I superintegratori

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RIZA I SUPER INTEGRATORI

I ricostituenti indispensabili per non ammalarsi

PIÙ ENERGIA

• Con ginseng e klamath non senti più la fatica

ANTIOSSIDANTI

• Acero e vite rossa cancellano le rughe

DIFESE AL TOP

• Grazie a papaia e açai ringiovanisci le cellule

VIA LE TOSSINE

• Betulla e aloe drenano e disinfiammano

• L’erba d’orzo

• La papaia

• La melagrana

• L’açai

• L’alga spirulina

• Il siero di latte

L’inositolo

L’olio di germe di grano

Il Polygonum cuspidatum

• Il cardo mariano

• L’agar-agar

• Il Cordyceps sinensis

• La clorofilla • La Lysimachia

Il tamarindo

Il cocco

Introduzione

Gli alleati “verdi” per vivere in salute

Dasecoli la natura ci mette a disposizione le sostanze terapeutiche necessarie per curare e conservare in salute il nostro corpo. Grazie a questi principi attivi, ricavati da erbe, foglie, fiori, frutti, radici ma anche da semi e minerali, è possibile evitare (o almeno ridurre) il ricorso ai medicinali di sintesi, che spesso mettono a tacere i sintomi senza risolverli e hanno pesanti effetti collaterali. Grazie alle proprietà medicamentose, ricostituenti e antiossidanti dei superintegratori verdi è possibile riequilibrare il metabolismo, rallentare l’invecchiamento cellulare, stimolare il sistema immunitario, eliminare scorie e tossine accumulate negli organi e nei tessuti e addirittura ridurre i segni del tempo sulla pelle. Utili soprattutto per sostenere l’organismo nei cambi di stagione, gli estratti naturali ci aiutano quindi a preservare la corretta e normale funzionalità dei processi fisiologici, migliorando il benessere e l’energia psicofisica.

Da non sottovalutare è anche l’azione preventiva: grazie ai principi attivi che contengono, i superintegratori riducono i rischi di contagio nei confronti delle più comuni

Introduzione

patologie virali e batteriche, dall’influenza alle cistiti, dal raffreddore all’herpes.

Questo libro raccoglie, suddivisi in base alla loro azione terapeutica, i superintegratori che non dovrebbero mai mancare in casa. Sono tutti facilmente reperibili nelle erboristerie e nelle farmacie con reparto di medicina naturale; occorre però ricordare che non sono sostitutivi della normale alimentazione, ma - come dice il loro nome - vanno utilizzati per “integrare” e arricchire la dieta quotidiana. Inoltre è indispensabile seguire scrupolosamente le indicazione relative al dosaggio e non superare la durata della cura, tenendo anche conto di eventuali controindicazioni. E a chi assume già dei farmaci, si consiglia di chiedere un parere al proprio medico prima di assumere il superintegratore prescelto.

Capsule e compresse: le più pratiche

La formulazione più pratica per assumere gli integratori è quella in capsule o in compresse: entrambe vengono ottenute dall’estratto secco, tritato finemente e poi ricompattato. Confezionate in pratici blister o barattolini, capsule e compresse vanno sempre assunte con un bicchiere abbondante d’acqua minerale naturale. In commercio si trovano anche preparati in polvere liofilizzata, da diluire in acqua o succo.

Infusi, decotti e tisane: ecco le differenze

Il metodo più semplice - e più antico - di usare le erbe è assumerle sotto forma di bevande. Ecco le principali preparazioni. L’infuso si ottiene versando dell’acqua bollente sulla pianta officinale essiccata. Si lascia in infusione per qualche minuto, si filtra e si beve il liquido. Per questa preparazione si utilizzano le parti più tenere delle piante, come i fiori e le foglie. Per il decotto, invece, si fa bollire nell’acqua la pianta officinale scelta per alcuni minuti. Poi si lascia riposare, si filtra e si beve; per questa preparazione si usano le parti più dure, come le radici, la corteccia e i legni. Nella tisana, infine, si mettono nell’acqua bollente sia le parti tenere che quelle legnose della pianta, si attendono 5 minuti, si filtra e si beve.

Gli estratti liquidi

Si ottengono macerando la pianta - o parti di essa - in solventi come alcol, glicole, etere o acqua, che vengono successivamente fatti evaporare. Si utilizzano in gocce, che occorre diluire in acqua naturale o in una spremuta o in un succo di frutta, preferibilmente senza zucchero. Le tinture madri, in particolare, sono ottenute dall’estrazione dei principi attivi della pianta fresca utilizzando una soluzione alcolica, mentre i macerati glicerici si preparano tramite la macerazione a freddo in acqua-alcol-glicerolo di gemme, di germogli e di giovani radici.

