Gruppo Finlogic: Forme di Futuro | Anno 1 N. 1 Luglio 2024

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FORME DI FUTURO

Future Proof - (Pre)visioni

SQUADRA CHE VINCE, EVOLVE

Editoriale di Dino Natale - CEO FINLOGIC

Il celebre detto “Squadra che vince non si cambia” fu inventato dall’allenatore di calcio Vujadin Boskov, campione d’Italia con la “Sampdoria dei miracoli” nel 1991. Da quel primo aforisma, detto con ironia, Boskov creò una vera e propria strategia di gioco, che lo portò a ottenere vittorie importanti sul campo.

Il calcio è cambiato negli anni, e non è stato l’unico. Tutti i settori hanno visto un’accelerata con l’arrivo del nuovo Millennio, e la mentalità è cambiata di conseguenza. Finlogic è nata due anni dopo quella gloriosa Sampdoria: nel 1993 è stato fondato il primo embrione aziendale di produzione di etichette, che ha preso il nome di Finlogic Srl nel 2003.

Da allora la crescita è stata rapida, dalla quotazione in Borsa, alle varie acquisizioni. Fino al 20 giugno 2023, quando la Borsa Italiana ha disposto l’operazione di Delisting - ossia la re-

voca delle azioni ordinarie di Finlogic dalle negoziazioni sull’Euronext

Growth Milan - e, a seguito del completamento dell’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria, l’intero capitale sociale di Finlogic è passato al socio unico Argo S.p.A., veicolo partecipato dai fondi Credem, NB Aurora e P&M partners.

Una fiducia accordata in virtù della nostra attitudine al cambiamento: abbiamo superato il periodo pandemico e stiamo superando le incertezze dovute alle guerre e la relativa inflazione galoppante, tra aumento di costi e riduzione di consumi, continuando a raggiungere i nostri obiettivi e a difendere la nostra posizione di leadership sul mercato, dimostrando una forte resilienza del nostro business e la forza di un team coeso e adattivo.

In un mondo in cui l’unica costante è l’etichetta, Finlogic è diventata il punto di riferimento.

Alfacod diventa parte del Gruppo Finlogic

Tra i cambiamenti che ci hanno permesso il salto di qualità, ad aprile 2022 abbiamo iniziato il percorso di acquisizione al 100% di Alfacod, tra i più importanti system integrator del settore, specializzato in soluzioni di Auto ID e data capture.

Questa acquisizione è stata il passo decisivo che ci ha permesso di diventare l’unica azienda in Italia a fornire una gamma completa di soluzioni di etichettatura, affiancate da soluzioni hardware e software per rispondere a tutte le necessità di gestione del dato variabile dall’inizio alla fine della supply chain.

Dal 1° luglio 2024, il processo di fusione sarà il completamento naturale dell’ingresso di Alfacod all’interno del gruppo Finlogic, che permetterà di esprimere al massimo il potenziale sul mercato.

L’expertise portata da Alfacod amplia e rafforza l’offerta commerciale del Gruppo, grazie alle competenze tecniche e alle soluzioni proposte, che ci consentono di offrire ai nostri clienti pacchetti completi di prodotti, soluzioni e servizi per la tracciabilità e l’etichettatura per rispondere a qualsiasi necessità legata al dato variabile.

Un’unica comunicazione: Finlogic Group

Questa fusione ci permette di fare un ulteriore passo avanti. Squadra che vince, evolve, e la vittoria di Finlogic è sempre stata proprio la squadra, sempre più grande e sempre più unita. Il modo migliore per evolversi è fare Gruppo.

Da qui nasce la nuova identità di Finlogic Group, che racchiude la comunicazione anche delle consociate FD Code, Irideitalia, Idlog, ASE e STAF Srl. Un lavoro di accentramento comunicativo e strategico che non serve ad appianare le differenze ma a valorizzarle: un’unica squadra, unita per affrontare il mercato in cambiamento e saper essere fino in fondo l’unico interlocutore per ogni necessità dei nostri clienti, vero centro dei nostri sforzi.

Non forniamo (solo) prodotti, ma veri e propri servizi su misura per semplificare e ottimizzare il processo identificativo in azienda, contando sulla nostra rete formata da 3 stabilimenti produttivi e 60 linee di produzione, 7 centri di assistenza tecnica e 7.000 mq di capacità di magazzino. E soprattutto, 280 dipendenti.

Questo non è un punto di arrivo ma di partenza. Rimaniamo gli stessi giocatori, ma cambiamo la strategia di gioco per rinnovare, migliorare e raggiungere l’obiettivo comune: prendere coscienza della varietà di soluzioni che possiamo fornire e attivare una rete di cross-selling, per diventare leader nel settore dell’identificazione automatica in Italia, e in futuro anche in Europa.

F I N L

Future Proof(Pre)visioni Squadra che vince, evolve Editoriale di Dino Natale

Innovation Il dato variabile all’interno della fabbrica digitale di Aldo Pisanello

News dal Gruppo Finlogic La nuova macchina offset: risultati “Gold” Labelling Etichettatura dei vini: nuove regole per informare i consumatori di Avv. Saverio Biscaldi

Opportunità

Le agevolazioni disponibili per investire in soluzioni AIDC

Green Etichette biodegradabili e compostabili: conosciamole meglio

InsidePeople of Finlogic Intervista a Ivan Ferrari

C

Che mondo sarebbe senza identificazione automatica Come sarebbe una logistica senza etichette e come evitare che accada

Innovation

IL DATO VARIABILE ALL’INTERNO DELLA FABBRICA DIGITALE

Negli ultimi decenni, l’industria ha subito una trasformazione significativa, passando da un focus sulla qualità a un’attenzione sempre maggiore ai tempi di processo, alla mass production e customization, e infine all’avvento della fabbrica digitale.

Questo cambiamento è stato guidato dalla necessità di adattarsi alle sfide

competitive e di migliorare l’efficienza e la produttività, e ha portato ad un’unica soluzione: trovare nuove modalità di gestione del dato variabile. Il dato variabile infatti, oltre ad essere garante della comunicazione tra azienda, produttore e utente, è diventato anche un attore da non sottovalutare all’interno delle operazioni che coinvolgono i comparti aziendali.

La storia dell’industria, la storia del dato

Ripercorrere la storia dei principali fattori dell’industria italiana permette di comprendere quali sono arrivati ad essere i touchpoint tra manifattura, logistica, IT e dato variabile. Innanzitutto, negli anni Ottanta l’industria occidentale ha introdotto il Total Quality Management (TQM)

come risposta alla crescita economica del Giappone e degli Stati Uniti. Questo approccio ha messo al centro della gestione aziendale la qualità dei prodotti e dei processi, migliorando la competitività delle aziende. Il dato serve a controllare la qualità. Negli anni Novanta, l’attenzione si è

Di Aldo Pisanello

spostata sui tempi di processo, con l’obiettivo di ottimizzare i tempi di sviluppo e di consegna. Questo cambiamento ha permesso alle aziende di migliorare la loro competitività e di rispondere alle esigenze dei clienti in modo più efficiente. Il dato qui aiuta a controllare il tempo.

Nel decennio successivo, la produzione di massa si è evoluta in personalizzazione di massa, con l’obiettivo di offrire prodotti sempre più differenziati e adattati alle esigenze individuali dei clienti. Questo cambiamento ha richiesto un aumen-

to della flessibilità e della velocità di produzione. Il dato serve per regolare le performance.

Con l’avvento del COVID-19 e la crescita esponenziale dell’e-commerce, l’industria ha dovuto adattarsi a nuove esigenze e richieste. Il modello T.M.T. - Time to Market - è diventato il nuovo standard, con l’obiettivo di ridurre i tempi di produzione e di consegna. La fabbrica digitale è nata come risposta a questa sfida, grazie alla combinazione di tecnologie che creano interconnessione tra macchine, oggetti e persone.

Il dato variabile all’interno della fabbrica digitale

Da ciò emerge come il dato variabile sia diventato un elemento chiave nella fabbrica digitale, permettendo di monitorare e controllare i processi in tempo reale. Il Gruppo Finlogic, con le sue soluzioni per il dato variabile, rispetta le normative e trasmette i dati in maniera digitale, migliorando l’efficienza e la produttività su tutti i vari touchpoint della supply chain.

Le soluzioni per il dato variabile offerte dal Gruppo Finlogic includono:

• il potenziamento degli asset produttivi, attraverso il monitoraggio in tempo reale delle condizioni, posizionamento e funzionamento degli asset produttivi grazie alle tecnologie RFID e RTLS;

• l’ottimizzazione dell’interazione uomo-macchina: miglioramento delle attività produttive riducendo gli errori e limitando l’impatto delle tecnologie sull’uomo, grazie a dispositivi human-friendly come realtà aumentata, controlli vocali e sistemi vision, oltre alle tecnologie RFID e RTLS e i sistemi Pick To Light/Led che permettono

l’ottimizzazione delle lavorazioni;

• la sincronizzazione produzione-logistica: miglioramento dell’individuazione di attrezzi, istruzioni e spedizioni connettendo logistica e produzione, grazie a tecnologie come RFID, RTLS e WMS che permettono di incentrare dei ragionamenti di efficientamento tailor made e reversibili in ogni momento, e altri strumenti di robotica mobile e visione;

• il potenziamento dei processi produttivi: transizione da attività lineari e sequenziali a sistemi digitali che comprimono processi e costi di attrezzaggio, grazie a tecnologie come la stampa 3D, la robotica Print&Apply, e l’additive manufacturing.

Alla base di tutti gli strumenti si pone l’etichetta, portatore del dato variabile e supporto delle tecnologie di potenziamento dello stesso. Il dato variabile diventa grazie all’applicazione sull’etichetta l’elemento cardine in del contesto della fabbrica digitale, che consente alla fabbrica di raggiungere il massimo potenziale, per una nuova era dell’industria produttiva.

LA NUOVA MACCHINA OFFSET: RISULTATI “GOLD”

Per rimanere al passo con i tempi serve aggiornare continuamente gli strumenti di produzione. Per migliorare la produzione di etichette ed efficientare le tempistiche, da qualche mese nello stabilimento di Acquaviva Delle Fonti è stata installata la nuova macchina Offset WL-340 con oro a caldo in linea e verniciatura: dotata di tecnologia avanzata e caratteristiche innovative, questo nuovo macchinario permette di offrire un servizio di alta qualità con tempistiche ridotte.

Grazie all’unità di laminazione combinata per Cold Foil, al sistema di taglio con lame longitudinali, al controllo automatico del registro e al gruppo stampa Flexo UV la WL-340 permette di personalizzare la macchina in base alle esigenze specifiche delle aziende.

La WL-340 utilizza la tecnologia servo Bosch-Rexroth per i motori brushless, che garantiscono una maggio-

re precisione e velocità nella gestione dei movimenti. Questa tecnologia è particolarmente utile per le operazioni di controllo, i touch-screen e i cavi, che sono tutti gestiti dal PLC (Programmable Logic Controller).

