosi.

Le tipologie di stampa serigrafica e l’uso di materiali sempre nuovi come il polipropilene sono stati fondamentali per ottenere effetti brillanti. C’è stata anche una wave di ispirazione dalle superfici terrestri, con etichette realizzate in materiali vegetali e texture grezze, riflettendo l’impegno già citato verso la sostenibilità.

Inoltre, la fusione di stili retrò e moderni ha permesso una libertà creativa

che rispetta l’identità dei brand, mantenendo sempre il focus sulla marca stessa. La completa personalizzazione delle etichette data dalle molteplici soluzioni di stampa digitale del Gruppo Finlogic ha consentito ai nostri clienti di sfogare al meglio la propria creatività.

In conclusione, il mercato delle etichette adesive sta vivendo una fase di espansione. La combinazione di innovazione tecnologica, attenzione alla sostenibilità e una domanda crescente da parte dei settori chiave suggerisce che gli etichettifici, Gruppo Finlogic in primis, sono ben posizionati per affrontare le sfide future.

Opportunità

TRASFORMAZIONE DIGITALE: UNA NUOVA ERA PER LA SUPPLY CHAIN CON LE TECNOLOGIE

La trasformazione digitale è oggi più che mai un tema cruciale per le imprese. Con l’avvicinarsi del 2025, le tecnologie digitali sono diventate pervasive, ridefinendo modelli di business e ottimizzando processi in ogni settore. Tuttavia, quando si tratta di filiere produttive complesse come la supply chain, la transizione digitale si rivela spesso un processo lento, influenzato da resistenze culturali e tecnologiche. “La digitalizzazione della supply chain nonèsolounaquestioneditecnologia” - ha sottolineato Edoardo Calia, CTO di Fondazione LINKS - “richiede una visione sistemica e collaborativa, dove ogni attore della filiera deve essere pronto a condividere dati e risorse per ottenere un vantaggio competitivo comune.” Nonostante le opportunità offerte dalla digitalizzazione, molte imprese mostrano resistenze legate a:

1. Difficoltà nel percepire il ritorno sull’investimento: l’adozione di tecnologie avanzate comporta costi iniziali significativi e, spesso, gli imprenditori faticano a calcolarne i benefici economici diretti.

2. Scarsa conoscenza delle tecnologie:

soluzioni come l’IoT o i sistemi di tracciabilità RFID risultano complesse e richiedono competenze specialistiche per essere integrate efficacemente.

3. Timore della condivisione dei dati: molte aziende temono che digitalizzare significhi esporre informazioni strategiche a terzi, perdendo il controllo su elementi critici del proprio vantaggio competitivo.

Questi ostacoli rallentano un processo che potrebbe migliorare significativamente la resilienza, l’efficienza e la sostenibilità delle filiere.

“La premessa fondamentale per poter affrontare un percorso di trasformazione digitale” - ha proseguito Calia - “è la presa di coscienza del fatto che l’origine di qualsiasi processo migliorativo (sui diversi piani della efficienza, della redditività, della resilienza, della sostenibilità etc) risieda nella conoscenza di ciò che sta accadendo nel contesto preso in esame. E per conoscere, occorre osservare i fenomeni mentre evolvono, misurando e rilevando eventi utili a comprenderne l’andamento e ad intercettare sul nascere possibili problemi e anomalie.”

Le tecnologie chiave della trasformazione digitale

La digitalizzazione della supply chain si basa su quattro aree principali:

1. Generazione dei dati

La base di qualsiasi sistema digitale è costituita dai dispositivi che raccolgono dati dai processi da monitorare. Questi includono sensori ambientali, tag RFID e dispositivi IoT avanzati. Negli ultimi dieci anni, il numero di questi dispositivi è cresciuto esponenzialmente, superando quello degli utenti umani della rete. Dispositivi come i sensori e i tag RFID permettono una raccolta continua e precisa di dati. Sono loro che abilitano una visibilità senza precedenti sulla supply chain.

