Bere acqua

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RIZA L’idratazione è il vero elisir di salute e longevità

BERE ACQUA

L’acqua è un elemento essenziale per la vita e la nostra salute. Depura il corpo dalle tossine in eccesso e dagli altri scarti, combatte i radicali liberi, rafforza le difese immunitarie, migliora la funzionalità del cervello e contrasta il precoce invecchiamento cutaneo. Occorre anche sceglierla di buona qualità: solo così i liquidi che vengono introdotti potranno davvero “dissetare” organi e tessuti. Con la nostra guida all’idratazione mantenere un buon livello di energia, rallentare la degenerazione cellulare e rigenerare l’organismo sarà facile proprio come… bere un bicchiere d’acqua!

BERE ACQUA LA MIGLIOR CURA

Ma non basta bere acqua per vivere a lungo e in salute.

la miglior cura

Impara a usarla nel modo giusto e ripulisci il sangue dalle tossine Abbinala a limone e magnesio

Così disinfiammi subito tutto l’organismo e previeni molte malattie degenerative

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Edizioni Riza S.p.A. - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it

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Dimagrire con l’acqua

Ecco la dieta idratante che fa volare il metabolismo e brucia le calorie

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Ed oriale

Il potere de'acqua

L’

per garantirsi la longevità

acqua è la sostanza più comune sulla terra e costituisce la maggior parte dell’organismo di tutti gli esseri viventi. Pensiamo alle funzioni che svolge nel nostro organismo: trasporta le sostanze vitali che assumiamo con l’alimentazione e quelle prodotte dal nostro corpo, mantiene l’equilibrio degli elementi idrosolubili e rimuove dalle cellule i residui del metabolismo. È protagonista di tutte le reazioni

biologiche che avvengono nel corpo, fondamentali per consentire la sopravvivenza e per combattere i disturbi e le malattie che ci colpiscono. Dell’importanza dell’acqua per la nostra salute forse non ci rendiamo conto a sufficienza. L’acqua presente nel nostro corpo va continuamente rinnovata, altrimenti finiremmo soffocati dalle scorie, e va reintegrata. Ogni giorno ne disperdiamo più di due litri, attraverso i pori della pelle, l’urina e anche la respirazione, sotto forma di vapore acqueo. Negli over 65 lo stimolo della sete si riduce e il 20-30 per cento è cronicamente disidratato; basta un calo del 2 per cento dei liquidi perché il cervello ne risenta. Occorre dunque bere spesso, anche prima che sopravvenga lo stimolo della sete, che compare quando è già in atto un principio di disidratazione. E naturalmente bisogna bere “bene”. In questa guida ti illustreremo le caratteristiche delle diverse acque presenti in Natura e in commercio e delle alternative migliori per la salute e la linea.

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Sommario Star bene? Facile come bere un bicchier d’acqua L’idratazione: perché è essenziale per la nostra vita

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Quanto bere ogni giorno?

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La disidratazione e tutti i suoi rischi

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Come scegliere l’acqua adatta a noi pag. 16 Bere spesso: un semplice gesto salva-vita 18 Quella del rubinetto: “buona da bere”

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Le minerali in bottiglia: i vari tipi confezionati che trovi al supermercato

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Sai cosa racconta l’etichetta dell’acqua?

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Acqua gasata: ecco cosa c’è davvero dentro

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A ognuno la sua: cosa è meglio per te

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I sì e i no di ciò che metti nel bicchiere

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I grandi benefici delle plant waters

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C’è un’acqua aromatizzata per ogni esigenza: scopri la tua

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Cosa ti serve per prepararla

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L’acqua antiossidante che rallenta le lancette del tempo

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Digestiva per calmare lo stomaco nervoso

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Anticellulite: ecco il mix anti-cuscinetti

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Energizzante per ricaricare le batterie

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Rimineralizzante: per fare scorta di preziosi sali minerali

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L’acqua ti fa dimagrire

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L’alleata snellente per perdere una taglia 80 Ogni giorno un tipo diverso: vedrai che linea!

