L'Industria della Gomma 1-2/2024

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TREND MERCATI ANNIVERSARI INCHIESTA MACCHINE

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA

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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI • Gennaio/Febbraio 2024

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SOMMARIO

MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA www.industriagomma.it

Direttore responsabile Andrea Aiello In redazione Daniela Garbillo - daniela.garbillo@edifis.it Collaborano alla rivista Gianpaolo Brembati, Giuseppe Cantalupo, Enzo Cardone, Alessandro Facchino, Eugenio Faiella, Beatrice Garlanda, A.L. Spelta Grafica e impaginazione Barbara Aprigliano - barbara.aprigliano@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Pubblicitario Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it Stampa Grafiche Arrara Grafiche Arrara s.r.l. – Abbiategrasso (MI) Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Abbonamento Italia € 90, Europa € 130, Estero € 150 abbonamenti@edifis.it Arretrati € 15,00 Amministrazione amministrazione@edifis.it

Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Iscrizione Registro Operatori della Comunicazione n. 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi del Reg.EU 679/2016 l'Editore garantisce la massima riservatezza nell'utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi dell'art. 15 il ricevente ha facoltà di esercitare i suoi diritti fra cui la cancellazione mediante comunicazione scritta a EDIFIS Srl - Viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano (o ai riferimenti sotto trascritti), luogo della custodia della banca dati medesima.

L’Industria della Gomma una rivista edita da:

Edifis S.r.l. Viale Coni Zugna 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it

ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

ANNO 67 - GENNAIO/FEBBRAIO

Abbiamo letto 10

RASSEGNA DELLA STAMPA TECNICA ESTERA

Mondogomma

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AMAPLAST: PRECONSUNTIVO 2023 INCORAGGIANTE, CON QUALCHE OMBRA

In base alle stime del Centro Studi Amaplast-Mecs, la produzione italiana di macchine per plastica e gomma dovrebbe raggiungere nel 2023 il nuovo record storico per il settore, ovvero oltre i 4,8 miliardi di euro, mettendo a segno un incremento di almeno tre punti sul 2022.

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MERCATO DELL’AUTO: BENE IL 2023, MA ANCORA LONTANO IL RITORNO AL PASSATO

Secondo i dati sul mercato auto pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, nel 2023 aumentano le vendite, ma la crescita del mercato è in rallentamento dall’agosto del 2022. Per il 2024 si prospetta un numero di immatricolazioni allineato a quello del 2023.

22 ANCORA SEMAFORO ROSSO PER GLI PNEUMATICI DI RICAMBIO IN EUROPA

Con la sola eccezione degli pneumatici vettura all season, gli pneumatici di ricambio hanno chiuso il 2023 con un calo generalizzato delle vendite in tutti i segmenti del mercato. Secondo Etrma, il calo è dovuto all’aumento del costo delle materie prime, dell’energia e del personale, oltre alla riduzione delle scorte nei canali di distribuzione.

24 60 ANNI DI GOMMA A SIZIANO

Nel 1963 Pirelli sposta la produzione dei pavimenti e delle suole in gomma dallo stabilimento di Milano Segnanino a quello di Siziano. Trent’anni dopo la proprietà dello stabilimento passa a Saiag Group e nel 2001 a Parker Hannifin. Ripercorriamo questa lunga storia costellata di successi.

30 PNEUMATICI CONTENENTI 6PPD OGGETTO DI RESTRIZIONI IN CALIFORNIA

A causa del collegamento tra il 6PPD e la morte dei salmoni argentati, scoperto da un pool di scienziati, il Dipartimento per il controllo delle sostanze tossiche dello stato della California ha richiesto che i produttori di pneumatici individuino prodotti alternativi allo stabilizzante “incriminato”.

32 A GIUGNO LA SECONDA EDIZIONE DI SOLIDS PARMA

Dopo il successo della prima edizione, il 5 e 6 giugno 2024 torna Solids Parma, l’evento italiano che riunisce le aziende produttrici di macchine per la movimentazione, lo stoccaggio, l’analisi e la trasformazione dei materiali in forma granulare, polverulenta e dei solidi sfusi.


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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

SOMMARIO ANNO 67 - GENNAIO/FEBBRAIO

FOCUS MACCHINE

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ASPETTANDO IL PIANO TRANSIZIONE 5.0

Con qualche differenza in base agli specifici mercati, i produttori di macchinari che abbiamo interpellato per la nostra inchiesta hanno sostanzialmente confermato le stime di Amaplast e le stesse preoccupazioni. Per il 2024, infatti, pesano le incertezze dei mercati legate agli avvenimenti dello scenario globale, mentre c’è molta attesa per le misure a sostegno degli investimenti per la transizione digitale ed ecologica del piano Transizione 5.0 annunciato dal governo (ma al momento in cui andiamo in stampa non ancora concretizzato). Prosegue invece, senza indugi, l’impegno per la sostenibilità in ogni possibile ambito.

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Dalle aziende

46 MESGO SUSTAINABILITY DAY

A metà novembre dello scorso anno l’azienda, che fa parte del gruppo Hexpol, ha organizzato una giornata dedicata alla sostenibilità, a cui hanno preso parte anche l’Associazione produttori guarnizioni del Sebino, Assogomma e PwC, per un confronto aperto sui temi caldi.

Normative

52 BATTERIE E RIFIUTI DI BATTERIE

24

Il regolamento (UE) 2023/1542 relativo alle batterie e ai rifiuti di batterie, che si applicherà a decorrere dal 18 febbraio 2024, si inserisce nell’ambito del Green Deal europeo che dovrebbe portare nel 2050 all’azzeramento delle emissioni di gas a effetto serra.

58 LA GOMMA RIENTRA NEL NUOVO REGOLAMENTO EUDR CONTRO LA DEFORESTAZIONE

La Commissione europea ha approvato il primo regolamento dell’Unione europea (UE) contro la deforestazione e il degrado forestale (EUDR), che impone alle catene di approvvigionamento europee di cacao, caffè, soia, legno, olio di palma, gomma e bestiame nuovi adempimenti amministrativi e procedure di due diligence.

News

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IL TACCUINO

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Gomma siliconica liquida: mercato triplicato tra il 2022 e il 2035 Davis-Standard acquisisce Extrusion Technology Group u ISP Group chiede una norma sulla gestione dei dati generati dai veicoli u Novotema è entrata a far parte del gruppo Carco Precision Rubber Products u Hexpol fornisce l’impronta di carbonio delle sue mescole u Progettazione ecocompatibile: gli pneumatici tra i prodotti prioritari u “Le guarnizioni della carrozzeria” u Ecopneus: nel 2023 recuperate 187 mila tonnellate di PFU u ETRMA accoglie con favore il regolamento Euro 7 u u

80 GLI INSERZIONISTI DI QUESTO NUMERO 4

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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Letter of I più interessanti articoli usciti di recente sulle riviste tecniche the law internazionali specializzate e riguardanti materiali, applicazioni, processi, prove, misurazioni e destinati al settore della trasformazione della gomma. Letti e riassunti per voi dai nostri esperti. Product W de from Tir buts Technologe Expo 2012y

Revolution or rush job? Important questions remain unanswered ahead of tire labeling’s introduction in European markets

ELASTOMERI E APPLICAZIONI BATCH DI SSBR FUNZIONALIZZATA AD ALTO PESO MOLECOLARE PER PNEUMATICI DI VEICOLI ELETTRICI. S. Thiele, C. Doering, M. Boomhoff, D. Heidenreich, S. Schulze, Synthos, Schkopau (Germany) - RUBBERWORLD, settembre 2023, pag. 28-34. urante la conferenza delle Nazioni Unite a Parigi, nel 2015, fu negoziato l’accordo globale sulla riduzione del cambiamento climatico e, successivamente, la conferenza del 2016 a Marrakech vide la risoluzione, da parte degli stati membri del Protocollo di Kyoto, di porsi l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale ad un livello accettabile (inferiore a 2 °C) rispetto ai livelli pre-industriali. In teoria si dovrebbe arrivare presto a zero emissioni di CO2, ma in pratica la loro crescita non si è mai fermata, con quelle dovute al trasporto su strada che contano per il 15 % del totale globale e che registrano un aumento del 9 % dal 2010 al 2020. Le economie più sviluppate hanno risposto a questa sfida puntando sui veicoli elettrici, ma le loro vendite sono ancora basse, soprattutto al di fuori di Europa e Cina, che offrono incentivi per il loro acquisto e investono su infrastrutture elettriche e trasporto pubblico. La Commissione Europea vuole acce-

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Bridgestone’s latest take on colored sidewalls is lightweight, and simple enough to be applied by dealers

We explore the role of tire data in vehicle performance simulations. Will engineers ever know enough?

Isoprene from cellulose: how the paper industry could enter the tire supply chain

lerare la transizione ai veicoli elettrici, confermando il divieto della vendita di automobili con motore a combustione interna entro il 2035, con il supporto di Volvo, Mercedes, Porsche, Peugeot e Opel, che intendono produrre solo auto elettriche prima di questa data. Nell’ambito dei componenti per l’auto, i pneumatici per veicoli elettrici devono soddisfare le esigenze relative a coppia relativamente alta, elevato peso del veicolo e conseguente aumento della distanza di frenata, autonomia limitata e bassa generazione di rumore, tutte caratteristiche che non devono avere un impatto negativo su sicurezza e comodità. Di conseguenza la soluzione consiste nel migliorare usura, resistenza al rotolamento, distanza di frenata e rumore dei veicoli. Il copolimero SSBR, che è disponibile in gradi di diversa temperatura di transizione vetrosa Tg, è un importante componente prestazionale dello pneumatico (da 30 a 60 phr della formulazione) e interagisce con cariche selezionate (carbon black o silice) e, oltre che sul comportamento di lavorazione della mescola, influisce anche sui valori delle proprietà finali del pneumatico (resistenza al rotolamento, usura etc.). La richiesta dei pneumaticisti per una SSBR con ottime proprietà meccaniche e di usura ha determinato lo sviluppo di

gradi funzionalizzati ad alto peso molecolare con nuovi oli estensori TDAE: questo articolo illustra i nuovi tipi di SSBR, con Tg diverse e diverso contenuto di olio, e le relative formulazioni e prestazioni finali del vulcanizzato. I polimeri utilizzati per le prove sono gli Sprinta di Synthos, nelle versioni 918S e 718S, insieme a tre gradi sperimentali messi a punto in laboratorio. All’inizio della parte, dedicata ai risultati ottenuti, l’articolo precisa che gli specifici pneumatici per veicoli elettrici devono offrire una combinazione di bassa resistenza al rotolamento, buona resistenza all’abrasione, eccellenti proprietà meccaniche ed elevata tenuta sul bagnato. Purtroppo i gradi di SSBR molto funzionalizzati mostrano un notevole deterioramento nelle caratteristiche di mescolazione ed estrusione, che aumentano la complessità delle lavorazioni e possono causare indesiderate reazioni o caratteristiche di prestazioni. Il ricorso ad aiuti di processo, resine, silani etc. e a varianti di lavorazione spesso fanno sì che le mescole ottenute non risultino competitive in applicazioni commerciali. Il comportamento prestazionale dei polimeri presi in esame viene analizzato accuratamente e la conclusione dell’articolo mette in evidenza che la


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nuova tecnologia di funzionalizzazione, ideata da Synthos per migliorare il bilanciamento di resistenza al rotolamento, trazione sul bagnato e resistenza all’abrasione, offre risultati positivi rispetto ai tradizionali gradi di SSBR che, insieme alla loro facilità di lavorazione, permettono di soddisfare le richieste prestazionali di pneumatici per veicoli elettrici. MATERIE PRIME E APPLICAZIONI SVILUPPO DI BATTISTRADA PER VEICOLI ELETTRICI: MIGLIORARE LA TRAZIONE IN MESCOLE AD ALTO CONTENUTO DI GOMMA NATURALE CON L’UTILIZZO DI RESINE DIENICHE CON TERMINALI SILANO. S.K. Henning, TotalEnergies (USA) RUBBERWORLD, settembre 2023, pag. 36-40.

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o sviluppo di formulazioni battistrada per pneumatici di veicoli elettrici presenta una sfida straordinaria per l’elevata coppia istantanea e per la dinamica del veicolo, che richiedono prestazione di trazione,

mentre le aspettative dei conducenti, riguardo alla durata e al tipo di batteria, evidenziano la necessità di mescole con resistenza al rotolamento molto bassa. Inoltre, il peso del veicolo e nuove pressioni ambientali aumentano la necessità di migliori durata e resistenza all’abrasione. Le resine polibutadiene terminate a silano, sviluppate da Cray Valley, sono additivi funzionali progettati per aiutare a gestire il nuovo bilanciamento di prestazioni dello pneumatico per veicoli elettrici, grazie all’interazione fra il sistema silice/silano e resine funzionalizzate a silano, con conseguente impatto sugli indicatori di trazione, e all’importanza del posizionamento del gruppo funzionale per un bilanciamento ottimale delle proprietà della mescola. La gomma naturale è sempre più usata negli pneumatici per veicoli elettrici, dal momento che la sua inclusione può soddisfare molte esigenze di prestazione: le miscele di gomma natura-

le ed elastomeri sintetici sono in grado di migliorare le proprietà tensili e la resistenza all’abrasione, allungando così la durata del pneumatico. Anche se la gomma naturale non è compatibile con gomma polibutadiene o con SSBR, il che dà luogo ad una fase separata di gomma naturale nella miscela elastomerica con il rischio di influire negativamente su trazione e resistenza al rotolamento, la sua aggiunta in una mescola di questo tipo è relativamente facile ed è un modo poco costoso per aumentare il contenuto sostenibile dello pneumatico. In questo studio la gomma naturale fa parte di una formulazione a base BR/SSBR ad alto carico di silice, con l’incorporazione di resine polibutadiene terminate a silano (STPB) per quantificare l’impatto su trazione, resistenza al rotolamento e proprietà meccaniche all’aumento della quantità di gomma naturale. Vengono preparate sei mescole a base BR/SSBR, due senza gomma naturale, due con 25 e due con 50 phr di gom-


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ma naturale, tutte caricate con 100 phr di silice e una di ogni coppia con resina STPB. Effettuate le opportune caratterizzazioni delle mescole (reometriche, densità di reticolazione per mezzo di rigonfiamento, durezza, tensili etc.), la conclusione dello studio è che l’aggiunta di gomma naturale a formulazioni di battistrada per veicoli elettrici può aumentare durata e resistenza all’abrasione, oltre ad aumentare il contenuto sostenibile dello pneumatico. L’utilizzo di polibutadiene terminata a silano, insieme ad un aumento del contenuto di gomma naturale, può attenuare il possibile decremento di trazione e resistenza al rotolamento, aumentandole entrambi insieme all’effetto Payne. In pratica le resine dieniche terminate a silano interagiscono col sistema di carica silicesilano e possono policondensare e dar luogo ad un reticolo secondario in grado di legare e covulcanizzare la matrice elastomerica. Il risultato consiste nel miglioramento delle interazioni polimerocarica e nella riduzione della perdita di energia di rotolamento nel battistrada dello pneumatico, così che questi additivi funzionali possono sia diminuire l’impronta di CO2 del veicolo che aumentare il contenuto sostenibile del pneumatico. MATERIE PRIME E APPLICAZIONI OTTENERE RISPARMI ENERGETICI IN PRODUZIONE CON SILICI TRATTATE: UNA SOLUZIONE PER L’INDUSTRIA DELLO PNEUMATICO. L. Dos Santos Freire, PPG, Ohio (USA) RUBBERWORLD, settembre 2023, pag. 42-45. ’attuale spinta alla ricerca di carburanti efficienti e di pneumatici più duraturi è dovuta agli aumenti del costo dei carburanti, alle tante legislazioni ambientali e all’aumentata consapevolezza pubblica per l’utilizzo di energia e per l’ambiente. Partendo dalla considerazione del triangolo magico dello pneumatico (consumo di carburante, trazione ed usura), questo articolo esamina l’utilizzo di silice trattata come carica di pneumatico auto, autocarro e autobus, per dimostrare come l’utilizzo di silici precipitate trattate possa superare le limitazioni produttive re-

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lative alla tecnologia dell’utilizzo di silano in situ con silice ad alta dispersione. La sostenibilità è ormai una priorità fondamentale per tutti i produttori di pneumatici, ma anche i fornitori di componenti di primo equipaggiamento e i loro fornitori sono parte della strategia di soluzioni di sostenibilità, che devono portare alla transizione verso sistemi di trasporto più puliti, più sicuri e più globali, ossia verso la mobilità sostenibile. In questa transizione, da cui parte la futura innovazione dell’industria in generale, l’industria della gomma e dello pneumatico gioca un ruolo determinante. Negli ultimi anni la spinta verso la riduzione dei consumi energetici e il miglioramento dell’efficienza sono diventati gli obiettivi da raggiungere, alla luce dell’aumento dei costi dei carburanti, del moltiplicarsi di legislazioni ambientali e della maggior considerazione pubblica sull’utilizzo dell’energia e sull’ambiente. Ai pneumatici si chiede una più lunga durata e questo porta ad allargare l’attenzione sui componenti del triangolo magico di consumo di carburante, trazione ed usura. L’articolo si sviluppa con una breve storia dell’utilizzo della silice nello pneumatico, seguita da paragrafi che illustrano i grandi vantaggi della silice trattata rispetto a quella tradizionale: in particolare vengono evidenziati il miglioramento delle proprietà meccaniche, che permette di ottenere manufatti più duraturi e resistenti, e la riduzione dell’energia del processo di mescolazione, che ne migliora l’efficienza complessiva. Da qui la possibilità di ridurre le emissioni di gas serra e di migliorare così la sostenibilità globale dell’industria dello pneumatico. Decisamente interessante la considerazione, espressa nel paragrafo relativo agli orientamenti futuri, che un’area di potenziale ricerca, insieme allo sviluppo di nuovi gradi di silice che offrano maggiori risparmi energetici e migliori prestazioni, è l’esplorazione dell’utilizzo delle silici trattate in altri settori della gomma, come guarnizioni e tenute, per ottenere risparmi energetici anche in questi ambiti, senza dimenticare lo sviluppo di nuovi processi di mescolazione e vulcanizzazione.

