Emmi Link #1 2024 E-Magazine (IT)

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GROUP
rivista per i collaboratori del Gruppo Emmi N. Primavera 01 2024 Link LA NOSTRA ORIGINE Impegno a livello regionale e locale
La

Traiamo forza dalle nostre solide radici

Care colleghe, cari colleghi, oltre 100 anni fa, 62 cooperative di produttori di latte nel cuore della Svizzera posero la prima pietra di quella sarebbe diventata la nostra Emmi. Lo scopo originario era quello di alleviare il disagio dei produttori di latte della Svizzera centrale causato dall’incerta commercializzazione del loro latte e garantire a questi lavoratori un reddito affidabile. L’idea di base di rendersi utili per la comunità è ancora oggi un caposaldo di Emmi. Da oltre quattro generazioni, Emmi produce con passione e grande senso di responsabilità prodotti lattieri eccellenti, potendo contare su una lunga tradizione in questo settore.

Oggi Emmi è cresciuta ben oltre i confini della Svizzera centrale. Siamo attivi con 25 sedi in tutta la Svizzera e a livello internazionale in 14 Paesi con 32 sedi di produzione. Cosa ci unisce? Prepariamo «il custo che viene del cuore». Questo unisce tutti noi, grandi e piccole società: dal caseificio più alto d’Europa a 1704 m s.l.m. in Engadina, dove le mucche pascolano tra i fiori ed le erbe dei prati di montagna, passando per le nostre cantine di stagionatura, spesso costruite in pietra e roccia e distribuite in tutta la Svizzera, alle nostre sedi internazionali come Cypress Grove, situata dietro le sequoie nel nord della California e provvista di capre proprie, fino a Loncoche nel sud del Cile, dove le mucche pascolano tra vulcani imponenti e vasti laghi.

Emmi non attinge da un unico grande vaso, ma da tanti piccoli. Ognuno di loro è unico, radicato a livello

regionale e impegnato a livello locale, con l’obiettivo di fare propri i migliori momenti all’insegna dei prodotti lattieri. Siamo strettamente legati e coltiviamo partnership pluriennali con i nostri produttori di latte, che sono spesso a conduzione familiare e situati nelle immediate vicinanze, creiamo posti di lavoro in regioni rurali, ci impegniamo a livello locale, come dimostra ad esempio la Fondation Vitalait per la formazione dei nostri produttori di latte, o a favore di un’industria lattiera sostenibile e di una gestione circolare degli imballaggi. In questo «link» vogliamo celebrare la nostra origine.

«Da questo solido radicamento traiamo forza per espanderci sul mercato e contribuiamo a plasmare il domani.»

Da questo solido radicamento traiamo forza per espanderci sul mercato e contribuiamo a plasmare il domani. Celebriamo lo scaffale del latte e reinterpretiamo il nostro prezioso prodotto naturale, il latte appunto, in linea con le esigenze e le tendenze in evoluzione. Ma pensiamo anche al di là del puro piacere, impegnandoci per un domani migliore.

Auguro a tutti voi una piacevole lettura.

Indice GRUPPO

04 CEO Ricarda Demarmels: crescere insieme, essere coraggiosi e cogliere le opportunità Risultato d’esercizio

06 Polo tecnico di Emmen : un tassello fondamentale

08 Darey Brands : Nuovo slancio con il latte di capra & co.

10 Sicurezza informatica: siamo il firewall più importante

FOCUS

12 Emmi: Il custo che viene del cuore - la nostra origine

PERSONE

18 Programma Senior Professional: gli specialisti trasmettono la loro esperienza e il loro sapere

20 Sostenibilità : crescita dei collaboratori come priorità

22 Storia di sviluppo : Adriana Wey

IMPRONTA

Uscita: N. 1, Primavera 2024 pubblicato trimestralmente

Contatto: link@emmi.com

Redazione: Emmi

Corporate Communications

Emmi

Landenbergstrasse 1, CH-6002 Lucerna, Svizzera info@emmi.com www.emmi.com

EDITORIALE LINK N. 1 / 2024 INDICE LINK N. 1 / 2024 3 2
08 Focus 12 06
«Crescere insieme, essere coraggiosi e cogliere le opportunità»

Operiamo in un contesto di mercato impegnativo già da anni. Ma in questo periodo abbiamo imparato molto e recuperato terreno, afferma Ricarda Demarmels. Nell’intervista, il nostro CEO parla dei nostri obiettivi per il 2024 e del perché imparare è un nostro grande punto di forza.

Ricarda, da un anno sei CEO del Gruppo Emmi. Quali sono stati per te i momenti più significativi dell’ultimo anno?

Il tempo trascorso «là fuori» nei mercati con i nostri team, clienti e partner che fanno parte del mondo di Emmi ha avuto su di me un impatto enorme. Con il mio nuovo ruolo ho assunto una prospettiva diversa e acquisito una comprensione ancora più profonda dei nostri mercati, delle loro esigenze e delle opportunità che possono offrire.

Cosa hai notato durante i tuoi viaggi e le tue visite alle società in Svizzera e all’estero?

Ho avuto modo di sperimentare in prima persona circuiti di apprendimento nelle aziende, ho visitato punti vendita con i nostri team e clienti e ho condotto colloqui e visite presso i partner. Naturalmente non solo ho imparato molto, ma ho anche potuto constatare ancora una volta l’unicità del nostro portafoglio, dei nostri team e della nostra bussola dei valori. A unirci è la grande passione per prodotti lattieri di alta qualità. Reinterpretiamo continuamente questo prezioso prodotto naturale in base alle mutevoli esigenze dei consumatori e forniamo un importante contributo alle generazioni future. Mi hanno però colpito soprattutto le persone e i team che nell’ultimo anno hanno realizzato così tanto all’interno e all’esterno del Gruppo Emmi, contribuendo al suo sviluppo con il loro lavoro e impegno. Oggi la nostra presenza è forte perché in Emmi ci assumiamo le nostre responsabilità e partecipiamo attivamente e con entusia -

smo alla crescita dell’azienda. Il mio rispetto e la mia ammirazione per ciò che Emmi è e fa e per ciò che la nostra azienda può ancora diventare sono aumentati sempre di più. Tutto questo rende orgogliosi, umili e riconoscenti.

Prima di fare previsioni, quanto ti ritieni soddisfatta dell’andamento degli affari 2023?

L’anno precedente, il 2022, è stato per noi impegnativo. A volte ci è mancata la prontezza a reagire all’aumento dei costi di produzione e non siamo stati abbastanza lungimiranti, rapidi e coraggiosi in un contesto altamente volatile come questo. Ma abbiamo imparato da questa situazione e nel 2023 abbiamo iniziato a stabilire priorità assolute e unito le forze per riguadagnare terreno. Siamo riusciti nel nostro intento tirando fuori un grande spirito combattivo. Grazie di cuore per la determinazione e l’energia che mettete nel vostro lavoro!

Ma ora guardiamo al futuro: qual è il motto per l’anno in corso?