2. Comunicazione dei dati

I dati raccolti devono essere trasmessi a sistemi centrali per essere analizzati. Qui entra in gioco l’importanza delle infrastrutture di comunicazione, che variano in base al contesto: tecnologie a basso consumo come Bluetooth o LoRa sono ideali per dispositivi non alimentati, mentre Wi-Fi e reti 4G/5G offrono maggiore velocità ed efficienza in contesti più strutturati. “Se si tratta di dispositivi che non hanno la possibilità di essere alimentati, una scelta tipica è quella di avvalersi di un dispositivo (chiamato gateway) connesso alla rete di alimentazione e allareteInternet,configuratoperraccogliere dati dai dispositivi installati in campo e privi di alimentazione di rete” ha spiegato Calia. “Nel caso di dati raccolti in modo automatico, i dispositivi

IoT vengono dotati di sensori che misurano le grandezze di interesse: ad esempio condizioni ambientali (temperatura, umidità, intensità luminosa, velocità del vento etc) o il verificarsi di eventi quali il passaggio di un certo oggetto in una determinata posizione (utile ad esempio per tracciare colli in applicazioni di logistica), la ricezione di un messaggio o di un documento.”

3. Elaborazione e archiviazione dei dati Una volta raccolti, i dati vengono memorizzati e analizzati in sistemi centrali, spesso configurati in cloud. “Questi sistemi hanno due componenti informatiche fondamentali: un software di base dati (data base) preposto alla raccolta dei dati elementari o grezzi (quelli che si decide di memorizzare) e un software di elaborazione, che può avvalersi di grande potenza di calcolo e di sofisticati algoritmi che consentono di ottenere servizi di tracciabilità ma anche di previsione e in generale di supporto alle decisioni.”

4. Visualizzazione e utilizzo delle informazioni

Le informazioni generate vengono poi presentate attraverso piattaforme intuitive, come applicazioni web o mobile, per supportare i decisori aziendali. La capacità di presentare dati complessi in modo chiaro è fondamentale per sfruttare appieno il potenziale della digitalizzazione.

Digitalizzazione della supply chain: un caso concreto

Un esempio chiave della trasformazione digitale è rappresentato dalla supply chain collaborativa, dove ogni attore condivide dati rilevanti con un sistema centrale di raccolta. Questa condivisione consente di monitorare in tempo reale l’intera catena, anticipando ritardi o anomalie. “Tuttavia, convincere le aziende a collaborare non è semplice.” afferma Calia. “Il timore di esporre informazioni strategiche resta una barriera significativa, ma è necessario superarlo per cogliere i vantaggi della digitalizzazione.”

I vantaggi portati dalla collaborazione nella supply chain sono evidenti: se ciascuno degli attori informa il sistema informativo centrale su quanto è in corso nella porzione di catena di sua responsabilità, la supply chain sarà osservabile in tutta la sua estensione, e sarà quindi possibile conoscere tempestivamente situazioni positive o negative che si dovessero presentare. Un caso semplice da immaginare è la conoscenza dello stato delle consegne, eventuali ritardi dovuti a traffico, incidenti o eventi naturali difficilmente prevedibili.

La raccolta di informazioni dalla supply chain non è certo un tema nuovo, e molte aziende si sono già portate in uno stato avanzato e da anni beneficiano della maggiore efficienza e trasparenza che deriva dall’adozione di queste tecnologie.

Molto rimane però ancora da fare soprattutto sul piano della conoscenza: da un lato le tecnologie digitali sono complesse e generano il timore di perdere una parte del controllo delle informazioni relative alla propria azienda; dall’altro non è sempre facile calcolare il ritorno degli investimenti (a volte rilevanti) ai quali si va incontro, quindi prevale negli imprenditori una certa prudenza nell’aderire a questi scenari innovativi.

Per questa ragione organismi che si occupano di innovazione e divulgazione tecnologica ricoprono un ruolo di estrema importanza, proponendo un contesto super partes che supporta la creazione delle competenze indispensabili per comprendere il funzionamento delle soluzioni innovative oggi disponibili e il loro impatto positivo in termini di efficienza e competitività.

Green

GRUPPO FINLOGIC E IL FUTURO SOSTENIBILE: LA CERTIFICAZIONE

SILVER E IL PERCORSO VERSO LA CARBON NEUTRALITY

Il cambiamento climatico rappresenta una delle più grandi sfide globali della nostra epoca. I suoi effetti si fanno sentire su ogni aspetto della vita quotidiana, dalle risorse naturali alla stabilità economica e sociale. Affrontare questa crisi richiede un impegno collettivo e concreto: governi, aziende e cittadini devono adottare strategie e comportamenti responsabili per limitare l’impatto ambientale e costruire un futuro più sostenibile. Non si tratta solo di conformarsi a normative sempre più stringenti, ma di assumere una posizione attiva nel ridurre le emissioni di CO2 e nel promuovere modelli di business sostenibili.