MACCHINARI E ATTREZZATURE LA PLASTIFICATRICE A DUE RULLI (TRP). A. Mondal, E. Rezvanpanah, M. Tharik, D. Lorenzetti, Apollo Tyres, Amsterdam (The J. Uth, M. Bessler, UTH, Fulda (Germany) RUBBERWORLD, settembre 2023, pag. 46-49. l TRP (Two Roll Plasticiser) Reworker è una tecnologia di risparmio di risorse per trattare materiali di rilavorazione, basata sulla plastificatrice a due rulli TRP, con pompa ad ingranaggi Roll Ex integrata: si tratta di un processo automatico, in cui mescole di gomma non vulcanizzate vengono lavorate in modo continuo e delicato al fine di restituire il materiale rilavorato al processo produttivo. Il processo di produzione degli pneumatici non consente di evitare scarti della mescola e questo materiale di scarto dovrebbe essere rilavorato, in base alle tematiche di sostenibilità e alla gestione economica di risorse di valore e soprattutto per gli alti costi delle materie prime. Nasce così dalla tecnologia TRP di UTH la macchina TRP Reworker, che combina i tradizionali metodi di lavorazione della gomma, come cracking, omogeneizzazione e scarico. La tecnologia TRP comprende tre zone nella lunghezza del cilindro e si attua in un processo continuo, riproducibile e completamente automatizzato. Dopo avere spiegato la necessità di raccogliere il materiale di scarto, che si ottiene durante la produzione dello pneumatico, l’articolo indica quali devono essere i requisiti del suo processo di rilavorazione e i principi di base della tecnologia TRP. Vengono così descritte nei dettagli l’unità di alimentazione e di plastificazione, la zona di scarico del materiale, l’unità filtro della pompa ad ingranaggi e la sezione di raffreddamento. Il modello TRP Reworker, illustrato nell’articolo con schemi e fotografie, è in grado di produrre 2.500 Kg/ora, quantità che soddisfa le richieste di normale rilavorazione in uno stabilimento di pneumatici, ma altri modelli possono offrire opzioni per diverse opportunità nell’ambito di lavorazione di gomma e silicone, come preriscaldamento, miscelazione e scaricamento.

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ABBIAMO LETTO PER VOI

ELASTOMERI E APPLICAZIONI SOLUZIONI CON COPOLIMERO STIRENICO A BLOCCHI ACCRESCONO LA SOSTENIBILITÀ E L’ECONOMIA CIRCOLARE. A. Bhattacharya, F. Vervoort, E. Goncalves, Y. Streen, Kraton, Boutersen, Fiandre (Belgium) RUBBERWORLD, ottobre 2023, pag. 40-44. raton Corporation è la società che ha inventato i copolimeri stirenici a blocchi (SBC) ed è stata per più di 60 anni leader mondiale nella produzione di SBC e di prodotti chimici sostenibili da conifere. La sua tecnologia di copolimeri a blocchi si basa sulla polimerizzazione anionica, un processo che consente di ottenere strutture molecolari controllate e precise, che possono essere adattate a specifiche richieste applicative, con un grado molto alto di conversione del monomero e un conseguente minimo residuo monomerico nel polimero finale. La struttura degli SBC Kraton comprende blocchi di polistirene (fase rigida),

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con legami covalenti ad un blocco centrale di gomma (fase morbida) costituito da butadiene, isoprene o loro miscele. A temperatura ambiente l’incompatibilità fra polistirene e blocchi di gomma fa sì che i blocchi duri di polistirene si separino e si aggreghino, formando strutture di dominio dure, che si distribuiscono all’interno di una fase continua di gomma morbida. Questi domini di polistirene si comportano come punti di reticolazione fisica, creando un reticolo di gomma, che permette agli SBC di avere eccellenti proprietà elastiche, flessibilità e morbidezza insieme ad elevata robustezza. Esistono due famiglie di SBC Kraton: USBC a midblocchi insaturi e HSBC a midblocchi idrogenati selettivamente. Gli HSBC possiedono una migliore resistenza alle alte temperature, migliori proprietà meccaniche grazie alla più forte separazione di fasi, possono sopportare forze di taglio più elevate e complessivamente resistono meglio

a degradazione ossidativa/ozono e ad agenti atmosferici. Entrambe le famiglie vengono utilizzate in miscele con poliolefine (PP, HDPE, LDPE, LLDPE), polistirene e altri polimeri con stirene, con policarbonato, poliuretani e altri tecnopolimeri come poliammidi e poliesteri. Kraton si focalizza su innovazioni che portano a soluzioni sostenibili nell’ambito di economia circolare e riciclo meccanico, con polimeri privi di plastificante per il settore igienico-sanitario e con fibre naturali come cariche in mescole poliolefiniche, migliorando le proprietà delle bioplastiche e permettendo di ottenere prodotti di peso ridotto. Tutto questo si inserisce nell’ambito di un’economia circolare e di un riciclo, che comprende le sfide di: prodotti progettati con consumo minimo di materiali, per consentire riciclabilità a fine vita nell’osservanza di tutti i requisiti applicativi; miglioramento della prestazione dei prodotti con contenuto di materiali riciclati; riuso e riciclo di


RUBBER CLUB

rifiuti plastici misti. A questo scopo, nel 2020 Kraton ha introdotto la linea di prodotti CirKular+, specifici per l’utilizzo in plastiche riciclate PCR (Post Consumer Recycled) e PIR (Post Industrial Riciclated), che comprende compatibilizzanti e miglioratori di prestazione. In questo articolo vengono mostrati i dati comparativi fra i compatibilizzanti CirKular+ e normali compatibilizzanti poliolefinici. Alla luce dei risultati ottenuti, gli additivi CirKular+ si dimostrano efficaci per ottenere compatibilizzazione e migliori proprietà nei processi di riciclo meccanico. Utilizzabili potenzialmente con una vasta gamma di sistemi di riciclo a vari livelli di contaminazione, questi prodotti si possono mescolare o miscelare a secco con materiali riciclati, migliorando anche la processabilità del riciclo PCR. RICICLO DI MATERIE PLASTICHE TRASFORMARE PLASTICHE RICICLATE IN MATERIALI AD ALTA PRESTAZIONE PER MEZZO DI ELASTOMERI TERMOPLASTICI STIRENICI. L. Rodriguez-Guadarrama, B. Lastra-Barreira, J. Marcos-Yubero, Dynasol Group, Madrid (Spain) RUBBERWORLD, ottobre 2023, pag. 46-49. ’attuale crisi globale nella gestione dei rifiuti di plastica ha fatto capire come l’esteso utilizzo di plastiche nella società moderna sia sfociato in un diluvio di materiali plastici abbandonati, gran parte dei quali finisce in discariche, negli oceani e dovunque. Le conseguenze sulla salute umana e sull’ambiente sono deleterie, dal momento che le plastiche si degradano in tempi lunghi e possono rilasciare prodotti chimici pericolosi in suolo ed acqua. Per mitigare questa crisi è essenziale sviluppare soluzioni sostenibili che diano priorità al riutilizzo, al riciclo e alla riduzione al minimo dell’uso per promuovere l’economia circolare. Un esempio pratico è il tentativo, da parte dell’Unione Europea, di creare un futuro più sostenibile con il rendere tutti gli imballaggi di plastica riciclabili o riutilizzabili entro il 2030. Il riciclo meccanico è una soluzione che ha riscosso notevoli attenzioni negli an-

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ni recenti: il processo consiste nel ridurre le plastiche da rifiuti dei consumatori a dimensioni più piccole, per poi fonderle e riutilizzarle. I benefici del riciclo meccanico, rispetto ai metodi tradizionali, consistono in migliore qualità dei materiali ottenuti, minor consumo di energia e ridotte emissioni di gas serra ma, d’altro canto, esistono limitazioni nei tipi di plastiche da riciclare e nella qualità dei risultati, considerando che processi come l’estrusione possono danneggiare le proprietà termiche e meccaniche. Un ambito particolare, in cui i rifiuti di plastica sono aumentati molto, è quello delle apparecchiature elettriche ed elettroniche WEEE (Waste from Electrical and Electronic Equipment), a causa della loro crescente produzione globale, che ha causato preoccupazione per protezione ambientale ed esaurimento delle risorse di materie prime. Una sfida del loro recupero è la varietà di materiali che le compongono, tra cui polistirene (PS), acrilonitrile butadiene stirene copolimero (ABS) e polistirene antiurto HIPS (High Impact Polystyrene), che contano per l’80% del totale. Il riciclo di PS e ABS è diventato negli anni recenti sempre più diffuso, grazie al fatto che produce materiali di alta qualità, che possono essere usati in molte applicazioni. Rimane tuttavia una grande sfida per i produttori di plastica riciclata meccanicamente, ossia trovare un idoneo materiale legante, che sia in grado di migliorare le proprietà fisiche e meccaniche di PS e ABS riciclati. In quest’ambito entrano in gioco gli elastomeri termoplastici (TPE), che combinano flessibilità elastomerica e stampabilità termoplastica, proprietà della gomma e lavorazione ottimale, con conseguente durabilità e resistenza. Gli elastomeri termoplastici stirenici (TPES) si basano su monomeri stirene e butadiene, con una struttura particolare che comprende perlopiù copolimeri SBS a blocchi (stirene-butadiene-stirene) e SEBS (stirene etilene/butilene stirene). In questo articolo viene esaminato l’utilizzo di TPE-S (Calprene 700 e H6110, prodotti da Dynasol), come modificanti di PS e ABS riciclati, dal momento che ri-

escono a migliorare la resistenza all’impatto delle plastiche riciclate, rendendole idonee ad applicazioni antiurto. Da tutte le prove effettuate, esaminando le relazioni struttura-composizioneproprietà di miscele di PS e ABS riciclati con TPE-S, risulta che l’aggiunta di Calprene aumenta il melt flow index e la resistenza all’impatto, con effetto moderato sul modulo elastico a flessione, fornendo un eccellente bilanciamento delle proprietà dell’ABS. Il risultato finale è che i materiali ottenuti diventano più resistenti a graffi, ammaccature e altri danneggiamenti, poiché i TPE-S possono migliorare la processabilità di PS e ABS riciclati meccanicamente, facilitando la fusione e la formulazione delle miscele del prodotto desiderato, il che contribuisce infine allo sviluppo di materiali più sostenibili ed ecologici da plastiche riciclate. PROVE E MISURAZIONI L’INVENZIONE DELL’ANALIZZATORE DI PROCESSO DELLA GOMMA RPA. J. Russel, Alpha Technologies, Hudson, Ohio (USA) - RUBBERWORLD, ottobre 2023, pag. 50-54. rima di parlare dell’articolo in questione, ci sentiamo di consigliarne vivamente la lettura a tutti coloro che, interessati alla storia di un’apparecchiatura essenziale per la gomma, saranno piacevolmente sorpresi dalla narrazione mai banale che, insieme alle interessanti notizie tecniche, descrive anche l’aspetto umano della storia con considerazioni quanto mai attuali. L’analizzatore di processo della gomma RPA ha avuto una storia piuttosto complicata e a fasi alterne, iniziata come un progetto di ricerca e sviluppo presso Monsanto Instruments & Equipment per sfruttare il successo con il reometro a camera oscillante MDR. Per inquadrare l’invenzione dell’RPA occorre comprendere le due generazioni di strumenti precedenti e come l’alternarsi di successi e fallimenti ha reso alla fine una risorsa affidabile, ripetibile e riproducibile per i prodotti in gomma e polimeri. L’industria della gomma non è incline ai cambiamenti: il brevetto del Banbury, per esempio, fu ottenuto nel 1916 ed è ancora in uso con un minimo di modi-

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fiche, mentre il Mooney comparve nel 1930 ed è tuttora presente nelle fabbriche di gomma in tutto il mondo. Fu solo negli anni ’60 e ’70 che si cominciarono a sviluppare e commercializzare metodi di verifica della vulcanizzazione con vari sistemi, fra i quali Monsanto segnò una grande svolta con l’invenzione del reometro a disco oscillante ODR, con il modello R100 che disponeva solo di una camera dei campioni sigillata e pressurizzata, importante per raccogliere dati affidabili e ripetibili. La grande innovazione, portata dall’ODR nell’industria della gomma, è stata la sintesi di tre prove in una, grazie alle informazioni di processo fornite: proprietà del materiale prima della vulcanizzazione, stima del tempo di stampaggio richiesto e dati di vulcanizzazione. Si trattava in effetto di una prova veloce per controllare la qualità della mescola ed ebbe successo anche per valutare nuove formulazioni nei laboratori di ricerca e sviluppo.

Naturalmente ci sono stati anche problemi e limitazioni per l’ODR, come il rotore non riscaldato, la tenuta e l’attrito del cuscinetto mandavano segnali che non dipendevano dal campione di gomma, cambiare la temperatura della prova richiedeva circa un’ora e la rimozione del campione esaminato era difficoltosa. Ciò nonostante l’ODR divenne lo strumento cavallo di battaglia per l’industria della gomma. La ricerca di Monsanto Instruments & Equipment non si fermò all’ODR e, una volta risolti i punti critici di progettazione e realizzazione, fu messo a punto il Classico MDR, reometro a camera oscillante, già simile in origine alla moderna apparecchiatura, che divenne poi una vera rivoluzione con la Series 2000. L’evoluzione successiva fu la realizzazione dell’RPA, apparecchiatura che, come afferma Rick Hanzlik, ingegnere applicativo di Alpha Technologies, mentre l’MDR dà una fotografia ad alta risoluzione della mescola, ne offre ad-

dirittura il filmato. Nato per soddisfare l’esigenza di Goodyear di determinare la resistenza al rotolamento dello pneumatico prima della sua produzione, l’RPA si sviluppò con la geniale idea che potesse essere un’apparecchiatura di prova da utilizzare in un ambiente di produzione e in grado di fornire dati simili a quelli prodotti da un reometro scientifico. Quello che abbiamo scritto sull’articolo di Alpha Technologies è solo una sintesi dell’argomento trattato, che narra invece in modo esaustivo e dettagliato una storia che si rivela fondamentale per l’industria della gomma come la conosciamo oggi, anche se le apparecchiature descritte sono ormai talmente conosciute da considerarle scontate nella loro funzionalità. Incominciate a leggere l’articolo, strada facendo vi accorgerete di alcune osservazioni tecniche e criticità forse ignorate finora e arriverete alla fine apprezzandolo come un breve romanzo di vita vissuta.


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di Daniela Garbillo

Amaplast: preconsuntivo 2023 incoraggiante, con qualche ombra In base alle stime del Centro Studi Amaplast-Mecs, la produzione italiana di macchine per plastica e gomma dovrebbe raggiungere nel 2023 il nuovo record storico per il settore, ovvero oltre i 4,8 miliardi di euro, mettendo a segno un incremento di almeno tre punti sul 2022.

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Foto di pamirc da iStock.

n base alle stime del Centro Studi Amaplast-Mecs, la produzione italiana di macchine per plastica e gomma dovrebbe raggiungere quest’anno il nuovo record storico per il settore, ovvero oltre i 4,8 miliardi di euro, mettendo a segno un incremento di almeno tre punti sul 2022. Questo grazie soprattutto al buon andamento dell’export, che ha mostrato un progressivo rafforzamento nei nove mesi finora rilevati da Istat, registrando una progressione del 13% rispetto al gennaio-settembre 2022. Nello stesso periodo, le importazioni sono aumentate del 6% mentre il saldo attivo della bilancia commerciale è migliorato del 16%. LA SPINTA DELL’EXPORT Le esportazioni – a cui è destinato oltre il 70% della produzione nazionale di settore – mostrano una crescita robusta in funzione del positivo andamento di tutte le principali tipologie di macchinari per la trasformazione primaria e di quelle che costituiscono le quote sul totale più elevate, dunque gli stampi (24% di share e +14%

rispetto al gennaio-settembre 2022), gli estrusori (12% e +22%), le macchine a iniezione (5% e +2%), quelle per soffiaggio (4% e +17%) ma anche le macchine per formare e modellare (4% e +22%), le stam-

Il mercato italiano di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma (milioni di euro) Produzione Export Import Mercato interno Saldo commerciale

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2022

2023 (stime)

4.670 3.250 1.120 2.540 2.130

4.820 3.410 1.160 2.570 2.250

patrici flessografiche (4% e +18%), le macchine per materiali espansi (4% e +40%). Dal punto di vista geografico, l’Europa si conferma primo quadrante di destinazione del Made in Italy di settore, con una quota complessiva pari al 56%; in tale ambito, l’UE rappresenta il 45% e proprio le vendite realizzate in alcuni dei principali mercati dell’Unione mostrano gli andamenti più positivi: Germania (+7%), Francia (+23%) e Spagna (+19%). Inoltre, proprio due mercati UE rientrano nella “top ten” degli sbocchi commerciali, alla luce di forniture in deciso aumento: la Romania (+71%) e la Repubblica Ceca (+38%). Si osserva anche una forte progressione del-


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le consegne in Russia, nonostante le ben note criticità: +61%. Più che soddisfacente il trend delle esportazioni verso le Americhe (+24%), grazie sia a un nuovo slancio dei mercati USMCA – in particolare il Messico – sia alla perdurante vivacità di diversi mercati sudamericani, in primo luogo il Brasile, l’Argentina e il Perù. In ambito mediorientale si osserva un trend medio piuttosto positivo, determinato dalla progressione delle vendite a due dei principali mercati: Arabia Saudita (+107%) e Israele (+47%). Le esportazioni verso l’Estremo Oriente registrano nel complesso una brusca frenata (-12%), derivante in primo luogo dalla contrazione di due mercati principali – ovvero Cina (-15%) e India (-6%) – ma anche di altre destinazioni di un certo rilievo, come Corea del Sud (-61%), Giappone (-47%) e Taiwan (-68%). Il contemporaneo picco di vendite alla Tailandia (+140%) e all’Indonesia (+81%) non è stato sufficiente a controbilanciare le perdite citate, ma ciò ovviamente dipende anche dal diverso peso assoluto che i diversi sbocchi hanno sul totale. Alla luce dell’ottima performance di vendite registrata nel gennaio-settembre 2023, l’Africa nel suo complesso arriva a sfiorare una quota del 6% sul totale; in particolare, risultano fortemente incrementati i flussi verso tutti i Paesi che affacciano sul Mediterraneo e, nell’area del sub-Sahara, verso Sudafrica e Nigeria, solo per citare le prime due destinazioni per consistenza, con valori più che raddoppiati rispetto a un anno fa.

tore di reagire alle avversità, soffrendo meno di altri comparti i contraccolpi negativi che si sono verificati – sono seguiti diversi elementi di crisi: dai conflitti allo shortage di componentistica elettronica (ma non solo) e alla volatilità dei prezzi di materie prime ed energia, dal rallentamento di alcune economie globali (come quella tedesca, strettamente collegata all’italiana) all’aumento di inflazione e costo del credito. Se i prezzi di alcune commodity si sono riportati su livelli più accettabili, permane comunque una incertezza di fondo che continua a rendere difficile la programmazione degli investimenti da parte delle imprese, che risultano in frenata quest’anno e che dovrebbero fermarsi il prossimo. Il Centro Studi Confindustria prevede che il PIL italiano dovrebbe crescere di appena lo 0,7% nel 2023 (variazione perlopiù acquisita nella prima metà dell’anno e affievolitasi nell’ultimo periodo); nel 2024 potrebbe andare peggio, con un +0,5%. A conferma del clima di incertezza, osservando le risposte fornite dalle aziende associate alle indagini congiunturali sui primi tre trimestri di quest’anno, si nota che il fatturato realizzato con la vendita di macchine sul mercato domestico si è contratto rispetto a quello dello scorso, in misura sempre più accentuata con il passare dei mesi; quello derivante dalle forniture ai clienti stranieri si è invece confermato in crescita, pur con intensità minore nel terzo trimestre. Il mercato interno non ha dato

soddisfazione ai costruttori italiani neppure per quanto riguarda la raccolta degli ordini che, nel gennaio-settembre 2023, si è mantenuta a livelli decisamente inferiori a quelli dello stesso periodo del 2022. L’indicatore risulta invece positivo per quanto riguarda le commesse degli utilizzatori stranieri, pur con un trend in progressiva attenuazione. In effetti, il rallentamento della domanda domestica può considerarsi in una certa misura fisiologico, in particolare dopo il picco verificatosi nel 2021, sostenuto dalle misure a favore degli investimenti. “Proprio per far fronte alle sfide dei mercati”, sottolinea in una nota Massimo Margaglione, Presidente Amaplast,“è sempre più fondamentale per le aziende intraprendere percorsi di evoluzione digitale, applicando quei modelli che regoleranno il futuro di tutta la meccanica strumentale e che rivoluzioneranno le strutture organizzative e di offerta. Alla digitalizzazione”, prosegue Margaglione, “si unisce la servitizzazione che, oltre a favorire e ottimizzare le relazioni di filiera – cioè i rapporti tra fornitori di tecnologie, costruttori di macchine e utilizzatori finali – offre benefici anche in termini di sostenibilità. Un’altra realtà nuova e in rapida evoluzione”, conclude Margaglione, “con cui le imprese si confrontano non senza qualche difficoltà proprio alla luce dei continui aggiornamenti, è quella dell’intelligenza artificiale generativa, che offre un potenziale applicativo ancora da comprendere appieno”. u

LE PREOCCUPAZIONI PER IL FUTURO Al di là di ciò che si osserva dalle statistiche import-export, le preoccupazioni delle aziende italiane del settore sono dovute al progressivo rallentamento della raccolta ordini negli ultimi mesi. Peraltro, sul finale del 2022, nessuno avrebbe scommesso sui risultati del 2023: si temeva una crisi della domanda già dai primi mesi dell’anno, che si è invece verificata nella seconda metà del periodo. Del resto, diverse sono le criticità sul fronte economico e geopolitico che caratterizzano il contesto internazionale. Al rimbalzo post-pandemia – che ha comunque confermato la capacità del setL’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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MONDOGOMMA

di Giuseppe Cantalupo

Mercato dell’auto: bene il 2023, ma ancora lontano il ritorno al passato Secondo i dati sul mercato auto pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, nel 2023 aumentano le vendite, ma la crescita del mercato è in rallentamento dall’agosto del 2022. Per il 2024 si prospetta un numero di immatricolazioni allineato a quello del 2023.

