
www.riza.it GIUGNO 2025 n. 532 PERIODICO MENSILE ISSN 2499-0418 (ONLINE)

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Esercizi e tecniche per superare i disagi e ritrovare subito la gioia di vivere
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Sai goderti la felicità o la stai boicottando?
Ecco come prendere la strada giusta
L’EDITORIALE DI MORELLI
Perché le immagini giuste ti guariscono dall’ansia e ti fanno rinascere a pag. 4
Riza psicosomatica è in edicola anche con:
Essere flessibili e disposti a cambiare mantiene plastico il cervello e autentica la vita. Invece fissarsi ad aspetti superati rischia di creare confl itti interiori
La vita è in continua trasformazione. Ogni giorno, ogni esperienza, ogni incontro contribuiscono a modi carci, sia nell’aspetto che nella personalità. A volte i cambiamenti cui andiamo incontro sono facili da accettare. Altre volte, però, i mutamenti interiori, che possono essere anche molto signi cativi, ci spaventano o ci destabilizzano. Questi possono provenire sia da un’evoluzione na-
turale della nostra personalità, sia da situazioni esterne che ci inducono a modi care il comportamento o il modo di pensare: un nuovo lavoro, una nuova casa, l’incontro con una persona speciale. Riconoscerli e accoglierli è fondamentale per vivere in armonia con noi stessi e con gli altri. Se invece ci opponiamo rigidamente a ciò che stiamo diventando, possono crearsi conitti interiori, disarmonie emotive
La rigidità mentale ci impedisce di adattarci ai cambiamenti di qualunque tipo, creando conflitti interiori e frustrazione e ponendoci in contrasto col mondo esterno. Se non siamo disposti ad accettare che i cambiamenti siano una parte naturale della vita, rischiamo di vivere in un costante stato di negazione e resistenza. Siamo costretti a negare che qualcosa di importante sia accaduto o stia accadendo in noi, e siamo costretti a resistere come se difendessimo un fortino, che contiene il nostro vecchio io. Questo può portare a una scissione tra chi siamo oggi e chi pensiamo ancora di essere, mettendoci in difficoltà: confusione, disorientamento, non riuscire a decidere, prendere decisioni di cui subito pentirsi, alternare comportamenti e discorsi contraddittori. Una confusione chiamata spesso dissonanza cognitiva. Peraltro, se la situazione non si sblocca, nel tempo possiamo andare incontro a sintomi psichici: disturbi d’ansia, se ci sentiamo in stato di allerta per la difficoltà a stare bene nel rapporto con noi stessi e con la realtà; disturbi depressivi, se ci stiamo arrendendo a una situazione che non riusciamo a capire o a risolvere, e che ci sgancia dal senso profondo e proficuo con la vita stessa. Smettiamo perciò di lottare contro ciò che è inevitabile.
e psicologiche, frustrazione, stress e insoddisfazione, poiché diventiamo prigionieri di un’immagine di noi stessi che non corrisponde più alla realtà attuale.
Lontani da sé Quando ci mostriamo troppo rigidi o avversi ai cambiamenti che avvengono dentro di noi, rischiamo di diventare incoerenti. Questo può accadere, ad esempio, quando alterniamo atteggiamenti che ri ettono la nostra personalità precedente e comportamenti che manifestano la personalità mutata o in fase di mutamento. Il risultato è un’immagine di noi contraddittoria, che può confondere gli altri e farci sentire alienati da noi stessi. Se ci rifugiamo nella nostalgia di un “vecchio io” che non esiste più, rischiamo di non essere autentici, di non sentirci più in sintonia con chi siamo veramente e questo può portare gli altri a non capire chi siamo, a fraintendere le nostre intenzioni, a non cogliere la nostra evoluzione. Essere troppo rigidi, quindi, non solo ostacola la nostra crescita personale, ma compromette anche il nostro rapporto con le persone, per le quali diventa dif cile relazionarsi con noi, così come diventa dif cile per noi stessi entrare in sintonia con ciò che stiamo diventando.