Continueremo a fronteggiare un contesto di mercato impegnativo ed estremamente dinamico. E questo richiede ancora una volta lungimiranza, disciplina dei prezzi e dei costi, ma soprattutto molta vicinanza ai mercati: mercato, mercato, mercato! Vogliamo tornare a una crescita del volume redditizia e migliorare in maniera costante la qualità del nostro portafoglio attraverso una quota crescente di soluzioni chiaramente differenziate. E sappiamo che un ambiente

difficile per tutti significa opportunità per i team migliori. Ovvero per coloro che agiscono con coraggio, rapidità e con un forte orientamento al mercato. Parliamo in particolare di quelle aziende che si pongono sul mercato come partner affidabili, che trovano soluzioni insieme ai clienti e che dispongono di concetti differenziati, marchi forti e prodotti eccellenti. E con ciò mi riferisco a noi di Emmi. Per questo motivo, all’insegna del motto «Growing together», puntiamo in primo luogo sul «cogliere le opportunità».

Growing together, crescere insieme: a quali settori si riferisce?

Vogliamo crescere:

• Crescere con clienti e partner importanti sul mercato, perché solo tornando a una crescita redditizia dei volumi possiamo plasmare il nostro futuro e investire nel mercato, nei nostri marchi, nelle nuove tecnologie e nella nostra organizzazione;

• Crescere come team vincenti, attraverso funzioni, sedi e Paesi in una rete agile, sfruttando così le nostre conoscenze collettive, imparando gli uni dagli altri e diventando ancora più forti;

• Crescere come individui, affinché tutti i collaboratori e tutte le collaboratrici di Emmi abbiano un obiettivo di sviluppo, perché questa è la nostra responsabilità in quanto datori di lavoro e la nostra motivazione in quanto persone. Per questo motivo, nell’ambito del nostro lavoro di sostenibilità di quest’anno ci concentriamo sullo sviluppo del personale.

Cosa serve per poter crescere insieme e svilupparci ulteriormente?

È fondamentale avere aspirazioni, porci obiettivi ambiziosi e riflettere ogni giorno sulla strada migliore da intraprendere per raggiungerli. Ci vuole coraggio per affrontare grandi sfide, mettere in discussione lo status quo, ascoltarsi a vicenda e credere in noi stessi. Ma ci vuole anche leggerezza. Il nostro compito in qualità di dirigenti è quello di fornire chiarezza e infondere energia. Festeggiamo i nostri piccoli e grandi successi! E forse la cosa più importante è che la crescita avviene attraverso l’apprendimento. Imparare non è affatto sintomo di debolezza, ma al contrario una grande forza che dà il giusto slancio.

Che cosa aspetti con più trepidazione nel 2024? Posso dire «tutto»? È un privilegio venire volentieri al lavoro e poter progettare insieme agli altri. Sto crescendo e imparando tantissimo così da poter prendere decisioni migliori e avere un futuro «là fuori» nei mercati insieme ai nostri team, clienti e partner. Attendo con impazienza le visite agli store, i circuiti di apprendimento negli stabilimenti e tante interessanti conversazioni e riflessioni su come «crescere insieme».

Intervista Robert Bossart

Foto André Scheidegger

ANNO

Sulla buona strada con un risultato d’esercizio positivo

In un contesto di mercato che si mantiene impegnativo, Emmi si è dimostrata all’altezza della situazione, incrementando il fatturato annuo a CHF 4’242.4 milioni. L’ottimo risultato d’esercizio riflette, oltre ad altri fattori, soprattutto anche il vostro grande impegno!

Abbiamo iniziato il 2023 stabilendo priorità assolute e unendo le forze. Grazie a priorità strategiche chiare e soprattutto al vostro grande impegno e alla vostra grinta, siamo riusciti insieme a recuperare terreno in un quadro difficile. In un contesto di mercato che si mantiene impegnativo e talvolta fortemente inflazionistico, Emmi è riuscita a destreggiarsi molto bene, conseguendo una crescita organica del 3,5 % ampiamente sostenuta e aumentando il fatturato annuo 2023 a CHF 4’242.4 milioni. A contribuire in modo particolare allo sviluppo positivo del fatturato sono stati l’attuazione mirata della nostra strategia e l’orientamento sistematico verso mercati strategici e nicchie interessanti.

Successo anche in Svizzera

Abbiamo ottenuto una crescita in linea con le nostre priorità strategiche in importanti mercati della divisione Americhe, in Svizzera e nelle nicchie strategiche come il caffè ready-to-drink del marchio Emmi Caffè Latte. Oltre alla crescita organica, questo sviluppo riflette anche altri importanti progressi: in primo luogo, la continua evoluzione del portafoglio e i passi avanti compiuti a livello operativo da diverse società estere. La CEO Ricarda Demarmels è soddisfatta del risultato: «Tutti voi avete contribuito a questo sviluppo positivo con competenza artigianale, lungimiranza, flessibilità e soprattutto con il vostro grande impegno. Grazie di cuore! »

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D’ESERCIZIO 2023
Testo Petra Troxler Ricarda Demarmels, CEO Emmi

POLO TECNICO EMMEN (SVIZZERA)

Un tassello fondamentale per l’innovazione e la crescita

Simulazione dei processi

Fin qui tutto bene, ma cosa sta accadendo esattamente all’interno del polo tecnico e in che direzione ci stiamo muovendo con questa espansione? Nel polo tecnico sono presenti diversi impianti cosiddetti pilota con cui le specialiste e gli specialisti della divisione R&S simulano processi delle grandi linee di produzione. «Quando, ad esempio, sviluppiamo una nuova ricetta nella cucina laboratorio, lo facciamo a mano in una pentola della capacità di circa cinque litri», afferma Peter Rüeger, specialista R&S. Se poi si va direttamente alla produzione, possono verificarsi errori, ad esempio perché la quantità molto maggiore e la lavorazione meccanica comportano cambiamenti nella consistenza o nel sapore, causando notevoli sprechi di materiale e quindi costi aggiuntivi.

Tappa intermedia importante

Di conseguenza, la fase intermedia negli impianti pilota, che consiste in sperimentazioni con piccole quantità di alcune centinaia di litri, è di fondamentale importanza. Nel settore dei prodotti freschi, gli ingredienti delle ricette vengono prima miscelati negli appositi serbatoi e poi pompati all’impianto di riscaldamento. «Attraverso diversi livelli e metodi di riscaldamento osserviamo come si comporta la ricetta e, ad esempio, se coagula», spiega Peter. «In questo modo testiamo il comportamento della massa nella produzione industriale. »

«Servendoci di diversi livelli e metodi di riscaldamento, osserviamo come si comporta la ricetta. »
Peter Rüeger, specialista R&S

Il rinnovato polo tecnico di Emmen (Svizzera) offre spazio per impianti a noleggio su cui testare processi innovativi.

L’ampliamento del polo tecnico – anello di collegamento tra laboratorio e produzione – costituisce un passo avanti importante per l’intero Gruppo Emmi. Una miglioria ci permette di essere più rapidi e flessibili nello sviluppo di nuovi prodotti o nell’ottimizzazione dei processi esistenti.