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ubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili i dati relativi alle immatricolazioni dei veicoli adibiti al trasporto di persone e cose. L’elaborazione di questi dati effettuata dall’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) mostra una chiusura del 2023 con un incremento sia nel mese di dicembre che in tutto l’anno. A dicembre sono state registrate 111.136 nuove immatricolazioni a fronte di 104.965 dello stesso mese del 2022 (+5,9%). In tutto il 2023 sono state totalizzate 1.566.448 vendite di vetture nuove contro 1.316.773 dell’intero anno prima (+19,0%), ma,

Anche se registra un calo del 2,5% rispetto al 2022, la Fiat Panda è sempre stabile al primo posto tra le auto immatricolate in Italia, più del doppio della Dacia Sandero, che si piazza al secondo posto, in grande crescita rispetto al 4° di un anno fa.

secondo Roberto Vavassori, presidente di Anfia, il dato di dicembre – sia pure positivo - riflette, anche a causa di due giorni lavorativi in meno rispetto a dicembre 2022 (18 contro 20), un rallentamento della crescita. Secondo Michele Crisci, presidente di 18

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MERCATO AUTO

Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), questo rallentamento è chiaramente evidenziato dal confronto con il mese di dicembre 2022, che aveva chiuso con un +21,0%. In perfetta sintonia con queste considerazioni quella di Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor (CSP): la ripresa dell’industria automobilistica dall’agosto dell’anno scorso è in via di esaurimento, e “il mercato dell’auto sta entrando in una sostanziale e non breve stagnazione”. Che il 2023 si sia chiuso con un aumento del 19% delle vendite di vetture nuove è certamente un fatto importante, ma - è la considerazione del presidente – 1.566.448 immatricolazioni registrate in tutto l’anno rappresentano un calo del 18,3% sul 2019, l’anno precedente la pandemia. Un calo che nel quadriennio 2020-2023 ha significato una diminuzione del numero di immatricolazioni di vetture di circa 2 milioni di unità - 1.944.794 per l’esattezza - rispetto al 2019. Venendo alle immatricolazioni, il Gruppo Stellantis – marche nazionali - ha chiuso il 2023 con un calo a dicembre e un aumento nei dodici mesi. A dicembre sono state vendute 29.986 vetture contro 32.956 dello stesso mese 2022 (-9,0%), con una quota pure in calo dal 31,4% al 27,0%. Nell’intero anno le vendite sono aumentate da 463.846 del 2022 a 505.498 (+9,0%), ma la quota di mercato è scesa al 32,3% dal 35,2%. Fiat, Jeep, Alfa Romeo e Maserati hanno chiuso a dicembre col segno meno; nei dodici mesi, invece, solo Fiat ha registrato una variazione negativa delle im-

Foto di LeManna da iStock.

matricolazioni rispetto all’anno prima. La tabella illustra nel dettaglio il confronto 2023-2022 per il mese di dicembre e per i dodici mesi. PREVISIONI PER IL 2024: INCORAGGIANTI LE STIME DELL’ISTAT Secondo il CSP, le immatricolazioni di auto nuove di quest’anno dovrebbero attestarsi a un livello sostanzialmente allineato a quello del 2023, con 1.573.000 registrazioni (lieve incremento dello 0,4%). Dall’inchiesta congiunturale di fine dicembre condotta dal Centro Studi emerge che i concessionari prevedono, a larghissima maggioranza, un andamento delle vendite di auto nuove stabile e allineato a quello del 2023 anche per il prossimo futuro. Incoraggianti le stime Istat degli indicatori per dicembre riportate da Anfia. Queste indicano un aumento dell’indi-

ce di fiducia dei consumatori da 103,6 a 106,7 (base 2010=100) e un aumento anche dell’indice del clima di fiducia delle imprese (Iesi – Istat Economic Sentiment Indicator), salito da 103,5 a 107,2. Ulteriore nota positiva, direttamente collegata al miglioramento del clima di fiducia dei consumatori, è l’aumento dell’indice della propensione all’acquisto dei beni durevoli, tra i quali l’automobile, che sale da -79,2 a -72,6 rispetto a novembre. VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI:

2023 ECCEZIONALE

Crescita importante quella realizzata dal settore dei veicoli commerciali leggeri (VCL, con peso totale a terra, ptt, fino a 3.500 kg). I dati elaborati dal Centro Studi e Statistiche di Unrae sulla base di quelli pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili

Le immatricolazioni delle auto del Gruppo Stellantis in Italia nel mese di dicembre e nei dodici mesi del 2023 e del 2022.

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MERCATO AUTO

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mostrano un aumento a doppia cifra sia in dicembre che nel cumulato gennaiodicembre 2023. A dicembre le immatricolazioni hanno raggiunto quota 17.716, mettendo a segno un incremento del 25,3% rispetto allo stesso mese del 2022, quando le unità vendute sono state 14.143. Nell’intero 2023 sono state totalizzate 196.525 immatricolazioni di veicoli, ossia oltre 35 mila in più rispetto al 2022, quando le nuove registrazioni sono state 160.839. Un anno più che positivo, quindi, il 2023 per il mercato dei veicoli per il trasporto merci leggero. Secondo l’associazione delle case automobilistiche estere, il volume di vendite realizzato con 196.525 unità rappresenta il miglior risultato in sette anni dopo le 200.464 del 2016. Per il 2024 Il Centro Studi Unrae stima, anche se in una situazione di possibile rallentamento del ciclo economico, una ulteriore leggera crescita del settore per la concomitanza di due fattori favorevoli: gare per il rinnovo di grandi flotte e una certa disponibilità di veicoli derivante da contratti inevasi nel 2023. VEICOLI INDUSTRIALI: VENDITE COMPLESSIVE IN CRESCITA Sul fronte dei veicoli industriali (VI) medi e pesanti (medi, con ptt maggiore di 3.500 kg e minore di 16.000 kg; pesanti, con ptt uguale o superiore a 16.000 kg) i dati relativi alle immatricolazioni elaborati dall’Anfia arrivano a novembre e al cumulato dei primi undici mesi dell’anno e confermano, sia nel mese che nel progressivo gennaio-novembre, la crescita a doppia cifra del mercato degli autocarri e la ripresa di quello degli autobus. Dopo un calo di sette mesi consecutivi, i veicoli trainati chiudono novembre con una variazione positiva, ma registrano una flessione negli undici mesi.

La Top 10 delle auto immatricolate in Italia nel 2023. Tre modelli su 10 appartengono al Gruppo Stellantis. 23.135 degli stessi undici mesi dello scorso anno (+15,8%). Per quanto riguarda i veicoli trainati pesanti (rimorchi e semirimorchi con ptt maggiore di 3.500 kg), i dati mostrano risultati di segno opposto nei due periodi: +11,9% a novembre, con 1.437 nuovi libretti di circolazione contro i 1.284 del novembre dell’anno prima, e -5,9% negli undici mesi, con 14.637 immatricolazioni a fronte di 15.561. TRASPORTO PASSEGGERI Il comparto dei mezzi adibiti al trasporto passeggeri (autobus con ptt maggiore di 3.500 kg) conferma la ripresa registrata in tutti i segmenti nel primo semestre, con la sola eccezione degli scuolabus nel cumulato gennaio-novembre. A novembre sono state emesse, complessivamente, 458 nuove carte di circolazione (+71,5% su novembre 2022, quando ne sono state rilasciate

267) così ripartite: - 323 per gli autobus adibiti al trasporto pubblico locale (TPL) contro 205 dell’anno prima (+57,6%) - 30 per gli autobus e midibus turistici (+114,3% su novembre 2022, quando ne sono state rilasciate 14) - 61 per i minibus (+281,3% su 16) - 44 per gli scuolabus (+37,5% su 32). Nel periodo gennaio-novembre sono stati rilasciati 4.798 nuovi documenti, con un incremento del 68,1% sui 2.854 dello stesso periodo del 2022, così distribuiti tra i vari segmenti: - 3.266 per gli autobus TPL (+93,3% su 1.690) - 494 per gli autobus e midibus turistici (+54,9% su 319) - 539 per i minibus (+66,9% su 323) - 499 per gli scuolabus, unico segmento che ha fatto registrare una flessione, contenuta al 4,4% sui 522 libretti rilasciati negli stessi undici mesi del 2022.u

TRASPORTO MERCI I dati relativi agli autocarri dicono che a novembre sono stati rilasciati, complessivamente, 2.598 libretti di circolazione contro 2.123 dello stesso mese del 2022 (+22,4%), e nel periodo gennaio-novembre sono stati immatricolati 26.783 nuovi autocarri a fronte dei

Foto di Teamjackson da iStock. 20

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RUBBER COMPOUNDS A SOLUTION FOR EVERY CHALLENGE

Tecno Compounds è la sede operativa specializzata nello studio, progettazione e realizzazione di mescole in gomma per l’industria di trasformazione degli elastomeri. Parker aiuta i propri partner grazie a un know how specifico ottenuto da migliaia di formulazioni, per risolvere le più grandi sfide ingegneristiche e creare un domani migliore.

parker.com/it


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a cura della redazione

Ancora semaforo rosso per gli pneumatici di ricambio in Europa Con la sola eccezione degli pneumatici vettura all season, gli pneumatici di ricambio hanno chiuso il 2023 con un calo generalizzato delle vendite in tutti i segmenti del mercato. Secondo Etrma, il calo è dovuto all’aumento del costo delle materie prime, dell’energia e del personale, oltre alla riduzione delle scorte nei canali di distribuzione.

E

trma, Associazione Europea dei Produttori di Pneumatici e Articoli in gomma, ha pubblicato i dati relativi alle vendite in Europa dei suoi associati nel mercato degli pneumatici di ricambio per auto, nel quale

comparto rientrano autovetture, SUV e veicoli commerciali leggeri, per veicoli industriali (autocarri e autobus), per veicoli agricoli e per moto e scooter nell’ultimo trimestre del 2023 e nel cumulato dell’anno.

Il quadro che ne deriva presenta il segno meno in tutti i segmenti del mercato sia nel trimestre che nell’intero 2023. IL TRIMESTRE OTTOBRE-DICEMBRE In questo periodo il mercato degli

Foto di Enis Yavuz Csyanzll da Unsplash. 22

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MERCATO PNEUMATICI

pneumatici di ricambio del comparto auto è rimasto sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo del 2022 con 49.989 migliaia di vendite a fronte delle 50.019 migliaia dello stesso periodo dell’anno prima. Le condizioni climatiche di questo trimestre hanno favorito le vendite nei segmenti all season e invernale: il mercato delle gomme all season ha registrato un aumento del 15% e quello delle invernali un aumento del 2%. Ne è conseguita una flessione degli pneumatici estivi del 7%. I segmenti degli pneumatici autocarri e autobus, veicoli per agricoltura e moto e scooter hanno accusato tutti una diminuzione rispetto al quarto trimestre 2022. Autocarri e autobus sono calati del 13%, con 2,759 milioni di pezzi venduti contro i 3,168 milioni dello stesso trimestre del 2022; i veicoli agricoli sono diminuiti del 17%, con 134 mila gomme vendute contro 160 mila; il comparto moto e scooter è sceso del 24%, con 978 mila vendite a fronte di 1,293 milioni dello stesso periodo dell’anno prima.

mento in tutti i comparti. Quello che ha subito il crollo maggiore è il comparto dei veicoli agricoli, la cui discesa sembra inarrestabile: in tutto l’anno sono stati venduti, infatti, 680 mila pneumatici, che significano una pesante flessione del mercato del 30% rispetto all’anno prima, quando le vendite sono state 968 mila. Segue poi il calo del 17% del mercato del ricambio nel segmento autocarri e autobus, con la vendita di 11,371 milioni di gomme contro i 13,657 milioni del 2022. Terza posizione, in questa graduatoria in discesa, quella del segmento moto e scooter, che è diminuito dell’11%, con 8,658 milioni di pezzi venduti a fronte dei 9,745 milioni dell’anno prima. Chiude l’elenco dei segni meno quello delle vendite nel settore auto, che

sono scese da 226.418 migliaia del 2022 a 208.487 migliaia. La flessione è dell’8% ed è la risultante di una diminuzione del 13% degli pneumatici invernali e del 9% di quelli estivi e di un aumento, invece, del 7% delle gomme all season, le uniche ad aver registrato il segno più anche nell’ultimo trimestre dell’anno (+15%). Secondo Adam McCarthy, Secretary General di Etrma, il calo della domanda nel mercato degli pneumatici di secondo equipaggiamento – particolarmente pesante quello del segmento dei veicoli agricoli – è una conferma della tendenza negativa già osservata a giugno del 2022 ed è dovuto principalmente all’aumento del costo delle materie prime, dell’energia e del personale, oltre alla riduzione delle scorte nei canali di distribuzione. u

IN NEGATIVO ANCHE L’INTERO ANNO Il cumulato dei dodici mesi 2023 presenta una flessione delle vendite degli pneumatici di secondo equipaggia-

Foto di Peter H da Pixabay. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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di Daniela Garbillo

60 anni di gomma a Siziano Nel 1963 Pirelli sposta la produzione dei pavimenti e delle suole in gomma dallo stabilimento di Milano Segnanino a quello di Siziano. Trent’anni dopo la proprietà dello stabilimento passa a Saiag Group e nel 2001 a Parker Hannifin. Ripercorriamo questa lunga storia costellata di successi.

L

a storia dello stabilimento – oggi Parker – di Siziano è legata a doppio filo con quella di Pirelli. Nel 2023 lo stabilimento ha festeggiato i 60 anni di attività: sei decenni di vita durante i quali la proprietà è cambiata più volte, senza mai però modificare il cuore della produzione. Che era, ed è tuttora, dedicata alla produzione di mescole in gomma. Insieme al Plant Manager Alessandro Dosi, al Material Innovation Manager Pierluigi Pelanda e al Sales Manager Tecnocompound Umberto Montuoro, abbiamo ripercorso la storia le tappe di questo lungo percorso. Ci sono stati momenti difficili, ma soprattutto successi: oggi lo stabilimento, impiega complessivamente 72 persone e vanta un laboratorio che dispone delle più aggiornate attrezzature di pro-

va disponibili sul mercato, con 6 persone dedicate alla ricerca e sviluppo. DA PIRELLI ARTIGO A TECNOCOMPOUNDS Fondata nel 1872 a Milano da Gian Battista Pirelli, la società in accomandata semplice “G.B. Pirelli & C.”è destinata alla fabbricazione di articoli in gomma elastica. Negli anni ’60 Milano è in forte espansione e anche le zone vicine diventano protagoniste di grandi opere, come le nuove strade che tuttora collegano la città con l’esterno. È il 1963 quando Pirelli sposta la produzione dei pavimenti e delle suole in gomma dallo stabilimento di Milano Segnanino e inaugura lo stabilimento di Siziano, diventato molto più raggiungibile. I pavimenti in gomma prodotti nel nuovo

Tecnocompounds: lo stabilimento oggi.