Ogni unità di stampa è motorizzata indipendentemente dal proprio servo motore, il che consente di raggiungere velocità elevate senza compromettere la precisione del registro. Questo sistema è particolarmente utile per le operazioni di alta velocità, dove la precisione è fondamentale.

La WL-340 è equipaggiata con 19 rulli di trasporto e macinazione inchiostro regolati micrometricamente, 4 rulli inchiostratori sulla lastra e 1 ad emulsione acqua-inchiostro, oltre a un sistema di bagnatura acqua+alcool con unità refrigerante: questa unità di stampa garantisce un’elevata coprenza e permette di lavorare con inchiostri di alta qualità. In parallelo, la lubrificazione circolare au-

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News dal Gruppo Finlogic

tomatica assicura una vita più lunga ed efficiente a tutte le parti meccaniche in contatto tra loro, riducendo i tempi di manutenzione e aumentando la produttività.

Anche il sistema di pre-registro è rapido e preciso, richiedendo solo il settaggio del formato sul pannello di controllo. Ogni unità raggiunge automaticamente la posizione di pre-setting, riducendo i tempi di avviamento e aumentando la produttività. I registri trasversale e longitudinale di ogni gruppo stampa sono controllati da motori indipendenti. Il pannello comandi e la telecamera di visione BST permettono la messa a registro in brevissimo tempo senza fermi macchina, riducendo gli scarti. Per di più, la correzione del registro diagonale della lastra motorizzato è gestibile dal pannello operatore e agisce sul cilindro porta lastra, non sul gruppo stampa. Questo consente di correggere facilmente eventuali errori di registro.

La WL-340 ha inoltre un’area di stampa di 320x350mm, con un massimo avanzamento di 350mm e una

velocità di 63m/min. Ciò consente di stampare etichette di grandi dimensioni con precisione e velocità. Dal punto di vista tecnologico, il display da 12” Bosch-Rexroth con CPU super-veloce e touch screen indipendenti per ogni unità di stampa consente di controllare facilmente la macchina e monitorare i parametri di produzione.

Il gruppo di sbobinatura è dotato di un solleva bobina automatico, controllo di tensione automatico e arresto automatico a fine bobina. Il sistema guiabanda ad ultrasuono e il rullo in feed servo motorizzato garantiscano una gestione sicura e efficiente delle bobine, che possono arrivare fino al diamentro di 800 mm. Quanto al gruppo ribobinatura, è motorizzato indipendentemente e ha un controllo di tensione automatico. Il sistema di recupero sfrido tangenziale consente di ridurre i tempi di avviamento e aumentare la produttività.

Infine, il gruppo fustellatura semirotativa è azionato con servo motore indipendente e ha un registro laterale e longitudinale comandati da remoto. Questo consente di lavorare con precisione e velocità, anche per le operazioni di alta velocità.

La WL-340 rappresenta un importante investimento per il Gruppo Finlogic, che permette di offrire servizi di stampa di alta qualità attraverso tecnologie avanzata e caratteristiche innovative che aumentano la produttività e riducono i tempi di avviamento.

Labelling

ETICHETTATURA DEI VINI: NUOVE REGOLE PER INFORMARE I CONSUMATORI

Il settore vitivinicolo è spesso soggetto a cambi di normative: in materia di etichette, è stata a lungo posticipata la legge relativa alle regole informative da apporre sulle bottiglie in merito agli ingredienti e al potere nutrizionale delle bevande alcoliche. Adesso è giunto il momento di attuarla.

Con il 30 giugno 2024 è terminato definitivamente il periodo transitorio per la legge sull’etichettatura dei vini e dei prodotti vitivinicoli aroma-

tizzati: dal 1° luglio è obbligatorio inserire su tutte le bottiglie commercializzate nell’Unione Europea, come da Regolamento UE 2021/2117:

• la dichiarazione nutrizionale, ai sensi dell’articolo 9, paragrafo 1, lettera l), del regolamento (UE) n. 1169/2011;

• l’elenco degli ingredienti, ai sensi dell’articolo 9, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (UE) n. 1169/2011.

La dichiarazione nutrizionale dovrà fornire informazioni relative al potere calorifico delle bevande alcoliche, come grassi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale. L’elenco degli ingredienti dovrà invece includere anche le sostanze che provocano allergie o intolleranze.

Il supporto del QR CODE

Per facilitare l’adempimento degli obblighi previsti, l’Unione europea ha previsto la possibilità di avvalersi di mezzi elettronici per fornire le informazioni richieste mediante l’inserimento di QR Code, che rimandano a pagine web dove i consumatori potranno accedere alle informazioni dettagliate sugli ingredienti e il potere nutrizionale.

In questo caso, la dichiarazione nutrizionale da indicare obbligatoriamente sull’imballaggio o sull’etichetta potrà limitarsi al valore

energetico dei vini, e nella lista degli ingredienti sarà obbligatorio inserire nelle etichette esclusivamente gli allergeni utilizzati. Tutto il resto potrà essere inserito nel QR Code, purché attraverso esso non siano raccolti o tracciati dati degli utenti né l’elenco degli ingredienti figuri insieme ad altre informazioni inserite a fini commerciali o di marketing.

Come evidenziato anche da STAF sul proprio blog, l’uso del QR Code comporta anche alcuni vantaggi tecnici:

Gruppo Finlogic: Forme di Futuro - Luglio 2024

• i produttori possono modificare le informazioni online in qualsiasi momento, senza dover ristampare le etichette fisiche in caso di cambiamenti nella composizione del prodotto o nelle normative;

• l’uso dei codici QR aiuta a ridurre la necessità di apportare modifiche ingombranti alle etichette per bottiglie di vino, preservando l’aspetto estetico e riducendo i costi e la complessità associati alla loro modifica e ristampa;

• i codici QR possono fornire i nformazioni personalizzate in base alla posizione geografica dell’utente, mostrando l’etichetta elettronica conforme alle normative locali. Inoltre, i codici QR possono reindirizzare gli utenti a pagine web che si adattano automaticamente alla propria lingua , rendendo le etichette più accessibili e facili da comprendere per un vasto pubblico.

