tuati a tracciati collinari è consigliabile iniziare dai percorsi più facili, così avrete tempo e modo di farvi un’idea del grado di difficoltà.
debitamente arrotondato. Il dislivello reale, assieme al tempo medio di percorrenza, è tra i dati più indicativi per valutare la durezza di un tracciato.
Tipo di fondo. Abbiamo definito le percentuali dei tipi di fondo del percorso in modo da permettervi di inquadrare ancora meglio le caratteristiche dell’itinerario. A ogni tipo di fondo corrisponde un colore, che viene utilizzato nella planimetria e nel profilo. In alcune situazioni, dove vi è una continua alternanza di fondi differenti, troverete indicato il tipo predominante. ciclabile in sede propria strada asfaltata strada cementata strada sterrata mulattiera sentiero battigia sabbia
Lunghezza totale. Lunghezza in chilometri del tracciato, dal punto di partenza a quello di arrivo. I dati sono stati calcolati con l’ausilio del GPS. Lo sviluppo chilometrico del percorso è facilmente riconoscibile dall’altimetria che accompagna la descrizione di ogni itinerario. Chi utilizzasse il ciclo-computer, tenga presente che le misurazioni con questo strumento possono differenziarsi da quelle rilevate con il GPS anche del 10%. Tempo di percorrenza. Tempo che un biker mediamente allenato impiega per percorrere l’itinerario, comprese pause per fotografare, ammirare il paesaggio e ristorarsi velocemente. In alcuni casi abbiamo individuato un intervallo con un valore minimo e massimo. Si tratta di valori indicativi; biker veloci ed allenati possono impiegare meno del tempo minimo stabilito, così come col fondo bagnato e condizioni meteo avverse questo valore può aumentare sensibilmente.
Periodo di percorrenza. Indica il periodo che in genere è ritenuto ottimale per la percorrenza dell’itinerario valutando le temperature, lo stato di innevamento abituale e la quantità di fogliame sul sentiero. Stagioni invernali eccezionalmente nevose o, al contrario, con poche precipitazioni, potrebbero ovviamente incidere su questo indice.
Dislivello. Il dislivello totale di ogni itinerario si riferisce alla somma reale di tutti i metri di salita, compresi quelli dei sali-scendi: per questo motivo il dato è spesso superiore alla somma dei dislivelli delle salite principali. Per il calcolo si è utilizzato il dato fornito dal GPS,
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Quota massima raggiunta. La quota massima raggiunta, assieme alla quota del punto di partenza, consentono di prevedere le variazioni di temperatura, clima e vento rispetto a una località a quota diversa. D’estate l’aumentare della quota comporterà un rifugio dal caldo delle coste, mentre d’inverno potreste trovare la neve in quota e allora meglio scegliere itinerari a quote più basse.
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Punto di partenza. Vengono indicate la località di partenza, la sua altitudine e le coordinate GPS. Per la localizzazione geografica rimandiamo alla mappa d’unione con l’indicazione di tutte le località di partenza.
Difficoltà tecnica. Il parametro si articola su cinque valori: nulla, bassa, media, impegnativa ed estrema anche se sono proposti solo itinerari dei 3 valori centrali. Questo parametro è da leggere insieme allo stile dell’itinerario: uno stesso tratto può risultare impegnativo all’interno di un percorso XC ma medio o facile all’interno di un percorso AM. In ogni caso la valutazione si riferisce a condizioni di fondo asciutto. Con pioggia o terreno umido, soprattutto su rocce calcaree, le difficoltà aumentano in modo esponenziale. Impegno fisico. Il parametro si articola su cinque valori: nulla, facile, media, impegnativa ed estrema anche se sono proposti solo itinerari dei 3 valori centrali. Si tratta del livello di allenamento fisico, richiesto a un biker mediamente esperto, per affrontare il percorso proposto. Il dato è legato alla durata dell’itinerario, alla difficoltà tecnica delle salite e delle discese e allo stile dell’itinerario.
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