L’alga klamath

Riempie di vitalità corpo e mente

La klamath è una microalga verde-azzurra che prende nome dall’omonimo lago situato nello stato dell’Oregon (USA). Questo lago, con le sue acque purissime e incontaminate e la sua ricchezza di sedimenti minerali, conferisce a queste alghe caratteristiche uniche. La klamath, infatti, è naturalmente ricca di vitamine tra cui soprattutto quelle del gruppo B, di minerali e oligoelementi ad elevata biodisponibilità, di proteine e aminoacidi, di acidi grassi essenziali (Omega 3 e Omega 6) importanti per il controllo del metabolismo dei grassi, e di pigmenti antiossidanti (ficocianine, clorofilla, licopene) utili per proteggere il corpo dalla degenerazione cellulare. Grazie a questi principi attivi l’alga klamath è un tonico ed energetico generale, in grado inoltre di potenziare il sistema immunitario e ottimizzare il metabolismo dei grassi. Svolge anche un’importante azione antiossidante e combatte le carenze tipiche della dieta moderna, che spesso è povera di cibi freschi e non trattati. È anche consigliata ai ragazzi nei momenti di stress o di particolare impegno psicofisico.

ISTRUZIONI PER L’USO

L’alga klamath si trova sotto forma di compresse di estratto secco o in polvere. La dose suggerita è di 2-3 grammi al giorno. È importante assumere l’integratore la mattina, poco prima di colazione, oppure prima di pranzo. Il trattamento non ha controindicazioni.

IL SUO PUNTO DI FORZA È...

Vince lo stress in primavera e d’autunno

Grazie alla sua composizione ricca di vitamine, l’alga klamath combatte efficacemente lo stress. Proprio per questa sua specifica caratteristica, è utile assumerla nei cambi di stagione, in particolare a marzo, quando l’inversione climatica e la stimolazione ormonale possono aumentare il nervosismo. Ottima anche a settembre, subito dopo il rientro dalle vacanze estive, per affrontare in forze la nuova stagione lavorativa. Inoltre, cominciando il trattamento con l’alga klamath tra la fine dell’estate e l’autunno, stimoleremo la reattività degli anticorpi nei confronti dei primi malanni favoriti dall’umidità.

Il consiglio in più

Per usufruire al meglio dei principi attivi dell’alga klamath si consiglia di assumerla con del succo di mela di tipo trasparente biologico e privo di zucchero, meno calorico rispetto a quello con l’aggiunta di polpa.

TI

FA

BENE ANCHE PERCHÉ...

• Dissolve apatia e depressione

I sali minerali e gli oligoelementi contenuti in dosi elevate nell’alga klamath stimolano efficacemente la funzionalità cerebrale, combattendo anche il senso di stanchezza, tristezza e apatia.

• Contrasta l’invecchiamento

Grazie all’elevatissima presenza di acidi grassi Omega 3, enzimi, clorofilla e beta-carotene, l’alga klamath è in grado di frenare l’azione invecchiante dei radicali liberi e di mantenere giovani ed elastici i tessuti.

• Aiuta a perdere peso

L’alga klamath contiene fenilalanina e feniletilammina, molecole che agiscono sul cervello modulando l’appetito. Assunta prima dei pasti, fa raggiungere prima il senso di sazietà e scongiura le abbuffate.

• La mattina, a colazione, diluisci in mezzo bicchiere di succo di mela biologico, una capsula polverizzata d’alga klamath oppure un cucchiaino di polvere. Mescola bene per sciogliere il prodotto nel liquido, e bevi. Ripeti 3-4 volte al giorno.

L’echinacea

L’antibiotico che non intossica

L’echinacea è un vegetale nativo del Nordamerica di cui si utilizzano le radici. È un potente immunostimolante naturale già noto agli sciamani pellerossa: tra i suoi principi attivi spicca l’echinacoside, una molecola con attività simile a quella dell’interferone, sostanza prodotta dall’organismo per combattere le infezioni virali.

Ma non è tutto: infatti l’echinacea possiede anche una moderata azione antibiotica e dunque aiuta a contrastare le patologie di origine batterica. Data la sua capacità di stimolare i globuli bianchi a essere più “aggressivi” nei confronti degli agenti patogeni, l’echinacea rappresenta un vero toccasana per supportare le naturali difese dell’organismo durante o dopo una terapia antibiotica.

ISTRUZIONI PER L’USO

È possibile trovare l’echinacea sotto forma di capsule di estratto secco, in tintura madre oppure in polvere da sciogliere in acqua. Per le capsule la dose consigliata è di 1-2 al giorno da assumere con abbondante acqua minerale naturale, oppure puoi aprirne una e sciogliere la polvere contenuta in un bicchierino di succo di papaia (acquistabile in erboristeria e nei negozi di cibo biologico) per ottenere un cocktail rivitalizzante. Se si sceglie di assumere l’echinacea in tintura madre, la dose è di 40 gocce 1-2 volte al giorno, da diluire in mezzo bicchiere d’acqua minerale naturale.

