
FOCUS
FOCUS
Care colleghe, cari colleghi, da oltre quattro generazioni Emmi crea i migliori momenti di latte. Le edizioni del 2024 di «Link» sono dedicate alle nostre origini, al nostro mestiere e alla nostra passione e, infine, al nostro prodotto naturale, il latte. L’ultimo numero è all’insegna della responsabilità, che contraddistingue Emmi dal 1907.
La fondazione nel 1907 come cooperativa aveva lo scopo di garantire un reddito affidabile ai produttori di latte della Svizzera centrale e di alleviare le difficoltà dovute all’incerta commercializzazione del loro latte. Questa idea di renderci utili per la comunità è ancora oggi un nostro caposaldo. In qualità di azienda consapevole delle proprie responsabilità, miriamo a trovare un rapporto equilibrato tra successo aziendale e responsabilità sociale ed ecologica. La nostra strategia e il nostro lavoro quotidiano riflettono questo obiettivo. Siamo orgogliosi dei nostri gustosi prodotti, che ci forniscono importanti sostanze nutritive, della nostra collaborazione improntata alla stima, che è alla base dei nostri successi e ci fa venire al lavoro con piacere, e del nostro operato responsabile, che offre un contributo importante per il futuro.
Non ho dubbi: la responsabilità è il legame che ci unisce e ci fa progredire, all’interno di Emmi e non solo. Dai figli ai genitori, dai partner agli amici fino
ai capi: responsabilità significa essere presenti l’uno per l’altro, impegnarsi con piacere, superare i propri limiti grazie alla responsabilità, rafforzarsi a vicenda con un piccolo gesto, un orecchio pronto all’ascolto o con un po’ di pazienza. Solo quando le persone si assumono la responsabilità di sé stesse, degli altri e di ciò che creano, prosperano comunità che possono contare l’una sull’altra e plasmare insieme il futuro.
Questo numero di «Link» illustra come ci assumiamo la nostra responsabilità imprenditoriale perfezionando con ambizione il nostro portafoglio e guidando Emmi verso il futuro: con Verde Campo, Hochstrasser e Mademoiselle Desserts. Mostra come teniamo fede alla nostra responsabilità sociale, offrendo al nostro personale opportunità di sviluppo, ad esempio attraverso la formazione professionale in Svizzera o la Finance Academy. E spiega come ci facciamo carico della nostra responsabilità ecologica con la decarbonizzazione dell’approvvigionamento energetico, tra l’altro mediante pompe di calore.
Vi auguro una piacevole lettura e vi ringrazio per esservi assunti le vostre responsabilità in così tanti modi diversi.
Ricarda Demarmels, CEO del Gruppo Emmi
GRUPPO
04 Posizionamento solido: la trasformazione del portafoglio di Emmi
06 Verde Campo : un concentrato di proteine in Brasile
07 Hochstrasser AG : co-autrice della storia di successo di Emmi Caffè Latte
08 Mademoiselle Desserts : la crème dei produttori di dessert a livello mondiale
FOCUS
10 Emmi : responsabilità a 360 gradi
12 Storia di sviluppo: una chiacchierata tra Su Durgut e Geri Schatt
14 Pompe di calore: verso l’obiettivo netZERO entro il 2050?
16 Pionieri di Emmi : ridefinizione del lavoro di squadra
18 IA@Emmi : affrontare il futuro con responsabilità
PERSONE
20 « Sviluppo del personale » : intervista a Natalie Rüedi e Kai Könecke
22 Finance Academy : fit for finance
PRODOTTI
24 20 anni di Emmi Caffè Latte : ripercorriamo l’anno dell’anniversario
IMPRONTA
Uscita: N. 4, inverno 2024
Pubblicato trimestralmente
Contatto: link@emmi.com
Redazione: Emmi
Corporate Communications
Emmi
Landenbergstrasse 1, CH-6002 Lucerna, Svizzera info@emmi.com www.emmi.com
anni di Emmi in borsa
Mademoiselle Desserts è la 45a azienda acquisita dalla fondazione di Emmi AG nel 1993. Le società affiliate e le partecipazioni presenti nel portafoglio hanno tanti punti in comune tra loro.
Quella del Gruppo Emmi è anche una storia di internazionalizzazione mirata. Oltre 30 anni fa Emmi era un’azienda lattiero-casearia regionale. Grazie ad acquisizioni aziendali e a partecipazioni selezionate, nel corso degli anni Emmi è diventata un gruppo aziendale leader a livello internazionale nel settore dei prodotti lattiero-caseari premium.
In primo piano vi sono quattro piattaforme strategiche. Il mercato chiave era e rimane quello nazionale
svizzero, dove Emmi, rilevando l’attività casearia di Swiss Dairy Food nel 2002, è diventata l’azienda numero uno nel settore lattiero elvetico. La strategia aziendale individua altri mercati fondamentali da conquistare («must-win») in Brasile, Cile e Stati Uniti, dove negli ultimi anni Emmi ha fatto il proprio ingresso o ha registrato una forte crescita. Oltre all’espansione geografica, Emmi persegue una propria strategia incentrata sulle nicchie. La creazione di nicchie strategiche ha avuto inizio nel
2017, quando l’attenzione si concentrava su dessert, prodotti biologici e a base di latte di capra. La priorità odierna e futura del Gruppo Emmi è rappresentata dalle quattro nicchie caffè ready-to-drink, dessert premium refrigerati, specialità di formaggio e alternative al latte di origine vegetale. Tutti e quattro i settori si contraddistinguono per una crescita organica superiore alla media con conseguenti margini, contribuendo così a una crescita redditizia a lungo termine e promuovendo la redditività.
A prima vista, ai non addetti ai lavori la varietà delle società affiliate e delle partecipazioni può sembrare poco chiara. A un esame più attento, tuttavia, emerge come alla base vi siano una strategia ben definita e convinzioni solide.
Le partecipazioni e le acquisizioni aziendali sono spesso precedute da partnership pluriennali, fondate sulla condivisione di una base di valori e di un’idea di qualità. Queste fondamenta creano un rapporto di fiducia, promuovono l’apprendimento reciproco e favoriscono miglioramenti costanti, a livello sia di prodotto che di processi di produzione.
Solitamente le aziende locali o regionali oggetto di acquisizione o partecipazione da parte di Emmi mantengono la propria autonomia. In molti casi, anche le famiglie fondatrici o il management rimangono coinvolti nell’azienda. Si tratta non solo di una caratteristica distintiva e di qualità essenziale, ma anche di un fattore di successo che contraddistingue la strategia del Gruppo Emmi. Il mantenimento di marchi affermati a livello locale garantisce continuità, preserva conoscenze preziose, rafforza la capacità innovativa e promuove il posizionamento sul mercato e del marchio.
3 domande
Oliver Wasem, Chief Financial Officer
1 Come si è svolto all’epoca l’ingresso in borsa di Emmi? Nel 2004 il volto della star del tennis Roger Federer campeggiava su svariati manifesti di Emmi in Svizzera che sotto recavano la scritta: «Il numero 1 entra in borsa». L’ingresso in borsa di Emmi, già all’epoca la più grande azienda lattiero-casearia della Svizzera, fece grande scalpore. I responsabili del Gruppo Emmi hanno dovuto fare i conti con 50 eventi, 60 presentazioni, 300 report dei media e 4’000 chilometri di roadshow per realizzare un’IPO di successo. Da allora siamo un premium player internazionale presente in 14 Paesi e con attività di esportazione in circa 60 Paesi.
2 Quali sono stati i vantaggi dell’ingresso in borsa per Emmi?
Grazie al capitale ricevuto e alla maggiore notorietà, abbiamo potuto attuare con successo i nostri piani di crescita in Svizzera e all’estero. Siamo cresciuti a livello organico, ma da allora abbiamo anche effettuato oltre 45 acquisizioni, l’ultima delle quali ha interessato il gruppo premium francese Mademoiselle Desserts. Un altro evento saliente è stato il lancio in contemporanea del nostro marchio di maggior successo Emmi Caffè Latte, che abbiamo introdotto in Europa come pionieri e che quest’anno festeggia il suo 20° anniversario. Con questo prodotto iconico abbiamo creato un vero e proprio lifestyle. Ma anche altri prodotti premium, come il nostro formaggio Kaltbach affinato in grotta e dal mastro casaro e i numerosi marchi solidi delle nostre società internazionali, hanno naturalmente contribuito alla crescita. Tra l’altro, dall’ingresso in borsa la quotazione azionaria è cresciuta di circa nove volte.
