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L’astronave dei sogni

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Le Olimpiadi

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La mamma e il papà di Marco un giorno decisero di andare a vivere vicino alla campagna. Trovarono una casetta con un grande prato intorno e vecchie querce al limitare del prato.

Il giorno del trasloco, un’anziana signora portò loro le chiavi e disse: – Una leggenda molto antica racconta che quella quercia è magica: chiunque dormirà una notte intera sotto di lei, al mattino vedrà uno dei suoi sogni realizzato. Poi l’anziana signora se ne andò.

Il giorno del compleanno di Marco i genitori gli chiesero qual era il suo desiderio.

Marco non ci pensò molto e disse: – Vorrei dormire sotto la grande quercia tutta la notte, così al mattino il mio sogno sarà realizzato!

La mamma e il papà di Marco rimasero un po’ stupiti, ma accettarono. Lo accompagnarono fin sotto la grande quercia e lo lasciarono lì con il suo sacco a pelo e il cuscino mentre la notte cominciava a colorare di scuro le cose. Finalmente, come succede sempre, l’alba arrivò con la sua luce bianca e rosata. La mamma e il papà si precipitarono fuori, verso la grande quercia.

– Allora, raccontaci… come è andata?

Marco era stranamente silenzioso, finché, tranquillo, disse:

– Vorrei una bustina di tè.

Quando la ebbe in mano, sorrise e disse: – Mamma, papà, ora dovete lasciarmi andare. Devo partire, ma tornerò presto.

– Dove vuoi andare? E perché? – chiese la mamma.

– Adesso che ho la mia astronave, voglio andare a farla volare – rispose Marco mostrando la bustina di tè.

E, senza aspettare risposte, cominciò a camminare lasciando i due genitori a guardare.

E cammina, cammina… arrivò al limitare di un bosco e vide un boscaiolo.

Marco con orgoglio mostrò la sua bustina di tè.

Vede signor boscaiolo, io vado a far volare la mia astronave!

– Far volare… la tua astronave… che sciocchezze!

E così dicendo gli strappò la bustina di mano e un lembo di essa si ruppe.

Marco voltò le spalle dicendo: – Non mi importa, anche senza portellone la mia astronave volerà, vedrai che volerà!

Incontrò poi un pescatore e una vecchina: entrambi lo canzonarono e gli strapparono la bustina di tè, lasciandogli solo la cartina vuota. Ma Marco continuò a camminare finché, in mezzo a un campo, vide un grande cappello colorato e sotto il cappello una ragazzina.

– Ciao Marco! Che fantastica astronave hai!

Marco indietreggiò di qualche passo, sbalordito.

La bambina sorrise e gli fece cenno di seguirla.

Così camminarono, camminarono... fino a raggiungere un posto che Marco riconobbe immediatamente: la grande quercia magica dove i sogni si avverano.

La ragazzina con delicatezza prese quel che era rimasto della bustina di tè, la sistemò con le mani fino a farla diventare un cilindro, poi con cura la appoggiò a terra e… cinque, quattro, tre, due, uno… l’astronave volò! Si perse tra i rami che si incurvavano e si stendevano verso il cielo, portando i sogni di molti perché diventino veri.

La bambina sorrise e disse: – Ora andiamo. Abbiamo altre astronavi sognate da far volare.

C Omprensione C

Completa con le informazioni esplicite

• Da chi viene ostacolato Marco? , e

• Da chi viene aiutato?

Per rispondere a questa domanda devi fare delle inferenze.

Con quali aggettivi puoi definire Marco? Indica con due X. Pauroso. Tranquillo. Determinato. Disubbidiente.

All’unisono in questo contesto significa: che uno solo, parlando, esprime il pensiero di tutti e due. contemporaneamente e con le stesse parole.

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