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Vis medicat un nuovo pr
pareti interne sono rivestite dal rampicante Ficus repens, piacevolmente diffuso nelle ville storiche lariane.
All’esterno, la struttura in vetro, utilizzata per iniziative culturali e celebrative, si affaccia ad una Canfora - Cinnamomum canphora, di rara bellezza. Non manca la presenza di un orto di erbe officinali, recentemente introdotto in preparazione alle celebrazioni dell’eclettico filosofo e naturalista comasco Plinio Il Vecchio, previste proprio nel corso di quest’anno. Gli eventi che richiameranno il bi-millenario della nascita dell’autore della “Naturalis historia”, la prima enciclopedia di botanica, agricoltura e scienze naturali giunta fino a noi, saranno un’occasione importante di promozione della storia delle piante officinali. Gli altri percorsi, situati nella parte più alta, presentano un carattere forestale, ma di altrettanto valore.
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Purtroppo gli effetti causati dalla globalizzazione, con l’abolizione di ogni confine per i parassiti delle piante e, gli effetti causati dai cambiamenti climatici, in particolare con le stagioni di prolungata siccità, o gli eventi calamitosi di particolare forza, hanno indebolito fortemente le piante del parco, favorendo l’introduzione e la diffusione di diverse patologie. I fattori climatici hanno anche causato erosioni del suolo, rendendo impraticabili i sentieri del parco in più punti.
Il Chilometro Della Conoscenza
Si tratta di un percorso botanico pedonale, lungo un chilometro, che collega tre importanti residenze storiche del Lario attraverso un partenariato sia pubblico sia privato: il parco della Villa del Grumello, il Parco di “Villa Olmo”, e la proprietà privata della Fondazione Antonio Ratti “Villa Sucota”. Il progetto, ideato e finanziato dalla Camera di Commercio di Como e Lecco, ha una grande valenza sociale, perché consente ogni giorno, a persone di ogni età, di scoprire e di attraversare un itinerario “green”, godendo di un paesaggio di rara bellezza.

Gli Interventi Previsti Dal Piano
Il progetto, coordinato da una equipe di esperti, architetti, agronomi e tecnici giardinieri, consentirà di attuare un programma di risanamento complessivo e contemporaneamente di aumento e tutela della biodiversità. Dopo un accurato censimento botanico georeferenziato, si svolgeranno le indagini primarie di approfondimento dello stato fitosanitario e di stabilità degli alberi (Visual Tree Assessment). Partendo da questi risultati, il programma prevede di definire un piano di interventi di difesa mediante l’inserimento di trappole e azioni di lotta biologica sulle specie più sofferenti, oltre ad un piano agronomico, irriguo e di rigenerazione di tutte le specie coltivate. È previsto anche un progetto di regimazione delle acque, per poi eseguire i necessari interventi di messa in sicurezza e fruibilità lungo i percorsi del parco. Il progetto comprende inoltre la riqualificazione di un’area, attualmente di scarso interesse botanico, con la realizzazione di un giardino ex novo: il giardino delle farfalle. L’attenzione sulle farfalle nasce da studi approfonditi che indicano il pericolo di estinzione dell’insetto. Il giardino si comporrà di fiori e piante nettarifere secondo un preciso percorso legato alla vita delle farfalle. I lavori di cantiere, iniziati ormai un anno fa, vedranno la chiusura entro l’anno 2024. Allora sarà un’occasione per osservare da vicino i risultati del progetto “Vis medicatrix naturae”, che restituirà ai visitatori un ricco patrimonio verde e darà un contributo importante alla storia del territorio.