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Come fare scorta d’acqua a tavola

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Le acque veg bruciagrassi contro i cuscinetti

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Antigonfiori: per curare la disbiosi intestinale 50 52

Riattivante e antistipsi

Antinfiammatoria contro dolori e irritazioni 54 Stimolante e antiage per i neuroni

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Pronte da stappare: ecco le acque confezionate

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Le accoppiate vincenti per depurarsi

Puoi fare scorta di acqua anche mangiando pag. 88 Non solo acqua: anche alcuni cibi sono fondamentali per idratarti

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I succhi depurativi e ricostituenti

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In coppia con il limone, l’acqua nutre e disintossica

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Acqua e magnesio: l’abbinata antiage

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Le infusioni “officinali” per ogni disturbo

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Star bene? Facile come bere

un bicchier d’acqua

L’ACQUA È FONDAMENTALE PER LA SALUTE E PER IL BENESSERE DELL’ORGANISMO. È INDISPENSABILE PER IL FUNZIONAMENTO DI MUSCOLI, CERVELLO E PER LA SALUTE DI PELLE E OCCHI. ECCO PERCHÉ È IMPORTANTE BERE, MA NEI TEMPI E NEI MODI GIUSTI. IL FABBISOGNO CAMBIA IN BASE AL SESSO, ALL’ETÀ E AL MOVIMENTO 7

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L’acqua è v a

L’idratazione:

perchÊ è essenziale per la nostra vita

L’

acqua è la seconda sostanza vitale dopo l’ossigeno e costituisce il 60% del corpo umano adulto. Nel corso della giornata, come pure durante la notte, tramite la traspirazione, quest’acqua si disperde e va dunque reintegrata. Ma pochi sanno davvero come idratarsi in modo efďŹ ciente: il consumo eettivo giornaliero pro capite

è infatti in media al di sotto del fabbisogno raccomandato (almeno 1,5 litri al giorno o, meglio ancora, 2 litri) e spesso c’è poca consapevolezza rispetto a quanto e come si beve. Idratarsi, infatti, non signiďŹ ca solo bere tanta acqua: vuol dire assicurarsi di irrorare ogni singola cellula dell’organismo, in particolare quando si suda a causa di un’attivitĂ ďŹ sica intensa. Oltre a garantire al corpo i liquidi di cui ha bisogno, è poi importante migliorare la carica elettrica delle membrane cellulari, soprattutto ora che le temperature salgono

Ăˆ il miglior carburante cerebrale L’idratazione è fondamentale per garantire concentrazione, attenzione e memoria. A dimostrarlo, anche una ricerca del King’s College di Londra che proprio in una carenza di luciditĂ e nell’iniziale cefalea ha riscontrato i primi sintomi della disidratazione. La scarsitĂ d’acqua rallenta i tempi di reazione, la velocitĂ del ragionamento e la capacitĂ di raccogliere e interpretare gli stimoli visivi. Soprattutto nei mesi piĂš caldi bisogna fare attenzione a fornire al cervello la giusta idratazione, anche perchĂŠ basta un’ora e mezza per disperdere tramite il sudore fino a un litro d’acqua.

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I compiti dell’acqua nell’organismo Il giusto equilibrio idrico è indispensabile per la vita di ogni singola cellula e per il corretto svolgimento delle funzioni dell’organismo. L’acqua assolve a diverse fondamentali funzioni nel corpo. Ecco in sintesi quali sono: • aiuta l’attività dello stomaco e dell’intestino; • garantisce la termoregolazione (con la sudorazione e la dispersione del calore); • trasporta le scorie fuori dall’organismo (attraverso gli organi emuntori e in particolare con il sudore e l’urina, ma anche tramite il vapore acqueo espirato); • consente la lubrificazione degli organi e dei tessuti, in particolare occhio, orecchio e cervello; • crea un “cuscinetto protettivo” per il cervello e il midollo spinale; • serve per far circolare gli ormoni e tutte le sostanze che attivano le reazioni corporee; • consente le reazioni biochimiche e regola il volume delle cellule e del sangue; • aiuta lo sviluppo dei muscoli, perché oltre il 70% della massa magra è costituita da acqua e mantiene la tonicità dei tessuti.

