INC gennaio 2010

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PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO SOCIALE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Premiati i cinofili UCIS. Riconosciuto uffi­ cialmente da Giorgio Napolitano l’alto va­ lore sociale e pratico del loro intervento per il luttuoso terremoto in Abruzzo In occasione della festa del Volontariato il 4 dicembre al Quirinale con il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, erano presenti due unità cino­ file dell’UCIS - Unità Cinofile Italiane Soccorso -, che con il loro intervento in Abruzzo hanno contribuito alla salvezza di molte persone travolte dalle macerie. L’UCIS sotto l’egida dell’ENCI ha saputo porsi ai vertici del soccorso con unità cino­ file raggiungendo quei traguardi di valore e di preparazione che la distingue anche a livello internazionale. Gli oltre 130 gruppi con oltre mille iscritti, appartenenti all’UCIS dislocati su tutto il territorio nazionale, fa sì che si possa ga­ rantire un intervento rapido la dove è ne­ cessario portando un valido contributo nella ricerca di persone, non solo travolte da macerie, ma anche disperse in mon­ tagna o in zone impervie. In questi anni l’UCIS ha saputo dare lustro alla cinofilia italiana, dimostrando di es­ sere in grado di raggiungere i più alti livelli di professionalità in un settore che non permette superficialità o pressappo­ chismo.

Al Presidente Bruno Piccinelli, va un rin­ graziamento perché in questi anni ha sa­ puto con la sua tenacia, perseveranza e capacità, portare l’UCIS ad essere apprez­ zato non solo dagli addetti ai lavori ma anche da Enti ed Istituzioni. Va ricordato che l’UCIS è una “Associazione Nazionale” riconosciuta dalla Presidenza

del Consiglio dei Ministri. Questo riconoscimento sicuramente molto importante e prestigioso non sarà certa­ mente l’ultimo, perché la passione cinofila unita alla solidarietà è una miscela esplo­ siva che produrrà sempre nuove iniziative e ci farà crescere sempre di più. Sonia De Francesco

Il Presidente Giorgio Napolitano con un rappresentante dell’UCIS

Gli istruttori UCIS si aggiornano a Verolanuova L’avvocato Maurizio Romanoni spiega i segreti dell’Obedience

Entusiasmo da parte degli istruttori UCIS per lo stage di aggiornamento che si è te­ nuto a Verolanuova (BS) il 28 e 29 no­ vembre scorso. In questa sessione di aggiornamento, il docente è stato Maurizio Romanoni, per­ sonaggio ben noto nel mondo della cino­ filia ed in particolare nell’ obedience. Avvocato per lavoro, conduttore, educa­ tore e istruttore cinofilo per passione; il suo binomio vanta la presenza per diversi anni nella squadra nazionale italiana di obedience e diverse presenze ai mondiali, uomo affascinante e carismatico ha sa­ puto, con la collaborazione dei suoi mali­ nois, trasmettere il suo modo di vivere il cane e il suo significato dell’obedience , calandola e adattandola alla realtà delle unità cinofile da soccorso. Il pensiero di molti infatti, era che la mag­ gior parte degli istruttori, e quindi delle

loro unità cinofile, aveva qualche lacuna per quanto riguarda le prove di obbe­ dienza e ostacoli (alla luce soprattutto degli esami operativi ENCI), probabil­ mente trasmesse loro male o con metodo­ logie superate. Anche il primo mondiale dei cani da soc­ corso tenutosi lo scorso anno a Zatec, ne è stata la dimostrazione, dove il team ita­ liano sebbene nelle prove di ricerca sa­ rebbe potuto salire sul podio, ha perso punti nelle prove in questione. A questo proposito, ricordo inoltre che il prossimo anno la seconda edizione dei mondiali FCI delle unità cinofile da soccorso si terrà in Italia! Ed ecco perché il presidente, Bruno Piccinelli, ha voluto proporre uno dei mi­ gliori tecnici a tal riguardo. Romanoni in­ fatti ha proposto ai conduttori/istruttori non solo le tecniche corrette, ma l’ap­

proccio e la filosofia migliore per affron­ tare le basi di questa disciplina, perché è vero che in protezione civile non serve tanta perfezione, ma è altrettanto vero che a parità di tempo investito per insegnare alcuni esercizi, si potrebbero ottenere dei risultati migliori eseguendoli con piacere, sia da parte del conduttore che, soprat­ tutto, del cane . Obedience come gioco e come interazione col cane, per determi­ nare il nostro ruolo di capo branco e per far crescere il nostro rapporto col lui, fino a raggiungere, anche così, l’empatia con il nostro compagno a 4 zampe. Romanoni ha saputo così dimostrare, direttamente sul campo, come riuscire, utilizzando il clicker e qualche prezioso accorgimento, a risol­ vere alcune problematiche degli istruttori UCIS, divertendosi e ottenendo un cane carico e ben motivato. S. D.

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