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GUCCI RUBATEENZO DONG
Enzo Dong –Gucci rubate
Trappo anche più di Lil Pump eh yee Perché ho le Gucci rubate yee Faccio quello che mi va eh-eh yee Vengo a casa tua a flexare ye yee Trappo anche più di Lil Pump eh yee Perché ho le Gucci rubate yee yee Faccio quello che mi va yee yeee Vengo a casa a tua a flexare Enzo Dong Tu non parti ti fermi sui preliminari Io faccio un party sopra la Ferrari Con me non arrivi alla fine, fra’ ti servono i tempi supplementari Gucci gang, Gucci gang con le Gucci rubate Io non le ho mai comprate Gucci gang, Gucci gang con le Gucci rubate Io mica le ho pagate Entro e bevo gratis Ti scrocco la vita come gli Emigratis Questi frustrati possono vedermi solo nei messaggi privati Sono il trapboy di Secondigliano ti credi che mi hai superato? Non ti basta tutta la carriera per fare quello che ho fatto con un solo brano A morire è un Higuain, eh Hola bitch, ho la bitch Io non sono ricco ma c'ho la bitch c'ho la bitch che dopo mi ficco woo-ooh Trappo anche più di Lil Pump eh yee Perché ho le Gucci rubate eh yee Faccio quello che mi va eh-eh yee Vengo a casa tua a flexare ye yee Trappo anche più di Lil Pump eh yee Perché ho le Gucci rubate yee yee Faccio quello che mi va yee yeee Vengo a casa a tua a flexare Enzo Dong Ho pagato le pene dell'inferno ora pago le scarpe da Gucci Ho pagato gli errori che ho fatto ma adesso mi pagano tutti Fra’ mi devi pagare perché qua mi costa anche l'aria Chi mi ha fatto soffrire giuro me la pagherà cara Porto sempre due pistole nella mia vita Una è nella mia tasca l'altra è la mia lingua Mia madre ha messo al mondo solo un figlio di puttana (hijo de puta!) A queste tipe gli rubo le Gucci ma gli lascio il corazón Che cazzo mi chiedi a fare quello che non ho Non vesto Dolce & Gabbana né Louis di Vuitton Scampia mica è una puttana, fra’ non te la do Trappo anche più di Lil Pump eh yee Perché ho le Gucci rubate eh yee Faccio quello che mi va eh-eh yee Vengo a casa tua a flexare ye yee Trappo anche più di Lil Pump eh yee Perché ho le Gucci rubate yee yee Faccio quello che mi va yee yeee Vengo a casa a tua a flexare Enzo Dong
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Analisi di Gucci rubate
Gucci rubate è un singolo di Enzo Dong rilasciato nel 2018 e prodotto da LGND. Nel brano, l’artista napoletano fa leva sulla generale fissazione per i marchi e per il flexing (vedi l’analisi di Guarda come Flexo), luoghi comuni riscontrati in molteplici testi trap sia italiani che internazionali. Le sue scarpe firmate, tra l’altro rubate, gli danno idealmente il potere di astenersi dalle regole (“faccio quello che mi va”) e di “trappare” “anche più di Lil Pump”, l’autore della hit statunitense Gucci Gang (“Gucci gang, Gucci gang con le Gucci rubate”). Gucci Gang, fenomeno virale del 2017, è stata più volte definita uno spregiudicato inno al capitalismo, addirittura un simbolo di “tutto ciò che non va nel mondo” (Eror, 2018), ma ha comunque riscosso un’immensa popolarità e dato il via a un’infinita serie di imitazioni e parodie proprio come quella di Enzo Dong.
In una canzone trap sulla trap sarebbe insolito non individuare autoreferenze: Enzo Dong canticchia il suo nome in diverse occasioni e si autoproclama “il trapboy di Secondigliano”, il suo quartiere di origine, nomina Scampia, altro quartiere di Napoli, parla metalinguisticamente del suo mestiere con il neologismo “trappare” e cita un suo stesso brano, Higuain, con il verso “a morire è un Higuain, eh”. Anziché i consueti “yeah” ed “ehi” ci vengono proposte le variazioni “eh” e “yee”, mentre resta invariato l’appellativo “fra’”. “Gang” perde interamente, in questa sede, il significato originale e viene solo inserito nella citazione a Gucci Gang.
Gli unici prestiti non adattati sono gli spagnoli “hola”, “corazón”, “hijo de puta” e gli inglesi “party” e “bitch”; adattato è invece il famigerato “flexare”. La casa di moda francese “Louis Vuitton” viene trasformata per esigenze metriche –o forse parodistiche –in “Louis di Vuitton”. Restano nella loro versione originale i grandi marchi italiani Ferrari, Dolce & Gabbana e ovviamente Gucci.
Questi emblemi della bella vita non vengono però corrisposti a una vera e propria ostentazione della ricchezza. Interviene certo il campo semantico dei soldi (“pagate”, “gratis”, “pagato”, “pagano”, “pagare”, “pagherà”) ed entrano in gioco le scarpe Gucci, ma sono appunto rubate. Il “faccio party sopra la Ferrari” assume un tono indiscutibilmente ironico e “Io non sono ricco”, “Fra’ mi devi pagare perché qua mi costa anche l’aria” e “entro e bevo gratis/”ti scrocco la vita come gli Emigratis” fanno pensare più a una vita da sanguisuga che una da abbiente gentiluomo. È dunque azzeccato il paragone con Emigratis, un programma italiano che segue le vicende di protagonisti che cercano di passare le vacanze a spese altrui. L’autentico bragging sopraggiunge solo in relazione al successo e alla bravura personale di Enzo Dong: “ti credi che mi hai superato?/non ti basta tutta la carriera per fare quello che ho fatto con un solo brano”.
Peculiare è l’assenza di una qualsivoglia allusione alla droga o alla malavita, se non nel concetto di “rubare” e nell’uso metaforico della parola “pistola” (“porto sempre due pistole nella mia vita/una è nella mia tasca l’altra è la mia lingua”) volta a descrivere parole mortali quanto proiettili di un’arma da fuoco. Si preferisce il mondo calcistico, toccato dal termine “supplementari” e dal metaforico “a morire è un Higuain” in cui il calciatore Higuaín si presenta come incarnazione del tradimento, del volta bandiera che cambia squadra per comodità. Viene tuttavia toccata la sfera sessuale, segnatamente attraverso “preliminari”, l’allusivo “non te la do” e il regionalismo “ficcare” per “scopare” collegato a “bitch” (puttana). La colloquialità del brano viene veicolata anche dall’interiezione “cazzo”, dall’espressione “figlio di puttana”, dal verbo “scroccare”, dall’elisione “c’ho”, dall’avverbio di negazione “mica” usato come rafforzativo nel parlato e dall’uso pronominale improprio di “credersi” in “ti credi che” seguito dal presente indicativo e non dal congiuntivo.

Fatta eccezione per casi isolati di passato prossimo (“quello che ho fatto”), i verbi sono coniugati appunto al presente indicativo. Per quanto riguarda invece l’utilizzo dei soggetti, la prima persona plurale viene completamente trascurata in favore
dell’imperante dialogo tra prima, seconda e terza persona singolare con un accenno alla terza persona plurale (“questi frustrati possono vedermi”). La seconda persona è rivolta a un interlocutore non meglio specificato ma in aspra rivalità con Enzo Dong (“non arrivi alla fine”, “non ti basta tutta la carriera”), mentre la terza alla madre (“mia madre ha messo al mondo”) e a Scampia (“Scampia mica è una puttana”). Lo schema metrico è irregolare, ma sfrutta alcuni escamotage tipici della canzone italiana (Antonelli, 2014, pp. 196-202) tra cui l’uso di parole straniere per chiudere la rima (“corazón”/”Vuitton”) e lo spostamento a fine verso di verbi monosillabici (“non ho”/”non te la do”). Tra le rime effettive “preliminari”/Ferrari”/”supplementari”, “comprate”/”rubate”, quella interna di “frustrati”/”privati”; tra le assonanze “Gucci”/”tutti”, “superato”/”brano”. Si segnala anche il gioco di parole basato sulla paronomasia di “parti” (verbo partire) e “party” (festa).