Evoluzione naturale Non tutti i cambiamenti interiori sono necessariamente evolutivi. Certo, spesso costituiscono il segno di
di Vittorio Caprioglio
psicoterapeuta
Immagini: Alberto Ruggieri
Il tuo benessere è sempre a portata di mano
Ciò che chiamiamo vuoto è in realtà lo spazio più creativo che esista, quello in cui il cervello può aprirsi a infinite possibilità
A VOLTE IL MONDO INTERNO CI METTE DI FRONTE A UN BIVIO: NON SI TRATTA
DI PESARE I PRO E I CONTRO, MA DI PERCEPIRE NEL VUOTO DI PENSIERI
LE ENERGIE IN CONFLITTO. DALLA LORO UNIONE ARRIVERANNO LE RISPOSTE
Dopo che una relazione tormentata è finita, Maria incontra un uomo che riporta nella sua vita un insperato vento caldo. Con lui ride, parla di tutto e si sente viva. Vivono in città lontane, ma ogni incontro è una magia. Ma poi qualcosa cambia. Finita l’euforia, Maria sente il bisogno di capire. Il futuro insieme sembra impossibile: distanza, lavoro, vite diverse; arriva la sofferenza. In terapia però prova una strada nuova: chiude gli occhi e resta in silenzio. Dagli esercizi di meditazione emerge l’immagine di un fuoco che arde, illumina e riscalda. Marie-Louise von Franz scriveva: «Quando un’immagine emerge spontaneamente dal profondo, porta con sé una verità che non può essere raggiunta da nessun ragionamento». Maria inizia a intuire: quella relazione non era un progetto, ma un richiamo interiore delle energie di fioritura che non stava guardando. Le esperienze non vanno capite, ma vissute. È questo il grande potere dell’immaginazione, capace di connetterci con i nostri veri moti interni. Spesso non serve pensare: serve chiudere gli occhi, immaginare e lasciare che l’anima parli.
Figure che ti proteggono Le immagini sono la base delle strutture psichiche. Per questo ogni volta che abbiamo un disagio emotivo, una sofferenza, un dolore, il peggio che possiamo fare è pensarci sopra e rimuginare: così lo amplifichiamo e lo facciamo risuonare di più. La vera perdita di tempo è ostinarsi, accanirsi per cercare di risolvere i problemi con i pensieri. L’ansia, il panico, la tristezza vogliono che attivi le immagini, hanno bisogno di quella mente che guarda perdendosi nell’infinito, nello sconosciuto. Solo così ti distacchi dall’io e puoi far emergere i lati di te che stai soffocando. Per questo arrivano i disagi: per renderti completo. Immaginare vuol dire
uscire dal tempo reale e attivare la capacità sognante del cervello. Allora, ogni volta che sei in crisi, che hai un problema, non pensare: chiudi gli occhi, immagina e dai nuovi volti ai tuoi problemi. Puoi immagina delle figure antiche che ti guidano, trasformare la tua sofferenza in vento, o fuoco, in una tempesta, contemplare le energie che senti in lotta in te come fossero forze naturali, gettare nel vulcano gli eventi spiacevoli, accendere un falò immaginario per bruciare i pensieri intrusivi. E così via. È l’atto terapeutico più potente che esista. Non solo ti fa superare il disagio, ma ti permette di realizzare ciò che sei davvero.
I pensieri sono energie stagnanti, non risolvono i problemi interiori. Le vere soluzioni arrivano dalle immagini interiori, da quella parte sognante che vive in te e che sa dove andare. Cosa puoi fare? Ripeti a te stesso, con calma: non devo risolvere adesso questo problema. Chiudi gli occhi e lascia che il silenzio ti avvolga. Nel buio, cerca un punto di luce, anche minuscolo: resta lì, accanto a lui. Trasforma il problema in un’immagine luminosa e lasciala dentro di te. Accanto a te, immagina una presenza che ti protegge. A occhi chiusi sussurra: «Pensaci tu, mi affido a qualcosa che è in me, che sa, anche se non lo vedo. E poi si vedrà». Quando ti affidi, qualcosa di essenziale si muove dentro.
Scopri quali cibi proteggono
l’intestino rinforzando la sua flora e il sistema immunitario, e prevenendo così allergie e infezioni
L’AIUTO IN PIÙ CHE POTENZIA
L’AZIONE DEL CIBO
Ci vuole una combinazione di betaglucani e Saccharomyces cerevisiae (lieviti), con l’aggiunta di selenio e zinco. La sinergia tra questi elementi produce un effetto antinfiammatorio sull’intestino e permette di riequilibrare la risposta immunitaria dell’organismo, ripristinando l’equilibrio del microbioma intestinale.
