effe_numero 29_ATC_Piemonte Nord

Page 1


Competenze, scelte, protagonisti

Luglio 2025

effe magazine_Numero 29, luglio 2025

Indice dei contenuti

Editoriale

Parola al Presidente

Parola al Direttore

Presentazione ATC Piemonte Nord

Intervista a Marco Marchionni

Carta dei Servizi

Fotonotizia

Accordo chiave tra Regioni e Federcasa

In diretta dall’Europa

Testi a cura dell’Ufficio Stampa e Relazioni esterne di Federcasa

Direzione creativa e progetto grafico MF

Editoriale

Giada di Miceli

Responsabile relazioni esterne e dell’ufficio segreteria

Atc Piemonte Nord 100 anni portati benissimo. L’Agenzia Territoriale per la Casa nasce della fusione di più Agenzie nel 2014 (Novara, Biella, Vercelli e VCO) ed è proprietaria di un vasto patrimonio immobiliare, costituito in oltre 1 secolo di storia dagli ex Iacp del Piemonte Nord, usufruendo di finanziamenti statali destinati alla pubblica edilizia. Stiamo parlando di circa 15mila tra alloggi, garage, cantine e negozi.

L’Azienda presieduta da Marco Marchioni concorre al soddisfacimento del fabbisogno abitativo proprio dell’ambito territoriale di competenza, in particolare dei cittadini che si trovano in condizione di debolezza sociale. Il patrimonio di Atc Piemonte Nord è costituito da beni mobili e immobili di proprietà di Atc PN, da eredità , lasciti, donazioni ed elargizioni: numeri importanti che potrete approfondire nel corso della lettura di questo numero.

In particolare nella foto notizia vi illustriamo l’Intervento di recupero di 96 alloggi in via S. Bernardino da Siena a Novara per un totale di 96 alloggi in zona semi centrale, a meno di 1 km dal centro storico. Nuovi appartamenti a emissioni quasi zero e abbattimento delle barriere architettoniche. Leggetelo, puo’ essere un modello da seguire. All’interno, un’intervista al presidente di Atc Piemonte Nord, Marco Marchioni al suo secondo mandato che, guardando al futuro delle case popolari con cauto ottimismo, invita alla riflessione con

un piano nazionale per rilanciare l’edilizia sociale e fronteggiare l’emergenza abitativa.

Come di consueto, anche in questo numero potrete trovare il contributo di Luca Rollino e di Emiliano Cardia.

Invito tutti gli associati a consultare il Sito di Federcasa, sempre aggiornato con tutte le informazioni che riguardano la Federazione e vi ricordo di segnalarmi tutte le notizie che vorreste evidenziare inviandole all’indirizzo dimiceli@federcasa.it. Per restare sempre aggiornati sulle nostre pubblicazioni seguiteci su: issuu.com/federcasa..

L’Europa come chiave per il futuro

Affrontare con serietà e continuità le sfide legate all’efficientamento energetico, alla riqualificazione e alla valorizzazione del patrimonio abitativo pubblico – oltre che alla costruzione di nuovi alloggi – è oggi una priorità non più rinviabile.

Le nostre Aziende lo sanno bene: i canoni di locazione rappresentano una fonte importante, ma spesso insufficiente, persino per la gestione ordinaria degli immobili. Per portare avanti interventi strutturali, servono risorse aggiuntive e stabili nel tempo. E queste risorse possono arrivare solo dall’Europa.

In questo senso, Federcasa ha accolto con grande attenzione e favore l’impegno della Commissione europea, che nel corso di questo mandato ha posto al centro dell’agenda politica il tema dell’abitare. Lo dimostrano l’istituzione della delega specifica al Commissario all’Housing, la nascita della Commissione straordinaria HOUS per la crisi abitativa e, soprattutto, l’annuncio di nuove e più cospicue risorse per il settore nei prossimi anni.

In Italia, strumenti come il PNRR (con 1,381 miliardi di euro dedicati all’efficientamento del patrimonio ERP) e il Piano Casa (660 milioni) sono segnali importanti. Ma non bastano. Servono fondi strutturali, continuativi e direttamente accessibili dalle nostre Aziende, destinati non solo alla riqualificazione ma anche alla manutenzione straordinaria degli alloggi. Solo così potremo recu-

perare gli immobili oggi inutilizzati perché in attesa di interventi di sistemazione e renderli nuovamente disponibili per le famiglie che ne hanno diritto.

Federcasa ha ribadito questo messaggio con forza in ogni sede istituzionale, nazionale ed europea, sostenendo le proprie richieste con numeri concreti e motivazioni chiare. E continueremo a farlo anche nei prossimi mesi, partecipando attivamente ai tavoli di consultazione sulle nuove normative, portando il punto di vista delle Aziende e delle comunità che rappresentiamo.

Nel frattempo, stiamo lavorando a un progetto sperimentale che potrebbe segnare una svolta: un percorso condiviso con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per individuare strumenti finanziari specifici destinati al recupero del patrimonio ERP.

La BEI, fondata nel 1958 e di proprietà degli Stati membri dell’UE, ha tra i suoi obiettivi proprio il sostegno alla coesione sociale, allo sviluppo sostenibile e all’efficienza energetica. I finanziamenti concessi – che non gravano sul bilancio dell’Unione – permettono di realizzare progetti di alto impatto sociale ed economico, anche attraverso condizioni vantaggiose e partenariati con altri investitori.

Naturalmente, i finanziamenti BEI devono essere garantiti e prevedono la restituzione del capitale. È per questo che stiamo esplorando una sinergia

concreta tra più enti per costruire un prodotto finanziario sostenibile. L’idea è quella di strutturare un meccanismo in cui le nostre Aziende possano farsi carico della restituzione del prestito, le Regioni contribuiscano in modo parziale e limitato, e un soggetto unico – pubblico o misto – coordini l’intero processo in modo efficiente e trasparente.

Per valutare la fattibilità di questo modello stiamo collaborando con l’Università Bocconi, con cui abbiamo avviato uno studio di scenario. I primi riscontri sono incoraggianti e, soprattutto, tutti gli attori coinvolti hanno manifestato piena disponibilità a proseguire in questa direzione.

Come Federcasa crediamo fortemente in questa visione. Il nostro impegno è quello di costruire ponti tra il livello europeo e quello locale, per fare in modo che le risorse arrivino davvero dove servono: nei quartieri, nelle città, nelle case di chi ogni giorno guarda al sistema pubblico come unico punto di riferimento per il diritto all’abitare.

L’Europa, oggi più che mai, può e deve essere un alleato strategico per il nostro settore. E noi siamo pronti a cogliere questa occasione..

La casa priorità nazionale

Dalle Promesse politiche ai fatti

L’Assemblea di giugno svoltasi ad Ancona ha decretato la vicinanza e la partecipazione della Politica Nazionale alle tematiche della Edilizia Residenziale Pubblica.

Interventi qualificati e di contenuto hanno caratterizzato il Convegno che ha preceduto l’Assemblea. La speranza che a tali dichiarazioni si accompagnino fatti reali è un auspicio che può davvero fare la differenza tra la sopravvivenza di un sistema di protezione sociale o al contrario un incremento della emergenza abitativa.

I problemi che dalla vita quotidiana emergono sono evidenti e sotto gli occhi di tutti e hanno come comun denominatore la casa.

Avere un luogo sicuro dove trovare tranquillità, affetti, riposo, famiglia e dove costruire un futuro deve essere un diritto inalienabile. La Residenza Pubblica è un elemento di necessaria utilità.

Garantire una casa a chi non ha reddito adeguato costituisce un obbligo per l’intera società. Per questo le Aziende Associate a Federcasa svolgono un ruolo fondamentale. Ma da sole non possono assolvere un compito così gravoso. La residenza non è più l’insieme di stanze e di un tetto, è qualcosa di più collettivo. Il tema del sociale ha investito il nostro mondo e ora la residenzialità si è trasformata in un insieme di bisogni che vanno soddisfatti. Quindi la gestione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica ha una nuova dimensione che necessità di una visione nuova e più complessa. La professionalità che le nostre Aziende hanno con -

sente di poter affrontare anche questa sfida in maniera seria.

Cosa manca?

- Che la casa sia una priorità nazionale che nell’agenda politica deve essere presente.

- Che si trovi una formula per avere sostegni economici costanti che consentano una programmazione pluriennale, la formula è pochi ma costanti nel tempo.

-Che la questione sociale venga inserita nei programmi di gestione delle nostre aziende concentrando le risorse ora disperse in vari capitoli di spesa.

-Che si affronti una ricerca tra le leggi regionali di competenza sul tema della casa per attivare dal punto di vista normativo la possibilità di intervento diretto dello Stato su temi precisi e concordati con la Conferenza delle Regioni. Queste sono solo alcune cose che necessitano di un approfondimento. I suggerimenti da parte delle Aziende Associate su queste tematiche sono graditi e importanti per stimolare un dibattito e consentire a Federcasa di trasmetterli alla parte Istituzionale. Siamo a vostra disposizione..

ATC Piemonte Nord

Innovazione e servizi a sostegno delle politiche abitative

Natura giuridica e missione di Atc PN

L’Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Novara e del Vco assume la denominazione di Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Nord, e incorpora le Agenzie Territoriali per la Casa delle Province di Biella e di Vercelli, a seguito del riordino previsto dalla L.R. 29 settembre 2014 n. 11.

L’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Nord ha sede legale a Novara in viale Verdi 3/a.

Gli uffici dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Nord sono situati nella città in cui ha sede legale e nelle sedi distaccate di: Biella, via Schiapparelli, 13 Vercelli, corso Palestro 217A Gravellona Toce, corso Marconi, 22

L’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Nord (Atc PN) esercita le funzioni e svolge le competenze attribuite alle Atc (o agli ex Istituti autonomi delle case popolari) dalla legislazione nazionale e regionale di settore nell’ambito territoriale definito nell’allegato B) della legge regionale 17 febbraio 2010, n. 3, come modificato dalla legge regionale 29 settembre 2014, n. 11 o al di fuori di tale ambito ove previsto dalla normativa regionale.

Atc Piemonte Nord, sorta dunque per via delle fusione di più Agenzie nel 2014 (benché la sua storia, se si prende in considerazione la nascita dell’Atc di Novara, risale a 100 anni fa), è proprietaria di un

60.000

15.000

96 euro

64 inquilini immobili affitto calmierato medio dipendenti _ www.atcpiemontenord.it

vasto patrimonio immobiliare, costituito in oltre 1 secolo di storia appunto, dagli ex Iacp del Piemonte Nord, usufruendo di finanziamenti statali destinati alla pubblica edilizia. Detto patrimonio consiste essenzialmente in circa 15mila tra alloggi, garage, cantine e negozi.

Risposta al disagio abitativo

Atc PN concorre al soddisfacimento del fabbisogno abitativo proprio dell’ambito territoriale di competenza, in particolare dei cittadini che si trovano in condizione di debolezza sociale.

Per gli alloggi realizzati e gestiti, l’attività-finalità istituzionale di Atc PN non può configurarsi di tipo commerciale, esaurendosi nell’esercizio di funzioni dirette alla salvaguardia della coesione sociale e alla riduzione del disagio abitativo di individui e nuclei familiari svantaggiati che non sono in grado di accedere alla locazione nel libero mercato. Diversamente, è da configurare con modalità commerciali l’attività realizzativa e di gestione degli immobili e dei locali con destinazione diversa dall’uso abitativo.

Atc persegue le sue finalità in via prioritaria mediante la riqualificazione e il recupero dell’esistente patrimonio di edilizia sociale adibito a residenza e dei relativi servizi, nonché mediante il suo incremento. Atc provvede alla gestione del patrimonio proprio e, su delega di altri soggetti pubblici e privati, nel rispetto della legislazione nazionale regionale vigente.

Compiti

Per l’attuazione delle proprie finalità Atc PN può porre in essere le seguenti operazioni:

a) attivare interventi di edilizia sociale e realizzare infrastrutture, anche con il concorso o il contributo pubblico, mediante il recupero del patrimonio di edilizia sociale, nonché mediante la sua acquisizione e, in un’ultima istanza, costruzione; b) svolgere, per conto di enti pubblici e di altri sog-

getti, attività connesse alla progettazione, direzione ed esecuzione di opere pubbliche e private; c) espletare, su delega, ulteriori funzioni tra quelle trasferite o delegate dalla Regione, ovvero dagli enti locali, ivi comprese attività di ricerca, studio e sperimentazione;

d) promuovere e realizzare programmi ed interventi di rilevanza urbanistica, nonchè di riqualificazione urbana, a norma della vigente legislazione;

e) provvedere alla amministrazione, alla gestione e alla manutenzione del patrimonio immobiliare proprio e, nei casi di delega, anche di patrimoni pubblici e privati di terzi;

f) locare, alienare gli immobili ovvero assegnarli in locazione con patto di futura vendita o con trasferimento immediato della proprietà;

g) accettare elargizioni, donazioni, eredità e lasciti di qualsiasi forma che ritenga vantaggiosi;

h) contrarre prestiti, con o senza garanzia ipotecaria e ricevere depositi a garanzia dei contratti di locazione o inerenti alla gestione dei fondi di previdenza del proprio personale;

i) compiere tutte le operazioni finanziarie coerenti

con i fini istituzionali;

l) promuovere e sostenere iniziative di integrazione sociale dei propri utenti;

m) promuovere o partecipare, anche in forme non maggioritarie, a società, imprese o consorzi, costituiti o costituendi, che abbiano scopi compatibili con i fini istituzionali;

n) attuare interventi di edilizia convenzionata ed agevolata, nonché programmi di social housing anche in società con privati;

o) svolgere, per conto della regione, attività di vigilanza sui comuni, in materia di contabilizzazione delle spese inerenti l’attuazione di programmi finanziati con fondi depositati presso la Sezione Autonoma della Cassa Depositi e Prestiti, nonché di rendicontazione dei canoni di alloggi di edilizia sociale gestiti direttamente dai comuni;

p) compiere tutte le altre operazioni e gli atti consentiti dalle legge per il raggiungimento dei propri fini.

