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Il bicchiere di aranciata

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Le Olimpiadi

Le Olimpiadi

Nonna Marta mi ha sempre stupito. Per quanto passi buona parte del suo tempo a sedare le risse tra mia sorella grande Penelope e me, sembra sempre abbastanza convinta che tra noi due ci possano essere dei momenti di tregua. Invidio il suo

Ne diede prova anche una volta in cui la nonna tolse dal frigorifero una bottiglia di aranciata quasi vuota e ci invitò a rinfrescarci

Avevamo appena finito di piantare un cespuglio di rose ed era

Penelope aveva già tolto le erbacce tutt’intorno, poi io avevo portato gli annaffiatoi d’acqua che servivano. Eravamo soddisfatte e qualcosa di fresco ci stava proprio bene. Dunque nonna Marta ci fece fare merenda con il gelato, mentre lei beveva una

Quando stavamo per sparecchiare il tavolo della cucina, la nonna tolse dal frigorifero una bottiglia di aranciata quasi vuota.

– Ehi ragazze – disse (la nonna ci chiama “ragazze” e credo che ignori l’uso di “bambine” e forse anche dei nostri nomi propri pronunciati insieme), appoggiando l’aranciata sul tavolo – dai che la finite!

E fu in quel momento che il suo insensato ottimismo entrò in scena, perché prese un solo bicchiere, ci rovesciò dentro tutta la bibita rimasta e disse: – Fate a metà!

Non so se fosse solo che non aveva voglia di lavare due bicchieri o davvero credesse che saremmo sopravvissute a quella prova, fatto sta che disse proprio così: – Fate a metà!

Penelope fu più rapida di me a prendere il bicchiere e assicurò: – Stai tranquilla, nonna.

Rivedo la scena come al rallentatore. Il bicchiere era di quelli grandi e alti. Penelope lo portò alle labbra. L’aranciata era così fresca che sul vetro si erano formate delle goccioline di condensa proprio invitanti.

Mia sorella prese un lungo sorso e poi un secondo e poi un terzo… Alzai le mani per fermarla e gridai: – Penny!

Lei mi tenne lontana puntandomi contro un gomito e intanto continuava a bere. Ormai era sparita più di metà dell’aranciata!

Strillai: – Nonna, guarda!

Troppo tardi.

Tempo che la nonna rientrasse dal giardino, il bicchiere era vuoto sul tavolo e io ero in lacrime e sbraitavo: – Penelope si è bevuta tutto!

Mia sorella si offese: – Non è che l’ho bevuta tutta. L’ho dovuto fare: la mia metà era quella sotto!

Non riuscii a picchiarla come avrei voluto, perché la nonna mi fermò.

Mi spiace ammettere che non mi consolò per niente vedere mia sorella, per punizione, pulire le mattonelle della cucina. Se penso a quell’aranciata che non ho bevuto, ho sete ancora adesso!

C Omprensione C

Individua le inferenze spera che le nipoti vadano d’accordo e le mette alla prova. è sicura che le nipoti non andranno mai d’accordo.

La protagonista parla di “insensato ottimismo” perché la nonna: spera che le nipoti vadano d’accordo, ma non succederà mai.

Metti in relazione le parti del testo.

La frase “dai che la finite!” si riferisce a: la litigata. l’aranciata. la buca per le rose. Individua, numerando, l’ordine in cui avvengono i fatti.

Penelope beve l’aranciata.

La nonna offre l’aranciata.

Penelope toglie le erbacce.

La protagonista porta gli annaffiatoi.

La nonna prepara la merenda.

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