COPIA OMAGGIO
DISTRIBUITO NEI LOCALI PUBBLICI DI RAVENNA E PROVINCIA DA:
IL DIARIO DELLA
SETTIMANA
n° 4
mercoledì 24 gennaio 2024 - sett. 4 - anno XV
Alluvione. Meloni e Von der Leyen a Forlì per la concessione di 1,2 miliardi del Pnrr. Il dissenso dei manifestanti
IN COPERTINA
Il 17 gennaio la premier Giorgia Meloni e la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen hanno avuto un colloquio in municipio a Forlì per la concessione di 1,2 miliardi di euro del Pnrr, fondi aggiuntivi per interventi e investimenti pubblici post-alluvione. C’è chi ha applaudito, ma c’è anche chi, come i manifestanti che si sono organizzati per un sit-in in piazza Saffi, ritiene “assolutamente insufficienti, gravemente tardive ed estremamente farraginose le poche risposte giunte finora ai bisogni urgenti”. Il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini: “La Commissione europea ha stanziato 1,2 miliardi di euro di fondi Pnrr per la ricostruzione post alluvione. È una notizia positiva. Chiariamo che si tratta di fondi destinati a investimenti pubblici e non ai rimborsi a famiglie e imprese”. (foto da www.governo.it. Governo Italiano, Presidenza del Consiglio dei Ministri)
“Il web è la nuova piazza, tra celebrazioni e ghigliottine”
Il caso della ristoratrice, la Rete e i media. Una riflessione La vicenda della signora Giovanna Pedretti sta suscitando un ampio dibattito. Titolare di un ristorante-pizzeria a Sant’Angelo Lodigiano, è stata trovata senza vita: l’ipotesi prevalente parla di suicidio, gesto che sarebbe legato, si dubita, alla “gogna mediatica” subita. La donna infatti era salita alla ribalta delle cronache dopo aver risposto alla recensione del locale da parte di un avventore: si lamentava del fatto di aver dovuto mangiare vicino a gay e ad un ragazzo in carrozzina. “Le chiedo, gentilmente, di non tornare più da noi”, aveva replicato tra l’altro la ristoratrice. Ma la veridicità del post era stata poi messa in dubbio. In seguito i pesanti commenti. Non si vuole entrare nel merito della vicenda, non ci sono elementi certi per stabilire un nesso di causalità tra il gesto estremo e l’azione degli hater. Tuttavia la storia, indubbiamente tragica, porta ad una riflessione più generale. Il web è veramente una grande piazza: luogo di incontro, di relazioni, di celebrazioni. E in passato di esecuzioni capitali, ghigliottine, gogne, pubblico ludibrio.
Quel passato, ci piaccia o no, è ritornato. Tutto è meno (?) cruento: basta un clic per esaltare o affossare qualcuno; basta un clic per esserci o scomparire. “Se parte la rivolta / combatto con lo scudo dello schermo / Le armi da tastiera / Il giorno sto in trincea, lancio opinioni fino a sera”, cantava qualche anno fa Levante. Lo stesso Umberto Eco, pur riconoscendo meriti al web, aveva messo in guardia da alcune sue insidie. C’è un modo per difendersi da tutto questo? Probabilmente molto passa da un’assunzione di responsabilità collettiva, dei singoli e anche dei media. Occorre la capacità di fermarsi, riflettere prima del fatidico “Invio”, prima di postare ciò che mai si avrebbe il coraggio di dire guardando una persona negli occhi. E i maestri di giornalismo invitavano alla cautela, alla verifica continua: dicendo che il tesserino rosso dell’Ordine Tutte le ultime news era una pistola carica. Ora quest’arma è a disposizione di tutti. su Ravenna24ore.it Un’ulteriore riflessione, ancora generale: per il grande palcoscenico del web occorre mettere in conto i rumori di un pubblico indefinito che può essere poco attento, talvolta in malafede, nei fatti crudele. E inconsapevole delle conseguenze, anche penali. Oppure, potendo, si può decidere di scendere dal palco, e di assistere a questa “commedia umana” da spettatori. (foto Shutterstock.com)