sempre di più: solo così i liquidi che vengono introdotti potranno davvero “dissetare” organi e tessuti. Con la nostra guida all’idratazione mantenere un buon livello di energia, rallentare l’invecchiamento cellulare e rigenerare l’organismo sarà facile proprio come… bere un bicchiere d’acqua.

SI RIDUCE CON GLI ANNI

Quantitativamente l’acqua è l’elemento principale del nostro corpo, soprattutto durante la gestazione e alla nascita; costituisce infatti fino al 75% della massa corporea di un neonato. Poi la quantità di acqua presente nel corpo varia in base a diversi fattori: costituzione fisica, età, sesso, tipo di alimentazione e attività fisica svolta. Nell’adulto la componente idrica corporea si attesta intorno al 60% della massa totale e nell’anziano si riduce ulteriormente, fino al 50%. L’acqua contenuta nel corpo di un uomo adulto di taglia media (70 kg) ammonta dunque in totale a circa 40 kg. Il corpo femminile contiene invece meno acqua, pari a poco più del 50% del peso. Infatti nelle donne è presente una maggiore riserva di tessuto adiposo, più povero di acqua rispetto al tessuto muscolare (che ne contiene circa il 70%). La percentuale d’acqua è più ridotta anche negli obesi e nelle persone anziane. Con l’avanzare degli anni infatti i tessuti si “inaridiscono” e diminuisce la massa muscolare, che è più densa di acqua.

MANTIENE GIOVANE E TONICO IL CORPO

La presenza di una maggiore percentuale di acqua nel corpo, tipica della giovinezza, contribuisce a dare tono e pienezza alla pelle. Infatti uno dei primi sintomi della disidratazione è proprio la secchezza dei tessuti cutanei e la minore elasticità dell’epidermide.

È NECESSARIA PER LA DIGESTIONE L’acqua è fondamentale per garantire lo svolgimento del processo digestivo. Infatti la produzione di saliva, di succhi gastrici, biliari e pancreatici richiede una notevole quantità di acqua. Anche il bolo alimentare che si forma nello stomaco deve essere abbastanza liquido, per essere “lavorato” bene, altrimenti l’organismo è obbligato a secernere acqua da altre fonti interne. Può essere d’ostacolo al processo digestivo anche un eccesso di acqua nello stomaco, che provoca un’esagerata diluizione dei succhi gastrici e degli enzimi. In linea di massima, per una digestione ottimale, l’ideale è consumare uno o due bicchieri d’acqua durante il pasto. Si può bere di meno se il pasto comprende cibi brodosi, oppure alimenti ricchi di acqua, come frutta e verdura; al contrario bisogna bere di più se si mangiano cibi molto asciutti o che assorbono liquidi per la presenza di sale (grissini, crackers, patatine fritte in busta, pop-corn…).

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L’acqua è v a

Quanto bere ogni giorno?

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a quantitĂ di acqua da consumare in un giorno per garantirsi il giusto approvvigionamento non è ďŹ ssa per tutti, ma varia a seconda della massa corporea, del sesso, dell’etĂ , dell’attivitĂ ďŹ sica e del clima. Possiamo però dire che mediamente il fabbisogno giornaliero di un adulto è pari in totale a circa 2,5-3,5 litri di acqua. Questo non signiďŹ ca che occorra bere questa quantitĂ d’acqua, ma solo da 1,5 a 2 litri, perchĂŠ mediamente 500-900 ml di acqua vengono prodotti dall’organismo. In generale la dose quotidiana da bere si può calcolare da un minimo di 1.200 ml (6 bicchieri di acqua) all’ideale di 2000 ml

Quanta ne serve se fai attivitĂ ďŹ sica Per evitare il rischio di disidratazione praticando attivitĂ fisica, occorre bere prima, durante e dopo lo sforzo. In particolare, quando lo sforzo fisico è prolungato, è utile aggiungere alla bevanda una piccola quantitĂ di sali minerali (soprattutto sodio e potassio). Ăˆ bene cercare di anticipare la sensazione di sete, cioè bere ancora prima di avvertirla, per non percepirla durante lo sforzo. In generale, il fabbisogno di acqua consigliato per un’attivitĂ fisica di media intensitĂ (di una durata non eccessiva) è calcolato fra 400 e 600 ml, cioè pari a due o tre bicchieri di acqua, da bere prima e dopo lo sport.

(10 bicchieri d’acqua). Il consumo medio di 1.500-1.600 ml si può ottenere distribuendo in questo modo l’assunzione di liquidi nella giornata: un bicchiere a colazione, due bicchieri a pranzo, due bicchieri a cena e mezzo litro durante il giorno, lontano dai pasti.

ATTENDERE LA SETE NON Ăˆ CORRETTO

Lo stimolo della sete è un campanello di allarme che si attiva quando il nostro corpo è giĂ in carenza di liquidi. CosĂŹ come potrebbe fare la spia della benzina quando siamo in riserva, il cervello reagisce alla mancanza di acqua attraverso la sensazione tipica, la bocca secca, il senso di arsura e anche altri sintomi come la mancanza di forze, l’abbassamento della pressione sanguigna e una mancanza di brillantezza mentale. Tutti questi sintomi possono essere rapidamente risolti attraverso un bicchiere d’acqua.

LE CONDIZIONI IN CUI BISOGNA BERE DI PIĂ™

In alcune particolari condizioni è necessario bere una maggiore quantitĂ d’acqua per non correre il rischio di disidratazione. Ecco alcune di queste situazioni tipiche: • praticando attivitĂ fisica; questa provoca un innalzamento della temperatura corporea e una conseguente maggiore sudorazione (per regolare la temperatura corporea); bisogna reintegrare i liquidi andati dispersi;

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• quando ci si trova ad alta quota; ad altitudini oltre i 2.500 metri aumenta l’escrezione di urina (ma succede anche d’inverno alle basse temperature) e la frequenza delle respirazioni; così si disperde una maggiore quantità d’acqua; • quando si suda per la febbre o per il caldo; se si hanno disturbi fisici dovuti a climi particolarmente caldi; • in caso di perdite idriche dovute a diarrea o vomito; • in caso di forte emorragia oppure di

ustioni, perché anche queste problematiche comportano la necessità di introdurre una notevole quantità di liquidi; • durante la gravidanza e durante l’allattamento; per le donne incinte si consiglia un consumo di almeno 2 litri di acqua al giorno, mentre le donne che allattano dovrebbero berne almeno 3 litri al giorno.

LA TEMPERATURA DELL’ACQUA Occorre bere con costanza durante il giorno, badando anche alla temperatura dell’acqua. Un bicchiere di acqua tiepida al mattino aiuta l’attività intestinale e contrasta la stipsi. Invece bere acqua molto fredda può provocare problemi digestivi durante i pasti; se introdotta fuori pasto può dare dolori addominali. In ogni caso l’acqua nel corso della giornata si beve a piccoli sorsi e in più riprese; meglio evitare di berne troppa o tutta insieme. È buona abitudine bere uno o due bicchieri d’acqua al mattino appena svegli e uno o due la sera prima di coricarsi. Va bene bere a stomaco vuoto prima dei pasti, specie se si segue una dieta, perché l’acqua riduce l’appetito.