Con il suo approccio proattivo, il costante impegno verso la Carbon Neutrality e l’ottenimento della prestigiosa certificazione Silver di Risparmio Virtuoso, Gruppo Finlogic non solo consolida il suo percorso verso la sostenibilità, ma dimostra che innovazione, responsabilità ambientale e crescita aziendale possono convivere armoniosamente. Questo riconoscimento rappresenta un passo significativo in una strategia più ampia che mira all’azzeramento delle emissioni entro il 2026, un obiettivo ambizioso ma necessario per rispondere alle crescenti esigenze ambientali.

La roadmap verso la Carbon Neutrality

Il viaggio di Gruppo Finlogic verso la

Carbon Neutrality è iniziato nell’ottobre 2023 con una consapevolezza chiara: misurare per migliorare. La prima fase del progetto ha visto l’azienda impegnata nell’analisi della propria

Carbon Footprint, una “fotografia” dettagliata che ha fornito una visione completa dell’impatto ambientale delle sue operazioni. Questo step iniziale è stato fondamentale per definire una roadmap chiara e misurabile verso la

riduzione delle emissioni di CO2. Grazie alla collaborazione con Risparmio Virtuoso, specialista nell’affiancare le imprese nei percorsi di sostenibilità, Gruppo Finlogic ha ottenuto la Certificazione Bronze, che sancisce il suo impegno iniziale nella misurazione e pianificazione di interventi concreti per ridurre le emissioni.

Dalla misurazione all’azione: la certificazione Silver

Il passaggio dalla certificazione Bronze alla Silver è stato reso possibile attraverso una serie di azioni mirate, che hanno ridotto significativamente le emissioni del Gruppo. I pilastri principali di questo successo sono stati:

• L’utilizzo di energia rinnovabile. Lo stabilimento di Acquaviva delle Fonti (BA) rappresenta il cuore del progetto green di Gruppo Finlogic. Grazie al potenziamento dell’impianto fotovoltaico, l’azienda ha aumentato la propria capacità di produzione di energia solare,

coprendo una parte significativa del fabbisogno energetico dei processi produttivi con energia pulita.

• La scelta di fornitori green. Gruppo Finlogic ha deciso di lavorare esclusivamente con fornitori che condividono gli stessi valori di sostenibilità, creando una filiera responsabile e orientata al futuro. Questo approccio non solo migliora l’efficienza ambientale dell’intero ciclo produttivo, ma stabilisce un nuovo standard per il settore.

Gruppo

Impatto positivo e visione futura

Ma i risultati ottenuti fino a oggi non rappresentano un punto di arrivo, bensì un trampolino di lancio verso obiettivi ancora più ambiziosi. Il prossimo traguardo, infatti, è la certificazione Gold, che richiede ulteriori interventi per abbattere le emissioni residue. Questo implica non solo una maggiore integrazione di energia rinnovabile, ma anche l’implementazione di tecnologie innovative e il continuo coinvolgimento della supply chain in un ecosistema virtuoso.

La strategia di Gruppo Finlogic non si limita alla riduzione delle emissioni dirette, ma abbraccia una visione più ampia che include la sensibilizzazione del mercato e la promozione di pratiche sostenibili. In questo modo l’azienda dimostra che la sostenibilità non è solo un obbligo morale, ma anche un’opportunità per innovare e creare valore duraturo.

La sostenibilità come elemento strategico

Il percorso verso la Carbon Neutrality non è solo un investimento ambientale, ma una scelta strategica che riflette i valori di Gruppo Finlogic e il suo ruolo di leader nel settore. La sostenibilità, integrata nel DNA aziendale, rafforza il posizionamento dell’azienda come punto di riferimento per clienti, partner e collaboratori. La certificazione Silver è quindi molto

più di un riconoscimento: è un simbolo dell’impegno di Gruppo Finlogic a costruire un futuro in cui progresso e responsabilità possano coesistere. Mentre il viaggio verso la certificazione Gold prosegue, l’azienda ribadisce la sua determinazione a essere un modello di innovazione e rispetto per l’ambiente, ponendosi come esempio per tutto il settore.