Patrimonio

Il patrimonio di Atc Piemonte Nord è costituito da:

a) beni mobili e immobili di proprietà di Atc PN e da partecipazioni societarie;

b) eredità, lasciti, donazioni ed elargizioni;

c) patrimonio di altri enti e delle gestioni comunali e provinciali per gli immobili di edilizia sociale, nonché delle gestioni speciali, acquisito in virtù di trasferimento, fusione, incorporazione e devoluzione ai sensi di legge;

d) fondo di riserva ordinario e da aiuti devoluti ad aumento del patrimonio; e) ogni altro apporto o incremento di carattere patrimoniale.

Organizzazione di Atc

PN

1. Rivestono la qualità di organi della Atc il presidente, il consiglio di amministrazione e il revisore legale.

2. La composizione, la nomina, la durata in carica e lo scioglimento degli organi dell’Atc sono stabiliti dalla legge regionale.

3. Il trattamento economico e gli emolumenti degli organi della Atc sono deliberati dal consiglio di amministrazione nei limiti massimi stabiliti dalla Giunta regionale.

4. I componenti gli organi della Atc rispondono in proprio e in solido dei doveri imposti dalla legge, dall’atto costitutivo e dallo statuto.

Il presidente

Ha la rappresentanza istituzionale e legale dell’ente, convoca e presiede le sedute del consiglio di amministrazione. In particolare provvede a: a) proporre e sottoporre al consiglio gli obiettivi e i programmi da attuare, indicandone le priorità; b) emanare le direttive generali per il conseguimento degli obiettivi e la realizzazione dei programmi; c) seguire e controllare l’andamento dell’amministrazione con riferimento agli obiettivi decisi dal consiglio di amministrazione; d) adottare, in caso di mancanza o di assenza del direttore generale e di altre figure dirigenziali, atti di competenza del direttore generale urgenti e indiffe -

ribili o imposti da leggi, normative cogenti o sentenze definitive e comunque necessari per evitare gravi danni al patrimonio dell’ente o agli utenti; e) adottare, se l’urgenza lo richiede, i provvedimenti di competenza del consiglio di amministrazione, provvedendo alla sua convocazione d’urgenza per riferire in merito agli stessi e chiederne la relativa ratifica; f) promuovere e resistere alle iniziative in ambito di volontaria giurisdizione, nonché promuovere e resistere alle liti nelle materie di competenza del Giudice di pace e in quelle inerenti la materia locatizia, le occupazioni senza titolo di immobili, le azioni possessorie, le azioni esecutive, le sanzioni amministrative, nonché le istanze cautelari e urgenti di competenza del Giudice ordinario; g) approvare eventuali definizioni conciliative o stragiudiziali delle vertenze di cui alla lettera f.

Il vice presidente

Sostituisce il presidente in caso di assenza o di suo impedimento. In caso di assenza o di impedimento del presidente e del vice presidente, le funzioni di competenza del presidente sono attribuite al terzo consigliere/al consigliere più anziano per nomina e, a parità di anzianità di nomina, al consigliere più anziano di età.

Il consiglio di amministrazione

Si riunisce almeno una volta al mese. Può essere convocato, inoltre, dal presidente ove se ne presenti la necessità o su richiesta di due consiglieri o del revisore legale.

Gli avvisi di convocazione devono essere inviati a mezzo posta elettronica certificata ai componenti il consiglio e al revisore all’indirizzo da loro comunicato o assegnato ad essi dall’ente, almeno cinque giorni prima di quello fissato per la seduta e devono indicare, oltre l’ora e il luogo della riunione, gli argomenti oggetto di trattazione. Sono ammessi diversi mezzi di comunicazione che garantiscano prova della loro ricezione. Nei casi di urgenza, riconosciuti

tali nel corso della stessa riunione, la convocazione deve essere ricevuta, anche via telematica, almeno ventiquattro ore prima della riunione, con l’indicazione, anche sintetica, del motivo dell’urgenza.

La convocazione d’urgenza non è consentita per l’approvazione degli atti fondamentali da sottoporre all’approvazione della Regione.

Il consiglio di amministrazione delibera solo sugli oggetti posti all’ordine del giorno. Tuttavia può deliberare su oggetti diversi ed ulteriori quando siano presenti alla riunione tutti i componenti il consiglio e nessuno di essi chieda di rinviare la trattazione di tali argomenti ad altra riunione successiva.

Le riunioni del consiglio di amministrazione:

a) hanno luogo, di norma, presso la sede legale dell’Atc, salvo diversa indicazione contenuta nell’avviso di convocazione;

b) non sono pubbliche, salvo diversa decisione dello stesso per la discussione di determinati argomenti; c) non possono in ogni caso essere pubbliche quando si discute in ordine a qualità o capacità delle persone fisiche;

d) sono presiedute dal presidente o, nei casi di cui

all’art. 8, dal vice presidente o dal consigliere anziano; in caso di mancanza dal consigliere più anziano tra i presenti.

La partecipazione alle sedute del consiglio può avvenire anche in tele-conferenza a condizione che tutti i partecipanti siano in condizione di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale, purché siano presenti nel luogo in cui si tiene la riunione almeno due consiglieri ed un addetto alla verbalizzazione.

Per la validità delle deliberazioni occorre la presenza di almeno tre componenti e le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei votanti. A parità di voti prevale il voto di chi presiede. Il consiglio di amministrazione convoca almeno due volte l’anno la conferenza dei sindaci al fine, oltreché di relazionare sull’attività e sugli obiettivi da attuare, di acquisire gli indirizzi generali in merito all’attività dell’Atc e i pareri obbligatori sul conseguimento degli obiettivi definiti dal consiglio di amministrazione e sulle relazioni del revisore legale dell’Atc.

Compiti del consiglio di amministrazione

È compito del consiglio di amministrazione porre in essere gli atti per il raggiungimento dei fini istituzionali. In particolare le deliberazioni del consiglio di amministrazione possono avere ad oggetto:

a) la definizione degli obiettivi e dei programmi da attuare;

b) la verifica della rispondenza dei risultati gestionali agli obiettivi programmati;

c) l’attribuzione dell’incarico di direttore generale e la sua eventuale revoca;

d) l’approvazione dei bilanci preventivi, dei conti consuntivi e degli atti ad essi allegati, come previsto dalla normativa vigente, assegnando al direttore generale la gestione del bilancio che può amministrare mediante le opportune deleghe;

e) la sottoposizione dei bilanci al controllo di società di revisione;

f) l’approvazione dei regolamenti interni e di quelli previsti dalla vigente normativa statale e regionale;

g) l’accettazione di deleghe di attuazione o di gestione da parte di terzi con le relative convenzioni, ivi comprese le attività di cui all’art. 4, comma 1, lettera c);

h) la costituzione o la partecipazione a società o consorzi;

i) la determinazione delle cauzioni da prestarsi da chiunque sia incaricato del maneggio di denaro e di valori;

l) l’impiego delle somme eccedenti i bisogni di cassa;

m) su proposta del direttore generale, l’affidamento degli incarichi dirigenziali e, con il voto favorevole di almeno quattro consiglieri, la loro revoca;

n) la dichiarazione di decadenza o di incompatibilità dei consiglieri;

o) l’accensione di mutui, le iscrizioni ipotecarie sui beni dell’Atc, le postergazioni, le riduzioni, le rinnovazioni e le cancellazioni di ipoteche;

p) gli acquisti, le vendite, le permute di immobili e la costituzione di servitù attive e passive;

q) l’accettazione eredità, donazioni, lasciti ed elargizioni;

r) il promovimento o la resistenza alle liti avanti a tutte le giurisdizioni nelle materie diverse da quelle previste dall’art. 8, comma 2, lettera f);

s) l’approvazione della relazione annuale relativa all’attività e alla operatività della Atc da presentare alla Giunta regionale.

3. Il consiglio di amministrazione, inoltre, delibera in ordine ad ogni altra materia non compresa dal presente articolo che sia attribuita ad esso da leggi e regolamenti statali e regionali.

Compiti del

revisore legale

Il revisore legale ha facoltà di assistere alle riunioni del consiglio di amministrazione. Il revisore legale svolge le funzioni attribuitegli dalla legge e in particolare provvede

a) ad esaminare i libri e i registri contabili in confronto ai documenti giustificativi;

b) ad accertare che si sia adempiuto all’obbligo della cauzione da parte degli impiegati tenuti a prestarla; c) ad effettuare verifiche di cassa a cadenza almeno trimestrale;

d) a redigere una relazione sul bilancio preventivo, formulando valutazioni in ordine alla attendibilità delle entrate e alla congruità delle spese, entro quindici giorni dalla avvenuta trasmissione;

e) ad esprimere un parere sul conto consuntivo e a redigere apposita relazione attestando la rispondenza del rendiconto alle risultanze contabili della gestione, entro quindici giorni dalla avvenuta trasmissione;

f) a vigilare sull’osservanza della legge, dello statuto e delle disposizioni regolamentari per quanto inerenti la gestione finanziaria.

Il revisore legale esercita le funzioni di controllo generale su tutti gli atti dell’Atc che implicano impegni di bilancio in conformità, in quanto applicabili, alle norme del codice civile e alle leggi speciali in materia e attesta la rispondenza dei bilanci alla contabilità dell’esercizio, relazionando al consiglio di amministrazione e alla conferenza dei sindaci con cadenza quadrimestrale in ordine alla attività di controllo espletata.

Compiti del direttore generale e dei dirigenti

La nomina, la durata in carica, il trattamento economico e giuridico e la revoca del direttore generale sono disciplinate dalle normative vigenti in materia. Il direttore generale ha la responsabilità gestionale dell’ente e a tale fine:

a) soprintende all’attività tecnico-amministrativa e finanziaria;

b) formula al presidente proposte per l’elaborazione di piani, di programmi e di direttive, partecipa alle sedute del Consiglio di Amministrazione con facoltà di intervento nella discussione di cui deve essere fatta menzione nei verbali delle deliberazioni;

c) cura l’esecuzione delle deliberazioni del consiglio di amministrazione;

d) sovrintende alla redazione e sottopone al consiglio di amministrazione lo schema del bilancio preventivo e del conto consuntivo;

e) adotta i provvedimenti idonei al miglioramento dell’efficienza e della funzionalità dei vari uffici dell’ ente;

f) ha la responsabilità del personale, assegna ai dirigenti gli obiettivi di risultato da raggiungere e le necessarie risorse umane, economiche e strumentali

per perseguirli, promuove l’azione disciplinare nei confronti dei dirigenti e dà esecuzione ai provvedimenti di risoluzione del rapporto di lavoro; g) presiede, con facoltà di attribuzione ad altri dirigenti o, in mancanza, a funzionari, le commissioni di concorso e di gara per l’aggiudicazione dei pubblici appalti, firma i contratti in attuazione dei programmi ed obiettivi deliberati dal consiglio di amministrazione, attribuisce gli incarichi di ufficiale rogante a dirigenti o funzionari dell’Ente; h) firma, in mancanza del responsabile dell’ufficio di contabilità, gli ordinativi di incasso e di pagamento; i) firma la corrispondenza e tutti gli atti che non siano di competenza del presidente con facoltà di attribuzione ai dirigenti; l) esercita i poteri di spesa, nei limiti degli stanziamenti di bilancio e di acquisizione delle entrate, salvo quelli che attribuisce ai dirigenti; m) determina, informandone le organizzazioni sindacali interne, i criteri generali di organizzazione degli uffici dirigenziali, nel rispetto delle previsioni normative e contrattuali in materia di relazioni sindacali; n) adotta gli atti di gestione del personale e provvedimenti autorizzativi di competenza dei diversi dirigenti; o) dirige, coordina e controlla le attività dei dirigenti, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia degli stessi; p) decide sui ricorsi gerarchici; q) fornisce risposte ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di sua competenza; r) è segretario del consiglio di amministrazione ed è responsabile della redazione del verbale delle sedute; s) conferisce, in caso di comprovata necessità derivante anche da carenze di organico, incarichi di collaborazione professionale a soggetti esterni, informandone il consiglio di amministrazione; t) compie tutti gli atti di gestione idonei a garantire il corretto e funzionale esercizio dell’attività dell’Atc. In caso di mancanza, di temporanea assenza o impedimento, il direttore generale è sostituito dal vice direttore generale ove esistente o dal dirigente o funzionario di grado più elevato.

I dirigenti svolgono i compiti di gestione finanziaria,

tecnica e amministrativa ad essi attribuiti dalle disposizioni statali e regionali e connessi all’attività degli uffici loro affidati per il proseguimento degli obiettivi e la realizzazione dei programmi definiti dagli organi di direzione politico-amministrativa dell’Ente, compresi i poteri di spesa.

Gestione economico - finanziaria

L’esercizio finanziario dell’Atc decorre dal 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ciascun anno. 2. La gestione economico finanziaria si svolge in base al bilancio annuale di previsione ed è unica, salvo diverse disposizioni di legge.

Il bilancio finanziario di previsione e il conto consuntivo sono approvati dal consiglio di amministrazione entro i termini e secondo lo schema previsto dalle vigenti fonti normative e regolamentari.

Il conto consuntivo è costituito dal rendiconto finanziario, dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dalle quote da addebitare agli Enti terzi per conto dei quali l’Atc gestisce il patrimonio ed al rendiconto della gestione speciale.

Chiunque sia incaricato del maneggio di denaro e di

valori dell’Atc deve prestare una congrua cauzione. All’Atc non è consentito distribuire anche in forma indiretta, utili o avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’Ente, in favore di amministratori, soci, partecipanti lavoratori o collaboratori.

Gli eventuali utili e avanzi di gestione dovranno essere reinvestiti in via esclusiva per lo sviluppo delle attività funzionali al perseguimento dello scopo istituzionale di solidarietà sociale, mediante l’incremento del patrimonio residenziale e dei relativi servizi, oltreché per la riqualificazione del patrimonio immobiliare di edilizia sociale esistente.

Personale Atc PN

Atc Piemonte Nord dispone di una dotazione organica pro- pria, articolata per presidi. Il personale dipendente in servizio alla data del 31.12.2024 ammontava a complessive n. 64 unità (compresi n. 3 dirigenti a tempo indeterminato e 1 Direttore generale). Le 64 unità sono costituite da n. 60 unità a tempo indeterminato, una unità a tempo determinato.