A piccoli sorsi Ognuno avrà, almeno una volta, bagnato una pianta che vive in un vaso. Ebbene, chiunque lo abbia fatto saprà che se si versa lentamente l’acqua nel terriccio, questo si impregna in maniera uniforme. Se invece si compie questa azione velocemente, spesso l’acqua tracima dal fondo del vaso senza però essere riuscita a diffondersi nel terriccio e così parte delle radici rimarrà all’asciutto. Nel nostro corpo accade la stessa cosa. Un bicchiere d’acqua bevuto a grandi sorsi sicuramente bagna le mucose e quindi restituisce sollievo dall’arsura ma, dopo pochi minuti, ecco che scatta l’esigenza di andare in bagno. Di quell’acqua il corpo ne avrà assorbita ben poca e non a caso il senso di stanchezza e appannamento potrebbe anche non risolversi, sebbene la “terapia” sia giusta.

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L’acqua è v a

Quali bevande scegliere

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a bevanda migliore in assoluto resta sempre l’acqua pura di fonte, che a noi arriva attraverso l’acqua del rubinetto di casa (un po’ meno pura ma comunque sicura per la salute) oppure comprando l’acqua minerale imbottigliata alla fonte. Nel prossimo capitolo preciseremo meglio la deďŹ nizione di acqua minerale e quali caratteristiche deve avere. Si pensa comunemente che il fabbisogno di acqua possa essere coperto attraverso l’assunzione di una qualsiasi bevanda. CosĂŹ si mettono aranciate, succhi di frutta, tè, caè, alcolici nel computo dell’acqua bevuta giornalmente.

EVITA TUTTO CIĂ’ CHE Ăˆ DOLCE

Ai succhi preferisci le spremute fatte in casa Per quanto abbiano un’apparenza “sanaâ€? anche i succhi di frutta confezionati non sono esenti da difetti, che si trasformano in minacce per la salute. Scorrendo la lista degli ingredienti si può constatare non solo la percentuale, a volte davvero bassa, di frutta presente in queste bevande, ma anche la quantitĂ di zuccheri aggiunti. Una recente ricerca australiana pubblicata sul Journal of American Dietetic Association, ha messo sotto processo i succhi poichĂŠ, a causa del processo di produzione, sarebbero privi di fibra. Queste bevande insomma danno l’illusione di consumare della vera frutta, privando di fatto il nostro corpo di nutrienti.

Bevande diverse dall’acqua pura inoltre contengono oltre all’acqua anche sostanze che possono essere molto caloriche (ad esempio zuccheri semplici) oppure che possono provocare reazioni particolari nell’organismo (come la caeina). InďŹ ne bisogna ricordare che le bevande zuccherate alzano la glicemia e interferiscono con l’alimentazione. In particolare nei bambini l’innalzamento della glicemia provoca una riduzione provvisoria dello stimolo della fame. Il bambino quindi mangia poco al pasto, ma nelle ore successive sente appetito e lo sfoga solitamente con “cibi spazzaturaâ€? che fanno aumentare il rischio del sovrappeso. Ăˆ consigliabile dunque bere nel corso della giornata principalmente acqua pura, del rubinetto oppure quella minerale confezionata.

L’ACQUA CONTENUTA NEI DIVERSI CIBI

I cibi costituiscono una delle maggiori fonti di acqua per il nostro organismo. Tranne rare eccezioni, gli alimenti contengono una notevole dose di acqua. Ecco la quantitĂ media che si trova in alcuni tra i cibi piĂš comuni (espressa chiaramente in percentuale sulla parte edibile): biscotti, frutta secca (arachidi, noci, pinoli), pop-corn: dal 2 al 10%; burro, farina,

