Viso nascosto

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Viso nascosto di Sergio Toppi © 2025, Editions Mosquito/Fonds de dotation les amis de Sergio Toppi © 2025, Solone srl per questa edizione Tutti i diritti riservati.

Collana Sergio Toppi, 27

Direttore editoriale: Nicola Pesce

Caporedattore: Stefano Romanini

Ufcio stampa: Gloria Grieco Trascrizione testi e correzione bozze: a cura della redazione

Service editoriale e Cover design: Sebastiano Barcaroli

Illustrazione di copertina: Sergio Toppi Si ringrazia Erasmo Frascaroli per la gentile consulenza

Stampato in Slovenia – settembre 2025

Viso nascosto

è stato pubblicato per la prima volta su «Il Giornalino» dal n. 40 al n. 45 dell’ottobre-novembre 1980.

Edizioni NPE

è un marchio in esclusiva di Solone srl Via Aversana, 8 – 84025 Eboli (SA) edizioninpe.it @edizioninpe @edizioninpe_

Viso nascosto di Sergio Toppi

prefazione

Il volto è nascosto, lo stile è palese di

Non si insisterà mai abbastanza sul fatto che Sergio Toppi, oltre a essere quel rafnato disegnatore che conosciamo (e che senza dubbio colpisce a prima vista per le sue tante e geniali soluzioni grafche) è anche un altrettanto originale narratore. Preliminarmente, diciamo che sotto questo punto di vista si debba fare una distinzione a monte sui suoi lavori, perché egli ha disegnato molto anche su testi altrui. Ma non è questo il ramo (pur abbondante) della sua arte, per la quale si è meritato negli anni – pur senza averla cercata – la giusta nomea di Maestro. Qui vorremmo spendere invece qualche parola sul Sergio Toppi “narratore in proprio”, basando le considerazioni sulla osservazione diretta di questo suo singolo lavoro Viso nascosto, un po’ perché questo aspetto della sua creatività è abbastanza difuso nelle sue opere completamente autoriali, un po’ perché esso è sufcientemente sfaccettato da poterlo proiettare da questa sua singola opera a quasi tutte quelle delle quali egli è autore completo.

Ciò signifca che, oltre al disegnatore innovativo che conosciamo, egli si dimostra anche sotto l’aspetto letterario un narratore originale, specie per la sua propensione ai temi dell’insolito, del bizzarro, del fantastico e così via. Inoltre, nello specifco, non soltanto egli si manifesta in molti casi inusuale – per scelta di un ambiente narrativo – ma soprattutto rivela quasi sempre una sua inconsueta coerenza di disegnatore, in quanto riesce a adattare le sue scelte stilistiche alle eventuali bizzarrie o fantasiosità di un testo specifco. Tale prospettiva esegetica vale dunque senza dubbio anche per il presente racconto Viso nascosto, ambientato su uno sfondo decisamente insolito per il fumetto.

secolo – epoca della sua scoperta da parte dell’Occidente – nelle mire espansioniste-colonizzatrici degli imperi coloniali; e dopo una tormentata storia di lotte reciproche, alla

il preludio della sequenza di pagine/tavole che verranno in seguito, nessuna delle quali ha una struttura uguale alla precedente o alla successiva: ciò che è del resto un tipico requisito di gran parte del lavoro di Toppi.

Già alla successiva pagina 19 (che potete ammirare qui accanto, NdR), lontana dalla struttura della narrazione a vignette in sequenza, il testo – scarno – è abbondantemente integrato dalle immagini: un primo piano delle piante del sottobosco, la luna piena prima dell’alba, che svetta in cielo sulla foresta, la nebbia del mattino che emana dalla copertura erbacea del sottobosco e poi i due omìni piccoli-piccoli messi a confronto – su un fondo bianco – sulle altissime creature vegetali; e infne, quasi magicamente emergente nell’intrico della selva, quel minaccioso TUMTUMTUMTUMTUM, la importante onomatopea che occupa l’intera parte inferiore della pagina. Siamo appena all’inizio dell’avventura e Toppi ci ha raccontato con poche parole ma con molte immagini signifcative, e opportunamente disposte in un montaggio reciproco, tutta l’atmosfera cui andranno incontro i protagonisti. Un regista cinematografco non sarebbe stato capace di far di meglio, nel raccontare la stessa sequenza di eventi. E, come un regista, che ha a disposizione il sonoro, Toppi ha saputo inf lare nel fumetto (che di per sé è un mezzo comunicativo silenzioso) quella gigantesca onomatopea che, attraverso un’autosuggestione sinestesica, il lettore sente rimbombare nella propria mente.

Un’analisi del genere si potrebbe continuare per ciascuna delle pagine successive, ma la lasciamo alla eventuale fantasia interpretativa del lettore. Semmai si potrebbe aggiungere un’ultima ma non trascurabile osservazione. Tutte le tavole successive – lo abbiamo già lasciato intendere – hanno una struttura complessa, lontana dalla regolare successione di vignette tipica della tradizione fumettistica, e ciò potrebbe generare nel lettore una qualche confusione. Eppure – fateci caso – ciò non avviene. Come mai? Il fatto è che (ancora: “fateci caso”) nel rapporto reciproco fra le immagini (che sembrano caoticamente ma fantasiosamente disposte) e il testo inserito nei balloon, questo ultimo elemento narrativo è disposto sempre nel perfetto ordine “tradizionale” di successione. Vale a dire che, pur nella fantasia anti-tradizionale, lo spirito da narratore di Toppi rientra invece nell’ordine, in modo da assicurare al suo lettore una solida àncora comunicativa. È uno dei tanti motivi per cui Sergio Toppi, oltre che maestro-grafco è anche un non indiferente maestro sul piano narrativo.

