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IL VIAGGIO DEL CIBO
I cibi ingeriti vengono profondamente trasformati in modo da poter passare nel sangue attraverso i villi intestinali. Ciò che non serve viene eliminato con le feci.
Nella bocca Il cibo entra nella bocca, dove viene masticato dai denti, che lo triturano e lo sminuzzano. Le ghiandole salivari producono la saliva, che compie una prima trasformazione degli zuccheri contenuti nei cibi. La lingua aiuta a impastare il cibo, che ora si chiama bolo.
Dalla bocca allo stomaco
La lingua spinge il bolo nella faringe. Qui l’epiglottide, una piccola valvola di cartilagine, impedisce al cibo di entrare nelle vie respiratorie: il bolo passa dunque attraverso l’esofago e giunge nello stomaco. Nello stomaco il cibo viene impastato con i succhi gastrici, che lo trasformano in una poltiglia: il chimo
Nell’intestino tenue
Dallo stomaco il chimo entra nell’intestino. Qui giungono la bile, sostanza prodotta del fegato, e il succo pancreatico, prodotto dal pancreas. Queste sostanze completano la digestione, trasformando le sostanze nutritive in parti assimilabili. Il cibo è diventato quasi liquido e viene chiamato chilo
Villi intestinali
Nell’intestino crasso
Nell’intestino tenue vi sono i villi intestinali, delle sporgenze ricche di capillari, i piccoli canali in cui scorre il sangue. Attraverso di essi le sostanze nutritive entrano nel sangue. Ora il cibo è completamente trasformato e può essere assimilato.
Ciò che è rimasto del chilo continua a percorrere l’intestino: nell’intestino crasso vengono assorbiti acqua e sali minerali. Tutto ciò che non serve termina la sua corsa e viene espulso attraverso l’ano sotto forma di feci.
Punti chiave 1
• Come il cibo si trasforma
Ricavo informazioni
Il viaggio del cibo è stato suddiviso in cinque fasi. Per ognuna di esse sottolinea in rosso gli organi che intervengono in blu la trasformazione del cibo.
Per esporre il viaggio che fa il cibo, spiega che cosa succede in bocca, nello stomaco, nell’intestino tenue, nei villi intestinali, nell’intestino crasso.