Dei n. 64 dipendenti in servizio, n. 49 sono assegnati al presidio di Novara, n. 4 assegnati al presidio di Vercelli, n. 5 assegnati al presidio di Gravellona Toce, n. 6 assegnati al presidio di Biella. Dei n. 64 dipendenti in servizio, n. 32 sono uomini e n. 32 sono donne. La dotazione organica dell’Ente, approvata dalla Regione con Dgr n. 15-2830 del 25/01/2016 a seguito fusione delle preesistenti Atc di Novara e Vco, Biella e Vercelli, prevede n. 75 posti.

Rispetto all’attuale dotazione organica, emerge una vacanza di n. 11 posti, di cui 9 nell’impossibilità di essere coperti a causa del limite di spesa riferito alla capacità assunzionale del 2016 imposto dalla normativa, ciò in relazione alla natura dell’Ente. Il costo del personale (stipendi e con- tributi) nel 2024, è pari ad € 2.230.068,64, rispettoso del limite di spesa imposto pari ad €. 2.988.709,58.

Risorse finanziarie di Atc PN

L’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Nord (di seguito Agenzia) nasce dalla fusione per incorporazione delle Agenzie Territoriali per la Casa delle Province di Biella, di Vercelli e di Novara-Vco, a seguito del riordino previsto dalla L.R. 29 settembre 2014 n. 11. 2, assumendo tale denominazione. L’Agenzia ha sede legale in Novara oltre ad uffici distaccati nelle sedi distaccate di Biella, Vercelli e Gravellona Toce.

L’Agenzia è un ente pubblico di servizio, non economico, ausiliario della Regione, dotato di autonomia organizzativa, patrimoniale, amministrativa, contabile ed esercita le funzioni e svolge le competenze attribuite alle Atc (o agli ex Istituti Autonomi delle Case Popolari) dalla legislazione nazionale e regionale di settore nell’ambito territoriale definito nell’allegato B) della legge regionale 17 febbraio 2010, n. 3, come modificato dalla legge regionale 29 settembre 2014, n. 11 o al di fuori di tale ambito ove previsto dalla normativa regionale.

L’Agenzia, a seguito di deliberazione della Giunta regionale Piemonte 10 novembre 2017, n. 4-5876 “Bilancio consolidato della Regione Piemonte per l’anno 2017. Definizione del gruppo e del perimetro di consolidamento ai sensi dell’allegato 4/4 del d.lgs 118/2011”, è stata individuata, quale organismo strumentale ai sensi dell’articolo 11-ter del D. Lgs. N. 118/2011 e s.m.i.; pertanto, adotta un sistema di contabilità finanziaria cui affianca, ai fini conoscitivi nonché ai fini della determinazione delle imposte sul reddito, un sistema di contabilità economico-patrimoniale, garantendo la rilevazione unitaria dei fatti gestionali, sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo economico-patrimoniale. Di seguito si rappresentano i principali dati relativi al bilancio consuntivo 2024 (aggiornati al 03/07/2025), precisando che lo stesso è in corso di predisposizione e che questi potrebbero essere oggetto di variazione e/o modifica.

Atc PN: una storia partita 100 anni fa, il video celebrativo

Nel corso del 2024, in occasione del secolo di vita, Atc Piemonte Nord ha affidato ad un’Agenzia specializzata il compito di realizzare un video celebrativo. Ad occuparsene, in collaborazione con l’Ufficio comunicazione e grazie alla collaborazione di tutti i dipendenti, è stata l’agenzia Alt. di Dormelletto (Novara).

Il risultato, soddisfacente sotto ogni punto di vista, è visibile sull’home page del sito istituzionale e sui principali canali social: You Tube, Tik Tok, Instagram. Atc PN ha cercato così di festeggiare l’importante anniversario (“tarato” sulla nascita dell’ente novarese) sull’onda della transizione informatica grazie alla quale aveva già messo a disposizione degli inquilini il chatbot, una app gratuita e altre soluzioni tecnologiche. Una direzione che si è coniugata con il criterio della sostenibilità che è stato adottato, in linea con quanto chiede l’Europa e non solo, anche per quanto concerne la ristrutturazione degli immobili. Quel-

la del video dei 100 anni è stata un’esperienza che ha permesso ad Atc Piemonte Nord di confrontarsi con le nuove tecnologie, considerato che le immagini nel quadrante sono state girate con un drone e che ci si è posti l’obiettivo di comprimere in circa 300 secondi le tante facce di un Ente al servizio di 60 mila utenti appartenenti, per lo più, a categorie cosiddette fragili. Insieme alle dichiarazioni istituzionali, è stato posto l’accento sulle principali attività svolte da Atc PN, dalle manutenzioni degli edifici allo sfalcio del verde, dagli impianti fotovoltaici ai nuovi cantieri per migliorare l’edilizia residenziale popolare. La realizzazione, va ricordato, è stata garantita anche grazie al contributo della Regione Piemonte e dell’allora assessore, Chiara Caucino..

TABELLA 1

PATRIMONIO IMMOBILIARE DI PROPRIETÀ ATC PIEMONTE NORD al 31/12/2024

Numero

Numero

TABELLA 2

PATRIMONIO

TABELLA 3

*Il totale delle unità immobiliari Atc Piemonte Nord, unendo alla cifra sopra riportata 4.540 autorimesse e 140 alloggi del Comune di Novara estratti per demolizione Pinqua è di: 14.394.

L’intervista Marco Marchioni

Presidente ATC Piemonte Nord

Lo scorso mese di gennaio Marco Marchioni, 52enne avvocato penalista di Baveno (Vco), componente del consiglio direttivo di Federcasa nazionale e di quello giudiziario della Corte di Appello di Torino, nonché presidente di Conser Vco, è stato confermato al timone di Atc Piemonte Nord. Alla guida dell’Agenzia, va ricordato, era stato eletto una prima volta a fine 2020. Il bis del mandato, 5 anni dopo la prima volta, è conferma, dunque, dell’operato più che positivo svolto sin qui. L’avventura prosegue, e pone ora Marchioni dinnanzi ai tanti obiettivi da raggiungere nel prossimo quinquennio. Una sfida certo affascinante, ma non priva di ostacoli.

La rielezione alla presidenza di Atc Piemonte Nord è un riconoscimento del buon lavoro svolto dal 2020 al 2025. Da qui in poi la sfida è, se possibile, ancor più impegnativa, perché le aspettative sono salite.

“Sì, direi proprio di sì, e per questo voglio nuovamente ringraziare il governatore del Piemonte Alberto Cirio, la giunta regionale e la Lega, partito al quale appartengo, in special modo il segretario piemontese Riccardo Molinari e quello provinciale del Vco, Enrico Montani, per la fiducia accordata nei miei confronti testimonianza, credo di poter affermare, del buon lavoro svolto sin qui nel campo dell’edilizia sociale. Ma ringrazio anche il consiglio di amministrazione uscente di Atc Piemonte Nord, i dirigenti, il direttore generale Roberto Ghiglione ed il personale tutto, perché le cose funzionano soltanto quando si ha la

possibilità, come è capitato a me, di poter fare gioco di squadra”.

Facciamo un passo indietro. Come si è approcciato al non facile mondo delle case popolari, lei che di professione ha sempre fatto (e fa tuttora) l’avvocato?

“Ho fatto il mio ingresso in Atc utilizzando tutte le cautele del caso e con l’entusiasmo che ci metto ogni prima volta in tutte le esperienze che affronto nella mia vita privata e professionale. Ad ogni buon conto, quando mi hanno ventilato l’ipotesi di assumere la presidenza dell’Agenzia per sostituire l’allora presidente Luigi Songa, ho approfondito ulteriormente, ero già nel Cda, la realtà delle case popolari in Piemonte e non soltanto. Il primo mandato non è stato un periodo facile e, perdipiù, è stato complicato dal Covid e dai rincari del gas, e non soltanto. Ma nell’insieme è stato soddisfacente sotto ogni punto di vista avendo fatto molto, rispetto al passato, in direzione del miglioramento complessivo delle condizioni abitative dei nostri circa 60mila utenti; ma molto ancora resta da fare. Talvolta ho dovuto assumermi grandi responsabilità, pur tuttavia l’ho fatto poiché non solo convinto fermamente del mio progetto, anzi del progetto Atc PN, ma anche perché sapevo che il team di lavoro che ho trovato sarebbe riuscito a sopportare il percorso. E così è stato. Già dalle prime riunioni del nuovo Consiglio di amministrazione, a gennaio 2025, abbiamo discusso idee e

strategie e disegnato il futuro a breve e medio termine. L’agenda è piena, i prossimi impegni saranno rivolti, in primis, ad una crescente valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’Agenzia”.

Il vasto patrimonio gestito da Atc Piemonte Nord comprende circa 15mila tra alloggi, garage e negozi, suddivisi nelle quattro province di competenza: Novara, Biella, Verbano Cusio Ossola e Vercelli. Molte palazzine, però, sono vecchie e necessitano per questo di manutenzione costante e di investimenti importanti. Un impegno non certo facile il suo, valutato anche il maxi territorio di quadrante in cui agite.

“Il nostro obiettivo, complicato data la vetustà, nostro malgrado, di una parte delle palazzine che gestiamo, è quello di cercare di migliorare le condizioni di vita generali dei nostri inquilini, offrendo loro appartamenti sempre più moderni e tecnologici che nulla hanno da invidiare a quelli a disposizione sul mercato privato. Alla luce delle tante trasformazioni in atto nella società, pandemia, post Covid, rincari energetici, guerre, e non soltanto, che toccano da vicino in particolar modo i segmenti più fragili delle popolazioni, e tra questi anche gli inquilini degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, il nostro impegno è quello di proseguire a lavorare a fari spenti, confidando anche negli aiuti economici di Regione, Stato ed Europa, perché migliorare le case popolari significa migliorare un po’ le nostre comunità. In generale, ritengo che serva un piano nazionale per il rilancio

dell’edilizia residenziale pubblica e per fronteggiare l’emergenza abitativa che è sempre più dilagante. L’obiettivo mio e dello staff è quello di continuare a garantire servizi sempre più efficienti e soprattutto a misura dei nostri utenti, per i quali occorrono specifiche azioni di sostegno, attivando al contempo tutte le iniziative utili alla ricerca di nuove risorse finanziarie da investire nel campo dell’edilizia sociale”.

Presidente, come stanno i conti dell’Ente?

“Gli ultimi anni sono stati come detto difficili per tutti ma, per quanto ci riguarda, significativi sotto il profilo dei risultati concreti ottenuti, a partire dai rendiconti finanziari approvati dal Cda e valorizzati dall’ottenimento, per tre anni consecutivi, del certificato Deloitte. I conti a posto e solidi ed in costante miglioramento – anche se l’aumento dei costi del gas ha inciso pesantemente sui bilanci – sono conferma della bontà del nostro operato, in un quadro dal punto di vista operativo non semplice che comprende quattro province, ognuna di essa con peculiarità diverse. Naturalmente la crisi economica che vede coinvolte, in varia misura, moltissime famiglie, ha messo a dura prova i nostri inquilini che rappresentano, più di altri, una fetta di popolazione già di per sé fragile. Pur tuttavia, ancor prima che i rincari diventassero così importanti, abbiamo messo in campo una serie di iniziative, tra cui la richiesta di anticipazioni sui consumi, che hanno consentito di “spalmare” in un periodo più ampio, così pesando un

po’ meno sui bilanci famigliari, l’aumento dei costi”.

Oltre ad aver sistemato i conti, in questi primi anni di lavoro lei ha combattuto un’importante battaglia contro gli inquilini colpevolmente morosi. E il “giro di vite” prosegue. Il debito consistente di una vasta parte di utenti, 4 milioni di euro nella sola Biella per dare l’idea, resta una delle situazioni più delicate cui far fronte. Atc è un Ente di natura non economica, e se non incassa affitti e bollette diventa più difficile programmare la manutenzione. Ci spiega, dunque, in che modo avete agito e quali risultati avete sin qui raggiunto?

“Appena sono stato eletto presidente ho messo mano con la direzione e con gli uffici competenti al problema della morosità colpevole. In primo luogo abbiamo proceduto alla verifica dei dati, famiglia per famiglia, anche di quelle cessate. Poi abbiamo subito affidato ad un’agenzia esterna specializzata, pur mantenendo la titolarità del credito, il compito di notificare solleciti e, successivamente, ingiunzioni fiscali al fine recuperare quanti più crediti possibili dai nostri inquilini perché, data la mole importante di debiti da loro accumulati, tra affitti e bollettazione, e mai richiesti nel tempo da chi mi ha preceduto, perseguire l’obiettivo con le risorse interne sarebbe stato improbabile od addirittura impossibile. Allo stato attuale abbiamo incassato circa 1 milione e mezzo di euro, non molto se rapportato al dato complessivo, ma un risultato comunque significativo anche dal punto di vista “educativo” se si tiene conto del fatto che abbiamo finalmente dato un segnale forte e in contro tendenza rispetto al passato. In una prima fase, infatti, ad alcuni era parso che ci fossi-

mo improvvisamente travestiti da sceriffi intransigenti, ma con il tempo si è invece capito che la nostra azione, oltre ad essere tutelata e normata dalle leggi vigenti, era di buon senso ed a favore dei più fragili. Abbiamo riscosso le morosità – e continuiamo tuttora a farlo con metodo e costanza e grazie anche alla collaborazione con le amministrazioni comunali e con la Regione Piemonte – in un’ottica di giustizia ed equità sociale nei confronti di chi, silenziosamente, aspetta da tempo di avere una casa. Ormai da anni insistiamo nel far passare l’informazione che l’Ente procede con le ingiunzioni fiscali, i pignoramenti e che chiede ai Comuni di pronunciare ed eseguire le decadenze. Gli inquilini se ne rendono conto più di prima e così vengono a concordare piani di rientro, per non essere costretti ad abbandonare l’alloggio prima del tempo. D’altronde, non è giusto che chi non paga un affitto medio calmierato di 96 euro, tolga il posto a chi è in graduatoria ed attende pazientemente, e con sacrifici, di ottenere ciò che dovrebbe essere un suo diritto”.

La battaglia, si diceva, è solo agli inizi. A Villadossola nel Vco, solo per fare un altro esempio, gli alloggi popolari all’ex Villaggio Sisma sfiorano il tetto delle 500 unità e il 62% delle famiglie che occupano queste case hanno posizioni debitorie; il buco è di oltre un milione di euro. Atc continua comunque ad investire e migliorare gli alloggi, ma il problema serio della morosità colpevole, cioè di quelle persone che, pur essendo nelle condizioni di poter pagare il canone si rifiutano di farlo, danneggia anche gli inquilini che si comportano correttamente, perché Atc PN non può effettuare tutti i lavori che vorrebbe.

