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Avere un amico
È tanto bello quando si è amici, giocare insieme, sentirsi felici. Col mio amico è bello parlare aver mille segreti da raccontare e ridere insieme
l’ A r t e di... LEGGERE

In questa poesia i diversi colori indicano diverse emozioni. Leggi prima sottovoce la poesia e poi a voce alta. Con il giusto tono della voce sottolinea le differenti emozioni.
Papà lo sa che le patatine fritte sono la cosa che mangio più volentieri in assoluto… ma non quando poi devo andare in piscina. Speriamo bene...
Mercoledì 14 marzo (ore 19:30)
Gianni è rimasto proprio deluso dei tempi che ho fatto oggi e mi ha detto una cosa bruttissima che non voglio nemmeno scrivere.
Oh, cavoli, e va bene, la scrivo. Mi ha detto che non ci avevo messo tanto a finire il percorso. Ci avevo messo troooppoo!
Anche Angelo ha fatto un tempo migliore del mio e questo vuol dire che ero proprio appesantito dal pranzo. D’accordo, ora basta: mai più cibo difficile da digerire prima di andare in acqua!
Ma ecco, papà mi ha appena chiamato per la cena. La peperonata con le salsicce è pronta!
(ore 21:35)
E va bene: ho mangiato anche la peperonata con le salsicce. Ma da domani BASTA!
Giovedì 15 marzo (ore 17:43)
Che giornata! La maestra di matematica mi ha interrogato… Ho risposto a tutte le domande, meno che all’ultima. Eppure avevo studiato così tanto!
Dopo la scuola sono andato a casa di Angelo.
Mi ha fatto vedere il costume nuovo che sua mamma gli ha comprato per la gara di domenica.
È bruttissimo! Talmente brutto che non ho avuto il coraggio di dirglielo.
Gli ho detto che secondo me il costume non gli stava tanto male.
(Lo so, caro diario, se i bugiardi vanno all’inferno, io ci finirò di sicuro!)
Domenica 18 marzo (ore 8:21)
Il giorno della gara! Questo è il giorno più importante della mia vita.
(ore 14:04)
Caro diario, è stata un’esperienza incredibile.
Gianni mi ha detto che ero stato bravissimo.
In famiglia erano tutti STRACONTENTI! Scendere in acqua e nuotare è bellissimo, e se dai il massimo non importa se vinci o perdi. Quello che conta è affrontare gli ostacoli e cercare di superarli.
In ogni caso io, con l’affetto dei miei genitori e di Angelo, il mio migliore amico, mi sento come se la mia gara la vincessi tutti i giorni.
Che cosa scrivi sul DIARIO che utilizzi a scuola? I compiti, gli avvisi, ciò che ti devi ricordare…
Non ti piacerebbe riportare alla mente tra qualche anno che cosa hai fatto esattamente oggi e come ti sei sentito/a?
O ricordare le giornate con i tuoi amici e le tue amiche? Ecco a che cosa serve il diario personale: scrivere per te stesso/a ciò che ti accade, la tua rabbia e la tua gioia.
2 maggio
SCOPRI alcuni aspetti caratteristici del diario
Questo brano non è stato proprio scritto da una bambina.
L’autrice “si è messa nei suoi panni”.
Lo scopo per cui sono state scritte queste pagine di diario è: raccontare un fatto. raccontare un fatto e parlare dei propri sentimenti.
Quale elemento della struttura di questa tipologia ti fa capire che in questo brano sono raccolte più pagine di diario?
La suddivisione in introduzione, svolgimento e conclusione.
Le date che cambiano.
Caro Diario, chi farà la principessa nella recita di fine anno? Naturalmente Chiara. Io ci sono rimasta male. Ci tenevo. Mara invece no, perché dice che la principessa non apre nemmeno la bocca. È vero: deve solo stare seduta sul suo trono e alzare un paio di volte la mano con gesto annoiato. Però avrà un vestito bellissimo e in testa una corona d’oro. Anche la mia parte non è il massimo. Il viandante! Nemmeno io dirò tanto, ma questo non mi dispiace perché così non devo studiare. Ho già imparato la mia unica battuta: – È ancora lungo il mio cammino. Addio!