3 Chi investe oggi in Emmi?
Anche la trasformazione coerente del portafoglio di società affiliate e partecipazioni contribuisce a plasmare con successo il futuro. Alla base vi è un processo consolidato da anni, come dimostrano chiaramente le 45 acquisizioni degli ultimi trent’anni, che da un lato stimolano la crescita organica, la redditività, la differenziazione e la creazione di prodotti premium, e dall’altro sono espressione di un’ottima rete internazionale di relazioni e testimoniano un’eccellente conoscenza delle condizioni nei mercati chiave. La trasformazione, tuttavia, non si traduce solo in uno sfruttamento mirato delle opportunità a disposizione di Emmi nei mercati «must-win» e nelle nicchie strategiche.
I nostri azionisti principali sono in primo luogo i produttori di latte della Svizzera centrale (ZMP), ma anche la cooperativa dei mastri casari della Svizzera centrale (Zentralschweizer Käsemeister Genossenschaft) e la cooperativa MIBA Genossenschaft, che detengono complessivamente circa il 60 % delle quote. Il restante 40 % è di proprietà di molti investitori e piccoli azionisti nazionali e internazionali, mentre Capital Group detiene oltre il 5 % delle nostre quote. nostri principali azionisti in Svizzera sono allo stesso tempo anche i nostri fornitori di latte, con i quali intratteniamo un rapporto di fiducia duraturo. Ma anche Capital Group ci è fedele da molti anni. nostri piccoli azionisti costituiscono naturalmente la base fondamentale. L’elevato numero di visitatori e il grande entusiasmo per Emmi in occasione dell’ultima assemblea generale testimoniano il rapporto positivo che intratteniamo con i nostri azionisti.
Verde Campo è un marchio consolidato con prodotti lattieri innovativi, come gli yogurt con proteine di alta qualità a base di siero naturale.
L’ampliamento della presenza del Gruppo Emmi in Brasile è indice di una strategia di investimento e internazionalizzazione che si contraddistingue per diversità, radicamento a livello locale e potenziamento con marchi fortemente innovativi e affermati.
Per Emmi, il Brasile non è solo carnevale, samba e calcio. In questo Paese maturano i chicchi di Arabica per Emmi Caffè Latte Balance, Almond Macchiato e Oat Cappuccino. Ma il Brasile, in quanto principale mercato per i prodotti lattieri dell’America Latina, rientra soprattutto tra i quattro mercati «must-win» del Gruppo Emmi.
Dopo essersi affermata in Cile e Messico, nel 2017 Emmi ha iniziato a espandersi in Brasile, acquisendo una partecipazione del 40 % in Laticínios Porto Alegre. Appena due anni dopo, la quota è salita al 70 %. L’affiliata brasiliana, nata oltre 30 anni fa come piccolo caseificio locale, è ormai diventata una delle tre maggiori aziende lattiero-casearie nello stato brasiliano di Minas Gerais.
A maggio 2024, tramite Laticínios Porto Alegre Emmi ha acquisito la maggioranza dell’azienda lattiero-casearia Verde Campo, un marchio altrettanto affermato che completa alla perfezione la posizione di Emmi in Brasile con yogurt e bevande al latte a base di siero naturale. Con il suo spirito innovativo, Campo Verde è un pioniere nel settore delle proteine di alta qualità ed è particolarmente apprezzato dagli abitanti delle città attenti alla salute che attribuiscono importanza a prodotti lattieri premium funzionali.
In entrambe le aziende, la famiglia fondatrice e il management continuano a detenere ognuno una quota di partecipazione del 30 %. La solida casa madre alle spalle è per loro fonte di stabilità e continuità e, allo stesso tempo, offre loro la libertà imprenditoriale necessaria per stimolare la crescita dopo un ulteriore miglioramento della congiuntura.
Testo Corin Ballhaus Foto Copyright, Verde Campo, Brasile
L’acquisizione della storica e rinomata torrefazione lucernese
Hochstrasser AG è emblema della crescita mirata di una consolidata partnership pluriennale.
Hochstrasser AG è una delle protagoniste della storia di successo dell’iconico marchio Emmi Caffè Latte. Sin dall’introduzione sul mercato del caffè ready-to-drink, avvenuta vent’anni fa, il Gruppo Emmi può contare sul ricco bagaglio di esperienze della pregiata torrefazione svizzera. In Emmi Caffè Latte, buono come al bar, emerge la sapiente tostatura dei chicchi di Arabica in tutte le sue sfumature di gusto.
All’epoca, il Gruppo Emmi ha trovato in Hochstrasser AG l’esperto di tostatura che stava cercando per così dire a un tiro di schioppo. Ma non è solo la vicinanza geografica a unire le due aziende. Entrambe vantano infatti una storia lunga oltre 100 anni e amano regalare momenti di piacere, realizzare prodotti artigianali di alta qualità ed essere emblema di un’imprenditorialità responsabile. Una base perfetta per una collaborazione duratura fondata sulla fiducia.
L’acquisizione annunciata a giugno 2024 inaugura una nuova dimensione della partnership. Consolida le competenze del Gruppo Emmi in materia di caffè, assicura l’eccellente qualità del caffè appena tostato e preparato per Emmi Caffè Latte e unisce la capacità innovativa di entrambe le aziende nel perfezionamento dell’iconico marchio.
È così che per Hochstrasser AG viene inaugurato un nuovo capitolo di una storia che si distingue per l’eccellente servizio e l’alta qualità nella selezione del caffè crudo proveniente dalle migliori zone di coltivazione, nonché per la delicata tostatura lenta nel tradizionale processo a tamburo e per una preparazione perfettamente calibrata. A livello strategico e operativo, l’azienda dalla lunga tradizione continua a essere gestita in autonomia dall’attuale team di management. Al contempo, Emmi aiuta Hochstrasser a consolidare ulteriormente il suo marchio e quello di Don George nel settore della ristorazione.
Hochstrasser continuerà a guidare il team di gestione esistente con René Vesti e Gery Camenzind nel Consiglio di Amministrazione e Kevin Heer come Amministratore Delegato: «Per noi è un onore e un obbligo continuare la partnership di lunga data sotto nuovi auspici e accompagnare Emmi Caffè Latte nel suo continuo percorso di successo con la nostra esperienza nel settore del caffè.»
Con l’acquisizione di Mademoiselle Desserts, il Gruppo Emmi diventa leader del mercato europeo dei dessert, dimostrando ancora una volta di riuscire a collegare e sviluppare le reti con successo.
Un buon pasto merita una conclusione perfetta. Ecco perché per molti buongustai i dessert sono l’apice del gusto. La base di numerose ricette di dessert è costituita dai prodotti lattieri. In qualità di pioniera innovativa in nicchie strategiche, il Gruppo Emmi tiene conto di questi aspetti e negli ultimi anni ha progressivamente sviluppato e ampliato le proprie competenze nel settore dei dessert premium refrigerati, un mercato che continua a registrare una forte crescita in tutto il mondo.
Le basi sono state poste dal 2012 al 2017 con l’acquisizione dei tre produttori italiani di dessert A-27, Rachelli e Italian Fresh Foods, che nel 2018 sono stati accorpati in Emmi Dessert Italia. Un anno dopo si è aggiunta la Pasticceria Quadrifoglio nella zona di Modena, che continua a esistere come marchio autonomo. Tutte e quattro le aziende nacquero come
piccoli laboratori a conduzione familiare. Nonostante siano cresciute nel corso degli anni andando ben oltre i confini nazionali, hanno preservato l’arte della produzione artigianale di dessert esclusivi.
Quattro anni fa, l’acquisizione di Indulge Desserts ha inaugurato l’espansione nel settore americano dei dessert. L’azienda, cresciuta anch’essa in oltre trent’anni grazie a varie acquisizioni, è sinonimo di dessert d’ispirazione italiana, americana e latino-americana. Parallelamente, Emmi Italia ha fatto il proprio ingresso negli Stati Uniti, il maggiore mercato di dessert al mondo.