Avete effettuato diverse operazioni pro decoro.

“E’ vero, in questi anni abbiamo realizzato diversi interventi per migliorare il decoro e contrastare il degrado nei complessi del quadrante delle case popolari. Abbiamo effettuato operazioni straordinarie di pulizia e sgombero di rifiuti di materiali e masserizie abbandonati nelle cantine, nei sottotetto e nei cortili interni e voglio per questo ringraziare per la collaborazione le prefetture, i Comuni, la polizia di Stato e le polizie locali. Sono state, altresì, rimosse automobili e motocicli abbandonati. E’ incredibile constatare come diverse cantine e sottotetti dei complessi Atc fossero nostro malgrado diventate dei veri e propri depositi di motorini, mobili vario, materassi e molto altro ancora: ora però il vento è cambiato. Queste sono operazioni che proseguiamo a fare e che contribuiscono a ristabilire ordine e legalità nei quartieri: condizioni indispensabili per garantire la serenità degli abitanti delle case popolari, ma anche permettere la prosecuzione degli importanti lavori di riqualificazione”.

In questi anni si è parlato molto degli investimenti per il 110 per cento, siete riusciti a rispettare i termini stabiliti dal Governo compiendo i lavori di riqualificazione che vi eravate ripromessi di fare?

“Abbiamo fatto e stiamo tuttora facendo il possibile, ma il quadro normativo mutato più volte ha messo anche noi in seria difficoltà. Ciò nonostante abbiamo cercato di realizzare quanti più interventi possibili di edilizia sociale residenziale messi in programma. Le nuove palazzine per i nostri inquilini, che vivono in case spesso vetuste che sono patrimonio dello Sta-

to, significano, in futuro, bollette meno onerose, oltre a maggior comfort abitativo e coesione sociale”.

Sempre in questi anni vi siete anche contraddistinti per la mole di servizi digitali messi in campo. Vuole illustrarceli e dirci che benefici hanno portato?

“Per facilitare il rapporto con gli utenti e ottimizzare le condizioni del lavoro del personale sono state messe in atto una serie di migliorie nel settore della comunicazione. Siamo partiti con l’affidare il restyling del sito istituzionale (www.atcpiemontenord.it) ad un’Agenzia digitale e oggi disponiamo di uno strumento web di facile utilizzo e consultazione. Primi in Italia nel novero delle Agenzie territoriali della casa, lo abbiamo poi dotato di un chatbot, un risponditore virtuale, a disposizione degli inquilini 365 giorni l’anno/h24 per la risoluzione tempestiva delle loro problematiche. Ma sul fronte delle novità tecnologiche siamo andati oltre. Abbiamo, infatti, attivo un contact center h24, 365 giorni l’anno, per la segnalazione dei guasti e un’applicazione gratuita, sia per IOS sia per Android, utile per esempio per prenotare gli incontri con il personale Atc ed evitare così le code. In questo modo abbiamo avvicinato le persone all’Agenzia, consentendo loro di poter sempre avere risposte utili e concrete circa la conduzione dei loro appartamenti. Sono tutte soluzioni integrate che consentono al personale dei nostri uffici, dove sono impiegate in pianta organica poco meno di 70 persone a fronte di 60 mila inquilini, di lavorare meglio e, allo stesso tempo, che semplificano la qualità della vita dei nostri utenti, che non sono più costretti a recarsi nelle sedi territoriali, affrontando viaggi e spese conseguenti”.

Il tour avviato in primavera nel quadrante è un altro modo per stare vicini agli utenti. In che cosa consiste e quali risultati sta dando? Come reagiscono gli inquilini?

“Il nostro sforzo in questa direzione è quello di dimostrare che la realtà di Atc PN non è solo fatta di burocrati che lavorano nella sede e negli uffici territoriali, bensì di persone, uomini e donne, che ogni giorno operano sul campo, e penso per esempio ai nostri geometri e non soltanto a loro. Abbiamo perciò avviato un tour nelle quattro province di competenza, con partenza da Villadossola (Vco) nel marzo scorso, per fare il punto della situazione sullo stato di conservazione del patrimonio immobiliare pubblico. Per noi è l’occasione per incontrare nuovamente i nostri inquilini, ascoltarli, recepire le eventuali criticità e approfittarne, laddove si è reso utile e necessario, per rispiegare loro alcuni nodi fondamentali del mondo delle case popolari quali, ad esempio, come effettuare correttamente una segnalazione, come accedere al Fondo sociale o come evitare, in presenza di morosità, di perdere il proprio alloggio in maniera coatta. Durante questi incontri cerchiamo di dare suggerimenti concreti e di buon senso agli utenti e risposta alle varie problematiche che via via emergono. Proseguire nell’operazione di migliorare il più possibile le condizioni abitative di chi vive in un alloggio di edilizia residenziale pubblica, lo ribadisco, è uno degli obiettivi principali di questo mio secondo mandato al timone dell’Ente e la collaborazione avviata con l’assessore regionale competente Maurizio Marrone, che potrebbe prendere parte a qualche tappa del tour nel quadrante, di persona o facendo pervenire videomessaggi, è molto positiva e per questo lo ringrazio”.

Un Ente, Atc Piemonte Nord, che, fin dalla nascita, nonostante le numerose e crescenti difficoltà, ha sempre avuto la vocazione di venire incontro ai più bisognosi e ai più fragili, perché – e non va mai dimenticato – il diritto alla casa, al pari di quello al lavoro, è da considerarsi fondamentale per garantire la dignità delle famiglie e delle persone.

Tra le ultimi iniziativa attuate da Atc PN spicca quella del bando di auto recupero. Ci spiega in che cosa consiste?

“Si tratta di un’iniziativa concertata con la Regione Piemonte ed in particolare con l’assessore competente Marrone e prevista dalla Legge regionale 3/2010 che consiste nel mettere a disposizione di chi ne ha diritto alloggi di edilizia residenziale pubblica non immediatamente assegnabili, perché bisognosi di interventi di manutenzione (dalla sostituzione dei sanitari, alla verifica dell’impianto elettrico ed idraulico). Atc Piemonte Nord ha individuato, per ora, 75 case popolari appetibili nei territori del quadrante in cui opera. Gli aspiranti assegnatari in attesa di un alloggio popolare perché in graduatoria hanno potuto fare domanda di autorecupero impegnandosi a farsi carico, nei tempi e modi concordati, dei lavori indispensabili già individuati da Atc e per un importo massimo di 10 mila euro. La somma anticipata sarà poi scalata dal canone mensile”.

I 75 alloggi disponibili per questa edizione dell’autorecupero, va detto, coprono tutte le aree del quadrante di competenza Atc del Piemonte Nord e sono così dislocati: Novara n. 19 alloggi, Biella n. 12 alloggi, Carisio n. 1 alloggio, Santhià n. 1 alloggio, Trino n. 4 alloggi, Verbania n. 4 alloggi, Vercelli n. 11 alloggi, Villa-

dossola n. 22 alloggi, Invorio n. 1 alloggio.

Cantieri da poco conclusi e cantieri che chiuderanno?

“Tra le opere più importanti che andremo a concludere, salvo imprevisti, entro fine anno, ci sono 42 nuovi alloggi a Cossato, nel Biellese, dove stanno sorgendo tre fabbricati all’avanguardia, testimonianza di un nuovo concetto di case di edilizia popolare già concretizzatosi di recente in quel di Novara, in via San Bernardino da Siena. Grazie alla presenza di alti contenuti tecnologici, puntiamo infatti a un importante contenimento dei costi delle utenze, oltre che a una maggiore cura degli ambienti interni. Un altro passo contro il degrado e verso il futuro, come abbiamo detto inaugurando il cantiere. Si tratta di un’opera, quella di Cossato, fondamentale per il territorio che era ferma da più di 15 anni e che vedrà la luce grazie alla sinergia tra noi e la Regione Piemonte. Il complesso sta nascendo in via Martiri della Libertà dopo il completamento dell’iter burocratico (voluto dall’ex assessore regionale Chiara Caucino) che ha permesso di sbloccare 8 milioni di euro complessivi della legge piemontese 513/77 “Programma casa”. Le nuove case popolari, immerse nel verde, nulla avranno da invidiare a quelle attualmente disponibili sul mercato e saranno destinate alle famiglie oggi in graduatoria. Saranno, peraltro, realizzati 63 posti auto di pertinenza delle abitazioni, più 63 pubblici ceduti all’amministrazione di Cossato (quest’ultimi già pronti). Ma proseguono le inaugurazioni di palazzine riqualificate ex novo o in parte in tutto il quadrante. A Vercelli, per esempio, dove si è chiuso sul finire del 2024 il cantiere con fondi Pnrr per 1,2 milioni di euro avviato nell’estate dell’anno precedente ai Cappucci-

ni, mentre a breve, sempre a Vercelli, se ne è chiuso un secondo in via Pollone. A seguire altri. Nell’area del Cusio (Vco) abbiamo siglato con il Ciss un progetto di housing sociale, finanziato con fondi Pnrr, che ha previsto il ripristino e l’assegnazione di sei alloggi, per i quali ad oggi non vi era previsione di intervento, così da portare un aiuto a persone e famiglie che si trovano, loro malgrado, ad affrontare un periodo economico e sociale particolarmente difficile. Abbiamo così voluto dare un contributo concreto all’arginamento e superamento dell’emergenza casa che affligge il territorio del Vco e non soltanto. Si tratta di un esperimento di buon senso, che era già stato realizzato con risultati più che soddisfacenti a Novara insieme alla Comunità Sant’Egidio, che dovrebbe concludersi in un paio di mesi. A Novara, infine, ma sono solo degli esempi, nelle palazzine di via Poletti e di via Liguria 3/5 l’Agenzia ha appena terminato, grazie ad investimenti significativi per oltre 2 milioni di euro (fondi Pnrr) una serie di lavori volti alla riqualificazione degli immobili”.

Presidente, come vuole terminare questa intervista?

“Mi permetta, visto che la domanda è “libera”, di ringraziare il personale di Atc che con i suoi sacrifici e la sua competenza ha contribuito, non in maniera formale ma sostanziale, al buon funzionamento della nostra Agenzia. La sfida, adesso, è dimostrare che la strada intrapresa è quella giusta, che esiste un Ente pubblico efficiente ed efficace, che le risorse umane interne sono capaci di garantire il successo di questa strategia che, comunque, si fonda sulla coscienza che sono le donne e gli uomini a determinare gli eventi, le trasformazioni, i cambiamenti nell’interesse collettivo”..

Ragioni e finalità della Carta dei Servizi

La Carta dei Servizi rappresenta un importante strumento di trasparenza e di garanzia di qualità dei servizi attivati da Atc Piemonte Nord nei confronti dei suoi utenti, che sono identificati nelle seguenti categorie:

- gli utenti/assegnatari di alloggi e/o di unità ad uso diverso dall’abitazione.

- i proprietari di alloggi a cui Atc PN offre alcuni servizi nelle 4 province di sua competenza.

- i committenti (per esempio i Comuni che hanno stipulato con Atc accordi per la gestione di alloggi e di unità immobiliari, negozi e garages, ad uso diverso dall’abitazione).

Il miglioramento degli standard qualitativi viene perseguito con la partecipazione attiva degli utenti che possono inviare ad Atc Piemonte Nord segnalazioni, reclami e suggerimenti.

Scopo

La Carta dei servizi ha l’obiettivo di informare e orientare gli utenti sulle attività e sui servizi erogati da Atc Piemonte Nord nel quadrante (province di Novara, Vercelli, Verbano Cusio Ossola e Biella) rendendo espliciti gli standard di qualità e gli strumenti di tutela.

Validità della Carta dei Servizi

La Carta dei servizi attualmente in vigore, edizione 2022/2023, è soggetta a revisione sulla base di variazioni sia normative sia degli standard di servizio che vengono puntualmente comunicate agli utenti tramite idonei strumenti di comunicazione/informazione.

L’agenzia territoriale per la casa Piemonte nord (ATC). Innovazione e servizi a sostegno delle politiche abitative

Atc PN è un ente pubblico non economico che coniuga l’orientamento al mercato con una forte attenzione alla sostenibilità economica, energetica e sociale dell’abitare in contesti di edilizia pubblica e sociale. La gestione del patrimonio immobiliare di proprietà della stessa Atc PN, dei Comuni e di altri enti proprietari prevede una vasta gamma di servizi abitativi e manutentivi destinati a utenti esterni, prevalentemente famiglie assegnatarie di alloggi Erp (edilizia pubblica residenziale). All’erogazione di questi servizi tradizionali che garantiscono l’accesso ad un alloggio e il mantenimento di una adeguata qualità dell’abitare nel rispetto delle regole e degli standard abitativi, Atc PN affianca politiche di contenimento dei costi di costruzione, l’utilizzo di tecnologie innovative per l’abitare, l’avvio di azioni e progetti speciali per la rigenerazione energetica degli immobili, la riqualificazione urbanistica di interi comparti edilizi e la promozione della locazione a canone concordato. Atc Piemonte Nord supporta inoltre le Amministrazioni comunali nel compito di assicurare alle famiglie residenti in alloggi Erp, servizi nel campo della mediazione sociale e di comunità finalizzati a favorire l’accompagnamento all’abitare, le buone relazioni di vicinato e l’integrazione culturale nei fabbricati in gestione.

. Principi fondamentali

Eguaglianza

Atc Piemonte Nord, nell’erogazione dei servizi, riconosce a tutti gli utenti eguaglianza di diritti senza alcuna discriminazione di razza, sesso, lingua e religione. Atc PN si impegna a prestare particolare attenzione nei confronti dei suoi utenti portatori di handicap, anziani e appartenenti a fasce sociali deboli sia nel rapporto diretto sia in quello telefonico.

Imparzialità

Atc Piemonte Nord si impegna ad agire in modo obiettivo, giusto e imparziale nel rispetto delle normative vigenti.