L’intestino è uno degli organi più importanti per il nostro benessere generale. Tuttavia, errori alimentari, vita sedentaria, assunzione di farmaci e persino l’inquinamento possono indebolirlo e in ammarlo. Oltre a essere fondamentale per l’assimilazione dei nutrienti e l’eliminazione delle scorie e delle tossine, l’intestino svolge un ruolo chiave nel mantenimento del sistema immunitario, che in massima parte abita proprio in quest’organo. La salute intestinale in uisce pertanto su tutto il corpo, dall’energia quotidiana alla protezione contro allergie e infezioni. Per questo motivo, mantenerlo sano è essenziale, e la prima cosa da fare è prendersi cura della sua ora batterica (microbiota).
Favorire l’equilibrio dell’intestino A tale scopo, è fondamentale scegliere alimenti in grado di sostenere la ora batterica e ridurre quelli che potrebbero in ammarla o alterarne l’equilibrio. Ecco alcune linee guida da mettere in pratica n da oggi.
• Assumi bre prebiotiche. nutrono i batteri buoni presenti nell’intestino. Gli alimenti che le contengono stimolano la crescita e l’attività di batteri intestinali bene ci Tra i più efcaci troviamo frutta e verdura, per esempio mele, banane, cipolle, aglio, porri, asparagi, peperoni soprattutto rossi. Cereali integrali come avena, orzo, farro, quinoa. Tra i legumi lenticchie, ceci, fagioli. Senza dimenticare le patate dolci, noci e semi, come mandorle, semi di lino, chia, girasole.
Si tratta di bre che batteri
• Sono importanti anche i probiotici. Sono batteri vivi che favoriscono l’equilibrio della ora intestinale e supportano il sistema immunitario. Per ottenere probiotici naturali dalla dieta metti in tavola yogurt naturale e ke r: ottimi per reintegrare i batteri beneci. Sono utili anche i cibi fermentati come kimchi, crauti, miso, tempeh, kombucha e, va detto, che anche alcuni formaggi stagionati come il gouda e il cheddar, da consumare con moderazione, possono essere buone fonti di probiotici.
• Non devono mancare i grassi “buoni” e gli antiossidanti. I primi aiutano a ridurre l’in ammazione e a mantenere l’intestino sano. Tra i migliori ci sono l’olio d’oliva extravergine, ricco di polifenoli che supportano la salute intestinale; l’avocado, fonte di
LSe i tuoi problemi intestinali si manifestano con la stipsi, puoi utilizzare appositi integratori a base di erbe, come malva, finocchio, rabarbaro, menta, tarassaco, melissa e altre piante officinali in grado di risvegliare il colon. Trovi questi mix di erbe in erboristeria o farmacia, in compresse da assumere seguendo le indicazioni sulla confezione.
grassi monoinsaturi e bre bene che; pesce grasso come salmone, sgombro, sardine, ricchi di Omega 3, che riducono l’in ammazione intestinale. Gli antiossidanti, che sono anche potenti antin ammatori, proteggono l’intestino dai danni causati dai radicali liberi e riducono l’in ammazione favorendo la rigenerazione del microbiota. Alcuni cibi da includere sono i frutti di bosco, come mirtilli, fragole, lamponi, che sono ricchi di antiossidanti. Ottima la curcuma, perché contiene curcumina, un potente antin ammatorio: ne basta una presa a pranzo e una a cena. Anche lo zenzero andrebbe usato quotidianamente, perché aiuta a ridurre il gon ore e le in ammazioni intestinali, oltre a favorire una buona digestione. E tra le bevande, scegli il tè verde, ricco di polifenoli che proteggono la ora intestinale.
Fai attenzione a questi alimenti
Se è vero che alcuni cibi rigenerano l’intestino e ne migliorano le funzioni, altri possono in ammarlo e danneggiare la sua ora, recando danno anche al sistema immunitario e al benessere generale dell’organismo. Ecco quindi cosa ridurre o eliminare per mantenere in salute quest’organo.
o stress cronico fa aumentare la produzione di cortisolo, un ormone che se in eccesso può danneggiare il microbiota, causando disbiosi intestinale, associata a problemi di assimilazione, di regolarità intestinale e di infiammazioni che indeboliscono le difese immunitarie. Anche gli errori alimentari, e in particolare l’eccesso di carboidrati, aumentano la produzione di cortisolo dando vita, insieme allo stress, a un circolo vizioso difficile da interrompere. In tali casi, per quanto riguarda la dieta, è bene privilegiare il consumo di proteine magre e verdure a basso IG, come zucchine, fagiolini, biete, peperoni, melanzane, pomodori ecc. Per frenare lo stress è invece consigliata la pratica di rilassamento, meditazione, immaginate, yoga. Anche camminare può avere un’ottima azione antistress.