12 maggio
Senti questa, caro diario!
La principessa è proprio entrata nella parte. Ci guarda tutti dall’alto in basso. Mi è venuta una bella idea. E per sistemare la principessa! Ho avuto una specie di illuminazione mentre schiacciavo la pancia dell’oca di gomma che ho ritrovato nel baule dei giochi. Ah! Ah! Ah! Anzi: QUA! QUA! QUA!
23 maggio
Caro Diario, oggi è il giorno della vendetta! Oggi pomeriggio, dopo la prova generale, sono tornata sul palco e ho messo sotto il cuscino l’oca di gomma. Quando domani Chiara ci appoggerà il suo regale sedere, avrà l’occasione di mostrare al pubblico come reagisce una principessa in una situazione imbarazzante! QUA! E il viandante riderà sotto i baffi (me li mettono davvero, finti: pizzicano e puzzano).
Stefano Bordiglioni, Diario di Giulio. Top secret, Edizioni EL
2 Marzo
Caro diario, che cosa ti posso raccontare oggi? Niente di preciso credo. Però intanto ti comunico che questa faccenda del “caro diario” mi fa un po’ ridere. Ma caro di che? Di prezzo forse? Ti scrivo solo da un paio di giorni e quindi “caro” mi sembra un po’ troppo. Siamo ancora praticamente degli estranei, quindi, anche se mia madre dice che tutte le pagine di un diario personale cominciano così, ho deciso che sostituirò il “caro” con qualcosa di più adatto. Poi, se la nostra collaborazione continua (io scrivo e tu stai zitto), allora forse, in un futuro, magari, vedremo… Insomma, “se son fiori fioriranno e se son rospi rosperanno”, come dice sempre Vincenzo, il mio migliore amico. Che cosa voglia dire poi un proverbio del genere non lo so. Credo che se lo sia inventato lui. Però mi sembra molto adatto all’occasione.
A Nalisi A
SCOPRI alcuni aspetti caratteristici del diario.
Indica vero (V) o falso (F).
PRIMO BRANO (2 marzo)
Il narratore:
• comunica con il suo diario come se fosse un amico. V F
• usa un linguaggio colloquiale, cioè quello che si usa con le persone con cui si è in confidenza. V F
• non è ancora sicuro di poter scrivere molto sul diario. V F
SECONDO BRANO
(martedì 7 ottobre)
La narratrice:
• usa espressioni gergali. V F
• per esprimere il proprio pensiero usa solo parole. V F
• esprime anche suoi sentimenti. V F
Martedì, 7 ottobre
Stamattina sono stata svegliata da un suono stridulo. Sembrava che stessero accoppando qualcuno. Ma questo ormai è all’ordine del giorno, da quando mi occupo di Annibale.
Annibale è il pappagallo della signora Iole, la nostra vicina di casa, che è in ospedale. Fino a poco tempo fa, mi sarebbe piaciuto un sacco avere un animale: , perciò adesso ho Annibale.
Per tre settimane, almeno. Tre giorni sono già passati. I pappagalli mi strapiacciono, ma purtroppo Annibale grida.
E morde anche! Quello strarompi! Non sono mai andata a scuola tanto volentieri, come da quando ho Annibale.
6 Luglio
Succede qualcosa. Qualcosa di strano. Ecco quello che mi sono detto alle 6 e 51, ora in cui mi sono svegliato. O più esattamente: ora in cui LORO mi hanno svegliato.
Posso dire LORO, perché questo diario è ultrasegreto e non cadrà mai nelle mani di qualcuno.
SALVO CATASTROFI INTERPLANETARIE.
LORO, sono i miei genitori, padre e madre. Hanno cominciato a litigare alle 6 e 51. Da tre settimane sono sull’orlo di una crisi di nervi, sempre sul punto di innescare zuffe interminabili. Per via delle vacanze.
Normalmente le vacanze rilassano la gente. Non a casa nostra. In ogni caso, non quest’anno.
La crisi è cominciata un lunedì sera, a cena. Trascrivo a memoria la discussione:
Mia madre: – Quando andiamo a Salins? Devo avvisare mia madre, sai com’è lei, vuole organizzare tutto per tempo.
A SALINS ABITA NONNA ANNIE.
CI PASSIAMO SEMPRE TRE SETTIMANE DI VACANZA.
Mio padre: – Quando vuoi tu. Il 7 o l’8. L’8 potrebbe essere meglio, è un lunedì, e ci sarà meno traffico.
Mia madre: – L’8? È un giovedì, sono sicurissima.
Mio padre: – L’8 luglio è un lunedì, guarda il calendario.
Mia madre: – Come sarebbe a dire luglio! Noi andiamo in vacanza in agosto!
Mio padre: – Ma che dici? Io ho preso tre settimane in luglio!
Per farla breve: mio padre ha preso le ferie in luglio e mia madre in agosto. Mia madre è convinta che mio padre l’abbia fatto apposta, e viceversa. Tutti i giorni ricominciano e urlano: “Te l’avevo detto!” e “Tutta colpa tua!”, “Tu non mi ascolti mai” e “Fai sempre di testa tua!”.
Risultato:
IO NON ANDRÒ IN VACANZA! NONNA ANNIE IN LUGLIO NON CI SARÀ, E MAMMA NON VUOLE ANDARE A SALINS, IN AGOSTO, SENZA MIO PADRE.
Gli adulti dovrebbero sbrigarsela da soli con le loro storie, senza mettere di mezzo i figli.
Perché: chi fa le spese delle loro liti? Io! Ben Cardin, 11 anni e 237 giorni, un metro e 67 centimetri, peso variabile secondo la quantità di dolci sbafati di nascosto.
PRECISO (PER CHI? ME LO DOMANDO): BEN È
IL MIO VERO NOME, NON UN DIMINUTIVO. UN GIORNO HO CALCOLATO CHE RISPARMIERÒ
261 PENNE BIRO DURANTE LA MIA VITA, GRAZIE ALLA BREVITÀ DEL MIO NOME. COMUNQUE, NON SONO SICURISSIMO DEI MIEI CALCOLI.
A Nalisi A
RICONOSCI alcuni aspetti caratteristici del diario può essere letto solo da chi lo scrive. deve essere scritto tutti i giorni. può essere scritto in modo strano e originale. deve essere scritto in modo ordinato.
Indica le caratteristiche del diario: è personale.
Sottolinea in la frase che ti fa capire perché questo bambino è sicuro di poter esprimere tutto ciò che pensa.
Questo brano non è scritto come un normale testo. Che cosa lo rende diverso? ...............................................
Questi espedienti, cioè modi particolari di evidenziare il proprio pensiero, ti fanno capire che il bambino:
• si sta sfogando. Sì. No.
• scrive sempre in fretta. Sì. No.
• si sente libero di esprimere il proprio pensiero. Sì. No.
Life Skills
Secondo te, la possibilità di scrivere non rispettando regole di ordine nella scrittura e nella pagina, usando la pagina bianca come meglio si crede, aiuta a esprimere in modo più libero i propri pensieri e i propri sentimenti?
Che cosa si usava una volta per comunicare con gli amici e le amiche o con una persona lontana? La LETTERA.
Oggi essa è spesso sostituita da messaggi brevi inviati con il telefono o da e-mail che spesso sono utilizzate per comunicazioni ufficiali e formali. Ma alcune lettere non passeranno mai di moda…