FCWorld - Febbraio 2009

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Febbraio 2009

FC

® FINANCIAL CLONES WORLD

Newsletter Economico Finanziaria

CONTENUTI Presentazione Temi affrontati nel diciannovesimo numero di FCWorld 2

Speciale e Novità - L'ETF sensibile all'ecologia è presente anche in Italia - Acqua: un'investimento dissetante 3

Approfondimento - Agricoltura: Un nuovo modo per investire sullo sviluppo sostenibile del nostro pianeta 6

Scenari - L'indice CRB con l'Analisi di Gann e Fondamentale -L’ETF CRB Lyxor analizzato con l'Analisi Tecnica 10

Focus Intervista a M. Siano, Italian Representative di ETFSecurities

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1 / FinancialClonesWorld / n.19 / Febbraio 2009


FC WORLD Delia Maria Fassi - Amministratore D.M.F. S.r.l.

Financial Clones World Il Mondo del Cloni Finanziari

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“Revolutio” - rivolgimento - rivoluzione

La parola Rivoluzione evoca pensieri contrastanti, che possono essere sia positivi che negativi. La parola Rivoluzione (latino revolutio, rivolgimento) identifica un momento di cambiamento forte ed improvviso che rende obsoleto, in modo definitivo, un modello di comportamento e ne propone uno nuovo. Le rivoluzioni non sono mai indolori, e comportano dei momenti conflittuali tra le generazioni abituate al modello comportamentale pre-rivoluzione e quelle che si sono mosse affinchè il cambiamento avesse luogo. Adesso di fronte a noi abbiamo la possibilità di partecipare ad una rivoluzione sostanzialmente indolore ma che avrà un impatto fortissimo sulle nuove generazioni, e questo è l'uso consapevole delle risorse del nostro pianeta, ed usando un termine oggi di moda, stiamo parlando di uno sviluppo sostenibile. Questo numero di FCWorld si sviluppa attorno a queste tematiche, che pur leggermente distanti dai normali argomenti finanziari, non sono così antitetiche visto la grande quantità di cloni finanziari capaci di replicare indici del settore ambientale. In questo numero affrontiamo quindi le seguenti tematiche: Speciale: L'energia pulita non è più soltanto uno slogan ma è diventata un'industria capace di muovere interessi importanti. Gli ETF non si sottraggono a questa sfida e presentiamo un clone dedicato a questa tematica. Novità: L'acqua è un'elemento fondamentale per la nostra esistenza e la sua scarsità comincia a far aumentare l'interesse verso questo bene primario. Tre ETF abbracciano questa tematica e li analizziamo in questo numero. Approfondimento: L'agricoltura, fondamenta sulla quale l'uomo ha costruito tutto lo sviluppo della propria civiltà oltre ad avere un'importanza primaria per la nostra sopravvivenza, è adesso diventata un indice che può essere utilizzato dai cloni finanziari. Vediamo in questo articolo quali ETF, ETC o Certificates si possono utilizzare per questo scopo. Scenari : Il mercato delle commodities legate al mondo agricolo viene studiato utilizzando l'Analisi Tecnica applicata all’indice CBR INDEX analizzato con Gann e dal punto di vista Fondamentaler, segue poi un’analisi dell’ETF CRB. Intervista: Abbiamo rivolto alcune domande al responsabile per l'Italia di ETFSecurities ltd. e vogliamo condividere con voi le sue risposte sull'andamento del mercato delle commodities e sul perchè dopo aver lanciato gli ETC ora stiano entrando nel settore degli ETF.

Delia Maria Fassi

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SPECIALE Ufficio Studi DMF SRL Consulenza in Investimenti Finanziari

L'ETF sensibile all'ecologia ed ai temi dell'energia pulita è presente anche in Italia iShares presenta un clone finanziario che permette di investire sulle tematiche ambientali

equipaggiamenti). Questo indice è accuratamente vagliato da esperti del settore delle fonti rinnovabili, onde assicurare che quella specifica fetta di mercato sia rappresentata in modo adeguato. L'allocazione settoriale prevede la seguente classificazione per ordine d'importanza: Prodotti industriali 59,92% Servizi di pubblica utilità 24,02% Finanziario 8,55%

La finanza che si dedica all'energia pulita, trova la sua espressione all'interno di un ETF “verde” Le energie rinnovabili sono un tema di grande interesse e di stretta attualità, dovuto al fatto che ormai tutte le persone delle nazioni maggiormente sviluppate hanno capito l'importanza che deve essere posta alle tematiche di protezione ambientale e di sviluppo sostenibile, per poter assicurare a noi e sopratutto alle generazioni future un pianeta in grado di sostenere una popolazione sempre più numerosa ed ansiosa di benessere. Da questa spinta derivano le ricerche sulle varie energie pulite, siano esse di origine solare, eolica e acqutica. Un'ulteriore sprint verso una vera energia pulita verrà molto probabilmente dato dall'elezione di Barak Obama alla presidenza degli Stati Uniti d'America, e se si riuscirà all'interno degli USA a rendere competitivo l'uso delle energie

alternative, queste potranno finalmente espandersi anche all'interno delle altre nazioni.

L'allocazione per paese vede le seguenti tre nazioni prevalere: Stati Uniti 34,08% Cina 13,68% Spagna 13,66%

In quest'ottica è interessante notare come sul mercato italiano degli ETF siano quotati tre cloni che permettono di prendere posizione sull'energia pulita ed in questo Speciale analizzeremo l' iShares S&P Global Clean Energy.

Le prime tre società per ordine d'importanza sono invece: Vestas Wind Systems 7,37% Cemig 6,72% First Solar 6,67%

Questo ETF ha come codice ISIN IE00B1XNHC34, mentre il suo codice di negoziazione (codice Alfa) è INRG.

Le commissioni totali annue sono dello 0,65%, mentre il massimo spread Bid/Ask è del 2%.

Il clone utilizza quale sottostante l’indice S&P Global Clean Energy, che appartiene alla famiglia di indici globali di Standard & Poor’s e che seleziona tra tutte le azioni quotate nel mondo le 30 più liquide e a maggiore capitalizzazione che si occupano di energia pulita (suddivise tra produzione, tecnologia e

E' prevista la distribuzione di dividendi con periodicità semestrale. Sussiste inoltre il rischio cambio in quanto l'ETF è quotato in una valuta diversa rispetto all'indice sottostante. Ri pro duzione Vi etata

S CHEDE ET F & CER T IF ICAT ES F inancial Clones dell' indice S&P G lobal Clean Energy Descr. T ipologia Prodot t o di Prodot t o

Direzione

Nome del Prodot t o

Codice I SI N

T icker

F raz. Comm. I ndice G est

Dat a Scad.

Replica l' andament o dell' indice S&P G lobal Clean Energy ETF

ETF

Direz. Indice

iShares S&P Global Clean Energy

IE00B1XNHC34 INRG

n.d.

0,65% Illimitato

Fonte: www.ETFWorld.com

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NOVITA’

Acqua: un'investimento dissetante Lyxor, iShares, PowerShares: un sorso d'acqua alla fonte

spensabile e come lo diventerà sempre più in futuro. Per coloro che ritengano interessati investire sull'acqua, Piazza Affari presenta tre alternative sotto forma di ETF. I tre cloni sono emessi rispettivamente da Lyxor, iShares e PowerShares ed utilizzano tre diversi benchmark che andremo velocemente ad analizzare.

