INTELLIGENZA ARTIFICIALE - Tecnica, materiali e storie dell'arrampicata artificiale

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Materiali, nodi e loro utilizzo

Uno degli aspetti che rende la disciplina dell’arrampicata artificiale così esotica è sicuramente il materiale. Un tiro può risultare facilmente scalabile o totalmente impossibile se abbiamo con noi o abbiamo lasciato a casa il giusto pezzo di artiglieria. Purtroppo questo stesso aspetto contribuisce a farne una disciplina poco praticata: rifornirsi di tutto il necessario rappresenta un costo di tutto rispetto, un vero e proprio investimento. I materiali più strani sono molto difficili da trovare qui in Italia; data la richiesta quasi nulla non vengono nemmeno importati. Solo acquisti online oltreoceano possono esserci d’aiuto, ai cui costi vanno spesso aggiunti i dazi e le tasse di importazione. È d’obbligo però sottolineare che non serve tutto subito, l’attrezzatura può essere collezionata col tempo, man mano che esigenze ed esperienza crescono insieme. Di seguito indichiamo una possibile dotazione di base, cioè il materiale minimo necessario senza il quale risulta difficile parlare di “scalata artificiale” e senza il quale probabilmente sarebbe più giusto dire “arrangiarsi in qualche modo a uscire da un tiro”. È il materiale utile per affrontare le prime prove e le prime vie di artif, anche classico, ovviamente da attrezzare almeno parzialmente. Non ci riferiamo in questo momento all’artificiale in ambiente alpino, dove la leggerezza regna sovrana e quindi si deve fare a meno di materiale specifico: questo verrà trattato più avanti in un apposito capitolo. Intendiamo qui dare un’idea generale su che cosa acquistare in una prima fase di avvicinamento alla disciplina, avendo ben chiaro che ogni particolare via ha caratteristiche peculiari e sarà necessario studiare a fondo la relazione per capire che cosa portare. 2 staffe lunghe (circa 1 metro) 2 daisy chain (regolabili o fisse) 1 fifi hook (opz.) 1 jumar Ginocchiere Guanti mezze dita Casco 10 rinvii

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20 moschettoni sciolti 15 cordini 60 cm 3 cordini 120 cm Serie di friend (dai piccoli ai medi – es: serie di Camalot C4 da n. 0.3 a 3) Serie di nut (dai piccoli ai medi – 8 pzi) 6 chiodi (2 LA, 2 KB, 1 angle, 1 U, di misure diverse tra il piccolo e il medio) Martello Cavanut Coltellino GriGri Una dotazione più avanzata prevede materiale più specifico e in quantità maggiore. Se siete convinti di proseguire sulla strada delle staffe il consiglio è di investire nel seguente materiale. 1 serie microfriend (BD Camalot C3, Wild Country Zeros, Metolius TCU, BD Camalot X4) 1 serie micronut 8 chiodi (3 KB, 3 LA, 2 Angle, di misure diverse) 2 pecker (1 medio ed 1 grande) 3 hook (1 micro, 1 medio ed 1 grande) 1 carrucola autobloccante (microtraxion, minitraxion) 2 jumar 1 saccone Da qui in avanti non ci sono limiti. Ci sono vie dove servono 3 o 4 serie di friend, 100 head, 40 pecker, 30 nut della stessa misura il nostro consiglio è di cercare di avere un po’ di tutto senza eccedere nelle quantità, poi col tempo capirete cosa vi serve. Utilissimi, ma solo in particolari situazioni, sono i tricam, i ball nut e i cliff giganti. Di seguito illustreremo tutto il materiale disponibile allo stato dell’arte, il suo utilizzo e tutti i trucchi di cui siamo a conoscenza. Il consiglio è sempre lo stesso: fate le vostre prove in basso, su qualche masso o paretina senza pretese e in top rope, prima di andare a verificare se avete capito o vi ricordate tutto a qualche centinaio di metri da terra. Questo vale ancora di più per le manovre di corda che


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