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stabilimento di Siziano vengono riconosciuti come prodotti innovativi e impiegati in tutta la nazione, vedi ad esempio nel 1964, la realizzazione della pavimentazione in gomma per la nascente metropolitana Milanese. Si arriva così agli anni ’80, quando lo stabilimento Pirelli Artigo (Artigo sta per “Articoli Tecnici in Gomma”) di Siziano investe nelle nuove linee produzione pavimenti e di mescolazione iniziando a vendere mescole alle varie aziende Pirelli in Europa. DA SAIAG A PARKER “Pirelli aveva tre grossi gruppi: gli pneumatici, i cavi elettrici e i cosiddetti prodotti diversificati”, ci racconta Pierluigi Pelanda. “Tra questi si produceva tutto quello che potete immaginare con la gomma: palle, palle da tennis, canotti, pavimenti, suole, maschere antigas, tubi, guanti, cinghie trapezoidali, nastri trasportatori, profili auto ed edilizia, impermeabili. Nel 1993 Pirelli decise di cedere la parte del gruppo relativa ai prodotti diversificati a varie aziende. Siziano come Artigo, ma anche altri stabilimenti, compreso Veniano, furono ceduti a Saiag (Società per Azioni Industria Articoli Gomma)”. La parte di Pirelli acquisita da Saiag comprendeva, infatti, lo stabilimento di Veniano, dove venivano e vengono oggi prodotti i tubi in gomma, e quello di Siziano, dove vengono prodotte le mescole. “Fino agli anni ’90 le sale mescole erano considerate dei reparti afferenti la realizzazione del prodotto finito”, sottolinea Um-


ANNIVERSARI

Cartelloni pubblicitari Suole Pirelli (anni Trenta, @Archivio Pirelli).

berto Montuoro. “Quindi chi produceva il prodotto finito aveva una piccola-media sala mescole interna. Negli anni ’90 c’è stato un cambio di prospettiva, cioè si è individuato nella produzione di mescole un possibile business, aprendolo al mondo esterno. Quindi nel 1998 da Artigo, che era lo stabilimento che produceva articoli tecnici in gomma, nacque la Tecnocompounds, dedicata alla produzione di mescole per terzi. A Siziano rimase solo la sala mescole, e diventò appunto il quartier generale e la sede della Tecnocompounds”. Nello stesso periodo Saiag aprì un ulteriore stabilimento per la produzione di mescole colorate per cavi, a Ortona (CH). Si arriva così al 2001, quando l’americana Parker, che cercava un produttore di tubi a livello internazionale, acquistò tutto da Saiag. LA STORIA PIÙ RECENTE Qualche anno dopo, lo stabilimento di Siziano riuscì a uscire indenne dalla crisi del 2008. “All’epoca eravamo due stabilimenti”, ci racconta Alessandro Dosi, “e si decise di consolidare tutta la produzione qui a Siziano” chiudendo la produzione di mescole nello stabilimento di Ortona. “Quello di Siziano è uno stabilimento particolare per Parker”, continua Dosi. “Mentre le altre sale mescole che abbiamo lavorano solo e unicamente per Parker, quindi per il tubo idraulico industriale, noi lavoriamo per il 25% per Parker e per il restan-

te 75% per clienti terzi. Più o meno il 50% della produzione è destinato al settore più importante per noi, quello dei cavi”. “Bisogna aggiungere una cosa importante”, si inserisce Montuoro. “Nel 2000 il fatturato estero non superava il miliardo di lire. Oggi il 70% della nostra produzione è destinato all’esportazione; anche parte del fatturato che rimane in l’Italia finisce comunque a clienti che a loro volta producono per l’estero. Parliamo di FAO, Spagna, Germania, Polonia, Turchia, Serbia, più in generale i Balcani, Messico. Ma serviamo anche stabilimenti in Cina, soprattutto mescole ad altissimo valore aggiunto, certificate da grandi multinazionali per applicazioni speciali”, sottolinea. LA PRODUZIONE OGGI Nel 2018 lo stabilimento di Siziano viene inglobato da Parker all’interno della PHDEPolymer Hose Division Europe, una delle divisioni più grandi del gruppo in area Emea, che si occupa della produzione del tubo idraulico in gomma, del tubo in termoplastico e dei raccordi. Complessivamente, gli stabilimenti della divisione PHDE sono oggi: due in Italia (Siziano che produce mescole in gomma e Veniano che produce i tubi in gomma); tre in Germania (Huettenfeld, dove c’è l’headquarter e viene prodotto tubo termoplastico, Muecke ed Erfurt, dove vengono prodotti i raccordi metallici); uno in Francia (a Wissembourg, che produce tubi termo-

plastici); uno a Chomutov, in Repubblica Ceca (dove viene realizzato il prodotto finito, ovvero tubo assemblato). “Si tratta di manufatti che vengono montati sulle macchine movimento terra, sui treni, autobus, pozzi petroliferi, ovunque ci sia necessità di avere un pezzo flessibile”, spiega Pelanda. “Mentre invece a Siziano la nostra specializzazione è la produzione di mescole che servono a realizzare cavi elettrici per media e bassa tensione, con sezioni estremamente piccole. Qualsiasi auto al mondo ha dentro dei cavetti del genere. Tutti questi manufatti sono fatti con mescole di diversa natura chimica prodotte qui a Siziano in base alle specifiche richieste: antifiamma, conducibilità elettrica, basse emissioni di fumi, resistenza all’abrasione”. La produzione di mescole è rivolta anche a clienti che fanno cinghie trapezoidali, nastri trasportatori, stampati di grosse dimensioni, guarnizioni, profili edilizi, prodotti per impermeabilizzazione. “Uno degli ultimi clienti realizza dei calandrati in tessuto per fare coperture in gomma, ma serviamo anche produttori di telonati e persino canotti. È un mondo, quello della gomma, nel quale non ci fermiamo di fronte a nessuna applicazione”, aggiunge. Altro esempio la produzione di mescole speciali per un importante cliente che realizza articoli antivibranti per il mondo ferroviario (quello dell’alta velocità) unici al mondo. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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DALLA PANDEMIA ALLE GUERRE La Pandemia nel 2020, la guerra in Ucraina nel 2022: gli ultimi anni sono stati caratterizzati da criticità che hanno colpito un po’ tutti i settori, ma in particolare il mondo dei prodotti chimici, dal momento che per le materie prime l’Italia e l’Europa dipendono dall’estero. “È stato un periodo difficile per lo stabilimento”, conferma Dosi, “Prima abbiamo dovuto convivere con il Covid: siamo rimasti quasi sempre aperti, ma ovviamente abbiamo lavorato con l’organico ridotto. Poi abbiamo introdotto lo Smart Working per gli impiegati. Poi però è subentrata la mancanza delle materie prime, soprattutto dalla Russia, e questo ovviamente ci ha messo a dura prova. Infatti la Ricerca e Sviluppo, in quel periodo, è stata molto impegnata. Solo grazie a loro, al laboratorio e al nostro know-how siamo riusciti a soddisfare lo stesso tutti i nostri clienti”, aggiunge. “Abbiamo parlato con molta trasparenza delle difficoltà del momento”, spiega Montuoro, “e lavorando in sinergia col cliente siamo riusciti a mettere a punto delle alternative per tamponare la mancanza di materie prime. Con fatica, ma ci siamo riusciti. Questo grazie effettivamente al lavoro solerte dei nostri ragazzi, alla competenza delle persone del centro ricerca e sviluppo e agli investimenti che Parker ha fatto. Essendo una grande multinazionale, l’azienda non lesina sugli investimenti e sugli strumenti necessari per migliorare sia l’ambiente di lavoro, sia gli impianti e l’area R&S. Il laboratorio, infatti, è il nostro gioiello”.

UN LABORATORIO ALL’AVANGUARDIA Nel complesso, il 70% dell’attività R&S di Parker viene svolta in base alle richieste specifiche da parte dei clienti: una volta individuato uno spettro di mescole adeguate alle esigenze, queste vengono testate in laboratorio e solo successivamente portate in fabbrica per verificarne il comportamento in fase di produzione. “Il laboratorio si divide in due parti”, spiega Pelanda. “Un laboratorio chimico molto ben attrezzato di macchine per l’analisi, DSC-TGA FTIR-Gas massa, che è quello che riguarda tutta la parte dello sviluppo dei nuovi materiali, ma anche la ricerca di materiali innovativi e sostenibili. L’altro è il laboratorio fisico, dove negli ultimi anni abbiamo fatto due grossi acquisti. L’anno scorso abbiamo acquistato un nuovo Ozonometro: si tratta di una attrezzatura che serve per fare prove di resistenza delle mescole in gomma nel tempo, perché l’ozono è la parte che le deteriora più, per ossidazione. Il vantaggio di questa macchina, rispetto alle macchine tradizionali che abbiamo sempre avuto - e credo siamo tra i pochi in Italia ad avere una macchina del genere - è che la concentrazione di ozono che riusciamo a generare all’interno della camera è almeno 100, se non 1.000 volte più alta di quelle delle tradizionali macchine. Questo ci permette di sviluppare mescole molto resistenti all’ossidazione e di testarle, cosa che fino a ieri si poteva fare solo in laboratori privati. Si tratta di una precisa richiesta che ci arriva dai produttori di cavi, che necessitano di prodot-

Stabilimento Artigo, primi anni Sessanta (foto tratta da https://www.slideshare.net/miriamg74/siziano-nei-150-anni). 26

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Articolo della rivista Fatti & Notizie sui pavimenti in gomma Artigo (@Archivio Pirelli).

ti che resistano a concentrazioni espresse non più in parti per 100 milioni di ozono, ma in parti per milioni, quindi cento volte più alte. Il secondo investimento è stato l’acquisto di un nuovo dinamometro”, continua. “Si tratta di uno strumento che permette di fare delle prove di trazione, quindi valutare tutte le caratteristiche fisiche delle mescole vulcanizzate. Il vantaggio di questo nuovo dinamometro è che oltre ad avere la possibilità di trazionare le mescole a temperatura ambiente, lo può fare all’interno di una camera climatica. Quindi è possibile oggi eseguire la trazione a una temperatura che può andare da -70 fino a 200 gradi centigradi. Questo consente di capire il comportamento dei materiali sia a temperature molto fredde che molto calde”. LA CUSTOMIZZAZIONE Il mercato della gomma è sempre più esigente. Se una volta l’utilizzatore delle mescole adattava il proprio processo produttivo alla mescola, oggi la prospettiva è notevolmente cambiata. “A Siziano abbiamo investito tantissimo per l’assistenza in loco presso i clienti”, conferma Montuoro. “Lo sviluppo della mescola avviene in base al processo del cliente, per cercare di raggiungere quanto più possibile la migliore produttività. Non è un fatto scontato: le nostre mescole sono tutte customizzate, non esiste un catalogo di produzione. Non si tratta di soluzioni


ANNIVERSARI

standard, ma di soluzioni personalizzate: non c’è una sola mescola che sia uguale a un’altra. Perché ogni cliente ha le sue criticità, il suo settaggio. Addirittura gli stessi clienti possono avere diversi settaggi in base i diversi siti produttivi, pur essendo la stessa azienda. Questa nostra capacità di customizzazione è molto apprezzata, anche perché rispetto al passato sono crollate un po’ di barriere. Una volta i clienti erano refrattari ad aprire le porte ai fornitori, per paura di trasferire il loro know-how alla concorrenza. Ma quando poi si è cominciato a lavorare in sinergia e a mettere a punto la produzione di mescola sul processo del cliente, è risultato evidente che nessuna mescola customizzata potrà mai essere uguale a quella di un’altra azienda, di un competitor. Senza contare che fa parte della nostra professionalità non trasferire informazioni sensibili. Questa affidabilità ci viene riconosciuta dal mercato”. Può comunque succedere, nonostante gli sforzi, che qualche richiesta non sia soddisfabile. “Può capitare se ci viene richiesto di usare un materiale diverso, ma che dia le stesse identiche prestazioni e risultati. In questi casi l’unica soluzione è cercare di migliorare le prestazioni del materiale originario. Oppure ci si può scontrare sul tema del prezzo, perché magari il cliente vuole un prodotto più performante ma non è disposto a spendere di più”.

Da sinistra: Umberto Montuoro (Sales Manager), Alessandro Dosi (Plant Manager), Pierluigi Pelanda (Material Innovation Manager). LA SOSTENIBILITÀ Per una realtà come lo stabilimento Parker di Siziano, la sostenibilità non è legata solo ai consumi (di energia, acqua, risorse) del sito stesso, ma anche alla tipologia di materie prime utilizzate. Per questo motivo, negli ultimi due anni, è stata creata un’apposita roadmap. “Abbiamo una serie di progetti che implementeremo nei prossimi anni”, spiega Dosi. “Stiamo valutando i pannelli solari e abbiamo appena installato una nuova sala compressori ad alta efficien-

Il laboratorio chimico dello stabilimento Parker di Siziano.

za, proprio per ridurre i consumi”. “La Reach e tutte le altre direttive ci hanno costretto a indirizzare l’utilizzo delle nostre materie prime attraverso una selezione molto severa, per evitare di avere materiali non registrati e materiali che siano SVHC, acronimo che sta per sostanze estremamente preoccupanti”, conferma Pelanda. “Quindi noi abbiamo sospeso e bannato l’utilizzo di tutte le sostanze SVHC. Di conseguenza, le nostre mescole e i nostri materiali, oggi, sono tutti riconosciuti Reach compliant. Per il resto, oggi esiste la possibilità di fare un calcolo del cosiddetto PCF (Product Carbon Footprint - Impronta Ecologica di Carbonio del Prodotto) per ogni singolo materiale, cioè quanta anidride carbonica viene prodotta per realizzare quel prodotto, partendo dalla singola unità. Noi abbiamo cominciato a indagare per cercare di capire in primis come calcolare il nostro PCF dei materiali e successivamente, una volta calcolato questo PCF, capire se ci sono delle possibilità di ridurlo. Il calcolo è stato fatto, anche se un po’ approssimativamente, perché molti produttori di materie prime non sono ancora in grado di fornirci un dato cogente che possa permetterci un calcolo preciso, però l’abbiamo fatto. Da lì siamo partiti con una serie di esplorazioni e ci siamo rivolti ai nostri fornitori di materie prime – polimeri, plastificati, Carbon Black - per capire se efL’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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Il team di Tecnocompounds al completo in occasione dei festeggiamenti per i 60 anni.

fettivamente esistono delle soluzioni alternative sostenibili. Alcuni produttori di polimeri hanno, per esempio, iniziato a produrre materiali cosiddetti ISCC PLUS, considerati a basso impatto ambientale. Noi abbiamo cominciato a valutare questi materiali, a inserirli nelle nostre mescole, a fare delle prove. Effettivamente si tratta di materiali che possono essere utilizzati, perché arrivano da produzioni feedstock vegetali anziché feedstock crude oil tradizionali, e di conseguenza, nulla hanno da invidiare chimicamente ai prodotti che usiamo oggi. Lo stesso vale per i Carbon Black che oggi vengono utilizzati neri da pirolisi anziché da combustione di rifiuti e vengono poi trasformati in nero fumo che stiamo provando, così come silici che arrivano dalla dissoluzione della lula di riso e anche plastificati di origine vegetale. Stiamo esplorando questo mondo. L’obiettivo è quello, nel giro di 2 o 3 anni, di riuscire a proporre sul mercato dei materiali - per il momento finalizzati al tubo, perché è il nostro core business, ma nulla vieta di passarlo anche al mercato dei cavi - con dei PCF, o con dei gradi di sostenibilità, maggiore”, conclude. 28

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Anche la sostenibilità, però, ha un costo. E a volte si scontra con la possibilità o la volontà da parte dei clienti di investire per avere un prodotto “green”. “È un tema delicato”, conferma Montuoro. “La maggior parte dei clienti, se non c’è un’imposizione attraverso leggi e regola-

menti, se non esistono vincoli e paletti, è refrattaria a pagare il valore aggiunto di queste mescole. Ci sono alcuni settori in cui il maggior costo è spendibile, perché il mercato finale, essendo una specialties, è disposto a pagare di più. Ma quando si tratta di sostituire un prodotto standard

Il nuovo Ozonometro per le prove di resistenza delle mescole in gomma nel tempo.


ANNIVERSARI

con un prodotto innovativo, se non ci sono vincoli di legge e regolamenti che lo impongono e quindi valgono per tutti, la stragrande maggioranza tende a mantenere ancora, per quanto possibile, lo status quo”. LA SICUREZZA SUL LAVORO In uno stabilimento chimico la sicurezza è un aspetto cruciale e in quello di Siziano l’attenzione per l’argomento è altissima.“Uno dei primi obiettivi della Win Strategy di Parker è 0 infortuni”, sottolineano Pelanda e Dosi. “Assicuriamo una grande attenzione a quello che capita all’interno dei nostri reparti produttivi e mettiamo in atto tutta una serie di attività di prevenzione degli infortuni. Abbiamo inoltre l’obiettivo di introdurre a breve la tecnologia Behavior Based Safety (BBS): si tratta di lavorare sul comportamento degli operatori, soprattutto quelli che fanno gesti ripetitivi, cercando di indurre un’attenzione particolare a non correre pericoli, magari per colpa degli automatismi indotti dall’abitudine, premiando i comportamenti virtuosi. Anche dal punto di vista della salute portiamo avanti una politica di grande attenzione, valutando quali sono i potenziali rischi per l’operatore. Quindi molta attenzione all’uso dei dispositivi di protezione, molta attenzione all’ambiente, all’aria, alle aspirazioni e tutto quello che ne consegue, proprio per proteggere la salute dei nostri operatori”. IL FUTURO Oltre alla sicurezza, lo stabilimento di Siziano rappresenta in qualche modo un’isola felice all’interno del Gruppo Parker, dove si respira un’aria quasi “di famiglia” e dove non si registrano difficoltà nel trovare personale, quando serve. “Noi lavoriamo molto sulla formazione interna. Abbiamo inserito di recente un nuovo tecnico, che proviene da un altro settore, e lo stiamo formando. Per quanto riguarda gli operatori di fabbrica non abbiamo mai avuto grossi problemi, nella zona del pavese ci sono molti giovani in gamba e che hanno voglia di lavorare”, conferma Dosi. La Win Strategy di Parker, infatti, è composta da 4 pilastri, di cui il primo è proprio l’engagement dei dipendenti e dei collaboratori. “Abbiamo creato una serie

Il nuovo Dinamometro per valutare tutte le caratteristiche fisiche delle mescole vulcanizzate. di HPT-High performance team, composti dal personale di fabbrica, che coinvolgiamo in nuovi progetti, proprio per cercare di crescere e di far crescere il più possibile il senso di appartenenza. Facciamo confluire in questi gruppi di lavoro persone di reparti diversi e di estrazione diversa, li rendiamo partecipi delle decisioni e in questo modo riusciamo davvero a fare Team Building”, spiega Dosi. Il secondo obiettivo è essere i primi in ogni mercato nella customer experience (e la customizzazione delle mescole ne rappresenta un esempio pratico), mentre il terzo e il quarto obiettivo sono la crescita redditizia e quella finanziaria.

Nell’ultimo anno, a partire dal mese di aprile, è stata registrata una certa stagnazione nella domanda, non solo per il business delle mescole, ma a livello generale, in Italia, un po’ in tutti i settori industriali. Nonostante questo, l’obiettivo di Parker resta la crescita. “Lo scorso anno, ad agosto, abbiamo installato una nuova linea di estrusione che aggiunge capacità per penetrare ulteriormente il mercato dei cavi, ma non è escluso l’utilizzo anche per altri settori industriali”, conclude Dosi.“In generale stiamo lavorando assiduamente con il nostro reparto R&D e utilizzando altri canali del gruppo Parker per crescere in nuovi mercati, dal punto di vista geografico”.u

La nuova linea di filtratura e granulazione.

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di A.L. Spelta

Pneumatici contenenti 6PPD oggetto di restrizioni in California A causa del collegamento tra il 6PPD e la morte dei salmoni argentati, scoperto da un pool di scienziati, il Dipartimento per il controllo delle sostanze tossiche dello stato della California ha richiesto che i produttori di pneumatici individuino prodotti alternativi allo stabilizzante “incriminato”.

I

n una comunicazione del 26 luglio di quest’anno, lo stato americano della California, su indicazione del proprio DTSC (Department of Toxic Substances Control = Dipartimento per il controllo delle sostanze tossiche) ha richiesto che i produttori di pneumatici individuino prodotti alternativi al 6PPD (N-(1,3-dimetilbutil)N’-fenil-p-fenilendiammina), uno stabilizzante amminico molto popolare perché mostra anche eccellenti proprietà antizononanti ed è largamente impiegato negli pneumatici dove protegge molto bene in particolare il fianco dalle fessurazioni causate dalla fatica e dall’ozono. La richiesta nasce dal fatto che alcuni scienziati del Pacifico nord-occidentale hanno scoperto un collegamento sorprendente tra la morte dei salmoni argentati (Coho Salmon o Oncorhynchus kisutch) e il 6PPD

Esempio di antiossidante 6PPD dello Shanghai Chemex Group. 30

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

Foto di LeManna da iStock.

utilizzato, appunto, negli pneumatici. Il lavoro di questi scienziati (Tian et Al) dal titolo “A ubiquitous tire rubber–derived chemical induces acute mortality in coho salmon”è consultabile al link https://www. science.org/doi/10.1126/science.abd6951. L’INCLUSIONE TRA I PRIORITY PRODUCTS Gli pneumatici contenenti 6PPD dal primo ottobre 2023 sono diventati dei “Priority Products”, cioè dei prodotti di consumo che: (1) contengono una o più sostanze chimiche sospettate di essere potenzialmente pericolose per le persone o l’ambiente e (2) sono stati formalmente inclusi nel California Code of Regulations. Esempi recenti di Priority Products sono prodotti per le unghie contenti toluene (01/01/23) o trattamenti per tessuti e pel-

lami contenenti PFAS (01/04/22). Come conseguenza del fatto che gli pneumatici contenti 6PPD sono diventati Priority Products, i produttori nazionali ed esteri i cui pneumatici vengono commercializzati in California dovevano presentare un PPN (Priority Product Notification = notifica di prodotto prioritario) per tali prodotti entro il 30 novembre 2023. Dopo l’invio della notifica (PPN), i produttori hanno la possibilità di inviare uno dei seguenti documenti, entro il 29 marzo 2024: – una notifica di intenzione/conferma di rimozione di prodotti chimici; – una notifica di intenzione/conferma di rimozione del prodotto; – una notifica di intenzione/conferma di sostituzione del prodotto chimico; – un rapporto preliminare sull’analisi delle alternative.


SOSTANZE TOSSICHE

La responsabilità di conformarsi ricade innanzitutto sui produttori, ma se un produttore non si adegua, questa responsabilità può passare agli importatori o ai rivenditori, una volta che il DTSC li abbia informati. I produttori di pneumatici i cui prodotti non contengono 6PPD non devono invece intraprendere alcuna azione. LA POSIZIONE DELL’USTMA La posizione espressa al riguardo dall’USTMA, ovvero l’associazione di categoria dei produttori degli pneumatici degli Stati Uniti (United State Tire Manufacturers Association), l’equivalente americano dell’ETRMA (European Tire and Rubber Manufactureres Association), si può riassumere come segue. Tutti i membri USTMA utilizzano la sostanza chimica 6PPD per proteggere gli pneumatici dall’invecchiamento e/o dalla formazioni di screpolature, il che è vitale per la sicurezza del conducente e dei passeggeri. L’articolo di Tian et al. del 2020, citato, ha indicato come tossico un prodotto di degradazione del 6PPD, il chinone corrispondente, che non era stato identificato tra i prodotti di trasformazione del 6PPD in studi precedenti. Il 6PPD è stato studiato, mentre non si sa ancora abbastanza di questo prodotto di trasformazione recentemente scoperto, il 6PPD-Chinone. Inoltre, se da un lato lo studio di Tian et

Figura 1 - Schema del frazionamento del percolato dalle particelle in gomma dello pneumatico (tratta dall’articolo “A ubiquitous tire rubber–derived chemical induces acute mortality in coho salmon” di Tian et al, Science 3, Dec 2020, Vol 371, Issue 6525, pp. 185-189). al. ha suggerito una connessione tra l’esposizione al 6PPD-chinone e la mortalità del salmone argentato (coho salmon), ricerche successive hanno dimostrato che il 6PPD-chinone non presenta tossicità letale acuta per altre specie acquatiche di acqua dolce e viene difficilmente rilasciato dalle particelle abrase dello penumatico (più precisamente TWRP = Tyre and Road Wear Particles, cfr. anche il nostro fascicolo Green Rubber 2023, pag. 50)

Figura 2 - Schemi di previsione della rilevanza ambientale del 6PPD-Chinone (tratta dall’articolo “A ubiquitous tire rubber–derived chemical induces acute mortality in coho salmon” di Tian et al, Science 3, Dec 2020, Vol 371, Issue 6525, pp. 185-189).

nell’acqua. USTMA si dichiara disponibile a collaborare con le istituzioni per colmare il gap conoscitivo, e proporre soluzioni migliorative. SVILUPPI FUTURI La posizione dello Stato della California sarà difficilmente modificabile. I produttori di pneumatici dovranno trovare delle alternative, che non saranno facili per prestazioni, disponibilità di mercato e costo. Si ipotizzano almeno 5 anni di tempo. È probabile che la posizione dello Stato della California venga abbracciata da altri Stati Americani (Washington, Alaska, Oregon per citarne alcuni), e non è esclusa che si possa estendere all’Europa. Al momento non c’è una grande attenzione all’argomento nell’area di maggior produzione degli pneumatici al mondo, il Far East Asiatico, né da parte degli importatori degli pneumatici. Lo studio ipotizza che parte di rilascio di 6PPD e/o 6PPD-Chinone andrà ad impattare non solo sugli pneumatici nuovi (TRWP), ma anche sull’utilizzo di polverino da pneumatico a fine uso (PFU) in applicazioni a contatto col suolo (es. asfalti modificati per manti stradali). Un’altra criticità per chi sta cercando di dare valore a questo materiale di recupero, dopo il recente divieto di utilizzarlo negli infill dei campi sportivi in erba sintetica. u L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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MONDOGOMMA

di Daniela Garbillo

A giugno la seconda edizione di Solids Parma Dopo il successo della prima edizione, il 5 e 6 giugno 2024 torna Solids Parma, l’evento italiano che riunisce le aziende produttrici di macchine per la movimentazione, lo stoccaggio, l’analisi e la trasformazione dei materiali in forma granulare, polverulenta e dei solidi sfusi.

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opo il successo della prima edizione, che ha registrato la presenza di 1.273 visitatori professionali e 119 espositori, il 5 e 6 giugno 2024 torna Solids Parma, l’evento italiano che riunisce le aziende produttrici di macchine per la movimentazione, lo stoccaggio, l’analisi e la trasformazione dei materiali in forma granulare, polverulenta e dei solidi sfusi. Un’occasione unica per operatori professionali e buyers per toccare con mano le soluzioni più innovative ed entrare in contatto con tecnologie

all’avanguardia e nuove tendenze nel settore. PERCHÉ SOLIDS Perché il nome Solids? Perché con Solids si individua “anything you can make a pile of”, ovvero “tutto il materiale di cui si può raccogliere un mucchio”, che abbraccia dunque numerose categorie merceologiche: alimentare (chicchi di caffè, farina, pasta, cereali), agrario (mangimi, fertilizzanti, sementi), gomma e plastica, chimico-farmaceutico, cosmetico, vetro, lavora-

zione metalli e recycling. “I nostri visitatori sono prevalentemente italiani e provengono dai poli geografici in cui è più forte la presenza di aziende rilevanti nella trasformazione delle polveri e dei solidi (e dunque Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto e Toscana) – ha affermato nel corso della presentazione alla stampa Anna Lena Sandmann, Head of Cluster Solids Dortmund e Solids Parma – “Di questi, più di tre quarti ricopre ruoli decisionali o è coinvolto nelle decisioni inerenti ad acquisti e forniture. Si

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024


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tratta quindi di responsabili di business units, ingegneri, CEO, direttori vendite, direttori tecnici, ricercatori e altro ancora”. “Credo che uno dei motivi del successo di Solids sia il suo format trasversale, che riunisce tutti i settori dell’industria di processo, e smart, che consente in due giorni di creare occasioni di business, interazioni, network efficaci”, ha aggiunto Ginevra ColomboErcole, Project Manager Solids Parma. LA NUOVA AREA RECYCLING Tra le novità dell’edizione 2024, sarà presente un’Area Recycling che esporrà e dimostrerà le ultime tecnologie e soluzioni per il riciclaggio dei materiali. Le tecnologie per i solidi sfusi e il riciclaggio hanno un denominatore comune: la gestione di granulati, polveri e solidi sfusi, nello specifico, il recupero, lo smaltimento e la valorizzazione degli scarti di produzione. L’utilizzo responsabile ed economico delle risorse sta diventando più importante che mai con la crescente scarsità di materie prime e l’inquinamento ambientale. Il ritorno delle materie prime riciclabili nel ciclo economico sta diventando sempre più il fulcro dell’attività quotidiana. La combinazione della fiera

Solids con la tecnologia del riciclaggio offre numerose sinergie sia per gli espositori che per i visitatori, in quanto molte delle tecnologie per i solidi sfusi si trovano anche nel settore del riciclaggio. Il mercato delle macchine per il riciclaggio in Italia ha un valore di circa 1,5 miliardi di euro, con una previsione di crescita del 5% annuo nei prossimi anni. I principali driver di crescita del mercato sono l’aumento della raccolta differenziata, l’introduzione di nuove tecnologie di riciclaggio e le normative ambientali sempre più stringenti. In particolare, il mercato delle macchine per la selezione (quelle utilizzate per separare i rifiuti in diverse frazioni, in base al tipo e al valore) è quello che sta crescendo più rapidamente, grazie all’aumento della raccolta differenziata. Questo processo è fondamentale per il riciclaggio, in quanto consente di recuperare il maggior numero possibile di materiali. Il mercato delle macchine per il trattamento (utilizzate per trattare i rifiuti in modo da renderli adatti al riciclaggio o ad altri utilizzi) è anche in crescita, grazie all’introduzione di nuove tecnologie che consentono di trattare i rifiuti in modo più efficiente e soste-

nibile. I principali produttori di macchine per il riciclaggio in Italia sono aziende che operano a livello globale. Questi produttori investono costantemente in ricerca e sviluppo per sviluppare nuove tecnologie e prodotti che rispondano alle esigenze del mercato. I CONVEGNI A Solids Parma non mancherà una parte convegnistica, che ha già occupato grande spazio e risalto nel corso dell’edizione 2023. I temi che verranno trattati nel corso dei workshop e delle conferenze riguardano temi caldi nel settore. Il Dipartimento di Meccanica dei Solidi Granulari dell’Università di Padova terrà un convegno dal titolo Scorrevolezza delle polveri e fluidità, in cui si parlerà dell’impatto della scorrevolezza sull’esito della lavorazione. Atex Italia tornerà per parlare di Direttive Atex: Sistemi di messa a terra: trasporto di polveri, affrontando il tema delle installazioni in aree “Ex”. Inoltre, si terrà la seconda edizione del Search & Tech, che affronterà due tematiche chiave: il riciclo della plastica e il trattamento dei granuli riciclati (a cura di RePlanet Magazine); Predictive Maintenance, AI, Visione nel food (a cura di Tecnoedizioni Group).u L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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Networking for a Sustainable Future Recognize trends, set impulses, actively shape the future. Be part of it!

Trade Exhibition Scientific Conference DKT Forum and Solutions Social Events

For more information, visit: www.dkt2024.de Trade Exhibition Ulrike Weber

Phone: +49 69 7936-154 Email: exhibition@dkt2024.de

Conference DKT-Forum Solutions Daniela Zellner Phone: +49 69 7936-153 Email: lectures@dkt2024.de


FOCUS

Le nostre domande 1.

Secondo le stime di Amaplast, la produzione italiana di macchine per plastica e gomma dovrebbe raggiungere nel 2023 il nuovo record storico, con un incremento di almeno 3 punti sul 2022, soprattutto grazie all'export. Preoccupa però il rallentamento della raccolta ordini negli ultimi mesi. La vostra azienda conferma questi trend?

2.

Il 2023 è stato l'anno del ritorno del Plast. Su quali fiere/eventi contate di investire nel 2024 e per quali motivi?

3.

Anche se negli ultimi mesi il prezzo dell’energia e delle materie prime si è in qualche modo stabilizzato, il tema dei costi resta attuale. Come vi state muovendo, al riguardo? Riponete fiducia nel Piano Transizione 5.0, che dovrebbe favorire incentivi per investimenti in beni e attività che portino a una riduzione di consumi energetici o a miglioramenti dell’efficienza energetica?

4.

INCHIESTA MACCHINE

Aspettando il piano Transizione 5.0 Con qualche differenza in base agli specifici mercati, i produttori di macchinari che abbiamo interpellato per la nostra inchiesta hanno sostanzialmente confermato le stime di Amaplast e le stesse preoccupazioni. Per il 2024, infatti, pesano le incertezze dei mercati legate agli avvenimenti dello scenario globale, mentre c’è molta attesa per le misure a sostegno degli investimenti per la transizione digitale ed ecologica del piano Transizione 5.0 annunciato dal governo (ma al momento in cui andiamo in stampa non ancora concretizzato). Prosegue invece, senza indugi, l’impegno per la sostenibilità in ogni possibile ambito.

Quali sono i vostri progetti per il 2024? Avete in programma investimenti in nuove tecnologie/prodotti? Tra questi, come valutate il mercato degli elastomeri termoplastici, che alcune ricerche indicano come destinato a crescere a tassi interessanti nei prossimi dieci anni?

5.

Il processo di trasformazione verso la sostenibilità, l'efficientamento energetico e verso un’economia circolare è ormai in atto, in modo irreversibile (ne parleremo nell'edizione 2024 del nostro fascicolo speciale Green Rubber). Quali sono, da questo punto di vista, le iniziative messe in campo dalla vostra azienda?

Foto di pamirc da iStock. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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FOCUS

Le risposte degli esperti “Desma è nel pieno del processo di trasformazione teso alla sostenibilità. Per il prossimo anno ci aspettiamo un ulteriore incremento di fatturato”

ne verso una economia circolare e una produzione industriale sempre più sostenibile con il fine ultimo di garantire un futuro migliore alle prossime generazioni.

Desma

Desma tradizionalmente investe una rilevante quota del proprio turnover nella ricerca e nello sviluppo delle nuove tecnologie. Nel 2024 presenteremo numerose novità che non posso ancora anticipare. Al momento non mi risulta che gli elastomeri termoplastici siano un tema dominante nel team di ricerca e sviluppo Desma. Tuttavia, non posso escludere che i nostri specialisti stiano già lavorando a qualche nuovo progetto anche in questa direzione. Per portare avanti bene i progetti in corso stiamo già lavorando a un ampliamento dell’ufficio tecnico e un potenziamento della capacità produttiva.

Sergio Lunari Rappresentante esclusivo per l’Italia

1.

Nonostante le numerose perturbazioni che negli ultimi anni hanno destabilizzato i mercati, il 2023 si è chiuso per Desma con un risultato positivo. È giusto sottolineare che la performance raggiunta nel mercato europeo è stata considerevolmente inferiore rispetto a quella, eccezionale, ottenuta invece in India, in Cina e negli Stati Uniti. In Italia, peraltro, alla difficile congiuntura, si è aggiunto l’affievolirsi degli stimoli all’investimento, generati negli anni scorsi dal Piano Nazionale Industria 4.0. A compensare il calo dei mercati tradizionali, tuttavia, in questi ultimi anni, Desma è nel pieno del processo di trasformazione teso alla sostenibilità. Insieme a importanti clienti nuovi e tradizionali, siamo infatti sempre più coinvolti nella realizzazione di impianti di produzione nell’ambito di questi nuovi settori, in particolare nel campo delle energie rinnovabili. Per il prossimo anno ci aspettiamo un ulteriore incremento di fatturato derivante dai nuovi settori e una discreta ripresa dei settori tradizionali.

2.

Nel 2024 parteciperemo come espositori a numerose fiere in tutto il mondo, come la Rubber Tech in Cina, la International Elastomer Conference negli Stati Uniti, la India Rubber Expo in India. Una delle più rilevanti per noi, così come per la clientela italiana, sarà senz’altro la DKT di Norimberga. Si tratta di una fiera di non enormi dimensioni, ma molto focalizzata sulla tecnologia degli elastomeri. Inoltre, parteciperemo a conferenze ed eventi espositivi incentrati su tematiche relative ai nuovi settori emergenti nell’ambito della trasformazione in corso.

3.

Desma fa parte di Salzgitter AG, un gruppo multinazionale il cui core business è la produzione di acciaio di alta qualità per i primari clienti utilizzatori europei e mondiali. In questo contesto Desma è coinvolta nella trasformazione tesa alla decarbonizzazione attraverso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e materiali sostenibili come, per esempio, l’acciaio green, prodotto dalla stessa Salzgitter, con l’utilizzo di idrogeno come fonte energetica. Siamo assolutamente favorevoli al Piano di Transizione 5.0 e a ogni altra iniziativa in tale direzione. La filosofia del nostro gruppo è decisamente orientata alla trasformazio36

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

4.

5.

Come ho accennato nelle precedenti risposte, Desma è ormai pienamente coinvolta nel processo di trasformazione. In questo senso, per esempio, l’acquisto di macchine e attrezzature realizzate interamente utilizzando acciaio green è una scelta già a disposizione dei nostri clienti. Abbiamo poi realizzato una applicazione software, certificata dall’ente TÜV, che permette ai clienti interessati di calcolare nel dettaglio le emissioni di CO2 generate da una determinata produzione. Inoltre, il nostro intero processo di produzione, così come tutte le altre attività in ambito Desma, vengono valutate sotto l’aspetto della sostenibilità e viene quindi messa in atto ogni misura che possa migliorare la nostra performance in quest’ambito. u

“Il triennio 2021-23 si è concluso con risultati particolarmente brillanti, ma oggi il mercato italiano appare più volatile e in rapida evoluzione”

Engel Italia

Matteo Terragni Managing director

1.

Il triennio 2021-23 si è concluso con risultati particolarmente brillanti, ma oggi il mercato italiano appare più volatile e in rapida evoluzione, con comparti in flessione accanto ad altri più promettenti, che stanno aprendo interessanti opportunità. Sulle previsioni per il 2024 pesano le incertezze dei mercati legate agli avvenimenti dello scenario globale, che però potrebbero essere compensate, a partire dal secondo semestre, dalla ripresa innescata dalle misure a sostegno degli investimenti per


INCHIESTA MACCHINE la transizione digitale ed ecologica. Nel complesso, il sentiment è prevalentemente positivo, sia per il nostro Gruppo sia per il settore delle materie plastiche, nella convinzione che – qualunque cosa accada – Engel si trova in una posizione stabile.

2.

Nonostante il periodo di svolgimento, a ridosso della pausa estiva, e la separazione dalle altre manifestazioni della “The Innovation Alliance”, la nostra esperienza a Plast 2023 è stata molto positiva, con un’affluenza sopra le aspettative e una presenza di visitatori con progetti di investimento concreti. Il nostro obiettivo è di essere sempre più vicini ai clienti e, seguendo la strategia avviata l’anno scorso, per il 2024 abbiamo sviluppato un programma che ci vedrà impegnati in open house con partner tecnologici, in workshop presso la nostra sede di Vimercate (MB) e nella partecipazione a congressi. Con queste iniziative moltiplicheremo le occasioni di incontro non solo per presentare le nostre soluzioni, ma soprattutto per far conoscere le nuove applicazioni, le innovazioni legate ai trend del mercato e le opportunità di miglioramento dell’efficienza di processo ottenibili grazie alle tecnologie Engel.

3.

Il Piano Transizione 5.0 – secondo la bozza disponibile nel momento in cui scriviamo – dovrebbe dare una spinta agli investimenti finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti e a progetti di sostenibilità. L’alta efficienza energetica dei macchinari è da sempre nelle priorità di Engel, che oggi propone un portafoglio di presse a iniezione idrauliche, ibride e full electric con consumi che definiscono lo stato dell’arte. Le prestazioni possono essere ulteriormente migliorate implementando pacchetti costituiti dal termoregolatore e-temp, dal sistema di controllo della temperatura dello stampo eco-flomo e da software dedicati, come ecograph plus, ecobalance e gli assistenti intelligenti iQ.

4.

Riteniamo che il mercato degli elastomeri sia molto promettente, con previsioni di crescita concentrate soprattutto nelle applicazioni del silicone liquido e delle gomme termoplastiche. Crediamo in questo segmento e nel corso degli anni abbiamo sviluppato un portafoglio di soluzioni capaci di soddisfarne le esigenze. In particolare, le macchine della linea Flexseal assicurano potenza, efficienza e flessibilità ideali per la lavorazione di gomma, siliconi solidi e liquidi. Sono dotate dell’azionamento servoidraulico Engel ecodrive, che assorbe solo l’energia esattamente necessaria ai movimenti della pressa, e di un’unità di iniezione a vite punzonante che garantisce un livello di precisione estremamente elevato. Le unità di plastificazione per gomma, HTV (silicone solido), LSR (silicone liquido) e TPE (gomma termoplastica), possono essere sostituite con grande facilità, assicurando così la flessibilità necessaria al passaggio da una lavorazione all’altra.

Le nostre domande 1. Secondo le stime di Amaplast, la produzione italiana di macchine per plastica e gomma dovrebbe raggiungere nel 2023 il nuovo record storico, con un incremento di almeno 3 punti sul 2022, soprattutto grazie all'export. Preoccupa però il rallentamento della raccolta ordini negli ultimi mesi. La vostra azienda conferma questi trend? 2. Il 2023 è stato l'anno del ritorno del Plast. Su quali fiere/eventi contate di investire nel 2024 e per quali motivi? 3. Anche se negli ultimi mesi il prezzo dell’energia e delle materie prime si è in qualche modo stabilizzato, il tema dei costi resta attuale. Come vi state muovendo, al riguardo? Riponete fiducia nel Piano Transizione 5.0, che dovrebbe favorire incentivi per investimenti in beni e attività che portino a una riduzione di consumi energetici o a miglioramenti dell’efficienza energetica? 4. Quali sono i vostri progetti per il 2024? Avete in programma investimenti in nuove tecnologie/prodotti? Tra questi, come valutate il mercato degli elastomeri termoplastici, che alcune ricerche indicano come destinato a crescere a tassi interessanti nei prossimi dieci anni? 5. Il processo di trasformazione verso la sostenibilità, l'efficientamento energetico e verso un’economia circolare è ormai in atto, in modo irreversibile (ne parleremo nell'edizione 2024 del nostro fascicolo speciale Green Rubber). Quali sono, da questo punto di vista, le iniziative messe in campo dalla vostra azienda?

l’unico costruttore di presse a iniezione ad aver conseguito il “Platinum Ranking”, riconoscimento che ci colloca tra l’1% delle aziende più sostenibili al mondo grazie alle iniziative messe in campo in tutti i nostri stabilimenti. Gli interventi effettuati riguardano sia la riduzione dell’impatto ambientale e la tutela delle risorse, sia lo sviluppo di soluzioni innovative, tra cui si distinguono: le presse a iniezione ad alta efficienza energetica, gli assistenti digitali della famiglia iQ e le soluzioni per la lavorazione di materiali riciclati. Tra queste ultime degno di nota è il two-stage process per lo stampaggio diretto di scaglie da post consumo, tecnologia motivo di orgoglio per noi perché ha portato al conferimento di numerosi premi, come il Plastics Recycling Awards Europe 2023. u

5.

Il nostro impegno è dimostrato dal continuo miglioramento dell’indice di sostenibilità EcoVadis, una delle più importanti piattaforme internazionali. Lo scorso autunno siamo stati

Foto di pamirc da iStock. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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FOCUS

“Per il 2024 non prevediamo investimenti di una certa entità a causa dell'insicurezza del mercato globale”

Gamma Stampi Antonio Archetti Titolare

1.

Concludiamo l'anno 2023, seppur con un leggero calo rispetto al 2022, accettabile sia a livello di portafoglio ordini che di fatturato. Nell'ultimo trimestre 2023 abbiamo percepito un calo di richieste di offerte e, a seguire, un calo di ordini. Il 2024, dal nostro punto di vista, valutando gli ordini acquisiti a tutt'oggi, si prospetta un anno difficile, in quanto in quasi 40 anni di attività non abbiamo mai visto un trend così negativo. Inoltre lo scambio di informazioni con i nostri clienti lascia intendere una certa cautela sulla possibile data di ripresa. Abbiamo diversi progetti in attesa di essere sbloccati, ma non sappiamo quando.

2.

Nonostante il 2024, a livello di esposizioni fieristiche, presenti un calendario ricco di appuntamenti, non parteciperemo come espositori. Per un'azienda come la nostra, i costi di una manifestazione fieristica, pur accrescendo la nostra visibilità, risultano molto onerosi e non sempre recuperabili nell'immediato in ordine di vendite.

3.

In termini di efficientamento energetico, nel corso del 2022, abbiamo provveduto alla coibentazione della copertura dell'immobile e sostituito l'impianto di riscaldamento e raffrescamento. I costi energetici, considerando che la nostra azienda si occupa prettamente di costruzioni meccaniche di macchine speciali, hanno un impatto inferiore all'1% sul nostro fatturato. Teniamo costantemente monitorati i costi applicati dai nostri attuali fornitori di energia elettrica e gas in modo da poter sfruttare al meglio le offerte del mercato libero. Per quanto concerne il piano di transizione 5.0, valuteremo nel biennio 2024/2025 quali azioni potremmo mettere in campo per poter sfruttare tale opportunità.

“La IMG opera in un mercato in gran parte domestico, che non ha registrato le stesse performance dell’export”

IMG

Fabrizio Piovanelli Responsabile Ufficio Commerciale

1.

La IMG, anche grazie al suo posizionamento contiguo al Distretto della gomma, opera in un mercato in gran parte domestico, che non ha registrato le stesse performance dell’export. Avvertiamo già da tempo una forte diminuzione nella raccolta degli ordini. Ovviamente metteremo in campo tutte le nostre competenze perché non sia così: la forza di IMG è la capacità di rimanere a fianco dei clienti anche dopo l’acquisto, offrendo un importante valore aggiunto post vendita. Sempre per quanto riguarda il mercato interno, dovrebbe inoltre partire il Piano Transizione 5.0, che siamo certi favorirà la ripresa del mercato italiano con conseguente aumento degli ordini. Lo stesso continuo ampliamento della rete estera contribuirà all’acquisizione di nuovi clienti in tutto il territorio europeo.

2.

Per il 2024 non prevediamo investimenti di una certa entità a causa dell'insicurezza del mercato globale. Il mercato degli elastomeri termoplastici potrebbe prospettarci uno scenario negativo poiché molti articoli attualmente prodotti con gomma vulcanizzata non necessiterebbero più di finitura a mezzo sbavatura meccanica che rappresenta il nostro core business.

IMG esporrà al DKT che si svolgerà dall'1 al 4 luglio a Norimberga: una fiera molto importante, di respiro europeo e internazionale, che ha la peculiarità di essere dedicata unicamente alla gomma, nostro settore di riferimento. Questa partecipazione rafforzerà e qualificherà la nostra rete europea, oggi sviluppata in quasi tutti i Paesi più significativi grazie a un lavoro capillare di sviluppo commerciale. La Germania, in particolare, rappresenta per noi una sfida che ci vede già particolarmente attivi e desiderosi di affermarci. È in fase di valutazione anche una fiera negli USA per questo autunno. Il mercato statunitense ha un potenziale elevato, che IMG intende esplorare e penetrare. La nostra tecnologia ci supporta, così come le nostre competenze in R&D.

5.

3.

4.

Il processo di trasformazione verso la sostenibilità e l'efficientamento energetico in atto sta coinvolgendo tutte le aziende. Sembra che la parola "green" sia il motore della ripresa economica come il boom degli anni 50/60 in Italia. A mio parere, l'attuale clima di incertezza è generato anche da questa transizione. Il termine del 2035 che l'Europa si è imposta per l'abolizione dei motori termici ha dato 38

una spinta iniziale all'economia, ma, allo stato attuale delle cose, mi sembra di intravedere che le problematiche legate all'elettrico siano ancore molte (costi elevati, affidabilità, infrastrutture) ravvisando quasi un'inversione di tendenza. Non posso pensare a un mondo diviso in due parti da una paratia dove in Europa si respira aria pura, inquinando e sfruttando sempre più le risorse dei Paesi poveri, divenendo schiavi di un'economia manovrata solo da uno Stato che fra un decennio avrà il monopolio completo sul resto del mondo. Da parte nostra faremo quanto necessario a questa rivoluzione culturale che coinvolge tutti spostando l'attenzione dalla produttività alle persone e all'ambiente. u

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

Il tema dei costi è certamente attuale e per questo IMG si è già attrezzata: non più tardi di un anno fa, a gennaio 2023, è stato posizionato sullo stabilimento un impianto fotovoltaico che ci rende quasi del tutto autonomi nella produzione dell’energia di cui necessitiamo. Per quanto riguarda il Piano Transizione 5.0, sì, lo riteniamo una misura necessaria per accompagnare il Green Deal che


INCHIESTA MACCHINE viene richiesto alle aziende da una stringente normativa europea. Le nostre presse rientreranno in questo Piano perché comportano un consistente risparmio di energia rispetto al passato. Siamo in attesa delle direttive, a oggi non ancora esplicate.

4.

Nel 2024 proseguiremo con gli investimenti in Ricerca & Sviluppo, un asset ormai portante per IMG, soprattutto per quanto riguarda i macchinari, ma non solo. Nel 2024 implementeremo ancora di più i servizi a corredo del prodotto, che come dicevo sono il grande valore aggiunto per i nostri clienti. L’IoT (Internet of Things) e l’analisi dei big data sono oggi strumenti essenziali, che un partner affidabile e innovativo deve poter usare per aiutare i propri utilizzatori a crescere da tutti i punti di vista. La creazione della soluzione IMG Prime, servizio che tramite la raccolta dei dati produttivi della pressa permette un efficientamento energetico e produttivo al cliente, rappresenta appunto il forte interesse di IMG verso queste tematiche. Venendo alla seconda domanda: il mercato degli elastomeri termoplastici è importante, anche se l’effettivo sviluppo non è ancora prevedibile in maniera oggettiva. IMG sta valutando possibili soluzioni da proporre sul mercato, con l’obiettivo di farsi trovare pronta nel caso questo business prendesse piede.

5.

La sostenibilità è un altro asset importante per lo sviluppo aziendale che annovera i criteri ESG come fondamentali per il futuro. Dal punto di vista del processo, nel 2023 IMG ha ottenuto la Certifica-

Le nostre domande 1. Secondo le stime di Amaplast, la produzione italiana di macchine per plastica e gomma dovrebbe raggiungere nel 2023 il nuovo record storico, con un incremento di almeno 3 punti sul 2022, soprattutto grazie all'export. Preoccupa però il rallentamento della raccolta ordini negli ultimi mesi. La vostra azienda conferma questi trend? 2. Il 2023 è stato l'anno del ritorno del Plast. Su quali fiere/eventi contate di investire nel 2024 e per quali motivi? 3. Anche se negli ultimi mesi il prezzo dell’energia e delle materie prime si è in qualche modo stabilizzato, il tema dei costi resta attuale. Come vi state muovendo, al riguardo? Riponete fiducia nel Piano Transizione 5.0, che dovrebbe favorire incentivi per investimenti in beni e attività che portino a una riduzione di consumi energetici o a miglioramenti dell’efficienza energetica? 4. Quali sono i vostri progetti per il 2024? Avete in programma investimenti in nuove tecnologie/prodotti? Tra questi, come valutate il mercato degli elastomeri termoplastici, che alcune ricerche indicano come destinato a crescere a tassi interessanti nei prossimi dieci anni? 5. Il processo di trasformazione verso la sostenibilità, l'efficientamento energetico e verso un’economia circolare è ormai in atto, in modo irreversibile (ne parleremo nell'edizione 2024 del nostro fascicolo speciale Green Rubber). Quali sono, da questo punto di vista, le iniziative messe in campo dalla vostra azienda?

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INCHIESTA MACCHINE

FOCUS zione ISO14001 e ha pubblicato il suo primo Report di Sostenibilità. Oltre ai pannelli fotovoltaici già citati, aggiungo la gestione responsabile dei rifiuti e, quando possibile, la ricerca di fornitori nel territorio di pertinenza. Ricordo anche che di recente l’azienda si è sottoposta volontariamente al calcolo della carbon footprint e la stessa pressa elettrica REM300 - di per sé una grande innovazione in termini ecologici perché consente di abbattere i consumi rispetto a una normale macchina idraulica - è stata sottoposta a una critical review sul Life Cycle Assessment. Non sono mancati momenti di sensibilizzazione alla sostenibilità della governance e del personale, a cui abbiamo dedicato percorsi di alta formazione e iniziative culturali condivise anche con la comunità, come le mostre di noti artisti su temi ecologici e gli open day rivolti alle scuole. Sul prodotto stiamo lavorando con l’R&D affinché tutte le fasi siano efficientate sia a livello di consumi energetici che di scarto. u

“Le sinergie dell’ingresso di RPM nel gruppo REP International cominciano a portare risultati concreti”

REP Italiana

Benjamin Paganelli Chief Operating Officer

RPM

Gianfranco Inverardi Amministratore delegato

Le nostre domande 1. Secondo le stime di Amaplast, la produzione italiana di macchine per plastica e gomma dovrebbe raggiungere nel 2023 il nuovo record storico, con un incremento di almeno 3 punti sul 2022, soprattutto grazie all'export. Preoccupa però il rallentamento della raccolta ordini negli ultimi mesi. La vostra azienda conferma questi trend? 2. Il 2023 è stato l'anno del ritorno del Plast. Su quali fiere/eventi contate di investire nel 2024 e per quali motivi? 3. Anche se negli ultimi mesi il prezzo dell’energia e delle materie prime si è in qualche modo stabilizzato, il tema dei costi resta attuale. Come vi state muovendo, al riguardo? Riponete fiducia nel Piano Transizione 5.0, che dovrebbe favorire incentivi per investimenti in beni e attività che portino a una riduzione di consumi energetici o a miglioramenti dell’efficienza energetica? 4. Quali sono i vostri progetti per il 2024? Avete in programma investimenti in nuove tecnologie/prodotti? Tra questi, come valutate il mercato degli elastomeri termoplastici, che alcune ricerche indicano come destinato a crescere a tassi interessanti nei prossimi dieci anni? 5. Il processo di trasformazione verso la sostenibilità, l'efficientamento energetico e verso un’economia circolare è ormai in atto, in modo irreversibile (ne parleremo nell'edizione 2024 del nostro fascicolo speciale Green Rubber). Quali sono, da questo punto di vista, le iniziative messe in campo dalla vostra azienda?

tronic Short, che con l’ingresso di RPM nel gruppo REP International ha cambiato la percezione della nostra azienda sia agli occhi dei clienti che dei competitor globali, oltre che partecipare alle principali esposizioni internali, abbiamo pianificato degli Open-house specifici sia in Italia che presso REP Francia e le primarie filali REP in Germania, USA e Sud America, alle quali abbiamo recentemente fornito 3 nuove presse Ecotronic Short.

1.

Il dato complessivo della produzione italiana di macchine per plastica e gomma stimato da Amaplast, anche se mostra un andamento positivo, è trainato dall’export e dalle macchine per plastica in generale, ma non dalle presse a iniezione; per questo non credo si possa raggiungere un nuovo record storico. Per quanto concerne il mercato degli elastomeri e la produzione di presse a iniezione per gomma, RPM ha chiuso il 2023 con un fatturato lievemente in calo, grazie soprattutto agli ordini acquisiti nel primo semestre. Nel secondo semestre la raccolta di nuovi ordini è calata notevolmente in Italia, ma anche, fatta eccezione per il mercato Americano, nei primari mercati esteri, prospettando un 2024 in marcato calo.

2.

Dopo una lunga attesa a inizio settembre siamo tornati al Plast, che per la prima volta, ci ha visto partecipare con uno stand comune insieme alla REP Italiana. L’evento si è riconfermato più che positivo, sia per quanto concerne la quantità, che la qualità di visitatori, ma in quanto svoltosi al rientro delle ferie e coinciso con il rallentamento del mercato, poco produttivo per la raccolta di risultati concreti. Nel 2024, riconfermato il grande interesse per la nostra pressa Eco40

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

3.

Dopo i rincari generali, a volte anche inaccettabili, che abbiamo dovuto accettare, durante l’estate i prezzi hanno registrato un calo, ma con l’avvicinarsi di fine anno si è riscontrato un cambiamento nell’aria. Molto probabilmente nei prossimi mesi i prezzi saranno destinati ad aumentare ulteriormente. L’entità dipenderà da quanto saliranno i prezzi del petrolio dalle problematiche geopolitiche e dalla forza della ripresa in Cina. Considerato che nessuno può prevedere quando finiranno queste problematiche, stiamo continuando ad incrementare le sinergie con REP International e a diversificare gli approvvigionamenti al fine di contenere il più possibile i rincari. RPM lavora e produce nel distretto della gomma del Sebino. Distretto industriale che grazie alla capacità di investire continuamente nell’innovazione, nell’efficientamento energetico e nell’economia circolare è oggi al primo posto dei migliori distretti Italiani. Quindi chiedere a noi se riponiamo fiducia nel piano di transizione 5.0 è una risposta scontata. Dai buoni propositi che tutti auspichiamo, bisognerà però poi vedere se ci saranno gli strumenti effettivi per mettere a terra questo nuovo piano di transizione. Uno degli eventi che di maggiore importanza questo anno è il DKT 2024 dove insieme alla REP International presenteremo diverse novità ma mettere-


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FOCUS mo sempre in primo piano i nostri passi in avanti sul Modello HSM: macchina per la devulcanizzazione.

4.

Anche se come anticipato precedentemente il 2024 sarà un anno commercialmente difficile, in RPM prevediamo un futuro a medio e lungo termine in crescita, perché oltre che condividere i tassi di crescita indicati da alcuni analisti, le sinergie dell’ingresso di RPM nel gruppo REP International cominciano a portare risultati concreti, impossibili da vedere fino a alcuni anni fa. Come da nostro DNA sfrutteremo questo periodo non solo per investire come sempre fatto in ricerca e innovazione tecnologica, ma con le sinergie di REP International a incrementarle ulteriormente, al fine di ampliare le opportunità di business. A tale proposito possiamo anticipare sin d’ora che a breve verrà presentato il primo prototipo di una pressa dotata di “Intelligenza Artificiale”.

5.

Efficientamento energetico, sostenibilità e economia circolare, non sono nuove iniziative o attuali necessità, ma una realtà che in RPM perseguiamo da tempo. Processo di trasformazione verso la sostenibilità iniziato da anni con le nostre presse Ecotronic, in grado di consentire non solamente la riduzione dei costi di produzione, di inquinamento, i rumori, i consumi energetici e i cicli di produzione, ma di migliorare altresì la qualità del lavoro. Oggi, però, i risultati sopra raggiunti non possono essere considerati un punto di arrivo, ma un punto di partenza per spostare l’asticella degli obbiettivi futuri sempre più in alto. Come anticipato, l’utilizzo anche nel mondo delle presse a iniezione dell’intelligenza artificiale, consentirà di aprire una strada tutta nuova in un futuro ormai attuale. Inoltre, in termini di sostenibilità, la REP International continua a lavorare con la devulcanizzazione, proponendo la tecnologia HSM (High Shear mixing) che ha lo scopo di devulcanizzare gli scarti della gomma per reintrodurli nella catena di produzione. Questo processo brevettato si applica a tutti i rifiuti di produzione in gomma non contaminata. I vantaggi principali sono la riduzione dei costi delle mescole ed eliminazione di quelli relativi allo smaltimento dei rifiuti, l’azzeramento dei costi logistici e di quelli per lo smaltimento dei rifiuti, il controllo interno del ciclo di produzione e una migliore flessibilità Argomenti di cui parleremo ampliamente e dettagliatamente nel prossimo fascicolo Green Rubber. u

“Restiamo attenti agli sviluppi futuri e continuiamo a monitorare da vicino le tendenze del mercato”

Rivi Magnetics

Roberta Rivi Responsabile vendite area Italia

1.

La nostra azienda ha notato una tensione particolare nell’andamento del mercato, soprattutto considerando il contesto degli ultimi due mesi. È importante sottolineare che il nostro settore è influenzato dalla salute generale del mercato delle 42

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

presse. Recentemente, abbiamo notato un lieve incremento delle richieste di offerte provenienti principalmente dal settore della plastica. Siamo ottimisti che la dinamica positiva in questo specifico ambito si possa verificare a breve anche nel settore della gomma. Restiamo attenti agli sviluppi futuri e continuiamo a monitorare da vicino le tendenze del mercato.

2.

Nel 2024 parteciperemo come co-espositori ai principali eventi fieristici di riferimento per l’industria della plastica e la gomma a livello mondiale: Mecspe Italia, in collaborazione con il nostro partner esclusivo della regione Emilia Romagna e Marche; DKT e Fakuma Germania, in collaborazione con il nostro partener esclusivo per la zona Germania, Austria e Svizzera; Technishow Paesi Bassi, in collaborazione con il nostro partner esclusivo per la zona Benelux. La nostra partecipazione alle fiere del 2024 è motivata da una strategia complessa che mira a consolidare la nostra presenza nel mercato italiano e internazionale. Questi eventi offrono un'opportunità unica di connetterci con figure chiave e aziende rilevanti nel nostro settore, aprendo le porte a nuove partnership e sinergie di business. La diretta interazione con i visitatori e gli altri partecipanti alle fiere è preziosa. Ci offre un'opportunità inestimabile di comprendere le esigenze in evoluzione del mercato, approfondire le relazioni commerciali esistenti e cogliere nuove occasioni di business.

3.

Rispetto alla gestione dei costi, Rivi Magnetics ha adottato una strategia proattiva durante il 2023, focalizzandosi sull'obiettivo di raggiungere l'autonomia energetica. Questo impegno si è concretizzato con l'installazione di un impianto fotovoltaico sulla nostra sede produttiva. L'implementazione di questo impianto ci consente di soddisfare il nostro fabbisogno energetico interno, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2 legate alle fonti energetiche tradizionali. Crediamo che il Piano Transizione 5.0, in sintonia con le nostre iniziative aziendali, possa rappresentare un fattore chiave nel promuovere investimenti volti a ridurre il consumo energetico nell'ambito industriale.

5.

Rivi Magnetics ha intrapreso una serie di iniziative nel quadro del processo di trasformazione verso la sostenibilità, l'efficientamento energetico e l'adozione di principi di economia circolare. Il passo più rilevante in questa direzione è stato l'installazione di un impianto fotovoltaico sulla nostra sede produttiva, che ci ha permesso di ridurre in modo significativo le emissioni di CO2 associate all'uso di fonti energetiche tradizionali, contribuendo in questo modo a preservare la salute del nostro ambiente. Tra le numerose iniziative che stiamo esplorando in questo ambito, ci stiamo concentrando sulla riciclabilità del nostro imballaggio. Attualmente, la maggior parte del nostro imballaggio è progettato per essere riciclabile, dalle scatole al nastro adesivo e al pluriball utilizzato per proteggere i nostri prodotti. Queste iniziative testimoniano il nostro impegno nei confronti di pratiche sostenibili e rispettose dell'ambiente, riflettendo l'importanza che attribuiamo alla responsabilità sociale e all'economia circolare. u


INCHIESTA MACCHINE Le nostre domande

“Secondo noi, l’incertezza è data principalmente dall’elevato costo del denaro. Quando calerà, gli investimenti dovrebbero ripartire”

1. Secondo le stime di Amaplast, la produzione italiana di macchine per plastica e gomma dovrebbe raggiungere nel 2023 il nuovo record storico, con un incremento di almeno 3 punti sul 2022, soprattutto grazie all'export. Preoccupa però il rallentamento della raccolta ordini negli ultimi mesi. La vostra azienda conferma questi trend?

ST.A.TE Technologies

Andrea Bugini Amministratore - Responsabile vendite

2. Il 2023 è stato l'anno del ritorno del Plast. Su quali fiere/eventi contate di investire nel 2024 e per quali motivi?

1.

La nostra azienda produce in Austria, possiamo tuttavia confermare che il dato di fine anno segna un leggero calo sul 2023, intorno al 4%.

2.

Nel 2024 ci sarà la fiera DKT a Norimberga, in più prevediamo un evento interno presso la nostra sede, con date da comunicare.

3.

Se dovesse passare un piano all’insegna del contenimento dei consumi energetici, sicuramente ci troveremmo in prima fila. Da anni ormai la strada è questa, e siamo sicuri di offrire delle macchine estremamente efficienti. Tuttavia, secondo noi, l’incertezza è data principalmente dall’elevato costo del denaro. Quando calerà, gli investimenti dovrebbero ripartire.

3. Anche se negli ultimi mesi il prezzo dell’energia e delle materie prime si è in qualche modo stabilizzato, il tema dei costi resta attuale. Come vi state muovendo, al riguardo? Riponete fiducia nel Piano Transizione 5.0, che dovrebbe favorire incentivi per investimenti in beni e attività che portino a una riduzione di consumi energetici o a miglioramenti dell’efficienza energetica? 4. Quali sono i vostri progetti per il 2024? Avete in programma investimenti in nuove tecnologie/prodotti? Tra questi, come valutate il mercato degli elastomeri termoplastici, che alcune ricerche indicano come destinato a crescere a tassi interessanti nei prossimi dieci anni? 5. Il processo di trasformazione verso la sostenibilità, l'efficientamento energetico e verso un’economia circolare è ormai in atto, in modo irreversibile (ne parleremo nell'edizione 2024 del nostro fascicolo speciale Green Rubber). Quali sono, da questo punto di vista, le iniziative messe in campo dalla vostra azienda?

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FOCUS

4.

Sicuramente le mescole ibride sono una nuova sfida e Maplan sta puntando tanto soprattutto nel settore della giunzione profili auto. Per quanto riguarda gli elastomeri tradizionali, l’intento è spingere sulle nostre attrezzature e i pacchetti chiavi in mano.

5.

Principalmente il controllo della filiera e anche tutta una serie di investimenti sul fotovoltaico a livello di sito produttivo. Per quanto riguarda le macchine, tanti strumenti di monitoraggio e soprattutto la volontà di informare e rendere consapevoli i clienti dell’impatto economico e ambientale derivante dall’uso di tecnologia obsoleta. u

mercato dei TPE/TPV, in modo analogo al quello dei siliconi, continua a svilupparsi con un tasso di crescita costante e non inferiore al 6-7% annuo e sembra non incidere troppo su quello del puro elastomero; certamente alcuni prodotti o settori ne vengono e ne verranno toccati (pensiamo solamente al mercato del weatherstripping/profilati per finestrature automotive) ove TPE/TPV hanno acquisito grosse quote ma dal punto di vista tecnologico e impiantistico ne potranno derivare importanti vantaggi. Cito ad esempio le evoluzioni nel campo della mescolazione poiché proprio gli impianti ibridi per TPE e gomma tradizionale stanno sviluppandosi verso una mescolazione in continuo tipica dei termoplastici.

5. “Il 2023 ha confermato il trend positivo dell’ultimo quinquennio nonostante parecchi fattori macroeconomici e sociopolitici spingano a una inversione”

La nostra azienda è sostanzialmente una meccanica di assemblaggio e quindi con impatto energetico ambientale relativamente basso; da altro punto di vista, ovvero come fornitori di impianti, continuiamo a sviluppare il nostro impianto di estrusione reattiva per il recupero di scarti via devulcanizzazione. u

Suprema

Maurizio Coscia Responsabile commerciale

1.

In effetti il 2023 ha confermato il trend positivo dell’ultimo quinquennio nonostante parecchi fattori macroeconomici e sociopolitici spingano a una inversione; non abbiamo ancora comunque notato variazioni rispetto all’abituale andamento degli ordini.

2.

Abbiamo per ora pianificato solo una Fiera Congresso negli USA, certamente considereremo altre opportunità in mercati specifici in Asia.

3.

L’incremento di costi industriali dell’ultimo biennio è stato evidente e si è riflesso sia nell’aumento dei prezzi sia nei beni di investimento che nei beni di consumo; è altrettanto chiaro che la tendenza inflattiva si stia attenuando sebbene non sia questo il fattore principale che può spingere gli investimenti. Piuttosto, come bene collegato tra la prima e la seconda domanda, sia i piani strutturali che i piani posti individualmente in essere dalle aziende per ridurre l’impatto di consumi ed emissioni e scarti saranno sicuramente di incentivo a maggiori investimenti “blue economy”, ovvero in impianti evoluti e maggiormente sostenibili dal punto di vista economico-ambientale.

4.

Per il 2024 contiamo di industrializzare e installare le nostre innovazioni sulle presse con iniezione volumetrica per grossi articoli stampati (abbiamo recentemente installato una macchina per >200 kg di stampaggio a iniezione) e di portare sul mercato alcune soluzioni ausiliarie alla estrusione e mescolazione gomma attraverso le nostre pompe a ingranaggi. Il 44

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

“Abbiamo intercettato richieste di controllo qualità in nuovi contesti (cosmetico e packaging), che lasciano ben sperare”

UTP Vision

Mario Regazzoni Direttore generale

1.

Abbiamo effettivamente registrato nell’ultimo periodo una certa cautela da parte di alcuni clienti, soprattutto quelli attivi nella produzione di componentistica industriale, che sono in attesa di segnali dal mercato per confermare o meno gli investimenti pre-allocati. Ci sentiamo comunque ottimisti per il futuro dal momento che i diversi progetti aperti dimostrano la convinzione da parte delle aziende di doversi adeguatamente strutturare con una tecnologia di livello per rispondere alle sfide in termini di qualità e affidabilità di controllo delle produzioni, non più (interamente) demandabili all’occhio umano. Auspichiamo poi naturalmente che le intenzioni possano concretizzarsi in questa direzione quanto prima. In ambito farmaceutico/medicale, sia a livello nazionale che internazionale, evidenziamo invece una continuità delle forniture; questo a consolidamento di un lavoro intrapreso negli ultimi anni che ha portato alla standardizzazione di modelli macchina dedicati a prodotti con esigenze di controllo e movimentazione dedicati. Il settore si conferma essere estremamente strategico in termini di opportunità di crescita per la nostra azienda che, nel tempo, ha saputo affermarsi e fidelizzare i più importanti player a livello mondiale. Infine, aggiungiamo che abbiamo intercettato richieste di controllo qualità in nuovi contesti (cosmetico e packaging), che lasciano ben sperare di poter ampliare il campo di azione attuale, aumentando conseguentemente i volumi delle vendite nel medio termine.


INCHIESTA MACCHINE

2.

Nel 2024 investiremo ancora di più nel panorama fieristico, con un calendario di ben 9 appuntamenti confermati, tra Italia, Europa, America e Asia. Sono per noi occasioni importanti per incontrare clienti e prospect, confrontarci con loro ma anche con l’intero settore presente in fiera. Quest’anno, oltre al mondo della gomma e plastica, e al settore farmaceutico, ci affacceremo a quello del packaging cosmetico, esponendo a Bologna all’interno di Cosmopack.

3.

UTPVision da sempre ha posto un’attenzione all’efficientamento energetico dei propri sistemi e dispositivi, riuscendo negli anni a ridurre costantemente il consumo in termini percentuali e istallando apparecchi di monitoraggio per la valutazione dei dati. Tutto ciò è stato possibile grazie all’utilizzo di dispositivi alto efficientamento e di recente produzione.

4.

A prescindere dal mercato a cui la nostra tecnologia si applica, il miglioramento delle prestazioni dei sistemi di visione artificiale è da sempre al centro dell’impegno di UTPVision; investiamo instancabilmente in ricerca e sviluppo e questo grazie anche alla sinergia con clienti leader di settore che ci affidano nuove sfide in termini di richieste di controllo. Abbiamo lavorato intensamente nel potenziamento e nell’integrazione degli algoritmi di intelligenza artificiale, già introdotti nel 2013 quando il tema non era così “popolare”. Il risultato ottenuto, che si concretizzerà nel breve termine in una nuova versione del software, è a nostro avviso di notevole valore e consentirà ai nostri clienti di disporre di uno strumento estremamente versatile e intelligente, in grado di affrontare in modo sempre più efficace l’identificazione dei difetti in funzione della loro complessità; il cliente potrà sempre gestire in modo autonomo le fasi di addestramento macchina senza demandarle all’esterno, mantenendo il totale controllo e la salvaguardia delle informazioni. In aggiunta, sul versante hardware abbiamo finalizzato un nuovo sistema di illuminazione multicolore (4 colori differenti) per efficientare le condizioni di visione e quindi di individuazione dei difetti superficiali/estetici. Il sistema, che rappresenta un’evoluzione del primo a due colori, è stato anch’esso brevettato a conferma della capacità dell’azienda di distinguersi, innovando. Non da ultimo continueremo ad investire nell’attività del nostro laboratorio metrologico accreditato, il primo in Italia per sistemi ottici di misurazione diametrale, che garantisce ai sistemi di misura prodotti da UTPVision la riferibilità metrologica della misura restituita. Lo sforzo è notevole in termini di gestione e dispiegamento di personale, che deve essere costantemente formato/certificato, ma consente a UTPVision di af-

Le nostre domande 1. Secondo le stime di Amaplast, la produzione italiana di macchine per plastica e gomma dovrebbe raggiungere nel 2023 il nuovo record storico, con un incremento di almeno 3 punti sul 2022, soprattutto grazie all'export. Preoccupa però il rallentamento della raccolta ordini negli ultimi mesi. La vostra azienda conferma questi trend? 2. Il 2023 è stato l'anno del ritorno del Plast. Su quali fiere/eventi contate di investire nel 2024 e per quali motivi? 3. Anche se negli ultimi mesi il prezzo dell’energia e delle materie prime si è in qualche modo stabilizzato, il tema dei costi resta attuale. Come vi state muovendo, al riguardo? Riponete fiducia nel Piano Transizione 5.0, che dovrebbe favorire incentivi per investimenti in beni e attività che portino a una riduzione di consumi energetici o a miglioramenti dell’efficienza energetica? 4. Quali sono i vostri progetti per il 2024? Avete in programma investimenti in nuove tecnologie/prodotti? Tra questi, come valutate il mercato degli elastomeri termoplastici, che alcune ricerche indicano come destinato a crescere a tassi interessanti nei prossimi dieci anni? 5. Il processo di trasformazione verso la sostenibilità, l'efficientamento energetico e verso un’economia circolare è ormai in atto, in modo irreversibile (ne parleremo nell'edizione 2024 del nostro fascicolo speciale Green Rubber). Quali sono, da questo punto di vista, le iniziative messe in campo dalla vostra azienda?

fermarsi come partner affidabile per una clientela che opera in settori altamente esigenti, come quello in ambito della certificazione automotive.

5.

Il processo di trasformazione coinvolge più settori all’interno dell’azienda ed è per questo motivo che siamo impegnati con corsi specifici per formare il personale nell’acquisizione delle competenze necessarie per la transizione energetica delle imprese e, contemporaneamente, valutando degli investimenti per impianti di autoproduzione/autoconsumo di energia rinnovabile. u

Foto di pamirc da iStock. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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DALLE AZIENDE

di Gianpaolo Brembati

Mesgo Sustainability Day A metà novembre dello scorso anno l’azienda, che fa parte del gruppo Hexpol, ha organizzato una giornata dedicata alla sostenibilità, a cui hanno preso parte anche l’Associazione produttori guarnizioni del Sebino, Assogomma e PwC, per un confronto aperto sui temi caldi.

S

i è svolto a Sarnico (Bergamo), il 16 novembre scorso, l’evento “Sustainability Day” organizzato da Mesgo per condividere opinioni e iniziative di alcuni protagonisti nel mondo della gomma e della consulenza. Giorgio Cabrini, Vice presidente di Hexpol High Performance Compounding, ha introdotto l’incontro, presentando agli intervenuti il gruppo Hexpol, leader mondiale nell’ambito della produzione di mescole di polimeri elastomerici e termoplastici. LA STORIA DI HEXPOL La storia di Hexpol inizia nel 1893, con

la fabbrica fondata in Svezia dai fratelli Carl e Willhelm Gislow che, dopo varie acquisizioni, fu a sua volta acquistata da Hexagon Polymer nel 1994, diventando finalmente Hexpol nel 2008. Oggi Hexpol Group, con una forte crescita attuata per mezzo di acquisizioni selettive, consiste di due Business Areas (Compounding ed Engineered Products), con cinque settori di prodotto (mescole in gomma, TPE e termoplastico, guarnizioni e tenute in gomma, ruote in poliuretano, gomma e termoplastico), ed è presente in Europa, America ed Asia con, rispettivamente, 22, 24 e 7 aziende/unità.

Per quanto riguarda la realtà di Mesgo, la sua crescita, fino all’acquisizione da parte di Hexpol nel 2018, si è concretizzata con uno sviluppo che le ha permesso di strutturarsi in quattro stabilimenti produttivi in Italia, uno in Polonia e uno in Turchia. La sua offerta di prodotti consiste in mescole in gomma siliconica, fluorurata e organica, sintetica e naturale, in compound termoplastici e masterbatch di additivi e pigmenti coloranti, sia per plastica e gomma che per silicone HCR/LSR. LA SOSTENIBILITÀ NEL GRUPPO HEXPOL Torbjörn Brorson, direttore della Sosteni-

Un momento del Mesgo Sustainability Day.