L'acqua non si trova più soltanto sulle nostre tavole, è infatti diventata benchmark per cloni finanziari L'acqua è da sempre sorgente di vita per tutti gli essere viventi del pianeta terra e per l'uomo questa regola è ancora più importante visto che il corpo umano è composto da circa il 65% da acqua. La percentuale della presenza dell'acqua nel nostro corpo chiarisce più di molti altri dati la nostra dipendenza da questo liquido e questo è il motivo per cui una persona riesce a sopportare periodi relativamente lunghi senza cibo, ma se manca l'acqua si rischia di morire dopo pochi giorni.

potabile e di questo 65% ben il 30% si trova ai livelli minimi di sussistenza. Secondo il direttore generale dell'Unesco mentre le riserve d'acqua stanno diminuendo la domanda cresce ad un ristmo non sostenibile e tra vent'anni l'acqua a disposizione di ogni persona sarà in media, un terzo in meno di quella disponibile attualmente. Diventa semplice capire come l'acqua sia già adesso una materia prima indi-

Il sottostante del primo Etf (Lyxor) è il World Water Index Cap Weighted. E' un indice azionario calcolato dalla Dow Jones e mantenuto da SAM (Sustainable Asset Management) che intende rappresentare il settore idrico a livello globale. E’infatti composto dalle 20 più grandi società (per capitalizzazione del flottante) selezionate tra quelle comprese nell’indice Dow Jones World Index e i cui ricavi derivino prevalentemente dalle attività legate alla gestione dell’acqua: water utilities, water infrastructure e water treatment. La composizione dell’indice è rivista semestralmente mentre i pesi determinati in funzione del flottante vengono aggiornati trimestralmente. Nessuna società compresa nell’indice può avere un peso superiore al 10%

Nonostante le varie campagne di sensibilizzazione, lo spreco di acqua da parte dei paesi industrializzati non sembra conoscere tregua ed infatti nel suo ultimo rapporto l'Eurispes ha evidenziato come l'Italia sia il primo consumatore d'acqua dell'Unione Europea e tra i primi al mondo.

Le nazioni maggiormente rappresentative sono:

Questo mentre il 65% della popolazione mondiale si posiziona al di sotto del livello minimo indispensabile di acqua

Stati Uniti UK

31.63% 29.41%

S CHEDE ET F & CER T IF ICAT ES F inancial Clones dei principali indici sull' Acqua Descr. T ipologia Prodot t o di Prodot t o

Direzione

Nome del Prodot t o

Codice I SI N

T icker F raz. Comm Dat a I ndice . G est Scad.

Replica l' andament o dei principali indici sull' Acqua ETF ETF ETF

ETF ETF ETF

Direz. Indice iShares S&P Global Water IE00B1TXK627 IH2O Direz. Indice Lyxor ETF World Water (Quote A) FR0010527275 WAT Direz. Indice PowerShares Palis. Global Water Fund IE00B23D9026 PIO

n.d. n.d. n.d.

0,65% Illimitato 0,60% Illimitato 0,75% Illimitato

Fonte: www.ETFWorld.com 4 / FinancialClonesWorld / n.19 / Febbraio 2009


Ufficio Studi DMF SRL Consulenza in Investimenti Finanziari

Francia

11.04%

I singoli titoli più importanti sono: Veolia Environnement S.A.11.04% Geberit AG 10.51% Severn Trent PLC 9.92% Il sottostante del secondo Etf (iShares) è lo S&P Global Water Index. L’indice, calcolato e mantenuto da S&P, misura la performance delle 50 maggiori e più liquide società legate al settore idrico a livello globale e quotate su una borsa valori di un paese sviluppato. L'allocazione per paese vede prevalere: Stati Uniti 38,72% Gran Bretagna 21,21% Francia 16,93% L'allocazione per singola partecipazione vede in ordine di importanza: Veolia Environnement 9,90% United Utilities Group 8,96% 8,12% Geberit Il sottostante del terzo Etf (PowerShares) è il Palisades Global Water. L’indice, ideato della Palisades Global

Water e calcolato dalla DJ, seleziona le maggiori società (per capitalizzazione) tra quelle quotate nei principali mercati mondiali che svolgano la loro attività nell’ambito dell’industria dell’acqua.

Le commissioni totali annuali sono dello 0,65% mentre il massimo spread Bid/Ask è del 2,00%. E' prevista la distribuzione di dividendi su base semestrale.

L'allocazione per paese vede nelle prime posizioni: Stati Uniti 30.99% Giappone 14.23% Francia 9.96%

L'ETF emesso da Invesco PowerShares è denominato PowerShares Palisades Global Water Fund ed il suo codice ISIN è IE00B23D9026 mentre il codice di negoziazione (codice Alfa) è PIO. Le commissioni totali annuali sono dello 0,75% mentre il massimo spread Bid/Ask è del 2,00%. E' prevista la distribuzione di dividendi su base trimestrale.

L'allocazione per singola partecipazione vede per ordine di importanza: Organo Corp. 6.41% Suez Environnement S.A. 5.57% Tetra Tech Inc. 5.56% L'ETF emesso da Lyxor è denominato Lyxor ETF World Water (Quote A) ed il suo codice ISIN è FR0010527275 mentre il codice di negoziazione (codice Alfa) è WAT. Le commissioni totali annuali sono dello 0,60% mentre il massimo spread Bid/Ask è del 2,00%. E' prevista la distribuzione di dividendi su base annuale.

Per tutti e tre questi ETF esiste il rischio cambio in quanto il sottostante utilizza una valuta diversa da quella di quotazione del clone.

L'ETF emesso da iShares è denominato iShares S&P Global Water ed il suo codice ISIN è IE00B1TXK627 mentre il codice di negoziazione (codice Alfa) è IH2O.

Ri pro duzione Vi etata

In definitiva sono tre ETF molto simili che si distinguono per la tempistica di distribuzione dei dividendi e sopratutto per i diversi costi delle commissioni totali annue.

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APPROFONDIMENTO

Agricoltura:Un nuovo modo per investire

L'agricoltura antica si basava sulla rotazione biennale della terra coltivabile, dove circa metà del terreno veniva seminata con cereali, e l'altra metà veniva lasciata a riposo. L'anno successivo la coltivazione veniva effettuata nella metà del terreno precedentemente lasciato a riposo. Questa tipologia di coltivazione viene definita Maggese.

ETF, ETC o Certificates? A Voi la scelta Analizziamo i cloni finanziari che permettono di prendere posizione sugli indici agricoli Ai giorni nostri si sente spesso parlare di rivoluzione digitale, intendendo con questa parola tutto quanto concerne i computers, internet e la possibilità di essere costantemente collegati e connessi ad altre persone, con i relativi concetti di social network, tipo facebook e quant'altro. E' una bellissima sensazione quella di poter parlare e vedere persone collegate ad internet dall'altra parte del globo, ma il rischio che si corre è quello di perdere di vista elementi fondamentali per la vita di tutti i giorni, ovvero che pur vivendo in un'epoca che vive di tecnologia, i nostri bisogni primari conti-

nuano ad essere quelli dei nostri progenitori e che la tecnologia non riesce a dare una risposta a queste esigenze.

La situazione rimane sostanzialmente invariata fino al XVII secolo, quando in seguito allo sviluppo dei commerci e delle popolazioni, vennero adottate nuove tecniche di rotazione pluriennale con la sostituzione del maggese con pascoli per il bestiame, che potevano garantire concime naturale.

L'agricoltura è fondamentale per la sopravvivenza dell'uomo e pur avendo perso per le nazioni più evolute l'importanza economica che rivestiva nei secoli passati, continua a mantenere un ruolo basilare per l'alimentazione delle persone.

Questa nuova tipologia di coltivazione permise la produzione di grandi quantità di grano e farine ed il forte sviluppo dell'agricoltura fu da stimolo per la rivoluzione industriale.

