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TORADOLGEMITAIZ

Gemitaiz –Toradol

Brrrr T. Kay Non mi guardare così, no (no, no) Che mi hai conosciuto sabato e, baby, oggi è lunedì, no (no) Bevo un altro bicchiere che ti vedo in 2D Sì, va bene andiamo a cena, eh Tatuaggi sulla schiena Penso già a spogliarla con la bocca piena, ehi, ehi (skrrt) Bionda, bianca, alta e nera, ehi Sale sopra, è un'altalena, ehi È l'assedio a Cartagena, ehi Mh, mh, giro una canna di erba buona Gioia, metti una canzone che il silenzio m'annoia (shh) Sì, la chiamo baby, non la chiamo troia (babe) Anche se a letto poi è un'altra storia Ma poi queste tipe s’innamorano Dice: “Dormiamo insieme”, dico ancora no Fra', non sento niente anche se provano Mi hanno iniettato dentro al cuore il Toradol (no, no) Ho il cuore rotto, ehi Come lo schermo del tuo iPhone 8, oh Dice: "Mi piace che non fai lo stronzo" Scappo veloce, Michael Johnson Perché vedi tutte quelle prima di te (baby) Mi hanno reso un po' un insensibile (oh, oh, oh) Per questo adesso ho il vuoto nell'iride (yeah) Per me mettermi in gioco è impossibile (no, no, no) Ho il cuore rotto, ehi Come lo schermo del tuo iPhone 8, oh Dice: "Mi piace che non fai lo stronzo", no Scappo veloce, Michael Johnson, ehi Scappo veloce, Michael Johnson, Michael Johnson Scappo veloce, Michael Johnson, Michael Johnson Scappo veloce, Michael Johnson, Michael Johnson Scappo veloce, Michael Johnson, Michael Johnson No, no, yeah Ma poi queste tipe s’innamorano Dice: “Dormiamo insieme”, dico ancora no Fra', non sento niente anche se provano Mi hanno iniettato dentro al cuore il Toradol

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Analisi di Toradol

Toradol è un singolo del 2018 prodotto da T.Kay ed estratto dall’ottavo mixtape di Gemitaiz, QVC8. QVC8, abbreviazione di “Quello Che Vi Consiglio Vol. 8”, è disponibile gratuitamente per esteso sul sito dell’artista, mentre sulle piattaforme di download e streaming ufficiali come iTunes e Spotify è pubblicata la selezione QVC8 –Singles. Toradol può considerarsi un esempio di canzone d’amore in chiave trap. Il testo attinge solo parzialmente alla scorta di topos spiccatamente appartenenti al genere e segue uno storytelling lineare, più classico. Gemitaiz racconta infatti di come per colpa di relazioni passate (“tutte quelle prima di te”) non sia più capace di ricambiare l’amore (“per me mettermi in gioco è impossibile”): è come il suo cuore più volte spezzato (“ho il cuore rotto, ehi”) fosse stato iniettato di Toradol, un farmaco analgesico che lo avrebbe reso “un po’ insensibile”.

A inizio testo, a mo’ di ringraziamento al produttore, si incontra la tag “T. Kay”, ma le autoreferenze si fermano qui. In un dialogo di coppia non c’è spazio per la dinamica della “gang”; si fa uso un paio di volte dell’appellativo e riempitivo “fra’” ma sono ben più interessanti e rilevanti per la narrazione l’appellativo “gioia” e il popolare “baby”/”babe” usato come zeppa (“sabato e, baby, oggi è lunedì”). Insieme alle zeppe “mh, mh”, “o, no” si ritrovano i rodati prestiti “ehi”, “yeah”, “skrrt”, ma poche altre parole straniere. “Cartagena” (pronunciato “Cartaghena”) è uno storpiato toponimo spagnolo che fa riferimento all’assedio di Cartagena de Indias da parte degli inglesi nel 1741, l’iPhone 8 è un prodotto dell’americana Apple e Michael Johnson è un celebre velocista statunitense che corre tanto lesto quanto Gemitaiz scappa dalle relazioni (“scappo veloce, Michael Johnson”). Anche lo struggente “cuore rotto” anziché il più comune “cuore spezzato” potrebbe essere un lascito dell’inglese “broken heart”.

Il campo semantico dell’amore e del corteggiamento gode qui di una certa rilevanza: “andiamo a cena”, “s’innamorano”, “provano”, la ripetizione della

parola “cuore”, “mettermi in gioco” e volendo anche “insensibile” e “il vuoto”. Va a braccetto con questa inusuale dose di romanticismo la sfera sessuale, più soft rispetto agli “scopare” e i “succhiare” di altri testi: “spogliarla con la bocca piena”, “sale sopra”, “dormiamo insieme”, il metaforico “è un’altalena” che indica il dondolio dei corpi durante il rapporto, lo storico “assedio di Cartagena” che allude alla foga e alla passione del momento. “La chiamo baby, non la chiamo troia”: Gemitaiz è dunque un gentiluomo attento a evitare appellativi misogini, “anche se a letto poi è un’altra storia”.

Soft anche il droghese, individuabile soltanto in “giro una canna di erba buona” e in parte nel metaforico Toradol, farmaco di prescrizione ma comunque soggetto a usi impropri. Non c’è invece dato sapere cosa contenga quell’”altro bicchiere” che permetta di vedere “in 2D”. Spaccio, crimini e violenza si allontanano decisamente dal mondo di Toradol, in cui la droga viene vista non come mezzo di sostentamento, ma unicamente consumata a scopo ricreativo.

Il turpiloquio è circoscritto al già menzionato “troia” e a “stronzo” ed emergono colloquialismi come “provarci” (abbreviato in “provano”) e il che polivalente di “non mi guardare così, no/che mi hai conosciuto sabato” o di “che il silenzio mi annoia”. Il tono informale e falsamente spontaneo è però dato soprattutto dalla simulazione di dialoghi e conversazioni tra il trapper e una ragazza. Tali dialoghi vengono a volte segnalati con verbi introduttivi come in “dice: ’Dormiamo insieme’”, in “dice: ’Mi piace che non fai lo stronzo’” o in “dico no”, mentre altre volte si notano segnali discorsivi tipici del parlato. Segnatamente, il “sì va bene” di “sì va bene andiamo a cena”, il “vedi” di “perché vedi tutte quelle prima di te” e il modificatore di intensità ”un po’” di “mi hanno reso un po’ insensibile”.

Molti dei soggetti sono perciò logicamente alla prima o alla seconda persona singolare (“non non fai”, “bevo”), ma anche alla prima plurale (“dormiamo insieme”). Ci sono casi di terza persona singolare, sempre riferito alla “tipa”, e di

terza persona plurale diretta alle “tipe” (“queste tipe s’innamorano”) o più generico (“mi hanno iniettato”). Data la tendenza dialogica, i verbi sono forzatamente al presente indicativo, anche se non mancano esempi di passato prossimo (“mi hanno reso”) e imperativo (“non mi guardare”).

La metrica segue un andamento fatto di un discreto numero di rime baciate vere e proprie come “cena”/”schiena”/”piena”, “annoia”/”troia”, “altalena”/”Caltagena” “rotto”/”iPhone 8”, “innamorano”/”ancora no”/”provano”, ma anche da rime interne come “gioia”/”annoia”, assonanze come “troia”/”storia”, “iride”/”impossibile”, “stronzo”/”Johnson”.

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