IL SUO PUNTO DI FORZA È...

Spazza via malessere e debolezza

L’echinacea è un’ottima risorsa curativa in quelle situazioni in cui, dopo una malattia, un evento stressante o in un periodo di super lavoro, senti che il tuo corpo è come “svuotato” di energia: quando ogni minima incombenza ti costa fatica, l’echinacea ti restituisce vitalità, entusiasmo e vigore fisico.

Per una cura d’urto, prendine 60 gocce al giorno (30 prima di colazione e altre 30 prima del pranzo con un bicchiere d’acqua) per una settimana, e poi scendi a sole 30 gocce al dì prima di colazione per i 7 giorni successivi.

Il consiglio in più

Usa l’echinacea insieme ai frutti rossi per creare delle maschere per il viso dall’azione riattivante e levigante.

TI

FA

BENE ANCHE PERCHÉ...

• Riduce capillari e prime rughe

L’echinacea, per uso esterno, viene adoperata come ingrediente cosmetico per rallentare il processo d’invecchiamento cutaneo e la formazione di rughe e smagliature. È in grado infatti di mantenere elastica la pelle e aumenta la tonicità del microcircolo.

• Guarisce afte, ustioni e piccole ferite

È molto utile nel trattamento delle affezioni cutanee, come ferite, ustioni, afte, dermatiti, in cui è necessario stimolare la rigenerazione dei tessuti ed eliminare i possibili rischi di infezione.

• Allevia gli stati febbrili

Grazie alle sua valida azione antivirale e antibatterica, l’echinacea è in grado di contrastare i sintomi che caratterizzano la classica patologia influenzale.

• Una o due volte la settimana, frulla una tazza di lamponi, ribes, fragoline con una capsula di estratto secco di echinacea, applica il composto sul viso per 10 minuti e risciacqualo con acqua tiepida. Questa maschera riattiva la microcircolazione e apre i pori, favorendo la veicolazione degli antiossidanti agli strati profondi del derma. Schiarisce la couperose e ricompatta la pelle atonica.

Il tè bianco

L’infuso antiossidante più pregiato

Originario della provincia cinese del Fujian, e di alcune zone del Giappone e dello Sri Lanka, il tè bianco, a differenza degli altri tè, si ottiene solo dalle prime foglioline dell’apice del fusto della Camellia sinensis, e questa raccolta si esegue solo per due giorni e per due volte all’anno: di qui la sua rarità e la sua “preziosità”, che anticamente gli valsero il nome di “tè dell’imperatore”. Inoltre, il tè bianco non subisce alcun tipo di ulteriore trasformazione. Proprio questa quasi totale assenza di lavorazioni gli permette non solo di assumere un gusto delicatissimo, ma anche di conservare i suoi principi nutrizionali in misura maggiore rispetto alle altre varietà di tè. Ricchissimo di sostanze antiossidanti (in particolare di quercitina), il tè bianco blocca la proliferazione di virus e batteri; contiene vitamine del gruppo B, H e K, calcio, ferro e fluoro, è privo di calorie ed è un ottimo ricostituente e antinfiammatorio.

ISTRUZIONI PER L’USO

La dose ottimale di tè bianco va da 2 a 4 tazze al giorno: in questo modo, secondo gli esperti, è possibile sfruttare al meglio tutte le benefiche proprietà della bevanda. Dal momento che si tratta di un prodotto contenente caffeina, anche se in misura minore del tè nero, non è adatto ai bambini più piccoli e non andrebbe assunto la sera. Poiché agisce anche come stimolatore della secrezione gastrica, è inoltre sconsigliato a chi soffre di ulcera duodenale o di gastrite ipersecretiva.

Un

IL SUO PUNTO DI FORZA È...

alleato

contro ristagni e acidi urici

Il tè bianco è anche ricco di teofillina e teobromina: si tratta di due vasodilatatori e diuretici del tutto naturali che sono in grado di stimolare la circolazione e favorire la depurazione di tutto l’organismo. Se soffri di cistite o di altre patologie genitourinarie, che si presentano in modo più frequente soprattutto durante i mesi estivi, puoi sostituire alle solite bibite un infuso di tè bianco diluito con succo di mela trasparente: in questo modo migliori la diuresi, tonifichi i reni e ripulisci la vescica, riducendo di conseguenza anche l’infiammazione e il bruciore.

Il consiglio in più

Il tè bianco può avere un sapore più o meno intenso. Scegli in erboristeria la qualità che fa per te. Ricorda comunque di non aggiungere zucchero.

TI FA BENE

ANCHE PERCHÉ...