L'agricoltura nasce attorno a 11.500 anni fa e si diffuse con popolazioni nomadi che fondarono le prime aggregazioni urbane.

In seguito allo Sviluppo Industriale molte persone si trasferirono dalle campagne alle città e conseguentemente anche l'agricoltura spinse con decisione sulla meccanizzazione con la costruzione di nuove macchine ed attrezzatu-

S CHEDE ET F & CER T IF ICAT ES F inancial Clones dei principali indici sull' Agricult ura Descr. Prodot t o

T ipologia di Prodot t o

ETF ETF ETC ETC Inv.Cert. Inv.Cert. Inv.Cert. Inv.Cert. Inv.Cert. Inv.Cert. Inv.Cert.

ETF ETF ETC ETC Open End Capitale Prot. Capitale Prot. Bonus Benchmark Theme Cert Theme Cert

Direzione

Nome del Prodot t o

Codice I SI N

T icker

F raz. I ndice

C o mm . G est

Dat a Scad.

RICIAG n.d. PSU n.d. AIGA n.d. FAGR n.d. UI2999 0,10 I36254 1,23 GCPC02 100,00 GBON02 10,00 S08506 1,00 N68136 100,00 N70474 100,00

0,85% 0,75% 0,54% 0,54% -

Illimitato Illimitato Illimitato Illimitato 31/12/99 04/06/12 31/05/11 27/03/09 12/02/13 22/05/09 11/11/11

Replica l' andament o dei principali indici sull' Acqua Direz. Indice Market Access Rici - A Index Fund LU0259321452 Direz. Indice Pwshares Glob.Agric.Nasdaq Omx F. IE00B3BQ0418 Direz. Indice Etfs Agriculture Dj-Aigci GB00B15KYH63 Direz. Indice Etfs Forward Agric. Dj-Aigci-F3 JE00B24DMK23 Direz. Indice Uchdjaiagopen DE000HV7LK69 Direz. Indice Bi Spgagpcpqpc81,F12 IT0004362544 Direz. Indice Gsjspgagpcpp63,E11 GB00B124BH09 Direz. Indice Gsspgagpbon101%C09 GB00B0LYPP07 Direz. Indice Sgesgigarcerb13 DE000SG1EB89 Direz. Indice Abnriciacere09 NL0000681369 Direz. Indice Abnagriccerk11 NL0000704740

Fonte: www.ETFWorld.com 6 / FinancialClonesWorld / n.19 / Febbraio 2009


re Nei paesi economicamente avvantaggiati l'agricoltura divenne di tipo industriale e questo percorso si è sempre più sviluppato con il trascorrere del tempo. L'agricoltura si è ormai dematerializzata per poter essere presente sui palcoscenici borsistici mondiali ed anche i cloni finanziari possono adesso presentare una serie di prodotti che utilizzano un benchmark del settore agricolo. Nel mercato degli ETF esistono due cloni denominati PowerShares Global Agriculture NASDAQ OMX Fund e Market Access RICI - A Index Fund. Il primo ETF (PowerShares) ha come codice ISIN IE00B3BQ0418 mentre il suo codice di negoziazione (Codice Alfa) è PSU. Il benchmark utilizzato è il NASDAQ OMX Global Agriculture Index. Si tratta di un indice azionario denominato in dollari USA, inteso a replicare la performance delle società a maggior capitalizzazione e liquidità, operanti in ambiti agricoli e affini e quotate in mercati regolamentati. Per poter essere inserito nell'indice, ogni titolo che lo compone deve essere classificato dal fornitore dell'indice, NASDAQ OMX, con la dicitura “agricoltura” e deve avere, secondo un fornitore riconosciuto di dati di mercato una capitalizzazione minima di mercato su scala mondiale, rettificata per il flottante, pari a 500 milioni di dollari USA e un volume minimo giornaliero di scambi in dollari, basato su una media trimestrale, di 1 milione di dollari USA. Le commissioni totali annue sono dello 0,75% ed il massimo spread Bid/Ask è

dell'1,50%. Sono previsti dei dividendi con cadenza trimestrale e sussiste il rischio cambio. Il secondo ETF (Market Access) ha come codice ISIN LU0259321452 mentre il suo codice di negoziazione (Codice Alfa) è RICIAG. Il benchmark utilizzato è il Rogers International Commodity Agriculture TR. Il Rogers International Commodity Index – Agricolture è composto dai contratti future su: Wheat, Soybean Meal, Corn, Azuki Beans, Cotton, Cocoa, Soybeans, Wool, Live Cattle, Rubber, Coffee, Lumber, Rice, Barley, Soybean Oil, Canola, Lean Hogs, Orange Juice, Sugar e Oats. Le commissioni totali annue sono dello 0,85% ed il massimo spread Bid/Ask è del 2,50%. Non è prevista la distribuzione di divi-

dendi e sussiste il rischio cambio. Oltre agli ETF sono presenti due ETC che replicano un indice agricolo e sono: ETFS Agriculture DJ-AIGCI e ETFS Forward Agriculture DJ-AIGCI-F3 Il primo ETC ha come codice ISIN GB00B15KYH63 mentre il suo codice di negoziazione (Codice Alfa) è AIGA. Il benchmark utilizzato è il Dow JonesAIG Agriculture Sub-Index. L’indice riflette il prezzo dei future su 7 materie prime (Caffè, Granturco, Cotone, Olio di Semi di Soia, Semi di Soia, Zucchero, Frumento) Le commissioni totali annue sono dello 0,49% ed il massimo spread Bid/Ask è del 3,00%. Gli ETC non distribuiscono dividendi in quanto le materie prime per loro natura non generano proventi periodici e sussiste il rischio cambio. Il secondo ETC ha come codice ISIN JE00B24DMK23 mentre il suo codice di negoziazione (Codice Alfa) è FAGR. Il benchmark utilizzato è il Dow JonesAIG Agriculture Index 3 Month Forward. L’indice riflette il prezzo dei future costituiti su 7 materie prime (Caffè, Granturco, Cotone, Olio di Semi di Soia, Semi di Soia, Zucchero, Frumento) negoziati presso le seguenti 3 borse mondiali:CME, CBOT e NYBOT. I contratti future utilizzati per la composizione dell'indice sono i medesimi di quelli impiegati per i tradizionali indici DJAIGCI con la sola differenza che per gli indici DJ-AIGCI-F3 il contratto future corrente per un determinato mese è il contratto che sarà valido per gli indici DJ-AIGCI tra tre mesi. In questo modo l'indice forward è composti da future con scadenza minima di tre mesi. Il valore dell’indice considera

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Ufficio Studi DMF SRL Consulenza in Investimenti Finanziari

l’eventuale effetto di riporto (contango) o deporto (backwardation) e la remunerazione del collaterale. Le commissioni totali annue sono dello 0,54% ed il massimo spread Bid/Ask è del 5,00%. Gli ETC non distribuiscono dividendi in quanto le materie prime per loro natura non generano proventi periodici e sussiste il rischio cambio. Anche il segmento dei Certificates guarda con attenzione al mondo dell'agricoltura ed infatti troviamo ben sei investment certificates che adottano un sottostante agricolo.

dex di RBS, codice ISIN NL0000704740, scadenza 11/11/2011 Theme Certificates su RICI Agriculture si RBS, codice ISIN NL0000681369, scadenza 22/05/2009 SG BENCHMARK CERTIFICATE su indice SGI AGRICULTURE di SG, codice ISIN DE000SG1EB89, scadenza 12/02/2013 Nella tipologia a Capitale Protetto ci sono due certificates che sono:

tected Certificates on GSCI Agricultural ER index di GS, codice ISIN scadenza GB00B124BH09, 31/05/2011 Nella categoria Bonus troviamo il seguente Certificate: Goldman Sachs on GSCI Agriculture Excess Return Index di GS, codice ISIN GB00B0LYPP07, scadenza 27/03/2009 Nella categoria Open End troviamo il seguente Certificate:

Nella tipologia Benchmark troviamo quattro certificates che sono:

Equity Protection Cap Certificates Quanto su Indice S&P GSCITM Agricultural Excess Return di Banca IMI, codice ISIN IT0004362544, scadenza 04/06/2012

Benchmark Open End su indice Dow Jones AIG Agriculture TR di UC, codice ISIN DE000HV7LK69, scadenza 31/12/2099

Theme Certificates on AgriCOMMIN In-

Goldman Sachs Quanto Capital Pro-

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8 / FinancialClonesWorld / n.19 / Febbraio 2009


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MERCATI GLI SCENARI 1/3

L’indice CRB Commodity Index secondo Gann

Rimane critica la situazione di mercato

In apertura del nuovo mese di Febbraio, la rottura al ribasso del primo setup chiave del 26-30 Gennaio sotto 214 manterrà l’indice delle commodity in ulteriore trend negativo L UNG O PERI ODO Il decennio 2000-2010 è caratterizzato dalla scadenza di importanti setup temporali negli anni 2001 2007\2008 e 2010, periodi di tempo chiave in grado di cogliere le tendenze in atto e di conseguenza i punti di svolta annuale dell’indice CRB. E’ interessante notare come la scaden-

za nel 2001 di un fortissimo setup temporale calcolato sul top del 1980 abbia determinato la fine di ventuno anni di tendenza ribassista e la conferma nel 2002 del potente setup di acquisto del 2001 - bottom di 182 – ha ristabilito una nuova tendenza rialzista durata fino al successivo setup annuale del 2007. Il top storico corrente di 474 registrato nel 2008 e l’enorme barra di outside ri-

Il quadro settimanale rimane caratterizzato dalla storica rottura dell’angolo “0” dal 2001 e dell’angolo 1x1 sempre dal 2001 nella settimana del 29 Settembe-3 Ottobre 2008 a 362, evento che ha aperto la strada al collasso dell’indice CRB fino al successivo angolo 1x2 di 270 e in prosecuzione al nuovo angolo ”0” attualmente stimato a 189, in attesa di essere raggiunto. Rimane dunque critica la situazione di mercato, ma la scadenza di due importantissimi setup weekly nelle settimane del 26-30 Gennaio (P\T: 233) e del 16-20 Marzo 2009 (P\T: 182) individuano due periodi chiave in grado di giustificare temporalmente l’esaurimento del forte trend negativo dopo trenta settimane di forte dinamica correttiva e l’inizio di una fase di congestionamento in cui si manifestano i primi tentativi di inversione al rialzo del trend di breve. In sostanza fattore tempo e componente prezzo suggeriscono entrambi vicina e comunque entro il secondo setup weekly di Marzo l’inversione al rialzo del trend settimanale che permetterà finalmente il cambio di inclinazione verso il nuovo angolo 2x1 del periodo correttivo in essere. In apertura del nuovo mese di Febbraio, la rottura al ribasso del primo setup chiave del 26-30 Gennaio sotto 214 manterrà l’indice delle commodity in ulteriore trend negativo o negativo\laterale fino al successivo setup del 16-20 Marzo, periodo in cui potrà essere raggiunto l’atteso obiettivo P\T di 182.

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A cura di Maurizio Masetti -Gann’s World

ulteriormente perforato al ribasso sotto 230. Nel 2009 i setup temporali sono attesi in scadenza nei mesi di Gennaio (P\T: 168), Marzo\Aprile (P\T: 235\182), Giugno (P\T: 182) e Ottobre 2009 (P\T: 0\230), scenario che suggerisce la formazione del bottom annuale entro i primi sei mesi dell’anno se raggiunto entro Giugno il target di 182, evento atteso maggiormente ad Aprile o a Giugno. Il passaggio degli angoli “0” a 180 e 169 da Febbraio ad Aprile si qualificano come forte pavimento capace di bloccare la pressione ribassista dell’indice in questione e permettere il riaggancio dell’angolo 1x1 di forte inclinazione dal top storico del 2008 passante a 250.

bassista dello stesso anno è la risposta ad una dinamica positiva mantenuta intatta per sette anni consecutivi eccessivamente ancorata all’angolo 1x1 ascendente dal bottom del 2001, abbandonato poi nel 2008 perché non più sostenibile secondo le indicazioni del fattore Tempo. Gli angoli “0” 1x1 e 1x2 tracciati dal top del 1980 e passanti rispettivamente a 450 e 223 permettono di comprendere con grande precisione la forte oscillazione di prezzo avvenuta lo scorso anno all’interno e in prossimità del suddetto cono angolare, indicativo del fatto che la componente prezzo suggerisce esaurito il periodo correttivo dal momento che sotto l’angolo 1x4 di 215 e l’angolo “0” del 2009 stimato a 230 è presente un vuoto di discesa fino a 140\160. Tuttavia è il fattore Tempo che inquadra l’attuale dinamica negativo in mantenimento fino al prossimo setup annuale del 2010, anno in cui l’indice delle commotidy potrebbe raggiungere l’obiettivo P\T di 95 e quindi fare ritorno ai minimi degli anni 70. Ma indipendentemente dagli obiettivi di

prezzo, l’inversione al rialzo del CRB index e quindi l’inizio di un nuovo ciclo positivo è atteso dopo la scadenza del setup annuale 2010, quindi dal 2011 e fino al successivo setup yeraly del 2016. Quanto all’anno corrente è comunque possibile la formazione di una barra inside tra 215 e 330 grazie agli angoli tendenziali di supporto di 215 e 230 in grado di salvare l’indice da nuovi crolli fino e oltre il bottom del 2001 pari a 182. MEDIO PERIODO In merito alla situazione di medio periodo rappresentata dal quadro mensile, la perforazione al ribasso del fortissimo incrocio angolare di angoli “0” tendenziali 1x1 e 1x2 di 335 registrata nell’Ottobre 2008 ha innescato una devastante accelerazione negativa dell’indice CRB in grado di riportarlo fino e oltre il bottom del 2001 di 182. Alla miccia esplosiva ha contribuito indubbiamente anche la conferma degli ultimi setup di vendita mensili del Luglio 2008 – top storico corrente di 473 – rotto al ribasso a 407, del mese di Settembre violato a 337 e del Novembre 2008

Nel caso l’indice arrivasse a registrare un top di prezzo in Giugno, il nuovo segnale di vendita in via di formazione aprirebbe un ulteriore scenario negativo nella seconda parte dell’anno e fino al potente setup di Ottobre 2009, segnale temporale il cui esito da Novembre permetterà di cogliere l’evoluzione del CRB Commodity index fino al prossimo setup di Gennaio 2010. La velocità con il quale l’indice sta scendendo da sei mesi consecutivi in linea con un elevato grado angolare di inclinazione, evidenzia un cedimento psicologico del mercato delle merci destinato comunque a stabilizzarsi entro Aprile o Giugno 2009 intorno al pivot Prezzo\Tempo di 182. In definitiva il passaggio degli angoli “0” dal doppio minimo 1999-2001 di magnitudine 176-227 rappresenta il range angolare potenziale in cui aspettarsi il bottom del CRB index entro i primi sei mesi dell’anno. Ri pro duzione Vi etata

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MERCATI GLI SCENARI 2/3

L’indice CRB

conseguenze fino al 2007. Ma ragioniamo sui numeri.