Le acquisizioni mirate come quella nella rete globale dei dessert rafforzano la posizione e le competenze del Gruppo Emmi nei rispettivi mercati, consolidano il posizionamento all’interno della nicchia strategica
e accelerano la crescita organica. Queste considerazioni valgono in modo particolare nel caso della recente acquisizione di Mademoiselle Desserts, fornitore leader in Francia nel settore dei dessert premium. Questa operazione riunisce sotto lo stesso tetto tutte le principali tradizioni nel campo dei dessert. Infatti, oltre che in Italia e negli Stati Uniti, i dessert vantano anche in Francia una lunga tradizione dal punto di vista storico-culturale. La qualità, la raffinatezza e la versatilità che rendono famosa la cucina francese nel suo complesso si riflettono anche nell’esclusivo assortimento di pasticceria di Mademoiselle Desserts, leader anche nel settore in-store bakery e food service. In qualità di azienda in possesso della certificazione B Corporation, Mademoiselle Desserts si impegna come il Gruppo Emmi a creare valore aggiunto a livello sociale e a promuovere la sostenibilità ecologica per un futuro responsabile dell’economia.
L’ultima fase di espansione fa del Gruppo Emmi un’autentica Desserts PowerHouse, che si contraddistingue per un assortimento completo e innovativo di alta qualità e per le solide partnership con la clientela. Grazie alla fusione con le attuali società attive nel settore dei dessert, il Gruppo Emmi riesce quasi a raddoppiare il fatturato in questa nicchia strategica. In futuro i dessert premium refrigerati rappresenteranno quindi il 17 % del fatturato complessivo.
«Con la nostra acquisizione del gruppo Mademoiselle Desserts creiamo una ‹Desserts PowerHouse› Emmi con tutte le società specializzate in dessert del Gruppo Emmi. In qualità di ‹Category Captain› riuniamo così sotto lo stesso tetto tutte le principali tradizioni nel campo dei dessert e possiamo offrire alla nostra clientela una gamma innovativa e di alta qualità.»
Ricarda Demarmels, CEO del Gruppo Emmi
Didier Boudy, CEO di Mademoiselle Desserts
1 Qual è stato per te il momento saliente dell’anno? Il momento in cui abbiamo deciso di proiettarci verso il futuro insieme a Emmi è stato senza dubbio il clou dell’anno. In un certo senso, negli ultimi 15 anni ho lavorato per riuscire a raggiungere un giorno questo traguardo. Ci sono voluti mesi di lavoro intenso e il management di entrambe le parti ha dovuto fare i conti con una pressione enorme. Dopo la firma eravamo esausti, ma felicissimi e orgogliosi!
2 Cosa contraddistingue Mademoiselle Desserts? In primo luogo nostri prodotti di altissima qualità. In tutte le nostre categorie principali miriamo a offrire una qualità ai massimi livelli. Riforniamo molte imprese artigiane tradizionali in tutte le nostre regioni. In secondo luogo, abbiamo un team fantastico e molto motivato. Ovunque si percepisce un’energia impressionante e si tocca con mano l’apprezzamento reciproco dei nostri team. Amiamo lavorare per Mademoiselle. In terzo luogo, ci distinguiamo nettamente da molti concorrenti perché il nostro impegno in materia di CSR è frutto di anni di lavoro ed è autentico. Siamo certificati B Corp, un traguardo che a livello mondiale solo poche aziende di queste dimensioni hanno saputo raggiungere.
3 Cosa significa per te la Desserts PowerHouse? Per noi è sia la fine di uno straordinario viaggio lungo 15 anni sia l’inizio di una fantastica avventura con Emmi in una
Inoltre, la direzione delle società specializzate in dessert sarà riunita sotto la guida di Didier Boudy, l’ex CEO di Mademoiselle Desserts. «Forte di questa partnership, non vedo l’ora di portare avanti lo sviluppo strategico del settore dei dessert del Gruppo Emmi e di sfruttare le relative sinergie con l’obiettivo di crescere», afferma il neo-designato «Monsieur Dessert».
Testo Corin Ballhaus Foto Copyright, Mademoiselle Desserts, Francia
Desserts PowerHouse che abbiamo sognato per anni. Siamo molto lieti di assumere una tale posizione di leadership in Europa e nel mondo. È un punto di svolta che capita una sola volta nella vita.
4 Cosa ti motiva a livello personale? L’amore.
Solo chi agisce in armonia con gli esseri umani, gli animali e l’ambiente può avere successo a lungo termine: Emmi è rimasta fedele con coerenza a questa convinzione, assumendo un ruolo pionieristico nel settore.
Negli scorsi decenni Emmi ha vissuto un profondo cambiamento e da azienda radicata a livello locale è diventata un gruppo aziendale operante su scala internazionale. Nel 2022 il suo fatturato ha superato per la prima volta la soglia di 4 miliardi di franchi svizzeri. Nonostante la forte crescita delle affiliate e del personale, i valori fondamentali sono rimasti invariati: fin dagli anni della sua fondazione, al pari dell’organizzazione che l’ha preceduta, la Zentralschweizerischer Milchverband Luzern (MVL), Emmi desidera assumersi le proprie responsabilità sul piano sociale, ecologico ed economico ed essere un partner affidabile per tutti i gruppi di interesse.
Questa stabilità di valori è espressa da un percorso di crescita prudente: le decisioni strategiche e le acquisizioni sono sempre orientate alla creazione di valore aggiunto a lungo termine. Questo atteggiamento di fondo è percepito in primo luogo dal personale. Nel DNA di Emmi non c’è infatti solo un approccio globale alla sostenibilità, poiché anche un rapporto basato sulla stima reciproca e l’elevata identificazione con il datore di lavoro sono un tratto distintivo del mondo Emmi. Entro il 2027, addirittura tutte le collaboratrici e tutti i collaboratori, a tutti i livelli e in tutti i profili professionali, avranno un piano di sviluppo. In questo modo Emmi permette loro di stare al passo con i cambiamenti e il progresso tecnologico in un ambiente caratterizzato da un clima di fiducia, rafforzando così la concorrenzialità di ogni persona sul mercato del lavoro. Al contempo Emmi dimostra di avere a cuore il proprio personale in qualità di datore di lavoro: entro il 2027 punta infatti a coprire la metà dei posti vacanti con candidate e candidati interni.
Agire nel rispetto dell’ambiente e senza perdere di vista il mercato
Fare la cosa giusta continuando a registrare ottimi risultati a livello economico: partendo da questa posizione di forza, Emmi può assumere un ruolo pionieristico e operare nel rispetto dell’ambiente e senza perdere di vista il mercato. A questo proposito è emblematica l’iniziativa di settore «KlimaStaR Milch», co-promossa da Emmi, che rende l’industria lattiera più rispettosa del clima ed efficiente sotto il profilo delle risorse. Emmi funge da modello a livello dell’intero Gruppo: entro il 2027 il latte acquistato dalle affiliate dovrà essere prodotto secondo gli standard di sostenibilità che registrano i risultati migliori nel confronto regionale. A essere determinanti sono criteri non solo ecologici, ma anche sociali come il reddito.
Lavorare il latte prodotto in modo sostenibile e ridurre le emissioni, il consumo idrico e gli sprechi alimentari lungo l’intera catena di creazione del valore non è solo nell’interesse della società, ma mette anche l’intero settore nelle condizioni di affrontare le sfide future.
L’operato responsabile di Emmi trova la sua massima espressione nel purpose dell’azienda: insieme creiamo i migliori momenti di latte, oggi e per le generazioni future.
Su Durgut e Geri Schatt si scambiano i rispettivi ruoli professionali. In questa intervista reciproca rivelano le loro aspettative, come intendono rafforzare la sostenibilità e qual è la loro visione della sostenibilità da Emmi.
Geri: Cosa ti ha spinto a lavorare nel settore della sostenibilità?
Su: La mia attività nel marketing mi ha regalato molti spunti interessanti e grandi soddisfazioni. Qualche anno fa, questo percorso mi ha portata dall’affiliata di Essen alla sede principale di Lucerna (Svizzera), dove ho potuto gestire progetti straordinari e stimolanti. Ho imparato molto sulla sostenibilità, in particolare con riferimento agli imballaggi e alle materie prime. Queste conoscenze mi hanno spinta a integrare maggiormente i principi di sostenibilità nei miei progetti e a trovare soluzioni appropriate dal punto di vista ecologico ed economico. Queste esperienze hanno aumentato il mio interesse per la sostenibilità e mi hanno motivata a lavorare in un settore che ha un impatto positivo sull’ambiente e sulla società, senza trascurare i valori economici di un’azienda. Non vedo l’ora di ricoprire il nuovo ruolo.
Su: Quali tappe professionali ti hanno segnato di più e perché?
