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SAN VALENTINO SOL LEVANTE SAN VALENTINO IN GIAPPONE

MAKEMOTO

Bentornati, cari lettori, nella rubrica “sol levante”.

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Visto che san Valentino è alle porte, ho pensato di scrivere come questa festività viene festeggiata in Giappone. Questa festa, un po’ come tutte quelle portate dall’occidente, è molto famosa, soprattutto tra i giovani. Ci sono molte differenze tra il nostro modo di festeggiare - europeo - e quello giapponese. Per esempio, noi dedichiamo questo giorno alle persone che amiamo, mentre loro lo dedicano anche e soprattutto agli amici: per questa ragione, invece che fare una romantica cena a due, in Giappone a san Valentino ci si scambia la cioccolata. Cioccolata che, badate bene, può avere tanti e diversi significati, considerando mittente e destinatario, e la loro relazione.

Chi avrà visto il celebre anime “Komi can’t comunicate”, commedia romanti- ca ambientata in una scuola (lo trovate su Netflix se vi interessa), saprà sicuramente come ci sia un episodio in cui appunto le ragazze regalano la loro cioccolata ai compagni. Ho detto che lo fanno solo le ragazze perché a San Valentino solo loro regalano il dolce, per poi vederselo restituire durante il “White Day”, festa simile, diffusa quasi solo in Giappone ed introdotta dai produttori di dolci negli anni ’70, celebrata il 14 marzo, con protagonisti i ragazzi. Questa ricorrenza però ha molte più analogie con il nostro San Valentino rispetto al loro stesso 14 febbraio. Infatti i ragazzi regalano, solo alla ragazza interessata o alla fidanzata, oltre la cioccolata anche doni costosi come peluche, vestiti e gioielli: il regalo deve valere il triplo rispetto a quello fatto dalla ragazza il mese prima. Se il regalo ha un valore pari o inferiore allora sta ad indi- care un rifiuto del ragazzo.

Vi sono diversi tipi di cioccolata da regalare sia a San Valentino che nel White Day: sono tre ed ognuno ha un significato crescente.

C’e la giri-choko (義理チョコ) letteralmente “cioccolata dovuta”, ovvero quel regalo di cortesia per compagni e conoscenti. Insomma, si fa perché lo fanno tutti. In Giappone è molto importante l’impressione che si fa sugli altri, ed un mancato regalo, anche se fatto ad un semplice compagno di classe, infierirebbe sulla propria immagine.

Vi è a seguire la tomo-choko (友チョコ) tradotto la “cioccolata dell’amico”, che sta a significare l’amicizia sincera da dare ai veri amici, a cui si vuole bene davvero. È anche quella che si scambiano le ragazze tra di loro.

Infine c’è la più significativa, la honmei-choko (本命チョコ), la “cioccolata del prediletto”, che si dà persona amata (quindi al marito, al fidanzato o alla persona di cui si è innamorata). Questo infatti è un modo per dichiararsi o per chiarire i propri sentimenti. Questo tipo di cioccolata, a differenza delle altre, viene fatta in casa o comprata in ne- gozi costosi, scegliendo le marche più pregiate.

Detto ciò, spero di avervi ispirato un regalo da aggiungere alle rose per la vostra amata, o un dono di ringraziamento per i vostri amici. Buona sorte.

Sayonara

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