Il rallentamento economico non ha mancato di toccare anche le materie prime Allo stato attuale della recessione puo’ essere conveniente ave-

re in portafoglio per i prossimi 12-18 mesi titoli legati al settore delle materie prime oppure prodotti strutturati legati all’indice CRB Difficile dire quando potremo dirci fuori dalla recessione che stiamo vivendo. Ci sono tuttavia degli indicatori che è bene avere sott’occhio e che normalmente tendono ad anticipare la ripresa. Uno di questi, è il trend delle materie prime. La ripresa economica, quella vera, la vedremo innanzitutto proprio da un’inversione nel prezzo delle materie prime. L’analisi delle recessioni precedenti ci dice infatti che l’inversione di trend delle materie prime anticipa sempre l’inversione dell’equity. Il che mi pare perfettamente logico.

Dal 1999 ad oggi il prezzo del barile WTI è salito del 640%, il carbone del 600%, l’uranio del 500% (dopo aver sfiorato il 1.000%). Potrei continuare con rame, oro, mais (+260%) e molte altre materie prime. La fase dell’ultimo anno ci dice poi che anche le materie prime sono cicliche, anche se il ciclo è diverso da quello degli utili delle imprese e, quindi, dei prezzi dei titoli in borsa.

pozzi petroliferi poco produttivi vennero abbandonati. E’ la vecchia legge delle materie prime e dell’economia in generale: se la capacità produttiva di un bene è maggiore alla domanda attesa, si taglia la produzione ed il prezzo non salirà fino a quando la capacità produttiva non sarà nuovamente in linea con la quantità domandata.

Diversi studi hanno calcolato che questi cicli hanno una durata che va dai 15 ai 20 anni. E nel ciclo si trovano movimenti toro e orso, questi ultimi spesso più violenti. Inoltre, sempre la storia ci insegna che, quando le materie prime hanno prezzi asfittici, le borse ne approfittano e vivono una fase di violenta crescita. Viceversa, quando le materie prime sono a livelli sostenuti, le borse patiscono.

In altre parole, i tagli produttivi conseguenti la flessione dei prezzi delle materie prime degli anni ’90 hanno portato a riduzioni delle quantità offerte imponenti dei quali ne abbiamo pagato le

Visti i cicli di 15-20 anni, dobbiamo ancora aspettarci anni di crisi per colpa delle materie prime? (non di crisi finanziaria si sta parlando).

Se la storia insegna qualcosa, guardandoci indietro ci accorgeremmo che incredibile strada che hanno fatto le materie prime negli ultimi anni. Performance da far girare la testa a qualsiasi bravo trader. Dopo un forte rally degli anni ’80 e una successiva correzione, le materie prime hanno vissuto una nuova giovinezza proprio a partire dalla fine degli anni 90. Prima di questa nuova fase toro, avevamo assistito ad una fase di grande debolezza che aveva portato ad un forte rallentamento produttivo ed estrattivo. Molte miniere furono chiuse e molti

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A cura di Antonio Tognoli Vice Presidente ANPIB - Associazione Nazionale Priv. & Investment Banking

La violenza della recessione in atto credo dimostri che l’equilibrio non è lontano dall’essere raggiunto. Se guardiamo il grafico di medio lungo termine, dell’indice CRB - Commodity Research Bureau, possiamo notare che per le materie prime stiamo raggiungendo traguardi importanti. La storia è ancora tutta da scrivere. Resta solo una certezza. Questo momento storico-economico, e non solo per le materie prime, entrerà nella storia. Nell’ultimo anno siamo stati testimoni di un rallentamento macroeconomico generale che, partito come crisi finanziaria, non ha mancato di toccare anche le materie prime. Del resto, l’assunto economico è che la domanda e l’offerta determinano il prezzo di un bene, sia pure con forti variazioni che spesso determinano picchi speculativi. Fra tutti il prezzo del petrolio, che dopo aver toccato i massimi di sempre, è sceso vertiginosamente nel giro di alcuni mesi. Le materie prime sono comunemente considerate come investimenti alternativi, in quanto tendenzialmente presentano una correlazione inversa rispetto agli andamenti dei mercati azionari e obbligazionari. Stiamo parlando di beni tangibili, necessari per l’alimentazione o per lo svolgimento delle normali attività umane, la cui domanda quindi difficilmente si ridurrà a zero, anche in presenza di una profonda recessione. Le materie prime, inoltre, in caso d’insolvenza, non possono fallire (attenzione perchè le società che operano nel settore delle materie prime sono un’altra cosa e, come tutte le società, possono fallire). Considerata la relativa correlazione con l’offerta del mercato azionario, siamo convinti però che in tempi di crisi finanziaria il settore delle materie primrappresenti ancora un’area di protezio-

ne in un momento congiunturale negativo, ma allo stesso tempo possa parimenti beneficiare della successiva ripresa economica. Il buon andamento del mercato delle materie prime rappresenta anche un importante aspetto di protezione contro i rischi d’inflazione perchè il settore spesso è tra le prime cause dell’aumento dei prezzi al consumo. Si può quindi a ragione affermare che il settore delle materie prime resta una colonna portante dei mercati finanziari e dovrebbe avere un posto strategico all’interno del portafoglio degli investitori con una quota che si aggira intorno al 10-15% dell’investimento totale. In momenti di particolari turbolenze economiche questo settore rappresenta sempre più un fattore di stabilità a confronto con il mercato azionario, che continua a fare i conti con pesanti pressioni di vendita. Da non dimenticare, poi, il già citato effetto di protezione nei confronti del rischio d’inflazione. Gli investitori dell’area euro devono però mettere conto il fatto che le quotazioni delle materie prime sono in dollari e quindi “coprirsi” contro i rischi di cambio. Coloro i quali volessero investire su di un paniere di materie prime allo scopo di diversificare il rischio (perchè anche in questo settore valgono le regole della finanza), esistono diversi indici, tra i

quali il CRB. L’indice CRB è costituito da 23 materie prime. L'andamento del CRB Index, oltre ad essere spesso correlato ai mercati obbligazionari ed ad alcuni settori dei marcati azionari, influenza il trend delle valute di paesi ricchi di materie prime, come per esempio succede con il dollaro australiano. L’indice CRB è composto dal valore di alcune tra le più importanti materie prime alle quali è stato attribuito un peso. Il peso delle varie materie prime nell'indice è così rappresentato: 18% Energy - combustibili - (Crude Oil, Heating Oil and Natural Gas) 18% Grains - grani - (Corn, Soybeans and Wheat) 12% Industrial (Copper, Cotton) 12% Livestock - carni - (Live Cattle, Lean Hogs) 17% Precious Metals (Gold, Platinum, and Silver) 23% Softs - coloniali - (Cocoa, Coffee, Orange Juice, and Sugar) Siamo convinti che, allo stato attuale della recessione che dura ormai da 18 mesi ma che si presenta molto profonda, possa essere conveniente avere in portafoglio per i prossimi 12-18 mesi titoli legati al settore delle materie prime oppure prodotti strutturati legati all’indice CRB. Ri pro duzione Vi etata

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MERCATI GLI SCENARI ETF

3/3

L’ETF Commodities CRB-AD Lyxor

Possibile un nuovo movimento rialzista Il movimento a rialzo puo’ portare fino a quota 18,60 dove transita il primo livello di proiezione di Fibonacci Nel mese di febbraio prendiamo in esame lo studio tecnico dell’ETF Commodities CRB-AD che ha l’obiettivo di replicare l’andamento del Reuters/Jefferies CRB Total Return Index. Come si può notare dal grafico a torta qui accanto, questo future è la combinazione delle principali commodities mondiali e la propria performance dipende anche dalla percentuale di peso

che compone il future stesso. Nel primo grafico (Figura A) dove prendiamo in esame l’ETF CRB, si è voluto rappresentare l’andamento nel medio periodo (ultimi 2 anni) attraverso un grafico semilogaritmico per poterci aiutare a comprendere meglio l’entità dei movimenti avutosi in questo periodo di riferimento.