Geri: È difficile individuare una tappa nello specifico: tutto il percorso è stato importante e ha rappresentato uno sviluppo continuo che mi ha aiutato a maturare esperienze e a creare una preziosa rete di contatti. In qualità di responsabile della sede di Dagmersellen (Svizzera) ho acquisito senza dubbio
dimestichezza con la gestione dell’attività e la produzione, ma mi sono anche appassionato al tema della sostenibilità. Nel mio ruolo di responsabile Sicurezza del Gruppo ho potuto farmi un’idea completa dell’intero Gruppo, comprese le disposizioni di legge e le linee guida. Inoltre ho sviluppato approcci per motivare il personale ad affrontare tali tematiche. In qualità di responsabile di progetto Prodotti freschi a Emmen ho acquisito sia un know-how tecnico sia competenze di project management. Dal mio punto di vista, parlare la lingua della produzione, avere conoscenze tecniche, conoscere il settore alimentare e contare su una buona rete di contatti sono stati fattori decisivi per il ruolo di responsabile Sostenibilità.
Geri: Quali primi passi intendi compiere per ambientarti nel tuo nuovo ruolo di Head Group Sustainability? Su: Hai fatto bene a proporre il reporting come tema chiave all’inizio della mia esperienza nel team Sostenibilità. In questo modo ho potuto acquisire una visione molto ampia della sostenibilità in Emmi. Ora vorrei approfondire gli argomenti, in particolare il tema dei gas serra e dell’industria lattiera sostenibile, che figurano tra le nostre priorità strategiche. Inoltre, mi piacerebbe capire meglio come funzionano i nostri Paesi in termini di sostenibilità
e quali sono le sfide locali. Una cosa che ho imparato in particolare dalle nostre discussioni è che la sostenibilità ha un carattere prettamente regionale: le differenze regionali in termini di clima, disponibilità di risorse, tradizioni culturali, strutture economiche e contesto politico richiedono di adeguare alle singole condizioni gli approcci alla sostenibilità. Spesso non è possibile attuare un piano unitario, destinato a fallire in conseguenza della dimensione regionale del tema. In più, non vedo l’ora di collaborare ancora più a stretto contatto all’interno del team. Insieme definiremo il nostro modus operandi e ci assicureremo di concentrarci sui temi giusti.
Geri: Cosa ti aspetti dal tuo nuovo team e come vorresti impostare la collaborazione?
Su: Gestisco già un team eccezionale, e questo per me rappresenta un vero vantaggio! Ritengo che sia importante continuare a fare affidamento sulla fiducia, su una comunicazione sincera e su obiettivi condivisi. Mi auguro che ognuno di noi abbia spirito d’iniziativa, sia affidabile e contribuisca attivamente alla collaborazione. Per me è importante creare un ambiente di lavoro in cui confrontarsi regolarmente, fornire un feedback e sostenere i punti di forza di ciascuno. In questo modo possiamo crescere insieme e promuovere la sostenibilità in Emmi. A entusiasmarmi in modo particolare è la motivazione intrinseca di ogni membro del team. Per noi la sostenibilità è non solo un obiettivo professionale, ma anche un atteggiamento personale che richiede formazione continua e disponibilità ad accogliere nuove idee. Ci perfezioniamo costantemente con l’obiettivo di contribuire in modo attivo a un futuro sostenibile.
Su: Quali progetti o iniziative che hai avviato ti stanno particolarmente a cuore e perché?
Geri: Il progetto «Laboratorio del clima» che abbiamo sviluppato e realiz-
zato insieme a MyClimate per le nostre apprendiste e i nostri apprendisti. Altrettanto importante è il progetto di teleriscaldamento a Suhr (Svizzera), frutto di coraggio e lungimiranza e oggi fonte di grande soddisfazione. Anche il progetto RecyPac in Svizzera per l’economia circolare della plastica e dei cartoni per bevande rappresenta un’importante pietra miliare. Nel corso degli anni abbiamo sostenuto con forza questa iniziativa, a cui abbiamo contribuito con il nostro lavoro. Anche dai progetti «KlimaStaR Milch» e «Klimatisch» emergono il lavoro pionieristico e il senso di responsabilità di Emmi. Particolarmente degna di nota è la collaborazione con LPA e fornitori di latte per rilevare e ridurre l’impronta ecologica del settore lattiero.
Su: La tua idea di sostenibilità è cambiata nel corso della tua carriera?
Geri: Assolutamente sì. All’inizio era una piantina delicata, e ho dovuto lottare per far sì che questo argomento venisse messo all’ordine del giorno. Oggi la dinamica è cambiata radicalmente. La sostenibilità è sempre più parte integrante della nostra strategia aziendale e della nostra quotidianità. L’interesse e l’attenzione di diversi stakeholder sono aumentati in misura considerevole e, di conseguenza, sono naturalmente cresciute anche le richieste esterne e le esigenze nei confronti della nostra azienda. All’inizio ho cercato di sviluppare delle caratteristiche di unicità per Emmi, ma poi mi sono sempre più reso conto che le sfide nel settore della sostenibilità possono essere superate solo insieme, vale a dire collaborando con gli attori della catena di creazione del valore. Dimostriamo il nostro valore aggiunto come azienda non tanto con una soluzione, quanto con l’approccio con il quale educhiamo, sensibilizziamo e riuniamo i soggetti coinvolti grazie alla nostra buona reputazione.
Geri: In che modo pensi di rafforzare ulteriormente la cultura della sostenibilità all’interno del Gruppo?
Su: La nostra mentalità gioca un ruolo decisivo nel vedere la sostenibilità non solo come una sfida, ma anche come un’opportunità. Con il giusto approccio, può aiutarci a creare vantaggi competitivi, a promuovere le innovazioni e ad avere successo a lungo termine. Mi fa molto piacere che Emmi abbia già una forte cultura della sostenibilità. Credo che come team e con l’aiuto di ogni collaboratrice e collaboratore di Emmi possiamo contribuire a consolidare ulteriormente questo atteggiamento parlando di sostenibilità nel contesto giusto, ossia in modo adeguato e pertinente alla situazione, al team e gli obiettivi dell’azienda. Non dobbiamo presentare la sostenibilità come un concetto astratto o una soluzione isolata, ma renderla concreta e tangibile. Per noi come team sarà importante continuare a dare visibilità alle best practice dei nostri Paesi per imparare gli uni dagli altri, crescere insieme nel nostro viaggio verso la sostenibilità e integrare questo tema ancora più saldamente nella nostra cultura aziendale.
Geri: Che direzione vorresti imprimere alla strategia di sostenibilità del Gruppo nei prossimi cinque anni?
Su: Pensando alla strategia di sostenibilità del Gruppo, nei prossimi anni vorrei consolidare e integrare ancora di più la sostenibilità all’interno dell’organizzazione Vorrei che questo tema diventasse parte della nostra filosofia e del nostro operato, in modo che venga tenuto automaticamente in considerazione in tutti i nostri processi e in tutte le nostre decisioni. Solo in questo modo noi di Emmi possiamo contribuire a generare un impatto positivo e a lasciare un’eredità preziosa alle generazioni future.
RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS SERRA CON LE POMPE DI CALORE
Con la nostra visione netZERO 2050 per la riduzione delle emissioni di gas serra ci siamo posti un obiettivo ambizioso. Per raggiungerlo, vogliamo tra l’altro incrementare le energie rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica e impiegare nuove tecnologie. Tra queste rientrano anche le pompe di calore.
Attualmente, i nostri siti produttivi utilizzano prevalentemente vapore generato da combustibili fossili per fornire il calore necessario ai processi. Inoltre, il freddo viene prodotto con sistemi di raffreddamento alimentati a corrente. Le pompe di calore hanno il vantaggio di produrre contemporaneamente calore e freddo, entrambi necessari per la produzione di latte e dessert, utilizzando l’elettricità e il calore ambientale o disperso. Si tratta di una tecnologia molto efficiente in quanto l’energia termica fornita supera quella elettrica consumata. Le emissioni dirette (Scope 1, vedere riquadro informativo) vengono pertanto ridotte, poiché vengono brucia-
ti meno combustibili fossili. Allo stesso tempo, nonostante l’incremento del consumo di corrente dovuto all’impiego di elettricità verde, le emissioni indirette (Scope 2) non aumentano.
