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SAN VALENTINO SOLI NEL BUIO DELLA LUCE

MELPOMENE, 1aa

Afrodite, dea della bellezza e dell’amore, dea però a volte considerata quasi incapace di amare. Afrodite ha avuto molti, moltissimi amanti; eppure non è mai veramente riuscita ad amare nessuno di essi. Un giorno si sposò, con Efesto, dio del fuoco, figlio di Era. Lei provò ad amarlo, ma non ci riuscì mai veramente. Lei era contraria a questo matrimonio, ma dovette accettarlo costretta dal padre Zeus, per far sì che la sua bellezza “non fosse causa di discussioni tra gli dei”. Poteva fingere, ma non per tanto. Infatti si era sì innamorata, ma non del marito. Con Efesto la dea non concepì neanche un figlio, eppure Afrodite secondo alcuni miti è una delle dee con la maggior quantità di figli semidivini e divini. Ma di chi si era innamorata? Chi era riuscito a rubarle il cuore? Secondo alcuni miti è stato un dio, un dio tanto carismatico quanto crudele, che però non sapeva resisterle. Ares, dio della guerra e del combattimento, dio che generalmente non dovrebbe cadere nella tentazione dell’amore, eppure incapace di resistere al fascino di Afrodite. La dea non ebbe nemmeno bisogno di ingannarlo o di usarlo, lui era già ai suoi piedi e non se ne sarebbe andato finché lei non avesse ceduto e fosse andata con lui. Il loro amore non era veramente ben accettato, oppure non era conosciuto. Pochi sapevano della loro relazione. Ma a loro poco importava, la dea della bellezza si sentiva attraente quanto possente quando era tra le sue braccia, e non voleva andarsene. La sua storia d’amore con Ares andò avanti per molto e per quanto il dio fosse brusco e a volte crudele con gli umani, lei lo amava. Suo marito si sposò un’altra volta, lei no, non volle mai sposare neanche Ares, per quanto lo amasse lei non chiedeva niente, solo tempo per poter continuare ad amarlo a letto, ma non di fronte agli altri. Lei sapeva che tutto sarebbe cambiato davanti agli altri, gli dei avevano sentimenti umani, quindi lei sapeva quanto gli sguardi avrebbero fatto male, sapeva che non l’avrebbe sopportato. Gli innamorati si amano senza il consenso, perché l’amore non ha bisogno del consenso del mondo. Se due persone si amano, non hanno bisogno dell’approvazione di nessuno, solo di loro stessi. La rosa e le perle sono il simbolo di questa dea, un simbolo di perfezione e di dolore, come le spine della rosa. Ancora oggi gli innamorati si scambiano le rose e quando quella rosa ti arriva, può essere pure senza nome all’esterno, ma dentro tu sai già chi te l’ha data.

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