Le proroghe: cosa fare con le etichette in esubero

Le nuove regole sono state caratterizzate da due proroghe, da dicembre scorso a oggi, che hanno rinviato la data di avvio delle novità per agevolare i produttori nella transizione: la prima fino all’8 marzo, poi estesa fino al 30 giugno.

Ciò ha permesso di allungare il periodo in cui è stato consentito etichettare i vini con il simbolo ISO 2760 “i” accanto al QR code rimandante alle informazioni relative agli ingredienti

e alla dichiarazione nutrizionale, per commercializzare le bottiglie solo nel territorio nazionale.

Dal 1° luglio 2024 le etichette rimanenti potranno essere utilizzate solo se il termine “ingredienti” verrà giustapposto accanto al simbolo “i” o ogni altra indicazione ritenuta utile. Le bottiglie di vino così rietichettate potranno essere vendute fino a esaurimento scorte sul territorio nazionale.

Opportunità

LE AGEVOLAZIONI DISPONIBILI PER INVESTIRE IN SOLUZIONI AIDC

In un mondo sempre più digitalizzato, l’adozione di soluzioni AIDC è diventata ormai fondamentale per tutte quelle imprese che aspirano a mantenere la competitività e soprattutto a ottimizzare le proprie operazioni. Il contesto AIDC raccoglie tecnologie diverse e tra loro eterogenee, sviluppate per fornire le soluzioni più adeguate per la raccolta dei dati in funzione di differenti esigenze e ambiti applicativi.

Tra le più diffuse, i sistemi barcode, i sistemi a radiofrequenza o RFID, i sistemi RTLS (Real Time Locating Systems), i sistemi di visione, quelli per input vocale e sintesi della voce, il riconoscimento ottico dei caratteri (OCR), le smart card a contatto o contactless, consentono di automatizzare e migliorare significati-

vamente la raccolta e la gestione dei dati e di avere un’immagine ben precisa dei processi manifatturieri , basata sul tracking costante di materiali e beni, sia in termini globali che con riferimento ai singoli step, permettendo di dettagliare la durata di singole fasi e di intervenire per eliminare eventuali colli di bottiglia con una riallocazione delle risorse operative.

Gruppo Finlogic: Forme di Futuro - Luglio 2024

La storia dell’industria la storia del dato

Uno dei principali vantaggi dell’investimento in soluzioni AIDC è infatti caratterizzato dall’aumento dell’efficienza operativa. Ad esempio, l’implementazione di sistemi RFID nei magazzini permette di tracciare automaticamente gli spostamenti delle merci, riducendo il tempo necessario per le operazioni di inventario e minimizzando gli errori umani.

Questo non solo velocizza i processi logistici, ma consente anche di mantenere un controllo più preciso sullo stato delle scorte. Le tecnologie

AIDC migliorano anche la tracciabilità dei prodotti lungo tutta la catena di approvvigionamento: nel settore alimentare, ad esempio, l’uso di codici a barre e RFID può garantire che ogni lotto di prodotto sia tracciato, dalla produzione alla distribuzione.

In caso di problemi di sicurezza alimentare, questo consente una rapida identificazione e rimozione dei prodotti difettosi, proteggendo così i consumatori e limitando i danni per l’azienda. Ma le soluzioni AIDC vengono utilizzate anche per il controllo qualità, garantendo che solo i prodotti conformi agli standard vengano immessi sul mercato.

Questo non solo riduce gli sprechi, ma migliora la reputazione dell’azienda per quanto riguarda la qualità della sua merce. Un esempio concreto è rappresentato dall’uso di scanner a codici a barre in una linea di produzione di componenti elettronici, dove ogni componente viene verificato automaticamente per garantire che soddisfi le specifiche tecniche prima di essere assemblato nel prodotto finale.

Agevolazioni fiscali e finanziarie per gli investimenti in AICD

Per incentivare l’adozione di queste soluzioni tecnologiche, sono disponibili diverse agevolazioni fiscali e finanziarie sia a livello nazionale che regionale. Il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 è una delle agevolazioni principali del Piano Nazionale Industria 4.0, destinata alle imprese che investono in beni strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale (secondo il modello “Industria/Impresa 4.0”).

Le tecnologie AIDC rientrano tra i beni ammissibili, con una percentuale di credito d’imposta che varia generalmente tra il 20% e il 50%, a seconda delle dimensioni dell’impresa e del tipo di investimento. Un’altra

importante misura è il Fondo di Garanzia per le PMI, che facilita l’accesso ai finanziamenti bancari per le piccole e medie imprese. Attraverso questo fondo, le PMI possono ottenere garanzie pubbliche che coprono una parte significativa del prestito, riducendo il rischio per le banche e migliorando le condizioni di accesso al credito per le imprese che desiderano investire in soluzioni AIDC.

Anche le agevolazioni regionali e locali rappresentano un ulteriore strumento di supporto per tutte quelle imprese che desiderano investire in soluzioni AIDC: molte regioni italiane offrono incentivi e contributi a fondo perduto per progetti di innovazione tecnologica, che spesso includono l’adozione di queste tecnologie.

