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CAVALLINIDARK POLO GANG, SFERA EBBASTA
Dark Polo Gang, Sfera Ebbasta –Cavallini
Dark Dark Dark, dappertutto Billionheadz Money Gang culto (gang, gang, gang, gang) Spacciatori negli androni Sbirri fuori dai balconi Non voglio più avere problems Quindi stronzo dammi i money La tua bitch mi chiama honey Sì, mi chiama tutti i giorni Ora che ho un sacco di cloni E un iPhone 6 nei pantaloni Cavallini sulla mia maglietta Cavallini ragazzini qua crescono in fretta I soldi per il pane da quella panetta Rispetto solamente per chi ti rispetta Mi trovi in giro solo solo con la squad Fumiamo questi chiacchieroni dentro al bong In strada prima che dentro a un impianto Entriamo a volto coperto e prendiamo tutto quanto Voglio triplicare 'sti stipendi Karate flow coi carati nei denti Centomila la taglia sulla nostra testa Cavallini col cavallino sulla maglietta Dai non dire di no Hai sentito parlare del team Hai provato a parlare del team Ma tu non ci puoi stare nel team La ganja e la lean, i pezzi nei jeans La fissa dei soldi e quella delle bitch Le scarpe di marca, le polo Ralph Lauren Quando fuori piove, tu comunque ci trovi qui Puoi beccarmi all'indiano che mangio pollo al curry Troia non mangio sushi Mi piacciono Fendi e Gucci Ferragamo e Burberry Incassiamo come i cassieri Sogno montagne di soldi e i vari modi per spenderli Giochi con la gang, mio fratello alza un cannone Hai problemi di pressione, non ti si alza il cannone La tua tipa è una cagna, vuole un guinzaglio un padrone Siamo animali (woof), tu sei Leone il cane fifone Giro una canna d'erba grossa come un filone, di pane Sto pensando ad alzare il mio pane Baguette, pancarrè, rosette e ciabatte
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Lei non vuole fottere i miei amici allora può andarsene DPG tre sette, puoi beccarci ai Rioni In piazza coi sampietrini, in giro come i tassisti Chi sono questi stronzi? Giuro non li ho mai visti E se non parli di soldi scusate non vi ho sentiti Dai non dire di no Hai sentito parlare del team Hai provato a parlare del team Ma tu non ci puoi stare nel team La ganja e la lean, i pezzi nei jeans La fissa dei soldi e quella delle bitch Le scarpe di marca, le polo Ralph Lauren Quando fuori piove, tu comunque ci trovi qui
Cavalli corrono per me puoi chiamarmi Tony il Fantino È per questo che vivo, essere ricchi per sempre Sto in paranoia, pezzi, buste nella mia Fendi Cinque grammi sto fumando il dito di un gorilla Giuro, se non parli di soldi non sento Cavallo pazzo nel rione, all'angolo non mi fermo Nella padella pollo e cocaina Trasformo pacchi in contanti in orologi Mamma conta bene i soldi Troia sta lontano dai miei sogni Essere ricco per mia nonna e per i miei giovani bulli Dark Gang triplo sette, in cucina chiamaci cyborg Non parlo con le guardie, ci pensa il mio avvocato Voglio triplicare 'sti stipendi Karate flow coi carati nei denti Centomila la taglia sulla nostra testa Cavallini col cavallino sulla maglietta Dai non dire di no Hai sentito parlare del team Hai provato a parlare del team Ma tu non ci puoi stare nel team La ganja e la lean, i pezzi nei jeans La fissa dei soldi e quella delle bitch Le scarpe di marca, le polo Ralph Lauren Quando fuori piove, tu comunque ci trovi qui Skrrt skrrt skrr
Analisi di Cavallini
Cavallini è un singolo del 2015 prodotto da Charlie Charles e in collaborazione con Sfera Ebbasta estratto dall’album Crack Musica della Dark Polo Gang. Come numerosi brani firmati Dark Polo Gang, “Cavallini” non segue un tema unitario e basa il suo contenuto su suggestioni legate al lusso e alla malavita tenute insieme da un ritornello accattivante ma non sempre di facile interpretazione. Il gruppo romano definisce la propria lingua come “linguaggio alieno” (Al Hasbash & Lauretti, 2017) per l’ascoltatore medio ed effettivamente il testo ruota attorno a un’immagine polisemica potenzialmente criptica: “Cavallini col cavallino sulla maglietta”. In gergo, i cavallini sono piccoli corrieri della droga, spesso molto giovani (“cavallini ragazzini”). Nonostante la tenera età, grazie al loro mestiere possono già permettersi un “cavallino sulla maglietta”, cioè una costosa maglia Ralph Lauren contraddistinta dal logo del giocatore di polo a cavallo.
In apertura, gli artisti presentano i propri collettivi. “Dark Dark Dark, dappertutto” si riferisce alla Dark Polo Gang stessa, mentre “Billion Headz Money Gang culto” all’etichetta discografica fondata da Sfera Ebbasta (vedi anche l’analisi di Scirpppo). Le autoreferenze non si fermano però ai due versi introduttivi. Si incontra più avanti un esempio di metalinguismo trap (“karate flow”), una reiterazione di “Dark Gang”, “DPG”, “triplo sette”, “tre sette” (777 è il simbolo della Dark Polo Gang) e infine una sorta di epiteto giocoso per cui il membro Tony Effe, dato che ha al suo servizio diversi “cavallini”, si trasforma in “Tony il fantino”. La parola “gang” gioca invece un triplice ruolo. Identifica sì la Dark Polo Gang e la Billion Headz Money Gang, ma ha anche altre funzioni molto comuni nella maggior parte delle canzoni trap. Come anche “squad” e “team”, identifica uno stretto gruppo di amici con cui è meglio non scherzare (“Giochi con la gang”, “mio fratello alza un cannone” o ancora “I miei giovani bulli”) e funge infine da riempitivo o quasi da interiezione (“Gang, gang, gang, gang”).
In Cavallini mancano i comunissimi prestiti dalla trap americana ehi e yah, mentre skrrt compare solo alla fine. Di onomatopee rimangono quelle animali: un “woof” in corrispondenza di “Leone il cane fifone” e lo sbuffo di un cavallo in corrispondenza di “Cavalli corrono per me”. Un calco che è invece è presente, in questa come in parecchie canzoni hip hop nostrane, è rispetto (“rispetto solamente per chi ti rispetta”) impiegato come il respect d’oltreoceano. I prestiti dall’inglese non adattati, escludendo i sinonimi di gang, sono contenuti: la rima “money/honey”, “problems”, “bitch”, “cyborg”.

L’atmosfera cupa e criminale di Roma e sobborghi (“rioni”, “in piazza coi sampietrini”) viene creata con lessico poliziesco (“sbirri”, “volto coperto”, “taglia”, “avvocato”) da una parte e abbondante uso del droghese dall’altra, a partire ovviamente dai cavallini di titolo e ritornello. Si inizia dagli “spacciatori” per poi vertere su dosi e unità di misura (“panetta”, “pezzi”, “cinque grammi”, “buste”, “pacchi”), sulle sostanze vere e proprie (“ganja”, “lean”, “erba”, “cocaina”) e sui mezzi per consumarle (“cannone”, “canna”, “bong”, “fumare”), passando per la simpatica metafora “Sto fumando il dito di un gorilla” (cioè una canna grossa quanto il dito di un gorilla). Complici la mamma (“Mamma conta bene i soldi”) e la nonna (“essere ricco per mia nonna”), i componenti della gang con “la fissa dei soldi” fanno fruttare i loro loschi affari. Lo prova il continuo riferimento al denaro (“money”, “triplicare ‘sti stipendi”, “incassiamo”, “soldi”, “montagne di soldi”, “contanti”, “essere ricchi per sempre”) e i simboli di benessere economico e stile come “carati nei denti”, “scarpe di marca”, “polo Ralph Lauren”, “orologi”, “nella mia Fendi”, “iPhone 6” il cui picco è un elenco delle grandi case di moda Fendi, Gucci, Ferragamo, Burberry. A fianco di questo sfarzo vengono menzionati i più accessibili “pollo al curry” e il “sushi”, il cartone animato per bambini Leone il cane fifone ed elencate quattro tipologie di pane (“baguette, pancarrè, rosette e ciabatte”). L’accostamento è emblematico dell’estetica del rapper o trapper che vive nel lusso ma non scorda le sue origini, il binomio “making it” e “keeping it real” (Pagano & Servino, 2019)