Carla Tur Mel∙lo e Geri Schatt, gli esperti di gas serra del team Sostenibilità del Gruppo Emmi, sono convinti che i sistemi a pompa di calore rappresentino al momento la tecnologia più interessante per la produzione di energia termica industriale e che offrano le migliori prospettive per il futuro in vista del raggiungimento dell’obiettivo netZERO 2050. Nel 2024 si sono svolti dei workshop nelle sedi Emmi di EDITA a Gattico (Italia), Pasticceria Quadrifoglio a Modena (Italia) e Kaiku presso Lácteos de Navarra (Spagna). In quelle occasioni, le sedi sono state analizzate nel loro insieme: quali sono le fonti di calore e da dove nasce il fabbisogno energetico? È importante ricordare che a volte non è necessaria alcuna pompa di calore, ma si possono utilizzare fonti di calore già esistenti. Se negli stabilimenti è stata riscontrata la necessità di installare questi impianti, si è verificato se fosse possibile implementare in loco la tecnologia delle pompe di calore e sono stati definiti i passi successivi.
Come stiamo già utilizzando le pompe di calore?
L’impianto di produzione di Etten-Leur (Paesi Bassi) è dotato di un sistema a pompa di calore per la produzione di calore a partire dall’elettricità anziché dal gas per gran parte dello stabilimento. In tempi di prezzi energetici elevati, ciò crea un vantaggio competitivo. Grazie al sistema, il sito è in grado di utilizzare il calore residuo della fabbrica casearia sull’altro lato della strada per il proprio impianto di polveri.
Le condizioni locali richiedono soluzioni individuali Le pompe di calore devono essere considerate come un sistema olistico e il loro impiego nelle varie sedi deve essere verificato singolarmente, in quanto le condizioni locali variano in misura considerevole da un impianto all’altro. Ad accomunarle è tuttavia la necessità di utilizzare l’elettricità per la loro alimentazione.
«Per ottimizzare l’uso delle pompe di calore, occorre sempre tenere conto dei livelli di temperatura effettivamente necessari. Spesso ci accorgiamo che i processi negli impianti di produzione non sono completamente ottimizzati e che le temperature per i consumatori potrebbero essere abbassate», afferma Carla Tur Mel·lo, Responsabile del progetto Sostenibilità.
L’impiego delle pompe di calore deve essere economicamente vantaggioso. Sebbene attualmente in alcune regioni manchi il business case finanziario, è necessario verificare se questa tecnologia rappresenti un’opzione in un determinato momento. Nelle nostre attività negli Stati Uniti e in Tunisia, ad esempio, le pompe di calore non sono attualmente considerate redditizie, poiché il gas è significativamente più economico dell'elettricità a livello locale e i costi non possono essere compensati nonostante il vantaggio in termini di efficienza.
Emissioni di gas serra lungo la catena di creazione del valore di
Ecco come Emmi analizza le proprie fonti di emissione
Catena di creazione del valore
(z.B Brennsto e, Kältemittel).
Scope 2 umfasst die indirekten, mit (z. B. Elektrizität, Fernwärme).
Scope 3 umfasst alle vor- und nachgelage sind das beispielsweise die Milchproduktion von Produktverpackungen.
• Lo Scope 1 comprende tutte le emissioni causate direttamente dall’azienda (ad es. combustibili, refrigeranti).
• Lo Scope 2 comprende le emissioni indirette causate dall’energia acquistata (ad es. elettricità, teleriscaldamento).
1 umfasst alle direkt vom Unternehmen verursachten Emissionen (z.B Brennsto e, Kältemittel).
Scope 2 umfasst die indirekten, mit eingekaufter Energie verursachten Emissionen (z. B. Elektrizität, Fernwärme).
Esistono tre categorie (i cosiddetti «Scope») che aiutano le aziende ad analizzare le proprie emissioni e a sviluppare strategie per ridurre la CO₂. Ogni categoria comprende diverse fonti di emissione, ciascuna delle quali richiede misure specifiche. L’ottimizzazione di una categoria non porta automaticamente al miglioramento degli altri settori, motivo per cui occorre sempre tenere conto del contesto generale. Le emissioni dello Scope 1 possono essere ridotte ad esempio tramite l’impiego di pompe di calore, pena però l’aumento delle emissioni dello Scope 2 se non viene utilizzata elettricità proveniente da fonti rinnovabili.
• Lo Scope 3 comprende tutte le emissioni di gas serra a monte e a valle. Nel caso di Emmi si tratta ad esempio della produzione di latte e della produzione e/o dello smaltimento degli imballaggi dei prodotti.
Scope 3 umfasst alle vor- und nachgelagerten Treibhausgasemissionen. Bei Emmi sind das beispielsweise die Milchproduktion und die Herstellung respektive Entsorgung von Produktverpackungen.
Da gennaio 2023 la Group Supply Chain (GSC) lavora secondo un modello agile: il personale gestisce i progetti sempre più spesso in cosiddette squad. Questo articolo illustra le esperienze maturate finora e i vantaggi di questa nuova forma di collaborazione.
Il team di circa 25 persone della Group Supply Chain (GSC) esegue analisi e fornisce supporto in caso di problemi di qualsiasi tipo; spesso si tratta di processi e procedure da ottimizzare. Tuttavia, nel 2022 la stessa GSC, guidata da Kai Könecke, ha avuto un problema: le risorse non erano più sufficienti per soddisfare le richieste provenienti dall’universo Emmi. Ed è così che, a poco a poco, è nata l’idea di riorganizzare il team e di strutturare il lavoro in modo diverso. Oggi vengono spesso istituiti temporaneamente gruppi di progetto, le cosiddette squad, che affrontano una problematica specifica.
Il bello è che a questi gruppi di progetto possono unirsi anche collaboratrici e collaboratori di Emmi che non fanno parte del team della GSC, ma che sono in possesso di importanti competenze per contribuire alla soluzione del problema. Infatti, l’idea alla base delle squad è che il personale delle funzioni e dei settori più disparati, operante sia per Emmi Svizzera che a livello internazionale, metta a disposizione il proprio know-how e le proprie prospettive per elaborare le richieste.
Come sono cambiate le strutture del team
Il team di Kai Könecke lavora seguendo questo principio ormai da quasi due anni. Le richieste vengono smistate da un organo chiamato «Kitchen», composto dai membri del team della GSC. In seguito si decide per quali problematiche creare una squad. I reparti della GSC, oggi chiamati basecamp, sono tuttora attivi. I livelli gerarchici sono tuttavia molto più piatti, poiché Kai Könecke ora comunica direttamente con l’intero team (team oneGSC) tramite chiamate di debriefing o riunioni. Questa nuova organizzazione ha avuto un risvolto positivo, intensificando lo scambio reciproco.
Le esperienze con questo modello agile sono molto positive. «Abbiamo rafforzato lo spirito di squadra e siamo riusciti ad andare oltre la nostra struttura a compartimenti stagni. Allocando le risorse in modo più agile e introducendo nuovi punti di vista grazie
«La collaborazione in un team interdisciplinare permette di imparare da diversi ambiti specialistici.»
Céline Amrein, Head Demand Planning
alle squad, siamo riusciti a rafforzare sia l’innovazione che l’efficienza», afferma soddisfatto Kai Könecke. Ad approfittarne sono anche le collaboratrici e i collaboratori esterni alla GSC che si organizzano in squad.
Céline Amrein, che ha fatto parte di una squad addetta al Sales e Operations Planning Process in qualità di Head Demand Planning, sottolinea come questo metodo di lavoro contribuisca allo sviluppo personale, soprattutto considerato che all’interno di una squad si assumono nuove prospettive e si sviluppano soluzioni innovative: «La collaborazione in un team interdisciplinare permette di imparare da diversi ambiti specialistici».
Nei quasi due anni trascorsi dall’introduzione di questo metodo agile sono già state formate più di 40 squad in 7 diversi Paesi e con circa 75 collaboratrici e collaboratori di Emmi. È nato così un pool interno di talenti con oltre 100 membri del personale di Emmi, di cui si potranno sfruttare le competenze anche in vista della futura istituzione di nuove squad.
Un esempio concreto: quanto è sostenibile il latte?
Alina Lötscher, Sustainability Manager GSC, ci spiega come funziona esattamente il modello agile prendendo come esempio la misurazione della sostenibilità del latte. Questa materia prima è pur sempre al centro dell’impegno del Gruppo Emmi a favore della sostenibilità. Poiché un obiettivo strategico importante è soddisfare al 100 % i criteri di sostenibilità, è indispensabile disporre di un Key Performance Index consolidato in grado di misurare i progressi compiuti. «Grazie al mix di interdisciplinarità e ambiente adeguato siamo riusciti a trovare in breve tempo le risposte giuste a questa domanda, che all’inizio sembrava molto tecnica, e a capire come procedere».