Aun primo sguardo salta all’occhio soprattutto lo spazio vuoto. «Ne abbiamo bisogno per quando affittiamo gli impianti», spiega Margherita Hess, responsabile R&S (Ricerca e sviluppo) Prodotti lattiero-caseari. Il polo tecnico è stato ampliato lo scorso autunno di circa 200 metri quadrati, raddoppiando così le sue dimensioni. La rimozione delle pareti intermedie che li separavano ha fatto sì che i tre reparti destinati allo sviluppo di prodotti freschi, formaggio e confezionamento siano ora più vicini tra loro. E questa modifica consente un maggiore sfruttamento delle sinergie.

Anche nel caso del formaggio, gli specialisti R&S possono testare, con l’ausilio di vasche da 300 litri, come realizzare una ricetta nuova o modificata con maggiori quantità. Per lo sviluppo delle confezioni è disponibile una stampante 3D che consente di testare i nuovi imballaggi in modo semplice e veloce. «D’altro canto, in questo settore si parla anche di altre tecniche di sigillatura per coperchi o di materiali riciclati», afferma Roman Müller, responsabile R&S Confezionamento. In una cella frigorifera viene inoltre testata la durata di conservazione dei prodotti.

Assistenza in Brasile e Tunisia

Come già accennato, il nuovo spazio creato offre una superficie in grado di ospitare impianti pilota, che noi affittiamo. Perché questa scelta? «Anziché effettuare prove presso fornitori di nuove tecnologie, possiamo noleggiare le attrezzature, come ad esempio una nuova macinatrice per l’avena, e lavorare qui a Emmen (Svizzera)», spiega Margherita. «Questo ci rende più

flessibili e ci permette di reagire più rapidamente agli sviluppi. » In questo modo rimaniamo pionieri nello sviluppo di nuovi prodotti e possiamo continuare a soddisfare i nostri elevati standard di innovazione.

L’ampliamento a Emmen (Svizzera) va a vantaggio dell’intero Gruppo Emmi in tutto il mondo. «Molte aziende non dispongono di impianti di prova di questo tipo, quindi sono felici di poter simulare loro processi qui a Emmen (Svizzera)», afferma Margherita. Andi Schnider, responsabile di progetto R&S per Laticinos Porto Alegre in Brasile o Vitalait in Tunisia, ha condotto esperimenti a Emmen (Svizzera), utilizzando poi risultati ottenuti per supportare le società locali. «Per questo motivo il polo tecnico ampliato di recente è importante per la crescita e i nostri obiettivi strategici all’interno dell’intero Gruppo. Un tassello che rende possibili le nostre innovazioni. »

Testo Robert Bossart

Foto André Scheidegger

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Nuovo slancio con il latte di capra & co.

«Darey Brands» riunisce due aziende californiane di lunga tradizione. In qualità di fornitore leader di prodotti a base di latte di capra e con un ampio assortimento di prodotti a base di latte vaccino privi di lattosio e eccellenti alternative al latte, l’affiliata Emmi risulta ben posizionata. E ha grandi progetti per il futuro.

Il nome è tutto un programma: Il termine «darey» contiene il termine «dare», in italiano «osare» o «buttarsi». «La prima cosa che mi sono proposta di fare è stata creare un nuovo nome insieme ai collaboratori», racconta il Managing Director Bonnie Neulight, che ha assunto la sua funzione a giugno 2022. Osare qualcosa, essere «diversi»: cadeva proprio a pennello. Circa un anno e mezzo fa il primo passo è stato quello di unire in una sola due aziende che in precedenza facevano già parte del Gruppo Emmi e vantano una lunga tradizione alle spalle (vedi riquadro). Darey Brands riunisce sotto di sé i marchi noti negli Stati Uniti Meyenberg, Redwood Hill e Green Valley. Dal punto di vista del Gruppo Emmi si tratta di una scelta logica, in quanto nell’ambito della nostra strategia ’26 quello statunitense, uno dei nostri «must-win-market», rappresenta un importante punto di riferimento in cui miriamo a espanderci.

Latte di capra, latte senza lattosio e vegano

A Sebastopol, che si trova a nord di San Francisco in una zona rinomata per il vino e la buona cucina, lavorano circa 100 collaboratori che realizzano i prodotti dei marchi Redwood Hill e Green Valley. Il primo è noto a livello nazionale ed è leader di mercato statunitense per i suoi yogurt da latte caprino e il kefir. Interessante è anche Green Valley, specializzato in prodotti a base di latte vaccino privi di lattosio come yogurt, kefir, formaggio, panna acida, burro e formaggio fresco. «Questo marchio è in crescita e, noi, in qualità di produttore a contratto, realizziamo eccellenti alternative al latte a base vegetale», afferma Bonnie.

Quota di mercato del 90 % e tanto potenziale

Darey Brands riunisce sotto di sé i marchi noti negli Stati Uniti Meyenberg, Redwood Hill e Green Valley. 2 Il marchio Redwood Hill è noto in tutto il Paese per i suoi eccellenti prodotti a base di latte di capra.

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Sfruttare le sinergie

«Per molti collaboratori si tratta di una novità interessante e stimolante, tutti noi impariamo cose nuove, ci assumiamo più responsabilità e continuiamo a crescere. »

Bonnie Neulight, Managing Director di Darey Brands

A circa tre ore e mezzo di distanza in auto, si trova lo stabilimento di Turlock, nella Central Valley, che impiega circa 30 collaboratori. Qui, sotto il marchio Meyenberg, si producono bevande a base di latte di capra e latte in polvere. «Negli Stati Uniti abbiamo una quota di mercato superiore al 90 %», afferma Bonnie. Si tratta di una situazione di partenza promettente, tanto più che, secondo un sondaggio dell’International Food Information Council, la consapevolezza nei confronti di alimenti sani è aumentata notevolmente. «In questo ambito intravediamo ancora un grande potenziale di sviluppo per nostri prodotti. »

La fusione organizzativa delle due aziende semplifica diversi processi, riducendo i costi e consentendo di sfruttare le sinergie. Non ci sono stati licenziamenti, bensì una riorganizzazione radicale. È stato creato un nuovo team di gestione composto da diversi nuovi collaboratori, e il team dirigenziale suddivide la responsabilità tra entrambe le sedi. Bonnie sottolinea che quasi tutto il personale è rimasto sotto la nuova organizzazione mantello. «Per molti collaboratori si tratta di una novità interessante e stimolante, tutti noi impariamo cose nuove, ci assumiamo più responsabilità e continuiamo a crescere. »

Lo sviluppo di Darey Brands nell’ultimo anno e mezzo rende fiducioso anche Jonas Leu, responsabile della divisione Americhe. «In qualità di Managing Director, Bonnie ha dato prova di grande dinamismo e siamo tutti molto soddisfatti dei progressi e dell’andamento aziendale. »

Testo Robert Bossart

Illustrazione Amadeus Waltenspühl Foto pgc

Due aziende accomunate dallo spirito pionieristico

Le aziende Jackson-Mitchell (Meyenberg) e Redwood Hill Farm sono state fondate rispettivamente 90 e 55 anni fa. La storia di Meyenberg ebbe inizio nel 1934, quando un padre si mise alla ricerca di un’alternativa al latte vaccino per il figlio malato. Harold Jackson si imbatté nell’immigrato svizzero John Meyenberg, che produceva latte di capra, e acquistò la sua azienda. Nel 2017 Emmi ha rilevato l’impresa.

