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Lettera alla Befana
Samarcanda, 17 dicembre. Carissima signora Befana, come al solito le scriviamo con largo anticipo a causa dei numerosi impegni che ci aspettano nel corso del mese.
Le scriviamo per salutarla, ma anche per avere sue notizie.
Lo scorso fine settimana eravamo a Helsinki per partecipare a un ciclo di conferenze sul tema
“Il pacco regalo e le nuove tecnologie” e abbiamo scambiato alcune parole con Babbo Natale che era lì come ospite.
Il sig. Babbo Natale ci ha confidato di averla vista un po’ stanca.
Forse il lavoro è più pesante, ci faccia sapere e cercheremo di fare il possibile per aiutarla.
Inoltre abbiamo pensato di aumentare la cifra che le spediamo tutti gli anni come rimborso spese, sperando che questo le faccia piacere.
Ci rassicuri al più presto.
Le mandiamo tanti cari saluti e una foto del nostro ultimo viaggio in Brasile.
Gaspare, Melchiorre e Baldassarre (i tre re Magi) dal fatto che non siano espressi sentimenti e idee personali.
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Scrivi le parole che ti fanno capire da dove e quando è stata inviata la lettera. .....................................................................................................
Da questa lettera si capisce che chi scrive vuole bene, è in confidenza, ed è preoccupato per la salute del destinatario. Però è una lettera abbastanza formale e lo si capisce: dall’uso del “lei” per rivolgersi al destinatario.
A Nalisi A
RICONOSCI alcuni aspetti caratteristici della lettera
Nella struttura di questa lettera, il particolare modo in cui è scritto il nome del mittente e del destinatario ti fa capire che è una ..........................................................
Dopo la firma, c’è un P.S., che vuol dire “post scriptum”, cioè aggiunto dopo aver completato la lettera.
Serve per:
Da: corvonero@sottotetto.it
A: polliguardiani@pollaio.it
Oggetto: Non ci credo ancora!!!
Signori polli, non so come riusciate a cavarvela, ma mi sembra che bisogna occuparsi di tutto da queste parti. Ormai questa storia va avanti da troppo tempo! Che cosa fate durante la guardia di notte?
Giocate a carte? Fate un sonnellino? Non è possibile che non vi siate accorti che c’è una banda di teppisti che impediscono alle brave persone di dormire, perdindirindina!
Ogni giorno si ripete la stessa musica, appena cala la notte, incominciano con il chiasso.
Inizia la civetta che urla come una pazza, poi, come se facessero a gara, ci si mette pure il gufo.
Uh di qua, uh di là… non solo non si dorme, ma è una roba da far venire i brividi, dico io.
E quando alla fine vanno a fare le loro cretinate altrove e uno sta riuscendo ad addormentarsi, ecco che sbarcano i pipistrelli. E vola, svolazza e volteggia, ecco un’altra cosa che disturba la quiete e terrorizza i poveri animali onesti.
Signori polli, mi sbaglio o siete voi i responsabili della

MAPPA • ORGANIZZARE LE CONOSCENZE
Il DIARIO PERSONALE si scrive per se stessi, per raccontare momenti della propria vita, sentimenti ed emozioni.
La LETTERA è un testo scritto per comunicare qualcosa a una persona lontana.
Diario Personale Lettera
È un testo narrativo in cui l’autore scrive per se stesso e racconta le sue esperienze quotidiane
Custodire i ricordi. Scrivere le proprie esperienze ed emozioni.
Il narratore racconta sempre in prima persona.
Contenuto
La lettera personale è inviata ad amici e parenti. La lettera formale è inviata a persone con le quali non si ha confidenza.
Scopo
Narratore
Chiedere o fornire informazioni a persone lontane. Avanzare reclami o comunicare problemi.
Il narratore è la persona che scrive la lettera.
Personaggi: le persone di cui si raccontano esperienze ed episodi di vita.
Tempo: passato, anche recente.
Luoghi: quelli in cui il narratore vive.
Linguaggio semplice, spontaneo, colloquiale.
Spesso sono presenti modi di dire ed espressioni gergali. Si indica la data del giorno in cui il diario viene scritto.
Elementi
Struttura
Mittente: chi scrive la lettera. Destinatario: chi riceve la lettera. Messaggio: che cosa si vuole comunicare.
Data e località da cui viene spedita la lettera. Formula di apertura in cui si indica il nome del destinatario.
Testo, formula di saluto e firma del mittente.
P.S. (“post scriptum”): aggiunta di ulteriori informazioni.