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L’Europa come chiave per il futuro
Marco Buttieri Presidente Federcasa
Affrontare con serietà e continuità le sfide legate all’efficientamento energetico, alla riqualificazione e alla valorizzazione del patrimonio abitativo pubblico – oltre che alla costruzione di nuovi alloggi – è oggi una priorità non più rinviabile.
Le nostre Aziende lo sanno bene: i canoni di locazione rappresentano una fonte importante, ma spesso insufficiente, persino per la gestione ordinaria degli immobili. Per portare avanti interventi strutturali, servono risorse aggiuntive e stabili nel tempo. E queste risorse possono arrivare solo dall’Europa.
In questo senso, Federcasa ha accolto con grande attenzione e favore l’impegno della Commissione europea, che nel corso di questo mandato ha posto al centro dell’agenda politica il tema dell’abitare. Lo dimostrano l’istituzione della delega specifica al Commissario all’Housing, la nascita della Commissione straordinaria HOUS per la crisi abitativa e, soprattutto, l’annuncio di nuove e più cospicue risorse per il settore nei prossimi anni.
In Italia, strumenti come il PNRR (con 1,381 miliardi di euro dedicati all’efficientamento del patrimonio ERP) e il Piano Casa (660 milioni) sono segnali importanti. Ma non bastano. Servono fondi strutturali, continuativi e direttamente accessibili dalle nostre Aziende, destinati non solo alla riqualificazione ma anche alla manutenzione straordinaria degli alloggi. Solo così potremo recu- perare gli immobili oggi inutilizzati perché in attesa di interventi di sistemazione e renderli nuovamente disponibili per le famiglie che ne hanno diritto.
Federcasa ha ribadito questo messaggio con forza in ogni sede istituzionale, nazionale ed europea, sostenendo le proprie richieste con numeri concreti e motivazioni chiare. E continueremo a farlo anche nei prossimi mesi, partecipando attivamente ai tavoli di consultazione sulle nuove normative, portando il punto di vista delle Aziende e delle comunità che rappresentiamo.
Nel frattempo, stiamo lavorando a un progetto sperimentale che potrebbe segnare una svolta: un percorso condiviso con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per individuare strumenti finanziari specifici destinati al recupero del patrimonio ERP.
La BEI, fondata nel 1958 e di proprietà degli Stati membri dell’UE, ha tra i suoi obiettivi proprio il sostegno alla coesione sociale, allo sviluppo sostenibile e all’efficienza energetica. I finanziamenti concessi – che non gravano sul bilancio dell’Unione – permettono di realizzare progetti di alto impatto sociale ed economico, anche attraverso condizioni vantaggiose e partenariati con altri investitori.
Naturalmente, i finanziamenti BEI devono essere garantiti e prevedono la restituzione del capitale. È per questo che stiamo esplorando una sinergia concreta tra più enti per costruire un prodotto finanziario sostenibile. L’idea è quella di strutturare un meccanismo in cui le nostre Aziende possano farsi carico della restituzione del prestito, le Regioni contribuiscano in modo parziale e limitato, e un soggetto unico – pubblico o misto – coordini l’intero processo in modo efficiente e trasparente.
Per valutare la fattibilità di questo modello stiamo collaborando con l’Università Bocconi, con cui abbiamo avviato uno studio di scenario. I primi riscontri sono incoraggianti e, soprattutto, tutti gli attori coinvolti hanno manifestato piena disponibilità a proseguire in questa direzione.
Come Federcasa crediamo fortemente in questa visione. Il nostro impegno è quello di costruire ponti tra il livello europeo e quello locale, per fare in modo che le risorse arrivino davvero dove servono: nei quartieri, nelle città, nelle case di chi ogni giorno guarda al sistema pubblico come unico punto di riferimento per il diritto all’abitare.
L’Europa, oggi più che mai, può e deve essere un alleato strategico per il nostro settore. E noi siamo pronti a cogliere questa occasione..