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Dal diario del numero 7

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Le Olimpiadi

Le Olimpiadi

Oggi al lavoro ho incontrato quello scemo dell’8. Si dà tante arie perché il 2 si fa in 4 per lui. Vanitoso com’è, si divide con questo e con quello.

Io invece sono diverso, mi divido solo per 1 e per me stesso. Sono così, che ci posso fare? E lui, ogni volta che mi vede, fa sempre quelle battute cretine. Anche stamattina, eravamo vicini in una divisione. Io mi facevo i fatti miei e lui mi fa: – Ti puoi spostare un po’? Sei sempre così spigoloso.

Io gli ho detto: – Spostati tu, ciccione.

Lui mi guarda e mi dice: – Ok, basta così, siamo pari… ... ah tu no, scusa, ah ah ah!

Lo odio.

Oltretutto, mentre la divisione andava avanti, mi hanno messo quel ridicolo cappellino in testa. Mi hanno abbassato e ho anche dovuto lasciargli un resto, così quando hanno abbassato anche lui, è diventato un 18.

Li ho sentiti ridacchiare insieme, lui e l’1, laggiù in fondo. Mentre io sono rimasto attaccato allo zero che sì, è un numero rispettabile, ma non è di grande compagnia.

Lettura Critica

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