Grandville Omnibus Vol. 1 di Bryan Talbot contiene i volumi Grandville e Grandville Mon Amour Grandville
Copyright 2009 © Bryan Talbot
Pubblicato per la prima volta come Grandville da Jonathan Cape, un marchio di Vintage. Vintage è parte del gruppo editoriale Penguin Random House. Grandville Mon Amour
Copyright 2010 © Bryan Talbot
Pubblicato per la prima volta come Grandville Mon Amour da Jonathan Cape, un marchio di Vintage. Vintage è parte del gruppo editoriale Penguin Random House. 2025 © Solone srl per questa edizione Collana Clouds, 26 Direttore Editoriale: Nicola Pesce
Caporedattore: Stefano Romanini
Ufficio Stampa: Gloria Grieco
Coordinamento editoriale: Cristina Fortunato
Service Editoriale: Verushka Galluccio
Traduzione a cura di: Cesare Giombetti
Correzione bozze: a cura della redazione
Illustrazione di copertina: Bryan Talbot
Cover design: Sebastiano Barcaroli
Nessuna parte di questo libro può essere utilizzata o riprodotta in alcun modo allo scopo di addestrare tecnologie o sistemi di intelligenza artificiale. Questo lavoro è riservato all'estrazione di testo e dati (Articolo 4, Paragrafo 3, Direttiva (UE) 2019/790).
Bryan Talbot ha affermato il proprio diritto a essere identificato come l'autore di quest’Opera in conformità con il Copyright, Designs and Patents Act del 1988.
Si ringraziano Mario Benenati e Associazione Fumettomania Factory APS per la gentile consulenza. Le note di Bryan Talbot ai volumi sono state estratte, per gentile concessione dell’autore, dal sito www.bryan-talbot.com/grandvilledirectorscut/
La traduzione delle note in italiano è stata realizzata dal team di Associazione Fumettomania Factory APS e adattate a questo volume da Cesare Giombetti. Stampato in Cina – MARZO 2025
Edizioni NPE è un marchio in esclusiva di Solone srl Via Aversana, 8 – 84025 Eboli (SA) edizioninpe.it facebook.com/edizioninpe instagram.com/edizioninpe youtube.com/@edizioninpe_ #edizioninpe
Un fantasy
di Bryan Talbot per Alwyn
Sceneggiatura, disegni e progetto grafco: Bryan Talbot.
La presente storia trae ispirazione dall’opera del caricaturista francese Jean-Ignace-Isidore Gérard (1803-1847), che lavorò sotto lo pseudonimo di J.J. Grandville e l’illustratore francese di fantascienza di grande rilievo Albert Robida (1848-1926).
Per non parlare di Sir Arthur Conan Doyle, l’orso Rupert e Quentin Tarantino.
Il font usato da Bryan Talbot per il lettering è prodotto da Comicraft.
Motivo steampunk art nouveau di Bryan Talbot ispirato ai risguardi di Dampf und Elektricität: die Technik im Anfang des XX Jahrhunderts, W. Herlet, Berlino 1900.
Sentiti ringraziamenti per la correzione bozze, commenti in corso d’opera e altri contributi importanti a Chaz Brenchley, Eric Bufkens, Dan Franklin, Mel Gibson, Paul Gravett, Jordan Smith, Mary M. Talbot, Sylvie Toll e Chris Warner.
Per realizzare questo libro non è stato arrecato danno ad animali.
Ho controllato il suo cappotto sull’attaccapanni nell’anticamera. Questa ricevuta era in una tasca interna. A quanto pare ha fatto qualche acquisto nella zona di libero scambio, tra una dogana e l’altra.
omicidio.
Ha preso un nastro nuovo, che ha montato, una risma di fogli per dattilografa e un pacco di fogli carta carbone.
M-ma quell’accidente di porta era chiusa a chiave dall’interno!
Posso richiuderla in tre secondi. È un gioco da ragazzi.
ma
Guardi – ne mancano un bel po’. Scommetterei che stava battendo un rapporto.
Chiedo scusa, signore,
tutto questo cosa avrebbe a che fare con il suicidio?
Non suicidio, Nutkin, ma… …
Dica un un po’, amico mio, se volesse spararsi, che mano userebbe?