Il team della squad, composto da cinque persone, aveva quindi il compito di definire un metodo che riunisse le dimensioni di misurazione utilizzate fino a
quel momento per impiegare in futuro un unico KPI per il rapporto annuale, il report di sostenibilità o, più semplicemente, per gestire i processi. I risultati sono evidenti: ora c’è un solo KPI per il latte sostenibile per tutti i settori di attività, il metodo è chiaramente definito e documentato e il valore può essere aggiornato in tutta semplicità grazie a un tool di Excel.
Premesse importanti per questa trasformazione
L’esempio mostra anche chiaramente i fattori che permettono a questa forma agile di collaborazione di portare a risultati concreti: il giusto mix di competenze e nuove prospettive. Concretamente, oltre a esperte ed esperti, devono far parte delle squad anche le collaboratrici e i collaboratori che finora non si sono occupati da vicino del tema in questione. È necessario cercare proattivamente questi membri del personale e aiutarli ad acquisire familiarità con il metodo.
Non da ultimo, le squad presuppongono un buon onboarding di tutti i membri e un’atmosfera basata sulla fiducia che permetta di lavorare al di fuori delle classiche gerarchie e strutture rigide. La fiducia è stata anche alla base della trasformazione del team della GSC: «Questi cambiamenti possono essere fonte di timori. Tutti noi siamo stati coinvolti fin dall’inizio in modo trasparente in questa trasformazione e l’abbiamo portata avanti insieme come team. È stato un grande processo di apprendimento che ha cementato il nostro rapporto», sottolinea Andrea Koller, che oggi fa parte del team della GSC insieme a Marie-Kristin Schmid in qualità di Transformation Manager.
Il team della GSC mette a disposizione competenze e risorse: hai in mente un argomento da elaborare a livello di squad? O vorresti fare parte di una squad in futuro?
La capacità di utilizzare l’intelligenza artificiale (IA) è decisiva sia per il presente che per il futuro. Noi di Emmi ci siamo già messi al lavoro.
Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA) procede a un ritmo sostenuto. Chiunque può utilizzarla, ad esempio accedendo a ChatGPT. Gli esperti e i media prevedono che tra qualche tempo non ci si potrà più fidare di un’immagine e che mestieri semplici potranno essere facilmente sostituiti dall’intelligenza artificiale. Al momento, tuttavia, la realtà sembra molto meno critica. Anche se l’intelligenza artificiale cambierà alcuni dei nostri metodi di lavoro, come hanno fatto ad esempio Internet e l’introduzione di Google, ci sarà ancora bisogno di noi esseri umani. È importante che noi come membri del personale, come Emmi e come società ci confrontiamo attivamente con questo tema e siamo consapevoli delle opportunità che offre e dei rischi che nasconde.
Uso responsabile dell’IA
Con l’intelligenza artificiale generativa, oggi ci basta premere un pulsante per generare un testo, creare un’immagine o trovare lo spunto che stavamo cercando. Chi utilizza già tool di IA come ChatGPT, avrà forse notato che le informazioni fornite non sono sempre subito all’altezza delle nostre aspettative. A volte i contenuti sono addirittura errati o esprimono dei pregiudizi. Quando utilizziamo questi strumenti di IA, è importante essere consapevoli del fatto che non sempre producono risultati privi di errori. Emmi ha redatto delle linee guida per un uso responsabile dell’IA. Riepiloghiamo qui i punti più importanti:
• Sei responsabile dei contenuti generati dall’IA
• Devi sempre analizzare con occhio critico i contenuti generati dall’IA
• Devi contrassegnare i contenuti generati dall’IA come tali
• Non devi inserire dati confidenziali nei tool di IA. Per le eccezioni si vedano le linee guida sull’IA
L’IA nella quotidianità di Emmi
A novembre 2023, con Copilot in Edge noi di Emmi abbiamo fornito un’alternativa a
ChatGPT. Copilot in Edge può riassumere informazioni, generare immagini o fungere da sparring partner. È possibile formulare le richieste con frasi intere e persino nella lingua preferita. In pochi secondi, Copilot in Edge raccoglie conoscenze provenienti da diverse fonti Internet e collega le informazioni in modo intelligente.
Esempio: «Dimmi come devo formulare un obiettivo annuale.» oppure «Crea un’immagine di una mucca su un prato con accanto un bidone del latte.»
EmmiGPT: uno strumento con una marcia in più
Per poter consultare con semplicità anche informazioni riguardanti Emmi, a giugno 2024 abbiamo reso disponibile il primo EmmiGPT. In pochi secondi, questo strumento raccoglie le conoscenze provenienti da documenti interni selezionati e collega le informazioni in modo intelligente. Come fonte vengono utilizzati esclusivamente documenti interni specifici, quindi non informazioni provenienti da Internet. Anche per EmmiGPT è possibile digitare la richiesta nella lingua preferita. Attualmente noi di Emmi utilizziamo due EmmiGPT: uno per le direttive in materia di qualità, sicurezza e ambiente e uno per tutti i temi HR.
Esempio: «Quali assenze brevi vengono pagate?»
Una nuova dimensione dell’assistenza IA
In futuro l’IA ci supporterà anche direttamente nella nostra postazione di lavoro digitale «EmmiConnect». Con Copilot in EmmiConnect è possibile cercare informazioni all’interno di Emmi, creare contenuti direttamente nelle app di Office (ad esempio Word e PowerPoint) o riassu -
Cos’è l’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale (IA) è una tecnologia che imita l’intelligenza umana. I sistemi di intelligenza artificiale sono in grado di svolgere compiti che normalmente richiedono il pensiero umano. Ne sono un esempio il riconoscimento di schemi, l’apprendimento dalle esperienze e la risoluzione di problemi complessi. L’IA generativa è una sottocategoria dell’IA in grado di creare nuovi contenuti, come testi o immagini.
mere i propri messaggi. Copilot in EmmiConnect è assolutamente sicuro, poiché le informazioni non escono dall’ambiente Emmi e vengono visualizzati solo i dati a cui ha accesso la persona in questione. Dopo un primo esperimento pilota nel settore IT, due terzi delle persone partecipanti hanno dichiarato che questo strumento permette loro di svolgere il lavoro più velocemente. Attualmente stiamo testando Copilot in EmmiConnect con un’utenza selezionata proveniente da diversi settori specialistici per individuare casi d’uso concreti e il potenziale per Emmi.
Esempio: «Riepiloga i miei messaggi degli ultimi due giorni e dimmi quali compiti devo ancora svolgere» oppure «Riepiloga la riunione di Teams ed elenca i compiti che mi sono stati assegnati.»
Prompting: un’arte tutta da imparare Indipendentemente dall’IA generativa utilizzata, la comunicazione con essa, nota anche come prompt, deve essere appresa. La qualità e l’accuratezza delle risposte dipendono direttamente dalla struttura e dal contenuto della richiesta. A luglio abbiamo iniziato primi corsi di Prompt Engineering. Avendo riscontrato un grandissimo interesse, ora offriamo anche un e-learning, che non solo mostra come funziona un’IA generativa, ma fornisce anche i migliori consigli e trucchi per ottenere il più rapidamente possibile le risposte desiderate. Trovi l’e-learning sulla piattaforma didattica di HR Suite.
Se hai domande sull’argomento puoi rivolgerti a Marisa Michlig e Flurina Baumann.
Il 2024 è stato un anno all’insegna dello sviluppo e del «growing together». I membri della Direzione del Gruppo Natalie Rüedi e Kai Könecke ci raccontano perché è importante lo sviluppo del personale, spiegano quali responsabilità ne derivano e ci rivelano quali consigli danno a collaboratori e collaboratrici e dirigenti.
«In continuo sviluppo» è uno dei valori di Emmi.
Cosa significa per voi «sviluppo»?
Natalie: Sviluppo per me significa arricchirsi di sfaccettature, essere curiosi, tenere occhi e orecchie aperti ed essere animati dal piacere della scoperta, proprio all’insegna del nostro motto «Keep exploring».
Kai: Lo sviluppo inizia da ogni individuo. Personalmente sono convinto che tutte le nostre collaboratrici e tutti i nostri collaboratori abbiano un forte impulso interiore a crescere e siano alla ricerca di opportunità per imparare cose nuove. È una risorsa preziosissima per la motivazione e il benessere personale. Il nostro compito come Gruppo Emmi e come dirigenti è pertanto quello di creare un contesto favorevole.
Come imparate nella vita di tutti i giorni?
Kai: Imparo soprattutto imitando comportamenti che ritengo positivi o corretti.