Redwood Hill Farm fu fondata nel 1968, quando la giovanissima Jennifer Bice si trasferì da Los Angeles con la sua famiglia nella campagna di Sebastopol, dove scoprì il suo amore per le capre. All’età di 23 anni rilevò il caseificio caprino dei genitori e ampliò la fattoria pionieristica fino a quando, nel 2015, non cedette l’azienda a Emmi.

GRUPPO LINK N. 1 / 2024 GRUPPO LINK N. 1 / 2024 9 8 San Francisco Sebastopol Turlock CA OR WA ID MT WY UT NV AZ NM CO NE SD ND KS OK TX
Per molti collaboratori la fusione delle due ex aziende rappresenta un interessante cambiamento.
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Stati Uniti

Le persone sono il firewall più importante

La criminalità digitale causa danni miliardari in tutto il mondo. In che misura Emmi è colpita dagli attacchi informatici? E soprattutto, quali misure adotta il reparto IT di Emmi per contrastare questo fenomeno? Cosa potete fare voi in prima persona? Ecco una panoramica dei pericoli, dei fatti e un paio di consigli apparentemente banali ma molto efficaci.

Le e-mail fasulle, dette anche mail di phishing, sono una forma diffusa di cyber criminalità e spesso contengono link o allegati falsi, minacce o promesse di vincita.

Portali web con pagine false, concorsi ingannevoli o negozi online non adeguatamente protetti rappresen tano una minaccia virtuale.

62’500

indica la cifra dei siti web ritenuti pericolosi

5.5 milioni di siti web sono stati consultati dai collaboratori Emmi nel 2023.

12.8 milioni 960

è il numero di e-mail sospette, su un totale di 24 milioni, che la divisione IT di Emmi ha filtrato nel 2023.

Il social engineering

è un tipo di attacco molto diffuso. Persone sconosciute tentano di ottenere informazioni personali per telefono servendosi di un’identità fasulla.

corrisponde al totale degli incidenti di cyber security

elaborati dall’IT di Emmi nel 2023. Di questi, 8 riguardavano specificamente Emmi.

1.3 milioni di chiamate su Teams e 4.7 milioni di messaggi di chat è quanto hanno fatto i collaboratori di Emmi nel 2023.

13’500 dispositivi si trovano nella rete svizzera di Emmi.

#1 Barriere tecniche

Tutti i dispositivi sono protetti da barriere tecniche quali firewall, protezione degli endpoint sugli apparecchi e sicurezza di rete. Vengono inoltre eseguiti regolari aggiornamenti del software.

16’000 e-mail di phishing

#2 Campagne di phishing ricorrenti

Per sensibilizzare i collaboratori, Emmi conduce campagne ricorrenti di phishing presso i collaboratori. 16’000 mail di phishing sono state inviate negli ultimi 12 mesi all’interno di Emmi Svizzera. In 868 casi, nelle e-mail di phishing è stato cliccato su un link. Durante gli attacchi hacker simulati, 411 collaboratori hanno fornito il proprio nome utente Emmi e la propria password personale.

CONSIGLI PER LA SICUREZZA INFORMATICA

La tua condotta conta!

Oltre il 90 % di tutti gli attacchi informatici riusciti ha origine dagli utenti. Come muoversi in sicurezza in rete:

Dati personali

Fidarsi è bene, ma una sana diffidenza è meglio: Non rivelare mai i tuoi dati personali, come nome utente e password, quando ti vengono richiesti tramite e-mail, Teams o WhatsApp.

Password aziendale

Modifica regolarmente la password aziendale e conservarla in un luogo sicuro: non utilizzare la tua password aziendale al di fuori di Emmi (shop online, account e-mail privati, Dropbox, ecc.) e non annotarla (ad es. su post-IT).

E-mail sospette

In caso di dubbio, è meglio segnalare un’e-mail in più che una in meno. La funzione di notifica è disponibile anche sul tuo notebook e smartphone.

Soluzioni cloud

Non salvare i dati aziendali in un cloud aperto, ma utilizza solo soluzioni cloud protette dall’IT interno. È vietato salvare dati aziendali riservati nei cloud pubblici.

#3 Training obbligatorio per il personale

Per far sì che il personale acquisisca le conoscenze necessarie, Emmi offre sessioni di formazione regolari e obbligatorie per tutti i collaboratori sulla piattaforma didattica di HR Suite.

Testo Petra Troxler

Illustrazione Amadeus Waltenspühl

Maggiori informazioni sono disponibili qui.

GRUPPO LINK N. 1 / 2024 GRUPPO LINK N. 1 / 2024 11 10 SICUREZZA INFORMATICA

Le nostre origini: una base affidabile

«Il gusto che viene da cuore»: questo è il motto che contraddistingue noi di Emmi, produttori, con grande passione ed esperienza, di pregiati prodotti lattieri, con i quali creiamo speciali momenti di piacere e che ci hanno reso un brand amato. In questo numero raccontiamo le origini di Emmi, partendo dal nostro radicamento regionale e dall’impegno che ci distingue a livello locale con l’esempio della LESA di Bever (Svizzera) e di altre «piccole» di Emmi.

Con il suo ancoramento a livello regionale e l’impegno a livello locale, Emmi non rappresenta solo i grandi siti di produzione a Emmen (Svizzera), Ostermundigen (Svizzera) o Suhr (Svizzera). Siamo saldamente ancorati in molte regioni della Svizzera con società più piccole e contribuiamo alla creazione di valore a livello locale. A Bever, ad esempio, gestiamo uno dei caseifici più alti d’Europa con prodotti pluripremiati e svolgiamo un ruolo importante per la popolazione locale, il turismo e gli agricoltori.

«Acquistiamo dal 90 al 95 % circa del latte prodotto in Engadina (Svizzera)», afferma Beat Klöti. Il direttore della LESA, Lataria Engiadinaisa, è orgoglioso quando descrive il caseificio di Bever, situato a 1709 metri sul livello del mare. Senza di esso, probabilmente, non ci sarebbero più allevatori di montagna con mucche da latte. «Tra noi esiste un legame molto stretto e insieme puntiamo su una crescita condivisa e sostenibile. La nostra collaborazione si basa su una profonda fiducia reciproca. » Anche la materia prima dei fornitori di latte è particolarmente buona, sottolinea Beat. Il mangime, ricco di erbe di montagna, conferisce al latte una qualità speciale. →

FOCUS LINK N. 1 / 2024 FOCUS LINK N. 1 / 2024 13
Focus
Lena Dolf, Lernende Milchtechnologin (rechts) und Sustainability Manager Maria De La Luz Englebert zeigen in der wunderschönen Landschaft im Oberengadin die Produktepalette der Molkerei in Bever.
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Una piccola Emmi

Buoni, anzi eccellenti, sono anche i prodotti che ne derivano. «Le nostre ricette e il nostro elevato livello di qualità contribuiscono in modo determinante al raggiungimento di questo risultato», aggiunge Beat. LESA, con i suoi circa 15 collaboratori, produce formaggio, yogurt, latte pastorizzato e burro, in pratica una Emmi in formato ridotto. Qui si producono circa 15 diverse specialità casearie, dal brie di montagna al formaggio montano dell’Engadina. Quest’ultimo viene in parte affinato nelle grotte di arenaria di Kaltbach (Svizzera). Degno di nota è anche il formaggio al pino cembro biologico, che ha vinto la medaglia d’oro agli ultimi Swiss Cheese Awards.