Ehm, direi questa…
… perché è destro. Vede com’è calloso il dito medio sinistro di LeighOtter? È il risultato delle lettere che ha scritto per una vita. Era mancino, ma la pistola è nella mano destra.
Presenta contusioni ai polsi: lo hanno tenuto fermo mentre gli sparavano dritto alla tempia, in modo da lasciare bruciature di polvere da sparo a corto raggio. Poi gli hanno messo la pistola in mano. Gli hanno, signore?
Leigh-Otter è stato ucciso intorno a mezzanotte da tre assassini francesi: un cinghiale, una volpe e una lucertola.
Sono arrivati in stazione con il treno della Manica delle 23:40, hanno aggirato il villaggio e sono arrivati alla casa passando per i campi sul retro. Venendo qui abbiamo seguito le loro tracce. Sergente, le presento il mio aggiunto, l’investigatore Ratzi.
Ah, Roderick!
Era nel giusto, ispettore. L’edera sul muro posteriore presenta lievi, ma recenti, danni provocati da qualcuno che si è arrampicato da poco.
Sì, uno è penetrato attraverso una delle fnestre del piano di sopra, è sceso di sotto senza far rumore e ha fatto entrare gli altri mentre la vittima era intenta a stendere il rapporto…
… che evidentemente manca, come anche i fogli di carta carbone usati.
Cosa?
Ha ingaggiato uno scontroinutilmente.
Ma n-non ci sono i segni della colluttazione!
Ovviamente hanno rimesso in ordine. Alcuni ripiani sono stati spolverati da poco, e altri sono invece coperti da un velo di polvere. Le cose rotte sono state rimpiazzate con altre. La cornice del quadro ha il vetro incrinato.
Ah, il mio ombrello. Continui lei, sergente.
Signore!
Ma dico, ispettore. Ho una conoscenza approfondita dei suoi metodi e so che il capostazione ha descritto quei tizi come stranieri, all’apparenza, e so che hanno consultato una cartina prima di prendere per i campi, ma…
Accidenti!
… da cosa ha dedotto che sono francesi?
Questa sedia è stata ribaltata, a giudicare dalla scheggiatura sullo schienale e l’ammaccatura corrispondente sull’asse del pavimento.
Dunque bisogna mettersi in moto fnché la traccia è ancora fresca.
Come accidenti faceva a sapere che erano un cinghiale, una volpe e una lucertola?
Be’, vecchio mio, ci adageremo nel lusso. Il Marianne è un hotel a cinque stelle.
Ah, la zona di libero scambio. È un peccato che non abbiamo il tempo di prendere del brandy esentasse.
L’espresso per Grandville parte tra quindici minuti e preferirei essere a bordo, sempre se riusciamo a passare la dogana.
Leigh-Otter aveva preso una suite lì?
Niente da dichiarare? Niente armi, droghe, letteratura sovversiva, scotch, whisky…
Ma io devo prendere l’espresso! Ho un appuntamento importante a Parigi!
Hai visto cosa aveva nella borsa quel grosso bastardo? Roba da matti. È un armadio a quattro ante quel tipo. Il petto sembra un barile di birra.
L’albergo per il momento è la nostra unica pista. Ho preso comunque appuntamento con il suo capo, l’ambasciatore britannico, per domattina. Dobbiamo scoprire in cosa e con chi era coinvolto Leigh-Otter per fare una così brutta fne.
È oltraggioso!
Chiudi il becco, stupido sciancato di un britannico. Nella sedia a rotelle potresti nascondere armi o pamphlet anarchici. Va smontata.
Perbacco!
Accidenti che imponenza, ispettore!
E che comodità. A soli cinque minuti a piedi dal ponte ferroviario D’Orsay: proprio al centro di Parigi.
Dico! Ma guardi quelle due. Creature dall’aspetto maledettamente bizzarro, no?
I francesi li chiamano “visi pallidi”, fanno lavori umili. Non sono riusciti ad arrivare in Gran Bretagna. Non hanno ottenuto il passaporto.
Sono una razza di scimpanzé glabri che si è evoluta nella città di Angoulême, vicino Bordeaux.
… Ed ecco le sue chiavi.
Fattorini! Arrivo!