nessuno aveva mai visto il suo volto, sempre nascosto da una maschera, né si sapeva il suo nome, ma a tutti era noto come…

la nuova guinea è una grande isola del pacifico. Alte montagne si alzano dalle fitte foreste tropicali che la ricoprono, abitate da tribù indigene fiere e bellicose, ostili a ogni presenza estranea. Alla fine dell’800 una parte del territorio dell’isola era sotto il dominio dell’impero germanico, che vi aveva avviato un’attiva opera di colonizzazione. Un grave pericolo minacciava commerci e piantagioni. Un fuorilegge, bianco si diceva, con un gruppo di papua a lui fedeli, colpiva, saccheggiava e spariva nell’interno impenetrabile del paese, dove si era guadagnato l’appoggio dei capi tribù cedendo loro fucili e munizioni.

alba di un giorno del 1893. Brucia la piantagione altdorfer, sulla costa a poche miglia da wewak…

cassa e magazzini sono stati saccheggiati. Gli assalitori sono svaniti nella giungla prima del sorgere del sole.

…i papua… i papua di viso nascosto… sono stati loro…

…maledetto predone…

le fiamme distruggono gli insediamenti: i superstiti li abbandonano per cercare protezione a wilhelmshafen, sede del presidio germanico.

tre giorni dopo, in una remota località dell’interno.

tornano gli uomini dalla costa con il bottino…

viso nascosto, ti ho portato molto denaro e merci, ma poche munizioni.

cappello di ferro, amico, hai la mia approvazione: ma non porti buone nuove. Abbiamo poche cartucce, troppo poche perché i capi tribù ci rimangano fedeli. E diventano sempre più esigenti. Comincio a essere stanco, stanco di questo gioco…

…e anche di questa maschera. Ma ora vai a riposare della tua fatica.

tutti finiremo così. Se non si decide di fare qualcosa e subito…

il colonnello hertzigerbrunau, comandante la guarnigione.

a wilhelmshafen, sede del presidio germanico, c’è grande fermento tra i piantatori alla notizia degli ultimi avvenimenti…

così non è più possibile andare avanti: troppi hanno perso tutto per quel maledetto pirata e adesso anche altdorfer è rovinato…

signorsì, signor colonnello.

voglio l’ufficiale che ho indicato a rapporto, al più presto. Al più presto, ho detto.

l’ufficiale richiesto è appena ritornato da una pattuglia sul ramu e attende di essere ricevuto.

Fatelo entrare, subito.

capitano, ho una missione da affidarle, difficile e pericolosa. Per questo non vorrei obiezioni da parte sua: la consideri accettata in partenza.

non mi lascia altra scelta, signore.

molto bene. Si tratta di viso nascosto: esigo la sua sparizione, ad ogni costo. Quell’uomo ci sta creando troppi problemi. deve pensarci lei.

capitano barone armin august von la perouse agli ordini, signore.

la ritengo insostituibile per la perfetta conoscenza che ha di questi luoghi: avrà tutti gli uomini che sarò in grado di darle…

col suo permesso, signore questo sarebbe un errore. Si ricordi quanto è successo al tenente werder e alla sua compagnia. Questo è compito di pochi, due per l’esattezza, che possano agire rapidi e senza impacci. E poiché una delle due persone, per sua scelta, sono io, le chiedo il permesso di scegliere la seconda.

saltzbach, capitano?…

penso che abbia le sue buone ragioni per farlo. Chi propone come suo compagno, capitano?

Un uomo che sappia tutto sulla giungla, che conosca gli indigeni e i loro dialetti per lunga esperienza, astuto e rotto a ogni fatica: il caporale saltzbach, signore.

il peggiore elemento della guarnigione… punito più volte per ubriachezza, violento, sospetto di traffici illegali coi nativi… un autentico… va bene, capitano, se lo prenda e buona fortuna, ne avrà bisogno. Parta appena pronto.

agli ordini, colonnello.

Volumi di Sergio Toppi

già pubblicati in questa collana:

Sharaz-de – isbn: 978-88-88893-86-0

Blues – isbn: 978-88-88893-94-5

Bestiario – isbn: 978-88-88893-98-3

Lo spazio dentro il corpo – isbn: 978-88-94818-66-6

Finché vivrai – isbn: 978-88-94818-08-6

Il Collezionista – isbn: 978-88-94818-16-1

Tanka – isbn: 978-88-94818-39-0

Solitudinis Morbus – isbn: 978-88-94818-48-2

Chapungo – isbn: 978-88-36270-20-0

Ogoniok – isbn: 978-88-36270-33-0

Il dossier Kokombo – isbn: 978-88-36270-53-8

Dio Minore – isbn: 978-88-36270-71-2

Myetzko – isbn: 978-88-36270-87-3

Krull – isbn: 978-88-36270-93-4

Isola gentile – isbn: 978-88-36271-02-3

Il tesoro di Cibola – isbn: 978-88-36271-09-2

La leggenda di Potosí – isbn: 978-88-36271-43-6

Warramunga 1856 - M’Felewzi – isbn: 978-88-36271-80-1

Colt Frontier – isbn: 978-88-36272-05-1

Scene dalla Bibbia – isbn: 978-88-36272-20-4

Sic transit gloria mundi – isbn: 978-88-36272-40-2

Julia – L’eterno riposo – isbn: 978-88-36272-33-4

Nick Raider – Senza respiro – isbn: 978-88-36272-53-2

Martin Mystère – Questioni di famiglia – isbn: 978-88-36272-75-4

Köllwitz 1742 – isbn: 978-88-36272-82-2

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