Gruppo Finlogic: Forme di Futuro - Dicembre 2024

Inside: People of Finlogic

Inside: People of Finlogic

IL VALORE DELLA FORMAZIONE: INTERVISTA A FABIO CASSIN E ALBERTO DE MEI

Nel settore della tecnologia e delle soluzioni per l’etichettatura e l’automazione, l’aggiornamento costante è essenziale per mantenere un vantaggio competitivo. Anche in Gruppo Finlogic, la formazione è al centro della cultura aziendale, e rappresenta un investimento fondamentale per costruire un team competente, capace di rispondere alle sfide del mercato con professionalità e innovazione. Per la rubrica People of Finlogic, abbiamo parlato con Fabio Cassin, Sales Director Gruppo Finlogic, e Alberto De Mei, Responsabile Commerciale del Gruppo, per cercare di capire come i percorsi formativi proposti dall’azienda supportano la crescita dei singoli e del team, rendendo l’azienda un luogo di apprendimento e di miglioramento continuo.

Come descrivereste l'importanza della formazione all'interno del Gruppo?

La formazione in Gruppo Finlogic è fondamentale, rappresenta un processo continuo che inizia con l’inserimento di una nuova risorsa e non si ferma mai. Crediamo fermamente che solo attraverso l’aggiornamento costante e la condivisione della conoscenza possiamo aumentare il nostro vantaggio competitivo e consolidare la nostra credibilità sul mercato. Inoltre, essere preparati ci consente di interagire in modo efficace con i product manager e i tecnici durante le fasi più critiche della trattativa, garantendo risultati eccellenti.

Quali sono i percorsi formativi offerti da Gruppo Finlogic e a chi sono rivolti principalmente?

Sono rivolti a tutte le figure commerciali, interne ed esterne, ma anche ai nostri clienti e partner. Partiamo sempre con una formazione approfondita sul 'mondo delle etichette', il core business di Finlogic, per poi estenderci alla parte tecnologica grazie al supporto dei nostri partner. Utilizziamo l’Experience Center di Bologna, dove è possibile vedere le ultime innovazioni nel campo della logistica e della tracciabilità, in azione. L’affiancamento sul campo è un altro elemento centrale: ci permette di sviluppare un approccio consulenziale e di posizionarci come unico interlocutore per tutto ciò che riguarda tracciabilità e identificazione automatica. Particolare attenzione viene rivolta anche alle nuove assunzioni: nei primi mesi di attività, vengono strutturati sia corsi

“one-to-one” interni con i responsabili delle business units, sia corsi mirati esterni, per una maggiore conoscenza e un miglior approfondimento tecnico.Aquestosiaggiungela formazione tramite webinar, uno strumento che ci consente di raggiungere figure geograficamente distanti e di toccare argomenti nuovi o fare aggiornamenti su attività già avviate. Infine, diamo grande importanza all’attività di coaching, che non solo migliora la coesione del team, ma ci aiuta a definire e raggiungere obiettivi sia professionali che personali

Secondo voi, in che modo i programmi di formazione aiutano a sviluppare una squadra commerciale forte e preparata?

I programmi di formazione sono essenziali per accrescere le competenze, ma vanno oltre: diffondono cultura e valori aziendali, creando un senso di appartenenza. La formazione continua ci permette di costruire un ambiente collaborativo, dove il concetto di 'squadra' trova la sua massima espressione. È qui che si sviluppa la forza del gruppo, un aspetto fondamentale per affrontare le sfide del mercato. Inoltre, una più approfondita conoscenza dei prodotti e servizi in seno al portfolio, aumenta la "comfort zone” personale che, accompagnata al miglioramento delle competenze di vendita, relativamente alle tecniche di negoziazioneeametodipiùstrutturati, aiutano la comprensione analitica e critica delle opportunità di business.

Gruppo Finlogic: Forme di Futuro - Dicembre 2024

Come cambia il vostro approccio alle vendite grazie alla formazione costante? Ci sono competenze specifiche che ritenete particolarmente utili?

La formazione trasforma radicalmente l’approccio alle vendite. Invitiamo le persone a uscire dalla loro zona di comfort, incoraggiandole a crescere e a sviluppare una proposta che includa l’intera offerta di prodotti e servizi Finlogic. Questa capacità di presentare e approfondire soluzioni complesse, costruendo al tempo stesso rapporti di fiducia con i clienti, ci ha permesso di diventare un punto di riferimento per il mercato. La preparazione tecnica e la consapevolezza della gamma di possibilità che offriamo sono le competenze chiave che alimentano il nostro successo. È evidente che una figura commerciale più preparata e confidente riesce a conseguire un maggior “fattore di chiusura”.

Qual è l’impatto della formazione sui risultati del team e sul clima aziendale complessivo?