Continuità

Atc Piemonte Nord, nell’ambito degli orari d’ufficio e attraverso sito internet, chat bot e app, si impegna a garantire la continuità dei servizi erogati e a adottare forme di flessibilità nella prestazione dei servizi. Si impegna, inoltre, a ridurre al minimo i disagi degli utenti in caso di disservizi che si verifichino per causa di forza maggiore.

Partecipazione

L’utente, anche attraverso le sue organizzazioni, ha il diritto di richiedere ad Atc Piemonte Nord le informazioni che lo riguardano, avanza proposte e suggerimenti, e inoltra reclami. Il personale di Atc è tenuto a dare soddisfazione alle richieste dell’utente o a motivarne l’impossibilità.

Efficacia ed efficienza

Atc Piemonte Nord, attraverso l’adozione di opportune soluzioni tecnologiche e organizzative, si impegna al continuo miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dei propri servizi.

Chiarezza e comprensibilità delle comunicazioni

Atc Piemonte Nord, nel redigere qualsiasi comunicazione nei confronti degli utenti, pone la massima attenzione nell’uso di un linguaggio semplice e di facile comprensione.

. Servizi erogati

Atc Piemonte Nord fornisce: - Servizi di gestione immobiliare, Servizi tecnici e manutentivi, Servizi amministrativi e Servizi generali.

Servizi di gestione immobiliare

Atc gestisce il patrimonio immobiliare Erp e non Erp nel suo insieme, mediante determinate procedure che si traducono in servizi per gli utenti:

- nuove assegnazioni Erp;

- segnalazione di alloggi occupati senza titolo;

- segnalazione della perdita dei requisiti per la permanenza in Erp;

- verifica del mantenimento dei requisiti per la locazione permanente;

- proposta di decadenza dall’assegnazione nei casi previsti dalla legge;

- gestione dei contratti di locazione;

- gestione della variazione del nucleo familiare degli assegnatari; gestione dell’ospitalità temporanea;

- gestione dei subentri nella titolarità del contratto di locazione;

- risoluzione dei contratti; gestione dei bandi per il cambio alloggio (mobilità);

- gestione regolamento d’uso parti comuni;

- gestione di registrazione contratti;

- gestione di alloggi e altre unità immobiliari non Erp;

- valorizzazione della locazione a canone concordato.

Servizi tecnici manutentivi

Atc Piemonte Nord fornisce servizi di progettazione e collaudo di interventi per la nuova costruzione, ristrutturazione, recupero ed efficientamento di unità immobiliari in proprietà o conto terzi. Atc PN garantisce, inoltre, tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per il mantenimento e adeguamento, nonché la messa a norma del patrimonio immobiliare di proprietà e/o gestito.

Servizi di progettazione e Attuazione interventi edilizi

In particolare vengono effettuati i seguenti servizi:

- project management e attività di Responsabile unico del procedimento di interventi edilizi;

- progettazione urbanistica e riqualificazione urbana;

- progettazione architettonica/impiantistica;

- affidamento servizi di progettazione strutturale e verifiche sismiche dei fabbricati;

- restauro architettonico;

- direzione lavori;

- coordinamento della sicurezza nei cantieri temporanei e mobili;

- collaudi tecnici e amministrativi di opere edili;

- direzione operativa;

- stazione appaltante e gestore gare di appalto;

- affidamento di servizi per verifiche geologiche e statiche degli edifici;

- ogni tipo di progettazione e pratica edilizia, compreso pratiche Inail, Ape, certificazioni energetiche, verifiche e modifiche catastali;

- servizi catastali riferiti agli immobili di proprietà.

Servizi Energia e sostenibilità

Atc PN si occupa di:

- riqualificazione energetica degli edifici, anche attraverso il reperimento di risorse finanziarie (bandi regionali, statali, europei, convenzioni con Istituti di credito);

- progettazione architettonica e impiantistica per l’autosufficienza energetica, compresa l’analisi dei costi/benefici e

fattibilità economica per i nuovi edifici e per il patrimonio esistente;

- realizzazione di interventi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (solare, biotermico, biomasse, ecc...);

- diagnosi energetica/ambientale degli edifici;

- certificazioni energetiche;

- program. annuale dell’attività, con particolare riferimento alla individuazione ed alla proposta delle priorità di intervento;

- raccordo con i residenti per la realizzazione di interventi straordinari sia sulle parti comuni degli immobili, sia riferiti alle singole unità abitative;

- predisposizione delle progettazioni necessarie alla specifica attività e definizione dei relativi finanziamenti;

- attività di direzione lavori, con predisp. degli atti di contabilità, delle eventuali varianti e delle certificazioni di fine lavoro;

- liquidazione delle competenze d’appalto in acconto alle imprese per i lavori eseguiti e contabilizzati;

- ripartizione delle spese tra i proprietari nel caso di condominio. Raccordo con i servizi “Utenza ed Assegnazione” e “Condomini e Autogestioni” finalizzato alla gestione coordinata degli interventi e delle modalità di recupero spese;

- coordinamento gestione calore e impianti;

- ricerca e attuazione degli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica nel patrimonio impiantistico;

- verifica e aggiornamento Prevenzione Incendi;

- gestione degli adempimenti previsti dalla normativa sulla sicurezza aziendale e nei cantieri mobili;

- gestione degli adempimenti previsti per la mappatura Amianto.

Servizi Coordinamento manutenzione ordinaria

Atc Piemonte Nord coordina e sovrintende i servizi e le attività di manutenzione ordinaria di competenza propria e in convenzione degli enti proprietari, nonché le attività di ripristino degli alloggi da riassegnare al fine di adeguarli alle normative tecniche e agli standard abitativi vigenti, a tal fine destinati dagli stessi, fatta eccezione per gli interventi a tutela della incolumità pubblica e privata.

Tra i servizi rientrano gli interventi per adempimenti normativi, quali:

- gestione degli impianti di riscaldamento centralizzati con monitoraggio della qualità dell’acqua calda e fredda; - gestione della manutenzione nelle aree verdi.

Vengono, inoltre, gestiti su richiesta degli utenti:

- interventi di manutenzione ordinaria;

- servizi di manutenzione ordinaria su aree verdi e pulizia delle parti comuni;

- interventi di manutenzione per riparazione guasti.

Tali servizi vengono erogati con costi in addebito agli utenti e ripartiti nel rispetto delle norme vigenti e – relativamente all’Erp – ai regolamenti (regolamento per la locazione e l’uso degli alloggi di edilizia residenziale pubblica approvato con deliberazione del Consiglio di amministrazione).

. Servizi amministrativi e servizi generali

Un polo di funzioni infrastrutturali di tipo amministrativo, contabile, tecnico garantisce una serie di servizi rilevanti per i clienti:

- gestione di convenzioni e di contratti per la gestione dei patrimoni immobiliari di proprietà e di terzi;

- gestione del censimento socio-economico, verifica del nucleo famigliare e dei redditi;

- redazione delle rendicontazioni contabili amministrative periodiche e annuali;

- cura dei rapporti con i Comuni e gli altri enti;

- redazione delle rendicontazioni contabili amministrative periodiche e annuali;

- gestione dei contratti di assicurazione globale fabbricati e relativa gestione sinistri;

- bollettazione mensile;

- rendicontazione servizi a conguaglio (riscaldamento, energia ele., manutenzione ord. ascensore, acqua ecc...); - rilevazione e gestione della morosità e gestione Fondo sociale; - gestione condomini; - gestione dei piani vendita di alloggi e altre unità immobiliari Erp e non Erp; - ricalcolo dei canoni in base al reddito dichiarato e in caso di variazione del nucleo familiare; rilevazione periodica dell’anagrafe-utenza.

Pagamento delle bollette

Il pagamento delle bollette piò avvenire nei seguenti modi: - attraverso Pago PA, con addebito sul proprio conto corrent, presso gli uffici postali, presso gli sportelli della banca accreditata, in via telematica sul sito internet delle Poste/Istituti di credito.

. Accessibilità ai servizi

_SEDE DI NOVARA

Via Verdi, 3/A (tel. 0321 44111) | sito internet www.atcpiemontenord.it indirizzo di posta elettronica generale: info@atcpiemontenord.it indirizzo di posta elettronica certificata: protocollo@pecatcpiemontenord.it Contact center nr. 0321178788: richieste di interventi manutentivi; richieste di informazioni/istanze allo sportello su servizi manutentivi o abitativi: martedì e giovedì dalle 9.00 alle 11.00 e dalle 14.30 alle 16.00; mercoledì dalle 9.00 alle 17.30. Per l’accesso ai singoli uffici si rimanda al sito: www.atcpiemontenord.it

_SEDE DI VERCELLI

Corso Palestro, 21/A (tel. 061 266111) | sito internet www.atcpiemontenord.it indirizzo di posta elettronica generale: info@atcpiemontenord.it indirizzo di posta elettronica certificata: protocollo@pecatcpiemontenord.it Contact center nr. 0321178788: richieste di interventi manutentivi; richieste di informazioni/istanze allo sportello su servizi manutentivi o abitativi: martedì e giovedì dalle 9.00 alle 11.00 e dalle 14.30 alle 16.00; mercoledì dalle 9.00 alle 17.30. Per l’accesso ai singoli uffici si rimanda al sito: www.atcpiemontenord.it

_SEDE DI BIELLA

Via Schiapparelli, 13 (tel. 015 4053659) | sito internet: www.atcpiemontenord.it indirizzo di posta elettronica generale: info@atcpiemontenord.it indirizzo di posta elettronica certificata: protocollo@pecatcpiemontenord.it

Contact center nr. 0321178788: richieste di interventi manutentivi; richieste di informazioni/istanze allo sportello su servizi manutentivi o abitativi: martedì e giovedì dalle 9.00 alle 11.00 e dalle 14.30 alle 16.00; mercoledì dalle 9.00 alle 17.30. Per l’accesso ai singoli uffici si rimanda al sito: www.atcpiemontenord.it

_SEDE DI GRAVELLONA TOCE (VCO)

Corso Marconi, 22 (tel. 0323 842528) | sito internet www.atcpiemontenord.it indirizzo di posta elettronica generale: info@atcpiemontenord.it indirizzo di posta elettronica certificata: protocollo@pecatcpiemontenord.it

Contact center nr. 0321178788: richieste di interventi manutentivi; richieste di informazioni/istanze allo sportello su servizi manutentivi o abitativi: martedì e giovedì dalle 9.00 alle 11.00 e dalle 14.30 alle 16.00; mercoledì dalle 9.00 alle 17.30. Per l’accesso ai singoli uffici si rimanda al sito: www.atcpiemontenord.it

Strumenti di comunicazione e di informazione con i clienti

Atc Piemonte Nord assicura, in attuazione di quanto previsto dalla legge regionale e dallo Statuto aziendale, una continua e completa informazione/comunicazione ai cittadini sulle modalità di prestazione dei servizi e delle modifiche delle normative che riguardano gli utenti. In particolare, questa si realizza nei seguenti modi:

- incontro diretto con gli utenti presso gli uffici competenti presso le sedi dell’ente o presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico;

- contatto telefonico con gli utenti nelle seguenti modalità:

- numero verde dotato di segreteria telefonica;

- centralino;

- contatto diretto con gli uffici collegati a servizi particolari;

- comunicazioni scritte personalizzate verso gli utenti;

- comunicazioni scritte generalizzate verso gli utenti;

- predisposizione e invio di opuscoli informativi/esplicativi sui servizi erogati;

- circolare a supporto cartaceo a cadenza mensile;

- comunicazioni a mezzo stampa;

- sito web di Atc PN;

- comunicazioni multimediali on-line e off-line;

- comunicazioni e-mail;

- rapporti con le organizzazioni degli utenti;

- convocazione di assemblee e/o riunioni informative con gli utenti;

- rendicontazione delle spese spettanti agli utenti per i servizi erogati da Atc;

- accessibilità alla documentazione relativa alle spese condominiali e ai servizi a rendiconto;

- servizi on line con accesso dal sito internet di Atc Piemonte Nord. E’ una soluzione web flessibile ed efficace per gestire alcuni procedimenti amministrativi: dall’invio della bolletta in formato elettronico alla presentazione di domande di ampliamento e/o variazione del nucleo famigliare.

- Invio elettronico delle fatture tramite il nuovo Documento dinamico: l’utente riceve un avviso tramite mail dell’avvenuta emissione della fattura con la conseguente possibilità di visionare on line la documentazione relativa alla propria posizione.

. Relazione con gli utenti

I dipendenti di Atc Piemonte Nord sono tenuti a indicare i propri dati identificativi, sia nel rapporto diretto sia nelle comunicazioni telefoniche con i clienti, per facilitare il cittadino nel proseguimento della propria pratica. La corrispondenza con gli utenti riporta l’indicazione del referente aziendale che segue la pratica e il relativo numero telefonico, salvo i casi in cui risulti importante salvaguardare la privacy dei dipendenti.

Il personale dipendente di Atc Piemonte è impegnato ad assicurare un trattamento rispettoso e cortese agli utenti, assistendoli nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento delle procedure previste per il rispetto degli obblighi derivanti dai contratti di locazione, dai regolamenti e dalle disposizioni di legge.

Atc Piemonte Nord cura la formazione costante del proprio personale dipendente affinché adotti verso l’utente comportamenti professionali che facilitino la comunicazione e rendano l’utente più informato e consapevole dei propri diritti e doveri.

Reclami

Qualora l’utente ritenga che Atc non rispetti i principi o gli standard contenuti nella Carta dei servizi, può inoltrare un

reclamo o avanzare un suggerimento utilizzando i canali di comunicazione e informazione messi a disposizione dall’azienda: indirizzo mail: info@atcpiemontenord.it, oppure: protocollo@pecatcpiemontenord.it

Urp di Atc Piemonte Nord: Viale Verdi, 3/A - 28100 Novara. Il reclamo, oltre che un’opportunità per rimediare a un disservizio, è una risorsa di cui Atc Piemonte Nord intende avvalersi costantemente, per migliorare le proprie prestazioni. L’ente si impegna a fornire una risposta scritta ai reclami dei cittadini.

. Appendice: strutture e compiti

Illustrazione sintetica dei compiti di ogni struttura:

Direzione Generale

- Segreteria organi istituzionali e direzione

- Gestione comunicazione

- Servizio informatico

- Servizio personale

- Servizio Gare e appalti

Ufficio Personale

- Amministra le funzioni del personale: reclutamento, formazione, gestione carriere, paghe e contributi, applicazione dei contratti di lavoro.

