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11-03-2011
14:46
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HOT TOPICS il personaggio del mese
Sopra, Maria Cristina Schiavone, operation manager, con Andrea Fiorio, sales manager. A fianco lo staff PLS con Paolo Belli al congresso nazionale delle malattie digestive (Rimini, marzo 2008). Sotto Luigi Cammi sul podio Bea con, a destra, Diana Cora Tenderini, all’epoca sales & marketing manager del Firenze Cb. In basso ancora Maria Cristina Schiavone con Alessandra Colombo, anch’essa operation manager
26 | 02 2011 | MC
congresso Icca e approfondisce la conoscenza delle grandi association management company europee: MCI, Kenes e Congrex su tutte. L’esempio di questi colossi, così in sintonia con quanto appreso negli anni precedenti, completa il “salto del guado” e consolida l’azienda come consulente strategico delle grandi società scientifiche, capace di star loro accanto in tutte le scelte strategiche di sviluppo associativo e interpretare al meglio lo sviluppo economico del momento, le dinamiche di mercato e l’integrazione con altri servizi. PLS diventa una fucina di progetti e il congressuale diventa il core business aziendale, dagli 0,8 milioni di euro del 2006 ai 15 milioni del 2010. L’organizzazione si stravolge grazie anche ad attività di fund raising “mirata” nel senso completo del termine, non limitato cioè alla grezza raccolta fondi, bensì esteso al complesso di attività necessarie a ottenere risorse anche materiali e umane. Luigi e il suo staff lavorano sulla qualità, sui progetti web, sulla membership dei clienti, ed è normale trovarli in giro per l’Europa, nelle aree espositive dei grandi congressi medici, a sottoscrivere contratti in nome e per conto di. Con un’elevata propensione a “fare centro” su tutti gli obiettivi. Le classiche competenze logistiche, che per alcuni sarebbero ancora dei plus, per PLS sono il prerequisito implicito e a volte non necessario. Da questo complesso di caratteristiche sortiscono grandi cose. Per esempio, a Firenze nel 2007, Promo Leader Service idea il primo congresso medico creativo mai ospitato dal nostro Paese, che valse – caso forse unico nella storia del nostro Mice – il massimo premio di settore, l’Icca Best Marketing award: era il 15esimo congresso della European association for Psychotherapy. È una storia di cui ancor oggi si parla, che con l’escamotage dei “nasi viola” indossati e fatti indossare ai giocatori di calcio di Fiorentina e Sampdoria (e ai tifosi) tre settimane prima dell’evento a fini benefici coinvolse, di fatto, l’intera città. Una partecipazione collettiva senza precedenti nella storia italiana degli eventi medico-scientifici. PLS diviene così una realtà grande, nota
in tutto il mondo. Insieme a Luigi si è sviluppato uno staff dirigenziale di ottimo livello che comprende le operation manager Maria Cristina Schiavone e Alessandra Colombo, i sales manager Matteo Corda e Andrea Fiorio, le senior project manager Monica Bambi, Maddalena Brazzini e Chiara Cammi e l’administration manager Ilaria Palma. Il resto è storia di oggi. Un’azienda con queste potenzialità non poteva non essere notata da chi è più grande e vuole diventare grandissimo. L’ingresso nel gruppo GEM, il “gigante” italiano degli eventi, già forte di Gruppo Fonema, Jumbo Grandi Eventi e Centro Congressi Internazionale (C CI ), è di fine 2010. P LS , che aggiunge alla sigla il nome “educational”, diviene insieme a CCI la business unit per il congressuale medico, tecnico e scientifico del gruppo, probabilmente la più grande forza espressa dall’Italia nello specifico dell’industria congressuale (non solo medica) e fieristica. Una business unit guidata dallo stesso Luigi Cammi insieme a Giulio Ferratini, consigliere d’amministrazione di GEM (e già amministratore delegato di C CI ). Al gruppo di lavoro si aggiungono, oltre a Ferratini, anche l’executive manager Germana Garrone e la project manager Elena Baccalaro. «Appena ultimata questa operazione», conclude Luigi, «dichiarai che “siamo” lieti e orgogliosi di essere stati prescelti per continuare l’espansione di questa importante realtà della convegnistica italiana, forse l’unica, in prospettiva, a poter sostenere la concorrenza dei grandi gruppi stranieri. Parlai al plurale, non al singolare. E qui insisto con questo concetto. Se siamo arrivati sino a qui il merito è equamente ripartito fra tutte le professionalità che compongono il gruppo di lavoro storico di PLS, forte di un’eccezionale attitudine al gioco di squadra. Lo ripeto sempre: noi non siamo singoli individui che lavorano nello stesso palazzo. No, siamo proprio un’azienda, intesa come realtà viva, che si muove grazie alla passione e al cuore di ciascuno. Per questo dico che la fortuna di PLS ieri, e della nostra business unit GEM oggi, siamo tutti noi».