La nuova ZES UNICA per il mezzogiorno

Dal 1° gennaio 2024 è istituita la Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno - ZES unica, che comprende tutti i comuni dei territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Si tratta di aree geografiche designate dal governo italiano in cui le imprese possono beneficiare di una serie di incentivi fiscali e amministrativi, con l’obiettivo di stimolare la crescita economica e l’occupazione in quell’area geografica.

Le agevolazioni offerte all’interno delle ZES includono esenzioni fiscali, riduzioni delle imposte sul reddito delle società, agevolazioni per gli investimenti in beni strumentali e contributi a fondo perduto per progetti di sviluppo. Inoltre, le imprese che operano nelle ZES possono beneficiare di procedure amministrative semplificate e di un accesso facilita-

to ai finanziamenti pubblici.

Nel contesto delle soluzioni AIDC, la nuova ZES sud offre un ambiente particolarmente favorevole per gli investimenti in tecnologie avanzate. In particolare, l’art. 16 stabilisce che dal 2024 al 2026, alle imprese che effettueranno l’acquisizione di beni strumentali destinati alle strutture produttive, verrà concesso un contributo sotto forma di credito d’imposta nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 e nel limite massimo di spesa definito.

È specificato inoltre che nelle agevolazioni rientrano i progetti di investimento (di importo non inferiore a 200.000 euro e non superiore a 100.000.000 euro) relativi all’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature destinate a imprese già esistenti o che si insediano sul territorio della ZES. Un’occasione davvero importante per tutte quelle imprese che scelgono di implementare soluzioni AIDC nelle loro operazioni, riducendo così i costi di investimento e accelerando il processo di digitalizzazione, senza dimenticare che le ZES possono fungere anche da catalizzatore per la creazione di ecosistemi tecnologici locali, favorendo la collaborazione tra imprese, università e centri di ricerca.

Industry 5.0

Oltre al contesto delle agevolazioni fiscali e regionali, è importante considerare il concetto emergente di Industry 5.0, un’evoluzione che supera la fase dell’integrazione tecnologica caratteristica dell’Industria 4.0, enfatizzando il ruolo cruciale dell’essere umano nel ciclo di produzione. Questo modello si focalizza sull’adattare la produzione in chiave sostenibile, riscoprendo il valore dell’artigianato e della creatività umana come fulcri del settore industriale, con il supporto di robot collaborativi e dell’intelligenza artificiale in grado di migliorare anche il benessere dei lavoratori all’interno di un’azienda.

Nell’ambito dell’Industry 5.0, resiliente, umanocentrica e sostenibile, le soluzioni AIDC giocano un ruolo cruciale: tecnologie come l’Intelligenza Artificiale (IA), l’Internet of Things (IoT) e i sistemi di visione avanzata vengono utilizzati per creare ambienti di lavoro più sicuri ed efficienti, migliorando non solo la produttività, ma anche la qualità del lavoro, riducendo il carico di lavoro fisico e minimizzando gli errori.

Sfruttando le opportunità offerte dalle agevolazioni fiscali e finanziarie, e adottando un approccio proattivo nell’ambito dell’Industry 5.0, le imprese possono non solo migliorare le loro operazioni, ma anche

contribuire alla creazione di un ecosistema industriale più resiliente e sostenibile.

Grazie soprattutto alle agevolazioni derivanti dall’istituzione della ZES per il Mezzogiorno, le aziende del sud Italia possono cogliere un’importante occasione, investendo in tutte le soluzioni Finlogic che rientrano nell’ambito di queste condizioni fiscali speciali, come la stampa di etichette, l’identificazione automatica, la tracciabilità e l’automazione dei processi in ambiente logistico e produttivo, la robotica collaborativa mobile e antropomorfa, la produzione additiva tramite stampa 3D e la marcatura laser.

Queste tecnologie non sono solo strumenti per il presente, ma rappresentano anche un investimento strategico per il futuro, preparando le imprese alle sfide e alle opportunità dell’Industry 5.0.

Adottare queste soluzioni significa non solo migliorare le operazioni attuali, ma anche costruire un vantaggio competitivo duraturo in un mercato in continua evoluzione.

Green

ETICHETTE BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI CONOSCIAMOLE MEGLIO

Nell’era della sostenibilità ambientale, le imprese sono chiamate a ripensare i loro processi produttivi e le loro offerte per ridurre l’impatto ecologico. Molte aziende, infatti, tendono ad avere un’attenzione maggiore ai materiali che compongo-

no il packaging di prodotto. Questo perché negli ultimi anni, non solo è fortemente cresciuta la sensibilità verso le tematiche che riguardano l’ambiente, ma è anche aumentata l’attenzione dell’Unione Europea a contrastare i danni causati dalle

migliaia di tonnellate di materiale di scarto che giorno dopo giorno vengono disperse in natura.

Per questo motivo, uno degli aspetti cui i consumatori prestano molta attenzione, è proprio la possibilità di poter riciclare i materiali che compongono il prodotto, potendo dar loro nuovamente vita e renderli riutilizzabili. Ma per realizzare un prodotto green è necessario adottare una visione completa che va dalla

progettazione alla commercializzazione, scegliendo un packaging e un’etichetta che possano ben integrarsi con l’ambiente.

In questo contesto, le etichette biodegradabili e compostabili rappresentano la risposta migliore per tut-te quelle aziende che vogliono oggi realizzare una nuova linea di etichette sostenibili, contenenti un’elevata percentuale di materia prima rinnovabile.