- Svolge tutte le mansioni riferibili alla gestione giuridica del personale; cura l’informazione interna e i rapporti con le Rappresentanze sindacali.

Gare ed appalti

- Provvede agli adempimenti amm. e legali relativi all’affidamento, all’appalto e alla stipulazione dei contratti;

- Redige convenzioni e stipula atti per conto dell’Ente.

. Area Amministrativa patrimoniale

Ufficio Relazioni con il pubblico

- Fornisce agli utenti le informazioni primarie;

- riceve suggerimenti e reclami; promuove e facilita l’accesso da parte degli utenti alle informazioni e ai servizi;

- rileva il livello di soddisfazione degli utenti per i servizi erogati;

- collabora con tutti gli altri uffici al fine di semplificare e standardizzare le procedure;

- raccoglie le informazioni provenienti dai referenti dei vari Servizi e le rende disponibili;

- si occupa di ricevere le domande per l’assegnazione degli alloggi, dà supporto nella comp. delle pratiche;

- predispone le graduatorie;

-raccoglie le richieste relative ai diversi servizi relativi alla movimentazione degli assegnatari (cambi alloggio, disdette, ospitalità, voltura, ecc...). con conseguente inserimento in Gelim8/Gepat.

Ufficio assegnazioni

- Cura la predisposizione e pubb. dei bandi per l’assegnazione degli alloggi, nonché dei bandi di mobilità;

- svolge funzioni di segreteria per le Commissioni di Assegnazione alloggi;

- provvede a dare attuazione alle graduatorie formulate dalle Commissioni di Assegnazione alloggi;

- segnala all’Ufficio Manutenzioni, le necessità di pronta consegna e riconsegna e di unità immobiliari rispettivamente assegnate o disdettate, partecipando, ove necessario, alle operazioni di consegna delle unità stesse;

- segnala periodicamente, al direttore attraverso il dirigente amministrativo la situazione degli alloggi sfitti, indicando tempi e motivazioni;

- cura la predisposizione e pubblicazione dei bandi di assegnazione per i locali ad uso diverso dall’abitazione;

- autorizza l’ospitalità in seno al nucleo familiare degli assegnatari;

- stipula dei contratti (per nuove assegnazioni/ristipule/volture) con assegnatari dopo aver ricevuto il calcolo del canone dall’ufficio inquilinato e lo inserisce su Gelim8 e segue tutti gli adempimenti conseguenti (imposta di registro, ecc...);

- calcola e versa l’imposta di registro (1ª registrazione e successivi adempimenti)

- Svolge le funzioni delle sedi decentrate.

Ufficio Legale

Affari Legali

- Azioni di recupero dei crediti con azioni coattive verso assegnatari e Comuni;

- inoltra al Comune tutte le informazioni necessarie per eventuali provvedimenti di decadenza;

- gestisce il contenzioso con i Comuni per le tasse ed imposte.

Ufficio Protocollo e Centralino

- Provvede al protocollo della corrispondenza; svolge il servizio di centralino telefonico.

Ufficio patrimonio

- Segue tutte le vicende del patrimonio;

- amministrazioni condominiali e relative assemblee;

- piano delle vendite in collaborazione con l’ufficio tecnico;

- alienazioni, acquisizioni;

- allacciamenti e volture utenze dei servizi con relativo controllo. Intestazioni, cessazioni, volture, ecc…;

- assicurazioni e gestione dei danni, in collaborazione con l’Ufficio tecnico;

- programmazione degli interventi strategici sul patrimonio;

- gestione delle utenze: firma dei contratti ed impegni di spesa;

- partecipa o indice assemblee condominiali per gli stabili di proprietà;

- predispone la documentazione necessaria per gli atti di vendita/acquisto.

. Area economico finanziaria

Bilancio, ragioneria, contabilità

- Funzioni fiscali a carico del patrimoni; -calcolo delle imposte e tasse, si occupa dei tributi locali (Imu, tributi, ecc...);

- emette ordinativi di pagamento a favore dei fornitori e ordinativi di incasso nei confronti dei clienti;

- elabora le dichiarazioni fiscali dell’Ente, curandone direttamente la trasmissione al ministero delle Finanze;

- redige il bilancio, dopo la necessaria elaborazione informatica dei dati;

- redige il Conto consuntivo;

- Ufficio Programmazione, Bilancio, finanza e controllo di gestione;

- Cura il controllo dell’utilizzo dei fondi delle leggi speciali in collaborazione con l’Ufficio Tecnico;

- tenuta degli inventari;

- rivalutazioni svalutazioni;

- calcolo degli ammortamenti tecnici;

- incrementi del patrimonio per lavori straordinari.

Ufficio inquilinato

- cura l’aggiornamento dell’anagrafe dell’utenza, sia dal punto di vista del nucleo familiare, sia dal punto di vista del reddito, al fine di determinare i canoni di locazione;

- cura la bollettazione mensile, registrandone anche le variazioni, sia d’ufficio sia su richiesta di parte (creazione canone, spese acconto, creazione flussi – emissione bolletta – aggancio contabilità, incassi movimentazione canone);

- effettua il conguaglio dei servizi e delle spese di manutenzione;

- comunicazione enti diversi per dati statistici;

- si occupa di inviare il primo sollecito e la messa in mora agli assegnatari morosi, ed ai Comuni;

-si occupa del monitoraggio e report per gli incassi e le morosità fino all’azione di recupero giudiziale (fino all’anno successivo rispetto alla bollettazione), piani di rientro, Fondo sociale;

- gestisce le entrate provenienti dal patrimonio di terzi (bollettazioni e conguagli ecc...) e si occupa della rendicontazione (estrazione dati, bollettazione e anticipazione spese per conto dei Comuni) calcolo compenso e comunicazione dei rendiconti ai Comuni;

- ricevimento pubblico dell’ufficio, rapporti con assegnatari ed Enti per tutta l’attività del settore;

- Gestisce le sedi decentrate per le funzioni di sportello;

- calcolo del Fondo abitativo 0,50%;

- gestisce il patrimonio di terzi: convenzioni con i Comuni e rendicontazioni.

Ufficio economato

- Esercita tutte le funzioni dell’ufficio acquisti, diverse dall’ufficio tecnico;

- esercita le funzioni di cassiere direttamente od attraverso suoi delegati.

. Area tecnica

Ufficio manutenzione straordinaria e gestione calore -Raccordo e gestione della programmazione lavori;

- progetta, costruisce o recupera il patrimonio edilizio esistente, coordinando i vari uffici dell’area tecnica, attraverso gruppi di lavoro trasversali interni ed esterni;

- individua e accerta l’idoneità delle aree e studia le tipologie edilizie (risanamento, recupero, nuova costruzione);

- contatta enti o privati richiedendo l’assegnazione dei suoli;

- elabora i piani parcellari, i relativi grafici e i computi metrici estimativi;

- chiede, gestisce e contabilizza i finanziamenti pubblici relativi agli interventi edilizi;

- formula e aggiorna l’elenco dei prezzi e dei capitolati speciali;

- provvede a coordinare gli adempimenti previsti in materia di sicurezza nei cantieri;

- segue il rilascio delle concessioni edilizie e cura i rapporti con gli enti;

- si occupa dell’accatastamento dei fabbricati, dell’elaborazione delle tabelle millesimali e del passaggio alla gestione immobiliare;

- cura l’utilizzo dei fondi delle leggi speciali;

- programmazione annuale dell’attività, con particolare riferimento alla individuazione ed alla proposta delle priorità di intervento;

- raccordo con i residenti per la realizzazione di interventi straordinari sia sulle parti comuni degli immobili, sia riferiti alle singole unità abitative;

- predisposizione delle progettazioni necessarie alla specifica attività e definizione dei relativi finanziamenti (in collaborazione con Ufficio Progettazione);

- attività di direzione lavori, con predisposizione degli atti di contabilità, delle eventuali varianti e delle certificazioni di fine lavoro;

- liquidazione delle competenze d’appalto in acconto alle imprese per i lavori eseguiti e contabilizzati;

- ripartizione delle spese tra i proprietari nel caso di condominio;

- raccordo con i servizi “Utenza ed Assegnazione” e “Condomini e Autogestioni” finalizzato alla gestione coordinata degli interventi e delle modalità di recupero spese;

- coordinamento gestione calore e impianti;

- ricerca e attuazione degli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica nel patrimonio impiantistico;

- prevenzione Incendi;

- gestione degli adempimenti previsti dalla normativa sulla sicurezza aziendale e nei cantieri mobili;

- gestione degli adempimenti previsti per la mappatura amianto;

- certificazioni energetiche;

- Servizi catastali.

Ufficio Manutenzione Ordinaria

- Stima del fabbisogno finanziario annuale dell’attività, con particolare riferimento alla competenza regolamentare degli interventi;

- rapporti con l’utenza con acquisizione richieste di intervento (telefoniche con gestione diretta del numero verde, scritte ed allo specifico sportello, ad orari prestabiliti);

- sopralluoghi e verifiche tecniche, sia preventive che al termine dei lavori;

- rapporti con le ditte specializzate, incaricate dell’effettuazione dei servizi manutentivi;

- predisposizione di capitolati tecnici attinenti ai servizi manutentivi;

- gestione dei contratti d’appalto per gli interventi manutentivi realizzati da ditte esterne;

- contabilizzazione dei lavori eseguiti dalle imprese appaltatrici e liquidazione delle competenze relative maturate;

- ripartizione delle spese tra i residenti in caso di opere a carico dei conduttori degli alloggi;

- gestione diretta di interventi manutentivi con personale proprio;

- riqualificazione interna degli alloggi;

- partecipazione ad interventi di manutenzione straordinaria;

- assistenza agli sfratti ad opera delle competenti autorità giudiziarie e presa in carico degli arredi e delle suppellettili presenti negli alloggi;

- sopralluogo e presa in carico degli alloggi riconsegnati a seguito di disdetta;

- sopralluogo e consegna degli alloggi in fase di nuova assegnazione;

- gestione delle aree adibite a parcheggio;

- conduzione degli impianti tecnologici, anche attraverso il ricorso a ditte specializzate esterne;

- osservazione e controllo continui del patrimonio, anche a verifica della corretta applicazione dei contratti di servizi richiesti dai residenti;

- gestisce le sedi decentrate per le funzioni di sportello e due diligence;

- partecipa alle programmazioni tecniche dei fabbricati gestiti in convenzione..

fotonotizia

Intervento di recupero di 96 alloggi

Lavori di recupero in via S. Bernardino da Siena (Novara) 14/A, 14/C, 14D – E, per complessivi 96 alloggi in zona semi centrale, a meno di 1 km dal centro storico. Nuovi appartamenti a emissioni quasi zero e abbattimento delle barriere architettoniche.

Il complesso

Il complesso immobiliare c.d. “militari”, sito in Novara nella via S. Bernardino da Siena, insiste nella zona semicentrale di Novara in zona sud est, a meno di 1 km dal centro storico.

Si compone di 7 palazzine, tutte di proprietà Atc, per complessivi 96 alloggi, risalenti agli anni ’50 del secolo scorso, costruiti da Incis (Istituto nazionale per le case degli impiegati statali) – costituito con D.l. 25 ottobre 1924 n. 1944 per realizzare, ed in via eccezionale acquistare, edifici da assegnare in locazione ai dipendenti civili e militari dello Le tecniche costruttive dell’epoca hanno consentito, da una parte, l’uso del cemento armato, la razionalizzazione degli interni alloggi con un criterio distributivo già “moderno” e la concezione di un polmone verde intorno ad ogni palazzina, il che rende ancora oggi queste abitazioni a misura d’uomo. Tuttavia, dall’altra, subiscono gli inevitabili effetti del tempo, specialmente in relazione ai progressi compiuti in seno alle tecniche costruttive ed al risparmio e rendimento energetico.

Atc entra in possesso del complesso immobiliare a partire dalla legge 22 ottobre 1971 n. 865 (detta

“Legge per la casa”) la quale trasforma gli Iacp da Enti pubblici economici in Enti pubblici non economici, evidenziandone le finalità assistenziali. La legge prevede: l’incorporazione negli Iacp, suddivisi per provincia, del patrimonio Incis e Gescal non ceduto agli assegnatari; la soppressione, con effetto dal 31 dicembre 1973, dell’Incis e di altri 8 Enti operanti nel settore; la cessione del patrimonio immobiliare; la cessione del patrimonio immobiliare viene regolata con D.P.R. 30/12/1972 n. 1036 (Norme per la riorganizzazione delle amministrazioni e degli enti pubblici operanti nel settore dell’edilizia residenziale pubblica) e realizzata nel 1974.

Di conseguenza Iacp (Istituto autonomo case popolari) della Provincia di Novara è subentrata alla Incis nella titolarità delle attività patrimoniali e delle obbligazioni della gestione.

In seguito, con la legge regionale n. 11 del 26/04/1993, gli Iacp assumono la denominazione di Agenzia Territoriale per la Casa ed infine, con L.R. n. 11 del 29/09/2014, la preesistente Atc Novara e Vco viene accorpata nell’ente di nuova istituzione Atc Piemonte Nord che subentra in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo alle preesistenti Atc.

Il progetto pilota – POR I

Intervento di riqualificazione energetica su una prima palazzina da 16 alloggi che ha permesso la trasformazione in edificio nZEB per un importo complessivo di € 3.267.610,13

Con i finanziamenti di “Programma Casa 10.000 alloggi entro il 2012”, patrocinati dalla Regione, in co-finanziamento con i fondi di L. 513/77, nel primo decennio del 2000 si era avviato un primo tentativo di recupero degli immobili, le cui condizioni non consentivano l’agibilità. L’intervento avviato non andò a buon fine per fallimento della ditta appaltatrice, e rimase fermo per circa 10 anni a causa di insufficienza di risorse.

L’occasione per avviare concretamente il processo di recupero del complesso immobiliare scaturiva da una concomitanza di eventi tali per cui Atc, già disponendo dei fondi non utilizzati, già localizzati ma insufficienti per la ristrutturazione di una palazzina “pilota”, si candidava ad un incentivo europeo denominato “POR-FESR 2014-2020”: sul BUR del 15/02/2018 veniva pubblicata dalla Regione Piemonte la D.D. del 13 febbraio 2018, n.47, con riferita al POR FESR 2014-2020 – Priorità di investimento IV4c.1. In tale documento veniva riportato il “Disciplinare per interventi di riduzione dei consumi energetici nel settore dell’edilizia abitativa sociale di priorità pubblica gestita dalle Agenzie

territoriali per la Casa (Atc)”. La dotazione complessiva per le Atc del Piemonte risultava pari ad euro 10.000.000,00.