Natalie: Lo stesso vale per me. Leggo molto, ascolto attentamente durante le conversazioni e osservo come gli altri affrontano le cose. Imito determinati approcci e metodi e li metto in pratica nella mia vita quotidiana.
Sembra che conosciate molto bene il tema dell’apprendimento.
Natalie: Ci sono molte cose che ancora non conosco o non so fare. Ma è proprio questo che trovo incredibilmente avvincente. Ritengo che si possa migliorare programmando con più efficacia i tempi di apprendimento e rispettandoli con maggiore sistematicità. Nella mia vita di tutti i giorni l’apprendimento è costante, ma spesso avviene purtroppo in modo inconsapevole.
Kai, come vivi lo sviluppo nella tua quotidianità in qualità di dirigente?
Kai: Procedo in modo relativamente strutturato. Con le mie collaboratrici e i miei collaboratori organizzo regolarmente riunioni in cui il tema dello sviluppo è all’ordine del giorno. Quando affrontiamo i vari argomenti, cerco di offrire al mio personale il sostegno adeguato, forte di un rapporto basato sulla fiducia e di una cultura del dialogo aperta.
In che modo il personale può promuovere il proprio sviluppo?
Natalie: Lo sviluppo non può essere delegato e per
questo è importante assumersene la responsabilità. Occorre dimostrare un atteggiamento aperto, essere propensi a imparare nonché avere una buona dose di coraggio e anche di determinazione per cogliere al volo le opportunità, soprattutto se non corrispondono al 100 % alle nostre aspettative. Se il tema dello sviluppo non viene affrontato dal personale dirigente, consiglio alle collaboratrici e ai collaboratori di cercare proattivamente il dialogo. La frase «Vorrei cambiare» può essere l’inizio di qualcosa di nuovo senza per forza cambiare impiego. In circa il 70 % dei casi, infatti, lo sviluppo avviene nell’ambito della propria posizione lavorativa.
Kai: All’inizio è importante riflettere su sé stessi: quali sono i miei obiettivi e le mie motivazioni? Cosa mi stimola, cosa mi frustra? Le risposte a queste domande costituiscono la base del proprio percorso di sviluppo.
Quali possibilità di perfezionamento hanno a disposizione le collaboratrici e i collaboratori di Emmi?
Natalie: Emmi offre numerose possibilità di sviluppo, che tuttavia devono essere riconosciute come tali da chi desidera fruirne. Tutti noi impariamo ogni giorno facendo i conti con nuove domande e situazioni, sia nella produzione che in ufficio, dove i processi, le tecnologie, prodotti e la collaborazione sono soggetti a continui cambiamenti. Inoltre, Emmi propone un’ampia offerta interna di perfezionamento e numerose opportunità esterne, ma anche attività come giornate di prova, shadowing e affiancamento di colleghe e colleghi ampliano i propri orizzonti.
Quale consiglio date al personale dirigente?
Natalie: Siate consapevoli della vostra funzione di modello. Parlate del vostro sviluppo personale, non perdete la curiosità e non smettete mai di imparare: è così che sarete credibili. Inoltre consiglio di usare gli strumenti in EmmiNet e di sfruttare il feedback come mezzo didattico.
Kai: In qualità di dirigenti, costruitevi una reputazione di «sviluppatori»: le persone migliori si uniranno spontaneamente al vostro team solo se promuovete, sostenete e motivate le collaboratrici e i collaboratori. Il mio consiglio: siate lungimiranti e abbiate il coraggio di lasciare andare le vostre collaboratrici o i vostri collaboratori migliori. Un giorno torneranno con nuove energie ed esperienze.
Se poteste esprimere un desiderio per il prossimo anno riguardo al tema dello sviluppo, quale sarebbe?
Kai: Mi auguro che lo sviluppo diventi un tema consolidato, che il personale dirigente si occupi in modo del tutto naturale dello sviluppo delle proprie collaboratrici e dei propri collaboratori e che i membri del personale si assumano le proprie responsabilità. Il reparto HR dovrebbe solo affiancare le persone, senza dover convincere nessuno dell’importanza dell’argomento.
Nel video (vedere codice QR) trovi la risposta di Natalie.
Natalie, quale storia di sviluppo ti ha entusiasmata di recente?
Natalie: Nel corso di una visita presso lo stabilimento di Kirchberg (Svizzera) mi hanno colpito diverse storie di sviluppo: ho parlato con varie collaboratrici e vari collaboratori, che mi hanno raccontato il loro percorso di sviluppo professionale dagli inizi fino alle posizioni attuali, a cui sono giunti dopo aver cambiato vari impieghi. Tutti erano visibilmente fieri del proprio percorso professionale e di ciò che hanno imparato e raggiunto. Questo orgoglio mi ha commosso molto.
Grazie, Natalie e Kai, per questa chiacchierata. A proposito: nei prossimi mesi, altri membri del personale dirigente ci faranno conoscere le loro attività di sviluppo come #PowerAmbassador.
Scopri qui l’auspicio di Natalie per il prossimo anno in merito al tema dello sviluppo. Video solo in tedesco
Prefiggiti obiettivi SMART per tagliare grandi traguardi!
Dal lavoro allo sport passando per i progetti personali, obiettivi chiari e ben formulati fanno la differenza. Perché? Perché gli obiettivi SMART non sono solo fonte di motivazione, ma permettono anche di misurare i traguardi raggiunti!
Per formulare i tuoi obiettivi, segui questi cinque criteri: Specifico: Definisci il tuo obiettivo in modo chiaro e concreto.
Misurabile: Stabilisci come valutare i tuoi progressi.
Allettante: Il tuo obiettivo deve motivarti.
Realistico: Assicurati che il tuo obiettivo sia raggiungibile.
Temporalmente definito: Stabilisci una scadenza chiara.
Sfrutta il potere degli obiettivi SMART e perfezionati passo dopo passo! Inserisci subito i tuoi obiettivi nel nuovo piano degli obiettivi e di sviluppo in HR Suite e inaugura l’anno in modo SMART.
Qui trovi tutte le informazioni sul nuovo processo relativo agli obiettivi. Solo in tedesco.
700 collaboratrici e collaboratori dei team manageriali di tutte le società del Gruppo Emmi approfondiscono le proprie conoscenze finanziarie con l’iniziativa «Finance Academy» e ne sono entusiasti. Adesso è il momento di consolidare le conoscenze e di coinvolgere altri membri del personale.
Quali informazioni contiene un conto economico? Come vengono calcolati gli indicatori finanziari e cosa li influenza? Che cos’è il flusso di cassa? Conoscere questi concetti è fondamentale per comprendere le riflessioni strategiche e il proprio contributo alla creazione di valore. Tuttavia, il personale specializzato che non lavora nel settore finanziario ha spesso difficoltà a rispondere a queste domande.
Per questo gruppo target tutt’altro che piccolo, è stata organizzata a livello di Gruppo l’iniziativa di perfezionamento «Finance Academy». Il programma, della durata di sei mesi, è stato avviato con successo in tutte le società del Gruppo Emmi a gennaio 2024. Il fulcro è costituito dall’e-learning e dal successivo workshop a livello di team, in cui quanto appreso viene messo in pratica in casi concreti. I feedback sono stati molto positivi. Barbara Gallera, responsabile delle finanze di Emmi Dessert Italia, afferma che il personale ha addirittura chiesto ulteriori sessioni. Ora l’iniziativa verrà portata avanti e ampliata in modo autonomo a livello locale.
Su misura per la situazione locale
«Da un lato, si possono rispolverare le proprie conoscenze finanziarie. Dall’altro, i contenuti si basano sulla situazione specifica di Emmi.»
Andreas Brun, co-responsabile della Finance Academy
In una prossima fase, la «Finance Academy» sarà parte integrante dell’offerta di Emmi: ciò significa che ora l’obiettivo è rendere progressivamente accessibile il programma di perfezionamento esistente ad altri membri del personale, a prescindere dal livello gerarchico. «Volevamo innanzitutto fare esperienza e per questo primo anno abbiamo limitato l’iniziativa ai team del management», afferma Carolina Yepes, co-responsabile della «Finance Academy». Inoltre, è importante che l’iniziativa venga sostenuta a livello di direttrici e direttori nonché di responsabili finanziari, e questo è uno dei motivi principali per cui il programma riscuote così tanto successo. Inoltre, chi conclude la «Finance Academy» trae benefici personali da questa esperienza: «Le conoscenze finanziarie sono importanti per tutti», afferma Andreas Brun, co-responsabile della «Finance Academy», sottolineando l’importanza di questa iniziativa.
«Volevamo innanzitutto fare esperienza e per questo primo anno abbiamo limitato l’iniziativa ai team del management.»
Carolina Yepes, co-responsabile della Finance Academy
Un altro fattore di successo è rappresentato dal fatto che il percorso formativo è strutturato in modo variegato e divertente. Molte persone partecipanti hanno infatti constatato con stupore che gli argomenti finanziari possono essere piacevoli. Andreas Brun sottolinea che anche chi è esperto di finanze beneficia di questo programma: «Da un lato, si possono rispolverare le proprie conoscenze finanziarie. Dall’altro, contenuti si basano sulla situazione specifica di Emmi».
Dal know-how al do-how
Dopo aver concluso la «Finance Academy», molti valutano le decisioni e l’andamento degli affari in modo diverso. In un ambiente in rapida evoluzione, è importante pensare per scenari, comprendere i fattori alla base della creazione di valore e sapere in che modo il proprio lavoro influisce sugli indicatori finanziari. La trasmissione del do-how è importante tanto quanto quella del know-how: i workshop sono studiati per capire come mettere in pratica quanto
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e HR.
appreso e come ognuno contribuisca alla creazione di un linguaggio finanziario comune. Per assimilare a lungo termine i concetti imparati, è necessario analizzare le strutture e creare opportunità che consentano al personale specializzato di applicare le proprie conoscenze finanziarie nella quotidianità.. Il personale responsabile sta già lavorando per aiutare chi conclude il programma a rinfrescare regolarmente le nozioni apprese.
Traendo ispirazione dal Giappone, esattamente 20 anni fa Emmi ha rivoluzionato il mercato svizzero del caffè, creando un iconico prodotto lifestyle. Impossibile non festeggiare un traguardo come questo. Nel 2024 si sono svolti numerosi eventi dedicati al nostro Emmi Caffè Latte.
All’inizio del nuovo millennio, in Svizzera è nata una nuova cultura della caffetteria con bar e locali alla moda. Ispirati da una specialità giapponese a base di caffè ancora sconosciuta in Europa, dopo una visita nel Paese del Sol levante le menti creative di Emmi si sono messe al lavoro con tanta passione e maestria artigianale mettendo a punto una propria innovazione. A marzo 2004 è nato Emmi Caffè Latte, il primo caffè ready-to-drink in Europa. Da allora, questa bevanda rinfrescante da portare con sé entusiasma non solo la Svizzera, ma anche milioni di persone in tutta Europa. Da 20 anni Emmi Caffè Latte conquista con il suo caffè preparato al momento come al bar e il suo latte svizzero di alta qualità. Per molti è diventato un rituale mattutino quotidiano.
Coerentemente innovativo
Negli ultimi 20 anni non abbiamo mai smesso di migliorare il nostro prodotto. Emmi crea sempre nuove varietà per consentire a consumatrici e consumatori di godersi l’autentico piacere del caffè in base alle proprie esigenze. In occasione dell’anniversario, Emmi Caffè Latte Cookies & Cream sfoggia il design giovane realizzato dall’artista Ona Sadkowsky. Per la fine dell’anno abbiamo una novità assoluta: Emmi Caffè Latte Decaf, il piacere del caffè senza caffeina. Emmi è conosciuta non solo per il suo gusto innovati-
«I marchi suscitano emozioni ed è proprio questa consapevolezza a motivarmi ogni giorno nel mio lavoro.»
vo, ma anche per i suoi formati inediti. Con Mr. Huge il piacere del caffè è disponibile anche nel pratico maxi formato da 650 ml da gustare a casa. La confezione in PET non è solo richiudibile, ma anche riciclabile.
Festa di compleanno in grande stile
L’anno dell’anniversario si è aperto con la grande festa per il 20° compleanno di Emmi Caffè Latte, tenutasi il 15 marzo 2024 a Zurigo, in Svizzera. Al Big Bang abbiamo vissuto innumerevoli momenti Emmi: il clou dell’evento sono stati i bicchieri XXL dipinti dall’artista svizzera Ona Sadkowsky, le 360 GIF trasmesse in diretta sui display digitali in otto stazioni e i coffee talk con Tom Lüthi e il duo di beach volley Tanja e Nina, moderati da Yvonne Eisenring. L’evento si è concluso con un concerto di Andryy e Jan Seven Dettwyler che ha entusiasmato gli ospiti.
Sport e neve con Wendy: «Ok, go!»
Il 7 aprile 2024 la nostra ambasciatrice del marchio Wendy Holdener ha partecipato a Hoch-Ybrig (Svizzera) a una giornata sugli sci messa in palio per i fan di Emmi Caffè Latte. Wendy ha accolto le vincitrici e i vincitori, che hanno partecipato a una gara moderata dagli ex assi dello sci Tina Weirather e Marc Berthod.
Sabbia, beach volley ed Emmi Caffè Latte
Un altro momento clou del 2024 è stato il tour di beach volley, che Emmi Caffè Latte ha sostenuto in qualità di sponsor principale. Le spettatrici e gli spettatori hanno potuto vivere un’esperienza all’insegna di Emmi Caffè Latte in Svizzera a Zurigo, San Gallo, Basilea, Lucerna e in occasione della finalissima a Berna. La stagione di beach volley è stata un grande successo anche grazie alle nostre ambasciatrici del marchio Tanja Hüberli e Nina Brunner, che hanno
1 Un inizio festoso per l’anno dell'anniversario: la grande festa per il 20° anniversario di Emmi Caffè Latte il 15 marzo 2024 a Zurigo (Svizzera).
2 Il nuovo duo di beach volley Tanja Hüberli e Leona Kernen.
3 Quest’estate abbiamo iniziato il nostro tour della Svizzera a bordo del nostro fantastico bus di Emmi Caffè Latte. 2
«La storia di ECL dimostra che ci vogliono coraggio e perseveranza per essere premiati prima o poi con il successo.»
Stephanie Waller, Senior Brand Manager Emmi Caffè Latte
vinto per la Svizzera la medaglia di bronzo ai Giochi olimpici di Parigi e sono state nuovamente incoronate campionesse svizzere a Berna. Al termine dei tornei, entrambe hanno visitato il nostro stabilimento di Ostermundigen (Svizzera), dove viene prodotto Emmi Caffè Latte. Il team e le due atlete ricorderanno a lungo questo speciale momento Emmi.
Caffè on the road
Con il nostro fantastico bus di Emmi Caffè Latte, quest’estate abbiamo iniziato il nostro tour della Svizzera festeggiando insieme alla nostra clientela e a consumatrici e consumatori. Dalla festa per il personale Emmi ai diversi siti produttivi passando per la sede centrale di Coop a Basilea (Svizzera), il bus ha saputo regalare tanti sorrisi. A Emmen (Svizzera), la nostra ambasciatrice del marchio Wendy Holdener si è trattenuta in compagnia del team di Emmi e ha distribuito autografi.
Concorsi entusiasmanti
Naturalmente abbiamo pensato anche ai nostri fan di Emmi Caffè Latte. Per festeggiare l’anniversario abbiamo organizzato un grande concorso con fantastici premi: il primo premio era una nuova Mini Electric, e in palio c’erano anche 20 voli Edelweiss, 20 e-bike di Diamant e premi immediati giornalieri.
Tanto divertimento tra balli e festeggiamenti
Emmi Caffè Latte ha inoltre partecipato all’Energy Air di Berna (Svizzera) il 7 settembre 2024. I biglietti per l’evento open air con 35’000 appassionati di musica e tanti artisti famosi sono stati messi in palio. Con la nostra Human Slot Machine abbiamo entusiasmato gli ospiti dall’inizio alla fine con un’attrazione davanti alla quale c’era sempre una fila di almeno dieci metri.
Gran finale: si spicca il volo
In autunno ci siamo librati in aria con la nostra prima mongolfiera di Emmi Caffè Latte. Il primo volo ha visto la presenza di Tanja Hüberli e Nina Brunner, con la contemporanea presentazione dell’atleta che riceverà il testimone da Nina Brunner. A partire dalla prossima stagione, il nuovo duo sarà infatti formato da Tanja Hüberli e Leona Kernen. La mongolfiera rimarrà visibile anche dopo l’anniversario, perché continuiamo a scrivere la storia di Emmi Caffè Latte con tanta passione per il gusto mettendoci tutto il cuore.
Emmi Landenbergstrasse 1
CH-6002 Lucerna Svizzera
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