Molto gustosi e apprezzati sono anche gli yogurt. Da evidenziare inoltre la collaborazione con il grande chef svizzero Dario Cadenau, che in primavera e in autunno crea per LESA yogurt speciali, molto apprezzati sia nel settore della gastronomia che in quello del commercio al dettaglio. «Per me è un’esperienza entusiasmante», racconta Dario, «posso portare un tocco di creatività in cucina e Beat cerca di capire come mettere in pratica le idee nel caseificio. »

Ulteriori approcci innovativi

L’azienda lattiera acquisisce sempre più popolarità nella regione. «Molti hotel apprezzano i nostri prodotti e possono quindi sfruttare la loro regionalità, cosa che piace agli ospiti», afferma Beat. I prodotti LESA sono ampiamente disponibili anche nel commercio al dettaglio. «Le persone ci conoscono e ci apprezzano, per questo desideriamo rafforzare ulteriormente la nostra presenza locale. » L’intenzione è quella di ampliare la collaborazione regionale con gli albergatori, e sono in fase di sviluppo altri progetti innovativi, come quelli con Dario Cadenau.

Molkerei Biedermann;

Bischofszell (Svizzera):

Fromco SA, Moudon (Svizzera) –Con passione per il miglior Gruyère

A Moudon, nel Canton Vaud, (Svizzera) si trova la cantina di Gruyère più grande del Paese. Fromco SA, di proprietà di Emmi, stocca e affina all’interno di una montagna di arenaria circa 125’000 forme. «L’umidità e la temperatura naturali creano il clima ideale», afferma Christian Zürcher, casaro qualificato e direttore di Fromco SA. Questo permette di risparmiare una quantità notevole di energia, ma soprattutto di stagionare qui un eccellente prodotto naturale, proveniente da 36 caseifici dell’area DOP. La cura del formaggio è un’attività artigianale, sottolinea Christian. La stagionatura del Gruyère vanta una tradizione che risale al 1880. A Moudon (Svizzera) il formaggio viene stoccato in montagna già dal 1932. «Il legame con la regione è stretto e si basa sulla collaborazione, e Fromco ai casari sta molto a cuore. Siamo parte dell’identità della Svizzera romanda», afferma Christian, il cui padre e nonno erano anch’essi casari.

Sebbene LESA abbia una forte presenza locale, il suo orientamento non si limita all’Engadina (Svizzera): L’80 % dei prodotti qui realizzati viene venduto al dettaglio su tutto il territorio nazionale, ad esempio presso un rivenditore al dettaglio con la denominazione «Engiadina Pura». Ma la carta vincente di LESA – oltre al gusto e alla qualità – è sicuramente il servizio che offre. « Se un ospite del Palace di St. Moritz (Svizzera) ha voglia di uno yogurt alla castagne alle dieci di sera, noi lo accontentiamo », riassume Beat. Le richieste dei clienti vengono soddisfatte in modo semplice, flessibile e rapido.

Un team fantastico

A tal fine serve una squadra determinata e capace che conosca bene il proprio mestiere. «Da noi regna un ottimo clima lavorativo e abbiamo a cuore i nostri collaboratori», afferma Beat. Dato che in Engadina le abitazioni a prezzi accessibili scarseggiano, sono stati creati alloggi appositi. Una parte del personale abita, ad esempio, proprio sopra l’azienda. «È una fortuna, perché abbiamo collaboratori ben qualificati provenienti dall’Italia o dall’Austria che solo in que -

1 L’operatore dello stabilimento Marco Brunelli carica le confezioni del latte nelle casse.

2 Il grande chef Dario Cadenau mostra i suoi yogurt speciali da lui creati.

sto modo possono lavorare qui. » Da alcuni anni LESA forma anche praticanti, come Lena Dolf, apprendista tecnologa del latte. «Prima sono stata diverse volte sull’alpeggio in Engadina (Svizzera) a fare il formaggio e poi ho voluto provato qui. » L’Engadina (Svizzera) è il luogo adatto per la grigionese. Lena infatti fa parte della nazionale svizzera di arrampicata su ghiaccio e qua ha la possibilità di allenarsi bene. «Mi piace molto qui, il team e il lavoro sono fantastici, e realizzare queste specialità mi entusiasma tantissimo. »

–vicino a clienti e produttori Circa 150 collaboratori producono un assortimento completo di articoli nel centro della cittadina di Bischofszell (Svizzera): il Demeter, il biologico, il latte vaccino, caprino e ovino, il vegano: la gamma di prodotti è davvero impressionante. Va inoltre ricordato che l’affiliata di Emmi è la più grande azienda svizzera dedita alla lavorazione del latte di pecora. «Vantiamo una lunga tradizione e siamo vicini a clienti e produttori per poter soddisfare rapidamente i loro desideri», afferma il responsabile della sede Geri Lauber. L’ancoraggio regionale è forte. L’azienda lattiera svolge quindi un ruolo importante nella regione anche in qualità di datore di lavoro. Allo stesso tempo, prodotti sono venduti anche a livello nazionale e internazionale. Il prodotto di punta dell’assortimento è il «Lassi», una bevanda a base di latte basata su una ricetta indiana.

Regio Molkerei beider Basel, Frenkendorf (Svizzera): «Abbiamo i migliori yogurt »

L’esistenza del caseificio è da attribuirsi al e ai consumatori della regione di Basilea (Cantone della Svizzera). Per rispondere alla domanda, nel 2011 la Regio Molkerei di Frenkendorf (Svizzera) è stata riaperta come affiliata di Emmi, dopo un lungo periodo di assenza di aziende per la trasformazione del latte nella Svizzera nord-occidentale. «La regionalità è la nostra carta vincente», afferma il responsabile aziendale Martin Ineichen. Insieme a circa 13 collaboratori, il caseificio produce prodotti regionali con il latte degli agricoltori della zona: latte da bere, yogurt e formaggio. «Il nostro asso nella manica è lo yogurt, che si dice sia il migliore di Emmi», afferma Martin ridendo malizioso. Quel che è certo è che la Regio Molkerei funziona bene e che i prodotti regionali sono apprezzati a Basilea e dintorni.

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FOCUS LINK N. 1 / 2024
Lena Dolf mostra prodotti LESA nella caciaia.