Il disciplinare prevedeva di agevolare la realizzazione di interventi a carattere “dimostrativo”, capaci di assumere una forte rilevanza in termini di efficacia delle iniziative, soprattutto sotto il profilo formativo e dal punto di vista della riproducibilità degli stessi in contesti analoghi. Prevedeva, inoltre, l’obiettivo di dimostrare la fattibilità tecnica e sostenibilità economica del percorso di riqualificazione di edifici esistenti – senza quindi nuova occupazione di suolo – che comportasse, tendenzialmente, sia l’azzeramento delle emissioni che delle spese gestionali energetiche mediante la realizzazione di interventi di riqualificazione profonda (deep renovation) che producessero, come risultato, edifici classificabili come edifici “nZEB” (nearly Zero Emission Building – edificio a energia quasi zero), ma la-sciando comunque aperta la possibilità futura di esplorare anche la possibilità di realizzare a nuovo edifici prossimi al consumo zero o a quelli ad energia attiva.

Atc Piemonte Nord avviava uno studio di fattibilità preliminare e poi una progettazione esecutiva con la finalità di candidare l’intervento, che era rimasto momentaneamente sospeso, riguardante il recupero e la ristrutturazione di una prima palazzina in Novara, in via San Bernardino Da Siena, 16 H-I, richiamando il “progetto 2010-12”, composto di n. 16 al-loggi su 2 scale, più un semiinterrato e sottotetto, con i necessari aggiornamenti e le opportune modifiche, portandolo a soddisfare i requisiti di “efficientamento energetico” e “ripetibilità” già all’interno dello stesso complesso di proprietà Atc. Il progetto, inoltre, ha consentito di abbattere le barriere architettoniche rendendo visitabili tutte le parti dell’edificio con la realizzazione di rampe interne e di n. 2 nuovi impianti ascensore. L’obiettivo veniva raggiunto con l’ottenimento della qualifica nZEB della palazzina civ. 16 H-I con un importo lavori finale attestato in complessivi € 2.053.570,22, oltre a spese per allacci, professionisti e imposte (Iva), finanziati per € 914.372,13 dall’incentivo europeo POR-FESR, € 685.238,00 dal Programma Casa, € 1.668.000,00 da fondi di L. 513/77.

Atc, per l’intervento otteneva anche un incentivo Conto termico da GSE pari ad € 103.304,33 – a sgravio dei fondi 513.

I lavori, iniziati il 24/06/2020, si concludevano il 16/06/2021 nonostante i rallentamenti causati dal Covid 2019. L’Attestato di prestazione energetica (Ape) confermava il raggiungimento di Classe energetica A4.

Il recupero delle altre palazzine del complesso immobiliare – POR II

Efficientamento energetico di due palazzine per complessivi 16+8 alloggi per un importo di € 1.384.733,13

Con l’obiettivo di riqualificare anche le altre palazzine del complesso immobiliare, Atc ha proseguito ottenendo un secondo finanziamento POR-FESR, cofinanziato da fondi L. 513, su altre 2 palazzine, in specie la palazzina al civico 14, scala B, composta di n. 8 alloggi su 4 piani abitati + piano seminterrato e sottotetto, distribuita su unica scala, e la palazzina al civico 14, scale F-G, composta di n. 8+8 (16)

Fabbricato dopo i lavori
Fabbricato prima dei lavori

alloggi su 4 piani abitati + piano seminterrato e sottotetto, distribuita su due scale.

Al momento dell’avvio del nuovo progetto e per tutta la durata dei lavori, entrambe le palazzine sono rimaste interamente abitate, il che ha comportato la necessità di limitare il più possibile qualsiasi intervento sulle parti interne degli alloggi.

Anche in questo frangente Atc Piemonte Nord avviava uno studio di fattibilità preliminare e poi una progettazione esecutiva con la finalità di candidare l’intervento riguardante la riqualificazione con obiettivo nZEB di 2 palazzine in Novara, in via San Bernardino Da Siena, 14 B e 14 F-G, andando a soddisfare i requisiti di “efficientamento energetico” del bando.

L’obiettivo veniva raggiunto con l’ottenimento della qualifica nZEB di entrambe le palazzine civ. 14 B e 14 F-G con un importo lavori finale attestato in complessivi € 1.067.952,42, oltre a spese per professionisti e imposte (Iva), finanziati per € 999.971,13 dall’incentivo europeo POR-FESR ed € 384.762,00 da fondi di L. 513/77.

Per l’intervento Atc otteneva anche un incentivo Conto termico da Gse pari ad € 80.718,89 – a sgravio dei fondi 513.

I lavori, iniziati 28/06/2021, si concludevano il 30/05/2023, con un leggero ritardo dovuto agli strascichi causati dal Covid 2019 ed ai rallentamenti nelle filiere produttive causati dal c.d. “Superbonus”. L’Attestato di Prestazione Energetica (Ape) confermava il raggiungimento, per entrambe le palazzine, di Classe energetica A4.

Il finanziamento FC – PNRR

Affinamento energetico e ristrutturazione di tre palazzine per complessivi 32 alloggi per un importo complessivo 3 641 095,81 ancona in corso in fase di ultimazione

Un ulteriore tassello veniva reso possibile grazie all’avvio del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), Fondo Complementare D.l. n. 59/2021 con -

vertito con modificazioni dalla L. n. 101/2021 - Programma “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica”, che avrebbe

Durante i lavori
A fine lavori

reso possibile recuperare altre 3 palazzine rimaste inabitate.

Con D.G.R. n. 3-4028 del 5 novembre 2021 “Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): Fondo Complementare D.L. n. 59/2021 convertito con modificazioni dalla L. n. 101/2021 - Programma “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica”: Approvazione dei “criteri per la predisposizione del Piano degli interventi ammissibili a finanziamento nella Regione Piemonte”, veniva disposto di approvare i “Criteri per la predisposizione del Piano degli interventi della Regione Piemonte”, relativi al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza, art. 1, comma 2, lett. C, punto 13 del DL 6 maggio 2021 n. 59, convertito con modificazioni dalla Legge 1 luglio 2021 n. 101 [...], di applicare i criteri di priorità di cui alla DGR n. 21-8477 del 22.02.2019 “… Criteri e indirizzi per gli interventi nell’ambito delle politiche di welfare abitativo: Classificazione dei Comuni del Piemonte in classi di disagio abitativo …” ed in particolare all’allegato B della medesima deliberazione e di demandare al Settore politiche di Welfare abitativo della Direzio -

ne regionale Sanità e Welfare tutti gli adempimenti conseguenti all’adozione della deliberazione. Il nuovo progetto esecutivo avrebbe riguardato la manutenzione straordinaria, con recupero e riqualificazione edilizia, di n. 3 edifici esistenti in Novara, via San Bernardino, 14, palazzina A, palazzina C e palazzina D-E, per complessivi 32 alloggi.

Atc Piemonte Nord avviava uno studio di fattibilità preliminare e poi una progettazione esecutiva con la finalità di candidare l’intervento riguardante la manutenzione straordinaria con recupero e riqualificazione edifici esistenti per complessivi n. 32 alloggi suddivisi in 3 palazzine in Novara, via San Bernardino, 14/A (8 alloggi), 14/C (8 alloggi) e 14/DE (16 alloggi).

Il progetto, inoltre, ha consentito di abbattere le barriere architettoniche delle palazzine 14 A e 14 C rendendo visitabili tutte le parti dell’edificio con la realizzazione di rampe esterne e di n. 2 nuovi impianti ascensore.

L’obiettivo verrà raggiunto con l’aumento di due classi energetiche degli stabili, consentendo un

Fabbricato durante i lavori
Fabbricato prima dei lavori

miglior comfort abitativo e un risparmio di energia.

L’intervento è in fase di ultimazione la cui chiusura dei lavori è prevista per il 29.07.2025 e il collaudo entro il mese di marzo 2026, in linea con le tempistiche dettate dal Pn – Pnrr.

Ultima palazzina - 24 alloggi

Rimane da riqualificare un ultimo edificio per completare l’isolato, il civico 16 lett. L_M, per cui Atc ha inserito nella propria programmazione triennale per la ricerca di partner privati attraverso il finanziamento congiunto del Pnrr M7 In 17 Repower e Conto Termico.

Conclusioni

Questo complesso intervento realizzato da Atc Piemonte Nord a Novara rappresenta un modello virtuoso di recupero e conseguente riqualificazione urbana sostenibile. Un intervento, va sottolineato, capace di coniugare le caratteristiche progettuali della prima fase con le esigenze e soluzioni

più attuali in materia di sostenibilità ambientale, di sicurezza sismica, abbattimento delle barriere architettoniche e di qualità della vita degli inquilini degli alloggi di edilizia residenziale pubblico e non solo (migliorando le case popolari, si migliora anche il territorio circostante). La conservazione del linguaggio architettonico è stata infatti qui affiancata da un insieme di innovazioni tecniche tali da garantire durabilità, efficienza ed un forte impatto positivo sul tessuto urbano circostante..

Fabbricato durante i lavori
Interni ristrutturati

Emergenza Abitativa

Arriva l’accordo chiave tra Regioni e Federcasa

Lo scorso 16 luglio a Roma è stato firmato un accordo per rilanciare le politiche abitative fra Federcasa e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Attivare una ricognizione del patrimonio abitativo a livello regionale per censire gli immobili destinati alle politiche pubbliche dell’abitare e, contemporaneamente, individuare il fabbisogno abitativo delle famiglie italiane sulla base delle necessità emergenti di una parte di popolazione a rischio esclusione.

Mossi dall’esigenza di scambio reciproco di dati e informazioni qualificate, sia sulla normativa e i relativi necessari aggiornamenti sia sulla consistenza e lo stato di manutenzione degli immobili, la Conferenza delle Regioni e Province autonome e Federcasa, l’associazione che rappresenta le 85 aziende che gestiscono l’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), sottoscrivono oggi un Accordo di collaborazione istituzionale per la condivisione delle strategie e delle proposte per lo sviluppo delle politiche abitative.

“Le Regioni, in quanto titolari delle competenze in materia di edilizia residenziale pubblica, sono chiamate a svolgere una funzione strategica, non solo in termini di programmazione e gestione, ma anche di innovazione”, afferma Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. “Occorre, infatti, promuovere la rigenerazione del patrimonio esistente, incentivare

forme di abitare collaborativo e sostenere l’accesso alla casa anche per quelle fasce di popolazione che, pur non rientrando nei criteri tradizionali, vivono una condizione di instabilità abitativa. È necessario superare la logica dell’intervento frammentato e costruire una governance multilivello che valorizzi il ruolo delle autonomie locali, degli enti gestori e del partenariato sociale”.

“La firma è il risultato di una sinergia nata da alcuni mesi con Federcasa. Come coordinatore della commissione competente in materia ho promosso e fortemente voluto la sottoscrizione di questo ac-

cordo che mira a costituire una regia comune per far fronte all’emergenza abitativa che sta colpendo il nostro Paese – dichiara il Coordinatore vicario della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio della Conferenza Marco Scajola -. L’obiettivo è quello di rafforzare lo sviluppo del settore delle politiche abitative partendo da una forte condivisione di dati. Per farlo, come Conferenza, ci siamo impegnati a chiedere la riattivazione dell’Osservatorio della Condizione Abitativa presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e a promuovere il coordinamento con gli osservatori regionali e gli enti che gestiscono il patrimonio di edilizia residenziale. In generale questo accordo sarà un importante atto di indirizzo per poter avere maggiori risorse per le politiche abitative e soprattutto per gestirle al meglio, cercando così di soddisfare il fabbisogno e le necessità dei tanti cittadini richiedenti. Da tempo con Federcasa c’è una collaborazione proficua che con questo accordo sarà ancora implementata consentendoci di avere un quadro completo e aggiornato, a livello nazionale, dell’attuale situazione. Forti anche di questo documento, come Conferenza insieme alle altre istituzioni, continueremo l’interlocuzione con il ministero per ottenere il maggior numero di fondi possibili”.

Marco Buttieri, Presidente Federcasa dichiara: “Ringrazio innanzitutto il Presidente Massimiliano Fedriga e l’Assessore regionale Marco Scajola, con il quale collaboriamo da tempo ormai su tutti i temi

di interesse dell’edilizia residenziale pubblica. La sottoscrizione dell’Accordo di oggi con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome rappresenta un ulteriore tassello del percorso di coinvolgimento e collaborazione che Federcasa ha rafforzato in questo ultimo anno. Accordi come questo costituiscono un pilastro fondamentale della nostra attività di evidenziazione delle priorità e criticità di un comparto così strategico, che impatta notevolmente dal punto di vista sociale, soprattutto nei riguardi delle fasce più deboli della popolazione. La raccolta dei dati è l’aspetto principale che consente di assumere strategie e decisioni adeguate, soprattutto nell’interlocuzione con le istituzioni a tutti i livelli. Partendo dall’Europa, con il nuovo Commissario europeo all’Housing, la presidenza della commissione speciale HOUS, la presidenza di Housing Europe, che auspichiamo ci consentiranno di recuperare proprio dall’Europa le risorse necessarie per la valorizzazione del nostro patrimonio immobiliare pubblico, dovremmo concentrare particolarmente la nostra attenzione sul nuovo piano casa promosso a livello nazionale, sulla misura del PNRR di efficientamento energetico M7-17 e su tutte le altre opportunità che dovessero rendersi disponibili. I dati raccolti saranno quindi fondamentali per essere efficaci in questa direzione”..

In diretta dall’Europa

L’Europa ha finalmente avviato alcuni giorni fa le procedure per una consultazione, aperta fino al prossimo 17 ottobre 2025, sul Piano europeo per l’edilizia abitativa a prezzi accessibili che il Commissario europeo sta predisponendo.

