INC gennaio 2010

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i nostri

Cani

Anno 56 num. gennaio 2010

il cucciolo. L’educazione è per il cane l’insieme dei meccanismi di acquisizione necessari per l’adozione di un comportamento canino, quando diventerà adulto. Educare un cucciolo significa farlo diventare un bravo cane in un mondo di cani. Poiché il cane vivrà in mezzo agli uomini dovremo insegnargli ad integrarsi in modo da non essere rifiutato. L’addestramento consiste,invece, nell’insegnare al cucciolo alcune capacità che non hanno significato per il cucciolo, ma sono utili per poter convivere con l’uomo. L’educazione deve seguire un preciso pro­ getto legato alle capacità di acquisizione del cucciolo tenendo ben presente che alcune competenze sono più facili da im­ parare ad una certa età. Più tardi il cane farà più fatica ad impararle, (come ad esempio l’apprendimento della “inibi­ zione del morso”). Bisogna dunque seguire un calendario. Il cucciolo in alcuni momenti della sua vita

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ha nel suo sistema nervoso una grande capacità di apprendimento: sono le fasi di maturazione di alcune strutture neurolo­ giche, chiamate periodi critici, e sicura­ mente bisogna approfittare di tali pe­ riodi. L’ambiente gioca un ruolo molto impor­ tante nell’educazione del cane, tanto che può arrivare ad annullare le predisposi­ zioni genetiche. Sembrerebbe che la ge­ netica intervenga solo per il 20% sullo sviluppo comportamentale. Nel periodo di socializzazione, tra le 3-4 settimane e le 6-7 settimane sembrerebbe non succedere niente di straordinario : si accentuano i progressi avvenuti durante il periodo di “transizione”, il cucciolo cam­ mina spedito, emette dei segnali postu­ rali. Ma questo è comunque un momento molto importante soprattutto perché av­ viene un cambiamento sostanziale nell’alimentazione. Infatti questo periodo corrisponde allo svezzamento e dal punto di vista del comportamento compare un nuovo elemento della vita canina, finora

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sconosciuto al cucciolo:la gerarchia ali­ mentare. E’ molto importante che si verifichi l’acquisizione della gerarchia alimentare, in quanto permette, in una fase successiva, di far regredire l’ aggressività del cucciolo che aumenta proprio nel momento dello svezzamento, altrimenti ne risulteranno animali che conservano un comportamento primario di competizione nei confronti del cibo e un atteggiamento piuttosto violento. E’ piuttosto diffusa la situazione in cui i cuccioli di due mesi ringhiano quando ci si avvicina al loro cibo. In questi cuccioli potrebbero verificarsi disturbi che ven­ gono classificati sotto il nome di dissocia­ lizzazione primaria, che li porta a reagire in maniera rudimentale e ad imposses­ sarsi subito di ciò che risulta loro partico­ larmente gradito. Giusy Mazzalupi specialista in comportamento animale ETOVET (Gruppo di Ricerca in Fisiologia Veterinaria e Etologia, Università di Pisa)

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