1 minute read

Ulisse e la sfida di Eolo

Next Article
Le Olimpiadi

Le Olimpiadi

Il re dei viaggi e delle bugie, Ulisse, cercando per il mare la ter ra d’Itaca, la sua isola, con le sue navi giunse all’isola Eolia. Qui regnava Eolo, a cui gli dèi avevano affidato la custodia dei venti.

– Che posso fare perché tu creda al mio valore? – domandò

Ulisse dalla prua della nave.

– Entra con la tua sola nave in quella baia: io giocherò un po’ con i miei venti e vedremo allora come sai governare!

Così, Ulisse entrò nella baia di forma circolare.

Eolo e i suoi figli maschi si erano seduti lungo la sponda. Tutti aveva no un vaso tra le mani e lo tenevano chiuso con un coperchio d’oro.

Eolo gridò: – Se la tua nave toccherà terra, anche solo di striscio, io non ti darò ospitalità. Se invece riuscirai a mantenerla nel bagnato, accoglierò te e la tua gente.

Eolo tolse il coperchio d’oro al suo vaso e ne uscì un forte vento che spostò la nave di traverso. Ulisse gridò ordini ai suoi uomini e mano vrò lui stesso in modo che la nave tornasse verso il centro della baia.

Eolo in quel momento rimise il coperchio al suo vaso e fece cenno a uno dei suoi figlioli, dall’altra parte della baia. Quello aprì il vaso e un vento nuovo fece sbandare la nave.

Ulisse non fece a tempo a riprendere il controllo che Eolo fece ces sare quel vento e ne scatenò due dalla sponda di fronte.

Ulisse gridava, correva, tirava funi, dava ordini ai rematori, si aggrap pava alle vele per correggere la rotta, dava colpi rapidi al timone. In tanto Eolo con cenni delle mani faceva scoprire e ricoprire i vasi ai suoi figli, scatenando venti sempre diversi, due e anche tre alla volta. Come un cervo minacciato e spaventato da levrieri che gli girano attorno, la nave girava, sbandava e lottava. Più di una volta prua o timone arrivarono a sfiorare il fondale: ma prima che toccassero, Ulisse riusciva a manovrare e a spingere la nave verso il centro della baia. Tre ore durò la battaglia. Al tramonto, Eolo fece un ampio gesto pacato, e tutti i figli posarono il coperchio sui vasi: il vento si placò. Al centro, la nave rimase immobile. Ulisse e i suoi si sdraiarono sul ponte, distrutti dalla fatica, e una brezza leggera li spinse sulla spiaggia.

This article is from: