Meeting e Congressi - Mag Giu 2021

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INCENTIVE CONVENTION EVENTI STRATEGIE ANTI-COVID

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RESISTENZA POSITIVA

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Perché un evento in... *- 1&340/"((*0

NUOVE FRUIBILITÀ PER UN MERCATO IN TRASFORMAZIONE $07&3 4503: &$. & $0/(3&44* .&%*$*

LA RIPARTENZA DEL MEDICAL-PHARMA %044*&3 -0$"5*0/ $0/ (3"/%* 41";*

INDOOR O OUTDOOR, PURCHÉ MAXI -" $0.1"(/*"

PNGROUP MAG-GIU | 2021

numero

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Eventi ibridi e virtuali:

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CRISTIANO ZUCCHIATTI 4L COLLECTION




01 2021

sommario editoriale Nuovi scenari per le agenzie Mice HOT TOPICS meeting comment Ai blocchi di (ri)partenza – Alessandra Albarelli

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event comment Un settore da ricostruire… e da ripensare Emanuele Nasti

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compagnia del mese PNGroup: Franciacorta, passione Mice

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personaggio del mese Cristiano Zucchiatti: come un film, ma meglio

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under the spotlight Sin Studio: quello che non c’era. Adesso c’è Basilicata: nel segno del sole Hotel Villa Pamphili: dove il design incontra la natura

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EVENTI IBRIDI

Ibrido strategico Different Web: l’utente al centro BT Congress: i perché del digitale negli eventi Ecm

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in my opinion incentive bizarre – Emanuela Giordano l’altra metà del cielo - Luca Corsi workout – Simona Ciotti Italy docet – Rodolfo Musco

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cover story: congressi medici L’evoluzione dei congressi medici Infomed: dalla tecnologia agli eventi formativi )MǺ IVIRX ;IF XIGRSPSKME TIV PƶI PIEVRMRK MZC riparte dagli eventi sicuri (IRSFMS HIM )SKM QIIXMRK EP XST

46 51 52 53 54

cover story: hotel & nuovi concept Alberghi così non li abbiamo mai visti Hotel The Building: YR GSRGITX MRIHMXS TIV PƶLSXIPPIVMI Portopiccolo si fa grande per il Mice Reinventare gli eventi? Con NH si può

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focus on Il Mice che ricomincia

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26 25 34 36

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01 2021

sommario Mice from Amerika Da Disney al Mice

hotel Excelsior Palace Hotel: eccellenza fronte mare Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast: fascino postindustriale MH Matera Hotel: a Matera da protagonisti Hotel Excelsior Bari: eventi all’insegna della qualità Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci: charme nel cuore di Bari

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location per eventi Chateauform’: Mice, tra scambio e condivisione

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destinazioni Torino, al centro degli eventi Il Mice riparte da Catania Philadelphia: what else?!

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NETWORKING notiziari e associazioni Mpi

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indirizzi

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how to L’event manager, tra nostalgia e innovazione

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XIEQ FYMPHMRK La natura vista da dentro

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News highlights

SITE INSPECTION chains and clubs FH55: ospitalità business-oriented Ragosta Hotels Collection: su misura con stile incentive resort Four Points by Sheraton Catania: inaspettate sorprese Grand Hotel PianetaMaratea: atmosfere da sogno per il Mice

SIER

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129 perché un evento in… Sardegna

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SPAZI E OUTDOOR

La strategia della crisalide Villa Erba: dove si torna a emozionare Salone delle Fontane: tra storia e futuro CDSHotels: aria di Puglia e grandi spazi

I WORKSHOP EDIMAN

e - workshop agenzie & corporate

e - workshop medical pharma

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131 58 I NOSTRI PROSSIMI EVENTI EWORKSHOP AGENZIE & CORPORATE 1 9 - 10 luglio The Building Hotel – Roma

e - workshop

EWORKSHOP AGENZIE & CORPORATE 2 1 - 2 ottobre NH Bologna De La Gare

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FULL CONTACT AGENZIE & CORPORATE 4 - 6 novembre Grand Hotel Imperiale – Moltrasio (Co)

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LA RIVISTA DELLA MEETING INDUSTRY Organo di consultazione per dirigenti, industrie, associazioni, ordini professionali, studi di pubbliche relazioni e di consulenza aziendale, agenzie di pubblicità, sindacati, partiti politici, organismi internazionali, agenzie di viaggio, ecc. Prezzo della copia: € 5,16 più spese di spedizione

DIRETTORE RESPONSABILE Marco Biamonti COORDINAMENTO EDITORIALE Simona P.K. Daviddi IMPAGINAZIONE E CONSULENZA GRAFICA Sara Di Molfetta Sagula DOSSIER TERRITORIALI Luciana Francesca Rebonato SEGRETERIA DI REDAZIONE Jessica A. Presa – jessica.presa@ediman.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Alessandra Albarelli, Antonella Andretta, Alessandra Boiardi, Luca Corsi, Simona Ciotti, Francesca Delzotti, Emanuela Giordano, Andrea Matteucci, Rodolfo Musco, Emanuele Nasti, Luciana Francesca Rebonato, Nicoletta Toffano PROGETTO GRAFICO Silvia Ferri – www.madeweb.it Fotolito e stampa: Logo srl - Ciserano (Bg)

Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano Registrazione Tribunale di Milano n. 177 del 27/04/1973 Tiratura del presente numero: 11.000 copie

ANNO 49° - N. 1 maggio-giugno 2021 Abbonamento annuo € 150,00 (Estero € 200,00) L’abbonamento comprende anche la “GUIDA” delle Sedi Congressuali. La rivista non è in vendita nelle edicole e viene spedita direttamente agli abbonati.

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editoriale Le innovative modalità ibride portate dall’esperienza pandemica sono qui per restare: la necessaria integrazione di competenze spingerà verso una maggiore concentrazione tra le agenzie

MARCO BIAMONTI direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it

Nuovi scenari per le agenzie Mice U

no degli effetti più probabili della pandemia sul settore congressuale sarà una accelerazione del processo di aggregazione tra agenzie di eventi portatrici di competenze complementari. E questo, a mio parere, per due ordini di motivi. Uno sicuramente (e banalmente) economico: l’anno e mezzo di arresto ha fatto capire a molti che per sopravvivere è necessario avere spalle larghe (da un punto di vista patrimoniale, finanziario e di immagine) e – come tutti sappiamo – il nostro mondo pullula ancora di agenzie troppo piccole per permettersi un respiro di lungo termine. Un buon numero, infatti, non ha retto all’impatto pandemico e ha chiuso i battenti. Il secondo motivo, strategico invece, riguarda il prepotente affacciarsi della tecnologia applicata alla comunicazione, che ha stravolto molti degli approcci classici all’evento congressuale imponendo alle agenzie, più grandi e anche meno grandi, di attrezzarsi rapidamente con i concetti base delle nuove modalità. Le modalità virtuali o ibride (cui dedichiamo una parte importante di questo numero), viste nel breve termine come una necessità, non essendoci alternative, si stanno invece rivelando come una crescente opportunità, anche in condizioni di mercato stabili, poiché consentono di allargare – alle volte enormemente – la platea dei “presenti”.

E non c’è dubbio che i clienti – soprattutto aziendali – richiederanno sempre di più soluzioni che prevedano una compresenza dei due approcci. Ma le competenze necessarie per gestire con successo la componente virtuale sono molto diverse da quelle utilizzate per la parte “in presenza” dell’evento. Infatti, creare engagement a distanza è mestiere non facile e che richiede competenze specifiche. Prevedo che molte agenzie congressuali si troveranno a disagio e sentiranno forte l’esigenza di aggregare le proprie competenze tradizionali – organizzative, logistiche, con un pizzico di comunicazione “classica” – con quelle di agenzie di comunicazione che per loro vocazione possono aver assorbito rapidamente le nuove basi, di marketing e tecnologiche. È ragionevole dunque aspettarsi che questa ulteriore convergenza tra organizzazione, logistica, comunicazione e tecnologia spinga il settore verso un processo di concentrazione, anche in tempi brevi.

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hot topics

MEETING COMMENT

Ai blocchi di (ri)partenza La pandemia ha impattato sulla meeting industry in tutto il mondo, ma non possiamo permetterci che il nostro Paese perda fette di mercato regalandole così ai nostri competitor

ALESSANDRA ALBARELLI presidente Federcongressi&eventi presidenza@federcongressi.it

R

ipartiamo, finalmente, e con uno scenario ben diverso rispetto allo scorso anno. La campagna vaccinale ha raggiunto risultati che nei primi mesi del 2021 sembravano impossibili ed è questo il segnale più significativo di come il Governo si sia attivato per fornire a noi e ad altri settori le basi per la ripartenza. La copertura vaccinale di buona parte della popolazione, insieme alla conseguente progressiva scomparsa dei “colori” delle regioni e alla definizione di un green pass europeo, sono decisivi per permettere di pianificare l’organizzazione di congressi ed eventi. Ripartiamo, dunque, ma con la consapevolezza che non possiamo considerare questi mesi come un imprevisto che,

una volta superato, non lascia traccia. La calamità della pandemia ha profondamente colpito il nostro settore e forse dobbiamo abituarci a convivere con la possibilità che eventi come questi possano ripetersi, pur se in forme e modalità differenti. Sono questi gli avvertimenti che ci arrivano dalla scienza e che non possiamo ignorare. Il nostro approccio mentale deve fare della tutela del benessere e della salute dei partecipanti un elemento fondante e decisivo della gestione degli eventi. Ci viene chiesto di rimetterci in gioco, di ripensare i nostri modus operandi e di aggiornare le nostre competenze riadattandole ai mutamenti del mercato e della società. Lo vediamo tutti:

nell’arco di pochi mesi le competenze digitali sono cresciute in maniera che mai avremmo immaginato. La necessità di non farsi fermare dal virus e l’innata propensione degli uomini ad adattarsi a ogni evento hanno portato a cambiamenti dai quali non si tornerà più indietro. Siamo chiamati ad affrontare una sfida, ma abbiamo la fortuna di poterlo fare unendo il knowhow e la passione dei colleghi nella vita associativa. In questa fase di cambiamento epocale il ruolo delle associazioni nel supportare le imprese diventa ancora più incisivo e si muove su un doppio binario: continuare cioè a impegnarsi sul fronte del riconoscimento dei ristori e delle azioni di

supporto concreto da parte delle istituzioni ed erogare una formazione di alto profilo che dia alle aziende gli strumenti per lavorare al meglio in un contesto nuovo e in divenire. Federcongressi&eventi si muove in queste due direzioni e va anche oltre. La pandemia ha impattato sulla meeting industry in tutto il mondo ma non possiamo permetterci che il nostro Paese perda fette di mercato regalandole così ai nostri competitor. Ed è per questo che l’associazione è promotrice di un nuovo approccio sul fronte della competitività internazionale, che deve necessariamente poter contare su una regia più forte e integrata tra pubblico e privato.

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hot topics

EVENT COMMENT

Un settore da ricostruire… e da ripensare I

ndipendentemente dalle opinioni politiche di ciascuno, il Governo Draghi ha portato alcune novità oggettive. Innanzitutto l’approccio del premier, fedele al “whatever it takes” che lo ha reso celebre. È ancora presto per capire se si tratti di uno slogan o di una base programmatica. I ristori sono diventati sostegni. Dietro questo apparentemente inutile cambio di forma, si cela anche della sostanza, almeno nelle intenzioni. Il superamento delle logiche di assegnazione per codici Ateco, sollecitato da centinaia di imprese interconnesse a vario titolo con l’industria dei viaggi ma rimaste fuori dal primo decreto ristori, è stato un passaggio significativo. Ha però di fatto parcellizzato le risorse disponibili imponendo l’urgenza di un ulteriore intervento più mirato. C’è poi il dato più rilevante per noi, ovvero l’istituzione di un Ministero del Turismo dotato di portafoglio, che mancava dal 1993 quando fu abolito con un referendum popolare del tutto incomprensibilmente promosso dai Consigli Regionali di TrentinoAlto Adige, Umbria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Marche, Basilicata, Toscana, EmiliaRomagna, Veneto. Anche allora però il Ministero condivideva il portafogli con il comparto dello Spettacolo, intrattenendo quindi un legame con la cultura, divenuta poi fulcro dell’azione di Governo a supporto del Turismo sotto la guida di Franceschini. Ci troviamo pertanto oggi difronte a un’inedita opportunità. Volendo far torto al ministro Garavaglia si potrebbe obiettare che per coerenza, un dicastero definito strategico dallo stesso Draghi, avrebbe dovuto essere guidato

Non sarà facile ricostruire dalle macerie degli ultimi 15 mesi un modus operandi che comunque non potrà mai più essere quello pre-Covid. 1E Wǻ HE TMÄ KVERHI WEVª VMTVIRHIVI MP VMXQS I PƶIRXYWMEWQS e trovare nelle pieghe di un faticoso rilancio nuovi stimoli e nuovi modelli operativi da un ministro con competenze specifiche. Del resto, il mazzo da cui scegliere era piuttosto ricco visto che praticamente questo Governo nasce privo di opposizione. Eppure così non è stato. Non daremo qui giudizi affrettati. Si è registrata infatti sin da subito una forte propensione all’ascolto e al confronto con le diverse voci che rappresentano a vario titolo l’industria turistica. Non a caso ha suscitato scalpore il passaggio della conferenza stampa in cui il Premier, per la prima volta da tempo, ha menzionato esplicitamente il settore degli eventi e dei congressi tracciando qualche giorno dopo la roadmap delle riaperture dal 26 aprile di spettacoli, eventi sportivi, oltre appunto a fiere e congressi. Ci si avvia quindi, seppur lentamente, a una normalizzazione ed è quindi doveroso cominciare a tirare qualche somma prima di lanciarsi verso una piena ripresa. Il primo aspetto riguarda le associazioni del turismo che hanno avuto dapprima un approccio scomposto e disunito per poi finalmente aggregarsi in azioni coordinate ed efficaci. Ritengo che il Governo abbia perso una grande opportunità nel non coinvolgere da subito il nostro comparto nella cabina di regia dell’emergenza. I

numerosi esperti di flussi e logistica che compongono la filiera del Mice avrebbero potuto fornire un supporto prezioso nella definizione di procedure e modelli capaci di accelerare la ripresa in sicurezza. D’altro canto anche noi avremmo fatto meglio ad avere un approccio più propositivo anziché presentarci sempre e solo con il cappello in mano. Nasce da questa considerazione il modello di interazione con le istituzioni proposto dalla “Filiera Integrata del Turismo”, promotrice di un tavolo di confronto aperto alle migliori competenze del settore quale vero snodo strategico per raccogliere le istanze provenienti dalle varie anime del comparto. Il secondo aspetto riguarda invece le imprese più penalizzate dall’emergenza Covid. Non sarà facile ricostruire dalle macerie degli ultimi 15 mesi un modus operandi che comunque non potrà mai più essere quello pre-Covid. La sfida più grande sarà riprendere il ritmo e l’entusiasmo. Trovare nelle pieghe di un faticoso rilancio, nuovi stimoli e nuovi modelli operativi che ci aiutino fra l’altro a ri-formare le risorse umane, valutandone correttamente le performance in un contesto mutato e tutto da scoprire, programmando con sapienza come investire

EMANUELE NASTI General manager Htms International enasti@htmsinternational.com

le risorse disponibili. L’invito e l’auspicio è che non si ripetano gli errori commessi con la crisi del 2008 cui molti diedero risposte avventate e talvolta poco etiche. Ricordo di aziende che si convinsero di poter acquistare direttamente servizi congressuali da strutture convinte di poter fare a meno dell’intermediazione; la quale, a sua volta, pensò di poter derogare all’essenza stessa del proprio lavoro: la formazione e la conoscenza. Ricordo di contratti capestro, dove erano le condizioni di pagamento e non la qualità dei progetti a far vincere le gare. Il Covid ha sotterrato il nostro mondo, portando con sé cose buone e cose cattive. Ora che dobbiamo ricostruirlo, teniamone conto.

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hot topics

COMPAGNIA DEL MESE

Compagnia del mese: PNGroup

Franciacorta, passione MICE di ANDREA MATTEUCCI

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ualità, atmosfera, territorialità, ristorazione, ospitalità manageriale e un forte orientamento all’eccellenza: non sono proprio tutte, queste, le parole che sintetizzano la mission di PNGroup, ma rappresentano comunque un focus fortemente identificativo del gruppo lombardo che in Franciacorta, parafrasando il gioco del poker, cala il suo colore servito, per cinque location di importanti suggestioni. Un management attento, moderno e preparato, volto ai risultati, costantemente al passo con i tempi, pronto a

recepire, se non ad anticipare, i cambiamenti, le nuove esigenze e necessità della clientela della meeting industry, in un universo business-oriented in continua evoluzione. PNGroup, attraverso una formula imprenditoriale dinamica e strategica, disegna i nuovi paradigmi dell’ospitalità destinata a professioni e professionisti in un territorio particolarmente ricco e completo per spunti di interesse naturalistici, culturali e di svago. Cinque location (Relais Franciacorta, Villa Fenaroli Palace Hotel, Ristorante Pio Nono, Borgo Santa


hot topics

COMPAGNIA DEL MESE

Rendere speciale ogni momento: è questa la mission di PNGroup, dinamica holding lombarda che, nelle suggestioni della Franciacorta, propone cinque diverse location accomunate da eccellenza e servizi – destinati alla meeting industry – di estrema qualità

.R ETIVXYVE PE VEǽREXI^^E HM :MPPE +IREVSPM 5EPEGI -SXIP .R UYIWXE TEKMRE HYI MQQEKMRM HIP 7IPEMW +VERGMEGSVXE EGGSKPMIRXI GSR YRS WXMPI YRMGS

Giulia e La Colombera Golf Resort), tra loro diverse ma accomunate da un family feeling top level proprio di PNGroup e inserite in un contesto unico, vera e propria oasi verde, facilmente raggiungibile dalle principali città del Nord Italia e ben servite da autostrade e aeroporti. Se immaginiamo queste strutture come strumenti musicali, il direttore d’orchestra ne è il gruppo stesso, in grado di assicurare una regia unica, un solo event manager per tutte le location e per ogni tipo di evento, anche quello caratterizzato da un numero importante di attori che necessitino di interscambio e sinergie costanti tra tutte le dimore in contemporanea, garantendo alti standard qualitativi in termini di ristorazione, ospitalità alberghiera e fornitura di sale e servizi congressuali. Una storia iniziata nel 1997 con la prima apertura, quella del Ristorante Pio Nono e che termina, per ora, con la recente acquisizione di Relais Franciacorta; è crescita ed evoluzione, frutto di una visione strategica ben precisa, che risponde a qualità, identità e a un completo bouquet di benefit offerti.

RELAIS FRANCIACORTA, UNICITÀ E STILE I sessantamila metri quadrati del parco di Relais Franciacorta descrivono l’oasi silenziosa delle quattro stelle di una splendida cascina risalente alla seconda metà del 1600, situata ai piedi di una collina. Un gruppo di case di vecchia edificazione, colori fra l’ocra e il mattone, tetti spioventi, terrazze e cortili, gruppi di alberi come macchie di gialli, verdi e rossi e, intorno, il bosco fitto. Le ca-

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hot topics

COMPAGNIA DEL MESE

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mere sono cinquanta, di diverse tipologie per incontrare al meglio i desideri di ciascun ospite, alcune con vista sul guardino e altre sul Lago d’Iseo. I comfort sono completi e lo stile inconfondibile, per garantire una parentesi di tranquillità in un contesto, comunque, ricercato. Ambienti spaziosi e arredati con unicità e charme che rappresentano camere perfettamente attrezzate in termini estetico-funzionali e tecnologici. Due le proposte dedicate alla ristorazione, differenti e complementari tra loro: le sale del ristorante Vinae ricalcano la struttura di una cascina chic, capace di unire il gusto rustico a una fine eleganza, impreziosita dai dettagli e dai materiali come i profumi del legno delle travi a vista intarsiate e il cotto dei pavimenti. Il ristorante La Cantina, invece, è un ambiente rustico ed esclusivo, ideale per una cena di lavoro. Per entrambi, gli apici gastronomici sono un’idea di cucina che aspira a trovare il connubio perfetto tra la tradizione in tavo-

la legata al territorio e una ricerca del gusto attraverso l’utilizzo di ingredienti di prima qualità, la filosofia del “chilometro zero” e la stagionalità dei prodotti. La meeting industry può contare, per occasioni di lavoro ad altro profilo, su cinque sale di differenti metrature e caratteristiche e di un ventaglio di attrezzature tecniche – cui si aggiungono salette di segreteria, reception, foyer, guardaroba e spazi espositivi – davvero completo e all’avanguardia. VILLA FENAROLI PALACE HOTEL, ELEGANZA SENZA TEMPO Villa Fenaroli Palace Hotel è a Rezzato, alle porte di Brescia, città ricca di storia e cultura, che nasconde angoli, palazzi e monumenti di straordinaria bellezza. L’architettura della dimora risale al Settecento e i suoi spazi conservano ancora intatto il fascino di un passato lucente. Il suo splendore si è conservato negli anni rendendola una del-


hot topics

COMPAGNIA DEL MESE

STVE PE FIPPI^^E WIXXIGIRXIWGE HM :MPPE +IREVSPM 5EPEGI -SXIP SXXS YRS WGSVGMS HIP 7MWXSVERXI 5MS 3SRS GLI LE HEXS MP RSQI EPPƶMRXIVS ,VYTTS

le location più prestigiose ed eleganti del nord del nostro Paese; uno charme, un’importanza architettonica e una storia che l’hanno resa un historical hotel. La facciata superba, la corte curata e accogliente, le sale sontuose e le 86 eleganti camere, che mescolano garbo e raffinatezza a comfort e amenity, fanno di Villa Fenaroli un luogo unico, la cui bellezza è esaltata dalle morbide e verdi colline che la incorniciano. Innovazione in attrezzature tecniche, servizi di prim’ordine e ristorazione di qualità sono i principi con cui la location si propone alla clientela Mice. Diciotto le sue sale meeting, alcune tra loro comunicanti, che si distinguono per la piacevolezza dell’illuminazione naturale, i dipinti originali e la bellezza degli arredi in stile settecentesco. Sono tutte dotate di attrezzature tecnologiche di ultima generazione e consentono, grazie alle differenti dimensioni, una flessibilità d’uso e di combinazione che le rende adatte ad accogliere qualsiasi evento. A completamento di un’esperienza Mice così importante, la cucina gioca un ruolo da protagonista e, con il suo ricercato equilibrio di gusti e sapori, rende perfetta e indimenticabile ogni occasione. RISTORANTE PIO NONO, PASSIONE PER LA RISTORAZIONE Il Ristorante Pio Nono, la prima apertura del gruppo a cui – non a caso – dà il nome, è a Erbusco, ai piedi delle colline su cui si adagia la Franciacorta. Le sale, ampie ed eleganti, si affacciano su un giardino curato nei minimi dettagli; una cornice perfetta per eventi suggestivi, capace di offrire momenti di relax. Ciò che rende il Ristorante Pio Nono

una realtà unica è la passione e la ricerca ininterrotta che si esprime nella qualità della ristorazione. L’offerta enogastronomica è frutto di un equilibrio perfetto tra tradizione e modernità, capace di soddisfare i palati più esigenti e di offrire servizi diversificati, adatti a ogni occasione. Che sia per un buffet di lavoro, un coffee break o un’elegante cena di gala, il Ristorante Pio Nono esalta i sapori dell’evento, incorniciandolo con armonia, grazie alla molteplicità e alla diversificazione dei gusti al palato, degli spazi che la location mette a disposizione dei suoi ospiti e a un servizio attento ed esperto. Quattro le sale meeting della struttura, eleganti, flessibili e dotate di ciò che serve

UN TERRITORIO TUTTO DA VIVERE Q Le cinque strutture di PNGroup sono inserite in un contesto unico, HEM TERSVEQM EǺEWGMRERXM e suggestivi. La Franciacorta, con le sue dolci colline, rappresenta un paesaggio esclusivo che, a due passi dai suoi vigneti, accoglie il Lago d’Iseo. La quiete delle sue acque, le sfumature del verde delle montagne che la circondano e le tonalità dei rosa della luce del tramonto la rendono un’oasi di pace, quasi un mondo particolare. Natura, borghi medievali, ville e castelli si susseguono in un unicum territoriale, risultato di una storia importante, fatta di tradizione,

ZEPSVM I VMWTIXXS TIV PE WTIGMǻGMXª dei luoghi. Inoltre, la vicina città di Brescia, elegante e signorile, densa di storia e cultura, completa il quadro di uno scenario ricco di contenuti. Un unicum che propone esperienze vinicole di qualità (PNGroup presenta partnership importanti con cantine del calibro di Berlucchi e Barone Pizzini, oltre ad altre eccellenze della zona) ma che, per attività di incentivazione di forte richiamo, presenta anche campi da golf, percorsi di equitazione e di mountain bike, possibilità di uscite in barca a vela e voli in parapendio, solo per citarne alcuni.

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per convegni ed eventi business, spazi perfetti per ogni occasione di incontro, lavoro e svago, La sua posizione geografica, a pochi chilometri dalle principali autostrade, e la comodità dei suoi ambienti la rendono la location perfetta per meeting e convegni di qualsiasi tipo. BORGO SANTA GIULIA, MAGIA TRA LE VIGNE Borgo Santa Giulia è a Timoline di Corte Franca, nel cuore della Franciacorta, a pochi chilometri dal Lago d’Iseo. È una storica dimora ottocentesca di esclusività, bellezza e fascino, circondata dai vigneti e ispirata alla quiete delle acque del lago. Lo charme delle sue sale, eleganti e ricercate, è amplificato dal porticato esterno che disegna un cortile

dall’atmosfera seducente. La cucina interna si ispira anche al mare ed è specializzata in proposte gastronomiche a base di pesce freschissimo. Un raffinato ristorante, Borgo Santa Giulia, che presenta anche sette eleganti camere; di queste, tre sono junior suite e quattro, invece, camere superior, ciascuna con un’atmosfera particolare e fortemente identitaria. Cinque sono le sale per meeting ed eventi, alle quali non manca nulla; la principale, che può accogliere fino a trecento persone, può essere divisa in tre ambienti tra loro comunicanti. Un luogo dove il relax e la tranquillità si fondono con la vista esclusiva sul paesaggio delle colline e i vigneti della Franciacorta per un soggiorno, tra momenti di puro piacere e sessioni dedicate al lavoro, che si

CRONACA DI UN SUCCESSO ANNUNCIATO .R EPXS YRE QMWI IR TPEGI HM WSFVME IPIKER^E EP 7MWXSVERXI 5MS 3SRS 6YM WSTVE I MR EPXS E HIWXVE HYI MQQEKMRM HIP 'SVKS ERXE ,MYPME PSGEXMSR HM GLEVQI MQQIVWE RIM ZMKRIXM HIPPE +VERGMEGSVXE

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Q Se i numeri non mentono bisogna – purtroppo – a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus, che nello scorso anno ha costretto a rinunciare a eventi e momenti conviviali, limitarsi a quelli relativi al 2019, un anno contrassegnato dal segno più. Cifre che, tradotte, raccontano

il successo di PNGroup: le cinque HMǺIVIRXM PSGEXMSR HIP KVYTTS hanno ospitato 690 eventi Mice per circa 270mila coperti, tra pranzi di lavoro e cene corporate. Le camere occupate per l’accoglienza riservata ai partecipanti a meeting e convegni sono state invece, più o meno, 53mila.


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COMPAGNIA DEL MESE

.R EPXS I E ǻERGS 1E (SPSQFIVE ,SPJ 7IWSVX YR GEWGMREPI MQQIVWS RIP ZIVHI HIPPE GEQTEKRE FVIWGMERE I GEVEXXIVM^^EXS HEPPE GYVE TIV MP QMRMQS HIXXEKPMS

configura come un percorso che coinvolge tutti i sensi, nel segno comune dell’ospitalità, per un bouquet davvero completo e di intenso garbo. LA COLOMBERA GOLF RESORT, TUTTO IL FASCINO DEL VERDE Infine La Colombera Golf Resort è a Castrezzato, immerso nella campagna bresciana, sul limitare delle colline e dei vigneti della Franciacorta. La peculiarità di questo cascinale, risalente ai primi del Novecento, è la sua cornice verde, un ambiente perfetto per ritrovare pace e serenità, la cui atmosfera è resa ancora più unica dalla presenza del campo da golf e dai suoi laghetti. Il golf club, la scuderia e il vicino autodromo di Franciacorta offrono poi la possibilità di vivere momenti di incentivazione davvero indimenticabili; inoltre la cucina interna, specializzata in carne alla brace, è capace di soddisfare il palato e di arricchire ogni evento, con il supporto di un’eccellente carta dei vini. Le otto stanze a disposizione degli ospiti, curate in ogni dettaglio e con dotazioni complete, sono un servizio irrinunciabile, occasione perfetta per un soggiorno d’eccellenza. Quattro le sale riservate a eventi legati al lavoro: la più interessante è interamente vetrata, permettendo di godere degli spazi verdi circostanti. La sua ampia capienza e le attrezzature congressuali disponibili su richiesta la rendono perfetta per ogni tipologia di meeting.

PNG CARE, LA SICUREZZA INNANZITUTTO Q Il management di PNGroup riserva un’ovvia attenzione particolare, che ha voluto chiamare PNG Care, ai protocolli sanitari richiesti dall’emergenza Coronavirus nelle sue cinque location i cui spazi, dalle dimensioni generose, permettono comunque con facilità MP HMWXER^MEQIRXS ǻWMGS I locali vengono costantemente disinfettati e sterilizzati con prodotti a base alcoolica,

così come ciascun spazio ZMIRI WERMǻGEXS GSR XVEXXEQIRXM all’ozono, in grado di eliminare GSR IǽGEGME KPM EKIRXM TEXSKIRM .RSPXVI E XYXXS PS WXEǺ HSXEXS sempre di mascherine e guanti, è quotidianamente monitorata la temperatura corporea, così come gli impianti di aerazione sono continuamente igienizzati e viene mantenuto il naturale ricambio d’aria.

indirizzi a fine rivista

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Personaggio del mese: Cristiano Zucchiatti

Come ƣĻƐĀĮķ, ƐƐƐƐƐƐƐƐƐƐƐƐķ±ƐķåďĮĞŇ di ANTONELLA ANDRETTA

U .R ETIVXYVE I RIPPE TEKMRE E ǻERGS MR FEWWS (VMWXMERS >YGGLMEXXM HMVIXXSVI KIRIVEPI HM 1 (SPPIGXMSR 3IPPI EPXVI MQQEKMRM HIPPƶEVXMGSPS PI IPIKERXM WXVYXXYVI HIP ,VYTTS EPFIVKLMIVS

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na vita in albergo: è il destino di molti tra coloro che lavorano nel settore dell’ospitalità. Non fa eccezione Cristiano Zucchiatti, direttore generale di 4L Collection. Sin da giovanissimo infatti si destreggia tra gli studi e i turni alla reception di un tre stelle di Roma, una struttura che la vita, abilissima nel tessere trame più sorprendenti di quelle di una fiction, gli avrebbe fatto incontrare nuovamente e in tutt’altra veste. Ma non anticipiamo troppo e continuiamo a seguire Cristiano nel suo percorso di formazione che lo porta a New

York «…dove, per sopravvivere, finisco a fare il facchino nel residence dove dormivo…». Ma quello è solo il primo gradino perché di lì a poco Zucchiatti diventa prima doorman in un grande albergo «…un punto di osservazione straordinario per comprendere la complessa trama di un hotel di una grande città…», e poi concierge. Gavetta, insomma «che, se si aggiunge lo studio e l’impegno costante, ha fatto di me ciò che sono oggi». Il rientro in Italia è in una struttura dell’entroterra marchigiano dove, nell’arco di un breve periodo, Zuc-


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4L Collection è un gruppo alberghiero di recente costituzione, giovane e innovativo come il suo direttore generale, Cristiano Zucchiatti che abbiamo intervistato per scoprire anticipazioni e dietro le quinte

chiatti diviene hotel manager, per diventare dopo poco direttore vendite di una struttura lusso facente parte di un brand made in Italy ma dal profilo internazionale di cui diventerà general manager, per approdare infine al prestigioso ruolo di managing director di un gruppo di hotel di lusso situati nelle più belle zone d’Italia, da Capri a Roma. 4L IL GRUPPO CHE NON C’ERA E siamo quasi ai giorni nostri. Un anno e mezzo fa l’incontro con la famiglia Lazzarini e nel febbraio del 2020 l’ingresso come direttore generale in 4L Collection, catena di sette alberghi, tutti nella Capitale. «4L e io stiamo crescendo insieme: ho seguito la genesi di questa realtà sin dall’inizio e sono profondamente convinto del suo valore, che sta soprattutto nell’avere come riferimento una famiglia che da quattro decenni accoglie e ospita in Roma all’insegna di valori, stile e un purpose chiari: lavorare per dare ai propri ospiti non solo la qualità dello stare, ma soprattutto il piacere di ritornare».

Heritage e innovazione dunque, in un’impresa che pure è nata in un periodo così difficile. «Per contrastarlo abbiamo coniato una sorta di motto che ci ha accompagnato in questi mesi di emergenza sanitaria e di aperture a singhiozzo: “resistenza positiva”». Ma cosa vuol dire? «Vuol dire non solo assorbire gli urti del peggior momento per l’hotellerie di tutti i tempi, ma avere anche la forza e la determinazione per continuare a guardare oltre, per immaginare scenari futuri e per continuare a costruire un valore destinato a durare nel tempo. Resistenza significa aver tenuto sempre aperto almeno uno dei nostri alberghi anche nei momenti più bui del lockdown dello scorso anno (nel momento in cui scriviamo gli alberghi aperti sono quattro, Hotel American Palace, Hotel Cristoforo Colombo e Hotel degli Aranci, Hotel Villa Glori, n.d.r.). E positività è aver avviato, nel frattempo, tutta

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una serie di operazioni destinate a migliorare e ad ampliare ulteriormente l’offerta».

6YM WSTVE XIJERME (EXS^^M KMSZERI I FVMPPERXI HMVIXXSVI GSQQIVGMEPI HM 1 (SPPIGXMSR

NUOVE APERTURE E OTTIMISMO SUL PIATTO Proprio perché è cambiato il contesto (fenomeno già in atto anche prima della pandemia), è cambiato il mercato dell’hotellerie e soprattutto sono cambiate le abitudini di chi viaggia. Per venire incontro alle rinnovate esigenze, l’heritage Lazzarini si arricchisce di idee ed energie contemporanee, messe a sistema nel brand 4L Collection. Tra queste il progetto dell’Orazio Palace, un gioiello di design da 65 camere, situato nel cuore dell’elegante quartiere Prati, e ricavato da un elegante palazzo storico dei primi Novecento, completamente ristrutturato e inaugurato il 7 giugno. «Tra i suoi punti di forza ci sarà la ristorazione: il ristorante Ozio, situato al settimo piano su una terrazza che si affaccia sui tetti di Roma, è infatti il fiore all’occhiello della struttura». Ma non è l’unico tra i ristoranti a essere stato messo al centro dell’attenzione: «insieme alla proprietà e a tutto il manage-

ment del Gruppo, stiamo lavorando molto sull’aspetto legato al food anche per far uscire definitivamente dalla testa degli italiani che in albergo si vada solo per dormire: coi nostri ristoranti vogliamo rivolgerci sempre più a una clientela gourmet alla ricerca di esperienze speciali. E Ozio, data la sua favolosa collocazione sul roof top, sarà la nostra bandiera!». L’ENERGIA È FEMMINA Una voce femminile, a questo punto, aggiunge: «L’ottimismo premia sempre». È Stefania Catozzi a parlare, giovane e brillante direttore commerciale, sempre impegnatissima ma altrettanto pronta a raccontare le mille e più iniziative che sta portando avanti da più di un anno come product designer. «4L Collection, un nome non casuale: si tratta di una collezione di hotel unici, con dentro l’anima di Roma. Ogni struttura è un differente scorcio di ospitalità e di stile per scoprire da vicino la meravigliosa complessità, la ricchezza e il fascino di questa città». Una multiofferta dunque, segmentata per rispondere a

IL MEETING VIRTUALE SECONDO 4L COLLECTION E LIVE ON Un incontro deve essere coinvolgente, divertente e creativo. Su questa forte idea di base 4L Collection e Live On, società romana specializzata in impianti scenotecnici fondata da Giorgio Brozzi e Diego Ciogli – entrambi professionisti di lunga esperienza nel settore degli audiovisivi per eventi e congressi –, hanno realizzato insieme al management della catena alberghiera, un progetto di “quadratura del cerchio” in grado di mixare tecnologia d’avanguardia e ospitalità tradizionale. Il progetto è stato battezzato Virtual Symposium ed è basato su una piattaforma di web streaming chiamata Live Meet. Ma lasciamo che sia Giorgio Brozzi stesso a spiegarci come funziona: «Virtual Symposium consente la realizzazione di eventi virtuali interattivi. L’idea di rendere ǻWWS YR ZIVS I TVSTVMS WXYHMS XZ all’interno del centro congressi dell’Hotel Cristoforo Colombo dell’Eur, è stata il naturale proseguimento di una collaborazione iniziata già da tempo tra la nostra società e 4L Collection e che le contingenze hanno spinto a implementare in ambito virtuale». Lo studio tv, sempre pronto all’uso (e quindi non da installare di volta in volta, il che rende decisamente più rapida la realizzazione di un evento anche sotto data) è dotato di spazi adeguati,

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sistemi per la ripresa audio/video di livello broadcast e di tutte le facility tecniche per la produzione e la trasmissione di eventi come veri e propri programmi tv. Prosegue Brozzi: «Lo spazio dispone infatti di un set per la ripresa con green back, cioè quel fondo verde “invisibile” alle XIPIGEQIVI YXMPM^^EXS TIV KPM IǺIXXM speciali al cinema e che consente MRǻRMXI TSWWMFMPMXª HM TIVWSREPM^^E^MSRI EXXVEZIVWS WGIRSKVEǻI MR VIEPXª virtuale. E il tutto è collegato a una regia televisiva che può gestire sia speaker in presenza, sia da remoto». Tra i vantaggi, la possibilità di un numero praticamente illimitato di accessi, la traduzione simultanea ǻRS E SXXS PMRKYI PE GLEXVSSQ MR XIQTS VIEPI I PE TSWWMFMPMXª HM SǺVMVI al pubblico una interazione diretta attraverso sondaggi istantanei o sessioni di domande e risposta». Detto così sembra tutto semplice, in realtà si tratta di una tecnologia complessa e di elevatissimo standard adattata al mondo degli eventi che oggi si adegua nuovamente con la proposta di Ibrido per poter coinvolgere sia gli ospiti presenti in sala sia quelli collegati online allo stesso modo e non dover selezionare o limitare il numero di partecipanti sempre mantenendo le normative vigenti anti-covid. «Cambia la modalità, ma non il contenuto» aggiunge Stefania Catozzi; «l’obiettivo

infatti è sempre l’interazione in un modo che oltretutto abbatte ogni barriera. Ed è con orgoglio che TSWWMEQS EǺIVQEVI GLI MP VMWGSRXVS ² stato positivo e che i nostri clienti più EǺI^MSREXM RSR WM WSRS JEXXM WGETTEVI l’opportunità di utilizzare il Virtual Symposium per restare in contatto con i loro mercati e con i loro partner» conclude, soddisfatta per una start up che mescola visione e concretezza, in uno stile perfettamente allineato ai canoni di 4L Collection.


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una multidomanda di ospitalità all’interno di un progetto di marketing e comunicazione coordinato, ma specifico per ognuno degli hotel. In ambito congressuale, per esempio: «In questi mesi abbiamo dovuto necessariamente diversificare e mirare sulle singole peculiarità delle varie strutture rimaste aperte. Per l’Hotel Cristoforo Colombo abbiamo puntato moltissimo sulla tecnologia, grazie a una partnership con la società Live On, che ci ha permesso di mettere in piedi un sistema digitale per la realizzazione di congressi ed eventi virtuali che abbiamo battezzato Virtual Symposium (per i dettagli vedi box) e che oggi stiamo virano in “ibrido” per restare sempre al passo con i tempi che repentinamente cambiano. Il punto di forza, in questo caso, oltre ovviamente alla qualità del servizio offerto dal punto di vista della tecnologia, è quello di poter offrire ai nostri clienti un ambiente familiare dove organizzare l’evento e una proposta sempre tailor made. Il relatore che arriva da noi sa già cosa aspettarsi: entrerà in un centro congressi che ben conosce e dal quale si collegherà con i congressisti riuniti in una platea virtuale. Uscire dalla propria comfort zone non è mai facile: già bisogna improvvisarsi anchor man per stare davanti a una telecamera – e alcuni ci riescono benissimo! – ma il fatto che almeno il contesto sia conosciuto e percepito come amichevole aiuta sicuramente a mettere a proprio agio il relatore. Senza dimenticare che, annesso al centro congressi, c’è sempre l’albergo, altro luogo non solo abituale ma accogliente per eccellenza, dove riposarsi e concentrarsi. Il riscontro tra i nostri clienti è stato ed è tuttora positivo e ci ha consentito di affermare, durante tutta la fase delle chiusure, “noi ci siamo!”, cosa non da poco». SEMPRE PIÙ IN ALTO Interviene a questo punto Cristiano Zucchiatti: «Stefania e io lavoriamo in sinergia quotidianamente, seguendo un percorso importante dal punto di vista della comunicazione non solo esterna ma anche interna, altrettanto fondamentale. È un lavoro che coinvolge i singoli manager, ai quali chiediamo di crescere con noi, di vivere una sorta

CRISTIANO ZUCCHIATTI

ĖċXƐåƐĞŇƐžƒĞ±ķŇƐÏŹåžÏåĻÚŇƐ ĞĻžĞåķå×ƐĚŇƐžåďƣЃŇƐ Į±ƐďåĻåžĞƐÚĞƐŭƣ垃±ƐŹå±ĮƒºƐ žĞĻƐÚ±ĮĮŷĞĻĞǍĞŇƐåƐžŇĻŇƐ ŤŹŇüŇĻÚ±ķåĻƒåƐÏŇĻƽĞĻƒŇƐ ÚåĮƐžƣŇƐƽ±ĮŇŹåė di formazione continua, fatta di riunioni, di scambi, di una gestione sempre più smart, di strategie di vendita al passo con i tempi, di standard sempre più elevati. Sono convinto che la crescita sia sempre possibile. Il nostro impegno come catena è ora quello di offrire ospitalità di alta gamma, con rinnovati canoni estetici e di qualità, con rigore e professionalità. 4L Collection al momento ha 840 camere: poche in confronto ai grandi big del settore, ma solo per ora, perché siamo certi che applicando metodo e passione arriveremo molto lontano». E concludiamo raccontando di come la vita scriva da sé sceneggiature degne di un film. All’inizio dell’articolo abbiamo nominato l’Hotel del Sole, dove il giovane Zucchiatti ha mosso i suoi primi passi: ebbene l’albergo è stato di recente acquistato proprio da 4L Collection, che ha intenzione di ristrutturarlo completamente e dare forma così a una nuova sfida: «Quasi un segno del destino: lì ho iniziato e lì ritorno dopo tanti anni, con le idee ben chiare su cosa significhino rigore, estetica, bellezza e lusso. Il mio sogno è di improntare a questi canoni tutta l’offerta di 4L Collection in modo che ospitalità per chi viene e verrà da noi sia sempre più sinonimo di vera, sofisticata, calda accoglienza». indirizzi a fine rivista

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EVENTI

IBRIDI

IL FUTURO DEL MICE, TRA LIVE E VIRTUALE Finita l’emergenza pandemica, che ne sarà delle nuove modalità di declinare gli eventi? L’ibrido e il digital resteranno nel marketing mix del Mice, a patto di diventare format strategici, con obiettivi e linguaggi propri


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EVENTI IBRIDI

Ibrido strategico

Eventi ibridi sì o no? La valutazione parte dai vantaggi del format che mette insieme digitale e in presenza e tiene in considerazione gli obiettivi dell’evento stesso. L’evoluzione degli eventi deve essere, quindi, prima di tutto strategica di ALESSANDRA BOIARDI

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li eventi ibridi sono uno degli aspetti più evidenti del cambiamento che “l’effetto pandemia” ha avuto sulla meeting industry. Lo scorso anno, secondo i dati Oice, ne sono stati organizzati circa cinquemila, in un momento in cui, per le restrizioni anti-contagio, tutta la platea ha dovuto necessariamente partecipare da remoto. Con la ripresa degli eventi dal vivo, le modalità ibride si moltiplicano e permettono di accogliere parte dell’audience o dei relatori in presenza continuando a prevedere format digitali che, in streaming oppure on demand, possano coinvolgere anche chi “resta a casa”. Ma se tutti sono d’accordo sul valore aggiun-

to dei format live, quale evoluzione deve compiere l’ibrido per diventare strategico? Perché lo sia, si deve guardare a risultati misurabili, in termini di audience, ritorno sull’investimento, ma anche di brand awareness e diffusione dei contenuti. Si deve partire insomma, dagli obiettivi dell’evento stesso. COSA È UN EVENTO IBRIDO Secondo il Planner Confidence Index di IMeet, il 63% dei professionisti degli eventi prevede formule ibride anche con il ritorno agli eventi dal vivo. Ma cosa è un evento ibrido? Gli eventi ibridi, che qualcuno chiama anche phygital dalla crasi di physical (fisico) e digital (digital), sono per l’appunto eventi


che uniscono la parte live e quella digitale. Vuol dire, in estrema sintesi, che è previsto sia l’evento dal vivo – con relatori e partecipanti in presenza – sia l’evento digitale, con la loro partecipazione da remoto. Il mix dei due può dare vita a diversi format, in base alla strategia e agli obiettivi dell’evento, così come alle necessità logistiche. Per esempio, ci potrebbero essere l’esigenza di avere alcuni relatori in streaming e altri sul palco, anche se di solito si pensa all’ibrido più per la fruizione. Un evento ibrido è tale perché prevede un’audience dal vivo così come un’audience da remoto, che può accedere ai contenuti digitali in streaming, ossia “in diretta”, partecipare live in maniera interattiva a pool, Q&A e questionari e così via. Ma un format ibrido potrebbe anche prevedere parte dei contenuti on-demand, che i partecipanti possono cioè fruire prima o dopo l’evento stesso.

Da tutto quello che abbiamo visto, pare anche chiaro come invece la domanda “meglio in presenza o ibrido?” non abbia mai una risposta univoca. La risposta dipende proprio dalla strategia dell’evento stesso e dal presupposto che si possano sfruttare al meglio le potenzialità di uno o dell’altro format. In presenza o ibrido non sono quindi uno in contrapposizione all’altro, o per dirla ancora meglio, non si dovrebbero rivolgere alla stessa audience. Certo, in un momento in cui le restrizioni imposte dalle misure anti-contagio da Covid19, prima fra tutte il distanziamento fisico, l’ibrido offre una soluzione pratica, ossia quella di permettere la partecipazione a numeri più elevati rispetto a capienze che sono necessariamente ridotte negli spazi fisici. Ma guardando in prospettiva, è una soluzione destinata a durare nel post-pandemia?

IBRIDO O IN PRESENZA? Tutto ciò porta, come è evidente, a un nuovo concetto di audience, che idealmente si moltiplica raggiungendo più persone rispetto al solo live. Questo è sicuramente un vantaggio dell’ibrido, che d’altro canto porta a un maggiore sforzo degli organizzatori, nella misura in cui è ancora più indispensabile non solo individuare i giusti target, ma anche produrre contenuti ad hoc sia per i partecipanti in presenza sia per quelli da remoto. Ecco perché la scelta di un evento ibrido deve essere consapevole: chi voglio raggiungere? Come li ingaggio? Come faccio interagire le persone collegate da computer con chi è in sala, relatori e altri partecipanti? Sono tante le domande da porsi quando si deve decidere di organizzare un evento ibrido.

IL FUTURO DELL’IBRIDO È INTERNAZIONALE «L’esperienza di questo ultimo anno e mezzo ci ha mostrato tutte le potenzialità del virtuale. L’ibrido continuerà a essere una risorsa anche per il futuro, soprattutto per gli eventi internazionali» spiega Rosangela Quieti, managing director congress department AIM Group International. Questo prima di tutto perché gli eventi ibridi offrono molte più possibilità di inclusione: «Per la recente edizione ibrida di un importante congresso medico internazionale, abbiamo avuto una partecipazione doppia rispetto a quelle degli anni passati in presenza. Oltre a partecipanti che per motivi di budget, tempo a disposizione così come per le restrizioni ancora vigenti non avrebbero comunque partecipato

© Rocco Soldini

EVENTI IBRIDI

Superstudio

ROSANGELA QUIETI managing director congress department AIM Group International «L’esperienza di questo ultimo anno e mezzo ci ha mostrato tutte le potenzialità del virtuale. L’ibrido continuerà a essere una risorsa anche per il futuro, soprattutto per gli eventi internazionali».

La Centrale – Nuvola Lavazza

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a un’edizione dal vivo, abbiamo registrato la partecipazione di Paesi, come per esempio l’India, che non era mai stata presente nella storia di questo congresso. Questo tipo di affluenza è la vera potenzialità dell’ibrido, che permette di raggiungere segmenti di mercato e partecipanti che diversamente non ci sarebbero» sottolinea Quieti. Un’opportunità che diventa dunque ricchezza anche dal punto di vista dei contenuti. «Con partecipanti da più Paesi, c’è uno scambio maggiore di conoscenze, così come di esperienze e opinioni. Ognuno porta un punto di vista diverso, un plus importante per gli eventi, che oltre a essere luoghi di conoscenza scientifica sono occasioni importanti di networking» aggiunge Quieti. La presenza di un’audience internazionale più vasta offre nuove opportunità anche agli sponsor, che più facilmente possono raggiungere mercati emergenti e non solo. «Oggi possiamo mettere a frutto l’esperienza dello scorso anno anche per migliorare la partecipazione degli sponsor in format ibridi. Le aziende, soprattutto le multinazionali, hanno già colto le potenzialità dei format ibridi» sottolinea Quieti. Più che su stand virtuali in 3D o grandi effetti tecnologici, gli sponsor puntano sull’erogazione di contenuti scientifici, sui momenti di networking e follow-up, così come su contenuti di approfondimento che più che concentrarsi sul

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marketing di prodotto mirano ad avvicinare la comunità prima, durante e dopo l’evento. E soprattutto nel caso di eventi internazionali, l’ibrido contribuisce alla costruzione delle community. «Quello che all’inizio era il nostro limite, ossia il non potersi incontrare, ci ha spinto a trovare soluzioni creative per permettere alle persone di continuare a coltivare le relazioni. Da lì, è nata la necessità di tenere vive le community oltre la durata dell’evento» conferma Quieti. La gestione di un evento ibrido è dunque una questione piuttosto complessa: si devono gestire relatori, partecipanti e aziende in presenza e da remoto, il che significa anche produrre contenuti diversi, e così via. Si tratta cioè di una progettazione complessa che valorizza le professionalità degli organizzatori, ma richiede anche team strutturati con diverse figure e competenze. «L’obiettivo del prossimo futuro dovrà essere anche quello di fare comprendere il valore di un evento ibrido in termini di effort e di risorse, e quindi anche di costi, rispetto ai vantaggi che offre» precisa Quieti. DAI DATI ALLA PERSONALIZZAZIONE Tra gli aspetti più importanti offerti dalla tecnologia ibrida, non ultimo è quello della raccolta dati, che permette di profilare gli utenti in modo sempre più sofisticato. I dati



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CRISTIANO MONTORIO XMXSPEVI HM )MǺ IVIRX ;IF «Con l’utilizzo di piattaforme tecnologiche avanzate, è possibile ottenere una doppia linea di raccolta dati. Oltre alla tracciatura degli aspetti formativi, per esempio nel caso di eventi Ecm, la piattaforma permette di tracciare i dati sia dei GSQTSVXEQIRXM SRPMRI WME HM UYIPPM SǾ MRI~

SILVIA POZZI GLMIJ PSKMWXMGW Sǽ GIV HM ,EXXMRSRM 2MGI «L’anima logistica e quella della comunicazione si sono ulteriormente integrate, sviluppando insieme nuovi modi di pensare l’evento e di farlo vivere. Il digitale è un’opportunità perché ² PS WXVYQIRXS GLI LE WIQTPMǻ GEXS il dialogo tra agenzie e aziende».

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permettono di conoscere i comportamenti dell’utente sulla piattaforma in maniera dettagliata – su cosa clicca, quanto tempo passa su un contenuto, come risponde alla call to action, e così via – e da lì di personalizzare i contenuti, come per intenderci fa Netflix con il “potrebbe piacerti anche” per suggerire film simili a quelli che abbiamo visto o Facebook che modifica la nostra bacheca in base agli interessi che mostriamo sul social, alle persone con cui interagiamo, e così via. Questo nuovo approccio ai contenuti sta cambiando anche il modo di “vendere” e “comprare” gli eventi, che si sposta verso nuove modalità. «Cambia l’approccio delle società scientifiche nella costruzione delle proprie membership – conclude Quieti –, che inizia a incentrarsi più che sul concetto classico di seniority sulla classificazione per livelli (base, plus, platinum, ecc., ndr), così come in ambito corporate si sta andando verso formule in abbonamento. In pratica, a diverse fasce di prezzo corrispondono più o meno contenuti che vengono erogati sulla piattaforma durante il corso di un intero anno». E sull’importanza strategica dei dati non ha dubbi Cristiano Montorio, titolare di Different Web, azienda che fornisce prodotti dedicati all’e-learning: «Con l’utilizzo di piattaforme tecnologiche avanzate, è possibile ottenere una doppia linea di raccolta dati. Oltre alla tracciatura degli aspetti formativi, per esempio nel caso di eventi Ecm (educazione continua in medicina), la piattaforma permette di tracciare i dati sia dei comportamenti online sia di quelli offline, che tradotti in informazioni sull’utente hanno un importante valore per la creazione di progetti formativi sempre più mirati sulle esigenze e sugli obiettivi del cliente». Per questo, secondo Montorio, gli eventi ibridi offrono possibilità aggiuntive nel breve così come nel lungo termine permettendo anche di «puntare su aspetti molto attuali come quello della sostenibilità ambientale con la riduzione degli spostamenti e quello della sicurezza soprattutto in un momento

in cui non ci sono ancora normative precise, così come allargare panel e audience coinvolgendo comunità di più ampio respiro. Tutti aspetti che indicano come l’evoluzione tecnologica sia arrivata per restare» conclude Montorio. INTEGRAZIONE TRA COMUNICAZIONE E LOGISTICA Se il digitale ha permesso di continuare a comunicare con i clienti anche durante la pandemia, le aziende si sono spesso poste il problema di come farlo in maniera efficace. «L’anima logistica e quella della comunicazione si sono ulteriormente integrate, sviluppando insieme nuovi modi di pensare l’evento e di farlo vivere» spiega Silvia Pozzi, chief logistics officer di Gattinoni Mice. «Il digitale è un’opportunità perché è lo strumento che ha semplificato il dialogo tra agenzie e aziende, permettendoci di rimanere attivi e propositivi durante mesi di profonda crisi e rivoluzione del normale modus operandi. Ci ha permesso di raggiungere i diversi target e di farli sentire vicini alle proprie aziende. È stato non solo lo strumento più efficace per mantenere le relazioni e conoscere meglio i nostri clienti, ma anche la modalità più performante per veicolare i messaggi e per proseguire a investire in formazione. Le piattaforme utilizzate per supportare gli eventi online, in questi 12 mesi si sono completamente trasformate ed evolute, diventando sempre più user friendly per gli utenti, con user experience più coinvolgenti e immersive, e rispondendo alle richieste degli organizzatori di rendere la fruizione del partecipante tridimensionale e ingaggiante. Tutto questo ha posto ulteriore attenzione sui servizi di guest management per un’assistenza sempre più personalizzata e puntuale. Gli eventi in streaming vengono anche corredati dall’invio presso l’abitazione di prodotti legati all’evento stesso. Il digitale quindi ha fatto evolvere questo servizio di logistica rendendo la relazione tailor made un vero plus, ma ha permesso sia di customizzarlo, sia di affinarlo rendendolo più snello e fruibile lato operatore e cliente. Anche in


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I GOT U APP è un servizio di SiNO Servizi Srl che permette agli organizzatori di eventi di rendere più rapida e sicura la gestione degli accrediti. Il sistema permette di velocizzare la fase di accredito. Consente inoltre di gestire i dati in tempo reale e garantisce la massima precisione azzerando i margini di errore.I GOT U può essere utilizzato in autonomia dall’organizzatore, senza necessità GL DVVLVWHQ]D WHFQLFD /‫ڕ‬DSSOLFD]LRQH ª VFDULFDELOH GDbZZZ LJRWX LWbe da $SSOH 6WRUHb, *27 8 $SS.

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EVENTI IBRIDI

Superstudio

questo caso, quindi, un’opportunità e una partnership costante» sottolinea Pozzi. Da questo punto di vista l’evento ibrido è secondo Pozzi «la diretta evoluzione del digital. Mi aspetto – conclude – un periodo con eventi in presenza per un numero più o meno ristretto di ospiti e un numero potenzialmente illimitato di persone. Questo porterà le agenzie a costruire palinsesti e scalette di eventi che possano essere vissuti da entrambi i pubblici. Ci saranno eventi dove per ragioni di budget, di sicurezza o di costo-persona, si sceglierà di far partecipare solo alcune persone. Di nuovo una relazione sempre più stretta tra logistica e comunicazione, tra fisico e digitale».

FABIO DE SANTIS direttore divisione events & congress IEG «L’integrazione continuerà a esistere proprio per permettere la partecipazione di chi non avrebbe comunque partecipato e di aprire a interventi di illustri relatori GLI HMǽ GMPQIRXI WM WEVIFFIVS WTSWXEXM~

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IBRIDO E VALORIZZAZIONE DELLE SEDI A differenza del fully digital, l’evento ibrido, come del resto quello in presenza, non può svolgersi ovunque. È per questo che nell’integrazione ibrida, le sedi tornano a essere protagoniste. Nel corso della pandemia, una buona parte di location – dai centri congressi agli hotel – si sono dotate di tecnologia avanzata per permettere la fruizione da re-

moto degli eventi. Oggi, con il ritorno dei live, tutto questo bagaglio di servizi e knowhow viene ottimizzato nell’ibrido, ma si torna a puntare molto sulla valorizzazione di sedi e destinazioni. «Il feedback che ci sta restituendo il mercato è proprio questo – spiega Fabio De Santis, direttore divisione events & congress IEG –. L’integrazione continuerà a esistere proprio per permettere la partecipazione di chi non avrebbe comunque partecipato e di aprire a interventi di illustri relatori che difficilmente si sarebbero spostati. In buona sostanza avrà valore per gli oversea, ma i nostri clienti puntano del resto a tornare agli eventi in presenza, che hanno margini molto più interessanti. Come divisione events & congress di Italian Exhibition Group ci stiamo attrezzando per avere tecnologie e connessione di livello in tutte le sale, ma soprattutto vogliamo offrire un servizio di produzione, regia e post-produzione di valore che facciano la differenza. È solo con gli eventi in presenza o ibridi che riusciamo a trasmettere i nostri valori di sede e di destinazione, le nostre caratteristiche, la nostra professionalità» conclude De Santis.


IL COURTYARD BY MARRIOTT ROME CENTRAL PARK, UNA SCOPERTA CONTINUA! In un’oasi verde a pochi minuti dalla Basilica di San Pietro, adiacente al Policlinico Gemelli e all’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Courtyard by Marriott Rome Central Park è la soluzione ottimale per l’organizzazione di meetings e congressi. L’ hotel di 162 camere con terrazzo e splendida vista della cupola di S. Pietro, ospita eventi sportivi e musicali, grazie alla sua vicinanza al Foro Italico, Stadio Olimpico ed Auditorium Parco della Musica. Il Centro Congressi ha un ingresso autonomo, 11 sale con luce naturale, ampi foyers, :MHIS ;EPPW )MKMXEP MKREKI +PMT (LEVXW GSRRIWWMSRI WMQYPXERIE ǻRS E YXIRXM WEPE TPIREVME GSR GETEGMXª ǻRS E TE\ 34:.8&ƶ 1S XYHMS HM 7IKMWXVE^MSRI 1MFVE 1MZI HM QU QX HM KVIIR ǻIPH TIV KPM eventi in Live Streaming su piattaforma virtuale evoluta multilingua con servizio di televoto e tecnologia Chrome Key. Due ristoranti ed un American Bistrò propongono sapori della cucina mediterranea ed americana. &XQSWJIVE EGGSKPMIRXI HMREQMWQS I ǼIWWMFMPMXª TIV YR WIVZM^MS EHEXXS EH SKRM IWMKIR^E Il Courtyard by Marriott Rome Central Park è ad un passo da Ponte Milvio, fulcro della movida romana.

Courtyard By Marriott® Rome Central Park Via Giuseppe Moscati 7 Roma, RM 00168 Tel. 06 355741 www.marriott.com/romcp Per info: groups@hotelcentralparkroma.com


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EVENTI IBRIDI

L’utente al centro E-learning, dirette streaming e formazione in aula: tutto in un unico processo a step che il discente TY½ WIKYMVI WYPPE TMEXXEJSVQE HMKMXEPI SǺ IVXE HE )MǺ IVIRX ;IF 9R YRMGS LYF TIV YRE YWIV experience personalizzata di ALESSANDRA BOIARDI

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I

n un anno e mezzo la digitalizzazione del mondo degli eventi ha fatto passi da gigante e oggi tra i format più lungimiranti risuona quello degli eventi ibridi. Un modello articolato e ben congegnato, che mette al centro sempre di più l’esperienza del partecipante. Ed è proprio la user experience che si traduce nel percorso utente, il punto di partenza dal quale Different Web – che da vent’anni fornisce prodotti dedicati all’e-learning – concepisce e rinnova costantemente la sua piattaforma proprietaria Hippocrates. Hippocrates include un potentissimo, flessibile e unico motore funzionale che permette di ideare, guidare ed erogare qualsiasi genere di evento o congresso ibrido e blended, con o senza Ecm compliance. Different Web affianca provider, Pco, enti di formazione e aziende offrendo consulenza nell’ideazione e progettazione di qualsiasi genere di eventi che si desiderano realizzare.

PERCORSO UTENTE: ESPERIENZA SEMPLICE E PERSONALIZZATA «Abbiamo dotato la nostra piattaforma di un motore molto potente che ci consente di guidare il partecipante ed erogare qualsiasi tipo di evento ibrido o blended. L’azienda ci mette tutta la sua creatività e noi la trasformiamo in un percorso formativo digitale facile da fruire, grazie alle nostre competenze tecnologiche e consulenziali» spiega Cristiano Montorio, titolare dell’azienda Different Web. Sulla piattaforma il discente troverà il percorso a step e, procedendo in ordine, potrà avanzare nella sua formazione secondo modalità e tempi previsti dall’organizzatore, fino al suo completamento. «Hippocrates è il tuo abito su misura – continua Montorio – il nostro sistema dialoga con altri servizi ampliando enormemente le opportunità di ideazione». Da un seminario in streaming via Zoom a un corso residenziale, alla formazione a distanza o all’evento blended, Hippocrates permette di gestire tutto questo facilitando il cliente nello svolgimento delle attività organizzative, riuscendo altresì ad aumentare l’engagement degli utenti integrando tutto in un unico strumento, con la certezza di ottimizzare gli aspetti relativi alla gestione del conflitto di interesse. Different Web è in grado di accogliere qualsiasi tipo di sfida e ha affrontato in modo propositivo anche le criticità nate con la pandemia: uno spartiacque che ha fatto comprendere dove posare lo sguardo nel futuro. Non potrà esserci un “back to normal”, ma lavoriamo per un “new normal”. Hippocrates diviene l’hub di formazione per qualsiasi tipo di necessità, la sua forte flessibilità tecnologica ha fatto sì che sia già stato scelto da importanti realtà come Gruppo Ospedaliero San Donato, Tecniche Nuove, Fondazione Gimbe, Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, Università Campus Bio-Medico e molti altri. indirizzi a fine rivista



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EVENTI IBRIDI

I perché del digitale negli eventi Ecm .P HMKMXEPI SǺ VI RYSZI STTSVXYRMXª EKPM IZIRXM *GQ 1I LE GSPXI '8 (SRKVIWW GLI WMR HEPPƶMRM^MS HIPPE TERHIQME LE VEǺ SV^EXS KPM MRZIWXMQIRXM RIP HMKMXEP I TVSTSRI SKKM IZIRXM GLI WERRS YRMVI MP QIKPMS HIPPE JVYM^MSRI SRPMRI GSR UYIPPE MR TVIWIR^E di ALESSANDRA BOIARDI

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C

ome sappiamo la pandemia ha impattato in maniera repentina e profonda sulla meeting industry. Stando allo studio svolto dall’Università Cattolica del Sacro Cuore il 69,7% degli eventi e dei congressi è stato cancellato, il 16,9% rinviato al 2021 e solo il 13,4% posticipato a un’altra data nell’anno in corso. A questo dato si aggiunge la necessità per i professionisti del settore medico di rimanere aggiornati. Necessità che di fatto si è tradotta in una maggiore richiesta e disponibilità da parte delle figure interessate a partecipare a eventi online. In termini pratici questo ha significato per BT Congress un cambio di approccio sia a livello

strutturale sia programmatico. Già a marzo 2020 il Pco aveva deciso di rafforzare gli investimenti in software e infrastrutture capaci di garantire una maggiore competitività nell’erogazione di servizi e soluzioni digitali per i clienti. In questo modo sono riusciti a garantire loro una continuità nella gestione e nell’organizzazione degli eventi medici Ecm sfruttando al massimo i benefici forniti dalla modalità online. Ecco le principali caratteristiche degli eventi Ecm per i professionisti sanitari firmati da BT Congress. FORMAZIONE SINCRONA E ASINCRONA Secondo BT Congress, l’utilizzo combinato della modalità sincrona e asincrona rappresenta la strategia migliore per l’erogazione di corsi di formazione Ecm. Tale modalità offre infatti maggiori opportunità di fruizione ai discenti, adattandosi maggiormente ai loro tempi e alle loro necessità. Per questo tutti gli interventi dei relatori in modalità sincrona vengono anche registrati. Particolare attenzione è rivolta anche all’aspetto relazionale che spesso, erroneamente, si pensa venir meno negli eventi che non si svolgono in presenza: la modalità sincrona infatti consente a docenti e discenti di interagire tra loro durante la lezione attraverso un sistema di domande e risposte, che può essere sfruttato sia nella modalità scritta sia orale. ASSISTENZA PRE E POSTEVENTO L’approccio digitale comporta senza dubbio una semplificazione della gestione documentale che si traduce di fatto in un risparmio di tempo e di costi nelle comunicazioni con discenti e sponsor, nonché nell’adempimento e nella presentazione della reportistica Agenas. Non bisogna tuttavia dimenticare l’aspetto umano. Ogni evento viene organizzato, infatti, grazie al lavoro e alla supervisione di un team che opera su vari livelli, dalla conformità con la normativa Agenas – creazione e attivazione dell’evento, raccolta materiali, registrazione docenti, presentazione della reportistica, ecc… – all’assistenza e supporto tecnico – attivazione della piattaforma, creazione di interfacce personalizzate, delle pagine di registrazione e degli spazi dove caricare il materiale informativo degli sponsor. Realizzazione di prove tecniche con i docenti pre-evento e assistenza durante tutto lo svolgimento dell’evento – alla promozione e follow-up con la creazione di piani di marketing finalizzati alla promozione dell’evento e alla fidelizzazione dei discenti. indirizzi a fine rivista


UNDER THE SPOTLIGHT

Quello che non c’era. Adesso c’è Nella Capitale mancava, nel settore meeting & event, una location che fosse allo stesso tempo grande e centrale, tecnologica e trasformista. Da qualche mese questa lacuna è stata colmata dall’arrivo di Sin Studio di NICOLETTA TOFFANO

A

Roma, un grande cinema dismesso di 2.500 metri quadri, nel quartiere Flaminio, a pochi passi dal Museo Maxxi e dall’Auditorium della Musica, come in una magia si è trasformato in una straordinaria location per eventi, Sin Studio. Non una struttura come tante, ma pensata e nata per essere diversa, unica nella Città Eterna, insomma lo spazio che non c’era: superlativo per ampiezza, immersivo nell’esperienza tecnologica e necessario come tipologia. Un’apertura che, sebbene avvenuta senza eclatanti inaugurazioni, ha già attratto l’attenzione del mondo corporate, e non solo, perché flessibile e capace di adattarsi a ogni tipologia di evento: in presenza, ibrido e digitale. È così che in pochi mesi dalla sua nascita ha già ospitato Bmw, il Ministero dei Beni Culturali, il concerto in live streaming di Michele Morrone e la produzione cinematografica per Sky.

VERSATILE E TECNOLOGICA Ma andiamo a conoscere i dettagli di questa poliedrica location adattabile alle più diverse esigenze: dalle convention ai meeting, dalle cene di gala alle presentazioni, dagli shooting alle mostre, dai concerti all’automotive e, cosa non superflua da dire in questo momento, con il rispetto di strette procedure sanitarie di sicurezza per la tutela della salute

degli ospiti. Semplice, per esempio, procedere al distanziamento visto che Sin Studio dispone di spazi per accogliere cinquecento posti a sedere a teatro o in platea, ai quali se ne aggiungono cento in galleria: un’area utilizzabile anche per servizi catering, coffee break, lunch e dinner. Le cene di gala possono invece essere realizzate sfruttando la platea, mentre il palco in contemporanea si presta per offrire ai commensali scenografici momenti di entertainment. Ed entriamo qui in un altro argomento must della location, la tecnologia: tutto è “in house”, gli organizzatori trovano già disponibile e predisposta una ricca dotazione di apparati top di gamma audio, luci e ledwall. Ma Sin Studio non è utilizzato solo da eventi live, infatti il suo immediato successo è legato anche dall’avere introdotto un’innovativa piattaforma integrata per la realizzazione di eventi digitali e in streaming supportati dalla connettività superveloce: oltre un giga in download e 120 Mb in upload. E intanto, dopo il bellissimo debutto dei mesi scorsi arrivano già richieste per il secondo semestre del 2021 e per il 2022 a conferma che Sin Studio ha saputo cogliere e interpretare le esigenze del settore, offrendo un prodotto contemporaneo, centrato sull’obiettivo, smart e unico.

Sin Studio Roma Sale meeting: 1 + Area banchetti | Capienza sala maggiore: 1.000 posti | Saletta segreteria |Camerini I Area catering interna 500 pax | Pranzo in piedi: 1.000 posti | Cena seduti: 400 posti | Possibilità organizzazione post congress I Piattaforma per eventi digitali integrata I Service audio luci e ledwall residenti

indirizzi a fine rivista

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UNDER THE SPOTLIGHT

Nel segno del sole Basilicata: la chiave di volta per eventi e post congress ad alto potere emozionale. Questione di appeal, profuso a piene mani da questa destinazione che sull’autenticità delinea, in un’ampia gamma di opportunità, le rotte dell’esperienzialità di LUCIANA FRANCESCA REBONATO

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itagliarsi spazi di silenzio e di libertà in luoghi incontaminati, sicuri e dal ritmo slow. Una necessità primaria, oggigiorno, alla quale la Basilicata risponde scendendo in campo con carte vincenti espressamente dedicate alla meeting industry. A iniziare da “Basilicata Mice”, un nuovo progetto di promozione turistica messo a punto dall’Apt, che coinvolge il settore dei meeting e dei congressi, un segmento sempre più centrale per il territorio come palesa – anche – il G20 in calendario a Matera dal 28 al 30 giugno di quest’anno. E oltre alla magia Unesco della celebre città dei Sassi, è l’intera destinazione a rivelare un concentrato di sorprese da assaporare lentamente: come un vino da meditazione, per degustare sorsi di un impareggiabile territorio.

A CIASCUNO IL SUO In questa rinnovata fase di ripartenza, è più che mai vivo il desiderio di stare a contatto con la natura: facile, in Basilicata, che offre intriganti attività sportive – di terra e di mare – oppure il totale relax, per rigenerare al massimo corpo e mente. Innumerevoli, le proposte per percorsi post congress, incentive e bleisure, fra le quali ne evidenziamo alcune a iniziare da Potenza, ideale per partire alla scoperta della destinazione: nei suoi dintorni, per esempio, si trova il lago Pantano di Pignola, sotto l’egida del Wwf, meta di appassionanti birdwatching, mentre le Dolomiti lucane consentono al Mice l’emozione di escursioni in quad e di rampicate su pareti attrezzate; per avventure speleologiche basta recarsi nelle grotte dei


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“Vucculi” a Muro Lucano e geositi sono presenti anche nel Materano: i Cinti di Grassano, i Calanchi di Montalbano Jonico e di Aliano, i paesaggi rupestri della Murgia materana. En plein air, invece, via libera a trekking, cammini e a novità: a Castelsaraceno, infatti, questa estate verrà inaugurato il ponte tibetano più lungo del mondo: 589 metri di lunghezza e ottanta d’altezza, a mezz’aria sul canyon attraversato dal torrente Raganello, a metà tra il Parco nazionale del Pollino e quello dell’Appennino Lucano-Val d’Agri Lagonegrese, e non a caso si chiamerà “Ponte tra i due Parchi”. Imperdibile anche il – tibetano – Ponte alla Luna di Sasso di Castalda: emozioni garantite in un avvincente intreccio di storia e avventura. IL TRIONFO DEL VERDE Ad alto tasso adrenalinico sono le opportunità di parapendio, così come rafting e torrentismo nell’intera destinazione e poi ecco una chicca: il walking water tour sul torrente Ficocchia nel borgo Pescopagano, da attraversare a piedi in uno scenario di cascate, piscine e scivoli naturali. Tra Savoia di Lucania e Vietri di Potenza, invece, ci sono le cascate e le gole per fare torrentismo e bere acqua direttamente dalle sorgenti sulfuree e poi, ancora, ci sono luoghi magici che meritano una visita come la Riserva Naturalistica di San Giuliano – nel territorio di Matera – nata intorno all’omonimo lago, sulle rive del quale è stato ritrovato lo scheletro di una balena preistorica. Numerosi i parchi avventura, tra i quali il Parco di San Costantino Albanese – con percorsi di varie difficoltà –, quello di Bosco Magna-

no – dove fare anche river trek –, il Lucania Outdoor Park di Accettura – sospeso nell’aria dove sperimentare, totalmente immersi nella natura, ponti tibetani, liane, reti di corda, teleferiche e piattaforme sospese –, il Parco Avventura di Albano di Lucania – da esplorare anche a cavallo – e quello di Viggiano. Sempre a cavallo e nella Valle di Vitalba ci sono percorsi per trekking equestri in una cornice naturale con vigneti, castagneti e uliveti e strutture ricettive provviste di maneggio interno. Per il Mice appassionato di due ruote, invece, la Basilicata offre una rete di itinerari cicloturistici per qualsiasi livello di preparazione sportiva. NEL BLU E NEL WELLNESS E poi il mare. Anzi, due: il Tirreno e lo Ionio. Un intero mondo di Nettuno per il Mice, che fra le opzioni trova una miriade di sport acquatici, escursioni in barca a Maratea e nel Metapontino, pesca turismo (anche pesca notturna di totani) e corsi di vela (a cura del Circolo velico lucano). Ancora acqua, ma in total relax e nelle spa dei migliori hotel di Matera e di Acquafredda e binomio vincente, in Basilicata, anche sul versante termale. Due per tutti: Rapolla, famosa per le sue acque salso-solfato-bicarbonato-alcaline e Latronico, vera e propria “città del benessere”. Sempre all’insegna del ritmo slow e del relax ci sono le esplorazioni stellari al Centro di Geodesia Spaziale di Matera così come al Planetario ad Anzi o, ancora, all’Osservatorio astronomico di Castelgrande. E molto altro ancora, ovviamente. Questo è solo un piccolo anticipo. indirizzi a fine rivista

AL CENTRO DEL MONDO È il foro internazionale che riunisce le principali economie del mondo, il G20, e un evento così prestigioso si svolge

Potenza

Albergo Ristorante La Primula

Melfi

Grande Albergo

Picerno

In provincia di Potenza:

nella cornice d’autore della Basilicata. Accoglienza, comfort e servizi top level, a iniziare dalle location. Eccole.

Relais La Fattoria Bouganville Hill Resort & Wellness Space

Matera

Palazzo Viceconte Dimora Storica Residence San Pietro Barisano MH Matera Hotel Cava del Sole

Barile

Pignola

Hotel Giubileo

Alvino 1884

Latronico

Viggiano

Casa per ferie Sant’Anna

Grand Hotel Garden Piccolo Paradiso

Lavello

San Barbato Resort Spa & Golf L

Hotel Kiris

Maratea

Grand Hotel Pianeta Maratea Hotel Spa Villa del Mare

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UNDER THE SPOTLIGHT

Dove il DESIGN incontra la natura Riapre a Roma, con un inedito progetto di experience l’Hotel Villa Pamphili, esclusivo urban resort capace di coniugare natura spettacolare, design ricercato e servizi innovativi. Dedicati anche al mondo del business travel e degli eventi di NICOLETTA TOFFANO

Hotel Villa Pamphili S Roma Numero totale camere: 235 | Ristoranti: 2 | Posti: 300 + 100 | Sale meeting: 15 | Capienza sala maggiore: 500 posti | Capienza sala minore: 25 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 3.000 | Possibilità organizzazione post congress

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esign “biofilo” è il termine tecnico di un trend affermatosi tra il 2020 e il 2021 e che si ispira alla tendenza istintiva dell’uomo di cercare connessioni con gli elementi naturali: nella progettazione si traduce nell’incorporare la natura nei luoghi chiusi, creando ambienti più salubri e belli che aiutano a diminuire lo stress e a migliorare attività e creatività. Partendo proprio da questo concetto l’hotel villa Pamphili, gestito da Aries Group, inaugura a luglio completamente rinnovato promettendo d’essere la tipologia di struttura che mancava nella grande hotellerie capitolina: un resort urbano in cui si fondono l’accoglienza di un’abitazione

privata, lo stile contemporaneo, il leisure e l’avanguardia nel segmento Mice in un ambiente, appunto, biofilo. L’albergo, operante già dal 1975, è stato letteralmente riprogettato dallo studio londinese di architettura Dexter Moren Associates. Gli spazi della struttura, aperti e chiusi, sono stati messi in continuità con aperture di luce e viste straordinarie in un equilibrio ispirato alla joie de vivre teorizzata negli anni Cinquanta dal grande Gio Ponti: armonie di luci e spazi che suscitano serenità e benessere. Oggi il nuovo Hotel Villa Pamphili risulta sensorialmente immersivo e capace di trasmettere una positività che non si dimentica. Non è


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ARIES GROUP Aries Group è una società di gestione alberghiera italiana specializzata nella conduzione di hotel, resort e residence nelle principali destinazioni italiane. L’esperienza maturata dai soci fondatori consente di enfatizzare il valore degli immobili, agendo sulle diverse leve di redditività della propria azienda. Lo sviluppo di un progetto di ospitalità alberghiera made in Italy che ha come elementi distintivi la centralità del cliente, la gastronomia italiana, la piattaforma organizzativa e il team di lavoro, è guidato dai valori HIP ,VYTTS WSPMHMXª VITYXE^MSRI ǼIWWMFMPMXª MRRSZE^MSRI GYVE I EGGSKPMIR^E

scontato poi il fatto che l’intera operazione di riconversione della struttura sia sostenuta da un’anima green attenta all’ecosostenibilità: impianti a basso consumo ed energia da fonti rinnovabili, uso di oggetti in materiali riciclabili, procedure digitali paperless, offerta di micromobilità elettrica con e-bike, scooter e monopattini per la visita all’Urbe. UNA NUOVA EXPERIENCE Il fulcro della riprogettazione dell’Hotel Villa Pamphili è il rapporto tra l’architettura e l’immenso parco di Villa Doria Pamphilj, su cui la struttura affaccia. Nella nuova veste dell’hotel i materiali, le superfici e i dettagli si combinano magicamente con la luce e con le viste trasformando ogni spazio in arte e quindi in qualcosa di unico. Anche i nuovi interni delle 235 camere si fondono con il parco circostante attraverso le grandi vetrate e i balconi. Per il segmento Mice, core business di Aries Group, l’Hotel Villa Pamphili ospita un centro congressi di 15 sale su tre piani – di cui una plenaria da oltre cinquecento posti –, dotato di spazi flessibili e modulari, luce naturale e completo di servizi esclusivi come le tecnologie per eventi virtuali/phigytal, ledwall 8X2.5, un servizio wi-fi performante in tutto l’hotel e un business centre operativo h24. L’esperienza Mice è inoltre legata al personale che qui opera: professionale e cordiale, discreto e animato da spirito di amicizia con l’ospite, segue passo passo con cura e attenzione i clienti sin dalla site inspection fisica o virtuale, alla pianificazione in linea con i budget, fino alla realizzazione dell’evento, contribuendo a creare quell’effetto-wow tanto ricercato dai planner. L’innovativo concetto di experience si estende poi ad altri servizi messi a disposizione da Villa Pamphili, quelli capaci di renderlo il primo resort upscale della Capitale, legati sempre a quel concetto di joie de vivre che abbiamo visto essere il leit motive delle scelte progettuali. Ecco allora che troviamo gli spazi spa & sport dedicati al benessere del corpo e della mente e poi le aree food & beverage per una innovativa esperienza di gusto e convivialità grazie anche all’estro creativo dello chef stellato Andrea Ribaldone, che firma il food concept dell’hotel. Nel ristorante interno Acquaviva, ricco di una deliziosa veranda, va in onda lo show cooking, mentre vere opere d’arte della

mixologia e delizie del palato, sono servite nella terrazza mozzafiato al quinto piano, il rooftop Terrazza Pamphili, o nel lounge bar RendezV, elegante spazio nella hall con terrazza esterna. Il VHip Pool a bordo piscina propone freschi cocktail, bibite e snack nei mesi estivi. Infine, grazie al progetto Tech relativo alle tecnologie avanzate, i nuovi servizi complessi (come il wi-fi potente e superveloce in camera collegato alle smart tv) permettono agli ospiti di collegare i propri account personali e dare continuità alla propria esperienza connessa in modo rapido, comodo, esaustivo e soprattutto easy & immediate. indirizzi a fine rivista

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hot topics

IN MY OPINION

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Perché: il mondo degli eventi senza risposta Perché siamo ancora al palo in attesa di questo fatidico 1° luglio? 570mila purosangue fermi alla linea di partenza, in attesa di quel colpo a salve che ci rimetta tutti in corsa

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EMANUELA GIORDANO Founder e creative manager di Quid Italy emanuela.giordano@quiditaly.com

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erché non è solo un avverbio, congiunzione e sostantivo, è la domanda che ormai attanaglia da mesi tutto il comparto eventi, per mesi ci siamo chiesti: perché non si sa ancora quando si ripartirà? Perché non ci sono ancora regole? Perché siamo dimenticati? Perché non ci sono aiuti concreti? Perché? Siamo felici per i colleghi dell’hotellerie, la ristorazione, le navi da crociera, lo sport, etc., che se pur tra mille difficoltà sono ripartiti, ma non si spiega perché gli eventi organizzati e gestiti a dovere no. Che differenza c’è tra il pubblico presente a un evento sportivo (penso per esempio agli Internazionali di tennis che si svolgono proprio in questi giorni mentre scrivo) e un meeting aziendale? La prima risposta che mi viene in mente ironicamente è che sicuramente i partecipanti a un evento sportivo si divertono molto di più! Ma, ironia a parte, se ci pensate sono sicuramente più “tranquilli” i membri di un meeting che un pubblico sportivo festante: tutto sta, in entrambi

i casi, nel coordinare bene la situazione. Il mondo degli eventi da mesi si batte per far passare un protocollo per la gestione dei partecipanti alle manifestazioni, studiato a tavolino nei minimi dettagli con cura, competenza e professionalità. Perché è questo che facciamo abitualmente, e non mi stancherò mai di dirlo: noi siamo quelli che hanno dalla nascita il problem solving nel Dna. Siamo quelli che il piano emergenza lo mangiano a colazione e che la gestione degli imprevisti se la bevono come aperitivo. Noi siamo i “The King” delle soluzioni impossibili, e allora perché? Perché siamo ancora al palo in attesa di questo fatidico 1° luglio? 570mila purosangue fermi alla linea di partenza, in attesa di quel colpo a salve che ci rimetta tutti in corsa. Tutti, a dire il vero, non lo credo, perché molti di noi in questi mesi purtroppo hanno dovuto chiudere, probabilmente per sempre. Perché mettere in ginocchio un comparto che è un’eccellenza italiana per il turismo e non solo? Perché indicare una data di

ripartenza al 1° luglio 2021 senza un protocollo specifico come è stato approvato per le cerimonie? Nell’ambiente si ipotizza che gli eventi aziendali ripartiranno a dovere prima della primavera del 2022, e soprattutto è difficile che vengano organizzati a partire dal 1° luglio, un mese dell’anno in cui abitualmente è raro vengano organizzati. Perché riaprire i teatri e i cinema con un coprifuoco alle 22 o alle 23? Quante persone andranno a teatro con un vincolo orario simile, e a che ora andranno a vedere uno spettacolo? Alle 19? O vedranno solo il primo tempo e il resto gli verrà consegnato in una “doggy bag” da finire a casa? Mille persone massimo a un concerto in uno stadio: ma i costi di uno stadio qualcuno li ha presente? Quanto dovrà costare un biglietto per un concerto? Con che logica sono stati definiti questi parametri? Sono stati interpellati esperti degli eventi? No, perché il protocollo proposto da chi gli eventi li fa è ancora al vaglio e chissà se verrà preso in considerazione. Quello che dovrebbe cambiare non è l’orario di rientro (anche se ci auguriamo che presto il coprifuoco venga abolito), ma il modo di ragionare di tutti noi; dovremmo essere più saggi e imparare che: vaccino, distanziamento, mascherine, sanificazione e soprattutto usare la testa è fondamentale per creare la nuova normalità; dovremo agire per logica non perché rischiamo una multa. Perché? Una domanda senza risposta per il mondo degli eventi. E mi sento come da bambina quando chiedevo continuamente perché di questo e perché di quello, e alla fine non ricevevo risposta, ma allora ero una bambina curiosa, oggi sono una professionista delusa.


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Nel mezzo scorre il MEETING Riappropriamoci della nostra leadership nella comunicazione strategica aziendale e superiamo le distanze dello smart working con l’inventiva

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rovo che gli equlibrismi semantici per indorare una pillola a dir poco amara, l’invocare un salvifico ottimismo a tutti costi e il crogiolarsi nell’attesa messianica del giorno in cui “ne usciremo migliori“ abbiano fatto il loro tempo. Quindi lo dico senza giri di parole: in questo ultimo anno e mezzo, il comparto della communication by events, che rappresenta il segmento più strategico del fatturato turistico del nostro Paese, è stato letteralmente massacrato. E non esistono sulla faccia della terra né ristori, né decreti rilancio che possano riportare la situazione allo status quo ante, almeno nel breve periodo. Sono umanamente vicino alla meeting industry con tutto il cuore e professionalmente non vedo l’ora di tornare a fare eventi “come Dio comanda”. Ma non ho una vision chiara su come dovrebbero reagire gli albergatori, né ricette per la ripresa del

comparto dello spettacolo, né consigli della nonna per dj, baristi, chef, camerieri e le altre centinaia di migliaia di professionisti colpiti dal funesto arcobaleno dei lockdown. L’unico terreno sul quale sento di potermi avventurare con cognizione di causa in questo editoriale è quello dell’event management. Rivolgo quindi un appello e una riflessione ai miei colleghi: non dimentichiamoci mai la centralità delle nostre persone! È vero che non si possono ancora fare eventi nell’accezione più autentica del termine, ma nel mezzo di questa impasse possiamo aggirare l’ostacolo con un po’ di fantasia, tenendo alto il morale della nostra truppa (e contemporaneamente dando un minimo di ossigeno ai nostri partner della meeting industry). E allora, trasformiamo i corsi di formazione – tra l’altro spesso obbligatori per legge – in

momenti d’incontro che siano anche esperienziali (seppur all’aperto, ristretti a piccoli gruppi e nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza anti-Covid). Oppure organizziamo “business dinner virtuali”, ma con la partnership di chef e caterer che ci aiutino a portare a domicilio l’esperienza sensoriale di un menu gourmet. Insomma, riappropriamoci della nostra leadership nella comunicazione strategica aziendale e superiamo le distanze dello smart working con l’inventiva. Le nostre persone hanno bisogno di rimanere al centro dell’attenzione dell’azienda e le videocall – come si è visto – non sono lo strumento adatto a questo scopo. In attesa di poterci riabbracciare fisicamente e di tornare alle magiche atmosfere delle convention, c’è comunque molto che possiamo fare. Facciamolo! Non è soltanto il nostro lavoro: è anche la nostra mission.

LUCA CORSI Sponsorship & events manager Divisione Folletto di Vorwerk Italia luca.corsi@folletto.it

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Valori digitali e vizi analogici (LI ǻ RI JEVERRS M GSQTSVXEQIRXM ZMVXYSWM ETTVIWM HYVERXI PƶIQIVKIR^E WERMXEVME$

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SIMONA CIOTTI Hr manager e coach Simona.ciotti.MeC@gmail.com

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on lo smart working ci siamo abituati a essere puntuali e arrivare alle riunioni all’ora prestabilita. La tolleranza per i ritardatari si è ridotta dai canonici 15 minuti accademici a pochi minuti, e questo è un segno di rispetto e attenzione utile da mantenere anche quando la situazione sanitaria si sarà risolta: infatti, perché smettere di rispettare il tempo altrui e tornare inefficienti nella gestione dell’agenda una volta che saremo tornati in ufficio? Ci ho pensato alcuni giorni fa quando ero in meeting con Anja Puntari, senior business coach e partner in Scoa – The School of Coaching, e lei rappresentava il

rischio che «con il ritorno in ufficio si ritorni alla vecchie abitudini analogiche». Diciamo pure che al rientro ci concederemo alcune settimane di euforia per il ritrovato contatto con i colleghi, ma passato questo momento, c’è il rischio che si mettano da parte le buone abitudini che avevamo preso. Il processo di comprensione di quelle che sono le buone abitudini acquisite è probabilmente uno sforzo di consapevolezza individuale, ma ci sono vari elementi che ritornano e che, in qualche modo, possono essere stimolo per un approccio migliore rispetto a quello precedente. L’esperienza

digitale ci ha più o meno mostrato che in alcune circostanze incontrarsi in modo virtuale porta vantaggi prima impensabili. Quali sono? Una maggiore interazione tra i partecipanti, per esempio, ma anche la possibilità di instaurare più contatti, superando i limiti geografici e la capienza degli spazi fisici; non solo: il meeting online ci porta a essere concentrati sui contenuti rappresentati per il tempo dell’incontro, favorendo, tra l’altro una maggiore puntualità e, di conseguenza, una minore perdita di tempo; infine, anche i costi sono spesso inferiori perché non si viaggia e, per lo stesso motivo, minore è l’impatto sull’ambiente. Già prima in azienda si facevano riunioni ibride – per esempio se un collega non poteva venire presso la sede dell’incontro dove erano radunati gli altri – ma generalmente “l’assente” rimaneva emarginato dal dialogo nella stanza e, più o meno bene, ascoltava solamente. Oggi abbiamo imparato a lavorare in modo agile e quindi possiamo portare con noi alcuni valori di efficienza e organizzazione nella gestione dei meeting di lavoro che prima non avevamo. Essere diventati più digitali ci porta non solo ad avere acquisito dei tecnicismi, ma anche a essere più efficaci nella gestione dell’interazione e della programmazione dei momenti di lavoro comuni. Prendere coscienza di questo a livello individuale – ma anche a livello aziendale –, rappresenta un’occasione per mettere a frutto gli sforzi attraversati e aprire nuove prospettive di miglioramento. Certamente non esistono ricette universali e tutto va contestualizzato all’effettivo e teso verso un obiettivo specifico, ma il valore sta nei comportamenti che per così tanti mesi siamo riusciti a mettere in campo. Perché dovremmo abbandonarli ora?


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La riscoperta dei sentimenti L

a pandemia ci ha creato molti problemi: solitudine, restrizione agli spostamenti, chiusure in casa o nel comune di residenza, impossibilità di organizzare convegni con partecipanti in presenza, e altro ancora. Ma ha generato anche alcuni elementi positivi, come la rivalutazione dei rapporti umani e dei valori dei sentimenti. Io compio gli anni (tanti!) a fine marzo. Solitamente ricevo telefonate di auguri da parenti e qualche amico. Quest’anno, invece, oltre trecento tra colleghi, amici, ex allievi e conoscenti mi hanno fatto gli auguri dai cinque continenti. Persone che hanno seguito mie lezioni nelle università anni fa e ora dirigono aziende si sono premurate di inviarmi auguri e ringraziamenti per le competenze che ho trasferito loro. Direttori di aziende con cui ho collaborato mi hanno inviato messaggi dichiarando che i margini economici delle loro imprese sono aumentati notevolmente dopo i meeting fatti insieme. Gestori di sale convegni mi hanno scritto che quanto hanno appreso durante l’organizzazione di eventi che ho curato nei loro spazi hanno consentito di consigliare ai clienti l’allestimento ottimale, e questo ha generato rapporti duraturi. Presidi di università statunitensi, russe, cinesi, europee e africane mi hanno augurato di tornare presto a trasferire esperienze ai loro studenti con le modalità di andragogia (di-

verse, come sappiamo, da quelle di pedagogia) che vanno adottate parlando con persone adulte. Mi sono chiesto quali sono gli elementi essenziali che hanno generato tanti legami. La risposta è stata semplice: a) l’importanza dei “sentimenti e delle emozioni”; b) l’umanizzazione dei rapporti interpersonali; c) la conoscenza della pluralità delle “dominanze psicologiche”. Lo sappiamo bene, i “sentimenti e le emozioni” sono elementi importanti per ancorare il nuovo sapere. Se i messaggi che riceviamo non li generano, gran parte di ciò che ascoltiamo evapora. Questo perché la mente non può ritenere tutto ciò che sentiamo e vediamo, altrimenti esploderebbe. I rapporti interpersonali che si generano durante le pause, i trasferimenti e il “programma sociale” – cene, pranzi, pause caffè, visite guidate, ecc. – sono molto, molto importanti. Generano amicizie, collaborazioni, volontà di accrescere il proprio sapere, ampliamento degli orizzonti cognitivi. Frequentare altri partecipanti consente di rendersi conto che le “dominanze psicologiche” – associativa, manipolativa, positiva e affermativa – influenzano le modalità di apprendimento. Sono diverse, anche se nessuna è migliore delle altre. Perciò è utile che i concetti importanti che desideriamo tra-

Non perdiamo quello che di buono ci ha insegnato la pandemia, come la rivalutazione dei rapporti interpersonali sferire siano espressi in più modi al fine di renderli comprensibili a tutti coloro con i quali dialoghiamo. I convegni possono caratterizzare le nostre vite. Conobbi mia moglie durante un seminario. E conobbi la mia socia d’affari mentre gestivo sul Lago Maggiore il convegno dell’azienda russa della quale faceva parte. Desiderava sapere come facevo a prevedere le reazioni dei partecipanti benché provenienti da aree culturali diverse. Nacque in lei il desiderio di organizzare eventi, studiò, e in due anni diventò marketing communication manager della sua azienda per l’Eurasia. La pandemia ha dimostrato ancora una volta quanto siano importante i sentimenti che devono e possono essere generati durante i convegni. Ora riprendiamo il nostro lavoro tenendo presente che i convegni aggregano “persone”, non “partecipanti”, ricordando ai relatori di porre domande durante le loro presentazioni in modo da sviluppare sintonia cognitiva, e tenendo sempre presente che l’umanizzazione dei rapporti genera risultati molto, molto più elevati.

RODOLFO MUSCO pubblicista e meeting architect certificato Cmp, Cmm, Cme-it musco@motivationandevents.com

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L’evoluzione dei congressi medici Tempo di guardare oltre per gli eventi medici, con il ritorno dal vivo e tutto un nuovo bagaglio di esperienze. Dal digitale e verso la riforma Ecm, GSQI GEQFME PE JSVQE^MSRI QIHMGS WGMIRXMǻ GE$ di ALESSANDRA BOIARDI

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rovider Ecm e organizzatori congressuali non si sono mai fermati, nemmeno durante questo anno e mezzo di stop degli eventi in presenza. E ora che si torna in aula e nelle sale congressi, si tirano le somme per guardare oltre. Il digitale continuerà a essere protagonista della formazione medicoscientifica? Cosa sarà importante per riportare gli operatori in aula? Come cambierà il

ruolo dei provider? Perché oltre la pandemia, ci sono anche altre questioni aperte, come la riforma Ecm. RIPARTIRE E POI CAMBIARE Finalmente il semaforo è verde anche per il comparto della formazione medico-scientifica. Le zone bianche hanno di fatto anticipato la possibilità di organizzare eventi medici e


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corsi di formazione senza aspettare il primo luglio, quando cioè il decreto-legge del 18 maggio 2021 ha stabilito la riapertura per congressi e formazione anche nelle zone gialle. «Provider e organizzatori sono pronti, lo sono sempre stati»: non ha dubbi Alberto Iotti, coordinatore Gifes Gruppo Italiano Formazione Ecm in Sanità e responsabile provider Ecm di Federcongressi&eventi, a cui abbiamo chiesto di fare un bilancio degli ultimi 15 mesi e oltre. «Il nostro settore è fatto di gente abituata a tirarsi su le maniche e a non piangersi troppo addosso di fronte alle difficoltà, perché le difficoltà sono il nostro pane quotidiano, quindi sin da inizio pandemia ci siamo dati da fare lavorando sempre, seppur a basso reddito, per far fronte a tutta una serie di difficoltà. C’erano da riprogrammare gli eventi che venivano sospesi per le misure anti-contagio, approcciare nuove soluzioni, sviluppare competenze digitali fino ad allora poco sfruttate. E c’era anche il bisogno di orientarsi in mezzo a normative e leggi che, oltre a presentare tutta una serie di imprecisioni e incoerenze, rendevano totalmente impossibile reimpostare una programmazione. È doloroso dirlo, ma quando si è trattato di definire le riaperture del nostro settore le istituzioni si sono completamente dimenticate e questo ha determinato la perdita di una stagione in cui si sarebbe potuto lavorare in tutta sicurezza» ha spiegato Alberto Iotti. Un settore fatto di molta professionalità, quello degli eventi medico-scientifici, che ha forse pagato lo scotto, più di altri, di non essere mai stato sotto i riflettori. «Come Federcongressi&eventi ci siamo dati da fare

fino allo sfinimento, abbiamo sempre insistito su come la nostra professionalità, anche rispetto ad altre, ci avrebbe permesso di organizzare eventi sicuri e controllati» ha ricordato Iotti. Ora ripartire diventa quindi la prima vera sfida da vincere. «In questi mesi la riduzione dei costi è stata per molte aziende l’imperativo imprescindibile per restare in vita. Gli effetti sono stati pesanti, come la difficoltà di rinnovare i contratti a tempo determinato e la necessità di ricorrere alla cassa integrazione. Ora le stesse aziende si troveranno a ripartire con personale ridotto in un settore in cui il problema è sempre stato reperire personale qualificato. Un dettaglio non da poco se pensiamo che si tratta prevalentemente di piccole realtà imprenditoriali» ha concluso Iotti. IL FUTURO È INTENSO E RESILIENTE Con gli eventi live che ripartono e un anno e mezzo di digitale alle spalle, il settore fa un bilancio su quella che potremmo definire “eredità” della pandemia. «Da questo anno e mezzo di pandemia, la parola resilienza sarà il nostro patrimonio ereditario futuro. Il sapersi reinventare, il trovare nuove opportunità di mercato e il cavalcare l’onda del digitale ci ha fatto conoscere nuovi modi di erogare conoscenza, di entrare in contatto con gli operatori della salute per trasmettere contenuti in maniera comunque interattiva. Gli eventi residenziali torneranno a farla da padrone, attraverso il digitale potremo toccare in modalità ibrida molti più discenti. Vediamo un futuro molto intenso nei carichi di lavoro»: Tiziano Polledri, direttore generale di Pharma & Healthcare, gruppo Uvet, tira così

ALBERTO IOTTI coordinatore Gifes Gruppo Italiano Formazione Ecm in Sanità e responsabile provider Ecm di Federcongressi&eventi «Come Federcongressi&eventi ci siamo HEXM HE JEVI ǻRS EPPS WǻRMQIRXS EFFMEQS WIQTVI MRWMWXMXS WY GSQI PE RSWXVE TVSJIWWMSREPMXª ERGLI VMWTIXXS EH EPXVI GM EZVIFFI TIVQIWWS HM SVKERM^^EVI IZIRXM WMGYVM I GSRXVSPPEXM~

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TIZIANO POLLEDRI direttore generale di Pharma & Healthcare, gruppo Uvet n,PM IZIRXM VIWMHIR^MEPM XSVRIVERRS E JEVPE HE TEHVSRI EXXVEZIVWS MP HMKMXEPI TSXVIQS XSGGEVI MR QSHEPMXª MFVMHE QSPXM TMÄ HMWGIRXM :IHMEQS YR JYXYVS QSPXS MRXIRWS RIM GEVMGLM HM PEZSVS~

STEFANO MONTALBETTI amministratore delegato, Ceo & managing director di MZ Congressi n.P HIM RSWXVM GPMIRXM LE KMª QERMJIWXEXS PE ZSPSRXª HM XSVREVI MR TVIWIR^E ƾ XMEQS JEGIRHS XYXXS MP RIGIWWEVMS TIV XVERUYMPPM^^EVI M GPMIRXM WYPPE WMGYVI^^E HIKPM IZIRXM MR TVIWIR^E SPXVI GLI KEVERXMVI TIV PƶETTYRXS RIP GEWS RIJEWXS HM RYSZI SRHEXI HM GSRXEKMS HM VMGSRZIVXMVI KPM IZIRXM MR HMKMXEPM S MFVMHM~

DAVID GENAZZANI QEVOIXMRK I\IGYXMZI SǽGIV di BT Congress n6YIWXS YPXMQS ERRS I QI^^S LE MR KVER TEVXI VMZSPY^MSREXS MP RSWXVS QSHS HM PEZSVEVI I HM TIRWEVI KPM IZIRXM 'EWXM TIRWEVI GLI WMEQS TEWWEXM HEP HM IZIRXM QIHMGM MR TVIWIR^E E YR GIRXS TIV GIRXS XVE GSVWM I GSRKVIWWM WZSPXM MRXIVEQIRXI SRPMRI 6YIPPS GLI GM ETTEVI SVQEM GLMEVS ² GLI RIWWYRE HIPPI HYI QSHEPMXª ² HIWXMREXE E WSTTIVMVI EPPƶEPXVE~

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le somme per guardare al futuro e prosegue: «Siamo nuovamente e speriamo definitivamente ai nastri di partenza e i nostri corsi residenziali si stanno moltiplicando di giorno in giorno. Vediamo un futuro di ritorno a una nuova normalità che vedrà numeri più rilevanti rispetto al pre pandemia perché, se è vero che il digitale ha aiutato, la voglia del contatto umano si è fatta giorno dopo giorno, mese dopo mese sempre più forte. Noi siamo riusciti a operare full time nell’area Ecm e con una percentuale media di ore lavorate in area logistica del 65%, sicuramente il digitale ha chiesto un effort maggiore per rispondere alle esigenze qualitative dei discenti; ora nel ritorno alla normalità prevediamo una ripresa full time dei lavori a partire dal mese di settembre» ha spiegato Polledri. TORNARE DAL VIVO TRA SICUREZZA E SOSTENIBILITÀ Il ritorno degli eventi in presenza ha suscitato molto fermento. «Il 90% dei nostri clienti ha già manifestato la volontà di tornare in presenza» ha spiegato Stefano Montalbetti, amministratore delegato, Ceo & managing director di MZ Congressi. «Proprio in questi giorni abbiamo ricevuto la conferma di un grande congresso che si terrà a Monaco in autunno. Era posticipato dallo scorso anno e lo abbiamo previsto in presenza al cento per cento anche se già a settembre faremo il punto della situazione e, se necessario, saremo pronti a prevedere anche un format ibrido». ha precisato Montalbetti. Il ruolo del digitale a supporto dunque degli eventi dal vivo, per cui conterà molto il tema della sicurezza. «Oltre ad attivare tutti i protocolli necessari, effettuiamo l’analisi del rischio biologico dei nostri eventi con la matrice Dvre (la matrice di Federcongressi&eventi per calcolare il rischio di contagio per uno specifico evento, ndr). Stiamo facendo tutto il necessa-

rio per tranquillizzare i clienti sulla sicurezza degli eventi in presenza, oltre che garantire per l’appunto, nel caso nefasto di nuove ondate di contagio, di riconvertire gli eventi in digitali o ibridi» ha continuato Montalbetti. E, altro tema cruciale degli eventi medici della cosiddetta “nuova normalità” è anche la sostenibilità. «La sostenibilità per noi era già un tema importante, oggi ancora più “caldo” per molteplici aspetti. L’utilizzo di mezzi di trasporto ecologici, materie prima a chilometro zero, allestimenti green sono tutti aspetti da considerare, e ancor prima quello del recupero del cibo. Per questo aderiamo a Food for Good (il progetto di recupero degli alimenti non consumati durante gli eventi di Federcongressi&eventi in collaborazione con le Onlus Banco Alimentare ed Equoevento e destinati a enti caritatevoli, ndr)» ha concluso Montalbetti. EREDITÀ DIGITALE Come abbiamo visto, la questione aperta è anche su come e se i nuovi format digitali si integreranno con gli eventi residenziali. Certo, l’ibrido da questo punto di vista offre la possibilità di unire le due cose, virtuale e in presenza (per approfondimenti vi rimandiamo al dossier sugli eventi ibridi di questo numero). Ma è sempre la soluzione migliore? «Questo ultimo anno e mezzo ha in gran parte rivoluzionato il nostro modo di lavorare e di concepire gli eventi. Basti pensare che siamo passati dal 95% di eventi medici organizzati in presenza a un cento per cento tra corsi e congressi svolti interamente online. Quello che ci appare ormai chiaro è che nessuna delle due modalità è destinata a sopperire all’altra» ha spiegato David Genazzani, marketing executive officer di BT Congress, che continua: «Al contrario, la formula “fully virtual” si è dimostrata particolarmente vincente se applicata a determinate tipologie d’e-


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vento. In particolar modo, gli eventi formativi di piccole e medie dimensioni, con un massimo 150 partecipanti, hanno ottenuto ottimi risultati in termini di partecipazione online e di Roi. A giocare un ruolo fondamentale in questo senso ha contribuito senza dubbio il format che prevedeva lezioni online in diretta con focus su argomenti molto specifici e della durata di massimo novanta minuti. Una formula apprezzata dalla maggior parte dei partecipanti proprio per le molteplici opportunità che offre, ovvero poter rimanere aggiornati, avendo anche la possibilità di interagire con i relatori, risparmiando al contempo soldi e tempo» ha concluso Genazzani. La complementarietà di digitale e residenziale porta anche a un nuovo modo di fruire i contenuti, come ha affermato Cristina Recalcati, amministratore unico del provider Infomed, parlando di «democratizzazione della conoscenza, che può aprire in futuro più collaborazioni, che potranno proseguire su vari canali e sul quale il digitale consentirà di ottimizzare le distanze, i tempi e i costi pur salvaguardando l’incontro e l’esperienza dell’evento fisico, molto importante per suggellare e migliorare i lavori in team. Il digitale ha rafforzato il concetto di archivio, ma con un’accezione legata alla diffusione verso molti. Questo, soprattutto nel campo della salute, vuol dire aprire argomenti non solo agli specialisti di determinate patologie, ma a tutti gli operatori sanitari per una maggiore conoscenza o possibilità di approfondimento per tutti. La comunità scientifica non può che beneficiare di questo allargamento e diffusione delle conoscenze, in quanto abbiamo appurato in questo periodo come la base della scienza sia l’evidenza e più una comunità scientifica è vasta più numerosi sono i dati di real life che consentono di migliorare percorsi clinici e assistenziali al passo con i tempi» ha concluso Recalcati.

IL RUOLO DEI PROVIDER Il cambiamento degli eventi medici parte dalla digitalizzazione, ma offre spunti anche per riflettere sul ruolo stesso del provider. «Dal punto di vista organizzativo, dobbiamo abbracciare sempre più il cambiamento senza timore, sfruttare gli strumenti tecnologici, essere pronti a modificare in corsa l’organizzazione di un evento da residenziale alla modalità online. Il fine è quello di garantire agli operatori sanitari la massima diffusione dei contenuti, permettendo loro di ritornare a confrontarsi, incontrarsi, condividere esperienze innovative anche durante gli eventi in presenza» ha spiegato Susanna Priore, presidente dell’associazione nazionale di provider Ecm Quality Network, secondo cui la pandemia è stata anche un momento importante di riflessione. «Ritengo che tutti noi abbiamo avuto evidenza del fatto che i provider che meglio hanno impattato il mercato della formazione in tempo di pandemia, sono quelli che da anni avevano in mano la progettazione vera delle proprie attività, con capacità progettuale autonoma e figure professionali in grado di valutare rapidamente il fabbisogno formativo e trasformarlo in progetti e modelli di formazione, scegliendo gli opinion leader più indicati per lo specifico obiettivo di aggiornamento. È indubbio che il provider, per svolgere questo ruolo di maggiore propositività e autonomia progettuale, abbia bisogno di nuove competenze e di figure professionali specifiche. È per questo motivo che come associazione abbiamo costruito un percorso di formazione per il responsabile formativo – progettista di formazione Ecm raccogliendo le raccomandazioni dei soggetti istituzionali preposti. Tale progetto è precursore della certificazione delle competenze di questa figura professionale, prevista tra le altre come requisito indispensabile per l’accreditamento dei provider Ecm» ha concluso Priore.

CRISTINA RECALCATI amministratore unico di Infomed n.P HMKMXEPI LE VEǺSV^EXS MP GSRGIXXS HM EVGLMZMS QE GSR YRƶEGGI^MSRI PIKEXE EPPE HMǺYWMSRI ZIVWS QSPXM 6YIWXS WSTVEXXYXXS RIP GEQTS HIPPE WEPYXI ZYSP HMVI ETVMVI EVKSQIRXM RSR WSPS EKPM WTIGMEPMWXM HM HIXIVQMREXI TEXSPSKMI QE E XYXXM KPM STIVEXSVM WERMXEVM TIV YRE QEKKMSVI GSRSWGIR^E S TSWWMFMPMXª HM ETTVSJSRHMQIRXS TIV XYXXM~

SUSANNA PRIORE presidente dell’associazione Ecm Quality Network n)EP TYRXS HM ZMWXE SVKERM^^EXMZS HSFFMEQS EFFVEGGMEVI WIQTVI TMÄ MP GEQFMEQIRXS WIR^E XMQSVI WJVYXXEVI KPM WXVYQIRXM XIGRSPSKMGM IWWIVI TVSRXM E QSHMǻGEVI MR GSVWE PƶSVKERM^^E^MSRI HM YR IZIRXS HE VIWMHIR^MEPI EPPE QSHEPMXª SRPMRI~

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OLTRE LA PANDEMIA, LA RIFORMA ECM In questi mesi si è avviata una prima fase di analisi che porterà verso la riforma dell’Educazione Continua in Medicina. Una riforma che arriverà non prima del prossimo anno – a oggi non c’è un orizzonte temporale preciso –, e che dovrebbe portare a una revisione piuttosto profonda del sistema Ecm, andando anche a regolamentare le modalità emerse dalle esperienze attuali sul fronte digitale. Intanto, quello che è stato avviato è un lungo lavoro preliminare da parte della Commissione nazionale Ecm, che se ne sta occupando con una sottocommissione dedicata, per raccogliere suggerimenti e indicazioni da parte di tutti gli interlocutori coinvolti. «In questa fase, anche noi come Gifes abbiamo già avviato tavoli di lavoro per discutere della riforma Ecm» ha spiegato Iotti, a cui torniamo per capire di più sulla riforma.

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Il sistema Ecm, lo ricordiamo, è nato nel 2002, come «processo con cui il professionista della salute si mantiene aggiornato per rispondere ai bisogni dei pazienti, alle esigenze del Servizio sanitario e al proprio sviluppo professionale» per riprendere la stessa definizione di Agenas, agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ossia l’ente che tiene la banca dati dei provider accreditati per gli eventi Ecm. «Questi anni sono serviti a fare crescere culturalmente tutte le parti in gioco, ma è tempo di fare un passo avanti» secondo Iotti, che entrando nel merito della riforma ha spiegato come i temi principali da affrontare siano diversi e tra questi cita la l’importanza della rispondenza dell’offerta formativa alle esigenze degli operatori sanitari. Secondo Iotti ci dovrà essere una maggiore coerenza tra la domanda e l’offerta formativa: «Oggi la formazione è sbilanciata, c’è grande abbondanza formativa su alcune tematiche, spesso quelle su cui si concentrano le sponsorizzazioni, e scarsità di offerta formativa in altri ambiti. Questo accade soprattutto perché non esiste un ciclo di raccolta, analisi e diffusione dell’informazione, che invece dovrebbe partire dall’ascolto dei bisogni assistenziali dei pazienti, passare dalla conseguente definizione strutturata delle esigenze degli operatori sanitari per potere infine definire le priorità formative a livello nazionale». La conseguenza di questo ciclo virtuoso sarebbe una copertura più omogenea delle discipline mediche e quindi la possibilità per tutti gli operatori sanitari di accedere a un’offerta formativa più adeguata alle loro reali esigenze. Un altro punto importante riguarda il ruolo del provider Ecm: «Oggi al provider mancano diversi elementi importanti per svolgere il proprio servizio che, non va dimenticato, è un servizio pubblico: informazioni su cui impostare la propria offerta formativa, canali di diffusione, strumenti per agevolare e snellire la propria attività e facilitare l’accesso alla formazione da parte dei fruitori. Se pensiamo semplicemente alla registrazione dei dati degli utenti agli eventi, attualmente continuamente duplicati, come non pensare che con un semplice codice univoco per ciascun operatore tutto ciò si eviterebbe? Il sistema attuale è inoltre carente sotto il profilo meritocratico. Crediamo che da questo punto di vista sarebbe importante, oltre che giusto, incentivare i provider che lavorano sulle priorità, così come allo stesso modo premiare gli operatori sanitari che realmente si aggiornano» ha precisato Iotti. Altri punti importanti della riforma dovrebbero riguardare secondo Iotti gli sponsor «il cui ruolo andrebbe ridefinito anche con maggiori diritti, se pur in maniera dichiarata, trasparente e accettabile» così come la semplificazione dei contratti che oggi, conclude Iotti, «sono spesso non conformi alla normativa e poco chiari sui rispettivi ruoli di provider e sponsor».


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Dalla tecnologia agli eventi formativi In&fo&med progetta e realizza ogni tipo di evento medico formativo. Un provider capace di gestire le tecnologie più avanzate per proporre soluzioni digitali innovative, con uno sguardo sempre EXXIRXS EP GEQFMEQIRXS I EPPI RYSZI WǻHI di ALESSANDRA BOIARDI

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a oltre un decennio, Infomed, provider standard accreditato dal 17 luglio 2013, è il partner ideale per la progettazione e la realizzazione di eventi formativi di ogni tipologia, dall’organizzazione di congressi all’ideazione, pianificazione e realizzazione di eventi Ecm (residenziali, Fad, Formazione Sul Campo), dalla gestione di associazioni e società medico-scientifiche allo sviluppo e supporto di studi osservazionali, senza dimenticare l’editoria medica e la comunicazione medico-scientifica.

Il digitale è sempre stato parte integrante del modus operandi di Infomed, anche prima della pandemia. Certo, l’esperienza del tutto imprevedibile del Covid-19 ha rafforzato la flessibilità dell’impresa, che da subito ha suggerito alle società scientifiche l’adozione di portali ad hoc, per trasferire sia l’ambito della comunicazione sia quello della formazione verso i diversi target. Ne sono un esempio l’Italian Respiratory Network e il Siaaic Channel. A emergere è un’ottica sempre più multidisciplinare, con il digitale che allarga realmente la comunità dei partecipanti – con il cinquanta per cento degli aderenti appartenenti a differenti specialità mediche –, il che dimostra come l’interesse sia veramente trasversale tra le varie professionalità coinvolte. È altresì forte l’orientamento formativo che Infomed rivolge alla classe medica sull’utilizzo della telemedicina quale modalità sempre più in evidenza. È un ambito, quest’ultimo, sul quale è importante soffermarsi per comprendere a fondo come utilizzare al meglio le sue declinazioni: televisita, teleconsulto, videoconsulto, e così via. IL FUTURO DIGITAL DEGLI EVENTI FORMATIVI In particolare il Siaaic Channel ha saputo declinare l’annuale congresso in una serie di format programmati su diversi mesi, che hanno portato al consueto aggiornamento degli specialisti attraverso metodologie comunicative differenti, come il Tg scientifico, o l’incontro con l’esperto. Il Siaaic Channel è dunque l’emblema della trasformazione del congresso associativo medico in un canale digitale, che ha permesso la creazione di una nuova comunità scientifica ampliata a diversi stakeholder. Da qui l’impegno che Infomed rivolge all’identificazione di nuovi strumenti alternativi per la formazione, con la riapertura agli eventi residenziali e ibridi. Un’impresa instancabilmente attenta ai cambiamenti, con un piede sempre calato nel futuro prossimo. indirizzi a fine rivista

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hot topics

COVER STORY ECM E CONGRESSI MEDICI

Tecnologia per l’e-learning )MǺIVIRX ;IF WZMPYTTE TVSHSXXM HMKMXEPM HIHMGEXM EPPE JSVQE^MSRI .P WYS ǻSVI EPPƶSGGLMIPPS ² -MTTSGVEXIW PE TMEXXEJSVQE GLI KIWXMWGI IVSKE I GIVXMǻGE UYEPWMEWM XMTSPSKME HM IZIRXS JSVQEXMZS I PIEVRMRK VIWMHIR^MEPI I FPIRHIH * JE ERGLI QSPXS HM TMÄ di ALESSANDRA BOIARDI

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i occupa di e-learning da vent’anni, ha acquisito grande esperienza sul campo e ancora oggi fa di ricerca & sviluppo il suo lavoro quotidiano. Different Web è l’esempio concreto di come, quando si tratta di innovazione digitale, niente può essere improvvisato. I suoi prodotti digitali sono studiati ad hoc per andare incontro alle specifiche esigenze dei provider nella formazione continua in medicina (Ecm), e non solo. Fiore all’occhiello di Different Web è la piattaforma proprietaria Hippocrates, che vanta numeri importanti: oltre diecimila corsi erogati, più di cento provider clienti, oltre un milione di operatori sanitari registrati. Anche dPlayer è un servizio di Different Web, che permette di trasformare e pubblicare online tutti i contenuti formativi di ogni congresso o evento di formazione residenziale.

SU MISURA DEI PROVIDER «Hippocrates è frutto di tutta la nostra esperienza, che nel tempo ci ha permesso di sviluppare e implementare questa piattaforma,

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unica nel suo genere, che consente di gestire, erogare e certificare qualsiasi programma formativo, siano eventi sincroni o asincroni, in modalità e-learning, residenziale o blended, mixando quindi format digitali e in presenza» spiega Cristiano Montorio, titolare di Different Web. È conforme e aggiornata a tutte le normative che regolano la formazione continua: il provider personalizza interamente l’esperienza del discente il quale, attraverso la piattaforma, segue il suo percorso formativo sino al conseguimento della certificazione. «Siamo stati i primi in Italia a realizzare un sistema proprietario che accogliesse le specifiche esigenze del settore Ecm. Siamo cresciuti di anno in anno e ora con il nostro team di 15 persone posso orgogliosamente affermare che siamo un punto di riferimento nel mondo degli eventi e dei congressi per quanto riguarda consulenza e assistenza nello sviluppo di progetti formativi digitali – ha continuato Montorio –. Questo non ci ha portato certo a fermarci, anzi: proprio nell’ultimo biennio stiamo consolidando nuovi modelli organizzativi e di business in linea con i nuovi paradigmi dello sviluppo del digitale. E abbiamo colto l’esigenza di sempre maggiore sicurezza e protezione in materia di dati e informazioni, per questo stiamo acquisendo anche la certificazione Iso 27001». indirizzi a fine rivista


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MZC riparte dagli eventi sicuri 1S WXEǺ HM 2> (SRKVIWWM ² TVSRXS E XSVREVI E WSVVMHIVI W¶ ERGLI HMIXVS PE QEWGLIVMRE M VMTEVXI ǻ REPQIRXI GSR GSRKVIWWM IH IZIRXM MR TVIWIR^E TYRXERHS WY WMGYVI^^E I WSWXIRMFMPMXª

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al primo luglio congressi ed eventi possono riprendere in presenza. Una notizia che lo staff di MZ Congressi (MZC) ha accolto con entusiasmo, pronto a sorridere anche dietro la mascherina per offrire tutta la professionalità, efficienza, disponibilità e attenzione ai dettagli che da sempre contraddistinguono la società. Oltre ai protocolli di sicurezza standard previsti, che includono mascherina, gel disinfettante, distanziamento fisico e così via, MZ Congressi ha scelto di offrire ancora più sicurezza, effettuando per ogni congresso ed evento l’analisi del rischio biologico con la matrice Dvre. Si tratta del “Documento di Valutazione Rischio biologico Evento” sviluppata da Federcongressi&eventi, che permette di calcolare il rischio previsto di ogni evento e di conseguenza di implementare tutte le misure necessarie al fine di mantenerlo il più basso possibile. Lo stesso Mauro Zaniboni, presidente e fondatore di MZC, ha coordinato i lavori del gruppo di Federcongressi&eventi sul Dvre e partecipa ora al team preparatorio della prassi ufficiale di Uni, l’ente italiano di normazione, che è in fase di pubblicazione.

CONGRESSI SEMPRE PIÙ SOSTENIBILI Un indirizzo sostenibile degli eventi è già da alcuni anni l’obiettivo di MZC, che si occupa di tutti gli aspetti della sostenibilità di un evento: ambientali, sociali ed economici. Un’attenzione costante anche grazie alla formazione dello staff, che sin dalla pratica quotidiana in ufficio ha fatto proprie alcune buone pratiche come l’utilizzo di acqua fornita a ogni collaboratore in bottiglie di vetro, la raccolta differenziata e il riciclo completo dei rifiuti e può contare su incentivi per l’utilizzo dei mezzi pubblici ed ecologici. Inoltre, in questi ultimi mesi, le procedure operative di MZC sono state ulteriormente revisionate e integrate in visione di una maggiore sostenibilità, portando a dare sempre più importanza anche alla comunicazione verso clienti e committenti, perché questi aspetti vengano sempre più considerati e utilizzati negli eventi organizzati da MZC.

di ALESSANDRA BOIARDI

indirizzi a fine rivista

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hot topics

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Meeting al TOP

Eleganza, fascino e qualità per un simbolo della migliore L¿XIPPIVMI MXEPMERE 1ƶ-SXIP (IRSFMS HIM )SKM VEǽREXS I MGSRMGS resort della riviera ligure di Levante, è un punto di riferimento per un’utenza, leisure e Mice, alla ricerca dell’eccellenza di ANDREA MATTEUCCI

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spitalità, stile, storia, qualità: si trova in queste poche parole la “summa” dell’Hotel Cenobio dei Dogi, icona a quattro stelle dell’hôtellerie leisure e Mice del Levante ligure, posta nella bella cittadina di Camogli e affacciata sul mare. Un resort elegante incastonato in un contesto paesaggistico unico, abbracciato da un parco con pini secolari e da un bel giardino, con standard di alto livello che si palesano sia nel completo bouquet di servizi offerti sia nell’estrema attenzione ai presidi sanitari dovuti all’emergenza Covid-19. Un protocollo attento, rigido e completo quello voluto dal management dell’hotel, volto a garantire la massima sicurezza, anche fisica, grazie agli ampi e numerosi spazi disponibili, e alla costante sanificazione di tutti gli ambienti esterni e interni, comuni e non, per garantire agli ospiti soggiorni e occasioni di lavoro in assoluta serenità. Le camere sono cento, raffinate, di charme e affacciate direttamente sul mare o con vista sul vicino promontorio di Portofino. Si suddividono tra standard, classic e suite e sono tutte accomunate da comfort e dotazioni di livello superiore; le soluzioni estetiche e di arredamento sono differenti, così come lo sono le cromie interne. Per tutte, è evidente il pregio delle soluzioni proposte e la forte personalità dell’insieme, che rimandano direttamente a stile, garbo e glamour del migliore made in Italy. FOOD PROTAGONISTA Del Doge e La Playa (aperto nella sola stagione estiva, da maggio a settembre) sono i nomi dei due ristoranti, che presentano sia le suggestioni proprie di una vista mozza-

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ECM E CONGRESSI MEDICI

fiato sul mare sia quelle di una gastronomia particolarmente curata, fatta di gusto e qualità delle materie prime: la cucina presenta ricette internazionali così come quelle della tradizione locale in sale e ambienti eleganti e accoglienti, location perfette per pranzi di lavoro e cene di gala di sicuro effetto. Glamour, appeal e qualità pronti ad accogliere fino a duecento persone per un set, quello degli ambienti dei due ristoranti, che si presenta perfetto sia per contest gastronomici per attività di incentivazione e team building sia per lezioni di cooking sotto l’attenta regia del talentuosi chef dell’hotel. LA VERSATILITÀ PRIMA DI TUTTO Ma l’Hotel Cenobio dei Dogi è anche la soluzione ideale per meeting, convegni ed eventi professionali destinati a un numero importante di partecipanti come a platee più riservate. Un vero e proprio centro congressi interno si presta a qualunque tipo di occasione di lavoro: gli ambienti interni posseggono doti di versatilità che permettono volumi, set-up e soluzioni diverse e la dotazione tecnologica è completa e all’avanguardia. Sei sono le sale disponibili, per una capienza minima di dieci persone sino a una massima di duecento, ospitata nel Salone a Mare; sono spazi, dotati di luce naturale, polifunzionali, configurabili quindi per qualsiasi esigenza. A tutto ciò si affianca un qualificato team tecnico e congressuale dedicato, un servizio di hostess qualificato, diversi ambienti indoor e outdoor per l’accoglienza e la registrazione degli ospiti e per l’esposizione di prodotti, un bar interno per coffee break e welcome cocktail ed elegan-

ti e suggestive terrazze con vista sul mare. Notevoli e di diverso tipo, infine, le possibilità per momenti post congress all’insegna del benessere e del riposo, alla fine di una lunga e intensa giornata di lavoro: a pochi passi dall’hotel una esclusiva spiaggia privata, circondata dal verde della vegetazione, dispone per i suoi ospiti di un servizio di lettini e ombrelloni, così come è presente una piscina con acqua di mare, perfetta per il relax, il riposo e, ovviamente, il nuoto. E non manca neppure, per il pieno well being, la Doge Beauty Spa, intima e raccolta, ma dotata di un ventaglio di trattamenti e massaggi personalizzati completo e altamente professionale. Un’offerta davvero completa, quella proposta dall’Hotel Cenobio dei Dogi cui si aggiunge, su richiesta, l’organizzazione di ulteriori attività esclusive e di forte interesse quali, per esempio, serate al teatro storico di Camogli, trattamenti osteopatici, lezioni di pilates, escursioni in barca per andare alla scoperta delle meravigliose baie nascoste della riviera di Levante e immersioni subacquee nei fondali dell’area marina protetta di Portofino; località, insieme alle vicine Cinque Terre, di rara suggestione.

Hotel Cenobio dei Dogi Camogli (Ge) Numero totale camere: 100 | Ristoranti: 3 | Posti: 200 presso il ristorante principale | Sale meeting: 6 | Capienza sala maggiore: 200 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | Possibilità organizzazione post congress

indirizzi a fine rivista

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Se il distanziamento sociale richiede maggior spazio “pro-capite”, i poli fieristici e i grandi centri congressi sono pronti per la ripartenza, con strutture che nel frattempo si sono adeguate alle nuove dinamiche di mercato


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La strategia della crisalide . KVERHM GIRXVM GSRKVIWWYEPM I ǻIVMWXMGM GEZEPGERS PE VMTVIWE HIP WIXXSVI MR TVMQE PMRIE KVE^MI EPPƶMRZIWXMQIRXS HIPPI TVSTVMI VMWSVWI MR VMEREPMWM I EHIKYEQIRXS HIPPI WXVYXXYVI EPPI HMREQMGLI HM GEQFMEQIRXS MQTSWXI HEP QIVGEXS MR UYIWXS PYRKS TIVMSHS di NICOLETTA TOFFANO

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n crollo del fatturato del 79% per la crisi Covid-19: è questo l’impatto rilevato dall’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi-Oice nel 2020 sul mercato Mice. La drastica riduzione delle attività dell’intera meeting industry è la responsabile del disastroso calo di fatturato delle sedi, le più danneggiate tra le varie imprese turistiche. E aggiunge Alessandra Albarelli, presidente di Federcongressi&eventi: «La grave crisi del settore emergerà a breve anche dai bilanci di tutte le aziende coinvolte nella filiera dei congressi e degli eventi, e non solo delle sedi. Dopo oltre un anno di chiusura e ristori inadeguati è della massima urgenza che il governo definisca i criteri per gli interventi

sino a ora previsti, un fondo dedicato per il settore per il 2021 e la pianificazione urgente della ripresa per un comparto che genera un indotto fondamentale per i territori». Hanno infatti tutti il segno negativo i Kpi (gli indicatori di performance) monitorati da Aseri-Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e pubblicati nello studio di settore promosso da Federcongressi&eventi. I numeri riportati illustrano che in Italia nel 2020 si sono svolti 69.880 eventi in presenza, con un drammatico -83,8% rispetto al 2019. Negativi anche il numero delle presenze e delle giornate di attività delle sedi. Le presenze sono infatti state 5.847.330 (-86,5%) e


SPAZI XL E OUTDOOR

Bologna Exhibition Hall

East End Studios

Porto Antico di Genova

le giornate di attività al netto di allestimenti e disallestimenti sono state 95.020 (-84,5%). I dati riepilogati nello studio sono stati raccolti attraverso un questionario distribuito online a 5.456 sedi congressuali operanti in Italia a cui ha risposto circa il dieci per cento delle strutture (546). Una ulteriore analisi ha illustrato che le risposte sono pervenute da sedi che statisticamente hanno un numero complessivo di posti offerti maggiore rispetto a quello delle sedi non rispondenti. E proprio a queste strutture “XL” è dedicato il nostro dossier: abbiamo parlato con i responsabili di grandi centri congressuali e fieristici, che ci hanno illustrato le loro attività di questi lunghi mesi grazie alle quali la meeting industry, sebbene tra mille difficoltà, ha potuto mantenere un barlume di vita. È per questo che oggi possiamo avere fiducia nella ripartenza: abbiamo constatato che molti interlocutori hanno portato avanti la strategia della “crisalide”: durante il periodo in cui tutto si è fermato, all’interno di sedi che dall’esterno apparivano senza vita, hanno invece riorganizzato tutte le proprie cellule perché all’arrivo della nuova stagione, spiegasse le ali una nuova farfalla pronta ad affrontare il mercato e le nuove caratteristiche della domanda. EVOLUZIONE DEGLI SPAZI Molte le novità strutturali messe in campo dai centri congressuali: a Trieste a fine agosto il successo di Esof 2020 (EuroScience Open Forum) ha varato il nuovo centro congressuale a Porto Vecchio: un progetto da 13 milioni di euro finanziato da una cordata di 75 imprese italiane che ha rappresentato la rinascita dell’intera area. È tra i maggiori auditorium del Nord-Est d’Italia con 1.856 posti, a cui si

aggiungono cinque sale per una capienza di 2.770 posti, un’area espositiva di cinquemila metri quadrati, un grande foyer con bar, cucine e un’ampia terrazza vista mare. Più a ovest, a Padova, entro fine anno sarà inaugurato il nuovo centro congressi firmato dall’archistar Kengo Kuma: collegato a Fiera Padova vanterà una plenaria da 1.600 posti, una seconda sala da mille e diverse opportunità di breakout room, spazio catering, spazio espositivo, per un totale di oltre 3.500 posti. Importanti novità anche a Bologna Congressi, il braccio Mice di Bologna Fiere, che lancia la nuova exhibition hall: tremila metri quadrati all’interno del Volvo Congress Center, impreziositi da due giardini esterni; essendo direttamente collegata al Palazzo dei Congressi e all’Ex-Gam, innalza l’offerta complessiva del polo congressuale a diecimila metri quadrati. Non solo nuove sedi, ma anche importanti operazioni di rinnovo, come quella di Firenze Fiera: «Presso la Fortezza da Basso – illustra il presidente Lorenzo Becattini – è stato terminato il primo lotto di restauri mentre il padiglione Cavaniglia verrà ampliato e il padiglione Machiavelli subirà interventi di rifunzionalizzazione a fini fieristici. A fine anno terminerà la profonda operazione di restyling del Palazzo degli Affari: un perfetto mix fra alta tecnologia, innovazione, impiego di risorse rinnovabili, ottimizzazione spaziale e funzionale e godrà anche di una terrazza panoramica. Invece al Palazzo dei Congressi, nell’ottocentesca Villa Vittoria, 14 artisti toscani hanno concesso in comodato gratuito le loro opere per aggiungere cultura e bellezza ai nostri spazi. È l’inizio di un aumento di valore di questi ambienti a vantaggio di una maggiore integrazione di Firenze Fiera con il tessuto culturale della città e del territorio».

ALESSANDRA ALBARELLI presidente di Federcongressi&eventi n1E KVEZI GVMWM HIP WIXXSVI IQIVKIVª E FVIZI ERGLI HEM FMPERGM HM XYXXI PI E^MIRHI GSMRZSPXI RIPPE ǻPMIVE HIM GSRKVIWWM I HIKPM IZIRXM I RSR WSPS HIPPI WIHM~

LORENZO BECATTINI presidente Firenze Fiera n& ǻRI ERRS XIVQMRIVª PE TVSJSRHE STIVE^MSRI HM VIWX]PMRK HIP 5EPE^^S HIKPM &ǺEVM YR TIVJIXXS QM\ JVE EPXE XIGRSPSKME MRRSZE^MSRI MQTMIKS HM VMWSVWI VMRRSZEFMPM SXXMQM^^E^MSRI WTE^MEPI I JYR^MSREPI KSHVª ERGLI HM YRE XIVVE^^E TERSVEQMGE~

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SPAZI E OUTDOOR

FABRIZIO CONTE responsabile marketing e comunicazione Fiera Milano Congressi n.R UYIWXM QIWM EFFMEQS PEZSVEXS EP 2M(S GSR PE RYSZE JEGGMEXE 3SVH PƶEPPIWXMQIRXS HM WIM RYSZI WEPI TIV YPXIVMSVM XVIQMPE TSWXM PE GVIE^MSRI HM XIEXVM HMKMXEPM I PE VIEPM^^E^MSRI HIPPƶEGGIWWS E (MX]1MJI I TSM IRXVERHS RIPPE GSQTEKMRI HM 2MPERS 5EVXRIVW EFFMEQS HEXS ZMXE EP GSRZIRXMSR FYVIEY YǽGMEPI HIPPE GMXXª HM 2MPERS~ FIera Milano Congressi

Non solo quindi lavori strutturali, ma anche più coinvolgimento e relazione con il territorio: «In questi mesi – conferma Fabrizio Conte, responsabile marketing e comunicazione di Fiera Milano Congressi – abbiamo lavorato al MiCo con la nuova facciata Nord, l’allestimento di sei nuove sale per ulteriori tremila posti, la creazione di teatri digitali e la realizzazione dell’accesso a CityLife e poi, entrando nella compagine di Milano&Partners, abbiamo dato vita al convention bureau ufficiale della città di Milano. La partita è per un mondo sempre più sostenibile e attento ai bisogni di tutti; una sfida che non vinceremo da soli». QUESTIONE DI CONTATTI Durante la pandemia molti grandi centri congressuali e fieristici, grazie ai loro immensi spazi e in un’ottica di impegno sociale verso la collettività, hanno svolto un ruolo fondamentale per il mantenimento di servizi indispensabili: sono diventati aule di tribunale, sedi per le riunioni istituzionali, e soprattutto hub sanitari; esempio ne è il centro vaccinale realizzato nel padiglione Jean Nouvel di Genova, uno tra i più grandi d’Italia. Altra importante attività in questi ultimi quattrocento giorni è stata il mantenere i contatti con i clienti, rassicurandoli e rendendosi disponibili a mille soluzioni: «Un lavoro estenuante perché svolto senza alcuna certezza – racconta Stefania De Toni, responsabile area congressi ed eventi Fiera di Padova –. Durante lo scorso anno ci siamo impegnati a spostare gli eventi già in calendario nella speranza che ogni cosa si risolvesse in qualche mese. Poi i nuovi Dpcm e fino a oggi

l’incertezza sulla ripresa: dei sei eventi internazionali programmati nel 2020, qualcuno è slittato al 2021 ma, proprio in questi giorni, dopo mille rinvii, abbiamo avuto la disdetta del congresso sulla rianimazione da parte di una primaria società scientifica internazionale. Da parte governativa colpire gli eventi dei medici, categoria di partecipanti tutti vaccinati, rappresenta l’apice dell’incomprensione del lavoro svolto dai professionisti del Mice: una vera perdita per tutta la società. A settembre, invece, seguendo tutte le procedure Federcongressi, siamo riusciti a realizzare una convention legata al mondo della letteratura, con 3.500 convenuti prima che il nuovo stop bloccasse di nuovo ogni attività. Oggi i clienti continuano a chiedere preventivi, siamo impegnati nella promozione del nuovo centro congressi e nell’organizzazione di eventi culturali e medici». Della stessa difficoltà ci parla Marco Milana, direttore generale degli East End Studios di Milano: «Abbiamo utilizzato strumenti come newsletter e azioni di marketing mirate alla nostra clientela, comunicando le offerte per il mercato digitale e sottolineando il nostro impegno sul tema della sostenibilità grazie alla partnership con Lifegate. Ci stiamo preparando a ospitare un importante congresso medico-scientifico nazionale e abbiamo a calendario numerosi altri eventi, la cui conferma resta ancora subordinata all’incertezza di quest’ultimo periodo». Flessibilità e condivisione è stata la linea comunicativa perseguita da Fiera Milano spiega ancora Fabrizio Conte: «Abbiamo seguito una tradizione artigianale: abbiamo cioè dialogato con tutti i nostri clienti personalmente, raccontando schiettamente come

1* 87&8*,.* )*. Ƹ:.(.3. ). (& &ƹ PALAZZO DEI CONGRESSI )*11& CITTÀ DI LUGANO 1E QIIXMRK MRHYWXV] EGGIPIVE TIV PE WYE VMTVIWE MR WMGYVI^^E ERGLI MR ZM^^IVE HEP QIWI HM KMYKRS SKRM (ERXSRI LE EYXSVM^^EXS XVI IZIRXM TMPSXE XVE PI XVIGIRXS I PI WIMGIRXS TIVWSRI GSR PƶSFMIXXMZS HM VMTEVXMVI HE PYKPMS GSR KPM IZIRXM ǻRS E XVIQMPE TIVWSRI I HE WIXXIQFVI GSR UYIPPM ǻRS E HMIGMQMPE 8LI 8IR [MWW (SRZIRXMSR (IRXVIW YRƶEPPIER^E RE^MSREPI XVE M HMIGM TMÄ KVERHM GIRXVM GSRKVIWWM LE PERGMEXS E UYIWXS TVSTSWMXS YRE GEQTEKRE SRPMRI ZSPXE E WIRWMFMPM^^EVI PƶSTMRMSRI TYFFPMGE WYPPE MQQMRIRXI VMTVIWE HIKPM IZIRXM MR TVIWIR^E & MPPYWXVEVGM PE WMXYE^MSRI IPZIXMGE ² EGLE ZSR 'ÇVIR VIWTSRWEFMPI HIP 5EPE^^S HIM (SRKVIWWM HIPPE GMXXª HM 1YKERS YRE WXVYXXYVE GLI ERGLI RIKPM WGSVWM QIWM RSR WM ² QEM JIVQEXE HE YR PEXS QMKPMSVERHS PE GSQYRMGE^MSRI I PE TVIWIR^E SRPMRI HEPPƶEPXVS PEXS VMGSRZIVXIRHSWM GSQI WIHI HM HMǺIVIRXM

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XMTSPSKMI HM IZIRXM n)MWTSRMEQS HM WTE^M TMÄ EQTM VMWTIXXS EH EPXVI WEPI HIPPE GMXXª I EFFMEQS TSXYXS SWTMXEVI EXXMZMXª GLI LERRS EZYXS PYSKS ERGLI HYVERXI M QSQIRXM HM PSGOHS[R GSQI TIV IWIQTMS PI VMYRMSRM HIP (SRWMKPMS GSQYREPI PI WIWWMSRM HIP 5EVPEQIRXS GERXSREPI M TVSGIWWM HM HMZIVWM 8VMFYREPM I MP GIRXVS ZEGGMRE^MSRM~ ,VE^MI TSM EPPE GSPPEFSVE^MSRI GSR TEVXRIV XIGRMGM WSRS WXEXI EPPIWXMXI WEPI HM VIKMWXVE^MSRI TVSHY^MSRI TIV PƶSVKERM^^E^MSRI HM GSRKVIWWM HMKMXEPM I HM IZIRXM MR WXVIEQMRK GSQI Pƶ.VIH 1YKERS ]QTSWMYQ YR GSRKVIWWS QIHMGS HIRXMWXMGS MRXIVRE^MSREPI I Pƶ.RXIVREXMSREP (SRJIVIRGI SR 2EPMKRERX 1]QTLSQE MP TMÄ KVERHI GSRKVIWWS MRXIVRE^MSREPI HM 1YKERS EPPI GYM IHM^MSRM TVI TERHIQME EǾYMZERS TMÄ HM UYEXXVSQMPE TEVXIGMTERXM I GLI UYIWXƶERRS WM ² WZSPXS TIV PE TVMQE ZSPXE MR JSVQEXS

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Sacha von Büren VIWTSRWEFMPI HIP 5EPE^^S HIM (SRKVIWWM HIPPE GMXXª HM 1YKERS


SPAZI XL E OUTDOOR

Fiera di Padova

STEFANIA DE TONI, responsabile area congressi ed eventi Fiera di Padova n4KKM M GPMIRXM GSRXMRYERS E GLMIHIVI TVIZIRXMZM WMEQS MQTIKREXM RIPPE TVSQS^MSRI HIP RYSZS GIRXVS GSRKVIWWM I RIPPƶSVKERM^^E^MSRI HM IZIRXM GYPXYVEPM I QIHMGM~ East End Studios

MARCO MILANA direttore generale East End Studios n&FFMEQS YXMPM^^EXS WXVYQIRXM GSQI RI[WPIXXIV I E^MSRM HM QEVOIXMRK QMVEXI EPPE RSWXVE GPMIRXIPE GSQYRMGERHS PI SǺIVXI TIV MP QIVGEXS HMKMXEPI I WSXXSPMRIERHS MP RSWXVS MQTIKRS WYP XIQE HIPPE WSWXIRMFMPMXª KVE^MI EPPE TEVXRIVWLMT GSR 1MJIKEXI~

Porto Antico di Genova

stavano cambiando le nostre attività in tempi di pandemia, come immaginavamo il futuro e abbiamo attivato percorsi contrattuali molto elastici per mantenere viva la relazione e riposizionare negli anni futuri gli eventi ricorrenti in questo periodo». VIRTUALE VERSUS REALE Tra i tanti neologismi diventati comuni durante il Covid, c’è “evento ibrido”: indica un evento caratterizzato da pochi partecipanti in presenza fisica nella location e molti partecipanti in presenza virtuale, ovvero in collegamento remoto da ovunque via Internet. Sulla base del campione di rispondenti all’indagine dell’Oice, il 42% delle sedi ha realizzato nel 2020 in questa modalità almeno un evento. Con il ritorno alla normalità le perso-

ne che abbiamo intervistato ritengono che il digitale resterà parte integrante degli eventi perché offre la possibilità di estendere la partecipazione a fasce di pubblico che altrimenti non sarebbero incluse. Tutti, di contro, hanno messo in luce l’insostituibilità dell’evento in presenza per i suoi esclusivi contenuti umani ed esperienziali. Comunque, in concreto, la pandemia, per il lockdown prima e le regole di distanziamento sociale poi, ha accelerato l’investimento tecnologico. «A Porto Antico di Genova – racconta il presidente Mauro Ferrando – abbiamo reso disponibile la nostra connettività di alto livello agli eventi ibridi, come l’assemblea nazionale Coop. Completamente virtuale è stata invece l’edizione 2020 di Orientamenti, il salone dell’orientamento, della formazione e del lavoro

MAURO FERRANDO presidente Porto Antico di Genova n& 5SVXS &RXMGS HM ,IRSZE EFFMEQS VIWS HMWTSRMFMPI PE RSWXVE GSRRIXXMZMXª HM EPXS PMZIPPS EKPM IZIRXM MFVMHM GSQI PƶEWWIQFPIE RE^MSREPI (SST (SQTPIXEQIRXI ZMVXYEPI ² WXEXE MRZIGI PƶIHM^MSRI HM 4VMIRXEQIRXM MP WEPSRI HIPPƶSVMIRXEQIRXS ƾ .P WYGGIWWS LE WYTIVEXS PI FEVVMIVI KISKVEǻGLI GSR SPXVI QMPE TEVXIGMTERXM GSRXVS M GIRXSQMPE HIPPƶIHM^MSRI ~

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TOMMASO BORIOLI Ceo di Superstudio Events n YTIVWXYHMS ² YRE HIPPI PSGEXMSR GLI TIV TVMQI LE MRXVSHSXXS M WIX ZMVXYEPM PE VMWTSWXE ² WXEXE SXXMQE ERGLI WI PI E^MIRHI WSRS SVQEM WXERGLI HM IZIRXM HMKMXEPM GSQI YR TSƶ XYXXM TIV UYIWXS EPGYRM IZIRXM ZMVXYEPM HIPPƶYPXMQS UYEHVMQIWXVI WSRS WXEXM VMXVEWJSVQEXM MR IZIRXM ǻWMGM~

MARIA TERESA LO GIOCO Pr & events manager Lavazza Eventi n4KKM PE 8IVVE^^E .RHSSV SǺVI YR WIX YT XIGRSPSKMGS GSQTPIXS WME TIV WGIRSKVEǻI WTIXXEGSPEVM WME TIV PƶMRXIKVE^MSRI HIPPE VIEPXª IWXIWE GSW¶ HE VIRHIVI TSWWMFMPI YRE JVYM^MSRI ERGSVE TMÄ GSMRZSPKIRXI I MQQIVWMZE (SR UYIWXS EPPIWXMQIRXS EFFMEQS VIEPM^^EXS PE GSRXMRYMXª STIVEXMZE I WSHHMWJEXXS PI RYSZI VMGLMIWXI HIP QIVGEXS~

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© Rocco Soldini

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Superstudio

La Centrale – Nuvola Lavazza

che annualmente in autunno impegna per tre giorni i Magazzini del Cotone con centinaia di meeting e presentazioni ed è ricco di una vasta area espositiva. Il successo ha superato le barriere geografiche con oltre 150mila partecipanti contro i centomila dell’edizione 2019». «Anche agli East End Studios di Milano sin

dalla primavera 2020 – spiega Marco Milana – sono state adottate soluzioni tecnologiche d’avanguardia per le nuove esigenze di mercato, grazie anche alla collaborazione con il nostro partner tecnologico Ordo: un limbo di 7x4x4 metri in Spazio Antologico, uno schermo ledwall di 7,5x4 metri e uno schermo led curvo di dimensioni 5,5x3 metri di altezza in

934 ,9&7)4 4187*(43+.3* GRIMALDI FORUM MONACO © GrimaldiForum2021 - Olivia Marocco

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62 | 01 2021 | MC

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Francoise Rossi HMVIXXSVI GSQQIVGMEPI HIP ,VMQEPHM +SVYQ 2SREGS


Auditorium Auditorium Live Parco della Stage Musica

La Fondazione Musica per Roma ha creato Auditorium Live Stage, una sala ad alto livello tecnologico per realizzare eventi in live streaming, nel pieno rispetto di tutti i protocolli di sicurezza.

Allestimento scenografico a pannelli led, tecnologico e modulare per adattarsi alle soluzioni più diverse

La Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica diventa uno spazio in cui la tecnologia è al servizio dello spettacolo e della cultura.

Regia bicamere/tricamere o più camere

Auditorium Live Stage è uno spazio scenico innovativo, modulabile e ad alta tecnologia in grado di offrire diverse soluzioni in funzione delle diverse tipologie di evento.

Concerti e performance live Convegni Conferenze Eventi corporate in streaming Produzioni televisive

Possibile impiego di ulteriori tecnologie dolly con braccio, binari carrellati, drone, telecamere motorizzate non presidiate Servizi in streaming ad hoc

Viale Pietro de Coubertin 00196, Roma Tel 06 802411 commerciale@musicaperroma.it www.auditorium.com


DOS SIER

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GERARDA RONDINELLI coordinatrice commerciale di Fiera Roma n&FFMEQS QERXIRYXS M TVMRGMTEPM ETTYRXEQIRXM ǻIVMWXMGM ' ' MR QSHEPMXª ZMVXYEPI YR QSHS WMGYVEQIRXI YXMPI TIV TVIWIVZEVI M GSRXEXXM I XIRIVI EPXE PƶEXXIR^MSRI WYPPI RSZMXª HM WIXXSVI QE GIVXEQIRXI WSRS TEPPMEXMZM S WXVYQIRXM MRXIKVEXMZM EPPE QERMJIWXE^MSRI ǻWMGE~

Fiera Roma

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DANIELE DONATI direttore generale Parcolimpico n5IV PE GEVEXXIVMWXMGE HIM RSWXVM WTE^M RSR EFFMEQS VMXIRYXS WXVEXIKMGEQIRXI YXMPI MRZIWXMVI RIP HMKMXEPI QE EFFMEQS GSQYRUYI SWTMXEXS ERGLI RSM YR IZIRXS MFVMHS MP EPSRI HIP 1MFVS GLI XIRYXSWM E QEKKMS I XVEWQIWWS MR WXVIEQMRK ² HMZIRXEXS MP GEWS IWIQTPEVI HM YRE QERMJIWXE^MSRI VIEPM^^EXE MR TMIRS PSGOHS[R~

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Studio 90; inoltre sono state inserite tutte le tecnologie per realizzare eventi in streaming. Abbiamo così potuto ospitare eventi digitali per aziende come A2A, Opel, Dkc, Acimga e Wella, le sfilate di Alberta Ferretti, SportMax e Mifur, e i set di alcuni spot pubblicitari tra cui l’ultimo della Fastweb». Sempre a Milano è Superstudio una delle location che per prime ha introdotto i set virtuali: «Ne proponiamo ben due: GoLive e Superstudio Theatre – racconta Tommaso Borioli, Ceo di Superstudio Events – la risposta è stata ottima anche se le aziende sono ormai stanche di eventi digitali, come un po’ tutti; per questo alcuni eventi virtuali dell’ultimo quadrimestre sono stati ritrasformati in eventi fisici. Ma non si potrà più rinunciare alla presenza in rete, infatti con un forte partner tecnologico stiamo sviluppando una piattaforma per eventi digitali e ibridi: vogliamo offrire quello che ancora sul mercato non c’è». La tecnologia come risposta alle nuove esigenze di mercato è il leit motiv anche di La Centrale di Nuvola Lavazza a Torino: «Oggi la Terrazza Indoor – ci spiega Maria Teresa Lo Gioco, Pr & events manager Lavazza Eventi – offre un set up tecnologico completo sia per scenografie spettacolari, sia per l’integrazione della realtà estesa, così da rendere possibile una fruizione ancora più coinvolgente e immersiva, grazie al nuovo schermo 10x3 metri. Con questo allestimento abbiamo realizzato la continuità operativa e soddisfatto

le nuove richieste del mercato». Convegni, congressi e vere e proprie fiere grazie alle piattaforme virtuali è stata l’esperienza di Fiera Roma di cui ci parla Gerarda Rondinelli, coordinatrice commerciale: «Abbiamo mantenuto i principali appuntamenti fieristici B2B in modalità virtuale, un modo sicuramente utile per preservare i contatti e tenere alta l’attenzione sulle novità di settore, ma certamente sono palliativi o strumenti integrativi alla manifestazione fisica. È delle ultime settimane l’accordo con una delle più importanti società italiane di organizzazione di eventi per dotare i nostri spazi delle più avveniristiche soluzioni digitali: a giugno un intero padiglione è stato allestito per registrare film, serie tv e spot pubblicitari, una dotazione che, grazie alla facilità del montaggio, preserverà anche la funzionalità fieristica dello spazio». A Torino ancora diversa l’esperienza di Pala Alpitour e Palavela a cui accenna Daniele Donati, direttore generale Parcolimpico: «Le venue in nostra gestione sono caratterizzate da ampissimi spazi multifunzionali. Per gli eventi in presenza si sono rese necessarie accurate riflessioni su procedure, predisposizioni operative, strumenti; supportati da professionisti interni e da massimi esperti in sicurezza e gestione del pubblico per grandi eventi, abbiamo redatto una specifica proposta analitica, un importante documento che potremo valorizzare solo quando ci saranno linee guida chiare per la ripresa. Per la caratteristica dei


SPAZI XL E OUTDOOR

nostri spazi, non abbiamo ritenuto strategicamente utile investire nel digitale ma abbiamo comunque ospitato anche noi un evento ibrido: il Salone del Libro 2020 che, tenutosi a maggio 2020 e trasmesso in streaming, è diventato il caso esemplare di una manifestazione realizzata in pieno lockdown». OTTIMISMO RAGIONEVOLE «Ci sono stati momenti di enorme sconforto, in cui abbiamo pensato di non riuscire a ripartire. Il cantiere della nuova location Superstudio Maxi avrebbe dovuto essere finanziato anche con i ricavi del 2020, e invece non è andata come pianificato: un momento difficile per tutti, sia fisicamente sia psicologicamente. Certo, negli anni ci sono stati periodi di forte stress per ragioni opposte: per una mole di lavoro eccessiva. E oggi, dopo oltre quattrocento giorni di stop, abbiamo dato nuovo valore a quei momenti, a quel magico entusiasmo, alla soddisfazione e allo spirito di gruppo». Tommaso Borioli esprime così quello che è il sentimento comune delle persone che abbiamo intervistato: il desiderio di tornare alla vita come prima, meglio di prima, con l’auspicio che le ferite lasciate dalla pandemia non rimangano esperienze sprecate, bensì portino a una maggiore consapevolezza. E sebbene gli studi di settore prospettino un ritorno alla normalità nell’arco di due anni, abbiamo visto come si siano già mosse le grandi strutture e quali eventi abbiano già in serbo: ampia è stata la panoramica sul paziente lavoro portato avanti in questi mesi e, diciamo sottovoce, ci sentiamo di essere davvero ragionevolmente ottimisti. Ecco una veloce carrellata partendo proprio da Superstudio di Milano: da settembre ripartiranno qui gli eventi consolidati come la Design Week, la Fashion Week e il Mapic che verrà ospitato nel nuovo spazio, il Superstudio Maxi. Da ottobre il programma sarà molto fitto, solo per citare gli eventi principali: Mia Fair, Milanofil 2021, Denim Première Vision e il Congresso Nazionale Acoi (Associazione Chirurghi Ospedalieri). Fiera Milano Congressi per i prossimi mesi ha già eventi in calendario mentre, sfruttando l’appeal della destinazione Milano, sede delle Olimpiadi invernali 2026 insieme a Cortina, sta finalizzando congressi internazionali fino al 2027. Porto Antico di Genova riaprirà agli eventi con l’assemblea nazionale di Slow Food, a cui seguirà il Convegno nazionale dei giovani industriali e poi congressi di medicina e hi-tech. Torino si è aggiudicata la Nitto Atp Finals (il torneo di tennis professionistico più importante dell’anno) e sarà il trampolino di rilancio per la città: così Centrale Lavazza si sta già preparando a ospitare alcuni eventi del palinsesto cittadino. Fiera di Roma in autunno darà spazio a tre fiori all’occhiello della propria programmazione fieristica: le manifestazioni dedicate alla nuova economia dello spazio, alla cooperazione sostenibile, condivisa e profit e all’industria museale. Novità di questo anno sarà l’inaugurazione del

Palacongressi di Rimini

progetto dedicato alla Blue economy, l’economia del mare in chiave sostenibile. Infine ecco gli eventi messi in calendario dalla divisione Event & Congress di Italian Exhibition Group a Rimini per questa estate, finalmente anche in presenza: la Snep European Convention 2021 dove sono attese oltre 1.500 persone; il Web Marketing Festival, il Meeting per l’Amicizia fra i Popoli e il Congresso Nazionale Anmco (Associazione nazionale dei medici cardiologi ospedalieri) giunto alla 52a edizione.

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Dove si torna a emozionare Sul lago di Como, un parco immenso, un moderno TEHMKPMSRI ǻIVMWXMGS MR WMQFMSWM GSR PE REXYVE I YR IHMǻGMS ERXMGS GLI XVEWYHE WXSVME I WTPIRHSVI ² :MPPE *VFE MP QEKRMǻGS TSPS GSRZIKRMWXMGS PEVMERS HSZI YRƶIWTIVMIR^E RSR TY½ IWWIVI HIWGVMXXE QE WSPS ZMWWYXE di NICOLETTA TOFFANO

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rotezione e riprogettazione degli eventi già in calendario per tener fede a date e opportunità, mantenimento dei rapporti con i clienti al fine di garantire sicurezza e professionalità, potenziamento tecnologico e nuovi progetti per offrire una sede per eventi sempre più funzionale: è stato questo negli ultimi mesi il fulcro delle attività di Villa Erba, la prestigiosa location di Cernobbio sul lago di Como. Ce ne parla Piero Bonasegale, direttore della struttura: «Un breve banco di prova del mondo degli eventi pronto a ripartire lo abbiamo già testato tra l’estate e l’inizio dell’autunno scorso, quando si erano immediatamente riattivati i settori corporate e celebrativo, prima che il Dpcm del 25 ottobre 2020 imponesse un nuovo stop. Un trend positivo che, sebbene interrotto, ci ha dato slancio nel riprogrammare nuovamente gli eventi tra il secondo semestre del 2021 e il 2022». IL VALORE AGGIUNTO DELL’ONSITE Nel frattempo la struttura lariana, che dal 12 aprile, in un’ottica di impegno sociale per la collettività, ospita l’hub vaccinale, ha lavorato a nuovi sviluppi; tra questi il progetto, in fase di formalizzazione, per la riconversione delle serre all’ex galoppatoio in struttura a uso pubblico e un importante investimento tecnologico. E a

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tal proposito, il direttore spiega la sua opinione sugli eventi virtuali: «Non abbiamo mai interrotto gli investimenti che riguardavano il digitale, già programmati prima della pandemia, abbiamo anche realizzato eventi ibridi e a settembre abbiamo organizzato un incontro completamente live streaming: il World Manufacturing Forum 2020, annuale confronto sul comparto manifatturiero. Tuttavia sono fermamente convinto che il mondo degli eventi debba essere fisico, e le tecnologie digitali considerate una infrastruttura di complemento utile all’ampliamento della platea di partecipanti e, in questa fase, alla realizzazione del distanziamento, per esempio rendendo possibile le connessioni tra le diverse sale. Ma portare gli ospiti fisicamente nel contesto di Villa Erba e del Lago di Como significa dare valore all’esperienza, completamente assente nell’invitarli a partecipare a un evento da dietro uno schermo». D’altronde, pensando anche a una fase in cui si renda necessario mettere in atto principi volti alla sicurezza delle persone, la splendida venue di Villa Erba è dotata di caratteristiche logistiche (vicinanza a Malpensa, autostrade, ferrovie e grandi parcheggi) e morfologiche che la rendono perfetta per la realizzazione di eventi in “epoca post-covid”. Innanzi tutto tra i plus troviamo l’ampio respiro di un immenso parco di ben centomila metri quadrati affacciato sul lago, dove sono collocate due strutture diverse tra loro, ma ugualmente versatili e affascinanti: le Serre, padiglione fieristico di 11mila metri quadrati frazionabili in 28 sale congressi, progettato nel 1988 dall’architetto Mario Bellini e l’edificio ottocentesco, già residenza della famiglia Visconti, dal 1986 sede di convegni prestigiosi e indimenticabili feste. indirizzi a fine rivista



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Tra storia e futuro Una sontuosa e austera dimora, splendida espressione del più puro razionalismo, per elitarie occasioni di gala e convegni di gran classe: il Salone delle Fontane a Roma WM TVIWIRXE GSQI VEǽREXE PSGEXMSR KIWXMXE in esclusiva da Palombini Ricevimenti di ANDREA MATTEUCCI

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È

uno spazio per eventi affascinante, elegante, suggestivo. Il Salone delle Fontane, situato al centro del quartiere di Roma dell’Eur, copre una superficie di oltre duemila metri quadrati e costituisce una delle location più rappresentative nel panorama ricettivo della città. Un’area dove è possibile organizzare convention, meeting ed esposizioni di gran-

de appeal e sicura riuscita. Il suo ingresso, scenograficamente arricchito da fontane decorate con mosaici, scalinate di granito, colonnato e giardini ben curati, introduce a quest’opera di architettura monumentalista ideata dall’architetto Gaetano Minnucci agli inizi degli Anni 40 in occasione dell’Esposizione Universale prevista per il 1942, quale espressione del razionalismo italiano. È una struttura di raro pregio estetico, spaziosa, moderna e dinamica. Le ampie vetrate illuminano naturalmente gli spazi, resi ancor più raffinati da colonne e pavimenti di marmo di Carrara. Le dimensioni e l’architettura del Salone delle Fontane rendono possibile una molteplicità di allestimenti e l’uso degli ambienti per i diversi tipi di occasioni: meeting, sfilate, esposizioni, set cinematografici, serate di gala ed eventi di ogni genere. All’ingresso un raffinato foyer, reso imponente da una splendida scala di marmo, si presenta come un ampio spazio a luce naturale utilizzabile per esposizioni, coffee-break, welcome drink, accoglienza degli ospiti. Dispone inoltre di una comoda saletta per segreteria, accrediti ed eventuale servizio di guardaroba. RAFFINATEZZA RAZIONALISTA Introduce direttamente all’area più rappresentativa della struttura, la sala Severini: un elegante ambiente, estremamente ampio, reso ancor più raffinato e scenografico da colonne e pavimenti di marmo verde di Carrara, illuminato naturalmente da dodici grandi ve-


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Salone Delle Fontane Roma trate. Sulla parete di fondo è presente un’importante opera pittorica di Gino Severini, risalente al 1953, dipinta su pannelli di maronite. Un importante e prestigioso ambiente, considerate le dimensioni e la versatilità di questo spazio, dove allestire scenografie di grande impatto e suggestione per convention, congressi, esposizioni, sfilate e cene di gala. La sala Severini può essere collegata alla adiacente sala Minnucci poiché i pannelli che dividono queste due aree sono su richiesta rimovibili per consentire la formula openspace e la fruibilità contemporanea dei due spazi. Quest’ultimo spazio, Minnucci, è caratterizzato da pavimenti in marmo bianco e da dodici finestre che assicurano luce naturale; si tratta di un ambiente modulabile per allestimenti di esposizioni, mostre, backstage, workshop, conferenze, roadshow e meeting. La loggia Ulrich è invece un’area delimitata da un elegante colonnato sul quale si affacciano la sala A e la sala B. Sono, questi, spazi ideali per riunioni, attività di segreteria, backstage e ufficio-stampa, ma utilizzabili anche come sale Vip, per incontri interaziendali ristretti quando sono richieste tranquillità e riservatezza. SERVIZI TAILOR MADE Numerosi e completi i servizi disponibili al Salone delle Fontane: dall’assistenza all’evento a

quella tecnica, dal servizio di segreteria pre e post congress a quello di hostess, dall’ufficio stampa a quello di traduzione simultanea, dal facchinaggio alla vigilanza e security fino ad arrivare alla fornitura di impianti audio e video e ai servizi fotografici e televisivi. Senza dimenticare, ovviamente, i collegamenti in videoconferenza, la fornitura di troupe televisive e speciali allestimenti scenografici personalizzati. La struttura, infine, è gestita in esclusiva da Palombini Ricevimenti, azienda romana da cinquant’anni leader per servizi di catering e banqueting di alta qualità. Grandi meeting aziendali, convegni istituzionali, conferenze internazionali, eventi metropolitani e appuntamenti pubblici o privati di particolare rilievo con flussi importanti di partecipanti vedono il gruppo attivo protagonista in grado di soddisfare le richieste più impegnative, grazie anche a un centro cottura di duemila metri quadrati – all’avanguardia per attrezzature e macchinari – in grado di servire oltre quattromila proposte gastronomiche al giorno, dal menu tradizionale a quello contemporaneo, con ambientazioni e allestimenti scenografici di forte appeal interamente personalizzabili, con personale altamente professionale e servizi integrativi per soddisfare qualsiasi esigenza.

Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 800 posti | Capienza sala minore: 80 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.600 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 1.400 posti | Pranzo seduti: 950 posti | Possibilità organizzazione post congress

indirizzi a fine rivista

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Aria di Puglia e grandi spazi Ricomincia con sprint CDSHotels. Il gruppo pugliese, con il consueto entusiasmo, riapre tutte le sue strutture e presenta il Porto Giardino di Monopoli: ultimo gioiello della catena perfetto per il mercato Mice più esigiente

di NICOLETTA TOFFANO

Ada Miraglia, direttore marketing e commerciale CDSHotels

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hi dice Puglia dice sole, arte barocca e buona cucina, ma dice anche eventi e congressi in una delle regioni a più alta vocazione Mice, dove non mancano grandi spazi e strutture adeguate ai dettami del momento in fatto di sicurezza. Tra queste, il Porto Giardino di Monopoli, uno degli hotel CDSHotels, gruppo alberghiero che da trent’anni a questa parte offre non solo accoglienza ma un vero e proprio stile di vita imperniato – oltre che su elevati standard qualitativi –, sulla positività e sul sorriso, come ci ha confermato Ada Miraglia, direttore marketing e commerciale: «Anche in un periodo così particolare non abbiamo mai perso l’entusiasmo per migliorare l’offerta CDSHotels. Ed è proprio in quest’ottica che abbiamo preso in gestione una struttura storica della meeting industry italiana, il Porto Giardino, un grande complesso circondato dal verde a due passi dal mare. L’hotel sta subendo un completo restyling e a fine giun-

go sarà pronto ad accogliere gli ospiti. Ne siamo molto felici: tutto fa ben sperare per una nuova ripartenza!». SALE PER GRANDI NUMERI Ma cerchiamo di conoscere più nel dettaglio il Porto Giardino: situato a pochi chilometri dal centro di Monopoli, non lontano da Castellana Grotte e da Alberobello, nella Valle d’Itria, si affaccia sulla costa in località Capitolo, tra scogliere basse e frastagliate e distese di sabbia. Immerso in un parco di 20 ettari, l’hotel è composto da palazzine a schiera e da un corpo centrale dove sono ubicati molti dei servizi, tra cui tre piscine, quattro ristoranti – dei quali uno tipico e uno vegetariano –, quattro bar, numerosi campi sportivi. Ma il vero faro d’attrazione per il nostro settore è il grande Centro Congressi Albatros che si sviluppa di otto sale, in grado di ospitare dalle 25 alle 1.400 persone. Aggiunge Miraglia: «Il


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Centro Congressi Albatros è davvero un posto speciale: non solo offre spazi imponenti – la sala Apulia può ospitare fino a 1.200 persone – ma ognuna delle sale beneficia anche dell’illuminazione naturale, il che, dopo mesi di lavoro al chiuso e al buio davanti ai propri computer, non può che essere un vantaggio e un piacere. E poi, fuori dalle aule c’è il parco dove rilassarsi tra una sessione, passeggiare a fine giornata o partecipare alle attività più diverse. La riapertura del Porto Giardino ci emoziona particolarmente perché anche noi di CDSHotels, come tanti altri operatori, nei mesi di pandemia siamo stati costretti a chiudere i nostri alberghi. Appena possibile abbiamo ricominciato riaprendo il Grand Hotel Riviera a Santa Maria al Bagno, che da aprile sta ospitando piccoli eventi privati. È stata poi la volta del Pietrablu Hotel & Spa a Polignano e a seguire tutti gli altri le cui aperture scaglionate sono previste fino a fine giugno, data in cui inaugurerà proprio il Porto Giardino, ultima struttura del gruppo. Dal prossimo anno sono poi previste nuove acquisizioni». LE ALTRE STRUTTURE CDSHOTELS Il periodo appena trascorso non è stato dei più facili per la meeting industry ma CDSHotels non ha certo smesso di implementare servizi, potenziando i collegamenti digitali con la certezza che, come prosegue Miraglia, «Il contatto umano non può essere mai sostituito dal contatto via web! In virtù di questa convinzione abbiamo investito tantissimo sulla promozione, molto più di quanto è stato fatto in passato. Il nostro reparto marketing non solo non ha mai smesso di lavorare ma è addirittura cresciuto in termini di unità. Il budget riservato per la promozione on line è addirittura raddoppiato e non abbiamo mai smesso di avere contatti con i nostri clienti aspettando e credendo fortemente in tempi migliori. L’impegno dà comunque

sempre buoni frutti, e infatti al momento stiamo già lavorando con varie troupe televisive e fra pochissimo ripartiremo con tutte le tipologie di eventi, da quelli di ballo e religiosi alle convention aziendali e incentive». Con l’acquisizione di Porto Giardino diventano undici le strutture gestite dalla catena, tra le più importanti a livello nazionale. Il gruppo ha infatti cinque villaggi in Puglia, da Polignano a Mare a Lido Marini, tutti vicini a parchi naturali regionali e a oasi protette (Pietrablu Hotel &Spa, Riva Marina Hotel, Relais Masseria Le Cesine, Alba Azzurra, Costa del Salento Village), uno in Sicilia, (il CDSHotels Terrasini - Città del Mare). E poi l’esclusivo cinque stelle Marenea Suite Hotel a Marittima di Diso e tre hotel sui due mari del Salento: sullo Jonio il Grand Hotel Riviera a Santa Maria al Bagno e sull’Adriatico il Corte di Nettuno e il Basiliani a Otranto. indirizzi a fine rivista

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hot topics

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ALBERGHI così non li abbiamo mai visti Nuovi o rinnovati, ma comunque ripensati in ogni loro aspetto: tecnologia, design, ambiente, socialità. Gli alberghi mutano seguendo PSKMGLI WGSRSWGMYXI ǻ RS E UYEPGLI XIQTS JE XVEWJSVQERHSWM RIP QSXSVI TIV PE VMTEVXIR^E HM XYXXE PE ǻ PMIVE XYVMWXMGE I GSRKVIWWYEPI

di NICOLETTA TOFFANO

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li effetti della pandemia sull’impresa turistica si ritrovano nella revisione di tutti gli aspetti organizzativi: dai processi interni alla gestione del personale, alle logiche di pricing, al marketing ma soprattutto nel ripensamento del prodotto offerto. Accoglienza sì, ma non solo, e in modo diverso da quanto si svolgeva in epoca pre-covid.

Sì perché tutto è cambiato: gli ospiti, le loro esigenze, i comportamenti, gli stati d’animo e le interazioni. L’hospitality del futuro (o meglio di un presente accelerato dalla pandemia) è proprio il tema del report realizzato dall’Ufficio Studi Gabetti in collaborazione con Federalberghi, Assoimmobiliare e Cà Foscari. Ecco, secondo


HOTEL & NUOVI CONCEPT

lo studio, quali saranno i prossimi scenari: si prevede la concentrazione dell’offerta sui due macro-segmenti “estremi”, hotel di lusso e hotel economici; ci sarà poi un’evoluzione (rivoluzione) del segmento centrale. Verranno privilegiate dal mercato, a prescindere dalla categoria di appartenenza, le strutture che saranno in grado di offrire sicurezza, spazi aperti, sostenibilità e prossimità a località amene. Il consolidamento del lavoro agile comporterà ricadute sul ricettivo, come attrezzature per lo staycation (lavorare e soggiornare in alberghi della propria città) e il workation (neologismo che unisce le parole work e vacation) trend già emerso durante l’estate del 2020, quando molti lavoratori hanno trascorso le loro vacanze in strutture alberghiere dotate di spazi dove poter lavorare da remoto. E poi, con la diffusione degli eventi ibridi e l’introduzione di nuove tecnologie per check-in e check-out, si avrà una trasformazione degli spazi comuni, congressuali e di accoglienza, che diventeranno luoghi flessibili. Altra tendenza in forte espansione è l’applicazione della tecnologia a tutti i livelli operativi: servizi robotizzati, assistenti virtuali, scrivanie interattive, video wall, mobile interface, voice control, biocheck-in. Insomma stiamo assistendo a una vera rivoluzione del concetto stesso di hotel, sempre più visto non solo come struttura dove pernottare, ma come spazio flessibile, businesscomfort, attrezzato e ricco di servizi per un uso diurno. Sono tanti e complessi i cambiamenti in corso, come specifica Emilio Valdameri, responsabile Hospitality & Leisure Italia del Gruppo Gabetti: «L’hotel del futuro in realtà non potrà avere un solo format o un solo modello di successo, ma vi saranno innumerevoli combinazioni, influenzate dalle

diverse caratteristiche ambientali, sociali ed economiche del luogo in cui sorge, dal profilo di clientela cui oggettivamente intende rivolgersi e dalle caratteristiche dell’investitore/proprietario». Ma vediamo in pratica come l’hôtellerie italiana ha risposto all’affacciarsi dei nuovi e inesplorati trend, andando a creare quello che viene già definito the Italian Way of Living. CAMBIANO LE ESIGENZE, CAMBIANO I PROGETTI: LA PAROLA AGLI ARCHITETTI L’albergo del futuro dovrà tendere a essere un luogo liquido e poliedrico, capace di offrire servizi e spazi trasformabili. Ma quali saranno le formule a cui ispirarsi per dare concretezza a questi trend? La risposta a questa domanda è stato il fulcro degli interventi dei grandi designer dell’hôtellerie nazionale intervenuti al convegno digitale, svoltosi lo scorso gennaio, dal titolo “2021 Progettare la Nuova Ospitalità”, organizzato da Elle Decor Italia, il celebre magazine internazionale dedicato ad architettura, arte e stili di vita. Molteplici le riflessioni emerse durante l’evento; per Piero Lissoni il focus sta nella relazione indissolubile tra architettura e territorio quando afferma: «Gli alberghi sono sempre più creature complesse, disegnate come multidisciplinari e multifunzionali, fortemente legate e interconnesse con il luogo in cui sorgono». Il contesto sta al centro anche della progettazione della designer spagnola Patricia Urquiola, che vede l’hotel come un organismo capace di assorbire le energie vitali della città in un costante rapporto tra pubblico e privato. Secondo Patricia Viel, la qualità dell’accoglienza, la dimensione degli spazi, il silenzio e la privacy diventeranno dei fattori standard nel settore alberghiero, mentre la EMILIO VALDAMERI responsabile Hospitality & Leisure Italia del Gruppo Gabetti «L’hotel del futuro in realtà non potrà avere un solo format o un solo modello di successo, ma vi saranno innumerevoli GSQFMRE^MSRM MRǼYIR^EXI HEPPI HMZIVWI caratteristiche ambientali, sociali ed economiche del luogo in cui sorge, HEP TVSǻPS HM GPMIRXIPE GYM SKKIXXMZEQIRXI intende rivolgersi e dalle caratteristiche dell’investitore/proprietario».

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Forte Village Resort

GORDON COLES senior vice president, architecture, design & construction Emea, Hilton «L’attuazione di queste misure ha portato a una nuova tendenza: sistemi di igiene e pulizia ben progettati e attraenti. Molti hotel stanno cercando prodotti che si fondano con il design generale in modo che questi oggetti, altrimenti ingombranti, si inseriscano armoniosamente nell’ambiente circostante».

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vera unicità delle proposte sarà determinata dalla qualità e dal formato dei servizi a cui il designer collaborerà sia nella definizione sia nella progettazione. Formulano invece un nuova tipologia di ospitalità Matteo Thun e Antonio Rodriguez, descritto come Hospitecture: l’hotel come luogo per l’healthy living in cui il design può essere utilizzato come strumento terapeutico. Nasce così un ibrido tra una struttura in cui ricevere cure e un luogo dedicato all’ospitalità: non una clinica, ma nemmeno un hotel, ma uno spazio in cui essere ospitati e riabilitarsi. Allargano il concetto stesso di progettazione Roberto Palomba e Ludovica Serafini sostenendo che «l’architetto non si limiterà a disegnare spazi e arredi, ma sarà parte di un team dedicato al progetto complessivo del benessere dell’ospite». Va in questa direzione la sperimentazione di lounge dedicate alle arti visive e alla lettura, di suite polifunzionali, di spazi flessibili per la ristorazione, di luoghi digitali in cui connettersi con la città. SALUTOGENIC DESIGN: UNA NUOVA FRONTIERA Ma quali sono le priorità richieste dagli ospiti e come risponde il mercato dell’ospitalità? Secondo le statistiche di Booking.com di ottobre 2020 il settanta per cento degli intervistati prenota solo se è informato su “quali misure per la salute e l’igiene vengono adottate sul posto”. Oggi l’albergo deve essere quindi un posto sicuro e oltre alla definizione dei protocolli sanitari, le cui linee guida vanno rese evidenti nella comunicazione alberghiera, si stanno diffondendo soluzioni così

strutturate da avere fatto nascere un settore autonomo dell’interior design: il salutogenic. Una specializzazione che spazia dalla ricerca di materiali attivamente depuranti per rivestimenti e arredi alle apparecchiature per la sanificazione. È questo un aspetto tecnico che, per non essere impattante, deve fondersi con l’estetica, così come spiega Gordon Coles, senior vice president, architecture, design & construction Emea, Hilton, in una nota della celebre catena intitolata “evoluzione del design nell’hôtellerie”: «L’attuazione di queste misure ha portato a una nuova tendenza: sistemi di igiene e pulizia ben progettati e attraenti. Molti hotel stanno cercando prodotti che si fondano con il design generale in modo che questi oggetti, altrimenti ingombranti, si inseriscano armoniosamente nell’ambiente circostante». Altro must della disciplina è la tecnologia che, sempre più legata alla sicurezza, si presenta in hotel in diverse modalità: check-in e check-out online, chatbot, Qr Code per il menu del bar o del ristorante, servizi selfservice, kiosk per le informazioni, digital key e pagamenti virtuali. In particolare, sul lato sanitario, è la diffusione della tecnologia contactless, quella più adatta a ridurre il contatto fisico (con maniglie, tasti, display dove si concentrano batteri, microbi e virus) e che punta su motion detector (luci e porte che si attivano al passaggio) comandi touchless (a sfioro, a ologrammi e vocali) e caricabatterie wireless per dispositivi mobili. Intanto anche le procedure sanitarie si affinano: interessanti per esempio le iniziative messe in campo, con la riapertura di maggio, dal


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Grand Palladium Sicilia Resort & Spa

Hotel Villa Pamphili

Forte Village, il celebre resort della costa sud della Sardegna. Pioniere, lo scorso anno, nello sviluppo di un Protocollo Covid-Protection (validato da un comitato medico-scientifico) ha introdotto con la nuova stagione ulteriori interventi: l’attuazione di un progetto pilota che ha permesso di portare tutto il team del resort a Monaco di Baviera (in accordo e in rispetto del programma vaccinale europeo) dove è stato somministrato a tutti il vaccino della BionTech-Pfizer e poi l’introduzione – al momento del check-in –, del test antigenico nasofaringeo e, se necessario, del test molecolare. Le caratteristiche naturali del resort, immerso in cinquanta ettari di parco, aiutano poi a prendersi cura di se stessi, per esempio con ImmunoBoost, un nuovo programma che favorisce il rafforzamento del sistema immunitario sfruttando i benefici della talassoterapia. QUALITÀ FA RIMA CON NATURA Altra caratteristica degli utenti evidenziata dalla ricerca di Booking.com è la diffusa presa di coscienza verso la questione climatica, l’ambiente e la società: il 69 per cento dei viaggiatori globali cerca nei viaggi un supporto per il “proprio crescente interesse per la sostenibilità” . A questa esigenza corrisponde un cambio di progettazione degli spazi, che va sotto il nome di biophilic design: rooftop, patii,

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giardini, connessioni con gli elementi naturali e luoghi interni che propongono luce, verde, aria più pulita e un maggiore senso di benessere. Proprio negli ultimi mesi abbiamo assistito alla reimmissione nel mercato dell’ospitalità di strutture completamente ripensate sotto questo profilo. Un bellissimo caso è l’inedito progetto di experience, realizzato dallo studio londinese Dexter Moren Associates, dell’Hotel Villa Pamphili: esclusivo urban resort romano, capace di coniugare l’accoglienza di un’abitazione privata, lo style contemporaneo, il leisure e l’avanguardia nel segmento Mice in un ambiente biofilo. Sulla costa nord della Sicilia, vicino a Cefalù, è stato ripensato, ritagliato nella natura e riposizionato nel segmento cinque stelle il polo alberghiero firmato dalla spagnola Palladium Hotel Group comprendente due strutture, aperte nel 2005 e oggi completamente riviste secondo innovativi canoni di sicurezza e sostenibilità. Ed è proprio sui luxury resort che si stanno concentrando tanti brand internazionali alla ricerca di immobili di qualità in cui investire: come il caso di Radisson e Falkensteiner a Cortina, Six Senses in Umbria e Moxy a Pompei-Oplontis. Qualità che, oggi, non può essere più disgiunta dalla sensibilità verde, come testimonia il sempre maggiore interesse per gli investimenti Esg (acronimo di environmental social governance, i fondi sostenibili): asset basato su criteri collegati


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Casa Fantini

Casa di Langa

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all’ambiente, alla sfera sociale e alla gestione aziendale. Una sostenibilità che accompagna ogni fase della realizzazione del Falisia, a Luxury Collection Resort & Spa, gioiello della catena Marriott all’interno della Riserva Naturale di Duino nel golfo di Trieste. Il complesso, pionieristicamente concepito una decina di anni fa, nasce, insieme al borgo di Portopiccolo, dal progetto dell’architetto Francesco Luparelli per la valorizzazione di una ex cava basato su principi di salvaguardia sia ambientale sia sociale. Caratteristiche di qualità che di recente hanno attirato nuovi investimenti proprio in chiave Mice: oggi il bellissimo centro congressi vista mare può appoggiarsi a una aumentata capacità ricettiva, che conta novanta unità in più, portando la capienza complessiva a 148 camere. GLI SPAZI MUTANTI Molte delle abitudini che abbiamo acquisito durante la pandemia sono destinate a permanere e ridefinire l’ormai prossima nuova normalità. A cominciare dallo smart working, che sta evolvendo dall’ambiente domestico a soluzioni più integrate e flessibili nelle strutture alberghiere. A rilevare l’ampiezza del fenomeno è Byhours, piattaforma online e app mobile che permette di prenotare soggiorni da tre, sei o 12 ore in oltre tremila hotel di 24 Paesi nel mondo e in seicento città europee e che oggi conta ben 123mila utenti registrati. Work hub, smart working room e smart week sono neologismi ormai entrati nelle proposte degli hotel, frutto proprio dell’impatto dello smart working nell’hospitality e ciò non riguarda più solo gli hotel business, ma quasi tutto il ricettivo e coinvolge tutto il corpo delle strutture: dalle aree comuni, al ristoran-

te, alle camere oltre alle aree business e congressuali. Come introdotto, l’offerta in molti casi non riguarda solo gli ospiti delle stanze ma è spesso rimodulata anche in formula “day use”. La strategia vincente, oltre a fornire una tecnologia adeguata (strutture interconnesse, postazioni lavorative comode e belle, servizi da ufficio e videoconferencing) combina un ripensamento degli spazi abitualmente dedicati ai viaggiatori leisure con l’offerta, on demand, dei servizi accessori come l’utilizzo di sale riunioni, spa, piscina, palestra e ristorante. In questo modo, la soluzione albergo diviene accessibile a livello di tariffe, almeno nel pacchetto base, sicura e confortevole. Pioniere di questo nuovo pensiero di vivere le strutture alberghiere, è stato il gruppo NH hotels che di recente ha lanciato la sua proposta “Smart Space” offrendo ai viaggiatori spazi esclusivi per lavorare in ambienti tranquilli e organizzare riunioni in streaming con tutti i comfort e i servizi tipici di un hotel. Seguono il trend anche altre catene come Hilton dove DoubleTree by Hilton Turin Lingotto propone “Stay long – Work well”: una soluzione che prevede la disponibilità di due camere comunicanti, una a uso abitativo e l’altra personalizzata per lo smart working e il workout. Panorami dalle più belle città italiane sono quelli che si godono dalle strutture Starhotels, brand che ha lanciato il programma “Smart Working Rooms”: una proposta flessibile e modulare per scoprire il piacere di lavorare in albergo. Anche Marriott International entra nel mondo dello workation con “Marriott Bonvoy”, che prevede connessione wi-fi e i dispositivi per l’ufficio in loco aggiungendo attività per bambini, spazi di studio/ lavoro ed esperienze personalizzate per tutta la famiglia. Ricordiamo inoltre che il Gruppo inaugurerà a settembre il W Hotel di Roma, a due passi da piazza di Spagna: 162 camere, una Wow Suite, dotata di una terrazza privata con vista a 360 gradi sulla Capitale e uno spazio dj per ospitare eventi privati. PICCOLI, MA GRANDIOSI E DIVERSI Complici le restrizioni sugli spostamenti internazionali, nel corso del 2020 si è assistito a un aumento delle vacanze all’interno dei confini nazionali; la tendenza per il 2021 sembra rimanere la stessa. Viaggiare all’interno del proprio Paese sembra essere la scelta più semplice, sicura e sostenibile, mescolando esigenze di famiglia, benessere e lavoro. Ed è la continua crescita di ospiti con differenti obiettivi ad avere favorito l’affermarsi di strutture “diverse” per spazi e per servizi, spesso evoluzione di design hotel, capaci di regalare quelle emozioni positive oggi tanto ricercate. Sul lago d’Orta nel borgo gioiello di Pella è sorto da qualche anno un innovativo progetto di ospitalità, Casa Fantini. Qui Daniela Fantini, ha saputo magistralmente trasmettere all’architetto Piero Lissoni il suo amore per il mondo dove è cresciuta per poi trasformarlo in una realtà: 11 camere dotate di spa, una lounge cuore della casa, un risto-


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The Hoxton

© The Hoxtonw

Ca’ di Dio

rante superlativo con chef stellato e un giardino sensoriale. Oggi tutta la casa è prenotabile in esclusiva con un intero staff dedicato per soddisfare desideri e accompagnare gli ospiti in una selezione di experience à la carte alla scoperta del lago e del suo territorio. Rimaniamo sul lago d’Orta per un’altra “gustosa” news: aprirà qui, precisamente a Pettenasco, Laqua by the Lake, progetto ricettivo a opera dello chef Antonino Cannavacciuolo (già patron del Villa Crespi, sull’Isola di San Giulio) e della moglie Cinzia Primatesta. È questo uno dei tre mini-resort, accomunati dallo stesso brand, Laqua, che apriranno entro l’estate, gli altri sono: Laqua by the Sea a Meta di Sorrento, progettato seguendo i principi dello feng shui, e Laqua countryside a Ticciano sulle colline campane, proprio nel palazzo ottocentesco dove il nonno di Antonino faceva il guardiano e da dove la storia del celebre chef ha avuto inizio. Altri proprietari e altro amore per un’altra straordinaria terra: le Langhe. Si tratta di Kyle J. Krause, presidente e Ceo del Gruppo Krause

HOTEL DESIGN: PREVISIONI 2021 IN CINQUE PUNTI Q 1 - Eco-tendenze Il rispetto per l’ambiente e vicinanza alla natura si traduce in: tecnologie per il benessere e per il risparmio energetico; QEXIVMEPM HM ǻRMXYVE HM EPXE UYEPMXª se possibile naturali; arredamento IGSPSKMGS GSR YXMPM^^S HMǺYWS e importante di verde indoor. Q 2 - Varietà di stili Camere in stili diversi come attenzione al singolo ospite; il denominatore comune sarà l’uso dei colori del marchio nel design, negli accessori originali e nei loghi.

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Q 3 - Hometel: fatti come a casa Un’atmosfera famigliare con l’introduzione di spazi domestici nelle camere e design ispirato alla tradizione locale. Q 4 - Hotel e coworking Un nuovo sguardo alla hall, riprogettata come spazio di coworking con tavoli e postazioni tecnologiche dedicate. . Q 5 - Albergo come piattaforma d’arte Antico e all’avanguardia, rinnovato Portare l’arte al massimo nel settore alberghiero, con vere gallerie d’arte integrate negli hotel.

e proprietario di diverse attività in Italia, che a giugno ha inaugurato Casa di Langa. Un nuovo indirizzo del lusso sostenibile, uscito dall’idea di GaS Studio e Parisotto + Formenton Architetti (P + F) capaci di integrare in un unico progetto di raffinata semplicità il design tradizionale piemontese, un innovativo lifestyle, la connessione con la natura e l’arte. Spostandosi a Venezia, avrà la firma della designer Patricia Urquiola il nuovo cinque stelle della collezione V-Retreats di VOIhotels, brand dell’hôtellerie di lusso del Gruppo Alpitour. Si chiamerà Ca’ di Dio e aprirà ad agosto portando nuova linfa e bellezza all’antica dimora storica, realizzata nel Cinquecento dall’architetto Jacopo Sansovino lungo la Riva degli Schiavoni: un luogo dell’ospitalità profondamente connesso al tessuto di Venezia che entra nei suoi ambienti in forma di materiali, cromie, finiture e ispirazioni, frutto della collaborazione con le eccellenze artigianali locali. L’arte è invece il leit motive del nuovissimo The Hoxton di Roma, la prima struttura in Italia del brand inglese Ennismore. Ospitato all’interno di un edificio moderno il nuovo hotel è totalmente ristrutturato indoor, seguendo una linea ispirata al design italiano degli anni Settanta. Un progetto di interior design che ha coinvolto Maurizio Faraoni (curatore della dell’archivio della storica galleria romana Ugo Ferranti) con la collaborazione di Sebastien Brocandel, direttore dell’agenzia pubblicitaria francese Pschhh, nella scelta di opere d’arte da inserire nelle stanze, nelle public area, nelle meeting room, nel bar e nel ristorante, dando un’identità unica al nuovo hotel capitolino. Tanti esempi, tanti stili, tanta voglia di fare e di riprendere: la resilienza del settore dell’hospitality ha dimostrato di essere un potente motore capace di cogliere il profilo delle nuove necessità e di saper estrarre dalla crisi una rivoluzionaria forza di crescita, alimentata dalla fantasia, dalla creatività, dall’estro dei progettisti italiani e da una concezione più sostenibile dell’idea stessa di viaggio.


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Un concept inedito per l’hôtellerie

di NICOLETTA TOFFANO

The Building Hotel, in una zona strategica della Capitale, a pochi minuti a piedi dalla Stazione Termini, è un albergo inaspettato, capace di coniugare magistralmente servizi personalizzati, spazi curatissimi e tutto il fascino della storia di un luogo

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he Building, un nome semplice, ma che allo stesso tempo ricorda tutta la complessità di una struttura ricettiva: contenitore di funzioni, ma soprattutto di esperienze. Ed è di questa idea di ospitalità che ci parla Giovanni Romano, director of sales & marketing: «The Building è un concetto prima che un hotel: restituire agli ospiti uno spazio storico dove poter fruire di diversi servizi, una sorta di contenitore di emozioni e attività». Un albergo che nasce, nel novembre 2016, dal recupero di un antico convento, poi trasformato ai primi del Novecento nella prima sede del collegio San Leone Magno (qui ha studiato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella) dove i segni della storia si sono stratificati e una sapiente operazione di restyling ha saputo valorizzare e renderli vivi. Così la navata della chiesa sconsacrata di fine Ottocento è diventata la lobby, un ambiente suggestivo e poliedrico, perfetto per allestire eventi di gala, cene e pranzi aziendali, mentre dalla balconata del matroneo è stato ricavato il ristorante Gourmand’s, con un’attigua terrazza esterna riscaldata con vista sulle Mura Aureliane di Roma. Per completare l’offerta business al piano inferiore si trova una moderna e attrezzatissima sala meeting per duecento persone con un’attigua board room illuminata da luce naturale. Sono 108 le camere di design contemporaneo e poi la spa Aquathermediroma, la piscina e tanti ambienti affascinanti dove soggiornare e lavorare, ma ciò che distingue The Building è la gamma dei servizi, sempre perfetti e attenti al singolo ospite, come quelli garantiti durante tutti i lockdown degli ultimi mesi: «Con enormi sacrifici, anche con un numero di ospiti esigui, siamo costantemente rimasti aperti, dando ospitalità a chi si trovava a Roma per lavoro. E oggi siamo stati premiati: il segmento corporate e business continua a sceglierci, anche per le proposte dedicate allo smart working: attrezzature e servizi pensa-

ti ad hoc e tanti spazi, spesso inusuali, dove ognuno può trovare la propria concentrazione e privacy». L’attenzione verso i propri ospiti in questo periodo non può non accentrarsi anche sul tema della salute: con una società esterna è stato messo a punto un nuovo sistema di sanificazione, che, saturando gli ambienti con del vapore speciale, è in grado di abbattere il 99,9% di batteri, virus e sostanze nocive; inoltre l’ospite tramite un’apposita app può assicurarsi dell’avvenuta sanificazione.

The Building Hotel Roma Numero totale camere: 108 | Ristoranti: 1 | Posti: 180 | Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 200 posti | Capienza sala minore: 30 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 600 | Possibilità organizzazione post congress

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PORTOPICCOLO si fa grande per il MICE

di NICOLETTA TOFFANO

Già apprezzato dalla meeting industry nazionale e internazionale per l’avveniristico centro congressuale, i servizi, la privacy, la sostenibilità, Portopiccolo inaugura la stagione con un importante ampliamento del ricettivo, arrivando E SǺVMVI SKKM YR XSXEPI HM YRMXª 8YXXI WIRWE^MSREPM

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Portopiccolo sono novanta le nuove residenze che, nella logica dell’incantevole borgo del Friuli Venezia Giulia, non sono appartamenti qualunque ma piccoli mondi di pace e di ospitalità in ville con terrazze vista mare nel meraviglioso contesto della Riserva Naturale di Duino nella Baia di Sistiana vicino a Trieste. È questa l’ultima delle news che il 21 maggio ha accompagnato la riapertura della location già dotata di 58 camere e suite presso il Falisia, a Luxury Collection Resort & Spa, gioiello cinque stelle lusso di Marriott International. L’ampliamento del ricettivo offre quindi nuovi sviluppi al mercato Mice, che qui dispone del Portopiccolo Pavilion:

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strepitoso centro congressuale, sviluppato su due livelli per una superficie di oltre 1.200 metri quadrati, a picco sul mare. «Un riposizionamento progettato sin dall’autunno 2019 – spiega Michele Gaidano, director of sales & marketing Falisia –; quando si approccia HIG, fondo americano che rileva Portopiccolo e riorganizza la società di gestione in due divisioni: una con un’anima real estate e l’altra con un’anima nell’ospitalità, la Portopiccolo Hospitality. I nuovi investimenti appartengono a una precisa visione di ampliamento del mercato degli eventi, per altro già ben avviato». Il complesso, aperto 365 giorni all’anno e che ospita una straordinaria


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gamma di amenity (una spa di 3.600 metri quadrati, aree wellness e fitness, spiagge, piscine, ristoranti gourmet) è perfetto per gli eventi aziendali – e ne ospita moltissimi di diverso tipo – in particolare quelli automotive, a cui garantisce plus quali sicurezza, ampi parcheggi e percorsi panoramici on the road (qui hanno trovato casa brand prestigiosi come Mercedes e Lamborghini) ma anche per il wedding, che può contare sulla privacy e l’esclusività della venue. Un matrimonio tra i tanti, che ha fatto notizia nella cronaca rosa, è stato quello di Victoria Swarovski: evento glamour di tre giorni con 250 invitati. Questa è la storia più recente di Portopiccolo, per capirne invece l’anima più profonda, quella green, bisogna risalire alle sue origini: il borgo nasce dalla riconversione di una cava, dismessa dagli anni Settanta, operazione condotta, in un’ottica di valorizzazione ambientale, dalla friulana Rizzani De Eccher. L’iter si chiude nel 2015, con un investimento di 350 milioni di euro, e il progetto che ne risulta è di un complesso incastonato nelle falesie, in sintonia con tutto quello che lo circonda e precursore di quella tendenza alla sostenibilità oggi tanto ricercata: utilizzo esclusivo di materiali inerti a chilometro zero provenienti dalla cava stessa e sfruttamento delle risorse naturali locali per i propri fabbisogni energetici senza produrre Co2 e gas combusti; questo grazie alle più avanzate tecnologie, come per esempio un avveniristico impianto di geotermia marina. QUANDO ANCHE UN TERRITORIO “TIFA” MICE Portopiccolo, a un passo da Trieste e a poco più di un’ora da Venezia, Treviso e Ljubljana, è un intero borgo inclusivo, offlimit alle automobili, affacciato su un mare così incontami-

nato da essersi guadagnato proprio quest’anno la bandiera blu assegnata dalla Fee. Al centro di un’area naturale è il luogo ideale per chi ama vela, mountain bike o trekking. «Poi sono tanti gli accordi che stiamo stringendo con i player locali: da quelli istituzionali, come Confindustria Alto Adriatico e il Trieste Convention & Vistiors Bureau, a quelli privati che permettono al nostro preparatissimo team di costruire per la clientela infinite esperienze: dalle grotte del Carso, alle cantine vinicole, fino alla partnership con Barcolana (il principale evento di Trieste e ricorrente a ottobre, ndr). L’experience va oltre Trieste e il Carso e si estende a San Daniele e ai suoi prosciuttifici, ai Colli Orientali con i loro vini e alla Laguna di Marano per il bird watching. Siamo inoltre destinazione ideale, visto che ci privilegiamo dell’egida Marriott International (garanzia, anche sotto il profilo delle procedure legate al Covid-19) per il mercato Usa, in particolare per il prodotto “two cities – incentive program”: cinque-sei notti, da suddividere tra destinazioni italiane iconiche come Venezia, Roma, Milano e località legate alla tradizione enogastronomica e al paesaggio». E se qualche timorosissima agenzia dovesse obbiettare: E se piove? Michele Gaidano sorriderà rispondendo loro: «Il nostro straordinario territorio ci dà varie soluzioni: un improvviso temporale è l’occasione per visitare le spettacolari grotte carsiche come la Grotta Gigante, con la sala naturale più grande al mondo, per poi uscire su una terrazza panoramica e perdersi davanti a uno spettacolare arcobaleno. In alternativa, per tutti gli amanti del caffè, un’opportunità svolta in collaborazione con la prestigiosa Università del Caffè di Illycaffè: esperienza degustativa nel cuore dello stabilimento produttivo».

Falisia, a Luxury Collection Resort & Spa, Portopiccolo L Duino Aurisina (Ts) 3YQIVS XSXEPI GEQIVI LStel) + 90 appartamenti | RistoranXM ` 5SWXM IWXIVRM ` Sale meeting: 6 | Capienza sala maggiore: 220 | Capienza sala minore: 6 | Saletta segreteria | mq HM EVII IWTSWMXMZI ` 5SWWMFMPMXª organizzazione post congress

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NH Collection Firenze Palazzo Gaddi

Reinventare gli eventi? Con NH si può Resiliente e proattivo: NH Hotel Group reinventa il settore degli eventi mettendo a punto tre proposte innovative capaci HM GSRMYKEVI XIGRSPSKME Iǽ GMIR^E GVIEXMZMXª IH IWGPYWMZMXª di NICOLETTA TOFFANO

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nche per il 2021 c’è aria di novità in casa NH. Il primo dei progetti, Hybrid Meetings by NH, ha debuttato a inizio anno con un banco di prova eccezionale: un evento interno dal titolo “L’impatto della trasformazione digitale nel nuovo scenario del turismo” che ha visto la perfetta combinazione tra l’incontro in presenza, attraverso il collegamento di tre hub (NH Milano Congress Centre, NH Collection Roma Vittorio Veneto e NH Collection Madrid Colón) e la connessione

virtuale di 26 città italiane in contemporanea. Abbatte così ogni confine geografico Hybrid Meetings by NH, la soluzione ad hoc realizzata con la collaborazione di partner tecnologici d’eccezione, capace di unire la flessibilità fisica delle strutture con le opportunità del digitale, per organizzare riunioni, appuntamenti ed eventi mixando l’incontro di persona e la partecipazione virtuale. «Dare un forte slancio al processo di digitalizzazione è diventato per noi fondamentale per ri-


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NH Collection Torino Piazza Carlina

spondere alle nuove esigenze del settore del turismo e del mondo meeting & eventi, chiamati ad adattarsi al contesto storico attuale» ha commentato Marco Gilardi, operations director NH Hotel Group Italia & Usa. A supporto della più sofisticata tecnologia ci sono poi le infinite location della compagnia: dal 2019, grazie all’accordo tra NH Hotel Group e Minor Hotels, un portfolio di più di cinquecento hotel nel mondo, nel segmento Mice, conta ben 450 sale meeting in 58 alberghi su 26 destinazioni in Italia. Una presenza capillare che consente di accedere a una moltitudine di opzioni per riunioni, eventi, congressi, conferenze, sempre studiate e seguite passo passo da un team di esperti. Inoltre, tenendo conto del momento di incertezza che stiamo attraversando, i termini e le condizioni contrattuali sono stati resi assolutamente flessibili mentre il must della sicurezza è garantito dall’adozione di Feel Safe At NH: protocolli interni sempre aggiornati relativi alle procedure sanitarie e ai sistemi di distanziamento messi a punto e collaudati già dallo scorso anno. A OGNUNO IL SUO SPAZIO Arriva a marzo anche la seconda delle proposte indirizzate al segmento business dal nome Smart Spaces. Una nuova offerta che nasce dalla consapevolezza di come la pandemia abbia cambiato le modalità di lavoro e di incontro, come spiega Marco Gilardi: «Con la diffusione sempre più ampia dello smart working, sono cambiate le esigenze. È aumentata la richiesta di nuovi spazi, più confortevoli e modulabili e dotati di tecnologie innovative per ricreare uffici temporanei o location in cui organizzare piccoli meeting o gruppi di lavoro». In pratica Smart Spaces mette a disposizione spazi predisposti per ospitare fino a otto persone; a questi vengono abbinati numerosi benefit come per esempio la connessione wi-fi (inclusa e illi-

nhow Milano

mitata), i monitor Hd con webcam per organizzare conferenze, stampanti laser, bevande, guardaroba 24/24 e ulteriori vantaggi, tra cui uno sconto del 15 per cento su parcheggio, camera in day use e servizi f&b. L’offerta è disponibile per gli hotel italiani ed europei del gruppo: per esempio a Roma, presso NH Collection Roma Palazzo Cinquecento, nel quale per le riunioni si possono utilizzare le quattro sale meeting modulabili ma anche la terrazza con giardino. In alternativa, sempre nella capitale, è possibile scegliere NH Collection Roma Centro con 19 sale modulabili. A Milano le location più cool sono le sette sale meeting e la suite vista Duomo dell’NH Collection Milano President, oppure NH Milano Touring con otto sale e spazi comuni ripensati in chiave co-working e poi il celebre design hotel nhow Milano e i suoi spazi d’eccellenza: 12 sale meeting, loft e la penthouse suite firmata da Matteo Thun. Ed ecco che ad aprile arriva anche Buyouts, l’ultima chicca made NH Hotel Group dedicata a chi desidera celebrare un’occasione speciale in totale privacy e sicurezza. La proposta consiste nell’offrire in esclusiva alcune delle strutture iconiche della compagnia in una selezione che spazia da palazzi storici a boutique hotel, sia nelle grandi città sia in alcune destinazioni turistiche aggiungendo offerte gastronomiche completamente personalizzabili, firmate anche dagli chef stellati che collaborano con il Gruppo. A rendere la bella iniziativa ancora più interessante è la centralità di una prassi rispettosa dell’ambiente, che da anni caratterizza le tante iniziative di NH Hotel Group: vengono, infatti, offerte ai propri ospiti soluzioni all’insegna della sostenibilità, mettendoli in contatto anche, per esempio, con fornitori “green” presenti nel territorio. Perché ogni evento è un momento unico e lo è ancora di più se in equilibrio con l’ambiente!

& ǻERGS 2EVGS ,MPEVHM operations director NH Hotel Group Italia & Usa

NH Collection Milano President

Hybrid Meetings by NH

indirizzi a fine rivista

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FOCUS ON

Il MICE che ricomincia Si è parlato del futuro dell’industria dei meeting e dei congressi durante la tre giorni “Restarting Mice, fare sistema per il turismo italiano”, l’appuntamento che tra Genova e Roma ha riunito i protagonisti della meeting e incentive industry di ALESSANDRA BOIARDI

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entre congressi, meeting ed eventi ripartono anche in presenza, si guarda al futuro. Come la pandemia ha cambiato il Mice? E soprattutto, come si riparte? Se ne è parlato dal 9 all’11 maggio, durante la tre giorni, in presenza e nel pieno rispetto delle misure anti-Covid “Restarting Mice, fare sistema per il turismo italiano”. L’appuntamento ha visto protagonisti i principali operatori di questo importante settore

come CWT, Cisalpina, Gruppo Uvet, Gruppo Gattinoni, ACI Blueteam, SG Company, EGA, Gruppo Next, Match Music, Triumph Group. L’iniziativa è stata opera di cinque fra le realtà più importanti del turismo italiano: MSC Crociere, Alitalia, Starhotels, AirPlus International e First Travel Italy, che hanno creato un importante momento di confronto sulle tematiche più calde, dagli scenari alle previsioni sulla ripresa, dalle nuove modalità alla sicurezza.


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FOCUS ON

SI RIPARTE DA INCENTIVE, MEETING EMOZIONALI E FORMAZIONE La voglia di ripartire è enorme per tutto il comparto. Questo il sentiment di tutto l’incontro, che però ha anche fatto emergere l’evidente difficoltà del settore rispetto a una pianificazione che nel breve termine non potrà che risentire della pandemia. Sarà infatti soprattutto nel 2022 che il settore potrà vivere la piena ripresa: anche se già nell’autunno di quest’anno gli eventi torneranno. «Le aspettative ora si concentrano sull’ultimo trimestre dell’anno» ha dichiarato Armando Mastrapasqua, amministratore delegato CWT Italy e South Emea commercial senior director. «Per il 2021 ci aspettiamo una perdita del settore che non si discosta da quella dell’anno scorso e che si attesta a circa un -80% rispetto al periodo pre-pandemia». Ma non mancano segnali di incoraggiamento. «Il primo settore che ci dà segnali positivi sono i viaggi incentive, meeting aziendali, completamente cancellati l’anno scorso e ora già prenotati per inizio estate, ma esclusivamente in Italia» ha affermato Franco Gattinoni, presidente del Gruppo Gattinoni. Rimarranno formule ibride, digitali e in presenza e gli eventi digitali si continueranno a svolgere per alcune tipologie di iniziative, «mentre gli eventi ibridi miglioreranno, non sostituiranno il Mice classico, bensì contribuiranno ad amplificarlo secondo Davide Verdesca, chairman e Ceo di SG Company. Per Pierluigi Donzelli, direttore generale di ACI Blueteam: «Anche se l’evento digitale rimarrà, nulla potrà sostituire l’evento in presenza e l’interazione e il networking che si creano». L’emozione in un evento è una componente imprescindibile per Gabriele Lenzi di Match Music «E questa è difficile trasmetterla con il digitale». «Gli eventi ci saranno, anche numerosi, sebbene molti saranno in modalità ibrida, tale modalità permette in qualche modo anche di allungare la vita del congresso. Difficile fare una stima sul fatturato totale del comparto l’anno prossimo, ma si può prevedere che si potrà assestare su un 70-75% del valore del giro d’affari pre Covid» ha sottolineato Enrico Ruffilli, amministratore delegato del Gruppo Uvet. In questo momento emerge chiaramente la richiesta da parte delle aziende per la realizzazione di meeting motivazionali, la domanda di formazione e di coaching per il personale delle aziende, di riqualificazione delle competenze per i dipendenti di diverse realtà, grandi e piccole, dopo più di un anno in modalità di lavoro completamente atipiche. «Ci chiedono al momento molti team building per recuperare e migliorare i rapporti interni e motivare nuovamente le risorse» ha spiegato Domenico Pellegrino, Ceo del Gruppo BluVacanze. Fare sistema dovrà significare, secondo Marco Iannarelli, presidente del Gruppo Next, creare anche «Un patto di ripartenza con le aziende, un patto etico dove fissare le linee guida per la realizzazione di gare e appalti e dove le agenzie di eventi e Mice possano competere a condizioni eque».

BEST PRACTICE: I CAMPIONATI MONDIALI DI SCI Nel panorama italiano e internazionale, negli ultimi mesi sono stati organizzati alcuni eventi pilota destinati a diventare best practice per la ripartenza, dimostrando come si possano realizzare eventi grandi e piccoli e movimentare persone in completa sicurezza, rispettando chiaramente i protocolli sanitari. Un esempio di protocollo istituito è la cosiddetta “bolla”, sperimentata anche in occasione dei Campionati mondiali invernali di sci a Cortina lo scorso febbraio. Gli ospiti e i partecipanti a un evento vengono divisi in sottogruppi, tracciati durante tutto lo svolgimento dell’evento, rimanendo all’interno dell’area dove la manifestazione ha luogo. «In occasione dei Mondiali di Sci abbiamo ga-

Sopra, un momento della tre giorni “Restarting Mice, fare sistema per il turismo italiano” che, tra Genova e Roma, ha rappresentato un importante momento di incontro e confronto tra i protagonisti della meeting e incentive industry

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rantito lo svolgimento dei campionati e la sicurezza per 15 giorni durante i quali, su 23mila tamponi effettuati, solo 23 persone sono risultate positive» ha raccontato Maria Criscuolo, chairman and founder di Triumph Group, che prosegue: «Bisogna dirlo ed essere orgogliosi, in quanto noi italiani siamo stati i primi: nessuno a febbraio in Europa aveva ancora fatto un evento di queste dimensioni in presenza». IL BRAND ITALIA Claudia Maria Golinelli, vicepresidente e partner di EGA WorldWide ha ricordato: «Abbiamo avuto un periodo nero, difficilissimo, che ha colpito duramente il comparto degli eventi, tra i più penalizzati dell’industria turistica. Ma finalmente si inizia a vedere un po’ di luce, di ripresa dei viaggi e degli incontri fisici. In questo scenario, la Presidenza italiana del G20 – con le sue ministeriali e i numerosi eventi collegati previsti in tutt’Italia e con il summit dei Capi di Stato e di Governo di Roma (si terrà a fine ottobre, ndr) – rappresenta una straordinaria opportunità per la ripartenza degli eventi, soprattutto internazionali, e l’arrivo di turisti ad alto valore per il territorio. Un fantastico spot di promozione

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di un’Italia che riparte in grande sicurezza». A proposito del Belpaese, alla presenza di Giorgio Palmucci, presidente dell’Agenzia del Turismo Nazionale Enit e di Carlotta Ferrari, presidente del Convention Bureau Italia, si è anche discusso dell’importanza del brand Italia, della necessità di realizzare ora una forte promozione e una campagna di comunicazione verso l’estero e di valorizzare in maniera coordinata e univoca il Belpaese, e la sua attrattiva come meta di svolgimento di eventi e convegni. RIPARTIRE DALLA SICUREZZA I principali player del mercato continuano a investire e a garantire la sicurezza. Leonardo Massa, managing director di MSC Crociere ha illustrato come continuino gli investimenti in nuove navi, con ampi spazi dedicati a ospitare eventi e meeting a bordo, in quanto il Mice rimane strategico per MSC anche in un’ottica futura. Starhotels, tramite Antonio Ducceschi, Cco, ha sottolineato come la catena stia investendo in sicurezza e sostenibilità e garantisca la massima flessibilità, in risposta alle esigenze mutate della clientela. Nicola Bonacchi, vice president sales leisure di Alitalia ha illustrato le nuove destinazioni dell’estate della compagnia. Alitalia raggiungerà – oltre le capitali europee e New York – anche le maggiori località delle vacanze estive. First Travel Italy, tramite Stefania Semenzato, managing director, ha ricordato come la logistica e i trasporti siano un asset indispensabile di sicurezza per gli eventi, perché le persone e tutto ciò che viaggia con loro non vanno soltanto trasportati, ma devono essere “spostati” in modo ordinato ed efficiente. Inoltre gli Ncc (noleggio con conducente, ndr) sono ormai “delle camere sterili”, garantendo un ambiente igienizzato e sicuro nei più piccoli dettagli. In questo contesto si inserisce anche il pagamento e AirPlus International, multinazionale specializzata in soluzioni di pagamento virtuali: proprio i pagamenti digitali e virtuali possono rappresentare un ulteriore elemento che contribuisce a una esperienza sicura, “touchless”, così come alla sostenibilità finanziaria di tutti i protagonisti della filiera.



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Da Disney al Mice ,PM IZIRXM Ƴ PI ǻIVI MR TVMQMW Ƴ I M TEVGLM E XIQE LERRS YR )RE WMQMPI HEXS GLI WSRS QMGVSGSWQM EXXMVERS QMKPMEME HM ZMWMXEXSVM SKRM KMSVRS I LERRS YR MQTEXXS WYPPI IGSRSQMI PSGEPM )MWRI] ;SVPH ² MP TEVGS TMÄ ZMWMXEXS EP QSRHS I M TVSKIXXM TSWX TERHIQME HIP KVYTTS GVIERS YRS WGIREVMS WYP UYEPI ERGLI MP 2MGI TSXVIFFI SVMIRXEVWM

dal nostro corrispondente a New York DOMENICO MATARAZZO

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urante il Salone Del Mobile, in annate normali, più di trecentomila visitatori si riversano nei padiglioni di Fiera Milano. Durante la stessa settimana, secondo le comunicazioni rilasciate dall’ufficio stampa del Salone, si registrano quattrocentomila ingressi in più nella metropolitana di Milano. Tra una tappa e l’altra, questo movimento di persone porta circa venti milioni di euro ciascuno al settore del retailing e della ristorazione. Queste sono solo le voci più significative dell’indotto di una fiera di grosse

dimensioni. Il lato negativo è rappresentato invece dalle lunghe file di attesa che si registrano presso punti chiave come gli ingressi, i punti di ristorazione, o gli stessi mezzi di trasporto. Da Milano trasferiamoci negli Stati Uniti, a Orlando, presso il parco di divertimenti di Walt Disney World. In condizioni normali il parco riceve circa 57mila visitatori al giorno. Se si considerano i parchi adiacenti, sempre della Disney, il numero sale a 250mila al giorno. Quasi tutti arrivano in macchina, ma per


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raggiungere l’ingresso dagli estesissimi parcheggi occorre prendere uno dei quattrocento autobus di collegamento, oppure uno dei 12 treni su monorotaia, oppure ancora via mare su un battello-taxi. Una volta all’interno, questo movimento di persone viene accolto da trecento ristoranti e 150 negozi della Disney, per citare solo le fonti di reddito più significative all’interno del parco. Anche qui, il lato negativo è rappresentato dal fatto che si creano lunghe file in punti chiave come gli ingressi, i ristoranti e gli stessi mezzi di trasporto. DUE MONDI A CONFRONTO Se in una fiera le attrazioni sono gli stand degli espositori – dai piccoli operatori ai grandi marchi –, nei parchi a tema i protagonisti sono le giostre, comunemente chiamate “attrazioni”, dalle più semplici, tipo i caroselli, alle più sofisticate, come le montagne russe di Splash Mountain o Big Thunder Mountain. Sia i visitatori di una fiera sia quelli di un parco a tema mostrano però lo stesso comportamento una volta terminata la visita: la loro attenzione si rivolge verso le strutture della città ospite. Per le loro dimensioni e attività, i grossi parchi a tema e i grossi centri fieristici sono considerati delle microeconomie, anche se per raggiungere le dimensioni di Disney World, Fiera Milano dovrebbe ospitare un evento dalle dimensioni del Salone del Mobile ogni giorno dell’anno. Molto più realisticamente invece, ciò che mette sullo stesso livello un centro fieristico e un parco tematico delle dimensioni di Disney World sono le pandemie: il Covid-19 ha completamente azzerato entrambi i settori, compreso tutto l’indotto e, di conseguenza, le economie locali. Walt Disney, in particolare, durante la pandemia ha licenziato più di trentamila addetti, il titolo in borsa è sceso ai minimi storici e solo ora – in aria di riapertura dei parchi – è risalito ai livelli tradizionali. Eppure, gli executive della Disney sono convinti che usciranno dalla crisi ancora più forti di prima. E se è vero che parchi a tema e fiere hanno dei punti in comune, le ragioni per l’ottimismo di Disney danno un’idea di come potrà evolvere il settore Mice nel prossimo futuro.

ta di universo parallelo, ovvero una serie di destinazioni digitali alle quali i visitatori possono accedere regolarmente, anche senza essere fisicamente presenti nel parco. Fin qui nulla di nuovo, visto che anche nel settore Mice le nuove piattaforme digitali consentono di accedere a veri e propri eventi online ma anche ai contenuti – e alle opportunità di networking – per alcuni mesi oltre la chiusura dei lavori. La sfida successiva è far convergere i due universi paralleli in ciò che Disney definisce “metaverse”, ovvero la fusione tra mondo reale e il mondo digitale. Uno scenario tipo il film The Matrix, per rimanere in tema di intrattenimento. Questa fusione è resa possibile proprio dall’incremento degli accessi digitali del visitatore con cellulari, smart watch, braccialetti elettronici e altri wearable e l’utilizzo di tecnologie come computer vision, linguaggio naturale, realtà aumentata, intelligenza artificiale e Internet delle cose da parte del parco. Alla base di tutto questo rimane la capacità di raccontare storie. STORYTELLING PERSONALIZZATO «La nostra esperienza è iniziata molto tempo fa con lo storytelling in formato lineare classico, poi siamo passati allo storytelling interattivo, da qui al formato immersivo e ora siamo sulla buona strada per uno storytelling personalizzato e sociale» ha dichiarato Tilak Mandadi executive Vp digital parks experiences and products, durante il keynote di apertura alla convention annuale della Iaapa, l’associazione del settore. «L’esperienza in metaverse sarà disegnata per essere personalizzata fin dall’inizio, ma sarà inserita anche in un contesto di gruppo» ha aggiunto Mandadi. I

TRA REALE E DIGITALE Oggi il gruppo Disney comprende 12 parchi a tema, 53 hotel, centinaia di punti vendita e ristoranti, quattro navi da crociera – che diventeranno sette –, turismo in multiproprietà, un’attività di retailing e di licensing che generano entrate pari a 53 miliardi di dollari all’anno, nonché una vasta gamma di attività in rapida crescita che comprende giochi, editoria digitale e tradizionale, e-commerce. In ciascuno di questi settori la pandemia ha accelerato gli investimenti del gruppo in sistemi digitali per i vantaggi che questi comportano, come maggiore rapidità, riduzione dei costi e data collection. Ma attraverso il digitale Disney vuole anche creare una sor-

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responsabili hanno mantenuto il riserbo sui progetti in corso, ma le poche indiscrezioni danno un’idea della prossima frontiera nelle relazioni con i visitatori di grandi eventi. Mandadi, per esempio, ha citato l’introduzione di personaggi virtuali gestiti con intelligenza artificiale che saranno in grado di avere un contatto personalizzato con gli ospiti. Questa visione è coltivata da anni alla Disney e di fatto il gruppo è stato tra i primi a investire in Hanson Robotics il creatore di Sophia, il primo umanoide programmato in A.I., che tra l’altro appare spesso come keynote in conferenze internazionali. L’interesse in questa applicazione è dovuto al fatto che i personaggi Disney, inclusi i super eroi della Marvel, sono gli asset principali del gruppo e rappresentano i canali con cui Disney può avvicinarsi maggiormente ai propri clienti. L’esperienza però non è solo personalizzata ma anche social, dato che i clienti del parco sono parte di una comunità che condivide gli stessi interessi. Poco distante da Disney World per esempio vi è Animal Kingdom, un parco dove gli animali non sono in gabbia ma vivono in un ambiente che riproduce il loro habitat naturale. Chi torna a casa dopo una visita ad Animal Kingdom può replicare l’esperienza osservando gli stessi animali attraverso droni, radar e telecamere che trasmettono immagini costantemente. L’utente poi, attraverso visori per la realtà virtuale, può anche esplorare più da vicino il singolo animale e accedere ad altre forme di contenuti. Altri scenari ipotizzati includono la possibilità per i clienti di interagire da casa con i pirati sulla loro barca, danzare con i membri di famiglie reali, visitare galassie lontane. E per chi non è in grado di scegliere, un piccolo genio può pianificare l’intera visita virtuale, basata sul profilo del visitatore.

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GLI AVATAR E GLI EVENTI Creare un parallelo con il settore dei meeting non è affatto impossibile. Synthesia per esempio, è un’applicazione su cloud che offre la possibilità di creare avatar del tutto realistici e in modo semplice come scrivere un’e-mail. Gli smart glass, già disponibili in Giappone e attesi su scala globale molto presto, avranno funzioni che faciliteranno la fusione di contenuti digitali con il mondo reale. In tutti i casi, il punto di partenza per creare il metaverse è quello di digitalizzare a tappeto. Ancor prima della pandemia, Disney aveva iniziato a trasformare il rapporto con gli ospiti da episodico a perenne utilizzando ogni tecnologia digitale possibile. Tra gli obiettivi vi era quello di portare i contenuti di Disney definiti “momenti magici” o “magic moment”, nelle case delle famiglie. Il primo passo è stato la creazione di alcuni blog, ma l’esperienza è stata poi amplificata con una serie di app e con una maggiore presenza su social media e canali multimediali. Nei tre mesi di chiusura di Disney World, queste iniziative hanno portato ben tre milioni di accessi ai contenuti digitali. Nello stesso tempo, però, Disney ha rivisto l’intera struttura per garantire la sicurezza dei visitatori e offrire un’esperienza della visita ancora migliore rispetto al passato. Le aree di intervento sono state le stesse che caratterizzano l’esperienza in una fiera: gestione degli accessi, sistemi di raccolta dati, pagamenti e servizi mobili. ACCESSI ANTIASSEMBRAMENTO Per quanto riguarda gli accessi, Disney ha introdotto un sistema di prenotazione per regolare il flusso di persone, ma questo non è stato che uno tra una dozzina di altri sistemi di prenotazione introdotti per evitare assembramenti. Le attrazioni più popolari, per esempio, costringono i visitatori ad aspettare anche per più di un’ora il proprio


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turno. I nuovi sistemi sono un’evoluzione di quanto esisteva già precedentemente in forma più limitata (i Fast Pass): ora il visitatore può presentarsi all’orario stabilito e utilizzare il tempo di attesa per consumare altre offerte nel parco, con un vantaggio quindi reciproco per cliente e fornitore. Gli ingorghi si verificano anche quando le attrazioni più sofisticate sono interrotte per motivi tecnici e richiedono manutenzione; per evitare questi inconvenienti Disney ricorre a sensori e intelligenza artificiale per anticipare i possibili guasti. “Starwars Rise of the Resistance”, per esempio, una delle attrazioni più popolari, ha più di 15mila sensori installati e gestiti da Hitachi. I dati raccolti da questi sensori riguardano anche il traffico e quindi possono essere usati per fini di marketing. DIGITALIZZAZIONE E PARTECIPAZIONE ATTIVA Una delle conseguenze della pandemia è stata anche la diffusione degli ordini e dei pagamenti elettronici per la consumazione di cibo e bevande. Prima della pandemia, solo il nove per cento dei visitatori ordinava via telefono. Durante i mesi di riapertura parziale, gli ordini da remoto sono saliti all’84% e i pagamenti sono stati effettuati tutti in forma elettronica. La stessa cosa vale per il settore retailing e licensing, ma per trasferire il volume di ordini dei prodotti Disney, ovvero miliardi di dollari, non sorprende che il gruppo abbia dovuto completamente ridisegnare la piattaforma per lo shopping elettronico per gestire l’incremento di traffico. Il processo di digitalizzazione va anche a favore degli impiegati, che hanno avuto la

fortuna di rimanere. Il Guess Service Suite, per esempio, è un servizio digitale studiato per dare a chiunque sia a contatto con un visitatore la possibilità di accedere al profilo completo del cliente e promuovere quindi altre offerte. Anche in questo caso lo scenario è meno fantasioso o avveniristico di quanto possa sembrare. Già oggi le aziende, soprattutto in settori avanzati, investono nello sviluppo di digital twin o “gemelli digitali”. Questi non sono che la versione digitale di un qualcosa, e questo qualcosa può essere un qualsiasi elemento nella vita reale: un processo, un sistema, un prodotto, un individuo o un evento. Anche la Iaapa, ovvero la International Association of Amusement Parks and Attractions, che ha dato spazio ai manager della Disney, quest’anno ha dovuto sostituire la convention tradizionale con un appuntamento virtuale, dedicato più che altro alla formazione. Ma in condizioni normali, questa è probabilmente la convention che più di ogni altro evento comporta una partecipazione attiva dei visitatori. Gli spazi espositivi, infatti, non sono occupati da stand tradizionali, ma da attrazioni tipo giostre, autoscontri, simulatori, realtà virtuale, rock climbing. In pratica ogni attrazione destinata a un parco a tema – se l’altezza lo permette –, viene installata nella fiera per essere provata. Se i planner temono che il metaverse sottragga visite ai padiglioni di una fiera o alle sale di un evento in presenza, trasformare la visita in una esperienza attiva come avviene alla convention della Iaapa può essere invece la soluzione vincente.

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L’event manager, tra nostalgia e innovazione Se è vero che gli eventi post-pandemia avranno modalità e grammatiche diverse, è anche vero che a cambiare saranno anche le competenze necessarie per la loro gestione. Vediamo allora qual è l’evoluzione dell’event manager di SIMONA CIOTTI

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opo più di un anno di comunicazione a distanza i paradigmi si possono dire cambiati e il modo di fare un certo tipo di eventi si è sicuramente adattato a un approccio “ibrido”. Ci si chiede quindi quali sono – se ci sono –

eventuali nuove competenze sulle quali gli addetti ai lavori del settore devono far leva per essere efficaci nella gestione dei loro stakeholder e degli eventi. Ovvero, in quale fase si trova il processo di change management: si nota una nostalgia per l’approccio


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passato o il mondo phygital è oramai una novità già ben assimilata? O ancora, ci si è adattati alla situazione contingente ma non ci si è abituati? Lo chiediamo due professionisti di alto livello, che da anni rappresentano un punto di riferimento, ciascuno con la propria cifra stilistica e vocazione distintiva: Stefano Gabbrielli, owner e Ceo di Enic, vicepresidente nazionale di Assoeventi e presidente regionale di Confindustria Toscana per le piccole e medie imprese, e Omer Pignatti, amministratore delegato di Homina, presidente di Sic Società Italiana Comunicazione. Lo stato d’animo di chi lavora nel mondo degli eventi è combattuto: da una parte pare evidente che chi opera nel settore dell’organizzazione di puri momenti di incontro si aspetti una ripresa completa delle attività “come prima” e non veda in una gestione ibrida altro che una parentesi da dimenticare, mentre il timbro di voce di chi utilizza gli eventi calati in un percorso di comunicazione più ampio mostra la consapevolezza del fatto che oggi ci siano più strumenti a disposizione rispetto a prima e che si stia imparando a gestire una maggiore complessità. Omer Pignatti – una consolidata esperienza nel settore della comunicazione e della gestione delle relazioni, con ruoli apicali in Aica e Assorel, oltre a 30 anni come Ad di Homina –, forte della sua prospettiva di gestore di persone, offre quindi un punto di vista privilegiato per capire l’evoluzione delle competenze dell’organizzatore di eventi. Ce lo presenta come un ruolo già complesso per l’eterogeneità delle leve che tradizionalmente muove e ancora più articolato ora che il contesto è anche ibrido: l’event manager – oggi come ieri – si distingue principalmente per una serie di caratteristiche personali e solo secondariamente per capacità tecniche: «L’organizzatore deve avere la capacità di cogliere il significato che oggi hanno gli eventi, riuscire cioè a comunicare ciò che l’azienda in quel momento vuole trasferire ai suoi stakeholder attraverso i vari elementi di cui è composto l’evento; location, allestimenti, elementi visivi, tecnologici, eccetera» afferma Pignatti. Per riuscire in questa gestione si deve avere una forte base culturale che permetta di equilibrare la polisemia degli elementi ed è fondamentale la curiosità di conoscere, capire e guardare ciò che sta accadendo nel mondo, tendenze artistiche incluse. «Oggi alle competenze necessarie per operare nel settore – prosegue Pignatti – si aggiunge anche la conoscenza delle nuove tecnologie e la capacità di capire quali sono gli aspetti della comunicazione visiva a esse connesse. Serve fornire soluzioni non standardizzate, essere portatori dell’approccio del cliente e guidarlo anche a conoscere il valore delle nuove soluzioni a disposizione». Quindi l’event manager, oltre a essere curioso, ad avere una ottima visione culturale e conoscenza della tecnologia, a essere attento nella gestione del progetto – sia nel

dettaglio sia nell’insieme –, oggi deve saper agire un ruolo più di account manager nei confronti del cliente e ricercare con coraggio nuovi modelli a cui fare riferimento, senza il timore di staccarsi dal passato, guidandone alla comprensione i suoi interlocutori. INNOVARE MIGLIORANDO Pignatti ha supportato il proprio team ad affrontare il cambiamento, stimolandolo a cercare di avere curiosità verso quei settori che utilizzavano già strumenti più evoluti, come per esempio gli eventi di bilancio delle società quotate: «Ho invitato i miei collaboratori a cercare di capire questi contesti – spiega –, perché io sono convinto che qualcuno al mondo abbia già inventato quello che noi vogliamo realizzare; il punto è prenderne spunto facendolo meglio e portandovi innovazione: questo è l’esercizio che un organizzatore di eventi deve fare oggi; in una battuta, come facevano i giapponesi nel dopoguerra, che fotografano tutto per riprogettarlo migliorato». Per trovare ispirazioni e stimoli creativi, da sempre Pignatti ha accompagnato i suoi collaboratori alle manifestazioni culturali di rilievo, come per esempio la Biennale di architettura, i padiglioni delle Expo più innovativi dal punto di vista comunicativo, o a fiere specifiche: «Il settore della moda ha sempre fornito stimoli per creare innovazione nell’ambito degli eventi. Oggi queste cerimonie di grande richiamo organizzate con le stesse modalità ma a distanza, non trasmettono lo stesso pathos: manca quell’energia che veniva portata dalle persone. E questo vuol dire che nell’organizzazione degli eventi che si vogliono progettare con queste nuove modalità serve ripensare alla loro narrazione complessiva, anche nella loro stessa struttura».

STEFANO GABBRIELLI owner e Ceo di Enic, vicepresidente nazionale di Assoeventi e presidente VIKMSREPI HM (SRǻRHYWXVME 8SWGERE per le piccole e medie imprese «Non ci dobbiamo scordare che durante la pandemia non è stato inventato nulla, le tecnologie già esistevano e ci siamo confermati ulteriormente il motivo per cui prima non le usavamo molto: utilizzare una piattaforma di videoconference è diverso dal fare un evento in presenza. (…) Sono strumenti che nel futuro “normale” sono convinto che torneranno nel cassetto e in un primo momento addirittura in un cassetto ben chiuso».

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aspettarsi che questa complessità possa rimanere. Il sentimento che caratterizza il settore è la consapevolezza che non torneremo al passato, ma rimane da scoprire in che modo si svilupperà il futuro» afferma ancora Pignatti. NUOVI SCHEMI, RELAZIONI RINNOVATE Ci sono anche altri fattori che contribuiscono all’arricchimento e alla complessità del ruolo: «Il tema della sostenibilità e della sicurezza sono rilevanti già da alcuni anni, per cui per esempio negli eventi oramai la carta si utilizza solo esclusivamente come elemento a supporto di momenti comunicativi forti mentre le informazioni di servizio vengono gestite in modo digitale» chiosa Pignatti. I giovani oggi vivono in un contesto più internazionale, elemento che aggiunge valore e opportunità agli eventi phygital, ma questa visione più ampia non è un elemento che può subentrare a scapito di una buona cultura generale, che rimane l’elemento fondante del ruolo e lo rende capace di organizzare l’evento all’interno di una strategia più ampia di comunicazione e di reputazione.

L’organizzatore deve quindi avere il coraggio di osare e andare oltre gli schemi, inventandone di nuovi, ma deve essere anche capace di accompagnare il proprio interlocutore e quindi non solo esser bravo a progettare, ma anche a gestire la relazione con il cliente facendogli comprendere la struttura del progetto e la sua programmazione. «Oggi, è molto più difficile organizzare eventi: non basta più avere allestimenti e ottimi relatori. Dopo l’anno passato, inoltre, oramai c’è da

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RITORNO ALLA “NORMALITÀ” Stefano Gabbrielli ha una consolidata esperienza nel settore dell’organizzazione di eventi di alto livello sia privati sia pubblici, e vede il settore – oltre che dalla sua esperienza pluriennale –, anche dalla prospettiva di Assoeventi. I suoi eventi – molti quelli inerenti il settore fashion & luxury o il mondo dello spettacolo – sono sempre stati insostituibili momenti di aggregazione, che derivavano l’energia proprio dalla presenza di persone, di ospiti di rilievo, di momenti culturali e celebrativi di alto livello. Gabbrielli conferma che nel periodo della crisi si è appreso a utilizzare strumenti tecnologici che prima occupavano un posto marginale nella gestione del tipo di eventi di cui lui si occupa ma rappresenta in modo forte anche l’attesa di tornare a incontrarsi di persona: «Non ci dobbiamo scordare che durante la pandemia non è stato inventato nulla, le tecnologie già esistevano e ci siamo confermati ulteriormente il motivo per cui prima non le usavamo molto: utilizzare una piattaforma di videoconference è diverso dal fare un evento in presenza; c’è un lavoro differente a monte e il risultato che si ottiene è diverso. Quindi il mio team ha dovuto approfondire la conoscenza di queste tecnologie che prima avevamo nel cassetto, però sono strumenti che nel futuro “normale” sono convinto che torneranno nel cassetto e in un primo momento addirittura in un cassetto ben chiuso». Gabbrielli identifica il suo lavoro come “mettere assieme persone”, e gli eventi, i cui contenuti potevano già prima essere fruiti online, di fatto permettono alle persone di esperire l’emozione di esser parte di una certa manifestazione e di poter raccontare l’esperienza, mentre l’assistere a distanza non


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è sufficiente per soddisfare questa esigenza: insomma, il tifoso fa allo stadio per vivere l’emozione, altrimenti potrebbe vedere la partita molto più comodamente da casa! Il suo team già prima utilizzava elementi tecnologici soprattutto a supporto della narrativa dell’evento in presenza, e in merito alla prospettiva di utilizzare anche domani le competenze digitali per la gestione degli eventi ibridi o a distanza commenta: «Spero che le competenze tecniche che hanno approfondito i miei servano a ben poco». BUONA LA PRIMA A prescindere dal tema tecnologico, per Gabbrielli il bravo organizzatore di eventi è comunque una persona dall’ottimo curriculum scolastico e con la capacità di relazionarsi anche a livello internazionale, in grado di gestire progetti in modo strutturato e metodico, ma anche rapido, veloce e dall’ottimo problem solving. «Questo lavoro è molto stressante, non si fanno prove generali e non c’è la possibilità di fare una ripetizione: se va male una cena per mille persone, non posso farne un’altra la sera dopo per recuperare. L’organizzatore deve essere soprattutto “vispo”, capace di eseguire al momento le soluzioni necessarie per la riuscita dell’evento; riassume bene l’approccio un aforisma di Tognazzi: “fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità di esecuzione”». Oltre a questo, anche la capacità di pianificazione e gestione del progetto è una competenza distintiva: metodicità, attenzione ai dettagli, relazione con il cliente, gestione dei fornitori: «Di fatto, quando l’evento inizia per noi è finito il lavoro, c’è solo la parte di esecuzione materiale». Per essere in grado di organizzare momenti personalizzati e originali, gli organizzatori devono riuscire a vestire in modo disinvolto lo stesso stile in cui il cliente si riconosce, ma anche mantenere un eccellente e fidato network di fornitori specializzati nella realizzazione di esperienze distintive. Nella sua gestione dei progetti, l’organizzatore deve essere capace di scegliere il giusto equilibrio degli specialisti che vengono attivati a seconda della mission dell’evento e anche delle policy del cliente: in alcuni casi serve integrare l’evento per esempio con percorsi di comunicazione mentre in altri casi è la sua esecuzione perfetta parte di un piano più ampio che guida direttamente il cliente. «Come organizzatori – prosegue Gabbrielli – mettiamo assieme le competenze specialistiche che sono necessarie per rispondere all’esigenza del cliente. Nel mio team ci sono sia profili più creativi sia altri più organizzativi. La competenza organizzativa e quella di problem solving rimangono comunque i tratti base fondamentali». Gabbrielli lascia intendere che forse un certo tipo di eventi potrà mantenere la forma online – quelli più funzionali e meno strategici da un punto di vista relazionale –, mentre i momenti più rappresentativi sotto l’aspetto socioculturale, nel senso più ampio dei ter-

mini, non rinunceranno ad attrarre la partecipazione diretta delle persone: «Ricordiamo quando anni fa venne introdotta in azienda la videoconferenza: molti temevano che sarebbe stata la fine per gli incontri in presenza, ma così non è stato. Lo stesso succederà con i mezzi di videoconferencing odierni, che forse rimarranno efficaci in alternativa alla telefonata. Adesso però c’è proprio il desiderio di tornare a incontrarsi di nuovo per lavoro e andare a pranzo assieme». Si delineano quindi in modo chiaro quelle che sono le competenze che l’organizzatore di eventi deve avere: project management, attenzione ai dettagli ma anche visione d’insieme, ottime doti di relazione e comunicazione, creatività poggiata su di un’ottima preparazione culturale, curiosità, ricerca di approcci originali e forte attitudine al problem solving. Mentre la gestione degli eventi fisici si sta arricchendo di complessità per quello che concerne la sostenibilità e la sicurezza, rimane invece da capire come evolverà l’utilizzo degli incontri solo digitali nel futuro fuori dalla pandemia: i punti di vista in merito sono eterogenei così come il contesto e le abitudini sono in evoluzione. Ci ricordiamo intanto del proverbio “impara l’arte e mettila da parte” e su questo punto si trarranno le conclusioni più avanti.

OMER PIGNATTI, amministratore delegato di Homina e presidente di Sic SGMIXª .XEPMERE (SQYRMGE^MSRI «Oggi alle competenze necessarie per operare nel settore si aggiunge anche la conoscenza delle nuove tecnologie e la capacità di capire quali sono gli aspetti della comunicazione visiva a esse connesse. Serve fornire soluzioni non standardizzate, essere portatori dell’approccio del cliente e guidarlo anche a conoscere il valore delle nuove soluzioni a disposizione».

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TEAM BUILDING

La natura vista da dentro È tutto autentico, non c’è niente di costruito. Una full immersion nella natura favorisce l’apprendimento cooperativo, consolida i rapporti, aumenta la consapevolezza di sé, stimola l’osservazione, sviluppa l’equilibrio emotivo e la resilienza. Tutte doti che la pandemia ha reso fondamentali di TERESA CHIODO

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È

trascorso più di un anno ormai da quando la locuzione “distanziamento sociale” si è insinuata nelle nostre vite calandosi come un velo opaco sulla nostra quotidianità e rendendo faticosa qualsiasi forma di scambio. Per gli addetti ai lavori della meeting industry in special modo, attenersi a certe

indicazioni, ha significato ordinare alla sala macchine un “indietro tutta” che in concreto vale a dire aver fatto girare i motori in una direzione opposta rispetto alle prerogative base del fare team building o del potenziare la crescita di un gruppo di lavoro. Ma se è vero che questo ha significato operare su


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TEAM BUILDING

un fondale limitante di sfinimenti e disagi con cui si è dovuto fare i conti, è anche vero che, proprio con l’avvento di una crisi come quella fornita dalla pandemia, ha preso forma la sfida di guardare il mondo con occhi nuovi che ha riportato tutti letteralmente con i piedi per terra. I giapponesi direbbero che quando le crepe interrompono il disegno di una vita, basta colmarle con l’oro liquido per dar loro più valore. Basta guardare quanto ci circonda come sotto una lente di ingrandimento per iniziare un nuovo viaggio di riscoperta di certe realtà a stretto contatto con la natura e proprio per questo preziose. Molte di queste erano già lì sotto i nostri occhi, altre stanno ancora preparando il terreno per una ripartenza, pur consapevoli che per qualche tempo ancora ci si dovrà muovere con il freno a mano tirato. Vediamo insieme come alcuni contesti legati a una rivalorizzazione del territorio italiano e totalmente immersi nella natura possano rappresentare una valida piattaforma per rilanciare le attività di aggregazione. CALABRIA ALLA RIBALTA L’azienda Mulinum, per esempio, nasce in Calabria in un contesto lontano dalla frenesia contemporanea: è l’emblema della genuinità e si lega a istanze ecologiste; rispetta quindi un tema di grande attualità come quello del ritorno alla natura. Come si realizzano in concreto queste prerogative all’interno di una realtà come questa? Lo chiediamo a Stefano Caccavari, fondatore e ideatore dell’azienda Mulinum: «Anni fa avevo il sogno dell’Ame-

rica, – dice Caccavari – volevo partire per lavorare nel mondo dell’informatica, ma poi dinanzi alla domanda “Cosa fai per il tuo territorio?” che mi ha posto un amico, ho sentito il richiamo della mia terra e ho deciso di restare per difenderla. Ho messo a disposizione le mie competenze per recuperare la tradizione e creare prima Orto di Famiglia, una multiproprietà agricola con spazi affittati ad appassionati del cibo genuino, proprio laddove rischiava di sorgere una delle più grandi discariche d’Europa, e successivamente Mulinum, la start-up che rappresenta un’oasi di genuinità e tradizione, dove recuperiamo campi abbandonati e li coltiviamo con grani antichi che poi trasformiamo in farina integrale in purezza e prodotti da forno». Non si parla quindi di gestire un contesto virtuale on line, in modalità multiplayer, attraverso l’App di Facebook, con il tablet o il telefonino, ma di qualcosa che si può toccare con mano. Una full immersion in un ambiente naturale può essere particolarmente stimolante per attivare dinamiche di gruppo e processi di sviluppo individuali e di squadra, ritrovare il senso della gerarchia organizzativa, la mission, gli obiettivi, le competenze di ruolo, sulla base di conoscenze, abilità, tipologie di leadership, gestione del tempo e change management. Quali sono i punti di forza di Mulinum nella prospettiva di mettere a disposizione alcuni spazi per gli eventi aziendali? «La nostra location – afferma Stefano –, immersa nella natura ma in una posizione strategica, vicina alla città di Catanzaro e all’aeroporto di Lamezia Terme, è il nostro

STEFANO CACCAVARI fondatore e ideatore di Mulinum « La nostra location, immersa nella natura ma in una posizione strategica, vicina alla città di Catanzaro e all’aeroporto di Lamezia Terme, è il nostro punto di forza principale. Corsi di formazione, attività di team building con i nostri artigiani e tecnici del pane, visite guidate del processo produttivo, dei campi e dell’orto sono tra le nostre proposte».

Mulinum, un po’ location e un po’ azienda agricola

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TEAM BUILDING

punto di forza principale. Ad accrescere questo valore c’è il nostro staff, dinamico e con skill adeguate ad accogliere visitatori appassionati e aziende. Corsi di formazione, attività di team building con i nostri artigiani e tecnici del pane, visite guidate del processo produttivo, dei campi e dell’orto sono tra le nostre proposte».

GIANLUCA BOARIO titolare dell’agenzia Eventi in Natura «Come nel quotidiano e nella sfera privata, anche in ambito formativo si è posta l’esigenza di rilanciare proposte legate alla natura e al territorio. Si richiede ormai di andare oltre i format on line erogati durante i mesi scorsi. Inoltre, è forte l’esigenza di stare insieme, davvero vicini, di condividere, anche con un po’ di leggerezza, momenti di formazione e di aggregazione GSQI WSPS PE REXYVE TY½ SǺVMVI~

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TENDENZE DI MERCATO In uno scenario post-Covid, tornare alle origini, a quel ritmo lento e incessante che è tipico della natura, toccare la terra e sentirne il profumo potrebbe rappresentare una necessità per molti e un’opportunità emotiva da non trascurare nell’ambito della formazione e della crescita personale. Chi meglio dell’esperto Gianluca Boario, titolare dell’agenzia Eventi in Natura, ce lo può confermare? «Come nel quotidiano e nella sfera privata – spiega Boario – anche in ambito formativo si è posta l’esigenza di rilanciare proposte legate alla natura e al territorio. Si richiede ormai di andare oltre i format on line erogati durante i mesi scorsi. Inoltre, è forte l’esigenza di stare insieme, davvero vicini, di condividere, anche con un po’ di leggerezza, momenti di formazione e di aggregazione come solo la natura può offrire. Tra i format più richiesti, certamente le attività di orienteering o di treasure hunt in natura, un modo semplice per tornare a interagire come gruppo, camminando insieme e riscoprendo angoli suggestivi del territorio. Chi invece parte già con un trascorso di team building outdoor si orienta su format più coinvolgenti, soprattutto nel fare

e nella componente emotiva e formativa, come l’adventure, declinato secondo il gusto e le competenze dei diversi operatori del settore. Ha inoltre forte rilevanza la richiesta di affiancare le esperienze di team building a una modalità di accoglienza particolare e molto suggestiva: il campo tendato per un momento di forte convivialità e di interazione. La creazione di una sorta di “villaggio” in cui riconoscersi, in cui definirsi di nuovo come gruppo di lavoro, riattivando i vwalori del team, la forza della squadra, la voglia di stare insieme e di confrontarsi in un contesto emotivamente forte e coinvolgente. Siamo solo all’inizio ma tutti sembrano pronti a ripartire, insieme, in natura».


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TEAM BUILDING

FORMAT SECONDO NATURA Mulinum si è rivelato un modello d’impresa replicabile sul territorio nazionale. Ce ne può parlare? «Subito dopo l’inaugurazione HM 2YPMRYQ ER +PSVS Ƴ EǺIVQE Stefano Caccavari, suo fondatore e ideatore – grazie a un’intervista su Radio24, sono stato contattato da un imprenditore romano con amici proprietari terrieri in Toscana. È stato un processo immediato: nel giro di pochi mesi abbiamo

TEAM BUILDING PURI E IBRIDI Il team building e quella che viene chiamata da Elio Zoccarato, direttore creativo di SunnyWay Team Building, “formazione in cammino”, coniugano perfettamente l’attività fisica al pensiero creativo, all’immaginazione e all’introspezione. «La formazione in cammino – afferma Zoccarato – è un’attività che realizziamo in collaborazione con i formatori di Fym ed è itinerante. Si svolge nel cuore della natura e stravolge il lavoro in aula trasformandolo in un viaggio esperienziale tra boschi, laghi, montagne e sentieri. Ci sono molti aspetti positivi – e non solo per il corpo – nel camminare, primo fra tutti quello che è un’attività a basso costo e non richiede attrezzature particolari. Nell’ambito di una camminata, il processo

ǻVQEXS PE REWGMXE HM 2YPMRYQ Buonconvento, in provincia di Siena, nella splendida Val d’Orcia. Sulla scia di questo successo, avvieremo un altro Mulinum anche a Mesagne, in provincia di Brindisi. La formula è sempre la stessa: crowdfunding e incontri con appassionati che permettono di raccogliere i capitali necessari, WIR^E EPGYR ǻRER^MEQIRXS pubblico».

decisionale della squadra innesca un meccanismo che incoraggia la partecipazione attiva di tutti i membri; la leadership è distribuita e condivisa tra i membri del team e questo aumenta e rafforza il senso di comunità orizzontale a scapito di uno profondamente piramidale. Proponiamo inoltre dei format ibridi che collegano i team da remoto con survivor specializzati. Si tratta di realizzare fisicamente missioni e percorsi avventurosi in mezzo alla natura con l’aiuto dei team da casa, collegati in streaming su zoom e con l’aiuto di un nostro operatore accanto al survivor. È già pronta la versione con veri e propri team immersi nella natura e aiutati dai partecipanti connessi in streaming da casa per superare le difficoltà che troveranno lungo il cammino».

ELIO ZOCCARATO direttore creativo di SunnyWay Team Building «La formazione in cammino è un’attività che si svolge nel cuore della natura e stravolge il lavoro in aula trasformandolo in un viaggio esperienziale tra boschi, laghi, montagne e sentieri. Nell’ambito di una camminata, il processo decisionale della squadra innesca un meccanismo che incoraggia la partecipazione attiva di tutti i membri; la leadership è distribuita e condivisa tra i membri del team I UYIWXS EYQIRXE I VEǺSV^E MP WIRWS di comunità orizzontale a scapito di uno profondamente piramidale».

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HIGHLIGHTS

CONVENTION BURE

AU

di ALESSANDRA BOIARDI

LOCATION

GRAND HOTEL TORRE FARA, DEBUTTO IN ANTEPRIMA CON IL TORRE FARA LOUNGE & BISTROT Con una impareggiabile vista sul Golfo del Tigullio, il Grand Hotel Torre Fara è il nuovo hotel di Chiavari, novità della Riviera ligure di Levante che propone una commistione originale di architettura, design e stile. L’hotel è nato dall’opera di riqualificazione del complesso architettonico razionalista Torre Fara della prima metà del Novecento e alla sua apertura disporrà di diversi servizi d’eccellenza, tra cui la possibilità di organizzare eventi esclusivi. Oltre a matrimoni e cerimonie, la moderna ed efficiente sala congressi sarà il luogo ideale in cui aziende, imprese e associazioni potranno organizzare meeting di prestigio. L’apertura dell’intera struttura è prevista a dicembre 2021, ma già dal mese di maggio è possibile approfittare in anteprima del Torre Fara Lounge & Bistrot, come spiega il direttore del Grand Hotel Torre Fara Rino Vago: «In attesa di fare cono-

scere il nostro nuovo albergo agli ospiti e agli organizzatori di eventi, abbiamo deciso di aprire in anteprima il Torre Fara Lounge & Bistrot. L’arrivo bella stagione ci sembrava un’ottima occasione per offrire ai clienti la possibilità di concedersi un ottimo drink o un buon piatto di pesce fresco per pranzo o una cena in un ambiente dinamico ed elegante, magari mentre ammirano il tramonto sul Promontorio di Portofino». Il Grande Hotel Torre Fara sarà dotato di 33 camere, alcune con vista mare, altre con vista parco, arredate con stile ed estrema attenzione al comfort. In fase di completamento, il centro benessere sarà un vero gioiello a disposizione degli ospiti del Grande Hotel Torre Fara. Il ristorante offrirà poi la possibilità di pranzare e cenare nella sala principale, caratterizzata da una impareggiabile vista mare.

NUOVO TRIESTE C&VB: NASCE L’HUB A LIVELLO REGIONALE È un grande progetto di ripartenza quello del Trieste Convention & Vistiors Bureau, che porta la città a diventare il motore di sviluppo territoriale ed economico nell’ambito del settore congressuale e turistico. Un progetto che parte da Trieste ma che coinvolgerà tutto il territorio regionale, grazie all’unione di intenti tra Regione Friuli Venezia Giulia con PromoTurismoFVG, il Comune di Trieste, il tavolo dell’imposta di soggiorno e il coinvolgimento del sistema degli albergatori e degli operatori locali. Nasce così il primo hub congressuale a livello regionale con un nuovo centro congressi di dimensioni internazionali (che vanta, tra l’altro, un auditorium con 1.856 posti, cinque sale per una capienza complessiva di 2.770 posti e un’ampia terrazza vista mare ) situato nel cuore del Porto Vecchio, una tra le più interessanti aree di recupero industriale in Europa. La pandemia ha interrotto un trend di crescita per il turismo in Friuli Venezia Giulia che nel 2019, per la prima volta, aveva portato oltre nove milioni di presenze turistiche sul territorio regionale.

NASCE THEMICEROAD, ROADSHOW PHYGITAL PER RILANCIARE IL MICE ITALIANO

ASSOCIAZIONI

Si chiama TheMiceRoad il roadshow nato per promuovere l’Italia come destinazione Mice. L’iniziativa di marketing B2B vedrà protagonisti i convention bureau italiani, con il patrocinio del Convention Bureau Italia. Il progetto parte con nove tappe tra tardo autunno 2021 e inverno 2022 per favorire la valorizzazione di ciascuna destinazione, da nord a sud, al di fuori delle classiche stagioni congressuali. In una seconda fase del progetto sarà ampliato il ventaglio delle destinazioni per coinvolgere i territori inizialmente non inclusi nel programma. Particolare attenzione sarà dedicata anche alla corporate social responsibility, un tema al quale i convention bureau locali prestano già molta attenzione. Iniziative di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale verranno presentate ai professionisti del Mice per coinvolgerli in

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modo attivo durante i loro convegni ed eventi, nel rispetto di buone pratiche e comportamenti etici, a sostegno di ciascuna destinazione. «“Meetings mean Italy” è il pay-off che abbiamo scelto per il progetto, perché la destinazione Italia non deve essere una scelta, bensì la scelta per il Mice. Ed ecco il nostro roadshow in collaborazione con i convention bureau e Dmo affiliati a Convention Bureau Italia come chiave da noi scelta per la ripartenza e per la promozione congiunta del nostro Paese, verso l’Italia stessa e verso l’estero» ha spiegato Giovanna Lucherini, ideatrice del progetto. «Gli eventi sono gli strumenti attraverso i quali il Made in Italy comunica al mondo e noi desideriamo promuoverli coinvolgendo anche tutte le realtà aziendali che rendono grande il Made in Italy a livello internazionale e che vo-

gliamo rendere protagoniste di un progetto di promozione condiviso». Il progetto conta già sulla partnership della BeAcademy e di un Team di otto talenti del Master Them in Tourism, Hospitality & Event Management 2021 a supporto dello staff digital del progetto. La call for partner per TheMiceRoad è aperta.


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HIGHLIGHTS

HOTEL RESORT

HOLIDAY INN ROME EUR PARCO DEI MEDICI: NUOVA TECNOLOGIA IBRIDA L’Holiday Inn Rome Eur Parco dei Medici riapre con una novità: uno spazio tecnologico per organizzare eventi ibridi e digitali. Allestita con il partner Dhs Event Solution, la nuova sala riunioni è dotata di luce naturale e ospita, nei suoi 68 metri quadrati, un vero e proprio studio televisivo. Con moderni sistemi audio-video e un ampio green screen, risponde in maniera concreta alla domanda sempre crescente di eventi virtuali e ibridi, partendo da un’offerta base da adeguare con flessibilità alle specifiche esigenze dei clienti. A disposizione ci sono anche tutti i servizi dell’hotel quattro stelle, che vanta uno dei brand internazionali più noti ed è in grado di soddisfare tutte le esigenze legate all’organizzazione di eventi: camere spaziose e dotate di ogni comfort, ampi spazi interni ed esterni con il nuovo concept di open lobby e i giardini, ristoranti e bar completamente ristrutturati con proposte per colazioni e cene anche a bordo piscina, così come collegamenti facili e veloci da e per il centro di Roma e l’aeroporto di Fiumicino e un ampio parcheggio a disposizione degli ospiti.

CONVENTION BUREAU

OASI DI KUFRA, OGGI ANCORA PIÙ BELLO

Oasi di Kufra, splendido resort a Sabaudia (Lt), a fianco del Circeo, una delle basi preferite di soggiorno per le squadre professionali di sport acquatici (soprattutto canoa e canottaggio), si è presentato in gran spolvero alla nuova stagione estiva e alla ripresa del mercato degli eventi grazie a una serie di investimenti effettuati durante l’inverno. Nel dettaglio, è stato effettuato il restyling di oltre due terzi delle sue 115 camere: tendaggi nuovi, letti nuovi, mobili nuovi, in molti casi nuova anche la carta da parati. In sostanza camere e suite sono tutte rinnovate tranne i bagni. Inoltre, è completamente cambiato il sito web www. oasidikufra.it, aggiornato alle più moderne tecnologie, reso fully responsive e trasformato, rispetto alla precedente versione (che risaliva a vent’anni fa), in un’esperienza virtuale completa: stanze, ristorazione, spa e wellness, sport, eventi. Il sistema di domotica è stato rifatto e potenziato, ora esteso non solo a camere e suite, ma anche agli spazi comuni, ai cancelli d’ingresso, al centro spa. Da segnalare infine che il resort, facendo leva sugli ampi spazi, sulla terrazza all’aperto da 150 posti con vista mare per gli aperitivi e sul suo ampio auditorium da quattrocento posti, è a disposizione per eventi – matrimoni inclusi – e reception in tutta sicurezza e nel pieno rispetto delle norme di distanziamento.

I CB CAMPANI UNITI PER LA DESTINAZIONE

I convention bureau campani si riuniscono con un protocollo d’intesa coordinato dal Convention Bureau Napoli per rilanciare l’offerta Mice e una pianificazione strategica congiunta in dialogo con Regione Campania. Puntano sui grandi eventi nazionali e internazionali e su un prodotto aggiornato e variegato per la ripartenza, dal primo luglio, degli eventi. «Finalmente si riparte, anche se in ritardo. L’importante è farsi trovare pronti con le novità del prodotto Mice», ha commentato la direttrice del Convention Bureau di Napoli Giovanna Lucherini. Il protocollo di intesa riunisce tutti i Cb campani: Convention Bureau Napoli (con Campi Flegrei e Caserta), Salerno Convention Bureau, Amalfi Coast Convention Bureau e Rete Alta Costiera, Sorrento Convention Bureau. L’’iniziativa segue la scelta della Regione Campania di sostenere il settore Mice, come dimostra la recente affiliazione al Convention Bureau Italia. «Per svolgere attività di marketing congressuale è necessario ampliare le

risorse, che fino a oggi sono state prettamente private, per cui è essenziale la collaborazione con la Regione Campania per intercettare in misura maggiore la domanda e migliorare l’offerta soprattutto in ambito digitale con la realizzazione di un portale dedicato» ha dichiarato Ugo Picarelli, fondatore nel 2006 del Salerno Convention Bureau. «In un periodo storico unico come questo è stato necessario unire le forze per rilanciare un comparto martoriato dall’emergenza pandemica» ha sottolineato Gianluca Mansi, project manager di Amalfi Coast Convention Bureau e Rete Alta Costiera. «Era fondamentale fornire un interlocutore unico alla Regione Campania, per sviluppare una pianificazione strategica congiunta, garantendo la qualità professionale, e semplificare le operazioni, con l’obiettivo finale di potenziare il settore Mice e così sostenere l’intera economia regionale» ha commentato Giovanna Russo, fondatrice del Sorrento Convention Bureau.

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AGENZIE CONSORZIO

NUOVI SOCI PER IL CONSORZIO PORTOFINO COAST Consorzio Portofino Coast ha ammesso nuovi soci, accogliendo le domande di adesione dei Comune di Zoagli e di Moneglia. Questi nuovi ingressi vanno ad aggiungersi a quelli registrati lo scorso anno, e costituiscono un altro importantissimo passo avanti verso quella collaborazione comprensoriale a cui il Consorzio aspira da sempre. Oltre ai comuni di Portofino, Rapallo e Santa Margherita Ligure, soci fondatori, sono oggi socie del Consorzio le amministrazioni di Moneglia, Sestri Levante, Lavagna, Chiavari, Zoagli, e Camogli. Un risultato importante, che consentirà di portare avanti su un tavolo di concertazione territoriale, tematiche e progetti inerenti al turismo dell’intera destinazione. Sono inoltre entrati a far parte della compagine associativa anche diverse altre aziende, a testimonianza di un rinnovato desiderio di lavorare insieme, consapevoli del fatto che le difficoltà del momento si affrontano soltanto con un lavoro di squadra attento e scrupoloso. «Sono molto soddisfatto del lavoro svolto in questi mesi – afferma Alessandro Sauda, presidente del Consorzio Portofino Coast – e al tempo stesso consapevole del grande impegno che abbiamo davanti. Il nostro comprensorio ha bisogno di collaborazione, di idee e di progettualità per affrontare la grande sfida della ripartenza dopo la crisi pandemica. Il turismo è un asset importantissimo per l’economia locale e su questo dobbiamo puntare con decisione lavorando insieme su tutte le tematiche di maggior rilievo a partire dalla promozione del territorio». Il Consorzio Portofino Coast ha infatti pianificato per il 2021 un ricchissimo programma promozionale costituito al momento da oltre venti appuntamenti, rivolto sia ai mercati di prossimità sia a quelli più lontani, come Cina, Giappone, Russia, America, Canada, India e a tutti i segmenti turistici dal leisure al turismo organizzato, dal Mice alla vacanza attiva ed esperienziale. Prosegue anche la collaborazione con le altre aggregazioni che operano sul territorio in un’ottica di convergenza su obiettivi comuni.

NASCE UVET EVENTS, NUOVA DIVISIONE DEL GRUPPO UVET Il gruppo Uvet comunica la nascita della nuova divisione Uvet Events, creata dalla fusione di Uevents ed Econometrica. Uevents è la società del gruppo Uvet – polo italiano nella fornitura di servizi e soluzioni per viaggi leisure, mobility management ed eventi – che si occupa di progettazione e realizzazione di eventi Mice ed è guidata da Laura Garbarino. Econometrica è una società attiva nell’editoria e negli eventi, fondata e gestita da Gian Primo Quagliano, con un focus specifico dedicato al mercato dell’auto aziendale e del fleet management. La loro fusione consentirà di rafforzare la parte eventi del Gruppo Uvet che, attraverso la nascita di una singola divisione, godrà di un’unica cabina di regia e di gestione per la conduzione delle linee di business legate alla progettazione di eventi, convention, viaggi incentive e attività di formazione aziendale. «L’obiettivo della fusione tra Uevents ed Econometrica è potenziare la divisione che già nel 2021, in un momento di grande incertezza globale, ha progettato e organizzato tantissimi eventi digitali per grandi e prestigiose aziende italiane e internazionali» ha commentato Laura Garbarino, amministratore delegato di Uvet Events. «Crediamo molto nel settore degli eventi e durante questo periodo non ci siamo mai fermati» ha dichiarato Luca Patanè, presidente del Gruppo Uvet. “Uvet Events è il risultato di una sinergia strategica fra due società del Gruppo che, attraverso la condivisione e la valorizzazione di risorse e competenze, consentirà una contaminazione utile nell’ottica di una crescita del business nel settore eventi».

FORMAZIONE

BEACADEMY PRESENTA DIGITAL & HYBRID EVENT MANAGEMENT La formazione specialistica nella progettazione, gestione e promozione degli eventi virtuali e ibridi è arrivata pochi mesi fa in Italia e ha subito raccolto larghi consensi da oltre ottanta partecipanti, che nelle prime due edizioni di dicembre 2020 e marzo 2021 – più una on demand – hanno già conseguito l’attestato di superamento della masterclass intensiva firmata BeAcademy. Un programma avanzato, presentato da Stefania Conti-Vecchi, unica italiana tra i formatori specializzati del programma per la certificazione in Digital Event Strategist (Des) del Digital Experience Institute di Pcma (Professional Convention Management Association), che con BeAcademy ha deciso di far “ritorno” in Italia per condividere expertise e conoscenze maturate in un contesto internazionale, contaminato dalle migliori pratiche in materia di digital event management. «L’idea della masterclass nasce dall’esigenza riportata da diversi colleghi a livello internazionale di avere una formazione che fosse più pratica e ricca di esempi rispetto anche ad alcuni

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corsi o certificazioni presenti attualmente sul mercato – commenta Stefania Conti-Vecchi, esperta e coach della masterclass in Digital Event Management di BeAcademy –. Con BeAcademy abbiamo risposto all’esigenza di far sperimentare, attraverso documenti reali, tutorial e mini-eventi-test tenuti live durante i moduli, le più innovative soluzioni sia strate-

giche sia tecnologiche dedicate all’organizzazione di eventi digitali e ibridi, con un focus speciale sull’esperienza dei partecipanti». «Il programma disegnato da Stefania, con otto ore di formazione tecnica, dal meeting design degli eventi digitali e ibridi ai tech tool, l’engagement dei partecipanti e il marketing per la promozione di eventi non in presenza, è stato subito percepito come una opportunità di aggiornamento professionale e crescita dai tanti colleghi meeting professional che ci hanno scelto per riprogettare i loro eventi. Il laboratorio pratico conclusivo ha permesso a tutti di confrontarsi con i colleghi su casi reali – da roadshow a congressi medico-scientifici con live surgery, a lanci di prodotto – per due intense ore di lavoro creativo, brainstorming e progettazione» commenta Alessia Di Raimondo, coordinatrice della masterclass e direttore operativo BeAcademy. Presto una nuova edizione della Masterclass che al format on line prevede di aggiungere un bootcamp formativo per una evoluzione phygital.


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CENTRO CONGRESS

I

RIVA DEL GARDA FIERECONGRESSI LANCIA “MIO OGGI TUO DOMANI” SULLA SOSTENIBILITÀ HOTEL

APRE IL MILANO VERTICALE UNA ESPERIENZE

Ha aperto il 24 maggio il nuovo hotel firmato Gruppo UNA: Milano Verticale | UNA Esperienze. Design, creatività, enogastronomia, calda accoglienza sono i caratteri del nuovo hotel milanese, come ha spiegato Fabrizio Gaggio, direttore generale Gruppo UNA: «L’apertura di Milano Verticale | UNA Esperienze arriva in un momento di grande incertezza per il comparto alberghiero e testimonia come l’impegno di Gruppo UNA non si sia mai fermato, anche durante i mesi più duri. Dopo un lungo percorso, oggi siamo estremamente fieri del risultato che abbiamo raggiunto, l’hotel rappresenta la vetta più alta dell’eccellenza in termini di ospitalità e vanta importanti e prestigiose collaborazioni con personaggi e brand di altissimo livello. Una sinergia di sforzi, valori e visioni che concorre ad arricchire il nostro portafoglio di strutture upper-upscale e renderci sempre di più punto di riferimento nella nostra veste di più grande catena alberghiera italiana». L’hotel quattro stelle superior propone 173 camere distribuite su 12 piani, un’oasi verde di mille metri quadrati , un’offerta gastronomica la cui direzione è affidata al team dello chef pluristellato Enrico Bartolini, un’area business con cinque sale meeting e dotata di tutte le più moderne attrezzature per la gestione di incontri ed eventi, una terrazza coperta di trecento metri quadrati per occasioni unconventional, il centro benessere alkemy Spa. Fiore all’occhiello della struttura il rooftop di 530 metri quadri al 13esimo piano, di pertinenza delle quattro Penthouse Suite.

Se vuoi restare sempre aggiornato sulle novità del settore, leggi ogni giorno le notizie su: www.meetingecongressi.com

Riva del Garda Fierecongressi ha lanciato una campagna dedicata ai temi della responsabilità sociale d’impresa e della sostenibilità. Con lo slogan “Mio oggi tuo domani” trasformato in un hastag, la campagna racconta l’impegno del polo fieristico e congressuale di Riva del Garda in ambito ambientale, sociale ed economico. «La crescente sensibilità globale verso le tematiche di sostenibilità, la consapevolezza del nostro ruolo e delle nostre potenzialità all’interno di questo contesto ci hanno portato negli anni a intraprendere un percorso virtuoso, rafforzato nel 2014 dall’applicazione del Sistema di Gestione degli Eventi Sostenibili in conformità alla norma Uni Iso 20121, che ci ha consentito di essere la prima società fieristica e congressuale del settore in Italia a ottenere la relativa certificazione» ha dichiarato Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi. Il report pubblicato fa riferimento all’anno 2019 e anticipa eccezionalmente il 2020, illustrando dati riferiti al periodo preso in esame e messi in comparazione con quelli dei due anni precedenti. Tra i punti principali, emergono i risultati raggiunti in termini di impatto ambientale: dal processo di relamping, che ha consentito nel 2019 di ottenere un risparmio energetico medio del quaranta per cento, al consumo certificato di energia cento per cento green per il centro congressi, fino all’ottimizzazione dei trasporti grazie all’utilizzo di prodotti per il settanta per cento a filiera locale e al raggiungimento del settanta per cento del tasso di raccolta differenziata. Particolare attenzione è riservata all’ambito sociale, che contempla anche il recupero delle eccedenze alimentari durante gli eventi attraverso l’adesione del progetto nazionale Food for Good, che nel 2019 ha portato alla raccolta di 3.535 chili di cibo corrispondenti a 2.346 porzioni donate a enti caritatevoli del territorio.

CENTRO FIERISTICO

CREMONAFIERE LANCIA UNA SALA HI-TECH Cremonafiere presenta la nuova sala Hybrid studio, uno spazio tecnologico che si aggiunge al quartiere espositivo e centro congressi. «L’Hybrid Studio è una sala hi-tech polifunzionale e una vera e propria cabina di regia che rende possibile l’organizzazione di iniziative di qualsiasi genere non solo all’interno del polo fieristico, ma in qualsiasi angolo del mondo» ha spiegato il presidente di CremonaFiere, Roberto Biloni. «Lo spazio verrà sfruttato sia durante le manifestazioni fieristiche sia negli appuntamenti che potranno essere programmati nel resto dell’anno. Inoltre l’Hybrid Studio sarà a disposizione tanto degli stakeholder dei settori distintivi di CremonaFiere quanto di tutte le organizzazioni, le associazioni e i privati che necessitino di un set d’avanguardia per le proprie iniziative. Nessun limite: dalle videoconferenze fino agli happening interattivi di dimensioni globali». Il nuovo spazio multimediale consentirà l’organizzazione di forum, convegni, eventi fieristici

e trasmissioni streaming, in presenza oppure online. «Abbiamo colto la necessità di continuare a lavorare a distanza, a causa della pandemia, come un’opportunità pensando alla creazione di uno spazio digitale altamente tecnologico» ha dichiarato il direttore generale di CremonaFiere Massimo De Bellis. «Da sempre le manifestazioni fieristiche di CremonaFiere fanno di specializzazione e professionalità i propri punti cardine e sono ulteriormente valorizzate dai contenuti culturali, artistici e tecnico-scientifici di alto livello sviluppati in collaborazione con centri di ricerca, università, associazioni e istituzioni internazionali».

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Ospitalità business-oriented Un hotel moderno, pensato per soggiorni all’insegna del lavoro e del Mice top level: WYPPI VMZI HIPPƶ&VRS RIPPE GYPPE HIP 7MREWGMQIRXS ǻSVIRXMRS MP ,VERH -SXIP 2IHMXIVVERIS HIP TVIWXMKMSWS KVYTTS +- ² YRE PSGEXMSR TIVJIXXE TIV UYEPMXª IWGPYWMZMXª I WIVZM^M ad alto valore aggiunto. Per la meeting industry più esigente di ANDREA MATTEUCCI

Grand Hotel Mediterraneo Firenze Numero totale camere: 327 | 7MWXSVERXM ` 5SWXM WIHYXM TVI (SZMH ` EPI QIIXMRK ` (ETMIR^E WEPE QEKKMSVI TSWXM ` (ETMIR^E WEPE QMRSVI TSWXM ` EPIXXE WIKVIXIVME ` QU HM EVII IWTSWMXMZI HYI JS]IV e una lobby, rispettivamente HM I QU ` 5SWWMFMPMXª SVKERM^^E^MSRI TSWX GSRKVIWW

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unzionalità, eleganza e comfort sul Lungarno del Tempio, in una posizione, a ridosso del centro di Firenze, di forte suggestione e tranquillità e a pochi passi da piazza Santa Croce: sono queste le caratteristiche principali delle quattro stelle del Grand Hotel Mediterraneo, struttura del gruppo FH55 cui appartengono quattro hotel (due a Firenze, uno a Fiesole e uno a Roma). Una soluzione di hotellerie business- e congress-oriented, senza dimenticare chi vi soggiorna per puro piacere, per un mix sapiente di tradizione, professionalità e ospitalità italiana; dall’hotel (interamente Covid-19 free per misure di distanziamento fisico e rigidi presidi di sanificazione di tutti gli ambienti) si gode di una bellissima vista panoramica sull’Arno, sulle colline e sui principali monumenti del Rinascimento.

POSIZIONE STRATEGICA E PROFESSIONALITÀ La sua posizione è strategica, perché l’hotel si trova appena fuori dalla zona a traffico limitato, a 15 minuti a piedi da Ponte Vecchio e a soli sei chilometri dall’autostrada. Una struttura moderna interamente ristrutturata e pensata per un’utenza composta da uomini d’affari e per le esigenze legate a convegni, eventi di lavoro e meeting, cui si affianca personale altamente professionale formato per supportare il cliente nell’organizzazione del suo soggiorno business ma anche di piacere. Sono 327 le sue camere, disposte su sei piani, moderne, accoglienti, ricche di comfort e di diversa tipologia, arredate e progettate nei minimi dettagli e pensate anche per un soggiorno leisure. Ben tre i ristoranti, Arno, Fiesole e Taverna: perfetti per cene di


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gala, aperitivi e banchetti, così come per informali pranzi di lavoro sono tutti illuminati da luce naturale e permettono di assaporare l’eccellenza dell’autentica cucina toscana e fiorentina, oltre a piatti della gastronomia italiana e internazionale. A disposizione troviamo anche soluzioni di ristorazione personalizzata, compresi piatti e ricette per celiaci, vegani e vegetariani, oltre a show-cooking su misura con lo chef dell’hotel per attività di incentivazione. L’American Bar & Lounge, situato nell’ampia lobby di 350 metri quadrati, è ideale per coffee break e per pause tra una sessione di lavoro e l’altra e offre un’ampia scelta di cocktail e drink, da accompagnare con gustosi appetizer o con gli assaggi del ricco buffet con i suoi piatti caldi o freddi, comodamente seduti nell’area bar o nella terrazza coperta situata di fronte all’Arno. I NUMERI PER IL MICE Si chiama Il Globo il centro congressi interno: completamente ristrutturato rappresenta una delle soluzioni professionali più grandi di Firenze. Dispone di un team di tutto rispetto composto da due event & meeting coordinator e un competente staff tecnico e congressuale dedicato per 16 sale con luce naturale, incluse le salette riunioni, dotate di tecnologia audio, video e informatica completa e all’avanguardia, sedi perfette per organizzare piccoli e grandi eventi corporate, congressi, convegni e showroom per lanci di prodotto. Tre le sale meeting principali che possono essere divise in diverse sottosale; queste si aggiungono alla disponibilità di altri ambienti più piccoli che possono ospitare da quattro a cento persone. Eventuali videoconferenze a circuito chiuso o aperto fra i diversi saloni permettono di poter ac-

cogliere fino a seicento ospiti suddivisi in tre sale plenarie. Il centro congressi Il Globo può arrivare a gestire fino a 18 sale di break-out non contemporanee alla sala plenaria con un sistema di collegamento internet strutturato con un impianto dotato di Access Point Dual Band che consente il collegamento contemporaneo di cento utenti per ogni singolo apparato. Il sistema di bilanciamento di banda che distribuisce la fibra ottica, di cui è dotato l’albergo, può arrivare fino a cinquanta Mbps, bilanciati sul numero di accessi contemporanei collegati. L’intera copertura del sistema wi-fi (cinquecento i Mb garantiti) permette quindi la connessione fino a cinquecento utilizzatori complessivi e trecento simultanei. Non mancano, nell’ottica di un servizio business-oriented a 360 gradi, salette di segreteria, hall e aree espositive, un ampio garage e un parcheggio, a disposizione degli ospiti dell’hotel, l’organizzazione di attività di post congress, il servizio di transfer privati e la possibilità di introdurre, all’interno delle sale del centro congressi, strumentazioni tecnologiche di grandi dimensioni e autovetture, per presentazioni e lanci di prodotto. indirizzi a fine rivista

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Su misura con stile

Eventi tailor made in destinazioni da sogno: è quello che promette nelle proprie, prestigiose, strutture Ragosta Hotels Collection. & 7SQE 8ESVQMRE I MR (SWXMIVE &QEPǻXERE

di ANDREA MATTEUCCI

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l primo passo per l’organizzazione di un evento, che sia privato o di lavoro, è certamente la scelta della location e Ragosta Hotels Collection è in grado di offrire un ventaglio di scelte ad hoc, con i suoi quattro alberghi in alcune delle località più ambite in Italia, dove i servizi dedicati sono d’eccellenza. Partiamo dalla Capitale, dove Palazzo Montemartini Rome, A Radisson Collection Hotel si distingue per lo stile che unisce il design contemporaneo alla storia, da ammirare già varcando il cancello d’ingresso, dove troneggiano le antiche Mura Serviane, sfondo naturale anche per eventi all’aperto, che trovano spazio anche sul roof. Le sale interne, poi, teatro di importanti set cinematografici per le loro peculiarità, offrono molteplici soluzioni, che si tratti di un lancio di prodotto, una riunione aziendale, un convegno o un matrimonio.

DAL WEDDING AL CORPORATE Protagonista nel settore dei matrimoni è certamente l’Hotel Raito Amalfi Coast, affacciato sul mare, con i suoi terrazzamenti che digradano sulla costiera e la vista sulle cupole di Vietri sul Mare: qui la maestria dello staff fa da cornice a ogni tipo di evento, creando soluzioni su misura anche per riunioni ed eventi aziendali. A poca distanza il Relais Paradiso, una vera a propria villa privata, dove è possibile organizzare eventi in esclusiva, con la magia della location e dei servizi dedicati. Per chi desidera, invece, una meta siciliana ambita da tutto il mondo, La Plage Resort Taormina, recentemente rinnovato, è affacciato direttamente sulla spiaggia di Isola Bella, a pochi passi dalla funivia che conduce facilmente al centro di Taormina: le sue terrazze e le sale interne, con la magica vista, sono il teatro naturale per matrimoni, presentazioni di prodotto e, ancora una volta, eventi aziendali. Senza dimenticare la qualità e l’eccellenza della proposta enogastronomica, grazie alla combinazione dei prodotti del territorio con la maestria degli chef. Grazie, infine, al ventaglio dei servizi disponibili presso le strutture, dalle camere e suite alle spa, dalla spiaggia alla piscina, l’organizzazione degli eventi diventa più fluida e il successo è assicurato. indirizzi a fine rivista


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INCENTIVE RESORT

Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center Aci Castello (Ct) Numero totale camere: 168 | Ristoranti: 1 | Posti: 500 | Sale meeting: 19 | Capienza sala maggiore: 800 posti | Capienza sala minore: 18 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.000 | Possibilità organizzazione post congress

Inaspettate sorprese I

l punto forte della location è “l’anima”, che si esprime nella massima differenziazione dei servizi e nel consentire agli ospiti di assaporare lo spirito della destinazione. E di vivere, anche, un’esperienza incentrata su pennellate d’arte che rendono l’albergo unico, come la One o One Contemporary Art Suite, che da maggio si è trasformata in “Suite of Love”, il più recente progetto della Fondazione Oelle – capitanata, come l’albergo, da Ornella Laneri. La suite, fino al prossimo 15 luglio, permetterà di soggiornare circondati dalle opere del celebre fotografo giapponese Nobuyoshi Araki, per la prima volta esposte in una camera d’albergo. Dettagli d’autore e possibilità pressoché infinite che rendono speciale il soggiorno degli ospiti di un incentive o di sessioni di lavoro. Perché lo smart working, qui, è tutta un’altra cosa.

L’ABBRACCIO DELLA NATURA È il benvenuto dell’Horto, il primo orto sinergico in un grande albergo – progetto per il quale ha vinto Premio Innovazione Smau Milano – e ad accompagnare la sensazione di benessere ci sono anche i suoni dell’orto, catturati grazie a un innovativo dispositivo progettato da Michele Spadaro, ingegnere del suono e figlio di Ornella Laneri. I dati di luce, temperatura, vento e umidità vengono trasformati in impulsi sonori, ogni volta diversi, che si diffondono fra le piante. Un’atmosfera ideale per ambientare cene – con i prodotti a “passo zero” – tanto che è possibile richiedere un “tavolo nell’Horto”, lo Chef’s Table, fra profumi e sapori che si ritroveranno poi nelle prelibatezze gastronomiche preparate dallo chef. Ancora verde, alla location catanese, che negli ultimi anni ha profuso grandi energie intorno ai temi dell’e-

Stupire, emozionare, coinvolgere. È la Sicilia del Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center: da vivere in occasione di mini incentive e incontri business ad alto potere esperienziale cosostenibilità e del rispetto ambientale: fra le innumerevoli opzioni e oltre alle colonnine di ricarica elettrica, vi è la “Bike Room”, che inserisce l’hotel nell’offerta di turismo su due ruote: non solo per i cicloturisti individuali ma anche per incentive “green” e avventurosi. Total relax, invece, al beauty center Arantia Rubra Mediterranean Wellness, con pacchetti dedicati ai business traveller e trattamenti viso e corpo tailor made per rigenerare mente e corpo dopo una lunga giornata di lavoro. È un luogo vibrante in cui vivere esperienze inedite, il Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center. Ed è anche il punto di partenza ideale per direttrici di mini incentive all’insegna di esperienzialità e memorabilità.

di LUCIANA FRANCESCA REBONATO

indirizzi a fine rivista

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INCENTIVE RESORT

Grand Hotel Pianetamatatea Città Maratea (Pz) Numero totale camere: 150 | Ristoranti: 3 | Posti: 550 | Sale meeting: 6 | Capienza sala maggiore: 450 posti | Capienza sala minore: 8 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 400 interni + 800 esterni | Possibilità organizzazione post congress

Atmosfere da sogno Esiste un luogo di incantevole bellezza che con stile IH IPIKER^E TSWWE SǺVMVI PI KMYWXI VMGIXXI per ogni attività Mice? La risposta è sì ed è il Grand Hotel PianetaMaratea di FRANCESCA DELZOTTI

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ffacciato sul Golfo di Policastro, nelle cui acque cristalline fin dall’antichità si è perso lo sguardo di antichi cantori e poeti, sorge il Grand Hotel PianetaMaratea, una struttura moderna e sofisticata, in grado di soddisfare ogni esigenza. Il luogo incantevole a 420 metri sul livello del mare in cui essa sorge si trova su una strada panoramica a poco più di cento chilometri da Matera e Potenza ed è collegato alle stazioni e agli aeroporti più vicini tramite un comodo servizio transfer che a richiesta l’hotel mette a disposizione degli ospiti. Dalla sua meravigliosa cornice il PianetaMaratea può ospitare in ogni stagione meeting, congressi, eventi privati o aziendali e orga-

© Roberto Mango

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nizzare attività di incentive e di team building con cura e attenzione. Camere e sale con balconi e ampie terrazze permettono all’occorrenza di organizzare cene, rinfreschi e coffee break. Le ampie vetrate creano anche all’interno spazi aperti, luminosi e ben arieggiati, di cui si può godere in tutti i mesi dell’anno. Le 150 camere e suite, tutte dotate di connessione wi-fi e aria condizionata regolabile autonomamente, offrono soluzioni differenti per il pernottamento, in un ambiente spazioso, raffinato e studiato in ogni dettaglio. Lo stesso vale per le sei sale meeting della struttura, che sono perfettamente illuminate da luce naturale e attrezzate con le più moderne tecnologie audio e video. Il personale preparato e altamente qualificato è pronto ad accogliere gli ospiti garantendo ogni servizio necessario: transfer, hostess, assistenza tecnica, traduzioni simultanee e registrazioni possono essere effettuati senza problema nelle sale personalizzabili e modulabili di PianetaMaratea. CE N’È PER TUTTI I GUSTI Al Grand Hotel tutte le attività sono accompagnate da un servizio di ristorazione impeccabile, adatto a ogni palato. Nella struttura sono presenti tre ristoranti à la carte: il Ristorante e bar Piscina con cucina a vista, dove vengono preparati anche spuntini più leggeri e aperitivi; Il Pianeta, un ambiente accogliente riservato agli ospiti che usufruiscono della mezza pensione e Le Nuvole, che dispone di una spettacolare terrazza panoramica aperta sull’orizzonte. Qui, in un’atmosfera rilassante, cullati da una piacevole brezza e dal profumo del mare, è possibile gustare le migliori specialità di una cucina mediterranea capace di esaltare la tradizione


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per il MICE e i prodotti del territorio; mentre, per un aperitivo o per il dopo cena è a disposizione dei clienti l’American bar, dove i migliori barman saranno lieti di servire cocktail o long drink da sorseggiare nel salottino o nel prospiciente giardino tropicale. EMOZIONI SEMPRE NUOVE Per il piacere e il tempo libero, un percorso natura, una palestra, un campo sportivo da calcio, tennis e basket, una piscina semiolimpionica e ampi solarium sono a disposizione degli ospiti che potranno ricaricarsi al sole di Maratea. A completare l’offerta, un centro benessere – dotato di sauna, bagno turco, vasca idromassaggio con cromoterapia e cabine per massaggi – e una fantastica spiaggia privata attrezzata e facilmente accessibile, posta nella suggestiva conca di Santa Teresa. Lo staff di PianetaMaratea offre un ottimo servizio anche per le diverse attività di incentive e di team building che si possono realizzare tra la costa di Maratea e il Parco Nazionale del Cilento e del Pollino: da una

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posizione strategica itinerari naturalistici, storici e gastronomici sono a portata di mano. Esplorare il territorio circostante via terra e via mare sarà semplice e affascinante: le grotte e le spiagge segrete delle coste di Maratea, il porto, il centro storico e il monte San Biagio offriranno agli occhi scenari da favola, accessibili a piedi, in bici, in barca o persino in kayak. Per i più avventurosi non mancheranno le possibilità: nel cuore della Lucania gli ospiti potranno fare rafting sul fiume Lao, volare con il parapendio o sperimentare il Volo dell’Angelo, passeggiare a cavallo o lungo il ponte tibetano, tirare con l’arco e iscriversi alla scuola di vela. Ma il viaggio a Maratea non finisce qui: l’hotel organizza un percorso alla scoperta dei sapori del territorio e dell’Aglianico del Volturno e numerose gite fuori porta a Pompei e Ercolano, lungo la costiera amalfitana e ad Alberobello. Infine, chi preferisce rimanere in loco potrà partecipare a divertenti laboratori di produzione artigianale e alimentare, imparando a lavorare la creta e a realizzare mozzarelle, yogurt e altri prodotti tipici. indirizzi a fine rivista

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Eccellenza fronte mare Un’allure iconica per un simbolo dell’hôtellerie italiana: l’Excelsior Palace Hotel di Rapallo racconta le seduzioni del bien vivre unite ad altissimi standard di qualità. Una location unica per eventi business ad alto valore aggiunto di ANDREA MATTEUCCI

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a un nome evocativo, che racchiude in sé charme e la più alta espressione dell’ospitalità. L’Excelsior Palace Hotel di Rapallo è un affascinante cinque stelle lusso sulla costa di Portofino. Situato in posizione privilegiata e di facile raggiungibilità, a due passi da Santa Margherita, affacciato a est sulla baia di Rapallo e a ovest sulla costa di Portofino, è dai primi del ‘900 il simbolo della dolce vita, che ha conquistato l’élite internazionale, grazie alle sue bellezze naturali e alla sua riconosciuta arte dell’hotellerie di qualità e garbo. Una storia iniziata nel 1901, quando la struttura aprì come New Casino Hotel, cambiando successivamente denominazione in

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quella attuale; un hotel che acquisì prestigio e fama, come sede del primo casinò italiano. Anche se nel 1928 il casinò fu trasferito a Sanremo, l’Excelsior rimase una delle mete preferite del bel mondo che, da tutta Europa, si riversava sulla riviera, attratto dal clima mite e dal richiamo dei tavoli verdi. QUALITÀ E SICUREZZA Una fama giunta fino ai giorni nostri, dovuta alla qualità dei servizi offerti e agli esclusivi benefit presenti, rivolti sia alla clientela leisure sia a un’utenza professionale, che qui trova tutto quello che serve per soggiorni e occasioni di lavoro dall’alto valore aggiunto.


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Proprietà, management e personale particolarmente attenti a tutti i cambiamenti e necessità propri di questo periodo di emergenza Covid-19: l’obiettivo è, quindi, quello di assicurare il benessere della clientela, ottenuto con la creazione di nuove tipologie di camere espressamente allestite per soddisfare le esigenze di chi lavora in modalità smart working, tendenza così diffusa da aver coniato un neologismo, “workation”, nato dall’unione delle parole work e vacation. Le formule, riservate a chi soggiorna all’Excelsior Palace Hotel alternando lavoro e relax, possono essere diverse, dal day use a permanenze più o meno lunghe. E, ovviamente, anche il tema della prevenzione igienico-sanitaria è un obiettivo primario: in quest’ottica, dopo aver effettuato importanti investimenti per la riapertura in sicurezza, si aggiungono oggi due nuovi presidi che dotano la struttura di un sistema di sanificazione altamente qualificato attraverso due macchine con “ActivePure Technology”, l’unico sistema di purificazione riconosciuto e certificato dalla Nasa. UN BOUQUET COMPLETO Nelle 119 camere, suddivise tra doppie, junior suite e suite, si respirano lusso ed eleganza. Ampie e luminose, dispongono di comfort che giustificano le cinque stelle lusso. I colori del sole e del mare della costa di Rapallo tingono gli arredi, ricercati senza indulgere a inutili eccessi. La ristorazione rappresenta un connubio di tradizione, ricercatezza e creatività gastronomica per ambienti dall’eleganza sobria e, al tempo stesso, raffinata. Due i ristoranti: Lord Byron – celebre per la sua

cucina regionale e mediterranea che segue il corso delle stagioni per portare in tavola le primizie del momento proponendo piatti sempre nuovi e diversi –, dispone di ampie vetrate e terrazze affacciate sul golfo e, aperto nella stagione estiva, Eden Roc Lounge & Restaurant, a picco sul mare, presenta ricette della cucina ligure. A questi si aggiungono l’intima atmosfera marina dello Yatching Bar, ideale per un aperitivo e un dopo cena, e l’informale Sporting Bar, a bordo piscina. A meeting planner e professionisti è riservato un intero piano dell’hotel: è un vero e proprio centro congressi, composto da nove sale meeting spaziose, dalla modularità flessibile, per soddisfare esigenze differenti e dotate di un ampio bouquet di attrezzature audio e video, cui si affianca personale tecnico e congressuale appositamente dedicato e diversi spazi per l’accreditamento degli ospiti ed esposizioni di prodotto, oltre alla sala di segreteria. E, per favorire un ritorno alla normalità anche per quel che concerne il lavoro, il management ha pensato, per il mese di settembre, a speciali tariffe riservate agli eventi a partire da 155 euro in trattamento di camera e prima colazione a buffet. Notevoli anche le possibilità di attività post congress: oltre al beach club, che comprende due piscine panoramiche, la struttura dispone anche di un completo health & fitness club per rigeneranti pause tra un impegno di lavoro e l’altro. La vicina Portofino, l’incanto delle Cinque Terre e San Fruttuoso, poi, invitano a bellissime escursioni in battello, vere e proprie esperienze.

Excelsior Palace Hotel lusso Rapallo (Ge) Numero totale camere: 119 | Ristoranti: 2 (di cui uno estivo) | Posti: 140 (Lord Byron) + 80 (Eden Roc) | Sale meeting: 9 | Capienza sala maggiore: 450 posti | Capienza sala minore 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 650 | Possibilità organizzazione post congress

indirizzi a fine rivista

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HOTEL

Fascino postindustriale 9RE WETMIRXI VMUYEPMǻGE^MSRI MR YR GSRXIWXS REXYVEPI HM MRXIRWS I WGIRSKVEǻGS ETTIEP MP 8S[IVW -SXIP XEFMEI SVVIRXS (SEWX WM TVIWIRXE GSQI PSGEXMSR YRMGE I HM MQTSVXERXI TIVWSREPMXª TIV IZIRXM 2MGI RIP WIKRS HM UYEPMXª IH IWGPYWMZMXª di ANDREA MATTEUCCI

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orto dalla riconversione di un vecchio opificio industriale per la trasformazione del calcestruzzo, il Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast si presenta con quattro stelle declinate all’esclusività, allo charme, all’originalità architettonica e ai servizi di livello superiore per la sua clientela, Mice e leisure. La posizione è incantevole e di sicuro appeal: è quella della costiera amalfitana e del Golfo di Napoli, per un paesaggio unico, frastagliato da scogliere e abbracciato da panorami di forte suggestione, che vanno dall’azzurro del mare al vicino Vesuvio, e a pochissimi chilometri dalle sirene della storia archeologica di Pompei. Una struttura, posta a pochi minuti dall’aeroporto internazionale di Napoli e dal suo porto, che rappresenta un’elegante convivenza estetica tra architettura industriale e design contemporaneo con – come simboli – due torri che

dominano il mare, e combina perfettamente il rigore estetico con i più moderni plus di ricettività di elevato livello. COMFORT DI CLASSE Le camere sono 150, eleganti e funzionali, di diversa tipologia, ciascuna con il proprio stile, ricche di dettagli e con caratteristiche di comfort assoluto; i pavimenti sono in parquet, i tendaggi chiari, i caldi colori sono pastello e, tutte, si affacciano sul mare o sulla caratteristica piazzetta dell’hotel. Anche la cucina si presenta con caratteristiche di elevato valore: nel ristorante Gouache, che può accogliere fino a trecento persone, gli ospiti possono gustare le migliori pietanze mediterranee accompagnate da un’ampia scelta di vini italiani e una selezione di piatti regionali preparati dagli chef, pranzando o


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cenando all’aperto in un incantevole cortile con vista mozzafiato sulla costa o nella sala Veranda, elegantemente arredata. E, per rigeneranti e riposanti pause pranzo tra una sessione di lavoro e l’altra, La Piazzetta Bar & Bistrot, insieme al bar interno al resort, è la nuovissima location all’aria aperta. Situata al centro del complesso, tra l’ala Ovest e l’ala Est, offre una spettacolare vista sul mare e sul Golfo di Napoli; caratterizzata da gazebo ombreggianti, assicura un’atmosfera intima per gustare ottimi piatti della cucina locale, accompagnati da vini o soft drink. MEETING TOP LEVEL Professionalità, alto livello dei servizi offerti, versatilità e possibilità di personalizzazione sono i must che caratterizzano il centro congressi interno al Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast: sono cinque le sale, pensate per eventi professionali, meeting e convegni, con un ventaglio di attrezzature audio e video completo e tecnologicamente all’avanguardia. Alcuni ambienti interni sono modulari e interamente personalizzabili come la sala principale Altamura, che può essere divisa in due sottosale da 125 posti ciascuna; di forte suggestione è, inoltre, la sala Palizzi, dotata di luce naturale e con vista sul golfo e sul Vesuvio. Lo stesso panorama offerto anche dagli spazi esterni e interni di Convivio

Ricevimenti, parte integrante dell’hotel, una delle location più esclusive e contemporanee per cene di gala, show party, lanci di prodotto e banchetti in genere, voluta per offrire una cucina e un servizio destinato alla meeting industry di qualità e ad alto valore aggiunto. Versatile e di importante impatto estetico, si caratterizza per un design di forte personalità, minimal chic e total white, ed è raggiungibile anche via mare. È un’offerta leisure e Mice, quella proposta dal Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast, davvero completa e per tutti i gusti che comprende, per un post congress all’insegna del relax, del benessere e delle suggestioni, spiaggia e piscina scoperta riservate, il molo privato d’attracco – situato di fronte alla struttura – per escursioni alle celeberrime isole (Capri, Ischia e Procida), a Napoli o alle perle costiere di Sorrento e Positano. L’esclusivo centro benessere Spamarine presenta un’ampia scelta di servizi, tra cui 12 cabine per trattamenti, sauna, bagno turco, grotta fredda, percorso Kneipp, docce emozionali, una moderna palestra, piscina con getti idromassaggio, area lounge con tisaneria e molto altro. E, a pochi passi dall’hotel, l’eleganza e le seduzioni di Sorrento, dell’area archeologica di Pompei e di tutta la costiera amalfitana regalano emozioni uniche, a portata di mano.

Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast Castellammare di Stabia (Na) 3YQIVS XSXEPI GEQIVI ` 7MWXSVERXM ` 5SWXM ` EPI QIIXMRK ` (ETMIR^E WEPE QEKKMSVI ` (ETMIR^E WEPE QMRSVI ` EPIXXE WIKVIXIVME ` QU HM EVII IWTSWMXMZI ` 5SWWMFMPMXª SVKERM^^E^MSRI TSWX GSRKVIWW

indirizzi a fine rivista

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HOTEL

A Matera da protagonisti Cultura, ambiente e tradizione: un cocktail di esperienze vincente in un centro polifunzionale di charme e all’avanguardia, per un Mice di successo tra la magia HIM EWWM .P XYXXS ǻVQEXS 2- 2EXIVE -SXIP MH Matera Hotel Matera Numero totale camere: 131 | Ristoranti: 10 | Posti: 400 (ristorante principale) | Sale meeting: 12 | Capienza sala maggiore: 800 posti | Capienza sala minore: 30 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.000 | Possibilità organizzazione post congress

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Matera, in una città dalle caratteristiche uniche, conosciuta in tutto il mondo per i suoi Sassi, sorge l’MH Matera Hotel, un centro all’avanguardia pronto a soddisfare qualsiasi esigenza, che si trova in un parco di cinque ettari alle porte della città ed è facilmente raggiungibile grazie alla posizione strategica tra Puglia e Basilicata. A soli quaranta chilometri dall’aeroporto di Bari Palese in un luogo suggestivo e accessibile attraverso le principali arterie ferroviarie e autostradali della zona, si trova quindi la chiave per un’offerta congressuale completa. Le 131 camere, recentemente ristrutturate, di cui 16 superior e sei junior suite, sono spazio-

di FRANCESCA DELZOTTI

se, luminose e arredate con cura: garantiscono un’esperienza e un soggiorno adeguati a ogni esigenza. Scrivanie e sedie ergonomiche, letti con tecnologia Sleep System, frigo e kit per la preparazione gratuita di caffè e tè sono solo alcuni dei comfort di cui si potrà godere all’MH Matera Hotel. Sessanta camere sono dotate di patio o balcone e sono affacciate sulla campagna circostante: da qui uno sguardo verso l’orizzonte permetterà di rinfrancare il corpo e la mente. A completare l’ampia offerta dell’accommodation vi sono altre quattro suite, una suite Presidential e un loft di cento metri quadrati di nuovissima realizzazione.


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UN CENTRO CONGRESSI MULTITASKING Un’importante novità per l’accoglienza congressuale a Matera e per tutto il Sud Italia è il nuovo conference center, che aggiunge alle cinque sale meeting del centro congressi un elegante contenitore per eventi estremamente modulabile con ulteriori dieci spazi. Il nuovo centro è stato inaugurato nel 2019 ed è ora prontissimo per ricominciare ad accogliere convegni, workshop, iniziative per la formazione e altre attività. Tutte le sale e le aree del convention center sono, oltre che multifunzionali, dotate di luce naturale, disposte su due piani e possono ospitare fino a ottocento posti a platea. Gli ampi spazi garantiscono il distanziamento interpersonale necessario per organizzare eventi sicuri secondo le misure anti-contagio vigenti e particolare attenzione è stata messa nel fornire attrezzature tecniche all’avanguardia specialmente per quanto riguarda l’impianto audio-video Bose con regia fissa, telecamera remota per invio immagini agli schermi e due monitor di rimando 65 pollici disposti a metà sala che possono riprodurre le immagini del ledwall. L' ambiente è dotato di reception e guardaroba dedicato, bar su ogni piano con relativa cucina e ampi spazi nel foyer antistante la sala che permettono esposizione di prodotti e show-room. OUTDOOR E INDOOR: NOVITÀ TUTTE DA SCOPRIRE Le caratteristiche e la struttura del centro congressi favoriscono un clima sereno e in armonia con la natura, oltre che funzionale. Gli

ospiti potranno soggiornare in una struttura d’avanguardia e nello stesso tempo godere delle incredibili possibilità indoor e outdoor che offre il territorio che viene valorizzato anche dai servizi di ristorazione di cui, grazie agli ampi spazi interni, alle terrazze e ai giardini che circondano la struttura, è possibile godere in ogni stagione. La cucina è di qualità, realizzata con ingredienti del territorio e a chilometro zero, dalla freschezza garantita dalla nuova serra e dall’orto di proprietà. L’MH Matera Hotel è sempre in prima linea e al passo con i tempi: per accogliere al meglio i propri ospiti sono stati infatti ristrutturati due piani di camere e realizzate quattro nuove suite. Recentissimo è anche il loft di cento metri quadrati con vasca all’interno della camera e un ingresso dedicato a garanzia della totale privacy. Per soddisfare ogni esigenza, tutte le aree meeting e ristorative sono state insonorizzate e permettono quindi di ospitare in contemporanea eventi a tema differente in uno spazio esclusivo. All’MH Matera Hotel il clima è perfetto in ogni stagione: la nuovissima realizzazione del Jardin d’Hiver nei pressi della piscina esterna consente di ospitare eventi e banchetti anche in inverno, mentre il biolago permette di godere in qualsiasi momento della bellezza della natura. Le novità non finiscono qui: in hotel sono state realizzate anche delle nuove cucine e una pasticceria interna in cui è possibile organizzare divertenti cooking class, una pista per volo in mongolfiera, un eliporto e quattro colonnine per ricaricare le auto elettriche. indirizzi a fine rivista

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HOTEL

Eventi all'insegna Un’icona dell’ospitalità barese restituita alla città. L’Hotel Excelsior Bari, interamente ristrutturato con garbo dopo un lungo periodo di oblìo, è un punto di riferimento per i professionisti della meeting industry alla ricerca di soluzioni d’eccellenza di ANDREA MATTEUCCI

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nergia fresca, professionalità, competenza e senso dell’ospitalità: questo è, ora, l’Hotel Excelsior Bari. Rilevato di recente da una nuova proprietà, composta da un management giovane, preparato, fortemente motivato e attento cui si aggiunge personale altamente formato, l’hotel è ritornato agli antichi fasti dopo

un’importante e completa opera di ristrutturazione iniziata un paio di anni or sono. È la rinascita di un simbolo della città, una struttura tutta nuova dal cuore antico e dalla forte identità, fatta di storia e di scelte strategiche ben precise, che si riflettono nei suoi ambienti e nella qualità dei servizi offerti, che si rivolgono sia a una clientela leisure sia ai professionisti della meeting industry, che qui trovano tutto quello che serve per eventi, convegni e congressi di alto profilo. Quattro stelle che guardano da vicino la stazione ferroviaria e le principali strade della città e della regione, rivolte allo stesso tempo a un’idea di accoglienza professionale ma anche a garbo, qualità e standard superiori. PERSONALITÀ E INNOVAZIONE Le camere e le suite sono in tutto 146, ovviamente rinnovate anche nei più minimi dettagli e dagli arredi pratici ed eleganti; non mancano ampi spazi, luminosità e comfort di elevato livello. “Raffinatezza a tavola”: è questo il claim del ristorante interno, Farhà, per una cucina di gusto legata a proposte tipicamente mediterranee unite alla stagionalità dei singoli alimenti e al chilometro zero. Piatti tipici della regione, rivisitati dallo chef nel nome della contemporaneità e con particolare attenzione alla loro presentazione, che strizza l’occhio agli standard più ele-

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HOTEL

della qualità vati e attuali del food design di tendenza; i 160 commensali sono ospitati nelle eleganti sale interne e nei diversi e ampi spazi esterni disponibili all’Hotel Excelsior Bari, per un percorso gastronomico e sensoriale che coinvolge vista e gusto. Nuovi look e contenuti, per un’assoluta eccellenza nei servizi, anche per il centro congressi, che occupa due diversi livelli dell’hotel per otto grandi sale, versatili e funzionali, tutte con luce naturale e, in alcuni casi, fra loro modulabili per una assoluta personalizzazione di ogni evento dedicato al business. Il bouquet tecnologico audio e video è completo, di prim’ordine e all’avanguardia, consentendo sia meeting riservati a un piccolo numero di partecipanti sia convegni e congressi rivolti a platee ben più numerose; la capienza varia da cinque fino a 550 persone, unendo fra loro quattro sale comunicanti. Alla gestione e riuscita di qualsiasi evento professionale sovrintende lo staff tecnico e congressuale, appositamente formato, in grado di seguire i professionisti Mice dal primo contatto fino alla fine del meeting o convegno, con soluzioni interamente personalizzate. Non possono ovviamente mancare neppure diversi ambienti indoor e outdoor per l’accoglienza e l’accreditamento degli ospiti, esposizioni e lanci di prodotto, cocktail, coffee break e per i servizi di segreteria.

UN BOUQUET COMPLETO All’Hotel Excelsior Bari anche il banqueting ha una marcia in più, dinamica e innovativa; è infatti un format tutto nuovo che favorisce contatti, convivialità e coesione tra i commensali, al quale provvede cucina e personale del ristorante Farhà. Proposte gastronomiche pensate e create apposta dallo chef per cene e pranzi di lavoro, dalle più veloci e informali fino alle occasioni di gala di importante impatto. Differenti e per tutti i gusti anche le proposte post congress dell’hotel: dopo una lunga e impegnativa giornata dedicata a lavoro ed eventi business, un’attrezzatissima area fitness con palestra è ideale per il relax psicofisico e per ritrovare tonicità, mentre la posizione strategica della struttura ne fa un punto di partenza ideale per andare, lasciando l’auto nell’ampio garage interno, alla scoperta della Bari più autentica, fatta di mille vicoli e viuzze della città vecchia, affacciata sul mare, dei teatri Margherita e Petruzzelli, non lontani dall’hotel, e della bella basilica di San Nicola, il patrono locale. In più la posizione centrale dell’albergo e la stessa città sono perfette per esplorare l’intera regione, con il suo patrimonio culturale, architettonico e naturalistico di grande importanza e di forte impatto paesaggistico.

Hotel Excelsior Bari Bari Numero totale camere: 146 | Ristoranti: 1 | Posti: 160 | Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 550 posti | Capienza sala minore: 5 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive 550 | Possibilità organizzazione post congress

indirizzi a fine rivista

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Charme nel cuore Da sempre punto di riferimento dell’hotellerie di qualità della regione, l’Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci di Bari è una location storica e ricercata, un'oasi di fascino e bellezza dagli elevati standard qualitativi. Per i professionisti della meeting industry di ANDREA MATTEUCCI

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n mélange raffinato tra antico e moderno. Si presenta con questo biglietto da visita l’Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci, location originale e per certi aspetti unica per quattro stelle iconiche che rimandano direttamente a passato, presente e futuro. È un punto fermo ed evocativo dell’ospitalità pugliese; qui, nella città di Bari, rappresenta un must per la clientela leisure e Mice alla ricerca di eccellenza e professionalità di proposte e servizi offerti. Una sede ideale per ogni tipo di convegno ed evento congressuale, da quello riservato a platee di partecipanti intime e ridotte fino a meeting caratterizzati da grandi numeri: la garanzia, per tutti, è quella di totale sicurezza, grazie a rigidi protocolli di sanificazione, voluti dal management della struttura, e alle generose dimensioni (sono ben quarantamila i metri quadrati dell’intera proprietà) dei numerosi ambienti interni ed esterni, che favoriscono il distanziamento fisico imposto dalle norme dovute all’emergenza Coronavirus.

ANTICO E MODERNO Soggiorni e occasioni di lavoro sereni e sicuri, quindi, in un hotel di importantissimo pregio architettonico (la parte antica è rappresentata da una nobile ed elegante residenza nobiliare del 1885) situato in posizione strategica, comodamente raggiungibile dalla principale rete viaria, dall’aeroporto di Bari e dalla stazione ferroviaria. Allo stesso tempo l’Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci si palesa silenzioso e riservato, grazie alla quiete del suo parco secolare di 23mila metri quadrati che lo avvolge. Sono 126 le sue camere, caratterizzate da un look raffinato e ricercato senza rinunciare a ogni tipo di comfort e ai generosi spazi interni disponibili: di queste due sono suite, quattro invece le junior suite e tre le dépendance, appartate nel parco della struttura. Di altissimo livello le proposte ristorative dell’hotel: il Ristorante Carducci, che trova la sua location in sale moderne e luminose affacciate sul verde che abbraccia l’hotel, presenta una cucina che guarda principalmente a ricette della tradizione locale e regionale con materie prime selezionate nel segno della stagionalità degli alimenti e del chilometro zero, senza rinunciare alla creatività degli chef e all’eleganza di una mise en place coerente con gli standard qualitativi del ristorante. Proposte gastronomiche, quindi, e sale e spazi attigui


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HOTEL

di Bari all’aperto che si configurano come scelte ideali sia per cene di gala eleganti e di forte impatto scenografico sia per business lunch più informali ma di sicuro appeal. SALE PER TUTTE LE ESIGENZE Ben venti sale polivalenti e funzionali, delle quali otto sono modulari, costituiscono poi il centro congressi interno; sono soluzioni perfette per qualunque tipologia di evento professionale, con 1.500 metri quadrati interni rivolti alla meeting industry e dotati di un completo bouquet di attrezzature audio e video tecnologicamente all’avanguardia, cui si affiancano numerosi spazi indoor e outdoor di importanti dimensioni per accreditamento degli ospiti, esposizioni di prodotto, cocktail di benvenuto e welcome coffee. La struttura dispone anche di uno staff tecnico e congressuale e di un servizio di hostess, in grado di proporre soluzioni personalizzate e di seguire la clientela Mice in ogni necessità. Delle venti sale, dieci sono ubicate nell’elegante Villa Rachele, che ospita le prestigiose sala Liberty e sala Federico II: dotate di luce naturale, possono ospitare fino a cento delegati, mentre altri spazi si trovano nel moderno Giulia Centre. La sala Europa, che può accogliere fino a 450 persone, e la sala Scuderia sono invece immerse nel silenzio del parco dell’hotel. Sono perfette in ogni periodo dell’anno, gra-

zie alla possibilità di allestire eventi all’interno come all’esterno. Numerose e per tutti i gusti e necessità, infine, le occasioni post congress dell’Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci all’insegna di relax, sport, benessere e per scoprire le bellezze architettoniche e paesaggistiche pugliesi: nella struttura sono infatti presenti una piscina scoperta, un completo centro benessere, e una fitness room interna. La posizione strategica dell’hotel è poi la base di partenza ideale per visitare la Bari più autentica e le località più interessanti come Monopoli, Polignano a Mare, Trani e Alberobello, con i suoi celebri trulli, fino ad arrivare alle importanti suggestioni di Matera, non lontana dalla struttura.

Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci Bari Numero totale camere: 126 | Ristoranti: 1 | Posti: 70 | Sale meeting: 20 | Capienza sala maggiore: 450 posti | Capienza sala minore: 6 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.200 | Possibilità organizzazione post congress

indirizzi a fine rivista

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LOCATION PER EVENTI

Châteauform’ Villa Gallarati Scotti Oreno di Vimercate (Mb) Sale meeting: 17 | Capienza sala maggiore: 110 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: da 100 a 150 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 200 posti | Pranzo seduti: 120 posti interni + 200 esterni | Possibilità organizzazione post congress

Châteauform’ La Borghesiana Romana Roma Sale meeting: 13 | Capienza sala maggiore: 150 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 150 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 200 posti | Pranzo seduti: 150 posti interni + 150 esterni | Possibilità organizzazione post congress

Mice, tra scambio e condivisione Coesione, flessibilità, esperienze, familiarità: sono, queste, alcune parole chiave dell’approccio al mondo della meeting industry, quasi un savoir-faire, del gruppo francese Châteauform’ per tre location, tra Lombardia e Lazio, di fascino ed esclusività di ANDREA MATTEUCCI

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a headline recita testualmente “Il calore aggiunto ai vostri meeting ed eventi”, ed è quella del gruppo francese Châteauform’, più di settanta case in tutta Europa, presente in Italia dal 2008. È una scelta precisa e fuori dal coro, di estrema personalità identitaria, quella di proporre nel nostro Paese tre luoghi per riunioni e occasioni di lavoro aziendali ricchi di storia ma, soprattutto, differenti, anche per

l’approccio familiare, con giornate e interi soggiorni dedicati al lavoro e all’incentivazione. Sono location di charme ed eleganza, dove libertà e flessibilità la fanno da padrone, per rafforzare la coesione e l’interscambio, per condividere esperienze, professionali e non. È la scelta, da parte di Châteauform’, di posizionarsi su due segmenti strategici: due luoghi nel cuore di un crocevia economico, quello


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LOCATION PER EVENTI

Châteauform’ La Cascina Erbatici Mezzana Bigli (Pv) Sale meeting: 13 | Capienza sala maggiore: 200 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: da 150 a 350 + aree esterne | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 300 posti | Pranzo seduti: 150 posti interni + 200 esterni | Possibilità organizzazione post congress

Simone, chef di Cascina Erbatici

di Milano, attrattivo e fortemente potenziale, con Villa Gallarati Scotti a Oreno di Vimercate, Cascina Erbatici a una mezz’ora a sud di Milano e La Borghesiana Romana, a trenta minuti dal centro della Capitale. Con queste tre dimore Châteauform’ può rispondere a tutte le necessità di incontri business, dai seminari di direzione alle grandi convention internazionali, senza dimenticare i meeting ibridi (web conference, videoconferenze, streaming, per esempio) nel segno di un servizio completo e “chiavi in mano” di accoglienza ed esclusività, con personale e dirigenza dedicato sia per la riuscita dell’evento professionale sia per l’accoglienza pre e post congress, per fare in modo che gli ospiti possano sentirsi seguiti costantemente, anche nei momenti nei quali il business lascia il posto al riposo, al piacere e alla condivisione, favorendo i rapporti interpersonali. ICONICITÀ LOMBARDA Villa Gallarati Scotti, situata a meno di mezz’ora da Milano, comodamente servita dagli aeroporti di Malpensa, Linate e Bergamo e dalle linee ferroviarie, è un’elegante dimora del XVIII secolo, con affreschi di epoca barocca perfettamente conservati, e accoglie meeting residenziali, giornate studio ed eventi aziendali. La sua iconicità è un esempio di eleganza e savoir-faire all’italiana, e presenta differenti sale riunioni modulabili con un bouquet completo di attrezzature audio e video, un auditorium da 120 posti in una cornice spettacolare e un immenso parco di 13 ettari per eventi eleganti nel

segno dell’esclusività. A disposizione, per attività post congress di relax, la piscina e il campo da tennis. Nelle 79 camere piene di charme domina lo spirito dei villeggiatori dell’aristocrazia milanese, mentre i saloni e le sale da pranzo riflettono tanto l’arte barocca italiana quanto il suo design più contemporaneo. La Cascina Erbatici, a meno di un’ora da Milano e facilmente raggiungibile sia in treno sia dai principali aeroporti lombardi, si presenta come un casale del XIX secolo e può accogliere fino a duecento partecipanti. Interamente ristrutturata nel segno del garbo e con materiali di ultima generazione, riscaldata a biomassa/biogas, possiede tutto il fascino antico e raffinato delle antiche cascine pavesi in caratteristici edifici dai mattoni rossi. Una dimora, con un lago privato con spiaggia, campo da tennis e piscina, che propone 69 camere tranquille ed eleganti, 13 sale riunioni high-tech, un auditorium, una spaziosa e luminosa sala plenaria di 150 metri quadrati, un ambiente mansardato per comitati di direzione e altri nove spazi riunioni che possono accogliere da dieci a 25 partecipanti. Il Granè, con i suoi quattrocento metri quadrati convertibili e le sue travi in legno, è la location ideale per tutti i tipi di eventi che vanno dai momenti conviviali alle presentazioni di prodotto, fino alle sfilate di moda. INFORMALE E DI CHARME La Borghesiana Romana, ai piedi dei Castelli Romani, è una country house della campagna romana, un’oasi di pace a 35 minuti dal centro della Città Eterna, a poco meno di un’ora dall’aeroporto di Fiumicino e a una ventina di minuti da quello di Ciampino. Composta da 55 camere e 12 sale riunioni, tutte dotate di attrezzatura audiovisiva di ultima generazione, può ospitare da cinque a 130 partecipanti e accoglie seminari residenziali. Una sala ovale di 140 metri quadrati può accogliere fino a sessanta persone: innovativa, modulabile, informale, calda, favorisce quindi lo scambio e la condivisione di parole e non mancano, per il relax e le attività post congress, piscina e campo da tennis. Tre location dove il lavoro, per Châteauform’, diventa esperienza. indirizzi a fine rivista

La Cascina Erbatici

Villa Gallarati Scotti

La Borghesiana Romana

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DESTINAZIONI

Torino, al centro degli eventi Progettualità e dinamicità contraddistinguono Turismo Torino e Provincia, che nel rilanciare la ripresa del congressuale con un piano incentivi di tutto interesse, si appresta a (ri)accogliere eventi sportivi di risonanza mondiale. Ora e nel futuro di LUCIANA FRANCESCA REBONATO

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l turismo leisure e congressuale decolla a Torino con Le Nitto Atp Finals: dal 14 al 21 novembre 2021 e per i prossimi cinque anni, infatti, si sfideranno presso il Pala Alpitour i migliori otto giocatori di singolare e le migliori otto coppie di doppio al mondo della classifica internazionale di tennis Atp. Una conquista di eccezionale valore, la cui realizzazione è frutto di un lavoro corale che ha già visto – e ancora vedrà coinvolta – “una squadra” di istituzioni locali (Città di Torino, Regione Piemonte, con il supporto della Camera di Commercio di Torino) che affiancherà la Federazione Italiana Tennis (Fit) e l’Atp (Association of Tennis Professionals). Un evento sportivo mondiale che potrà contare anche sullo straordinario supporto di partner internazionali e sponsor di altissimo livello: il colosso giapponese Nitto Denko Corporation, Intesa Sanpaolo, Lavazza, FedEx, Emirates, EA7 Emporio Armani, solo per citarne alcuni. Tour operator ufficiale sarà Gattinoni, partner di Turismo Torino e Provincia Convention Bureau.

SUCCESSO DI SQUADRA E OBIETTIVI COMUNI «L’occasione delle Nitto Atp Finals è una vetrina mondiale e rappresenta un volano per la ripartenza del settore degli eventi – commenta Marcella Gaspardone, manager Turi-

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smo Torino e Provincia, l’ente coordinatore fra i vari soggetti locali per la promozione della destinazione associata all’evento –. Le aziende, infatti, potranno scegliere la nostra città per i propri meeting all’insegna del tennis, perché dal 25 al 29 novembre ospiteremo anche due gironi e i quarti di finale della Coppa Davis. Siamo fiduciosi in un ritorno alla normalità e in un futuro ricco di eventi. Proprio qualche settimana fa, infatti, a Torino sono stati assegnati i Giochi Mondiali Universitari Invernali Fisu 2025». INCENTIVI AL MICE Non solo. Torino, infatti, sostiene la ripresa del settore congressuale grazie a un piano incentivi. Turismo Torino e Provincia Convention Bureau, in collaborazione con la Camera di commercio di Torino, offre un pacchetto che comprende agevolazioni e un contributo economico per chi sceglie Torino come sede di congressi e convention da realizzarsi fino al 2025. Il contributo varia da un minimo di duemila euro a un massimo di ottomila euro in base alla dimensione dell’evento. Condizione necessaria: l’evento deve avere un minimo di duecento partecipanti e Torino deve essere in fase di selezione come destinazione dell’evento al momento della presentazione della domanda. indirizzi a fine rivista


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Il Mice riparte da Catania La città siciliana punta sul congressuale per il proprio rilancio, SǺVIRHS ǻRS E QMPE IYVS HM VMQFSVWS TIV IZIRXM I GSRKVIWWM GLI WM XIVVERRS RIPPS WTPIRHMHS TEXVMQSRMS 9RIWGS IXRIS

Salvo Pogliese e Barbara Mirabella

di LUCREZIA NUBIANI

I

l territorio di Catania rafforza la sua competitività nel settore del turismo congressuale e degli eventi aggregativi sostenendo la meeting industry con una delibera innovativa, che diventa strumento di marketing territoriale: «Incrementare il turismo, soprattutto quello congressuale, sportivo e di gruppo. È l’obiettivo dell’amministrazione comunale catanese, che ha predisposto tre delibere apposite. In campo, benefit e sconti che variano a seconda della grandezza dell’evento che si vuole organizzare, ma anche dal numero dei pernottamenti e dei partecipanti» afferma il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, lanciando un nuovo percorso virtuoso pensato proprio per incrementare il turismo in Sicilia. Il sindaco, insieme all’assessore alla cultura, grandi eventi, politiche giovanili e pari opportunità Barbara Mirabella e al direttore Giuseppe Ferraro, ha predisposto, infatti, un progetto che ha anche l’obiettivo di destagionalizzare i flussi turistici in arrivo a Catania: «L’incentivazione verso il settore Mice è stata resa possibile grazie alla lotta all’evasione della tassa di soggiorno che ha permesso, pre-Covid, di triplicare le entrate. In questo modo, si possono erogare contributi economici agli operatori congressuali fino a 18 mila euro, in base al numero dei pernottamenti determinati dall’evento».

DESTINAZIONE DA UNESCO Catania è famosa per lo splendido Barocco dei suoi monumenti, buona parte dei quali è patrimonio dell’umanità sotto l’egida dell’Unesco: nonostante sia stata devastata nel corso dei secoli da terremoti e colate laviche, la città “all’ombra dell’Etna” mantiene intatto il fascino di un’architettura settecentesca di rara eleganza, dove il Mice potrà trovare location e contesti ad alta memorabilità. «Chi sceglierà Catania, quindi, come sede congressuale otterrà rimborsi e benefit significativi – dichiara ancora il sindaco Pogliese –; tutto il progetto andrà a incrementare ulteriormente gli introiti della tassa di soggiorno, innescando un circolo virtuoso a vantaggio di tutti gli operatori della città, che potranno crescere e sviluppare le proprie attività e aumentare esponenzialmente il flusso turistico a Catania». Ma non è tutto: anche la comunicazione dell’evento potrà essere supportata con rimborsi fino a duemila euro, a patto che sia affidata a giornalisti o ad agenzie di comunicazione che si avvalgono di giornalisti iscritti all’albo, a fronte di regolare fatturazione. Se, insomma, la bellezza di Catania da sola vale la scelta come destinazione congressuale, l’iniziativa dell’amministrazione aggiunge all’appeal un’irresistibile valenza economica.

© Roberto Viglianisi

© Roberto Viglianisi

DESTINAZIONI

indirizzi a fine rivista

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DESTINAZIONI

Philadelphia: what else?! La capitale della Pennsylvania stupisce e seduce il Mice con la sua atmosfera VEǽREXE I GLMG GSR PI WYI PSGEXMSR MQTVIZIHMFMPM GETEGM HM JSRHIVI GYPXYVE IH IWGPYWMZMXª I GSR YR QM\ YRMGS XVE FMIR ZMZVI EVXI I QSHIVRMXª di SIMONA P.K. DAVIDDI

È

l’alternativa a New York negli stop-over di viaggi incentive diretti nell’altro emisfero, ma Philadelphia si è guadagnata un ruolo da protagonista sul palcoscenico congressuale anche come destinazione finale di eventi aziendali e viaggi d’incentivazione, grazie a un bouquet unico e assolutamente variegato di location, strutture alberghiere esclusive e attività post congress originali, con un paio di plus che la rendono (ancor più) perfetta in epoca post-Covid: le innumerevoli attrazioni outdoor e gli spazi di dimensioni extralarge. Non è un caso, dunque, che la città sia stata inserita tra le top 25 destination del 2020 dal National Geographic e che compaia nella Gold List 2021 di Condé Nast. TRA CULTURA E FOOD Decidere di organizzare un evento a Philadelphia significa poter scegliere tra una gamma infinita di location, tutte accomunate da spazi modulabili e dall’elevata memorabilità. Oltre al classico Pennsylvania Convention Center, centralissimo ed enorme – e con circa 14mila camere d’hotel a walking distance –, sono infatti i musei a proporre

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sale e spazi attrezzati per meeting o cene di gala indimenticabili. Qualche esempio? Il Franklin Institute, con le sue 18 sale, il planetarium e la sala-cinema con schermo Imax; il National Constitution Center, che celebra la costituzione degli Stati Uniti e si affaccia sul “miglio quadrato più storico d’America”; il Philadelphia Museum of Art, la cui scalinata è stata resa immortale da Rocky e le cui sale custodiscono capolavori d’arte provenienti dal mondo intero; il Reading Terminal Market, storico mercato coperto, dove abbinare un meeting ad attività di food tasting – non si può lasciare Philly, come gli abitanti chiamano affettuosamente la città, senza aver assaggiato il Cheesesteak, il panino simbolo di Philadelphia –; o ancora il Dilworth Park, nel cuore della città accanto allo storico municipio, dove allestire aperitivi, cene o eventi nel verde, accompagnati dal suono delle fontane danzanti. HOTEL: NUOVE APERTURE E RESTYLING ALL’INSEGNA DEL LUSSO La riapertura post-Covid di Philadelphia ha visto, oltre al restyling di hotel di primo pia-


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DESTINAZIONI

no, l’inaugurazione di nuove strutture alberghiere eleganti, appartenenti ai brand più esclusivi, dall’Element Philadelphia by Westin – 460 camere e biciclette a disposizione degli ospiti per visitare la città – al Live! Casino & Hotel – duecento camere raffinate e dotate di ogni comfort –, dall’Hyatt Centric Center City Philadeplhia – con circa cinquecento metri quadrati di spazi esclusivi per eventi e una ballroom in grado di accogliere fino a duecento ospiti – al Canopy by Hilton Philadelphia Center City – ospitato in un edificio storico e impreziosito da opere d’arte ispirate al panorama artistico della città –, al Four Seasons Hotel Philadelphia at the Comcast Technology Center, inserito da Travel + Leisure tra i migliori nuovi hotel del 2020. E poi, ancora, nuove atmosfere e interni rinnovati allo Sheraton Philadelphia Downtown, con la sua meravigliosa vista sul centro città, al Windsor Suites Philadelphia e al Notary Hotel del prestigioso brand Autograph Collection, con le sue 12 sale per eventi ospitate all’interno di un edificio incluso nel National Register of Historic Places.

STREET ART DA PROTAGONISTI Post-congress tour e attività di team building possono contare su un museo a cielo aperto grande quanto l’intera città: Philadelphia ha infatti il vanto di essere la più grande galleria d’arte all’aperto del mondo, tra murales, installazioni, mosaici e statue disseminati ovunque, nel centro storico come nelle aree più periferiche. Qui si trova anche l’iconica installazione “Love” di Robert Indiana, riprodotta poi in tutto il mondo, mentre i murales sono oltre quattromila, alcuni di dimensioni gigantesche e dalle firme prestigiose. E proprio grazie al programma Mural Arts Philadelphia, oltre a organizzate tour dai diversi fil rouge, è possibile mettere alla prova l’estro artistico di delegati e congressisti ingaggiandoli, con pennelli e colori, nella realizzazione di una porzione di un murales. Una curiosità: grazie a una legge del 1959 – la prima nel suo genere – tutte le imprese edili che costruiscono a Philadelphia, devono destinare l’un per cento del loro budget alla realizzazione di nuove opere d’arte. indirizzi a fine rivista

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networking

NOTIZIARI E ASSOCIAZIONI

Mpi Italia

torna in person

Torino accoglie la trentesima edizione della convention annuale Mpi Italia dal 2 al 4 luglio, con la rinnovata partnership con VisitPiemonte. Si torna in presenza all’insegna delle eccellenze, tra territorialità e formazione, e una forte attenzione alla Csr

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LUCA VERNENGO, president elect MPI italia

@MPI_Italia info@mpiweb.it www. mpiweb.it www. mpiweb.org

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al 2 al 4 luglio la meeting industry nazionale riprende a incontrarsi in presenza a Torino per “Meet The ChaMPIons”, la trentesima edizione della convention annuale del capitolo italiano Mpi che la destinazione ospita dopo la pre-edizione ibrida tenutasi lo scorso anno, con la rinnovata partnership di VisitPiemonte. Un’edizione tanto attesa, negli spazi NH Torino Centro ed NH Collection Carlina e nel cuore delle Langhe per un’esperienza di networking e site inspection. L’evento offre ai partecipanti una ricca agenda di contenuti formativi, a partire dal keynote di Laura Milani, presidente di Paratissima e membro del comitato strategico della Fondazione per l’Architettura di Torino, e l’inspiration lab di Julius Solaris, oggi head of engagement in Swapcard, un grande ritorno in casa Mpi tanto atteso dai meeting professional italiani. Ma non mancano le tavole rotonde sull’innovazione e la presentazione delle eccellenze piemontesi. Grande valore è riconosciuto quest’anno a ecosostenibilità e responsabilità sociale attraverso una Csr Award competition che, dopo la prima edizione del 2019 a Roma, assegna un premio al miglior progetto inviato dai soci del capitolo italiano Mpi tra le tre candidature giunte in finale e valutate da una giuria in occasione della serata di gala del sabato. «Dopo 267 giorni dallo stop agli eventi, a luglio ripartiamo da Torino con l’obietti-

vo di ridare slancio alla meeting industry italiana. Un percorso che riparte in salita, ma con la grinta che in questi mesi il nostro comparto ha dimostrato, senza mai perdere energia e propositività – dichiara Luca Vernengo, president elect Mpi Italia –. La tre giorni piemontese contribuisce ad accrescere l’entusiasmo della ripartenza attraverso la progettazione sempre più sostenibile e innovativa dei nostri eventi, merito anche di creatività dei nostri professionisti, formazione delle nostro imprese e cultura della quale sono intrisi i nostri territori. Ripartiamo da qui, tutti insieme». «La ripresa degli incontri in presenza, per la meeting industry è un segnale enormemente positivo – dichiara il direttore generale di VisitPiemonte, Luisa Piazza –. Il Mice è un settore che la Regione intende rafforzare e rappresenta un’importante leva di sviluppo per il comparto turistico piemontese. In questa prospettiva, “Meet The ChaMPIons” con la trentesima edizione della convention annuale del capitolo italiano Mpi è preziosa». «La convention Mpi Italia rappresenta un’occasione per la ripartenza del settore congressuale in Italia» aggiunge Marcella Gaspardone, manager Turismo Torino e Provincia Convention Bureau, e conclude: «Siamo fiduciosi per un ritorno alla normalità e un futuro ricco di eventi». TRENT’ANNI DI MPI ITALIA La Convention è occasione per celebrare un importante anniversario – i trent’anni del Capitolo italiano Mpi – e per presentare il nuovo board del capitolo 2021/2022 che si insedia dal 1° luglio. Luca Vernengo entra alla presidenza del Capitolo, succedendo a Maddalena Milone, immediate past president. Al loro fianco: Giuseppina Cardinale, president elect, Alessia Di Raimondo, Vp communication, Matteo Bellomi, Vp finance, Luisa Bianco, Vp education, Lindsey Coleman, Vp membership, Ileana Coiana, Vp special projects, Andrea Vernengo, Vp sponsorship, Giuliamaria Dotto Pagnossin, Vp student. Il 21 luglio, la seconda sessione di certificazione Uni in Meeting & Event Management consente ad altri professional della meeting industry italiana di certificarsi e unirsi ai già 25 meeting & event manager che MPI con Intertek hanno esaminato con successo lo scorso marzo.


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Il bello dell’outdoor Una destinazione fiera e autentica, in continuo divenire, con il vento che alimenta gli incentive e gli eventi dai disegni sempre nuovi. Coreografie in libertà in un’isola creativa, esclusiva e propositiva

A

cqua e vento, macchia mediterranea e salsedine, arabeschi di mare turchese e aree naturali nelle quali il verde è un colore pantone. E oltre a Nettuno, la Sardegna delle avventure sportive, dei canyon da record, dei torrenti e delle sorgenti, delle dune e delle cascate, delle grotte e delle riserve. Il trionfo della natura e, come filo conduttore, lo spazio. Anzi, gli spazi. Aperti, che a tratti sembrano senza confine. Una destinazione nella quale il Mice può scegliere anche e soprattutto fra le innumerevoli coreografie naturali, per eventi senza frontiere.

Competizioni che uniscono La Sardegna è la destinazione dei grandi eventi sportivi. Un pedigree dal passato blasonato e con un carnet di appuntamenti che invitano il Mice a partecipare in prima persona per esserne protagonista. E c’è solo l’imbarazzo della scelta. La regione, infatti, ha stanziato per il 2021 circa nove milioni di euro – in aggiunta oltre ai due milioni già destinati ai quattro eventi che si sono tenuti nel 2020 – e dal mese di giugno sino alla fine dell’anno ospiterà quaranta eventi sportivi internazionali. Gianni Chessa, assessore regiona-

le al turismo, artigianato e commercio ha dichiarato: «Vogliamo fare della Sardegna l’isola dello sport, un grande progetto creato per ampliare le opportunità delle attività ricettive e destagionalizzare l’offerta». Ad aprile, intanto, si è tenuto il “Sardegna Open 2021”, valido per il circuito Atp Tour 250, che ha aperto la stagione europea su terra rossa mentre a settembre – dal 6 al 12 – Cagliari sarà la tappa italiana del “World Padel Tour”, sempre nella cornice del Tennis Club Cagliari, impianto più volte sede della Coppa Davis. Rombo di motori con il Rally Italia Sardegna – quinto round del World Rally Championship – in programma tra Olbia e Alghero dal 3 al 6 giugno – e grande attesa ferve per il Rally del Parco Geominerario, in calendario il 26 e il 27 giugno nel territorio di Guspini, Arbus e Montevecchio. Oristano, invece, ospiterà dall'11 al 17 ottobre il primo mondiale di Formula Kite, uno degli eventi sportivi velici annunciati per i giochi olimpici di Parigi 2024 e si svolgerà proprio con il format di gara che debutterà nella capitale francese. Una nuova e importante pagina nella storia di questa disciplina, con il vento che sospinge l’Italia verso il traguardo, soffiando side on shore.

di LUCIANA FRANCESCA REBONATO

L'isola di Figarolo, nel Golfo degli Aranci: mare e natura a volontà, per eventi ed emozioni indelebili

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Perché un evento in... Sardegna

Ripresa all’insegna della qualità La Sardegna di oggi, con la forza del passato e lo sguardo al futuro. Concertata dai professionisti della destinazione che agiscono e aggiornano, prospettando novità e opportunità di LUCIANA FRANCESCA REBONATO

Sopra: l’intrigante spiaggia di Cea e le fiammanti rocce di granito rosso

L’

obiettivo comune è la Sardegna a tutto Mice. E la destinazione, con concretezza e proattività, si conferma palcoscenico eletto della meeting industry grazie anche al concorso di alcune figure-chiave. Le abbiamo intervistate, a iniziare da Ileana Coiana, titolare di Ilda Events & Tourism di Cagliari e commissario Federeventi Confcommercio Sud Sardegna.

In questo contesto storico è più che mai necessario realizzare eventi di massima qualità. La sua agenzia è l’unica in Sardegna provvista della certificazione Uni. Approfondiamo? «Programmare il futuro per una ripresa all’inse-

gna di alti standard qualitativi e la forte convinzione che formazione e aggiornamento rappresentino un must nel percorso professionale di ognuno di noi mi ha portato a sostenere l’esame per ottenere la Certificazione Uni, ente italiano di normazione, che certifica conoscenze, abilità e competenze del meeting & event manager. Ho sostenuto la prova, composta da due scritti e un orale, presso il centro esame di Mpi (Meeting Professionals International) Italia Chapter, grazie alla convenzione con Intertek, società di certificazione registrata presso Accredia, ente italiano di accreditamento. Certificare le proprie competenze è un segnale di crescita e un mezzo di

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acquisizione di nuove consapevolezze, che renderà la mia giovane azienda appetibile anche agli occhi di committenti esteri, sempre più alla ricerca di professionisti specializzati e certificati a cui affidare i propri eventi». La sua attenzione alla promozione del territorio è proverbiale. Quali sono le linee di azione per questo efficace strumento di comunicazione applicate al contesto italiano e worldwide? «L’obiettivo lungimirante è quello di rendere Cagliari destinazione per grandi eventi internazionali, motivo per il quale nei miei eventi desidero far vivere la Sardegna, raccontarla, generando così una vetrina concreta ed efficace. Offrire un’esperienza, puntando su aspetti legati al benessere e alle proprietà benefiche del nostro clima è una delle più importanti chiavi di lettura del mio lavoro. Il concetto di benessere è infatti un importante veicolo di promozione per una terra – nello specifico l’Ogliastra – classificata tra le cinque blue zone del mondo». Progetti per il futuro? «In questa fase importante di ripartenza la mia azienda si sta strutturando per affrontare l’organizzazione di grandi eventi sportivi, che per numero di partecipanti e per il livello di aziende che sono in grado di attirare, rappresentano davvero una grande opportunità in termini di destination marketing». Ci addentriamo nella destinazione con Maria Luisa Carcangiu Bayre, titolare del Convento San Giuseppe di Cagliari. “C’è un unico tempo, quello giusto”, asseriva sua madre. Parliamo di quello attuale? «I percorsi di maturazione, a volte difficili e tortuosi così come dolorosi, sono comunque il viaggio verso la consapevolezza delle cose che

avvengono e che contano. È stato necessario uno strattone forte, epocale, perché riportassimo tutti l’attenzione sulla natura e abbiamo reimparato a guardare il nostro interlocutore, scrutandone l’espressione e i gesti per capirlo e comprendere di che cosa ha davvero bisogno. Il momento giusto è quello attuale, dove l’invito a nozze è quello di sposare la consapevolezza con l’attenzione, l’ospitalità con la cura dell’ospite per restituirgli un’esperienza emozionale intessuta di impalpabili, quanto preziose, attenzioni». Essere e non apparire, necessità di concretezza e di sostenibilità, di natura ed emozionalità. L’essenza di oggi e anche della location. Ci racconta? «Un concatenarsi di piccole e grandi stanze verdi, un sito riunito dall’amore per i giardini, per gli orti e per gli alberi che abbiamo trovato e per quelli che continuiamo a piantare in memoria dei nostri tempi, sapendo che qualcun altro godrà della piacevolezza della loro ombra. Angoli di paradiso esclusivi per i piccoli gruppi, dove privacy e sicurezza sono il modo per continuare, con i nostri servizi, a dare una risposta concreta nel presente che in questo luogo significa perpetuare il racconto di una storia iniziata secoli fa dai benedettini che cominciarono a coltivare i primi orti, a piantare i primi ulivi e le prime viti. Oggi noi semplicemente continuiamo quella sostenibilità, con gli strumenti di una nuova conoscenza. Ci piace dire che parliamo sardo in inglese: significa che continuiamo a essere quegli isolani che siamo e, al contempo, anche dei veri astronauti, attenti a capire e pronti a lasciare un’impronta autentica nel mondo che verrà. Tutto questo lo facciamo ogni giorno, conquistando ogni millimetro della fiducia che i nostri clienti ci confermano».

Ileana Coiana, titolare di Ilda Events & Tourism di Cagliari e commissario Federeventi Confcommercio Sud Sardegna

Maria Luisa Carcangiu Bayre, titolare del Convento San Giuseppe di Cagliari

Sotto: Cagliari, hot spot di seduzione ed eventi

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Perché un evento in... Sardegna Ovunque, al Convento San Giuseppe, si possono allestire coreografie per gli innumerevoli set della meeting industry e per numeri oltremodo notevoli. Per esempio? «Siamo già pronti da molti anni, già nel 2016 abbiamo realizzato un evento per 1.280 persone, con un pranzo allestito su 130 tavoli all’aperto nel verde, mentre le sale antiche ospitavano la storia dei protagonisti dell’evento. Ogni spazio è un palcoscenico che si reinventa a ogni occasione. E un’altra storia comincia, proprio in quel momento». Maria Teresa Sotgiu, delegato regionale Federcongressi&eventi e titolare Kassiopea Group

Clara Pili, general manager di Kama Eventi e di React Company a Cagliari

Proseguiamo con l’intervista a Maria Teresa Sotgiu, delegato regionale Federcongressi&eventi e titolare Kassiopea Group. La sua presenza in Federcongressi risale agli albori dell’associazione e, in un’ideale linea di continuità, dallo scorso anno lei è delegato regionale della Sardegna. Quale il suo ruolo e i suoi obiettivi? «Desidero innanzitutto ringraziare ancora l’esecutivo di Federcongressi&eventi per avermi dato la fiducia nel rappresentare la nostra categoria a livello regionale. Gli obiettivi sono molteplici: il primo in assoluto è stato – e lo è tutt’ora – portare all’attenzione delle istituzioni le istanze di un comparto praticamente fermo da un anno, che ha avuto cali di fatturato che si avvicinano oramai all’ottanta per cento. A questo si è affiancato l’aver evidenziato quanto sia importante il settore Mice nel nostro contesto regionale, quindi ho posto l’attenzione sul fatturato, sulle opportunità di lavoro e soprattutto sull’aumento della destagionalizzazione, parola usata e molto spesso abusata dai nostri governanti in termini di – sino a ora vane – promesse di politiche di promozione del territorio. Credo comunque che la situazione pandemica ci abbia fatto capire quanto l’unione e la condivisione di obiettivi e di iniziative tra colleghi,

mettendo da parte ogni rivalità, possa solo portare benefici per il nostro comparto». Nuove prospettive nell’ambito di Kassiopea Group? «Sì, ci sono tante idee. Questo periodo mi è servito per riflettere e mettere in atto dei progetti con la conseguente attivazione di nuovi comparti, che prima del 2020 erano condivisi con altri partner. Sono stati strutturato un reparto di comunicazione e marketing e uno che si occupa di tecnologia. Inoltre, considerando che gli eventi sono sempre più complessi e che il cliente avverte la necessità di un partner sempre più strategico, abbiamo formato e attribuito nuovi ruoli chiave all’interno dello staff aziendale, giusto per citarne alcuni, il responsabile della sostenibilità, l’analista dei dati e il safety manager». La parola, ora, a Clara Pili, general manager di Kama Eventi e di React Company a Cagliari. Il suo background la precede, con la carica ai vertici di Confindustria nella sezione Turismo Sud Sardegna sino allo scorso anno. In linea di continuità con il passato, il presente la vede impegnata sul fronte della sua agenzia di eventi e su “Progetto React”. Ci racconta? «In quest’ultimo anno c’è stata una rivoluzione tecnologica che era già in atto, a dire il vero, ma che ritengo sarà duratura. Durante il primo lockdown, quindi, è nata la React Srl. Il progetto è scaturito dall’aver constatato che tutti i soggetti coinvolti nel settore degli eventi cercavano ambientazioni stimolanti mentre gli utenti finali seguivano – e continuano a seguire – gli eventi da casa propria, dal proprio ufficio e con il proprio Pc (con tutte le problematiche che ben conosciamo) o, comunque, da sedi inadeguate. Abbiamo quindi immaginato delle nuove ambientazioni, che abbiamo chiamato Virtual Hub (Vi-Hub). Si tratta di moduli da dieci

Fatti, non parole Un evento organizzato recentemente e repentinamente per smuovere le acque, riportare l’attenzione sul settore e raccogliere le risposte dalle istituzioni regionali. Lo hanno maturato Maria Teresa Sotgiu, delegato regionale Federcongressi, e Clara Pili, socia Federcongressi. Racconta Maria Teresa Sotgiu: «Questa primavera l’esigenza di prospettive era diventata più che mai urgente e avevamo bisogno di risposte da parte delle istituzioni regionali, soprattutto in termini di possibili interventi finanziari al nostro settore. Si è quindi pensato

di agire creando un evento per far capire il nostro dramma in maniera più diretta e tutti gli speaker coinvolti hanno accolto con entusiasmo l’idea, a iniziare da Alessandra Albarelli, presidente Federcongressi&eventi. In questa occasione sono stati invitati anche i rappresentanti istituzionali e la sede dell’evento è stata scelta simbolicamente: la sala da ottocento posti del Palazzo dei Congressi della Fiera della Sardegna, desolatamente vuota, con solo noi, i nostri tecnici e qualche altro partecipante. Tutti gli altri rigorosamente collegati via web.

Il successo dell’evento è stato decretato soprattutto nel momento in cui anche i nostri rappresentanti regionali sono intervenuti, dimostrando l’attenzione e la sensibilità verso questo settore. Da tutto ciò è scaturita la promessa, in particolar modo da parte di tutte istituzioni presenti, dell’intervento e del riconoscimento economico a favore del nostro settore, in particolar modo dall’Assessorato alla Programmazione, Bilancio e assetto del Territorio della Regione Sardegna».

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Spiaggia Maimoni, gioiello del Sinis: cristallo liquido e arena bianchissima

postazioni che consentono di riunire piccoli gruppi che però si incontreranno tutti insie me in un’unica sala virtuale grazie all’uti lizzo di visori di ultima generazione. Ogni GMXXª SWTMXIVª MP :M -YF I HM GSRWIKYIR^E il gruppo di utenti locali, permettendo ai referenti delle aziende di gestire i propri clienti nelle sedi coinvolte. Cerchiamo di ripristinare la routine che è stata persa durante quest’anno, dando la possibilità di collegarsi a un evento nazionale grazie EPPƶYXMPM^^S HIM ZMWSVM~

La maestosa torre ÚĞƐ ƣĮĞžƐÚĞƐ ĮďĚåŹŇØƐ detta anche torre dello “Sperone”

Ɛŭƣ±ĮĞƐ±ķÆЃĞƐŤƣōƐåžžåŹåƐÚ垃ĞĻ±ƒŇƐŴ{ŹŇď僃ŇƐ React” e potrà essere d’ausilio anche con il riƒŇŹĻŇƐÚåďĮĞƐåƽåĻƒĞƐĞĻƐŤŹåžåĻǍ±ů n1I EVII HM FYWMRIWW I PI TEVXRIVWLMT WSRS rivolte a vari settori. Si parte dal farmaceu tico, ma si stanno sviluppando collabora zioni importanti anche con il mondo della cultura, della moda, dello sport e dell’in trattenimento. Con il ritorno alla normali tà questo sistema potrà essere di grande WYTTSVXS EPPI E^MIRHI 4KRM IZIRXS ǻWMGS ovunque esso si svolgerà, potrà essere se


Perché un evento in... Sardegna A fianco: l’area archeologica di Nora, un gioiello tramandatoci da millenni

Angelo Cerina, titolare de Il Lido di Cagliari

Sopra: La sella del Diavolo a Cagliari, all’insegna del mare e delle cromie di azzurro

guito da ospiti collegati dai vari Vi-Hub d’Italia (con possibilità, quindi, di vendite extra per gli organizzatori degli eventi). Inoltre, le aziende avranno la possibilità di organizzare eventi nazionali a costi molto inferiori rispetto ai tradizionali eventi fisici». Per concludere, ecco l’intervista ad Angelo Cerina, titolare de Il Lido di Cagliari. Lei è titolare di una location che è da sempre un riferimento storico per Cagliari. Ci racconta? «Il Lido, sorto nel Novecento, è “lo stabilimento” per antonomasia. È il più grande d’Europa per dimensioni ed è ubicato su una spettacolare distesa di sabbia di 12 chilometri racchiusa nel Golfo degli Angeli, con la Sella del Diavolo che le fa da custode. Nelle giornate di maestrale, è facile vedere tutta la costa, da Torre delle Stelle fino a Villasimius. La storica Rotondina è costituita oggi da una suggestiva terrazza sul mare, da un ristorante panoramico, da un piano bar e da una sala meeting che accoglie fino a duecento persone». Fra le parole chiave della sua location spiccano “ampi spazi flessibili”, ingredienti più che mai indispensabili per eventi in presenza e in totale sicurezza. Approfondiamo? «Parlare di lavoro e promuovere strategie di mercato in riva al mare, al Lido in questo caso,

significa promuovere fluidità e naturalezza. Un plus che contribuisce a creare un nuovo concept di programmazione negli eventi, sia quelli importanti e personali sia quelli istituzionali e commercialmente strategici per chi li promuove. Mi piace paragonare il Lido a un’esclusiva nave da crociera in mezzo al mare, pronta a celebrare i suoi eventi come sul ponte della nave, con condizioni climatiche ideali, all’interno di una fantastica area meeting sulle onde o addirittura sulla spiaggia. Per la tipologia di servizi che offre, lo stabilimento può essere paragonato a un “albergo giornaliero”». Il Lido offre grandi opportunità agli incentive e ai team building a tutta adrenalina. Per esempio? «Il Lido è garante di esperienze speciali nel mare del Golfo degli Angeli e lo staff è specializzato nella gestione di eventi e team building sportivi, fra i quali beach volley, beach tennis, sup, kajak, surf, windsurf e bike». Il futuro è adesso. Quali i progetti? «Esiste un forte concetto su cui voglio concentrare il lavoro: il Lido deve ritrovare le sue origini e tornare a essere un centro termale e la thalassoterapia deve essere il suo credo. Non appena sarà possibile realizzare il centro benessere, Cagliari disporrà di uno stabilimento termale unico in Europa».

Letterario e d’autore L’estate accende il sole sugli eventi mentre l’autunno li illumina con i colori e punta i riflettori sulle parole. Fra gli eventi in calendario in Sardegna, infatti, ecco il “Festival Letterario”, organizzato da Ilda Events & Tourism di Cagliari. Ci siamo fatti raccontare un anticipo da Ileana Coiana, titolare dell’agenzia: «Il Festival Letterario si terrà a fine novembre e sarà un’importante rassegna culturale che

vedrà il coinvolgimento di autorevoli nomi del panorama giornalistico nazionale. Durante il festival, ampio spazio sarà dedicato agli autori sardi e l’intera manifestazione si svolgerà in tempi diversificati che spazieranno dalla sessione congressuale al Teatro Doglio al brunch d’autore, con l’opportunità di interagire in maniera diretta con i protagonisti della rassegna».

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Perché un evento in... Sardegna

scelti per voi

Coreografie naturali e vigneti, scenari di eventi di spessore e sapore

Parolad’ordine, eventi in vigna! Sea of pathos Eleganza, eccellenza, memorabilità. Un luogo di incontri nel quale i percorsi del gusto sono intrecciati a emozioni che durano nel tempo. È La Scogliera Sea Club & Restaurant, nella cornice di Porto Massimo a La Maddalena. Un ristorante esclusivo, a bordo mare, nel quale prendono vita momenti conviviali di alto livello e non a caso il Mice più esigente così come il jet set internazionale sono soliti ritrovarsi qui, per incontrarsi a tavola in un suggestivo connubio tra la natura del luogo e una raffinata cucina che trae ispirazione dalla cultura e dalla storia marinara, sarda e mediterranea. Una luxury location – raggiungibile in barca con un servizio tender – per i prestigiosi eventi della meeting industry.

Suggestioni nella vigna del Convento San Giuseppe di Cagliari

Eventi, post congress, cene di gala e sorsi di territorio. Nei vigneti e open air: per assaporare il gusto della destinazione con un format che promuove condivisione, libertà e memorabilità di LUCIANA FRANCESCA REBONATO

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venti, post congress, cene di gala e sorsi di territorio. Nei vigneti e open air: per assaporare il gusto della destinazione con un format che promuove condivisione, libertà e memorabilità. Ci sono location che intrecciano e palesano due accattivanti caratterizzazioni: quella di essere una realtà vitivinicola di pregio e, al contempo, di disporre di spazi per eventi. Ed è proprio da questo connubio che nascono irrinunciabili opportunità per il Mice, con la complicità e i set di Cerere e di Bacco.

Il profumo del mosto selvatico Convento deriva da “convenire”, che significa riunirsi. Ed è proprio dal Convento San Giuseppe di Cagliari che inizia il percorso ideale per gli incontri del Mice ambientati in vigna. Un trionfo di natura, cui fa eco l’orto sinergico, di fronte al giardino nuovo, con una nuova convivialità accostata all’esperienza dei sapori e all’emozione: una fra le innumerevoli quinte di questa location, ambasciatrice della cultura e della gastronomia sarda nel mondo. Spazi aperti senza barriere visive sono il fil rouge delle Vigne Surrau, sulle colline di Arzachena e

vicino a Porto Cervo, a pochi chilometri dal mare e nella parte orientale della Gallura, accarezzate dal maestrale che spira dalle bocche di Bonifacio. Un indirizzo di riferimento per l’appeal della destinazione, l’elevata professionalità, l’ospitalità, l’attenzione al cliente e l’originalità della struttura. Sempre ad Arzachena ecco Capichera vineyards and winery, incastonata fra le rocce granitiche della Gallura in uno scenario naturale di grande atmosfera e con una precisa, inconfondibile identità legata al terroir, al vento e al sole. Una realtà storica con i vigneti situati prevalentemente su due corpi, uno vicino alla Tomba dei Giganti e l’altro a ridosso della cantina. Pura poesia per la vista, gli eventi e il palato è Sella & Mosca di Alghero, 650 ettari di macchia mediterranea e di vigneti, una tenuta immensa e fra le più grandi d’Europa, con una cantina che può vantare un passato glorioso e un presente quanto mai dinamico, così proiettato alle sfide che il futuro sa offrire. E una storia senza tempo è quella della Cantina Su'Entu, a pochi chilometri dal comune di Sanluri – che dalla provincia di Cagliari è passato alla provincia del Medio Campidano –, preludio di eventi e percorsi esperienziali lungo le direttrici enogastronomiche della destinazione.

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Kelku Sardinia Mice & Groups Agency Una realtà nata nel giugno 2020 e diretta da professionisti di lungo corso, con le idee ben chiare e lo sguardo rivolto al futuro. Un partner cui affidarsi per l’organizzazione di eventi in tutte le declinazioni. Nel rispetto di ambiente e tradizioni

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elku. In sardo logudorese, è la parola che identifica la quercia, albero ampiamente diffuso nell’isola, simbolo di forza e completezza, fermo e stabile nella terra, che cresce con forza e guarda in alto con ritmo proprio. Come Kelku Sardinia Mice & Groups Agency di Alghero, che salda e tenace organizza eventi all’insegna di autenticità e sostenibilità.

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ti nell’isola nel totale rispetto dell’ambiente e alla scoperta delle più antiche tradizioni: il carattere fondamentale dell’agenzia, infatti, è quello dell’autenticità e il marchio Kelku si muove all’interno di questo alveo ben preciso. Una strada che porta alla conoscenza reale della destinazione: storia, sentieri, cammini, silenzio, vento, mare, entroterra, artigianato ed enogastronomia, quest’ultima con selezione di genuini prodotti regionali e cene di gala incentrate su veri e propri percorsi del gusto con sorsi e sapori del territorio a chilometro zero. Un’opportunità, quella offerta da Kelku, di vivere gli eventi all’insegna dell’essenza della Sardegna e l’attenzione nei confronti dell’autenticità si riflette in un’altrettanta cura dei dettagli con la garanzia di

servizi della massima qualità. Eventi esperienziali, quindi, dal privato al pubblico con i riflettori ben accesi sul corporate e il Mice. Precisione e consapevolezza contraddistinguono tutte le fasi degli eventi organizzati da Kelku – dal contatto iniziale al briefing che porta a soluzioni mai uguali e sempre personalizzate –- sino all’assistenza di personale qualificato durante lo svolgimento degli stessi. Ogni evento è seguito passo dopo passo e modulato sulle necessità dell’ospite, rispettando i tempi di pianificazione e gestione. Non solo un processo organizzativo, bensì il trasferimento negli eventi di valori etici, naturali e tradizionali della destinazione, il passaporto per un nuovo modello di incoming internazionale, in un contesto locale.

Kelku Sardinia Mice & Groups Agency Via Antonio Gramsci, 6 07041 Alghero (Ss) Tel. 079 5625012 – 328 0853006 info@kelku.it – www.kelku.it

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Perché un evento in... Sardegna

scelti per voi

Perdepera Resort Mare, natura, spazio, allestimenti a volontà e servizi top level. Una location per tutte le coreografie del Mice, a poco più di un’ora da Cagliari e a una quindicina di minuti di macchina dall’aeroporto di Tortolì Arbatax

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on ci sono limiti alla fantasia del Mice, al Perdepera Resort, situato in Ogliastra, al centro della costa orientale sarda. Affacciato direttamente sul mare e con una lunghissima spiaggia di sabbia delimitata da gruppi di rocce a strapiombo sul mare, è una struttura che consente di apporre agli eventi il sigillo della memorabilità. Una location dagli spazi per eventi moderni con tecnologia di ultima generazione, una gastronomia gourmet e un ampio ventaglio di facility e post congress alla scoperta della storia millenaria, della cultura, della natura e delle tradiPerdepera Resort zioni della Sardegna. Quanto Località Perd’e Pera ai team building, sono innuMarina di Cardedu merevoli le opportunità, per 08040 – Cardedu (Og) Tel. e fax 0782 24081–249003–249008 esempio le attività di Nettuno e le escursioni in barca, o commerciale@perdeperaresort.it www.perdeperaresort.it quelle via terra passando per

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lezioni di cucina – con i prodotti del territorio – e veri e propri percorsi enogastronomici per “assaggiare e degustare” la destinazione.

Tailor made e on demand Al Perdepera Resort tutto è possibile. La struttura è modulabile e il business diventa un piacere quotidiano: convention e cena di gala a bordo piscina o cene sulla spiaggia sono dei must. Qualsiasi esigenza e richiesta, qui, può essere realizzata. La direzione e lo staff dedicato sono i partner perfetti per approntare qualsiasi coreografia agli eventi, inserendo il pilota automatico verso il successo. Indoor, il resort è dotato di una sala congressi con vista sul mare – sino a duecento persone – che, grazie a pareti scorrevoli, può essere articolata in spazi più raccolti. Ele-

ganza, comfort e bellezza contraddistinguono le 176 camere totali, immerse nei giardini della struttura. Nell’accommodation spiccano la junior suite – a due passi da ristorante, piscina, bar, reception, miniclub e spiaggia – e le camere prestige, ambienti raffinati e luminosi con pareti a tutto vetro sul mare, situate al primo piano del nuovo complesso. Due i ristoranti: uno centrale – climatizzato e con veranda dalla quale pranzare a bordo piscina – l’altro sulla spiaggia. Acqua salata e non solo, al resort, con le tre piscine di cui una con cascata e idromassaggio per rilassarsi al meglio immersi nel verde e un’altra riscaldata, perfetta sino a ottobre. E durante tutto l’anno, via libera al relax nel wellness centre, piccola oasi di benessere del Perdepera. informazione pubblicitaria

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Perché un evento in... Sardegna

scelti per voi

Horse Country Resort Congress & Spa

Il vero lusso, oggi, è lo spazio. E all’Horse Country Resort Congress & Spa di Arborea ad accogliere il Mice vi sono ben quaranta ettari di opportunità disseminate nella natura, nella secolare pineta sul mare e nel centro congressi per mille persone

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Horse Country Resort Congress & Spa Strada a Mare 24, n.27 09092 Arborea (Or) Tel. 0783 80500 info@horsecountry.it www.horsecountry.it

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cavalli, il mare, la spiaggia privata, la pineta, la macchia mediterranea e le piscine. Un anticipo e un abstract dell’Horse Country Resort Congress & Spa, oltre novecento posti letto distribuiti in quattro alberghi a quattro stelle e in 58 villini indipendenti a cento metri dal mare, nei quali la parola d’ordine è “privacy”. Un microcosmo consacrato agli eventi e ai team building, che nascono di fronte alla cresta dell’onda e sulla sella dei cavalli e non a caso qui si trova anche il maneggio coperto tra i più grandi d’Europa – un’arena di seimila metri quadrati – con 1.500 posti a sedere in tribuna che consentono un eccezionale distanziamento fra gli spettatori. Outdoor, invece, spicca un campo in erba di novemila metri quadrati, sede di gare internazionali di Endurance.

Emozioni a briglie sciolte Natura, spazio e sicurezza sono il fil rouge di eventi e team building, soprattutto all’insegna del mondo equestre e anche del tiro con l’arco. E dalla terra all’acqua il passo è breve, innanzitutto con le attività di Nettuno: barca a vela, canoa, snorkelling e diving, stand up paddle e wind surf, per fare alcuni esempi. Il Mice più tradizionalista, invece, può scegliere fra tennis, calcetto, beach volley. L’offerta congressuale dell’Horse Country Resort? 1.800 metri quadrati di superficie e ben nove sale modulabili per un massimo di mille persone. Il foyer, con due ampie terrazze laterali e un portico con scorcio sulla piscina Tropicana, è ideale per coffee break, light lunch e per accogliere mostre, presentazioni e

show room. Il piacere esperienziale della destinazione va in scena nei percorsi del gusto proposti dai quattro ristoranti del resort, con ricette genuine, legate alle tradizioni e al territorio, in binomio con prelibatezze di cucina nazionale e internazionale e menu espressamente studiati per vegani, celiaci e ovviare intolleranze alimentari. Spazio al relax sulla spiaggia affacciata sull’intrigante golfo di Oristano così come a bordo delle due piscine del resort – appena rinnovate – e trionfo di benessere nel centro benessere & spa, fresco di restyling non solo nell’architettura ma anche nelle proposte. Da provare in un ideale proseguimento degli appuntamenti business, concedendosi il piacere di un soggiorno leisure. informazione pubblicitaria

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