La nostra storia: un’eredità unica

Le nostre radici svizzere nella lavorazione del latte risalgono al 1907. Questo patrimonio unico fatto di esperienza, know-how e passione caratterizza ancora oggi il modo in cui produciamo prodotti lattieri innovativi con l’obiettivo di creare giorno dopo giorno i migliori momenti all’insegna del latte per le nostre consumatrici e i nostri consumatori.

1907

1768 membri, che allevavano oltre 15’000 mucche da latte, fondano l’organizzazione precedente a Emmi, la Zentralschweizerische Milchverband (MVL). Allora esistevano già piccole associazioni di agricoltori accomunate dall’obiettivo di sfruttare insieme i vantaggi della lavorazione e della vendita del latte. Tuttavia, esse avevano meno potere e influenza sul mercato rispetto alle grandi cooperative dei commercianti di latte e pertanto fondarono la MVL.

1939-1945

Dopo una fase in cui vi è troppa abbondanza di latte sul mercato, questo alimento viene nuovamente regolamentato dallo Stato. Nel 1944 l’associazione acquirenti di latte della Svizzera centrale (Zentralschweizerische Milchverband, oggi ZMV) acquista una vecchia malga a Hasli-Emmen, trasformandola in ufficio regolatore per la distribuzione del latte. Le origini dell’attuale stabilimento di produzione di Emmen.

1911

Insieme ad altre associazioni lattiero-casearie viene fondata la società per l’esportazione dei produttori svizzeri di latte con l’obiettivo di influenzare l’esportazione di specialità casearie. Intanto nasce il formaggio fuso Gerber (oggi un classico!). Dopo anni di tentativi ed errori, viene messo a punto un procedimento che consente di conservare a lungo l’Emmental senza necessità di refrigerazione, noto nel settore della produzione casearia con il termine specialistico di «resistenza ai tropici».

1955

Il caseificio Toni lancia la bevanda al cacao Comella, ancora oggi molto apprezzata e nel frattempo entrata a far parte del Gruppo Emmi. Nello stesso anno, a Lucerna (Svizzera) arriva sul mercato il Micao-Drink, anch'esso ancora oggi molto popolare.

1960

Viene lanciata la fondue Gerber, un prodotto pronto da gustare che si adatta perfettamente all’emergente esigenza in fatto di praticità ed è ancora oggi la fonduta più famosa della Svizzera.

1971 e 1974

Viene data vita a varie «leggende». Nel 1971 nasce lo Yogi Drink: ed è così che una disattenzione si trasforma in un successo di vendite. L’intenzione originale era quella di produrre un budino, ma il risultato fu inaspettato: lo yogurt rimase liquido. La bevanda è tutt’oggi ancora molto apprezzata. Coupe Chantilly e Délice arrivano sul mercato nel 1974, rimanendovi fino ad oggi. Incredibile!

1993

Viene fondata Emmi SA. La Zentralschweizerische Milchverband (Federazione lattiera della Svizzera centrale) decide di separare le attività della federazione da quelle commerciali. «Un passo importante», afferma Othmar Dubach, che è stato una figura chiave nella gestione di Emmi per oltre 40 anni. «In questo modo Emmi ha acquisito maggiore flessibilità in termini di libertà imprenditoriale e ha continuato a svilupparsi mantenendo la vicinanza al mercato».

1966

A Emmen (Svizzera) entra in funzione il nuovo stabilimento lattiero. Già nel 1968 vengono prodotti 100 milioni di vasetti di yogurt.

1981

Nell’impianto di essiccazione del latte di Dagmersellen (Svizzera) vengono effettuati primi investimenti a favore della tutela ambientale. Oggi la sostenibilità è un caposaldo della nostra strategia, insieme agli obiettivi nei settori chiave personale, società e ambiente che miriamo a raggiungere entro il 2027.

1996 e 1998

Nel 1996 Emmi lancia il primo prodotto lattiero probiotico autorizzato a fornire indicazioni sulla salute approvate in via ufficiale. Due anni dopo viene lanciato Emmi Energy Milk, con DJ Bobo in veste di ambasciatore del marchio.

Dal 2014 a oggi

2004

Nel 2004 Emmi viene quotata in borsa. Sempre nello stesso anno viene lanciato il prodotto Emmi di maggior successo: Emmi Caffè Latte. Nel 2005 nasce il marchio premium Kaltbach, che ha contribuito notevolmente alla notorietà internazionale delle specialità casearie svizzere.

Vengono fondate le divisioni Svizzera, Europa e Americhe, attribuendo così maggiore importanza all’internazionalizzazione. Per Othmer Dubach, esperto di Emmi, si tratta di un contributo fondamentale all’industria lattiera svizzera. « In questo modo diffondiamo in tutto il mondo la competenza e l’artigianalità svizzere nel campo della produzione del formaggio. La nostra attività internazionale sostiene questo obiettivo e allo stesso tempo assicura lo sviluppo sostenibile e a lungo termine delle aziende lattiere locali. ».

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Due figure storiche trasmettono il loro bagaglio di conoscenze

Darey Brands (Redwood Hill)

2019 Emmi Roth

2023 EDUSA

2021 Bettinehoeve

2022

LESA (Bever) DAG, Käse Baumann etc.

2017 Kaiku

2023 Kaiku

2023

2020

Leeb und Emmi Österreich

2021 EDITA

Sparire una volta andati in pensione? Non per forza: Con il programma Senior Professional, specialisti esperti mettono a disposizione di altri la loro esperienza e le conoscenze acquisite. Gli esempi di Marcel Jöri e Markus Häfliger dimostrano che non solo loro in prima persona, ma anche Emmi, e soprattutto le aziende all’estero, possono trarre vantaggio da questa iniziativa.

Anche Emmi risente della carenza di personale qualificato. Motivo per cui è ancora più importante non «perdere» i collaboratori di lunga data quando vanno in pensione, ma cercare invece di continuare a sfruttare la loro vasta esperienza e il loro grande bagaglio di conoscenze. Per questo Emmi offre a specialiste e specialisti compro -

vati la possibilità di continuare a lavorare in azienda anche dopo il pensionamento effettivo, fornendo il loro aiuto nel scegliere i macchinari e gli impianti giusti, svolgendo un lavoro investigativo per individuare errori e contribuendo a ridurre i costi o a ottimizzare i processi. La loro pluriennale esperienza in Emmi rappresenta un tesoro prezioso. I due Senior Professional Marcel Jöri e Markus Häfliger conoscono Emmi come pochi altri.