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La migliore alternativa all’acqua? Il tè Il tè, sia esso verde, nero, oolong o bianco, viene tutto ottenuto dall’infuso o dal decotto di foglie di Camellia sinensis, ed è la bevanda più bevuta al mondo, ovviamente dopo l’acqua. Gli vengono riconosciute innumerevoli proprietà salutari: oltre ad essere una bevanda stimolante e corroborante, contiene i cosiddetti polifenoli, composti chimici naturali di cui fanno parte anche i flavonoidi che hanno un notevole potere antiossidante e sono utili per garantire il buon funzionamento di fegato, sistema immunitario e capillari; contribuiscono inoltre alla prevenzione di numerose patologie, come quelle cardiovascolari, infiammatorie e persino alcune forme tumorali. Ad essere maggiormente ricco di virtù è il tè verde, per cui si usano i germogli e le foglioline più tenere che, non subendo il processo di fermentazione cui è sottoposto ad esempio il tè nero e in parte il tè bianco o l’oolong, mantiene inalterata la maggior parte delle proprietà benefiche della pianta. Nel tè è però presente un alcaloide, la teina, che come la caffeina non dovrebbe essere assunta in dosi eccessive. Il consumo medio raccomandato è di 300 mg al giorno, pari a sei tazze di tè.

legumi secchi, miele, pasta: dal 10 al 20%; formaggio (grana, groviera), pane, pizza: dal 20 al 40%; formaggi freschi (latticini), gelati, salumi: 40-60%; carne, pesce, uova: 60-80%; frutta fresca, ortaggi e verdura, latte: più dell’80%.

NON ESAGERARE CON CAFFEINA E DRINK ENERGETICI

È meglio ridurre o evitare il consumo di bevande a base di caffeina, drink energetici

e bevande zuccherate perché acidificano e interferiscono con l’omeostasi acido-basica nel corpo. Se hai l’abitudine di bere acqua del rubinetto puoi migliorare la qualità dell’acqua di tutti i giorni con un depuratore domestico apposito o con le caraffe depuranti che diminuiscono il carico chimico di cloro, fluoruro di sodio (che in ogni caso in Italia rientra in una concentrazione accettabile) e altri residui come ruggine o prodotti chimici usati per la pulizia delle condutture.

NO ALLE BIBITE IN LATTINA: SCATENANO L’INSULINA Le bibite in lattina, piene di zuccheri e fonti di “calorie vuote” ovvero prive di nutrienti, sono un vero attentato per l’indice glicemico. Dopo solo 20 minuti richiamano la secrezione di insulina che trasforma lo zucchero in grasso. Oltre a un aumento di peso il rischio sono pressione alta, malattie cardiocircolatorie, diabete. Essendo addizionate di anidride carbonica creano acidità e gonfiori e irritano la mucosa dello stomaco.

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L’acqua è v a

La disidratazione e tutti i suoi rischi

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n condizioni normali, il 60% circa della dispersione quotidiana di acqua avviene attraverso l’urina, che in totale nell’arco della giornata è pari a circa un litro e mezzo. A questa quantitĂ va aggiunta l’acqua che si disperde attraverso il respiro (che contiene vapore acqueo) e la sudorazione. L’aumento della temperatura e l’esercizio ďŹ sico peggiorano le perdite idriche attraverso la sudorazione e la traspirazione. Se a causa di queste perdite l’equilibrio idrico rischia di essere alterato, il corpo reagisce attraverso strumenti ďŹ siologici che permettono di “recuperareâ€? acqua. Quando i uidi corporei tendono a diventare troppo densi a causa della diminuzione dell’acqua l’organismo infatti fa scattare il meccanismo della sete e nello stesso tempo cerca di

ridurre le “usciteâ€? d’acqua, emettendo un ormone che diminuisce la diuresi e favorisce il riassorbimento di acqua a livello dei reni. Il meccanismo della sete però scatta con un tempo di risposta un po’ ritardato rispetto al momento in cui si veriďŹ ca il bisogno di acqua per il corpo. Lo stimolo della sete viene attivato dall’ipotalamo, una ghiandola cerebrale che interviene quando la disidratazione potrebbe giĂ essere in atto. Ăˆ quindi importante anticipare questo stimolo e bere costantemente e frequentemente, prima ancora che il senso della sete arrivi.

