Weekly 44_01 Novembre 2023

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COPIA OMAGGIO

DISTRIBUITO NEI LOCALI PUBBLICI DI RAVENNA E PROVINCIA DA:

IL DIARIO DELLA

SETTIMANA

n° 44

mercoledì 1 novembre 2023 - sett. 44 - anno XIV

Cresce ancora il consumo di suolo a Ravenna:

oltre 7mila ettari cementificati

IN COPERTINA

Continua a crescere il consumo di suolo a Ravenna, sia nel comune che nella provincia. Secondo i dati pubblicati da ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, sono oltre 7mila gli ettari di suolo cementificati nel solo comune capoluogo: è il numero più alto fra tutti i comuni dell’Emilia-Romagna, anche se bisogna ricordare che il comune di Ravenna è il secondo più esteso d’Italia dopo Roma. Nel 2022 urbanizzati quasi 20 ettari (19,68) nel comune, che fanno salire il totale a 7.130, il 10,91% del territorio. Il dato provinciale (10,17%) non si discosta molto. Altri comuni: il più cementificato in percentuale è Sant’Agata sul Santerno (16,1%, oltre 150 ettari), seguito da Cervia (15,67%, 1.288 ettari). I meno urbanizzati: Brisighella e Casola Valsenio. In Italia la percentuale è del 7,14%. (foto Shutterstock.com)

“Facebook e Instagram manipolano i giovani”

Stati Usa contro Meta, la denuncia Intrappolare giovani e adolescenti con tecniche psicologicamente manipolative per fare profitto con uso compulsivo della piattaforma. Sono più di quaranta gli Stati Usa che hanno fatto causa a Meta – società madre di Facebook, Whatsapp e Instagram – in quanto “i social network danneggiano la salute mentale di bambini e ragazzi”, secondo la denuncia. Colorado e California hanno intentato una causa congiunta insieme ad altri Stati presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti. “Meta ha sfruttato tecnologie potenti e senza precedenti per attrarre e infine intrappolare giovani e adolescenti al fine di ottenere un profitto”: così è scritto in una denuncia. Gli Stati hanno affermato che Meta aveva “progettato caratteristiche del prodotto psicologicamente manipolative per indurre l’uso compulsivo ed esteso da parte dei giovani utenti” di piattaforme come Instagram. Gli algoritmi dell’azienda spingerebbero bambini e adolescenti in tane di contenuti tossici e dannosi, hanno affermato gli Stati,

con funzionalità come “scorrimento infinito” e avvisi persistenti. I procuratori generali hanno anche accusato Meta di aver violato una legge federale sulla privacy online dei bambini, accusandola di aver raccolto illegalmente “i dati personali dei suoi utenti più giovani” senza il permesso dei genitori. Tutto ha avuto inizio nel 2021, dopo che un’ex dipendente di Facebook, Frances Haugen, ha fatto trapelare una ricerca aziendale che indicava che la società fosse consapevole che le proprie piattaforme comportano rischi per la salute mentale dei giovani. A quel punto, un gruppo bipartisan di procuratori generali annunciò un’indagine congiunta sull’impatto – e sui potenziali effetti dannosi – di Instagram sui giovani. Meta ha affermato Tutte le ultime news che sta lavorando per fornire un ambiente più sicuro per gli su Ravenna24ore.it adolescenti sulle sue app e ha introdotto più di 30 strumenti per supportare adolescenti e famiglie. “Siamo delusi dal fatto che, invece di lavorare in modo produttivo con aziende di tutto il settore per creare standard chiari e adeguati all’età per le numerose app utilizzate dagli adolescenti, i procuratori generali abbiano scelto questa strada”, ha commentato la società in una nota. (foto rafapress/Shutterstock.com)


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