• Combatte le cellule cancerogene

Il tè bianco difende il Dna, proteggendo le cellule dalle possibili mutazioni che darebbero origine alla proliferazione incontrollata dei tumori.

• Irrobustisce l’apparato scheletrico

Tra tutte le proprietà benefiche del tè bianco c’è la capacità di proteggere l’apparato scheletrico perché migliora la densità del tessuto osseo, contribuendo così a prevenire osteoporosi, artriti e cervicalgie.

• Alza uno scudo contro la carie

Il tè bianco, oltre a essere un ottimo antiossidante, sembra essere un valido coadiuvante contro la formazione della carie; puoi anche usare l’infuso (fatto raffreddare) come collutorio, arricchendolo con 5 gocce di tintura di propoli.

• Silver Needle (Baihao Yinzhen): realizzato con i germogli più giovani, ha un gusto leggero e delicato.

• White Peony (Bai Mudan): contiene sia germogli che piccole foglie, ha un gusto più forte.

• Long Life Eyebrow (Shou Mei): viene ottenuto con le foglie leggermente meno giovani, e ha un aroma deciso e un colore più scuro.

Il pompelmo

L’agrume che riassorbe i liquidi

Il Citrus paradisii, meglio noto come pompelmo, è il frutto più indicato per depurare l’organismo dalle tossine prodotte da una digestione difficoltosa. La sua dotazione di vitamine (soprattutto provitamina A, C, D, BI, P), di zuccheri quali glucosio, fruttosio, saccarosio, di acidi organici, minerali, pectina e oli essenziali, lo rende infatti un agrume completo e altamente disintossicante, che ha il potere di eliminare dai nostri liquidi interni (soprattutto la linfa) le sostanze di scarto senza lasciarci fiacchi e indeboliti, come spesso accade utilizzando altri tipi di drenanti. E non è tutto: perché il glucoside nariningina, responsabile del sapore amarognolo del pompelmo, ha anche un’azione anticolesterolo e antitumorale, il frutto riduce la formazione di muco, catarro, acidi urici e di calcoli e tonifica l’attività del fegato e della colecisti.

ISTRUZIONI PER L’USO

Per sfruttare al meglio le virtù del pompelmo è consigliabile consumare il frutto fresco oppure la spremuta: l’agrume è più digeribile la mattina, gustandolo a colazione o come spuntino alle 11; evitalo invece dopo il tramonto. In alternativa, soprattutto se fai molta attività sportiva o svolgi un’attività pesante a livello fisico, scegli il pompelmo rosa: ha un contenuto più elevato di fruttosio, uno zucchero naturale immediatamente digeribile, il che lo rende ideale per chi, come gli sportivi, ha bisogno di energia rapidamente disponibile.

IL SUO PUNTO DI FORZA È...

L’estratto dei semi è disinfettante

Uno studio svolto diversi anni fa da un immunologo di origini jugoslave, ha dimostrato che l’estratto di semi di pompelmo svolge una valida azione antibiotica sull’organismo e favorisce l’espulsione delle tossine che rischiano di danneggiarlo. Inoltre, ricco di vitamine e di sostanze amare, l’estratto tonifica stomaco e fegato. Si può utilizzare l’estratto di semi di pompelmo sotto forma di capsule da assumere nella dose di 2 al giorno con un bicchiere d’acqua per un mese, oppure in estratto liquido di cui si diluiscono 3 gocce in mezzo bicchiere di acqua, da bere la mattina a digiuno.

Il consiglio in più

Non consumare il pompelmo (succo, frutto o integratore) se assumi farmaci: studi recenti hanno confermato che il pompelmo influenza l’assorbimento di ben 83 farmaci, tra cui in particolare le statine (anticolesterolo).

TI FA BENE

ANCHE PERCHÉ...

• Cancella cellulite e adiposità

Grazie alla sua composizione ricca di vitamina C, il pompelmo rappresenta un’ottima cura naturale per contrastare cellulite e accumuli di adipe e ritenzione. Migliora infatti la circolazione, il drenaggio e scioglie i cuscinetti adiposi.

• Stimola la digestione

Se, dopo un pasto abbondante, la digestione è lenta e difficile, è opportuno bere un bicchiere d’acqua naturale con un po’ di succo fresco di pompelmo: stimola la secrezione dei succhi gastrici, facilitando l’assimilazione dei cibi, anche quelli più grassi e pesanti.

• Ripulisce il corpo da microbi e virus

Antimicrobico e antivirale, il pompelmo neutralizza i germi responsabili delle infezioni, in particolare le cistiti.

• Il pompelmo, infatti, fa raddoppiare la concentrazione del medicinale nel sangue, con effetti come insufficienza renale o respiratoria e sanguinamento intestinale.

Quest’azione è dovuta a una molecola del pompelmo che blocca un enzima epatico, che regola l’assorbimento dei medicinali.

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