L’indice dopo aver vissuto un movimento al rialzo che ha portato l’indice dal minimo di 20,57 toccato a gennaio del 2006 al massimo di 29,36 toccato ad inizio luglio dello scorso anno ha invertito improvvisamente la rotta sulla scia dello sgonfio della bolla speculativa delle principali commodities facenti parte l’indice (Petrolio, Gas naturale, Soft Commodities, Metalli industriali). La rottura del supporto dinamico (linea rossa ascendente) a quota 25 ha decretato a settembre ’08 la fine del movimento primario rialzista e creando i presupposti per l’inversione del trend con una veloce discesa all’interno di un canale ribassista che ha fatto toccare i minimi proprio alla fine dello scorso anno a quota 15. Nel corso dell’ultimo mese si è visto dapprima un forte recupero dei corsi, che hanno guadagnato circa il 20% in solo 3 sedute, per poi vedere un movi-

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A cura di Luca Colasurdo Responsabile Consulenza Mercati Finanziari Bank Insinger De Beaufort

mento laterale dell’ETF tra quota 16 e 17,50. Tecnicamente crediamo che l’ETF CRB abbia raggiunto la fine del movimento primario ribassista e si stia affacciando l’ipotesi di un possibile movimento al rialzo per i prossimi mesi. In effetti se andiamo a restringere l’analisi negli ultimi tre mesi (Figura B) ci accorgiamo che per la prima volta

L’ETF CRB ha rotto la resistenza dinamica di lungo periodo (linea rossa discendente) arrivando a toccare la media mobile di breve termine per poi ritornare a fare un pull back sulla stessa in area 16. A questo punto crediamo che ci possa essere un nuovo movimento rialzista che potrebbe portare fino a quota 18,60 dove transita il primo livello di proiezione di Fibonacci.

Solo un ritorno dei corsi al di sotto del supporto statico a quota 16 potrebbe far scivolare l’ETF nuovamente fino a quota 15, ma questa discesa potrebbe rappresentare il tentativo di effettuare un doppio minimo che potrebbe essere un’altra buona occasione per poter effettuare una accumulazione. Ri produzione Vietata

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FOCUS

Intervista a Massimo Siano, Italian Representative di ETFSecurities Annunciato il debutto sul mercato italiano di 13 nuovi ETF, emessi dalla società leader negli ETC ETF tematici sul nucleare, l'energia alternativa, l'acqua, il carbone, l'acciaio ed il trasporto marittimo completano una gamma molto ampia che si sviluppa sul tema delle commodities. Dott. Siano, la vostra società è da sempre pioniera nell'innovazione e quindi le novità possono sempre essere dietro l'angolo. Da poco avete annunciato lo sbarco sul mercato italiano di 13 ETF, che costituiscono un debutto rispetto ai vostri strumenti tipici. Cosa ci può dire al riguardo? ETF Securities, pioniere globale e leader di mercato degli Exchange Traded Commodities (ETCs) e lancia la sua prima piattaforma di ETF azionari in Borsa Italiana visti i grandi successi ottenuti con gli ETC. L’offerta di ETF consente l’accesso ad alcuni dei più importanti investimenti tematici nei mercati internazionali. Questi nuovi ETF completano la gamma di ETC di ETF Securities che consentono agli investitori di avere una esposizione diretta long, short e con leva sul mercato delle materie prime. ETF Securities entra nel mercato degli ETF azionari vista la forte domanda per investimenti tematici impossibili da implementare con gli ETC.

Settori come acqua, Carbone, acciaio, trasporto marittimo, energia alternative e nucleare non sono attualmente disponibili attraverso gli ETC in quanto e’ difficile ottenere l’ esposizione sul sottostante. Lo sbarco in forze sul segmento degli ETF presuppone un progressivo abbandono della piattaforma degli ETC, oppure è soltanto un completamento della vostra gamma? Qual'è l'obiettivo di ETF Securities Ltd nel settore degli ETC? Gli ETF tematici completano la gam-

ma degli ETC. Faccio un esempio, L’ ETFS WNA Global Nuclear Energy Fund, replica fedelmente la performance di società coinvolte nel business dell’ energia nucleare. Se avessimo dovuto fare un ETC avremmo dovuto depositare l’uranio fisico, il che e’ impossibile. Non dimentichiamoci la possibilità di investire in energie alternative, l’indice DAXglobal® Alternative Energy replica, infatti, la performance delle 15 imprese più grandi e liquide del mondo appartenenti al segmento delle energie alternative, 3 società sono state selezionate rispettivamente su ognuno dei cinque settori energetici che compongono l’indice: eolico, solare, gas naturale, etanolo ed un raggruppamento di sotto settori che vanno dal geotermico, idroenergetico agli accumulatori di energia ugualmente distribuiti. Non trascuriamo neanche il business agricolo: L’indice azionario S-Network ITG AgricultureSM comprende imprese con core business concentrato nel settore primario a livello globale. L’indice è concepito per consentire l’esposizione su vari segmenti di business che assieme compongono l’intero settore agricolo: semina, chimica e fertilizzanti, produzioni di materie prime agricole e di allevamento. Il mercato degli ETF è dominato da 3 - 4 emittenti che fanno il mercato sia in termini di prodotti che di quote di mercato. Come pensate di affrontare la concorrenza e su quali aspetti pensate di puntare per riuscire ad attirare l'attenzione degli investitori? Portiamo sul mercato nuovi tipi di ETF con più controparti negli swap per diminuirne il rischio. Abbiamo più market maker noi di qual-

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Ufficio Studi DMF SRL Consulenza in Investimenti Finanziari

siasi altro concorrente europeo, in questo modo i clienti istituzionali e privati possono usufruire di una maggior concorrenza nel prezzamento degli ETF e degli ETC. Queste sono le nostre abilità e su questi punti di forza ci confronteremo con il mercato. Ricordo che rispetto agli ultimi 12 mesi l’ attivo gestito è cresciuto di ben oltre il 100%, non so quanti concorrenti in un mercato così volatile abbiano fatto così bene. Le commodities sono da sempre il vostro cavallo di battaglia e probabilmente continueranno ad esserlo anche in futuro, visto i nuovi prodotti annunciati. Può dire ai nostri lettori quali possono essere le aspettative per questo settore nel 2009 e quali commodities potrebbero meglio performare rispetto al mercato? Noi per politica aziendale offrendo prodotti sia long che short non prendiamo posizione, l’unica cosa che possiamo

fare e rivelare in forma aggregata cosa fanno gli investitori istituzionali europei con gli ETC. In questo momento stanno puntando sul rialzo dell’ oro e del petrolio, c’e’ chi pensa che il mercato abbia sempre ragione e c’e’ chi pensa che il mercato abbia sempre torto. Lascio ai suoi lettori decidere, il mio compito e quello di tenerli aggiornati il più possibile. La crisi finanziaria del 2008 ha colpito la fiducia degli investitori, oltre ai loro portafogli. Gli ETF hanno tutto sommato resistito a quest'ondata di sfiducia, grazie alla tutela assicurata dalla loro struttura di fondi. Gli ETC hanno resistito altrettanto bene o meno? Ce ne può parlare in dettaglio? Gli ETC sull’oro fisico (PHAU) così come sull’ argento fisico, palladio fisico e platino fisico non hanno neanche un rischio controparte e proprio per questa caratteristica hanno attratto molti inve-

stimenti da parte degli investitori italiani. Il fatto poi che gli ETC a fronte dell’ indice DJ-AIG siano al 100% collateralizzati in un conto segregato ha tranquillizzato gli investitori. Vorrei aprire una piccola parentesi proprio sui nostri ETC sull’oro fisico: PHAU e GBS (con il crude oil) hanno in meno di un mese aumentato l’attivo gestito di ETF Securities di 1 miliardo di dollari, l’attivo gestito totale adesso ha superato gli 8 miliardi di dollari ed è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente. Questa la dice lunga sulla popolarità che gli investimenti sull’oro fisico hanno tra gli investitori italiani. L'anno è da poco iniziato e le apettative sono ancora tutte integre. Cosa ci può dire riguardo le vostre strategie per l'anno in corso, sia per quanto riguarda gli ETF e gli ETC ETF Securities è il primo emettitore europeo di ETF che offre contemporaneamente agli investitori l’ ETF Russell 1000 e 2000 armonizzati UCITS III. Questi 2 ETF sono basati su benchmark leader del mercato azionario statunitense: l’indice Russell 1000 sulle large-cap e l’indice Russell 2000 sulle small-cap. Questi benchmark sono riconosciuti su scala internazionale come i barometri del mercato azionario USA più attendibili e completi relativamente al settore large-cap e small-cap. Punteremo molto su questi 2 ETF, con due operazioni infatti l’ investitore italiano puo’ avere un’ esposizione alle azioni americane pari al 98%. Ri pro duzione Vi etata

17 / FinancialClonesWorld / n.19 / Febbraio 2009


MERCATO ETFPLUS Ufficio Studi DMF SRL Consulenza in Investimenti Finanziari

ETFPlus

I nuovi arrivi nel mese di Gennaio 29 gennaio'09: Tredici nuovi ETF sono stati quotati sul segmento ETFPlus di Borsa Italia. Si tratta di strumenti emessi dalla Sicav ETFS fund company plc e gestiti da ETF Securities ltd. Ecco la lista dei nuovi ETF: ETFS WNA Global Nuclear Energy Fund IE00B3C94706, basato sull’andamento dell’energia nucleare - ETFS Janney Global Water Fund IE00B3CNHB79, che replica l’andamento delle aziende operanti nel settore della fornitura e gestione idrica - ETFS S-Net ITG Glo-

bal Agri Business Fund IE00B3CNHD93, che replica la performance dell’indice S-Network ITG Agriculture - ETFS Russell Global Coal Fund IE00B3CNHF18, che misura l’andamento delle società operanti al settore carbonifero - ETFS Russell Global Gold Fund IE00B3CNHG25, basato su aziende attive nel settore dell'estrazione dell'oro - ETFS Russell Global Steel Large Cap Fund IE00B3CNJ002, che replica un indice composto da società attive nel settore dell’acciaio - ETFS Russell Global Shipping Large Cap

Analisi Mensile Flash mensile sul mercato ETFPlus di Borsa Italiana Il mese di Gennaio 2009 si è chiuso con andamento negativo per i principali mercati azionari europei. In particolare il mercato domestico ha registrato una discesa del 7,84%. Questo mese ha visto il debutto di tredici nuovi ETF, tutti emessi da ETFSecurities. Nel mese preso in considerazione, tra i 221 ETF Azionari quotati sul segmento ETFPlus, soltanto 78 ETF hanno terminato il periodo in rialzo. In particolare fra gli ETF che hanno chiuso le contrattazioni con le performance migliori segnaliamo: l'ETF BRA IBOVESPA LYX che ha terminato in rialzo del 18,12% e l'ETF DBXT MSCI BRASIL che ha chiuso il mese con un vantaggio del 18,11%. Fra gli ETF che hanno subito le maggiori perdite ricordiamo l'ETF MKTGR 200 SPA che ha terminato con un ribasso del 29,70% e l'ETF MKTGR MID SPA che ha chiuso il mese con una perdita del 29,26% . Mese positivo per tutti e sei gli ETF Liquidità quotati sul segmento ETF-

Plus di Borsa Italiana; in particolare è da citare l'ETF FED FUND RATE DB che nel mese in questione ha guadagnato lo 9,78%; al secondo posto si è posizionato l'ETF SONIA DB con un rialzo del 8,90%. Mese senza spunti particolari per gli ETF Obbligazionari. Venti dei quarantuno ETF appartenenti a questo comparto e quotati sull'ETFPlus, hanno infatti chiuso il periodo in rialzo. Fra gli ETF che hanno chiuso il mese con le performances migliori segnaliamo l'ETF USDTREASUR13 ISH che ha chiuso in rialzo del 10,25% e l'ETF USD TIPS ISHARES che ha terminato il mese con un rialzo dell' 8,19%. Fra i peggiori ricordiamo invece, l'ETF IBOXX EUR 25+ DB che ha terminato con un ribasso dell' 5,27% e l'ETF IBOXX LONG EASY che ha chiuso con un ribasso del 5,23%. Fra i dieci ETF che replicano indici di Credito solamente tre sono riusciti ha chiudere il mese in positivo; l'ETF ITRX

Fund IE00B3CMS880, clone di un indice che misura la performance dei titoli relativi al settore delle spedizioni ETFS Russell 1000 Fund IE00B3CNHH32 - ETFS Russell 2000 Fund IE00B3CNHJ55 - ETFS DAXglobal Alternative Energy Fund IE00B3CNHC86, basato su un indice composto da società attive nel campo delle energie alternative - ETFS Dow Jones STOXX 600 Basic Resources Fund IE00B3CNH733 - ETFS Dow Jones STOXX 600 Oil & Gas Fund IE00B3CNH840 ETFS Dow Jones STOXX 600 Utilities Fund IE00B3CNH956. Riproduzione Vietata

HIV5 DB ha guadagnato il 4,26% e l'ETF ITRX CROS5 DB che ha chiuso il mese con un rialzo del 3,28%. Il peggiore ETF del comparto è risultato invece essere l'ETF ITRX HIV5 SH DBche ha perso il 3,17%. Tutti i quattordici ETF sulle Commodities quotati sull'ETF Plus hanno chiuso il mese in rialzo: Il migliore è risultato l'ETF GSNE AXA che ha terminato con un rialzo del 15,44%; il peggiore è stato l'ETF DJAIG COMM ISHDE che ha terminato con una salita del 0,89%. I Volumi registrati nel mese di Gennaio sono discesi leggermente rispetto al mese precedente passando da 107.993.556 quote a 105.939.113 quote. Per numero di quantità scambiate troviamo Barclays al primo posto con l'ETF ISHARES S&P 500 con l' 11,20%, al secondo posto si posiziona invece Barclays con l'ETF ISHS EUROSTOXX50 con il 7,99% e al terzo posto troviamo Lyxor con l'ETF EURO STOXX 50 L con il 7,09%. Ri pro duzione Vi etata

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FINANCIAL CLONES IN CIFRE 1/3 Ufficio Studi DMF SRL Consulenza in Investimenti Finanziari

ETF - Exchange Traded Funds I migliori e i Peggiori del Mese su ETFPlus ET F IN CIF R E I 10 migliori ET F - dal 30/ 12 al 30/ 01 N o me ET F ETF BRA IBOVESPA LYX ETF MSCI BRAZIL DB ETF MSCI BRAZIL ISH ETF GSNE AXA ETF S&P 500 SHORT DB ETF XBR S&P/MIB SGAM ETF CRB NON ENERGY LYXOR ETF CRB LYXOR ETF MSCI LATINAM LYX ETF MSCI EM LATAM DB