• Alimenti zuccherati, bibite gassate, dolci industriali, che possono alterare la ora intestinale e favorire la crescita di batteri nocivi.
• Grassi trans e saturi: i primi sono presenti in cibi fritti, fast food e prodotti industriali, e possono favorire l’in ammazione. Può risultare nocivo anche l’eccesso di grassi saturi presenti in formaggi, carni e salumi grassi.
• Alcol e caffeina: se assunti in eccesso, possono irritare la mucosa intestinale.
di Chiara Marazzina, psicologa e psicoterapeuta
SUPERARE LE RESISTENZE RICHIEDE TEMPO
E PAZIENZA. DIALOGARE CON LE TUE PARTI
INTERNE TI PERMETTE DI MUOVERTI
CON MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA
VERSO IL CAMBIAMENTO
Le resistenze che incontriamo di fronte a una scelta o a un importante passo della nostra vita, rappresentano una delle s de più profonde e frequenti nel percorso di crescita personale e di cambiamento. Quando ci troviamo davanti a un bivio, a un’opportunità di evoluzione o a un nuovo inizio, il nostro primo impulso può essere quello di frenare, di mettere in dubbio, di trovare scuse o di rimandare. Queste resistenze non sono altro che il modo che la nostra identità di super cie utilizza per proteggerci dal dolore, dall’ignoto o dalla possibilità di fallimento. Sono come voci interiori che ci suggeriscono di restare nella nostra zona di comfort, anche se ci limita e ci impedisce di realizzare il nostro potenziale. Eppure, ascoltare queste resistenze è fondamentale.
Ridimensiona i timori Non si tratta di cedere loro il passo, ma di comprenderle, di dialogare con esse. Solo così possiamo scoprire cosa si nasconde dietro al timore, alla paura o alla dif denza. Spesso, le resistenze sono segnali di bisogni non riconosciuti, di paure irrisolte o di convinzioni limitanti che ci impediscono di andare avanti. Ignorarle o reprimerle può portare a un blocco più profondo, a sentimenti di frustrazione o al senso di aver fallito
prima ancora di aver tentato. Ascoltare le resistenze, invece, signi ca creare uno spazio di ascolto e di rispetto verso se stessi. Solo così possiamo decifrare cosa ci dice questa voce interiore, quali paure o aspettative si celano dietro di essa, e come possiamo lavorare per superarla. Questo processo di consapevolezza ci permette di affrontare con maggiore lucidità i nostri timori, di ridimensionarli e, in ne, di fare quel passo decisivo che ci porta verso la realizzazione dei nostri desideri.
1. Siediti in un luogo silenzioso, rilassati e chiudi gli occhi. Chiediti: in quale ambito della mia vita sono frenato? Cosa non sto facendo per me stesso? Cosa mi chiude e mi vincola impedendomi di proseguire?
di uscire dalla comfort zone?”. Riconoscila con apertura e senza alcun giudizio. Immagina di poter parlare con questa resistenza. Puoi farlo a voce alta o scrivendo, come preferisci.
2. Adesso chiediti ancora con attenzione: “Qual è la parte di me, cosa si oppone di me stesso al fare questo passo?”. Può essere una voce interiore, un’emozione, o un pensiero ricorrente. A questo punto puoi provare a chiudere gli occhi e a sentire in quale parte del corpo questa resistenza si concentra. Mettici sopra la mano destra.
3. Accogli e ascolta per qualche istante questa “parte” resistente. Puoi associarla a un’immagine? Una presenza con connotati precisi?
4. Prova a darle un nome e cerca di dialogare con lei. Chiedile: “Quali sono le tue preoccupazioni? Hai paura di fallire, di lasciarti andare,
Ora, sempre ad occhi chiusi, rispondi a questa parte con calma e comprensione. Puoi dirle ad esempio: “Capisco che tu voglia proteggermi, ma ti chiedo di fidarti di me. So che può essere difficile, ma questa sfida è importante per la mia crescita”.
Poi, apri gli occhi e ricorda a te stesso perché desideri superare questa resistenza. Qual è il beneficio che otterresti? Visualizza
il risultato positivo e sentilo nel presente, se vuoi scrivi ciò che senti e tutte le tue riflessioni.
7. A questo punto decidi di fare un piccolo gesto che puoi fare subito per avvicinarti al tuo
obiettivo. Può essere un semplice passo, come scrivere un’email, fare una telefonata, o uscire di casa.