Green Gruppo Finlogic: Forme di Futuro - Luglio 2024

Le etichette biodegradabili sono progettate per scomporsi in sostanze più semplici grazie all’azione di processi enzimatici attivati da microorganismi. Questo processo di decomposizione può variare in termini di tempo a seconda delle condizioni ambientali, come temperatura, umidità e presenza di ossigeno. Tuttavia, il punto cruciale è che alla fine del loro ciclo di vita, le etichette biodegradabili si trasformano in sostanze naturali come acqua, anidride carbonica e biomassa, riducendo così l’accumulo di rifiuti plastici nell’ambiente. La riduzione dei rifiuti è uno dei principali vantaggi delle etichette biodegradabili, contribuendo a migliorare la sostenibilità complessiva.

Le etichette compostabili, invece, sono biologiche e biodegradabili, di origine interamente naturale. Il loro film organico permette di realizzare confezioni green a tutto tondo e di avere nuova vita. I packaging compostabili hanno infatti la capacità di frammentarsi in ancora minor tempo e la sostanza decomposta si trasforma in compost e può essere riutilizzato come fertilizzante. Queste particolari etichette devono ri-

spettare norme specifiche, come la certificazione EN 13432 in Europa, per garantire che si decompongano completamente entro un determinato periodo e non lascino residui tossici. Il compost risultante dalla decomposizione delle etichette compostabili può essere ad esempio utilizzato per l’agricoltura e il giardinaggio, contribuendo a migliorare la fertilità del suolo e a sostenere pratiche agricole sostenibili.

Questo aspetto è particolarmente rilevante per le imprese che desiderano ridurre l’impatto ambientale non solo attraverso la riduzione dei rifiuti, ma anche contribuendo attivamente alla fertilizzazione del suolo.

Da un punto di vista sostenibile, sia le etichette biodegradabili che quelle compostabili rispondono al nuovo approccio dell’Unione Europea sulla prevenzione e il trattamento dei rifiuti, puntando sul ciclo di vita dei prodotti e sui quattro pilastri della

sostenibilità. Grazie alla versatilità e alla facilità di smaltimento delle etichette biodegradabili e compostabili, le industrie hanno così sviluppato tecnologie all’avanguardia per estendere il packaging green a tanti settori.

La facilità di applicazione e rimozione di tali etichette e la loro composizione naturale permette infatti di abbracciare l’ottica green ed estenderla a diversi mercati. Soprattutto in settori che richiedono un packaging ed etichette resistenti ma facilmente smaltibili, come ad esempio il settore alimentare o quello agricolo,

optare per il biodegradabile e il compostabile risulta la scelta migliore. Ecco perché le etichette compostabili e biodegradabili sono state create per qualsiasi superficie, dal legno, alla carta, al vetro, così da dare una funzione sia estetica sia funzionale a ogni articolo. Così per qualsiasi settore risulta più facile agire in prospettiva ecosostenibile.

Optare dunque per fornitori di etichette biodegradabili e compostabili non solo assicura una piena conformità alle normative, ma contribuisce anche significativamente all’ottimizzazione dell’efficienza operativa e della produttività, contribuendo a ridurre i costi a lungo termine.

Grazie a un know-how specializzato e soluzioni all’avanguardia, Finlogic si afferma come partner di fiducia nella produzione di etichette green e di facile smaltimento, come le etichette in carte e film ad alte prestazioni AD RDX, che utilizzano meno risorse naturali rispetto ai prodotti convenzionali e offrono migliori credenziali di sostenibilità e maggiore produttività, oppure le etichette in carta Vellum, realizzate al 100% con materiali riciclati che permettono di inquinare meno sia in termini di emissioni di CO2 che di spreco di acqua.

L’impegno profuso da parte di Finlogic negli ultimi anni nei confronti della tutela dell’ambiente, ha portato inoltre il Gruppo a conseguire importanti certificazioni e redigere un bilancio di sostenibilità sugli obiettivi di ESG, cardini su cui focalizzare i piani di sviluppo e di crescita nel lungo periodo. Tra le più importanti nell’ambito della sostenibilità per la produzione di etichette c’è la certificazione FSC®: una Certificazione di Catena di Custodia per garantire i che i materiali di stampa provengono da una gestione forestale responsabile.

E la scelta di sviluppare etichette biodegradabili e compostabili riflette un impegno concreto verso la sostenibilità ambientale. Queste soluzioni, infatti, riducendo la quantità di rifiuti plastici e promuovendo pratiche di economia circolare, contribuiscono a un ciclo di vita dei prodotti più sostenibile e alla promozione di una cultura della responsabilità ambientale lungo tutta la catena del valore.

Inside: People of Finlogic

INTERVISTA A IVAN FERRARI

Per la rubrica “People of Finlogic” di questo mese, abbiamo il piacere di intervistare Ivan Ferrari, responsabile commerciale della Filiale Nord-est Italia. Con una lunga esperienza nella tecnologia innovativa e nella marcatura laser, Ivan è una figura chiave del Gruppo. In questa intervista, condividerà con noi la sua esperienza, le sue sfide e le sue aspirazioni, offrendoci uno sguardo esclusivo sul suo

percorso professionale e sulla sua visione del futuro di Finlogic.

Perché hai deciso di entrare in Finlogic?

Ho scelto di entrare in Finlogic perché è un gruppo giovane e dinamico. A 50 anni, ho deciso di mettere alla prova l’interesse del mercato per la mia società, la System Code Srl, e tra tutte le opzioni, Finlogic si è di-

stinta come la più innovativa e vivace sui social e non solo. Finlogic ha rappresentato e continua a essere una nuova sfida e un’opportunità per lavorare in un ambiente fresco e stimolante, dove l’innovazione è al centro delle attività.

Come è cambiata la tua vita professionale da quando sei entrato a far parte del Gruppo?

Nonostante le responsabilità siano rimaste importanti, ora posso concentrarmi di più sulle opportunità commerciali, avendo meno pressioni operative. Questo mi ha permesso di avere più tempo e risorse per dedicarmi a ciò che amo fare: esplorare nuove opportunità di mercato e sviluppare soluzioni innovative. La struttura del Gruppo mi offre un supporto solido, consentendomi di crescere professionalmente e di affrontare nuove sfide con maggior serenità e motivazione.

Di cosa ti occupi specificamente nel tuo ruolo attuale?

Sono responsabile della filiale di Bergamo e della divisione laser, oltre a essere product manager. Questo significa che mi occupo delle vendite e della ricerca di nuovi progetti, trovando soluzioni ai problemi dei clienti. La mia giornata lavorativa è molto variegata, spaziando dalla gestione operativa della filiale alla supervisione dello sviluppo dei prodotti laser, cercando sempre di portare innovazione e miglioramenti nel nostro portfolio di soluzioni.

Quali sono gli aspetti che apprezzi di più del tuo lavoro in Finlogic?

Uno degli aspetti che apprezzo maggiormente del mio lavoro in Finlogic è la possibilità di introdurre novità e di lavorare a stretto contatto con persone giovani e dinamiche. Condividere la mia esperienza e vedere le idee prendere forma è estremamente gratificante. Inoltre, ho l’opportunità di trasmettere le conoscenze e le competenze che ho acquisito nel tempo, contribuendo alla crescita professionale dei nuovi talenti nel nostro team. Questo scambio continuo di idee e esperienze rende il lavoro sempre stimolante e appassionante.

Qual è la dimensione del mercato della marcatura in Italia e quali sono le prospettive future?

È una domanda complessa a cui è difficile dare una risposta precisa. Posso dire però che le prospettive sono illimitate. Considerando che possiamo tracciare e marcare praticamente qualsiasi cosa, il mercato della marcatura laser ha un potenziale enorme. Fino a quattro anni fa, questa tecnologia non era presente in Finlogic e sono stato io a introdurla, vedendo in essa un’opportunità innovativa. La marcatura laser è uno dei metodi più sostenibili per tracciare i prodotti, e credo che questo mercato continuerà a crescere esponenzialmente, man mano che sempre più aziende riconosceranno

Inside: People of Finlogic

Gruppo Finlogic: Forme di Futuro - Luglio 2024

i suoi vantaggi.

Cosa ti motiva ogni giorno nel tuo lavoro?

La passione per quello che faccio e la possibilità di trovare soluzioni nuove e creative mi motivano costantemente. Amo anche il fatto di poter incontrare e conoscere persone nuove, ognuna con le proprie storie e sfide da affrontare. Questo continuo scambio di idee e la ricerca di innovazioni rendono ogni giornata unica e stimolante, mantenendo viva la mia passione per questo settore.

Puoi condividere un progetto o un successo recente che ti rende particolarmente orgoglioso?

Tra tutti, il progetto del marcatore laser è qualcosa di cui sono particolarmente orgoglioso. È un’idea che avevo in mente da vent’anni e che finalmente ho potuto realizzare. Sembra una semplice stampante di etichette, ma utilizza la tecnologia laser, offrendo una soluzione diversa e avanzata. Durante il periodo del COVID-19, sono riuscito a concretizzare questo progetto con un’azienda con cui collaboro da anni, dimostrando la

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validità e l’innovazione della mia idea. Quali consigli daresti a chi desidera intraprendere una carriera nel tuo settore?

Il mio consiglio principale è di entrare in questo settore con fantasia e passione. Bisogna essere appassionati di etichettare qualsiasi cosa, e avere la determinazione di portare soluzioni innovative nel campo della tracciabilità. Se sei motivato e pronto a pensare fuori dagli schemi, questo settore offre infinite opportunità per crescere e fare la differenza.

Che mondo sarebbe senza identificazione automatica:

COME SAREBBE UNA LOGISTICA SENZA ETICHETTE

E COME EVITARE

CHE ACCADA

Immaginate un mondo in cui le etichette di spedizione non esistono. Ogni pacco diventerebbe un’incognita, privo delle informazioni essenziali necessarie per la sua gestione e consegna. I corrieri non saprebbero dove destinare i pacchi, creando confusione e disordine nella catena di distribuzione, i clienti non avrebbero la possibilità di tracciare le loro spedizioni, perdendo così la trasparenza e la sicurezza che accompagnano il monitoraggio in tempo reale, e le aziende, prive della capacità di identificare e gestire correttamente i loro prodotti, vedrebbero un aumento esponenziale degli errori di consegna, ritardi e costi operativi. La precisione e l’efficienza che caratterizzano la logistica moderna verrebbero drasticamente compromesse, provocando una spirale

di inefficienze e sprechi che minerebbero l’intero sistema logistico. La mancanza di etichette causerebbe un accumulo di giacenze nei magazzini, con pacchi non identificabili che ostacolerebbero le operazioni quotidiane e aumenterebbero i rischi di smarrimento e danneggiamento dei prodotti.

In un tale scenario, il caos regnerebbe sovrano, rendendo impossibile mantenere un servizio affidabile e puntuale per i clienti. Prima di addentrarci in questa piccola Babilonia delle spedizioni, cerchiamo di approfondire il concetto di “logistica” e di “etichetta di spedizione”.

Che cos’è la logistica?

Quando parliamo di logistica facciamo riferimento all’insieme delle attività che gestiscono il flusso di materiali, informazioni e risorse, dall’origine fino al consumo finale.