Accanto alla “fissa dei soldi” c’è “quella delle bitch”. Gli appellativi femminili nella canzone sono sì “tipa” ma anche e soprattutto “bitch”, “troia”, “cagna” (tra l’altro seguito da un elegante “vuole un guinzaglio un padrone”). Per il resto, il turpiloquio si limita a “stronzo” (altro appellativo) e “stronzi”, mentre “fottere” potrebbe sia intendersi come un calco di “fuck with” che come un riferimento sessuale da annoverare assieme all’analogia “non ti si alza il cannone”. Il tono del brano è quindi decisamente colloquiale, a testimoniarlo espressioni quali “dai”, “fissa”, “in paranoia”, “beccarsi”, l’aferesi di questi (‘sti) e zeppe come “giuro” “sì” che imitano il parlato spontaneo. L’anacoluto “e se non parli di soldi scusate non vi ho sentiti” e versi come “è per questo che vivo, essere ricchi per sempre” o “chi sono questi stronzi? Giuro non li ho mai visti” contribuiscono a trasformare il testo in una sorta di sconnesso flusso di coscienza.
I verbi, quando esplicitati, sono prevalentemente al presente indicativo ma tendono a scomparire per dar vita a versi come” centomila la taglia sulla nostra testa”, “karate flow coi carati nei denti”, “i soldi per il pane da quella panetta”, “in strada prima che dentro a un impianto”. Si incontrano anche presente progressivo (“sto pensando”, “sto fumando”), passato prossimo (“hai sentito parlare del team/hai provato a parlare del team”), imperativo (“dai non dire di no”) e infinito (“essere ricco”), mentre il congiuntivo è totalmente assente.
Anche soggetti e deittici concorrono alla fumosità di “Cavallini”. Oltre al più ovvio anacoluto sopracitato, l’alternanza tra prima persona singolare e plurale, seconda persona singolare e terza persona singolare è continua: “incassiamo come i cassieri”, “sogno montagne di soldi e i vari modi per spenderli”, ”giochi con la gang, mio fratello alza un cannone”. In generale, il “noi” si riferisce ai componenti della gang, il “lei” a una “tipa”, una “bitch” mentre buona parte del testo è indirizzato a un “tu” generico o riferito a un antagonista immaginario (“ma tu non ci puoi stare nel team”). Interessante osservare come anche le similitudini prendano una forma “dialogica” e quello che potrebbe essere stato “in cucina siamo come dei cyborg” venga invece espresso con “in cucina chiamaci cyborg”.
Collante di un testo fatto di associazioni di immagini più che di frasi, in cui la sintassi sfocia nella sparizione di connettivi (“trasformo pacchi in contanti in orologi”) e nell’enumerazione (“baguette, pancarrè, rosette e ciabatte”), sono sia le autoreferenze citate in precedenza che i giochi di parole e i rimandi interni. Primo tra tutti è l’anafora di “hai sentito parlare del team/hai provato a parlare del team/ma tu non ci puoi stare nel team” che ci accompagna per tutto il brano. Altri esempi sono la ripetizione di cavallo/cavalli al di fuori del ritornello (“cavallo pazzo nel rione”, “cavalli corrono per me”), l’uso polisemico di “cannone” (visto come arma da fuoco o spinello in alza un cannone e come pene in non ti si alza il cannone)
e di “pane” (alimento in “filone, di pane” e sinonimo di stipendio in “sto pensando ad alzare il mio pane”). È osservabile anche una riformulazione dello stesso concetto se si confronta, per esempio, “e se non parli di soldi scusate non vi ho sentiti” con “giuro se non parli di soldi non sento”. Infine, la coesione data dalla rima in fin di verso è solo parzialmente presente. La rima tradizionale viene spesso sostituita da assonanze, paronomasie e rime interne tra cui “karate/carati”, “’sti stipendi”, “sushi/”Gucci”, “soldi”/”sogni”, “incassiamo”/”cassieri”, “sogno montagne”.