Tabella 3 – Importazioni di carni ovicaprine e derivati nell’UE1-2 (.000 t, peso carcassa equivalente) Anno
Totale
Carne fresca
Carne congelata
Frattaglie
Preparazioni
Carni salate, essicate, affumicate
2020
158
93
58
6
0,1
0,6
2019
168
100
62
6
0,1
0,5
2018
178
95
76
5
0,2
0,5
2017
175
97
71
5
0,3
0,6
2016
176
90
79
6
0,4
0,5
2015
179
95
78
5
0,6
0,5
2014
172
98
68
5
0,4
0,4
2013
177
95
77
4
0,3
0,4
2012
174
92
78
4
0,2
0,0
Fonte: DG Agri, Commissione europea. tra le 120.000 e le 150.000 tonnellate (tra le 65.000 e le 70.000 escluso il Regno Unito), con valori sopra le 150.000 nel 2010 e 2011 (sopra le 85.000 escluso il Regno Unito). Dall’Australia sono state importate 6.172 tonnellate nel 2020 (5.206 escluso il Regno Unito), dimezzate rispetto al 2019 quando erano state 11.979 (4.659 escluso il Regno Unito), mentre negli anni dal 2010 al 2018 viaggiava tra 15.000 e 19.000 tonnellate annue (tra 3.500 e 5.500 escluso il Regno Unito). Seguono Argentina, con 1.400 t nel 2020 (negli anni tra 2012 e 2019 collocava nell’UE tra 800 e 1.600 t annue, con picchi di 3.700 nel 2011 e 4.960 nel 2010) e Cile con 1.060 t (stabile nell’ultimo decennio con volumi tra 1.000 e 3.000 t), mentre volumi inferiori alle 1.000 tonnellate annue provengono da Islanda (erano però tra 1.500 e 2.500 tra 2010 e 2019), Uruguay (anche in questo caso con volumi tra 1.000 e 3.000 t nel decennio precedente) e svariati altri Paesi. Le esportazioni annuali ammontano in media a 58.000 t circa (periodo 2016-2020), costituite da carne congelata (circa 37.000 tonnellate nel 2020, in netta crescita rispetto alle 20.000 del periodo 2012-2016), carne fresca (circa 19.000 tonnellate, piuttosto stabili dal 2012), frattaglie (4.500 t nel 2020), preparazioni (1.731 t nel 2020, in netto aumento rispetto alle
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Grafico 1 – Prezzo medio settimanale di agnellone (> 13 kg) e agnello nel 2020 (€/100 kg)
Fonte: DG Agri, Commissione europea. 500-600 t degli anni precedenti), carni salate, essiccate e affumicate (15 t nel 2020, con valori medi tra 20 e 70 tonnellate negli anni precedenti, ad esclusione del 2013 caratterizzato da un picco di 184 t). Il prezzo degli agnelli La produzione dell’agnellone oltre i 13 kg è tipica dell’Irlanda, mentre in Grecia e Italia il peso è decisamente inferiore, con Spagna e Francia che producono entrambe le categorie di peso. Nel Grafico 1 viene riportato l’andamento del prezzo medio settimanale a livello
europeo e italiano: nel nostro Paese il prezzo dell’agnello è sempre stato superiore al valore medio europeo, mentre l’agnellone oltre i 13 kg, con l’eccezione dei primi due mesi, si è posizionato al di sotto del prezzo medio comunitario. Roberto Villa Note 1. I dati sono depurati dall’apporto del Regno Unito e considerano l’ingresso della Croazia nel 2014. 2. I dati sono aggregati per le due specie e non consentono una separazione tra ovini e caprini.
Eurocarni, 2/22