La Commissione è interessata ad acquisire il parere delle principali parti interessate del mercato immobiliare dell’Unione, quali:

- fornitori di edilizia popolare, organizzazioni di proprietari e inquilini e settore immobiliare;

- industrie e rivenditori di edilizia e ristrutturazione, produttori di materiali ed elettrodomestici per l’edilizia e la ristrutturazione; - organizzazioni della società civile; - istituzioni e attori finanziari; - ricerca e mondo accademico; - istituti di formazione; - urbanisti e architetti; - il pubblico in generale, compresi i giovani; - organizzazioni che sostengono i senzatetto e altre persone vulnerabili e che rappresentano gli interessi dei giovani e delle famiglie; - associazioni sanitarie, turistiche e della mobilità.

Questa consultazione pubblica insieme a diverse consultazioni mirate e dialoghi con un’ampia gamma di parti interessate intende facilitare la raccolta di ulteriori dati e conoscenze che aiutino la Commissione europea a individuare azioni politiche per il Piano per l’edilizia abitativa a prezzi accessibili.

A questa fase, ne era seguita una precedente per l’invio di commenti, aperta fino al 4 giugno scorso, cui anche Federcasa aveva partecipato inviando una propria posizione ed evidenziando criticità e priorità per il settore, nel contesto italiano che spesso rischia di essere molto diverso dagli altri paesi europei, soprattutto del nord.

Secondo le intenzioni di Bruxelles, tali azioni dovrebbero apportare un valore aggiunto a livello europeo e, ove necessario, essere adattate ai livelli nazionale, regionale e locale. È possibile contribuire a questa consultazione compilando un questionario online, essendosi preventivamente registrati nel Registro per la trasparenza dell’UE o utilizzando il proprio account social, per motivi di trasparenza. Dall’11 al 16 luglio, momento in cui stiamo scrivendo, il totale dei feedback validi ricevuti è 53 e il grafico accanto evidenzia che la maggioranza dei contributi sono di cittadini privati, dimostrando l’interesse sul tema da parte dell’opinione pubblica.

Ciò detto, la riflessione che si potrebbe fare in prima battuta sulla consultazione è intanto relativa all’enorme e variegato panel di potenziali soggetti che sono chiamati ad esprimere una loro opinione su un argomento così complesso ad articolato, dei quali molti privati, se non addirittura industrie e rivenditori di edilizia e ristrutturazione, produttori di materiali ed elettrodomestici per l’edilizia e la ristrutturazione. Relativamente alle priorità del nostro comparto, nel contesto in Italia, affrontare

il tema approcciandolo da punti di vista che potrebbero avere altri obiettivi, seppur legittimi, e non comprendere appieno il ruolo sociale dei servizi erogati dalle nostre Aziende e le condizioni e tipologia della famiglie che compongono il nostro inquilinato, rappresenta senza dubbio un elemento di difficoltà nell’evidenziare le reali necessità, come le risorse per le manutenzioni straordinarie e i fondi strutturali per le nuove realizzazioni, o la materia dell’Imu o dell’Ires, che pesano sulle nostre associate ormai da tempo, solo per fare due esempi molto concreti.

In diretta dall’Europa

Ciò detto, continueremo a fare la nostra parte e a porre sui vari tavoli istituzionali le questioni più urgenti, come abbiamo già fatto proprio sul tema, con il commento sul Piano europeo per l’edilizia abitativa a prezzi accessibili, che si allega di seguito, per darvene informazione.

“Federcasa rappresenta le 85 imprese pubbliche italiane di proprietà di regioni, province e comuni, che gestiscono beni e propriet à pubbliche in tut-

ta Italia. Gestiamo circa 1.000.000 appartamenti e oltre 2.500.000 locatari, che vi vivono. Rappresentando il settore pubblico e i segmenti più deboli della popolazione con redditi molto bassi, sottolineiamo le seguenti priorità in materia: - l’alloggio è un diritto per tutti e nel nostro caso è anche un servizio sociale; - è necessario che i fondi strutturali, anche attraverso le regioni come il FESR, sostengano gli investimenti; - i contributi a fondo perduto e la sovvenzione, al di fuori delle norme in materia di aiuti di Stato, sono essenziali per i progetti di ristrutturazione e di nuova costruzione di beni pubblici; - il partenariato pubblico-privato può essere utile per effettuare investimenti nel settore, ma deve essere regolamentato e sostenuto da aiuti concreti; - i canoni di locazione a breve termine non sono soggetti a problemi critici per noi, lavorando con una popolazione a reddito molto basso; - abbiamo bisogno di un regolamento europeo di riferimento, che ci consideri correttamente come enti pubblici che gestiscono l’edilizia abitativa pubblica per consentirci di partecipare efficacemente ai bandi di gara per i fondi europei, compresi quelli regionali; - abbiamo bisogno di risorse non solo per l’efficienza energetica, ma anche per la prevenzione delle catastrofi, compresi i terremoti, e in particolare per la manutenzione straordinaria; - abbiamo bisogno di norme chiare sulla riqualificazione urbana e sullo sviluppo armonioso delle aree urbane e del territorio, contenendo il consumo di terreni e destinando le aree urbane a nuovi insediamenti residenziali in sostituzione di quelli esistenti, che potrebbero essere potenziati e quindi assegnati alle famiglie con un reddito leggermente più elevato nell’edilizia popolare.”.

Ing. Luca Rollino

C2R Energy Consulting-Xori Group per Federcasa

Futuro sostenibile

Rigenerare l’Abitare Pubblico: ATC Piemonte Nord alla prova della sfida PNRR per l’Efficienza Energetica

L’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) si trova di fronte a una straordinaria opportunità per la sua rigenerazione. Questa nuova spinta arriva dal PNRR, attraverso un provvedimento (inizialmente instaurato dalla Legge di Bilancio 2025 e poi attuato tramite il decreto del 9 aprile 2025 del Ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il PNRR, di concerto con il Ministro dell’Economia) che destina 1,381 miliardi di euro alla riqualificazione energetica degli alloggi ERP. Questa misura, attesa e strategica, mira a imprimere un’accelerazione decisiva a un patrimonio abitativo spesso vetusto e bisognoso di interventi urgenti, sia sul fronte dell’efficienza energetica che su quello della dignità abitativa e della salubrità degli ambienti.

L’incentivo PNRR, parte dell’Investimento 17 della Missione 7 – REPowerEU, finanzia fino al 65% a fondo perduto degli interventi, con un vincolo preciso e innovativo: garantire un miglioramento certificato dell’efficienza energetica di almeno il 30% sui consumi. Questo non è un semplice requisito tecnico, ma un vero e proprio cambio di paradigma. Non si tratta più solo di “mettere a norma” o “ristrutturare”, ma di rigenerare l’abitare pubblico, considerandolo un’infrastruttura strategica per la transizione ecologica, l’equità sociale e la lotta alla povertà energetica. Accanto a questa misura PNRR, si rinnova e potenzia anche il Conto Termico, gestito dal GSE, offrendo due binari paralleli per la riqualificazione profonda e strutturale del patrimonio ERP.

In questo scenario di trasformazione, l’ATC Piemonte Nord emerge come protagonista. L’Agenzia Territoriale per la Casa gestisce il patrimonio ERP in un’area composita, articolata e ampia, che comprende le province di Biella, Novara, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola (VCO). Con circa 15.000 alloggi, box e negozi distri-

buiti sul territorio, molti dei quali costruiti tra gli anni Sessanta e Ottanta, l’ATC si trova di fronte alla doppia sfida di riqualificare l’esistente e, allo stesso tempo, mantenere una presenza pubblica e contrastare la marginalizzazione abitativa nei contesti più fragili, inclusi centri urbani medio-piccoli, zone montane e paesi in via di spopolamento.

Per cogliere al meglio l’opportunità offerta dal PNRR, ATC Piemonte Nord ha dimostrato tempestività e visione strategica. L’ente ha pubblicato un avviso rivolto agli operatori economici, in particolare alle

ESCo (Energy Service Company), per la presentazione di proposte in finanza di progetto. Questa iniziativa – denominata “Avviso per la presentazione di proposte di finanza di progetto per interventi di efficientamento energetico in edifici ERP” – è stata formalizzata ai sensi dell’art. 193, comma 16, del D.lgs. 36/2023, il nuovo Codice dei Contratti Pubblici. L’obiettivo è sollecitare proposte spontanee in regime di concessione, capaci di attivare forme di collaborazione flessibili e innovative che mettano a sistema le risorse pubbliche disponibili con le competenze tecniche e finanziarie del settore privato. Gli interventi potranno beneficiare sia dell’incentivo PNRR che del Conto Termico, e potranno essere strutturati tramite modelli contrattuali flessibili e collaudati, come i Contratti di Rendimento Energetico o di Prestazione Energetica (EPC).

ATC Piemonte Nord ha già maturato significative esperienze negli anni scorsi con interventi di riqualificazione energetica, sfruttando strumenti come il Superbonus, fondi regionali e risorse europee. Ora si tratta di capitalizzare questa esperienza ed estendere la logica dell’efficienza a una scala più ampia e strutturata, con una programmazione industriale di rigenerazione edilizia.

Ma gli interventi da progettare e realizzare, non si possono limitano al solo efficientamento energetico, dovendo puntare a una riqualificazione complessiva che unisca efficienza, durabilità e qualità

C2R Energy Consulting-Xori Group per Federcasa

architettonica. In molti casi, sarà necessario integrare i progetti sui singoli edifici andando ad agire su una scala urbana più ampia, rigenerando anche i contesti adiacenti: cortili, aree comuni e connessioni con il quartiere.

I vantaggi derivanti da questi investimenti sono tangibili. Per le famiglie, gli anziani e i nuclei vulnerabili che abitano gli alloggi, il risparmio del 30% sui consumi si traduce in un significativo abbattimento dei costi in bolletta, contribuendo a contrastare la povertà energetica. Al contempo, il miglioramento del comfort abitativo è notevole, con ambienti più salubri, caldi d’inverno e freschi d’estate. A livello territoriale, la riqualificazione del patrimonio ERP contribuisce a migliorare il decoro urbano, a ridurre le emissioni e a fungere da volano per l’economia locale, creando opportunità di lavoro per imprese e artigiani.

L’impegno di ATC Piemonte Nord, supportato dai fondi del PNRR e da un approccio innovativo di partenariato pubblico-privato, rappresenta un modello di riferimento per altri enti gestori. La scommessa è chiara: trasformare il patrimonio ERP in una leva di rigenerazione urbana, garantendo non solo bollette più leggere, ma anche quartieri più inclusivi e città più giuste.

Per comprendere appieno la portata e le modalità di questa opportunità, è fondamentale analizzare in dettaglio le “regole del gioco” delineate dal già citato decreto del Ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il PNRR, in vigore dal 23 maggio scorso. Il piano di efficientamento energetico dell’ERP e delle famiglie a basso reddito, finanziato con un totale di 1 miliardo e 381 milioni di euro a valere sui fondi PNRR, si articola in modo preciso. Di questa somma, 1.331 milioni sono dedicati alle sovvenzioni gestite dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), mentre i restanti 50 milioni sono destinati a prestiti agevolati tramite Cassa Depositi e Prestiti (CDP).

Il provvedimento persegue obiettivi chiari: incenti-

vare le ristrutturazioni energetiche nell’edilizia residenziale pubblica, migliorare l’accesso ai finanziamenti per le famiglie vulnerabili e a basso reddito, ottenere un miglioramento minimo dell’efficienza energetica del 30% degli edifici e, non da ultimo, ridurre la povertà energetica promuovendo interventi sostenibili e compatibili con gli obiettivi climatici dell’UE. Le linee di intervento previste si concentrano sulla riqualificazione energetica non solo dell’ERP, ma anche dell’Edilizia Residenziale Sociale (ERS) e dei condomini abitati da famiglie a basso reddito.

L’accesso a questi incentivi è riservato a interventi realizzati su edifici di proprietà pubblica (come quelli gestiti da ATER o Comuni), che siano già dotati di impianti centralizzati di climatizzazione o che lo diventeranno a seguito dell’intervento. La condizione imprescindibile è il miglioramento minimo del 30% dell’efficienza energetica, da dimostrare attraverso l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) sia prima che dopo l’intervento.

L’incentivo si articola in due forme principali: una

sovvenzione a fondo perduto fino al 65% dei costi ammissibili, gestita dal GSE, e un prestito agevolato fino al 35%, concesso da banche convenzionate tramite i fondi della CDP. È cruciale sottolineare che le ESCo (Energy Service Company) sono designate come i soggetti attuatori degli interventi e i soli beneficiari diretti dei fondi, garantendo una gestione professionale e orientata al risultato.

Per accedere ai finanziamenti, i progetti devono prevedere interventi specifici come isolamento termico (cappotti, interventi su pareti, coperture e solai), sostituzione o miglioramento degli infissi, l’installazione di sistemi di climatizzazione invernale ed estiva efficienti (caldaie a condensazione, pompe di calore, sistemi ibridi), impianti a fonti rinnovabili (pannelli fotovoltaici, solare termico, colonnine per la ricarica di veicoli elettrici), sistemi di accumulo dell’energia (elettrici integrati a fotovoltaico) e interventi di efficientamento degli impianti comuni (come illuminazione LED, automazione e domotica per il controllo dei consumi). Oltre a ciò, sono ammissibili anche opere complementari, incluse spese tecniche (progettazione, asseverazioni, APE ante e post operam) e interventi di messa in sicurezza o adeguamento sismico, purché integrati con l’efficientamento. Ogni progetto deve dimostrare una riduzione del consumo energetico globale (EPgl, nren) di almeno il 30%, corredato da APE, asseverazioni tecniche e un piano dettagliato degli interventi.

Le ESCo dovranno candidare i loro progetti sulla piattaforma online del GSE, che si occuperà della valutazione e selezione, stabilendo l’entità del sostegno. In caso di necessità, le ESCo possono anche richiedere garanzie da SACE per ottenere ulteriori prestiti bancari. Infine, occorre sottolineare che è previsto un rigoroso sistema di monitoraggio e controllo: il GSE verifica, al termine degli interventi, l’effettivo conseguimento del risparmio energetico tramite l’obbligatoria emissione di un nuovo APE post-operam. Sono previste revoche e recuperi dei fondi in caso di irre -

golarità o mancato raggiungimento degli obiettivi, a garanzia della corretta e trasparente gestione delle risorse pubbliche..

C2R Energy Consulting-Xori Group per Federcasa

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.