Questo settore comprende la pianificazione, l’implementazione e il controllo di processi efficienti per lo stoccaggio e il trasporto di beni e servizi, e si occupa principalmente di garantire che i prodotti arrivino nel posto giusto, al momento giusto, nelle condizioni ottimali e al minor costo possibile, coinvolgendo una serie di operazioni complesse, che vanno dalla gestione delle scorte alla pianificazione delle rotte di trasporto, fino al coordinamento dei centri di distribuzione. In un mercato globale sempre più dinamico e competitivo, la logistica è una componente essenziale per mantenere la continuità delle operazioni aziendali e soddisfare le esigenze dei clienti.

I diversi tipi

La logistica si divide in diverse categorie, ognuna con specifiche funzioni e caratteristiche. La logistica interna si occupa della gestione dei materiali e delle risorse all'interno di un'azienda, includendo la movimentazione delle materie prime, dei semilavorati e dei prodotti finiti.

Questa tipologia di logistica è fondamentale per garantire che le operazioni produttive siano efficienti e senza intoppi, ottimizzando l'uso delle risorse e minimizzando gli sprechi.

La logistica distributiva riguarda invece il trasferimento delle merci dal produttore al consumatore finale, comprendendo tutte le attività di trasporto, stoccaggio e distribuzione.

Questo processo è essenziale per assicurare che i prodotti raggiungano il mercato in modo tempestivo e nelle migliori condizioni possibili, soddisfacendo le aspettative dei clienti. Infine, la logistica inversa, gestisce i flussi di ritorno dei prodotti, come i resi dei clienti, i materiali riciclabili e i rifiuti, con l'obiettivo di recuperare valore e ridurre l'impatto ambientale. Questo tipo di logistica è diventato sempre più importante con la crescente attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità ambientale, offrendo soluzioni per ridurre gli sprechi e migliorare l'efficienza dei processi aziendali.

Cosa accadrebbe in logistica senza l’etichetta?

Ogni pacco diventerebbe un'incognita, perché mancherebbero le informazioni essenziali per la sua gestione; i corrieri non saprebbero dove consegnare i pacchi, i clienti non potrebbero tracciare le loro spedizioni e le aziende perderebbero la capacità di gestire efficacemente le operazioni logistiche.

Questo scenario porterebbe a un aumento degli errori di consegna, dei ritardi e dei costi operativi, compromettendo l'intero sistema logistico La mancanza di etichette rendereb-

be impossibile mantenere la tracciabilità e l'ordine nei magazzini, aumentando il rischio di smarrimenti e danni ai prodotti. Senza la possibilità di identificare e monitorare i pacchi, le operazioni logistiche diventerebbero inefficienti e disordinate, causando un accumulo di giacenze e un aumento delle perdite.

Le imprese vedrebbero un impatto negativo sulla loro reputazione e sulla soddisfazione dei clienti, compromettendo la loro competitività e sostenibilità a lungo termine.

Un ingranaggio vitale

Quindi le etichette di spedizione rappresentano un piccolo ma vitale ingranaggio nel complesso meccanismo della logistica. Senza di esse, il sistema semplicemente si fermerebbe. È quindi fondamentale riconoscere l’importanza di questi “piccoli pezzi di carta” nel mantenere il nostro mondo interconnesso e funzionante senza intoppi.

Perché permettono di mantenere l’efficienza, la precisione e la tracciabilità nelle operazioni logistiche,

garantendo che i prodotti arrivino a destinazione correttamente e tempestivamente. Inoltre, facilitano la gestione delle spedizioni, consentendo alle aziende di monitorare e controllare ogni fase del processo logistico.

Senza le etichette, insomma, sarebbe impossibile garantire la qualità del servizio, aumenterebbero gli errori e i ritardi, e le operazioni logistiche diventerebbero caotiche e disorganizzate.

Gruppo Finlogic: Forme di Futuro - Luglio 2024

Gruppo Finlogic per organizzare il mondo

Gruppo Finlogic, leader nel settore delle soluzioni di etichettatura, offre una gamma completa di soluzioni hardware e software per rispondere a tutte le necessità di gestione del dato variabile dall’inizio alla fine della supply chain. Non solo prodotti, ma veri e propri servizi su misura che permettono alle aziende di semplificare e ottimizzare ogni processo

identificativo, migliorare la tracciabilità e garantire la precisione delle spedizioni, contribuendo a mantenere l’affidabilità e la qualità del servizio. Grazie alle soluzioni di Finlogic, le aziende possono evitare i problemi legati alla mancanza di etichette, assicurando una gestione efficiente e organizzata di tutte le operazioni logistiche.

Gruppo Finlogic Forme di FuturO

è l’house organ pubblicato da Gruppo Finlogic Anno 1 Numero 1 - Luglio 2024

Da un’idea di:

Dino Natale - CEO Gruppo Finlogic

Aldo Pisanello - CTO Gruppo Finlogic

Supervisione, Project Management, Content Editing

Silvia Vazzana - La Content

Fabrizio Ravallese - La Content

Progetto grafico

Alessio Caradonna - La Content

Daniel Viscione - La Content

Team Marketing Gruppo Finlogic

Simone Perrotta

Marco Solferini

Silvia Tittozzi

Adriana De Nicolò - Socialware

Si ringrazia per i contributi

Avv. Saverio Biscaldi - FMS Associati

Ivan Ferrari - Gruppo Finlogic

Questa pubblicazione è stata realizzata nel giugno 2024 e viene diffusa gratuitamente. Le informazioni contenute sono a titolo indicativo e senza responsabilità da parte dell’editore e dei soggetti interessati.

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