Codice I SI N FR0010408799 LU0292109344 IE00B0M63516 LU0230484932 LU0322251520 FR0010446666 FR0010346205 FR0010270033 FR0010410266 LU0292108619

Dat a Rilevazione 3 0 -g e n -0 9 13,10 24,52 22,17 143,72 61,80 84,73 14,23 16,83 16,41 22,80

Perf . Mese 18,12% 18,11% 15,95% 15,44% 14,02% 13,81% 12,94% 12,65% 12,40% 11,38%

Perf . T re Mesi 1,87% 0,53% 1,90% 8,37% -5,46% -23,42% 2,67% 17,05% 1,80% 1,60%

I 10 peggiori ET F - dal 30/ 12 al 30/ 01 N o me ET F

ETF MKTGR 200 SPA ETF MKTGR MID SPA ETF MSCI MID CAP DB ETF DAX LEV LYX ETF DJSTX UE15 ISHDE ETF CECE EUR LYXOR ETF DJES50 LEV LYX ETF MKTGR 40 SPA ETF DAXRUSSIA MKAC ETF LEV S&P/MIB SGAM

Codice I SI N

IE00B1X6PB77 IE00B1X6PV73 LU0322253732 LU0252634307 DE000A0D8Q15 FR0010204073 FR0010468983 IE00B1X4RN73 LU0269999958 FR0010446658

Dat a Rilevazione 3 0 -g e n -0 9 40,35 41,46 30,25 21,85 14,44 10,91 11,12 33,24 16,25 10,88

Perf . Mese

Perf . T re Mesi

-29,70% -29,26% -24,94% -19,52% -18,11% -17,29% -17,01% -16,25% -15,80% -14,87%

29,70% 29,26% 24,94% 30,70% 48,61% 25,78% 28,58% 33,77% 35,16% 32,59%

F ont e: www. ET F W orld. com

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FINANCIAL CLONES IN CIFRE 2/3 Ufficio Studi DMF SRL Consulenza in Investimenti Finanziari

Investment Certificates Commodities I migliori e i Peggiori del Mese sul Sedex CERTIFICATES IN CIFRE I 10 migliori Cert if icat es sulle Mat erie Prime - dal 30/ 12 al 30/ 01 N o me Cert if icat es ABNFSUG CER GN10 ABNFCOP CER GN10 BI FARG CER MZ12 BI FCOP CER MZ12 SG PLATIN CER GN09 BI FSOY CER MZ12 SG ARGENT CER GN09 ABN ARGENT CER GN10 ABNFCOT CER GN10 BI FCOCOA CER MZ12

Codice I SI N NL0000472124 NL0000472009 IT0004157456 IT0004157407 FR0010087296 IT0004157464 FR0010087262 NL0000019701 NL0000472033 IT0004157399

Dat a Rilevazione 3 0 -g e n -0 9 0,53 2,97 87,05 24,50 7,44 65,00 9,14 9,60 1,81 18,62

Perf . Mese 27,51% 26,38% 26,34% 21,77% 21,77% 21,72% 20,42% 20,00% 18,30% 16,74%

Perf . T re Mesi 4,92% -30,12% 24,36% -28,68% 10,88% 0,85% 18,70% 31,33% 1,69% 26,24%

Dat a Scadenza 18-giu-10 18-giu-10 30-mar-12 30-mar-12 17-giu-09 30-mar-12 17-giu-09 18-giu-10 18-giu-10 30-mar-12

I 10 peggiori Cert if icat es sulle Mat erie Prime - dal 30/ 12 al 30/ 01 N o me Cert if icat es ABNFNGAS CER GN10 BI FNGAS CER MZ12 SG PALLAD CER GN09 BI FALUN CER MZ12 GSJFWTITWQ120%73,F11 ABN AMXGB CER ST11 ABNFLEAD CER GN10 ABN AMXO CER ST11 ABNFALUM CER GN10 BI FCORN CER MZ12

Codice I SI N NL0000472082 IT0004157449 FR0010087288 IT0004157381 GB00B14W8B52 NL0000705044 NL0000471936 NL0000709160 NL0000471951 IT0004157415

Dat a Rilevazione 3 0 -g e n -0 9 0,58 18,98 1,45 8,53 76,50 90,45 0,84 88,40 0,97 21,05

Perf . Mese -20,55% -16,13% -15,20% -11,42% -7,27% -1,84% 0,00% 0,06% 1,15% 1,20%

Perf . T re Mesi -35,56% -32,60% 6,62% -39,03% -20,23% 34,40% -26,77% 2,14% -34,51% -14,15%

Dat a Scadenza 18-giu-10 30-mar-12 17-giu-09 30-mar-12 30-giu-11 30-set-11 18-giu-10 30-set-11 18-giu-10 30-mar-12

F ont e: www. ET F W orld. com

I dati della Tabella Investment Certificates si riferiscono al mercato Sedex e riguardano gli Investment Certificates su Commodities.

20 / FinancialClonesWorld / n.19 / Febbraio 2009


FINANCIAL CLONES IN CIFRE 3/3 Ufficio Studi DMF SRL Consulenza in Investimenti Finanziari

ETC - Exchange Traded Commodities I migliori e i Peggiori del Mese su ETFPlus E T C IN C IF R E I 10 migliori ET C - dal 30/ 12 al 30/ 01 N o me ET C ETFS GASOLINE ETFS SUGAR ETFS PH SILVER ETFS COFFEE ETFS SILVER ETFS SOFTS DJAIG ETFS BRENT OIL ETFS COPPER ETFS PH PLATINUM ETFS PRECMETALSDJAIG

Codice I SI N GB00B15KXW40 GB00B15KY658 JE00B1VS3333 GB00B15KXP72 GB00B15KY328 GB00B15KYJ87 GB00B0CTWC01 GB00B15KXQ89 JE00B1VS2W53 GB00B15KYF40

Dat a Rilevazione 3 0 -g e n -0 9 17,11 10,12 9,72 2,04 11,72 3,68 25,42 13,28 76,75 10,81

Perf . Mese 42,58% 25,71% 24,62% 24,09% 24,02% 22,91% 22,80% 19,86% 19,77% 19,18%

Perf . T re Mesi -22,23% 7,32% 26,73% 1,75% 25,21% 4,40% -36,07% -22,88% 18,08% 24,97%

I 10 peggiori ET C - dal 30/ 12 al 30/ 01 N o me ET C ETFS NATURAL GAS ETFS FWD ENERGY DJ ETFS FWD EXENERGY DJ ETFS FWD NATURAL GAS ETFS EXENERGY DJAIG ETFS ALUMINIUM ETFS FWD LIVESTOC DJ ETFS LIVE CATTLE ETFS ENERGY DJAIG ETFS ZINC

Codice I SI N GB00B15KY104 JE00B24DMD55 JE00B24DMG86 JE00B24DM351 GB00B15KYD26 GB00B15KXN58 JE00B24DMM47 GB00B15KY096 GB00B15KYB02 GB00B15KY872

Dat a Rilevazione 3 0 -g e n -0 9 0,69 32,41 10,79 13,49 6,39 2,91 13,97 5,38 10,12 3,66

Perf . Mese -17,43% -17,15% -14,09% -12,63% -2,74% -1,02% 0,00% 0,94% 2,22% 4,57%

Perf . T re Mesi -36,85% -26,37% -14,09% -31,63% -4,91% -35,87% -0,85% -15,95% -36,31% -6,87%

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