ENERGEO MAGAZINE - Anno XIII - Gennaio-Luglio 2020

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STORIE DI LANGA, ROERO E MONFERRATO

ESPERIMENTO PILOTA A PONZANO MONFERRATO, 404 ABITANTI, ANTICO BORGO FEUDALE CHE GUARDA IL SACRO MONTE DI CREA, PATRIMONIO UNESCO

I GIOVANI RISCOPRONO I LUOGHI DOVE SONO NATI PER PRENDERSI CURA DEL PATRIMONIO COMUNE di Pierpaolo Bo

NEL PAESE SI È REGISTRATO PASSIVAMENTE UN PROGRESSIVO SPOPOLAMENTO E AD UN INVECCHIAMENTO VERTIGINOSO DELLA PROPRIA POPOLAZIONE RESIDENTE. IL SINDACO PAOLO LAVAGNO HA COINVOLTO LE GIOVANI GENERAZIONI IN PROCESSI DI PARTECIPAZIONE E CITTADINANZA ATTIVA ED HA PERMESSO DI AMPLIARE LA CONSAPEVOLEZZA E IL SENSO DI APPARTENENZA ALLA REALTÀ LOCALE.

P

onzano come gli altri comuni del Monferrato, è un piccolo comune, il cui destino negli ultimi decenni, non è stato dissimile da quello di moltissimi altre realtà piemontesi. Anche nel piccolo centro situato sulle colline del Basso Monferrato alla destra del torrente Stura, sede del Parco del Sacro Monte di Crea, si è registrato passivamente un progressivo spopolamento e ad un invecchiamento vertiginoso della propria popolazione residente di soli 404 abitanti. Fece parte dei domini della Chiesa di Vercelli nel sec. XI, divenne in seguito feudo dei marchesi del Bosco, che nel 1180 lo cedettero ad Alessandria. Ebbe quindi signori propri, che nel sec. XIII si sottomisero ai Marchesi del Monferrato. Del castello di Ponzano resta una torre del sec. XIII, che ospita un museo con cimeli della prima guerra mondiale. A Salabue (una frazione) rimane ben conservato il castello dei Natta di Casale, che furono per lungo tempo feudatari del paese. L’agricoltura è rivolta alla coltivazione di cereali, ortaggi e vigneti (con produzione di vini); si pratica l’allevamento. Rilevante il turismo, richiamato dalle bellezze del territorio e dal parco del Sacro Monte di Crea. Eretto su un edificio romanico, il santuario del Sacro Monte subì svariati rimaneggiamenti nel Quattrocento e tra il sec. XVIII e il sec. XX. L’interno, a tre navate, custodisce affreschi quattrocenteschi, una statua lignea della Madonna del sec. XIV e un’ampia raccolta di ex voto. Proprio dal santuario ha inizio l’itinerario devozionale del Sacro Mon-

te, realizzato a partire dalla fine del Cinquecento su progetto di Costantino Massino e poi ultimato tra Ottocento e Novecento. Comprende 23 cappelle con gruppi statuari e cinque romitori. Ecco perché il sindaco di Ponzano Paolo Lavagno,71 anni, riconfermato un anno fa con un plebiscito di voti, già primo cittadino per più mandati, dice: «In questi anni è stato tentato di far diventare una quotidianità la cura e l’impegno per la tutela del territorio inserito in due siti UNESCO (quello dei Sacri Monti e quello dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato), questa avrebbe dovuto da tempo essere la vocazione». Il primo cittadino di Ponzani sottolinea: «Occorreva invertire un paradigma: quello dell’abbandono e dell’inerzia per sostituirlo con quello dell’opportunità e del valore di investire su un territorio. Il tema di una recente edizione di IT.A.CA. (festival del turismo responsabile) era la restanza intesa non come inerzia e passiva rassegnazione, ma come scelta di vita consapevole, presidio attivo del territorio e prendersi cura dei luoghi come beni comuni».

a sinistra: Una veduta del Sacro Monte di Crea. A destra: Un’accogliente dimora privata inserita nel circuito dei giardini storici. In alto: i percorsi di formazione delle guide degli accompagnatori locali nella giornata Giardini aperti.

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Gen-Lug 2020


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