Markus Häfliger:

«Per me la cosa più importante è coinvolgere le persone e far nascere in loro l’entusiasmo per ciò che realizziamo insieme. »

Markus Häfliger, Senior Professional

Sedi in cui Markus Häfliger ha fornito assistenza.

da Mister Mozzarella a consulente Markus ha diretto per anni la divisione Formaggi freschi a Dagmersellen (Svizzera) ed era conosciuto in Emmi come «Mister Mozzarella». Due anni fa, il sessantaquattrenne ha lasciato la posizione che ricopriva ormai da anni, accettando la sfida di dedicarsi al programma Senior Professional. Per prima cosa ha trascorso molto tempo in Engadina (Svizzera) presso LESA, affiliata di Emmi: con la nuova fabbrica di burro e il nuovo impianto di riempimento per yogurt, erano imminenti grandi cambiamenti. E a tal proposito, ulteriori competenze specialistiche erano proprio ciò di cui c’era bisogno. «In seguito ho sostenuto progetti presso Kaiku a Pamplona e presso Emmi Dessert Italia (EDITA)», racconta Markus. L’anno scorso è stato alla Emmi Roth negli Stati Uniti e ha contribuito all’ottimizzazione di diversi processi. «Per me la cosa più importante è coinvolgere le persone e far nascere in loro l’entusiasmo per ciò che realizziamo insieme. »

2012 Merger Quillayes Surlat

Vitalait

2023

EDITA

2021 Vitalait

Sedi in cui Marcel Jöri ha fornito assistenza. Ecco dove hanno operato i Senior Professional

«Il mio cuore batte ancora per Emmi ed è bello poter trasmettere ad altri il mio know-how. »

Marcel Jöri, Senior Professional

La pensione, secondo l’appassionato collaboratore di Emmi, è piuttosto uno stato di irrequietezza. «La passione e la dedizione sono sempre presenti. »

Marcel Jöri:

da Suhr in giro per il mondo

L’ex responsabile della tecnologia lattiera e dei progetti a Suhr avrà anche 69 anni, ma Marcel Jöri continua a essere Emmiano irriducibile. «Già dal 2012, quando lavoravo ancora a Suhr, collaboravo anche come esperto e fornivo supporto ad altre società», racconta Marcel. Da allora ha girato tutto il mondo e conosce le nostre affiliate come pochi altri. «Ho fornito la mia assistenza in questioni relative alla qualità, all’ottimizzazione dei processi e all’acquisto e alla messa in servizio di nuovi impianti. Attualmente mi occupo a pieno regime di Quillayes Surlat in Cile, Vitalait in Tunisia e Leeb in Austria. Pur essendo in pensione, Marcel non riesce a smettere del tutto di lavorare, continuando a dedicare alla professione parte del suo tempo con grande entusiasmo. « Il mio cuore batte ancora per Emmi ed è bello poter trasmettere ad altri il mio know-how. »

La

chiave del successo

Patrick Vielle, Head of Group Engineering, responsabile del coordinamento degli interventi, afferma: «Il lavoro dei nostri Senior Professional è la chiave del successo dei progetti di investimento. Con la loro esperienza aiutano a definire la giusta portata e le

giuste tecnologie. e affiancano le organizzazioni locali a lungo termine nella gestione delle loro sfide operative. » Il sostegno è ben accolto dalle società in patria e all’estero, come conferma, ad esempio, Angela Paradiso, Lead Buyer and Procurement Business Partner EDITA: « Abbiamo apprezzato tantissimo i preziosi consigli, l’esperienza e la disponibilità di Markus. » Anche Julian, responsabile di produzione LESA Albrecht traccia un bilancio positivo: «Insieme abbiamo vissuto alti e bassi che ci hanno unito. Il tempo trascorso insieme è stato incredibilmente costruttivo e istruttivo. »

Programma Senior Professional

Il programma Senior Professional rappresenta un’opportunità di sviluppo volta a promuovere e fidelizzare specialiste e specialisti esperti all’interno del Gruppo Emmi. Esso si rivolge a un massimo di sei specialisti e dirigenti di comprovata esperienza di età compresa tra i 59 e 67 anni, nominati dalla Direzione del Gruppo.

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Nicole Eichenberger Illustrazione Amadeus Waltenspühl Foto pgc
Testo
Dalla fase del sapere a quella dell’apprendimento

Lo sviluppo dei collaboratori è al centro del nostro impegno di quest’anno a favore della sostenibilità. Perché attribuiamo così tanta importanza a questo aspetto, che cosa facciamo e a che punto ci troviamo? La nostra esperta di sviluppo Martina Weingartner dimostra che una buona leadership, la nostra cultura e l’impegno personale elementi sono fondamentali.

Nell’ambito della nostra sostenibilità, che è parte integrante del nostro modello aziendale responsabile e della nostra strategia ’26, abbiamo individuato tre campi di intervento: ambiente, società e personale. Perché quest’anno ci concentriamo sui collaboratori?

I collaboratori a cui vengono offerte opportunità di sviluppo si sentono presi in considerazione e sviluppano un senso di appartenenza, aspetti entrambi che influiscono positivamente sul legame con l’azienda e la fedeltà nei suoi confronti. I collaboratori rimangono più a lungo e, cosa fondamentale, acquisiscono e consolidano molte conoscenze ed esperienze. Ma va preso in considerazione anche il singolo; in questo caso si tratta di esaminare i collaboratori uno per uno e fare in modo che possano compiere il loro percorso di sviluppo individuale. In questo modo risultano ancora più interessanti e si mantengono competitivi sul mercato del lavoro, aspetto che va naturalmente anche a vantaggio di Emmi. Nell’attuale situazione di carenza di manodopera abbiamo più che mai bisogno di collaboratori ben sviluppati.

Misuriamo i nostri progressi: a che punto ci troviamo attualmente?

L’anno scorso, il 57 % dei collaboratori a livello di Gruppo aveva un obiettivo o un piano di sviluppo e siamo riusciti a coprire il 26 % delle posizioni interne. Il primo dato ha mostrato un leggero aumento, mentre il secondo è di poco diminuito. Le cifre vanno tuttavia valutate con cautela, dal momento che a livello globale siamo ancora nella fase di avvio della raccolta dei dati. Un aspetto positivo è che diverse aziende hanno investito molto nel lavoro dirigenziale,

un fattore decisivo per il successo dello sviluppo dei collaboratori. La presenza di bravi e brave dirigenti consente e promuove l’apprendimento e la crescita del singolo, ponendo in risalto l’importanza della pianificazione successoria.

Quale impatto ha il focus di quest’anno?

Stiamo attuando diverse misure. Ci saranno, ad esempio, ambasciatori e ambasciatrici locali che faranno confluire attivamente l’argomento nella quotidianità. Altra cosa che faremo è installare «pareti del successo» per rendere visibili gli sviluppi. Ma comunque esistono già molti strumenti validi (ad es. una guida per i quadri dirigenti per la conduzione dei colloqui di sviluppo o un questionario sullo sviluppo individuale) e training. Il nostro compito ora è di renderli ancora più visibili, affinché possano essere ampiamente applicati. Inoltre, stiamo anche pianificando delle attività mirate per la Giornata della sostenibilità del 5 giugno 2024, durante la quale si terrà anche la premiazione degli entusiasmanti progetti del concorso sulla sostenibilità all’insegna del motto «Sviluppo del personale».

In quali ambiti dobbiamo far fronte alle sfide più impegnative?

Vantiamo un’elevata diversità con le nostre varie società in tutto il mondo, aspetto di cui tenere conto proponendo offerte personalizzate. E, naturalmente, nella frenesia della vita quotidiana spesso manca il tempo per lo sviluppo professionale. Nonostante queste pressioni, dobbiamo promuovere la consapevolezza che stiamo continuando a investire nello sviluppo e nell’apprendimento quotidiano. In caso

L’introduzione di SAP nella Molkerei Bischofszell (Svizzera) se da una parte ha rappresentato una sfida per i collaboratori, dall’altra ha permesso loro di svilupparsi ulteriormente.

