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CIVICA EDUCAZIONE
Dino e Dina sono rimasti sorpresi nel vedere che sulla Terra ci sono ancora mestieri e professioni che sono considerati da donna e mestieri e professioni per uomini. Questa consuetudine sul pianeta Demòs sarebbe ritenuta da “primitivi”.
MESTIERE DA DONNA?
Lo sai maestra Giovanna, mia madre dice che non potrò fare l’ingegnere spaziale, e poi l’astronauta, perché quelli sono lavori da maschi.
Io le ho detto: – Che ne dici di Samantha Cristoforetti?
E lei mi ha detto: – Brava, brava, ma sembra un maschiaccio...
A me sono venuti i nervi furiosi, come li chiamavi tu quando in classe facevo le scenate e sono andata in camera sbattendo la porta, e ci sono anche adesso, mentre scrivo questa lettera.
Però non mi dice niente, mamma, quando sono brava in Matematica a scuola, non è che mi dica: – Monica, smetti di studiare Matematica e mettiti a scrivere poesie.
A che cosa serve essere brava in Matematica, e in Scienze, se poi dovrò fare un lavoro in cui non ci sarà niente di matematico o di scientifico?
Io l’ho detto alla mia prof, che è una in gamba, non dico come te, ma quasi, di informare la mamma, che io sono adatta a fare lo scientifico. Nel frattempo scrivo a te per sfogarmi un po’.
Non so se la prof farà quello che le ho chiesto, penso di sì, ma soprattutto non so se mamma le darà retta.
Forse stai pensando che mi sto lamentando troppo. Ho l’impressione che, se qualcosa non succede, continuerò ad avere i nervi furiosi. Con te, però, non li avrò mai, perché ti voglio un sacco di bene.
Monica
Carissima Monica, eccoti qui, ad avere i nervi furiosi per ciò che ti dice la mamma a proposito della tua idea astronautica.
Nel nostro modo di pensare, di vivere, di comportarci, di valutare (ricordi che avevamo la parola “cultura” per indicare questi modi?) ci sono ancora delle convinzioni che regolano, spesso danneggiano, impoveriscono, mortificano la vita delle donne e degli uomini.
L’articolo 3 della Costituzione, il grande libro, dice che per i diritti e le occasioni non ci devono essere differenze di genere: ma su questo, dopo tanti anni che è stata scritta, non ci siamo davvero.
Quello che è scritto nella Costituzione è più avanti di quello che, purtroppo, sta nella mente di molti cittadini.
Che ci siano, per esempio, mestieri “da maschi” e mestieri
“da femmine” è una convinzione tra le più diffuse…
La “cultura” ancora prevalente si aspetta che una donna metta le sue aspirazioni, i suoi progetti dopo la formazione di una famiglia.
Nessuno si aspetta che un uomo scelga un lavoro o un altro per il fatto che è padre: da una donna invece lo si pretende.
E accanto a questa idea c’è quella che la cura dei figli e delle figlie tocchi esclusivamente alla madre.
I figli nascono da due genitori, ed è arrivato il momento in cui si inizi a pretendere che anche i padri scelgano il loro lavoro in base alla famiglia che hanno formato.
Ti abbraccio, tienimi informata.
Giovanna
Uguali Diritti
Dina e Dino conoscono la Costituzione Italiana e l’uguaglianza dei diritti. Vi propongono di confrontarvi tra voi.
Pensate che esistano mestieri “da donna” e mestieri “da uomo”? Perché?
Quale mestiere volete fare da grandi?
Anche la nostra Costituzione ricorda che donne e uomini hanno uguali diritti.
Art. 3 – Costituzione Italiana
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Art. 37 – Costituzione Italiana
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore.