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Lettera del Direttore

Grazie!

Grazie! Così, con questa parola, desidero aprire il primo Bilancio di Missione del Collegio Ludovicianum.

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Queste pagine, con le quali vorremmo raccontare le attività dell’anno accademico 2020-21, nascono proprio dalla gratitudine: costituiscono una forma di restituzione a tutti i portatori di interesse del Collegio siano essi interni, come i docenti, gli studenti e il personale amministrativo oppure esterni, come le famiglie o la cittadinanza nel tessuto della quale le nostre strutture sono inserite. La speranza è di riscontrare, almeno in parte, la fiducia riposta in noi. Grazie, quindi, all’Università Cattolica, a Fondazione EDUCatt, all’Istituto Toniolo: alle persone che attraverso il loro lavoro fanno vivere queste istituzioni e che, ogni giorno, dimostrano di credere e di voler investire nel progetto dei Collegi in Campus. Infatti, è il loro impegno quotidiano la base solida sulla quale i Collegi possono crescere e cercare di essere all’altezza del disegno di padre Gemelli. Grazie, inoltre, a tutti agli studenti e all’équipe di coordinamento del Collegio Ludovicianum per l’anno appena trascorso: l’augurio è che queste pagine possano costituire uno specchio dove ritrovare non solo e non tanto l’elenco delle attività che hanno scandito l’anno, ma rinnovare il proprio senso di appartenenza a una storia. E chissà se, in futuro, rappresenteranno un ausilio alla memoria… se, riprendendole in mano tra qualche anno, riaffioreranno spontaneamente quei ricordi (tipicamente i più belli) degli anni cruciali della formazione universitaria. Nel centesimo anno di fondazione dell’Università Cattolica lo sguardo è rivolto verso il futuro, ma un sentito «Grazie!» va anche a quanti hanno tracciato il cammino dell’Ateneo fino ad oggi e a chi – in questo il pensiero va alle direzioni che ci hanno preceduto – ha permesso che il Ludovicianum sia quello che conosciamo. Consegno queste pagine alle lettura con un seconda parola, che vuole sinteticamente descrivere l’anno appena trascorso: Forza! Forse «Forza!» è stata l’esclamazione più utilizzata tra le nostre mura nel corso di questo particolarissimo anno accademico. Usciva più volte spontanea in risposta ai dubbi e alle incertezze che ha posto, inedite, il momento storico che stiamo vivendo indelebilmente segnato dalla pandemia da Covid-19. Certamente un’espressione per rincuorarci, ma anche – mi piace pensare così – un tratto distintivo degli studenti del Ludovicianum. C’è voluta tanta forza nel superare i mesi delle quarantene obbligate nelle piccole stanze, forza nel ripensare con nuove formule le attività del Collegio, forza nel centrare gli obiettivi accademici e personali in una quotidianità stravolta da pesanti limitazioni alla socialità, situazione paradossale in un collegio. Ma, soprattutto, molta forza di volontà c’è voluta nel non rinunciare. Nel non permettere mai a questi eventi di sottrarre l’esperienza universitaria del collegio bensì anzi di rinnovarla, adottando strumenti nuovi, al fine di mantenerci comunità educante. Buona lettura!

Gaetano Manara

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