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In viaggio per liberare l’Isola
Spica, la giovane elfa, guardava in basso, verso l’acqua: c’era qualcosa, posato sulle rocce. Sembrava un grumo di alghe verdi.
In fretta Ombroso raggiunse Spica. Prodigiosamente dalle acque emerse, lentamente, la figura di una donna. Spica sussurrò, attonita: – Una fata?
La figura del mare sorrise.
– Il mio nome è Marea e sono la custode dei Mari Orientali. Proteggo ogni creatura che, in rispetto e pace, solchi queste acque. So che tu sei l’elfo Ombroso. Ero curiosa di conoscere il coraggioso cavaliere che ha sfidato la sorte già una volta, affrontando Stria, la perfida Regina delle Streghe, e che è ancora destinato a sfidarla per liberare l’Isola.
Come mai sei qui? – domandò la ragazza.
La fata rise fragorosamente, come il suono delle onde sugli scogli.
– Sono qui perché questo è il mio mare. Certo, non mi mostro a tutti coloro che lo attraversano... Ma voi siete diversi. Io sono colei che, da quando l’Isola è caduta sotto il dominio delle streghe, ha vegliato perché nessuno vi giungesse né vi posasse piede... Io sono colei che sola può aiutarvi.
Ombroso domandò: – Dicci dell’Isola, per favore. Che cosa ci aspetta?
Gli occhi di Marea divennero neri e turbinosi come un gorgo. La sua voce prese il suono del mare in tempesta.
– La rovina l’ha travolta da quando sono giunte le streghe. Il Male vi aleggia ancora ed è ormai sul punto di stritolarla nella sua morsa e di trascinarla nei profondi abissi... Se il vostro fato vi conduce proprio in quel luogo non vi impedirò di raggiungerla... Una volta che sarete su quel suolo, nessuno potrà aiutarvi. Però posso fare una cosa per voi!
La fata sorrise e mosse la mano verde alga.
Un’ondata lievemente più potente delle altre bagnò lo scoglio, liberando dalle mucillagini una grossa conchiglia a spirale.
Una conchiglia? – domandò Ombroso, chinandosi a prenderla.
Una delle mie amate conchiglie, sì. È il Richiamo dei Mari. Suonalo a pieni polmoni, stando con i piedi nell’acqua. Suonalo quando non saprai dove dirigere i tuoi passi. Anche se io fossi lontana, l’acqua che a me obbedisce obbedirà anche a questo richiamo e il mare vi mostrerà vie che solo lui conosce.
A Nalizzo A
1 Riconosci la struttura del fantasy. Nell’introduzione il narratore presenta: un personaggio. la situazione pericolosa che il protagonista deve superare. il mondo fantastico in cui avvengono le vicende.
2 Riconosci gli elementi del testo.
• Quali sono i personaggi che dovranno sconfiggere il Male?
• Sono personaggi fantastici o realistici? ...................................................................................................................................................
• Qual è il luogo in pericolo a causa delle forze del Male?
3 Riconosci il contenuto del testo.
• Quali sono le forze del Male di cui parla la fata?
• Quale oggetto magico dovranno usare i due elfi in caso di pericolo?
4 In questo racconto quali tra gli elementi del fantasy sono presenti? Indica con tre X. La lotta tra il Bene e il Male. Personaggi fantastici. Luoghi immaginari. Il passaggio dal mondo reale al mondo fantastico.
C Omprendo C
1 Chi è Marea?
2 Marea dice: “La rovina l’ha travolta…”. A chi o a che cosa si riferisce? Alla conchiglia. A se stessa. All’Isola.
3 Chi andrà in loro aiuto se Ombroso e Spica suoneranno la conchiglia? Marea. La conchiglia. Il mare.
C C L Essico L
Il fato è: il destino. il passato. un sogno.
Le mucillagini sono: alghe. conchiglie. pesci.
Ompito Non Noto
In questo testo la parola “Marea” è un nome proprio. Come nome comune appartiene al campo semantico del mare. Sai spiegare che cos’è?
COME S O?
Ho riconosciuto la struttura, il contenuto e gli elementi di questo testo fantasy?
Sì. No. In parte.
a stare tranquillo/a?