«È importante essere consapevoli del fatto che tutti noi siamo in costante apprendimento. »

Martina Weingartner, esperta di sviluppo

contrario le conseguenze future saranno disastrose perché mancheranno le persone con le competenze adeguate. Occorre aumentare l’impegno, e per far ciò è fondamentale, da un lato, che vi sia una responsabilità dirigenziale, e dall’altro poter contare anche sulla responsabilità individuale di tutti i collaboratori.

Quindi presto manderemo tutti a seguire corsi di perfezionamento?

No, lo sviluppo viene spesso frainteso: in Emmi, circa il 70 % ha luogo durante il lavoro, ad esempio quando viene introdotto un nuovo processo. Il 20 % avviene accanto al lavoro vero e proprio, ad esempio attraverso un programma di mentoring o shadowing, che dà la possibilità di imparare da un collaboratore esperto. Infine, il 10 % è costituito da corsi di perfezionamento o training. È importante essere consapevoli del fatto che tutti noi siamo in costante apprendimento. Ci troviamo inevitabilmente in una fase di passaggio dalla fase del sapere a quella dell’apprendimento.

Intervista Robert Bossart

Foto André Scheidegger e pgc

Successi in ambito di sviluppo in Cile e Brasile

Da responsabile vendite a Head of Retail

Sebastián Yunge Sepúlveda, 37, Quillayes Surlat, Cile Sebastián è entrato a far parte del Food Service come responsabile vendite nel 2018, mentre stava completando un master in Sales and Commercial Management. Quando si è avuta la fusione tra Surlat e Quillayes, ha diretto il settore come viceresponsabile vendite. Nel 2023 è stato promosso a Head of Retail.

Da assistente a coordinatrice di team

Thais Aparecida Bordini Gonçalves, 31 Laticinos Porto Alegre, Brasile Thais ha iniziato nel 2012 ricoprendo il ruolo di assistente amministrativa. Con il sostegno dell’azienda ha potuto conseguire una laurea e oggi la trentunenne lavora come coordinatrice di regolamentazione fiscale negli ambiti coordinamento del team, controllo dei processi e garanzia della qualità delle informazioni.

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ESEMPI

«Un sogno che si avvera»

A dire il vero Adriana Wey è una persona dedita alla famiglia. Ciononostante, la specialista HR ha fatto il grande passo e si è trasferita dalla tranquilla Svizzera alla vivace metropoli di New York, per lavorare presso Emmi EDUSA. La ventottenne descrive la nuova esperienza come una montagna russa di emozioni: pur sentendo a volte la nostalgia di casa, la sua vita attuale è stimolante ed emozionante.

Abita a soli 20 minuti da Times Square e lavora con un team e collaboratori sono molto cordiali e aperti. E sì, le mancano il suo fidanzato e la sua famiglia. Adriana Wey racconta della sua nuova vita, delle sue prime esperienze e dei suoi sentimenti. E dalle parole della giovane appare subito chiaro che si è gettata anima e corpo in un’avventura personale e ora sta vivendo tutto ciò che questo comporta: tante cose nuove da scoprire ed emozioni che oscillano in tutte le direzioni. «Le prime settimane sono state molto emozionanti. Ma ci sono stati anche momenti in cui non avrei preferito tornarmene a casa», ammette.

La conoscenza dello spagnolo: un vantaggio

Adriana ha iniziato quattro anni fa come stagista presso la sede centrale di Emmi a Lucerna (Svizzera). Ha studiato psicologia e lavorato part-time nel team HR Development di Barbara Reidy. Dopo il master in psicologia ha ottenuto un impiego a tempo pieno e ha collaborato a diversi progetti, tra cui quelli relativi

«Le prime settimane sono state molto emozionanti. Ma ci sono stati anche momenti in cui avrei preferito tornarmene a casa. »

Adriana Wey, Business Partner HR EDUSA

allo sviluppo dei dirigenti e del personale. Due anni fa Adriana è passata a HR International, diventando HR Consultant per la divisione Americhe con un impiego a tempo indeterminato.

Il fatto che parli fluentemente spagnolo – sua madre è messicana – l’ha aiutata a collaborare con le società di Spagna, Cile, Messico e anche negli Stati Uniti, dove lavorano molti ispanici. Quando Adriana si è recata in loco per un training dirigenziale presso Emmi Dessert USA (EDUSA), i contatti con il team HR locale si sono intensificati. «Sapevo che c’era una posizione vacante come HR Business Partner», afferma. «E poiché il mio sogno era da tempo quello di andare all’estero, ho fatto il possibile per ottenere il posto. »

Traduttrice richiesta

E ci è riuscita. Da settembre dello scorso anno Adriana è impiegata presso EDUSA. Dalla sua casa di Astoria, nel Queens newyorkese, alla sede di «Loves & Quiches», dove lavora, ci vogliono solo 45 minuti. Lì circa 200 collaboratori lavorano nella produzione e circa 20 in ufficio.

Il compito principale di Adriana consiste nell’accompagnare e promuovere i team e i dirigenti nel loro sviluppo. In realtà, però, trascorre molto tempo occupandosi dei problemi e delle domande dei singoli collaboratori, anche presso la seconda sede, «The Cannoli Factory». «Dato che la maggior parte dei collaboratori del reparto produzione parla solo spagnolo, le mie conoscenze linguistiche sono molto apprezzate. », racconta. «In queste sedi la posizione di HR Business Partner è rimasta vacante per molto tempo, motivo per cui sono ancora più felice di poter fornire il mio supporto ai collaboratori».

Per la cittadina svizzera, la metropoli di New York è emozionante e stimolante.

La sua famiglia e il suo ragazzo le mancano, ma gli aspetti positivi prevalgono di gran lunga, afferma Adriana.

Gli aspetti positivi prevalgono di gran lunga

La sua dirigente, Maria Escobar, e il team sostengono Adriana nel suo percorso di apprendimento, aiutandola a scoprire il complesso mondo americano delle risorse umane. A febbraio ha conseguito anche una certificazione HR statunitense. Nel frattempo si è ambientata bene e adora andare alla scoperta della vivace metropoli. « Naturalmente mi mancano il mio fidanzato e la mia famiglia, ma gli aspetti positivi prevalgono di gran lunga. Qui imparo davvero tanto. »

Ora può riempire lo zaino di esperienze importanti maturate presso EDUSA. «Sto imparando così tanto che questo periodo sarà sicuramente un trampolino di lancio per il mio futuro sviluppo professionale. »

Testo Robert Bossart Foto pgc

«Sto imparando così tanto che questo periodo sarà sicuramente un trampolino di lancio per il mio futuro sviluppo professionale. »

Adriana Wey, Business Partner HR EDUSA

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Quando Adriana Wey non lavora da EDUSA, esplora la sua nuova patria: New York.

Emmi

Landenbergstrasse 1

CH-6002 Lucerna

Svizzera

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