La formazione ha creato una vera squadra, dove tutti remano nella stessa direzione. Questo senso di unità è rafforzato dalla consapevolezza che ogni collega è sempre pronto a supportare gli altri in caso di difficoltà. Questo spirito di gruppo, unito all’acquisizione di nuove competenze e professionalità, genera un clima aziendale positivo e costruttivo. La formazione non è solo uno strumento tecnico, ma un elemento che alimenta

la cultura aziendale e il senso di appartenenza. Avere team più preparati porta anche a un modo di lavorare più efficace, con un impatto diretto sulleperformancepersonalierisultati aziendali. Non ultimo, la formazione stimola la creatività e la capacità nel trovare nuove soluzioni, favorendo il miglioramento continuo e una maggiore apertura mentale.

Ci sono state iniziative o programmi formativi che hanno avuto un impatto particolarmente positivo?

Ogni attività formativa ha il suo valore, ma personalmente trovo che l’attività di coaching abbia avuto un impatto straordinario. Ha rafforzato i legami tra colleghi, migliorato il raggiungimento degli obiettivi e facilitato il processo di feedback. Questo approccio ci consente di adattarci rapidamente e di apportare correzioni efficaci quando necessario, migliorando costantemente il nostro lavoro. Sono momenti di condivisione aperta che hanno lo scopo di creare sinergie convergenti verso una linea guida aziendale che accomuni intenti e cementi uno spirito di gruppo più consistente.

Quali sono gli obiettivi principali che Gruppo Finlogic vuole raggiungere attraverso i propri programmi formativi?

Vogliamo accrescere le competenze e la padronanza della materia, mantenendo tutti costantemente aggiornati. Ma non si tratta solo di competenze

tecniche: puntiamo a sviluppare un clima di lavoro collaborativo e sano, dove ogni persona si senta parte di un team che lavora per un obiettivo comune. La formazione è uno strumento per unire collaboratori, clienti e fornitori, creando una rete che si muove all’unisono verso il successo. In buona sostanza l’intento è quello di perseguire un metodo misurabile per creare una forza lavoro che condivida la visione, la missione e i valori aziendali. Questo non si limita al solo sviluppo delle capacità tecniche o relazionali, ma anche a promuovere l’impegno, o “commitment”, e la perseveranza. La formazione contribuisce a rendere l’azienda più competitiva, innovativa, flessibile ai cambiamenti e, soprattutto, con uno sguardo che tende al futuro.

In che modo la formazione contribuisce a consolidare il senso di appartenenza e motivazione all'interno del team?

La formazione, gli incontri e la condivisione continua accrescono il nostro bagaglio culturale e l’intelligenza emotiva del team. Questo porta a un miglioramento continuo, sia personale che collettivo. Siamo consapevoli del valore di ciascuno di noi, ma anche di quanto la forza del gruppo sia superiore alla somma delle parti. È questa consapevolezza che ci motiva e ci spinge a fare sempre meglio.

Quando un team percepisce che la propria crescita è importante per l'azienda, si rafforza il senso di appartenenza e il desiderio di contribuire attivamente al successo collettivo. Di fatto, investire nella formazione dimostra che è l'azienda in primis a riporre fiducia e confidare nel valore delle singole persone, facendole sentire apprezzate e parte di una visione a lungo termine

Che mondo sarebbe senza identificazione automatica:

POLIPLAST & GRUPPO FINLOGIC: AUTOMAZIONE E PRECISIONE PER LA RICAMBISTICA AUTOMOTIVE

Gestire la logistica di un’azienda leader nella fornitura di paraurti per veicoli commerciali non è una sfida da poco. Poliplast, azienda di Albiate Brianza con quattro magazzini nell’area di Milano e punto di riferimento di grossisti e ricambisti, si è trovata ad affrontare processi complessi, spesso rallentati da pratiche manuali. Questa situazione ha richiesto un cambiamento radicale.

Grazie alla collaborazione con Gruppo Finlogic, Poliplast ha implementato soluzioni avanzate di automazione e tracciabilità, trasformando i suoi processi logistici. Attraverso l’utilizzo di sistemi RFID e la piattaforma NiceLabel, l’azienda ha ridotto gli errori, migliorato la precisione e aumentato la soddisfazione del personale, posizionandosi come modello di innovazione nel settore automotive.

Gruppo Finlogic: Forme di Futuro - Dicembre 2024

Gruppo Finlogic: Forme di Futuro - Dicembre 2024

L’inizio del cambiamento: automazione RFID nei magazzini

Abbiamo incontrato Alessandro Pozzoli, responsabile di produzione di Poliplast, che ci ha raccontato come l’implementazione di un sistema RFID e di una piattaforma avanzata di etichettatura abbia trasformato radicalmente le operazioni aziendali.