Perdita di acqua e invecchiamento La mancanza di liquidi avvizzisce i tessuti e li porta rapidamente al decadimento. Le persone anziane, che sentono meno lo stimolo della sete, dovrebbero assumere liquidi con regolaritĂ a prescindere dal fatto che ne avvertano effettivamente il bisogno. ServirĂ loro a eliminare piĂš scorie acide, che sono le prime responsabili dei processi di invecchiamento cellulare. La teoria dell’invecchiamento come disidratazione si sposa, idealmente, con quella dell’equilibrio acido base: la povertĂ di acqua rende acida la matrice cellulare e “spingeâ€? sull’acceleratore dell’invecchiamento.

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Cosa succede se non dai acqua al corpo Le conseguenze della disidratazione sono varie: nel breve periodo, una ridotta assunzione di liquidi può provocare affaticamento, cali di memoria e scarsa concentrazione. La disidratazione cronica non è letale come la disidratazione estrema ma influisce sulla salute di tutti gli organi e sul lungo periodo li danneggia. In particolare: • i reni sono più deboli perché la disidratazione provoca un accumulo di minerali nelle urine, che si trasformano nel tempo in renella e calcoli. Questo processo è accelerato dall’assunzione di caffeina e sodio; • l’intestino diventa pigro e si tende alla costipazione perché le feci sono composte principalmente d’acqua e, se l’acqua scarseggia, il transito nel colon sarà più lento: questo è pericoloso perché crea ricettacoli di batteri che il colon riassorbe; • se mancano i liquidi, il sangue si addensa e il cuore deve fare più fatica per pomparlo e far arrivare ossigeno agli organi principali; • a causa della mancata irrorazione dell’epidermide, il corpo non riesce a diffondere il calore in modo efficace e quindi tendiamo a sentirci fiacchi; la pelle diventa secca, si screpola facilmente ed è opaca. Con meno acqua in circolo, si formano rughe precoci; • perfino la bocca ne risente: se la saliva è poca, può verificarsi una proliferazione di batteri che provoca un alito cattivo.

LE CONSEGUENZE DI UN’INSUFFICIENZA

La disidratazione è una condizione fisica che si innesca nel momento in cui il corpo dispone di quantità insufficienti d’acqua. Le cause della disidratazione sono principalmente due: ingestione di liquidi non idonei o in quantità insufficienti. Purtroppo oggi la disidratazione è un fenomeno molto più diffuso di quanto si pensi. Paradossalmente ognuno di noi si porta addosso molti litri d’acqua - si pensi per esempio alla ritenzione idrica - che però non sono disponibili per l’organismo. Quest’acqua infatti è spesso “densa”, impura, piena di residui tossici e quindi penetra difficilmente nelle cellule per idratarle.

I CAMPANELLI D’ALLARME

I meccanismi corporei che segnalano una carenza d’idratazione sono comunque essenzialmente due: la sete e il mal di testa. La sete in sé non è un meccanismo sufficiente per comprendere se siamo idratati o meno: il desiderio di bere infatti si placa a prescindere dal tipo di liquidi che ingeriamo, un po’ come un’automobile con il serbatoio vuoto. Se

riempiamo il serbatoio con un liquido qualsiasi la spia segnalerà serbatoio pieno ma non è detto che poi la macchina riesca a ripartire! Per questo è importante la qualità di quello che beviamo. Un’altra manifestazione della carenza d’acqua è il mal di testa, una normale reazione difensiva che si risolve appunto bevendo. Altri segnali da tenere sott’occhio sono il colore dell’urina, che dovrebbe essere giallo paglierino, la secchezza delle fauci e, in casi estremi, i crampi muscolari.

I DANNI PER LA SALUTE

Se il nostro organismo subisce uno stato prolungato di disidratazione si riducono le prestazioni fisiche e mentali e aumenta il rischio di calcoli renali. Una riduzione anche solo dell’1% della quantità d’acqua presente nel nostro corpo già fa sentire le sue conseguenze. Con una perdita del 2% si altera la termoregolazione e il volume del plasma sanguigno. Quando la perdita sale al 5% si avvertono dei crampi. Una carenza pari al 10% della quantità complessiva d’acqua nel corpo può provocare pesanti conseguenze alla salute fisica.

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