Giacomo Leopardi: L'infinito

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Giorgio Martone – Giovanna La Pietra

GIACOMO

LEOPARDI

L’INFINITO


A te, ovunque tu sia Giorgio

Giacomo Leopardi – L’infinito

di Giorgio Martone e Giovanna La Pietra © 2020, Edizioni NPE Tutti i diritti riservati. Collana Nuvole in tempesta, 25 Direttore Editoriale: Nicola Pesce Ordini o informazioni: info@edizioninpe.it Caporedattore e Ufficio Stampa: Stefano Romanini ufficiostampa@edizioninpe.it Coordinamento Editoriale: Valeria Morelli Illustrazione di copertina e colorazione tavole: Nino Cammarata Stampato presso MIG srl – Bologna nel mese di giugno 2020 Edizioni NPE – Nicola Pesce Editore è un marchio in esclusiva di Solone srl Via Aversana, 8 – 84025 Eboli (SA) edizioninpe.it facebook.com/EdizioniNPE twitter.com/EdizioniNPE instagram.com/EdizioniNPE #edizioninpe

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Giacomo Leopardi L’infinito di Giorgio Martone e Giovanna La Pietra



Recanati, Luglio 1819.

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coff coff coff

Signore!

Signore, tutto bene?

Signore!

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L’ora è ormai tarda, cosa fate ancora qui?

Godevo del panorama.

Non è meraviglioso?

Ma sì, certo.

Ma adesso andiamo, Signore. è ora.

Voglio restare. Almeno finché il sole non sarà tramontato.

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Andiamo.

Ho capito‌

Ma, Signore, suo padre‌ Se non torniamo subito... beh...

Come fai a non percepirne la bellezza, ad andare via distogliendo lo sguardo?

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è un bel panorama Signore, ma solo un panorama. Ne ho visti tanti nella mia vita, uno in più non farà certo la differenza. E poi, beh, qui a Recanati è sempre lo stesso tramonto. Solo un panorama?

Sì, posso vederlo tutti i giorni. Di certo non scappa.

Sì, lui non scapperà…

Siamo noi ad andare via.

Non capisco, Signore.

Sai come-

coff coff coff

Lo immagino.

SiGNORE!

coff coff

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SiGNORE!

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figlio mio…

Padre.

Dottore, non so come ringraziarla.

Bene, il mio lavoro qui è finito.

Sua signoria non ha di che preoccuparsi. il ragazzo deve solo stare attento, un po’ di riposo gli farà bene

Nelle sue condizioni non è prudente uscire all’aria aperta.

stia qui, non si preoccupi, conosco la strada.

La ringrazio.

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Tutto questo non sarebbe mai dovuto accadere.

Lui non c’entra, è colpa mia. Mi sono allontanato di nascosto. Lui ha cercato di fermarmi.

io…

No, padre.

Ringrazia mio figlio. Per oggi resterai digiuno, al prossimo incidente ti solleverò da tutti i tuoi incarichi. Chiaro?

Sì.

e ora fuori!

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Mmm…


slam

giacomo, perchĂŠ mi fai questo?

il medico ti ha detto tante volte che non puoi uscire.

la tua salute non te lo consente. vuoi lasciarci prima del tempo?

sai che lo dico solo per il tuo bene. sono tuo padre.

sĂŹ, padre.

avete ragione, sono stato un incosciente.

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figlio mio‌

f co f

adesso lasciatemi riposare, vi prego.

ma certo, a dopo.

clack

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tap tap tap

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presto…

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Giacomo Leopardi ci ha lasciato grandi opere, diventate dei classici immortali della poesia italiana. Tra queste L’Infinito rappresenta il vero e proprio manifesto della poetica leopardiana, simbolo dell’aspirazione dell’uomo a cose più grandi e definita come un’avventura dell’animo. Leopardi, che realizzò questo idillio sul monte Tabor a Recanati, parte da un piccolo episodio per sviluppare il senso della sua poetica: una siepe gli impedisce la vista del paesaggio e così comincia ad immaginare spazi immensi… In questo biopic si racconterà del suo rapporto tormentato con l’amore e con la famiglia e del suo ritorno a Recanati, dove realizzerà le sue opere più note, fino alla morte, a seguito della quale il poeta si ricongiungerà proprio con quell’infinito che apre il racconto della sua vita.

Con il sostegno del MiBACt e di SIAE, nell’ambito del programma Per Chi Crea

ISBN: 978-88-94818-91-8

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