“La prima fase del progetto è stata implementata nell’estate scorsa come programma pilota in uno dei magazzini principali, per poi essere estesa agli altri tre magazzini dell’azienda. Ogni impianto è stato dotato di varchi RFID strategicamente posizionati per monitorare il flusso dei bancali.”

Ogni varco RFID è composto da quattro antenne: due posizionate verso l’interno del magazzino e due verso l’esterno. Questo sistema consente di tracciare con precisione se un bancale viene spostato all’interno o all’esterno della struttura. Durante i test, il livello di lettura dei codici RFID ha raggiunto il 100%, dimostrando l’affidabilità del sistema e l’ottimizzazione dell’ingegnerizzazione e del posizionamento degli impianti.

La piattaforma Nicelabel e la precisione nell’etichettatura

Accanto ai sistemi RFID, Poliplast ha adottato la piattaforma NiceLabel, integrata con le stampanti RFID fornite da Finlogic, per stampare etichette identificative per ogni contenitore. Le etichette, che includono codice articolo e quantità, vengono applicate direttamente sui contenitori e registrate al momento dello stoccaggio.

Questo sistema automatizzato ha ridotto significativamente gli errori di

codifica e organizzazione. "L’errore ora può verificarsi solo in fase di scrittura dell’etichetta, rendendo il sistema estremamente affidabile" - ha raccontato Pozzoli. - “Il flusso di lavoro è ora più fluido e preciso: l’etichetta viene letta automaticamente dai varchi RFID quando il contenitore entra o esce dal magazzino, e l’informazione viene aggiornata in tempo reale nel sistema gestionale.”

Gruppo Finlogic: Forme di Futuro - Diembre 2024

Prima e dopo: i benefici della trasformazione

Prima dell’implementazione del sistema RFID e della piattaforma NiceLabel, l’organizzazione dei magazzini Poliplast si basava su processi manuali, che comportavano frequenti errori e inefficienze. La gestione delle bolle era affidata a fogli volanti, e gli autisti si scambiavano messaggi via WhatsApp per coordinare le consegne, aumentando il rischio di incomprensioni. Oggi, il sistema completamente automatizzato ha migliorato non solo l’ef-

ficienza, ma anche la soddisfazione del personale. Gli operatori trovano il nuovo flusso di lavoro più semplice e intuitivo, con una drastica riduzione degli errori operativi. "La soddisfazione del management e degli operatori è evidente: il nuovo sistema ha portato a una gestione più fluida e a un miglior controllo dell’intero processo" ha chiosato Pozzoli.

Un progetto replicabile: l’automotive come modello di innovazione

Il successo accertato da Poliplast rappresenta un esempio perfetto di come tecnologie avanzate e soluzioni su misura possano essere applicate con successo nel mondo dell’automotive, uno dei settori di punta dell’industria manifatturiera. La struttura standardizzata e poco customizzata del sistema implementato lo rende facilmente replicabile in altre aziende con esigenze simili. Si tratta dunque di un

modello che può essere adottato in altre realtà, grazie alla sua semplicità e scalabilità: la combinazione di tecnologie RFID e software avanzati dimostra infatti come sia possibile trasformare operazioni complesse in processi altamente efficienti e automatizzati. Innovare non è solo una scelta strategica, ma una necessità per garantire efficienza, qualità e competitività a lungo termine.

GRUPPO FINLOGIC

Forme di FuturO

è l’house organ pubblicato da Gruppo Finlogic

Anno 1 Numero 4 - Dicembre 2024

Da un’idea di:

Dino Natale - CEO Gruppo Finlogic

Aldo Pisanello - CTO Gruppo Finlogic

Supervisione, Project Management, Content Editing

Silvia Vazzana - La Content

Fabrizio Ravallese - La Content

Progetto grafico

Maria Luisa Spera - La Content

Team Marketing Gruppo Finlogic

Simone Perrotta

Marco Solferini

Silvia Tittozzi

Adriana De Nicolò - Socialware

Si ringraziano per i contributi (in ordine di apparizione)

Edoardo Calia - Fondazione LINKS

Fabio Cassin - Gruppo Finlogic

Alberto De Mei - Gruppo Finlogic

Alessandro Pozzoli - Poliplast

Questa pubblicazione è stata realizzata nel novembre 2024 e viene diffusa gratuitamente. Le informazioni contenute sono a titolo indicativo e senza responsabilità da parte dell’editore e dei soggetti interessati.

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