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024


SOSTENIBILITÀ

Stiamo ormai vivendo la nuova era dell’antroprocene, ossia dell'influenza dominante delle attività umane sul clima e sull'ambiente.

bilità, ha messo in evidenza come la sostenibilità offra un panorama complesso, fatto di opportunità e di problemi, che dagli anni ’90 a oggi ha visto crescere in modo esponenziale le relativamente semplici componenti inziali di tematiche tecniche (emissioni, rifiuti etc.), monitoraggio e comunicazione, gestione legale e conformità legale con l’introduzione di rapporti e sistemi di gestione ambientale, gestione dei rischi e della catena di fornitura, normative e quant’altro, il tutto spesso celebrato con l’organizzazione di consessi internazionali che si risolvono in una esibizione di greenwashing di facciata. La realtà è che stiamo ormai vivendo, in modo negativo, la nuova era ufficiosa dell’antroprocene, ossia dell'influenza dominante delle attività umane sul clima e sull'ambiente: il disastro della plastica è un esempio evidente dell’attuale situazione ed è altrettanto evidente, e basta il comune buonsenso per capirlo, che occorre fare, non parlare. È assolutamente necessario attuare uno sviluppo sostenibile, sulla base di responsabilità ambientale, sociale ed economica, che porti a decarbonizzare l’economia globale, con l’impegno dell’industria a in-

traprendere azioni che contribuiscano a realizzare una società in cui produzione e consumo siano davvero sostenibili. Con riferimento ai 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 ONU, l’aspettativa per l’impegno dell’industria in merito si basa su tre pilastri: agire responsabilmente, essere responsabili, trovare opportunità. Hexpol sta lavorando dal 2008 per uno sviluppo sostenibile, focalizzandosi sugli aspetti di: scopo - creare una differenza sostanziale; visione - essere il fornitore preferito di soluzioni per applicazioni polimeriche sostenibili; missione - progettare soluzioni che migliorino le applicazioni del cliente sempre e dovunque; valori fondamentali - impegno, vicinanza al cliente per renderlo sostenibile, comportamento da imprenditore e da vero specialista. Perseguendo gli obiettivi sostenibili in tema di consumi energetici, clima, sistemi ambientali e sicurezza nell’ambiente di lavoro, Hexpol è cosciente della sua responsabilità ambientale e sociale e adotta quindi la strategia di riduzione dell’impronta di carbonio e l’obiettivo di produrre materiali che contribuiscano allo sviluppo sostenibile.

FOCUS DISTRETTO DEL SEBINO Massimo Parzani, Presidente dell’Associazione produttori guarnizioni del Sebino (province di Bergamo e Brescia), ha illustrato la missione dell’associazione, che riunisce 41 aziende della zona, accumunate dalla necessità di salvaguardare e far crescere il territorio con un progetto condiviso per il suo sviluppo sostenibile. I temi alla base del valore associativo sono il lavoro, l’ambiente e la formazione. Di conseguenza l’associazione si impegna a realizzare progetti e strategie di revisione dei sistemi produttivi della gomma, che siano in grado di tutelare l’ambiente nel suo complesso, nell’ottica di salvaguardare la salute dei lavoratori delle aziende e degli abitanti del territorio del Sebino. I progetti sono valutati per misurare, controllare e ridurre i rischi concreti su temi di impatto ambientale e sociale. Alcuni progetti in essere sono: valutazione del rischio di esposizione a sostanze cancerogene e mutogene nel settore gomma plastica, in collaborazione con Usc di Medicina del Lavoro dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo; recupero sfridi, mediante l’analisi dell’attuaL’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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DALLE AZIENDE

Il 32% dell’energia utilizzata dal Gruppo Hexpol proviene da fonti non fossili. le situazione di smaltimento, per individuare possibili soluzioni alternative per trattamento e riutilizzo; lavoro a domicilio, per disciplinare i rapporti di subappalto dell’intera filiera produttiva; PFAS, con analisi del reale impatto ambientale-biologico, in coordinamento con Assogomma e Confindustria di Bergamo. L’associazione collabora con l’Università degli Studi di Bergamo per un’analisi del Distretto, come progetto per identificare le necessità della zona per reperire personale qualificato, sostenere i costi per l’acquisto di energia e manodopera e per gestire i rapporti con le amministrazioni pubbliche. La formazione è considerata il ponte fra scuola e impresa e, mediante la collaborazione con gli istituti ISS Riva di Sarnico e ITS di Bergamo, ha lo scopo di realizzare profili professionali qualificati, in grado di rispondere alle esigenze produttive e tecnologiche del territorio, con l’utilizzo di open days, visite in azienda, lezioni guidate e alternanza scuola-lavoro. Alla base di tutti gli argomenti esposti sta la proposta di valore dell’associazione di essere attivi sui temi ESG (Environmental Social Government), per promuoverne la sensibilità attraverso la con48

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

divisione di best or good practice con un punto di vista rivolto al Distretto. INIZIATIVE NEL CAMPO DELLA SOSTENIBILITÀ Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma, ha affrontato l’argomento sostenibilità e circolarità, spiegando che per il settore della gomma parlare di sostenibilità significa fare riferimento alla sostenibilità dei manufatti (riutilizzabili, riciclabili etc.), delle materie prime utilizzate (gomma naturale e sintetica riciclata, rigenerata, devulcanizzata etc.) e alla sostenibilità sociale, ossia alle condizioni di lavoro nelle fabbriche e nelle piantagioni in cui si produce la gomma naturale. A tal proposito Assogomma ha lanciato, in occasione del Plast 2023 dello scorso settembre, il nuovo logo “Gomma Infinity”, che esprime i concetti di naturalità, circolarità, elasticità, durabilità e sostenibilità. La gomma naturale è un materiale esistente in natura, che costituisce circa il 50% del consumo globale di gomma, è riciclabile con opportuni sistemi di lavorazione e riutilizzabile per produrre ancora manufatti, per altre applicazioni (bitumi etc.) o potenzialmente per produrre energia, grazie al suo alto potere calo-

rifico paragonabile al petrolio. Elastica e durevole, la gomma naturale è sostenibile per l’attenzione finalmente dedicata alla difesa di foreste e natura. In merito al settore degli pneumatici, la loro etichettatura attuale tiene conto non solo della sicurezza stradale (tenuta sul bagnato), ma anche della salvaguardia dell’ambiente (resistenza al rotolamento, che incide sul risparmio di carburante, e della rumorosità, indice dell’inquinamento acustico. Gli pneumatici a fine vita (PFU) costituiscono la più grande opportunità di recupero della gomma, con le tecnologie di devulcanizzazione e rigenerazione, che sono ormai diventate fondamentali per la sostenibilità e l’economia circolare del settore. Esistono anche iniziative per la realizzazione di impianti di pirolisi per la produzione di carbon black riciclato, che sono oggi una realtà in molti Paesi europei, non in Italia purtroppo, perché il carbon black riciclato non può essere utilizzato in quanto considerato rifiuto. Assogomma si sta muovendo per convincere il legislatore nazionale a cambiare le norme esistenti perché non si penalizzi l’industria italiana della gomma e la sua filiera.


SOSTENIBILITÀ

Nell’industria della gomma la sostenibilità ha inizio con le materie prime utilizzate, tra cui la gomma naturale rientra nell’ambito di classificazione FSC (Forest Stewardship Council), che identifica la sostenibilità di legno e derivati e, per estensione, della gomma naturale. La gomma naturale, conforme FSC e quindi sostenibile, ha incominciato a essere utilizzata nella produzione di pneumatici Pirelli, articoli tecnici e nastri autoadesivi. Nel giugno 2023 la Comunità Europea ha emanato il regolamento EUDR (EUropean Deforestation-free products Regulation), che prevede l’obbligo di certificare, entro il 2024, l’approvvigionamento di gomma naturale e di indicarne la quantità nei diversi manufatti con relativa certificazione. Altri esempi di sostenibilità sono una pavimentazione di Artigo in gomma con il 35% di materiale riciclato o sottoprodotto (presentata al Plast 2023) e la presenza di polverini da PFU in conglomerati bituminosi per ridurre la rumorosità prodotta dal rotolamento dello pneumatico sulla strada. L’industria della gomma si dimostra attenta alla sostenibilità di materiali e manufatti ed è impegnata a sostituire materiali pericolosi sia per l’ambiente che

per le persone, rispettando di volta in volta le normative sempre più stringenti. Questo, però, senza accettare divieti di impiego preconcetti e non basati su evidenze scientifiche, come l’ipotizzata restrizione riguardante le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), che cancellerebbe l’intera chimica dei composti organici fluorurati. Attualmente, infatti, non c’è alcuna limitazione all’impiego di prodotti a base fluoroelastomeri o fluoropolimeri, né sussistono studi, che ne affermino la pericolosità, e Assogomma si sta impegnando per escluderli da un’eventuale futura restrizione sugli PFAS. Per quanto riguarda il settore degli pneumatici, ma non solo, esiste il nuovo regolamento ESPR (Ecodesign for Sustainable Product Regulation), che promuove principi di eco-progettazione, finalizzati all’efficienza energetica e al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale. Si aspetta poi la nuova regolamentazione Euro 7, che sancirà il passaggio dai motori termici a quelli elettrici e prevedrà l’utilizzo di pneumatici che superino una specifica prova di abrasione del battistrada in funzione della sua usura, per un conseguente aumento della sua durata e quindi della resa chilometrica, il tutto in una logica di

sostenibilità legata a materia prima, manufatto e progettazione. La logica della sostenibilità sta attualmente coinvolgendo e orientando tutto il mondo e tutta l’industria, compresa quella della gomma, deve tenerne conto: la sostenibilità influisce sul valore di un’azienda e sulla possibilità di trovare finanziatori per garantirsi un futuro, con un processo ormai segnato, che vede Assogomma impegnata a fianco delle imprese per guidare e interpretare il cambiamento. LA SOSTENIBILITÀ COME LEVA STRATEGICA PER LE IMPRESE Gaia Giussani, Partner ESG, e Francesca Martucci, Manager ESG di PwC, hanno illustrato le certificazioni ESG, che devono ispirare le nuove strategie delle aziende, dal momento che valutano la sostenibilità delle organizzazioni, in particolare la loro capacità di allinearsi a una serie di requisiti fondamentali per lo sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, ambientale, sociale e di gestione aziendale. Le aziende giocano un ruolo fondamentale nella transizione verso un’economia a emissioni zero e PwC è in grado di fornire loro tutto il suppor-

La gomma naturale, conforme FSC e quindi sostenibile, ha incominciato a essere utilizzata nella produzione di pneumatici Pirelli, articoli tecnici e nastri autoadesivi.

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DALLE AZIENDE

to necessario per raggiungere questo obiettivo. SVILUPPI SOSTENIBILI, CAMBIAMO MODO DI SVILUPPARE I MATERIALI Andrea Ravasio, PhD R&D Director Europe and Asia, ha messo l’accento sul forte impegno di Hexpol per lo sviluppo sostenibile, considerando che l’industria dei polimeri si sta trasformando, alla luce di tassazione sulle emissioni di CO2, di pressione normativa sulle aziende basate sul fossile, di richieste di clienti e consumatori, di nuove tecnologie a basse emissioni e di nuovi mercati e applicazioni. Non mancano naturalmente ostacoli in merito, come specifiche del manufatto che non consentono compromessi fra prestazione e sostenibilità, disponibilità di materie bio e riciclate con prestazione tecnica accettabile, nonché di tempi lunghi per sviluppo e realizzazione di nuove tecnologie e quadri normativi poco chiari. È possibile trovare soluzioni parziali su energia e clima, ad esempio con pannelli solari, modifiche del processo produttivo, illuminazione a LED etc. ma, a monte di tutto questo, al compoundatore non resta che constatare che l’85%

SOSTENIBILITÀ

dell’impronta di carbonio della mescola è dovuto alle materie prime, per cui la logica conseguenza è che deve concentrarsi sui componenti delle formulazioni. Le difficoltà incontrate dal compoundatore derivano dai clienti, che chiedono contenuto di materiali riciclati, valori dell’impronta di carbonio, materiale bio solo in applicazioni di nicchia, ma non sono disponibili a pagare i costi più alti del materiale impiegato e dimostrano poca chiarezza su strategia e adozione delle specifiche per materiali sostenibili. A loro volta, anche gli altri componenti della filiera produttiva manifestano incertezze e dubbi sugli impegni da assumere. Occorre tener presente che gli sviluppi sostenibili, per essere efficaci, devono basarsi su materiali certificati per l’impronta di carbonio, di chiara provenienza, soprattutto nel caso dei riciclati, di qualità affidabile e di regolare disponibilità su scala industriale, che non danneggino la catena alimentare, non causino deforestazione ed eccessivo consumo del suolo e garantiscano gli aspetti etici della filiera. Le materie prime sostenibili sono quelle bio, riciclate e derivate dal bilancio di

massa e ciascuna di esse deve fare la sua parte nell’abbassare l’impronta di carbonio (biomateriali, con rischio di scontrarsi con la catena alimentare), evitare conferimento in discarica e incenerimento (carbon black da pirolisi, gomma macinata e devulcanizzata) e derivare da produzioni affidabili (monomeri, oli e carbon black) rispettivamente. Il controllo dell’impronta di carbonio della mescola deve essere fatto su tutto il processo produttivo, dal ricevimento delle materie prime alla consegna al cliente, e occorre includere il contenuto di scarti di produzione e di materiale riciclato da terzi. In conclusione: le materie prime sostenibili sono una famiglia di nuovi prodotti, non semplicemente materiale a buon mercato; si dovrebbe fare spesso lo sforzo di accettare parametri diversi per considerare e classificare questi prodotti; la sostituzione alla pari di prodotti di origine fossile è una scelta banale e perdente; gestire la sostenibilità sul mercato richiede l’impegno di tutta la filiera produttiva; la sostenibilità offre nuove opportunità e il cambiamento climatico è innegabile. Hexpol è pronta a essere protagonista. u

I passaggi necessari a rendere un compound di gomma più sostenibile.

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NORMATIVE

di Beatrice Garlanda

Batterie e rifiuti di batterie Il regolamento (UE) 2023/1542 relativo alle batterie e ai rifiuti di batterie, che si applicherà a decorrere dal 18 febbraio 2024, si inserisce nell’ambito del Green Deal europeo che dovrebbe portare nel 2050 all’azzeramento delle emissioni di gas a effetto serra. In questa prima parte ci occupiamo di disposizioni generali, requisiti in materia di sostenibilità, sicurezza, etichettatura, marcatura e informazioni, conformità delle batterie e notifica degli organismi di valutazione della conformità.

Foto di tfoxfoto da iStock.

I

l 28 luglio 2023 è stato pubblicato sulla Gazzetta UE il regolamento (UE) 2023/1542 relativo alle batterie e ai rifiuti di batterie. Esso consta di 96 articoli e quindici allegati tecnici. Il provvedimento s’inserisce nell’ambito della strategia europea delineata con la comunicazione della Commissione dell’11 dicembre 2019 (Green Deal europeo) che dovrebbe portare nel 2050 all’azzeramento delle emissioni di gas a effetto serra. L’abbandono dell’uso dei combustibili fossili a favore dell’elettromobilità è uno dei punti chiave per raggiungere quest’obiettivo. Il testo, che riguarda l’intero ciclo di vita delle batterie, è data-

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to 12 luglio 2023, ma si applicherà a decorrere dal 18 febbraio 2024. Si deve notare che si tratta di un regolamento, quindi di un atto direttamente applicabile negli Stati membri, senza bisogno di recepimento. Con esso sono modificati sia la direttiva 2008/98/CE sui rifiuti sia il regolamento (UE) 2019/1020 sulla vigilanza del mercato e sulla conformità dei prodotti e che modifica la direttiva 2004/42/CE e i regolamenti CE n.765/2008 e (UE) 305/2011. Inoltre il nuovo testo abroga la direttiva 2006/66/CE relativa a pile e accumulatori e rifiuti di pile e accumulatori con effetto, tranne che per


MOBILITÀ ELETTRICA/PARTE I

gli articoli espressamente citati dal nuovo regolamento, dal 18 agosto 2025 e integra il regolamento Reach e il regolamento CLP per quanto riguarda la gestione dei rischi associati all’uso di sostanze nelle batterie. Stabilisce requisiti sulla sostenibilità, sicurezza, etichettatura, marcature e informazioni per permettere l’immissione sul mercato o la messa in servizio delle batterie all’interno della UE. Inoltre detta requisiti minimi par la responsabilità estesa del produttore, la raccolta e il trattamento dei rifiuti di batterie e la comunicazione. CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Campo di applicazione ed esclusioni Il regolamento in oggetto si applica a tutti i tipi di batterie, ovvero batterie portatili, batterie per l’avviamento, l’illuminazione o l’accensione (batterie per autoveicoli), batterie per mezzi di trasporto leggeri, batterie per veicoli elettrici, batterie industriali. Ciò indipendentemente dalla forma, dal volume, dal peso, dalla progettazione, dalla composizione materiale, dalla composizione chimica, dall’uso o dalle finalità delle stesse. Si applica anche alle batterie aggiunte a prodotti o che sono progettate per essere incorporate o aggiunte ad altri prodotti. Non si applica, invece, alle batterie incorporate o specificamente progettate per essere incorporate in: a) apparecchiature connesse alla tutela degli interessi essenziali degli Stati membri in materia di sicurezza, armi, munizioni e materiale bellico ad esclusione di prodotti che non sono destinati a fini specificamente miliari e b) apparecchiature progettate per essere inviate nello spazio Scopo il provvedimento mira a contribuire al funzionamento efficiente del mercato interno delle batterie, prevenendo e riducendo nel contempo il loro impatto negativo ambientale e proteggendo la salute umana. Definizioni L’art. 3 contiene un lungo elenco di definizioni. Ci limitiamo qui a ricordare che per batteria si intende: “qualsiasi dispositivo che eroga energia elettrica ottenuta mediante trasformazione diretta di energia chimica, con stoccaggio interno o esterno, costituito da uno o più elementi o moduli di batteria o da pacchi batterie non ricaricabili o ricaricabili e che comprende le batterie che sono state sottoposte alla preparazione per il riutilizzo o alla preparazione per il cambio di destinazione, al cambio di destinazione o alla rifabbricazione”. Per comprendere meglio la definizione di cui sopra , specifichiamo che: - per elemento di batteria s‘intende “l’unità funzionale di base di una batteria, composta da elettrodi, elettrolita, contenitore, morsetti e, se del caso, separatori, contenente i materiali attivi la cui reazione genera energia elettrica” - modulo di batteria è “qualsiasi insieme di elementi di batteria collegati tra loro o racchiusi in un involucro esterno per proteggere gli elementi da impatti esterni e destinato ad essere usato singolarmente o in combinazione con altri moduli”

- per pacco batterie s’intende “qualsiasi gruppo di elementi o moduli di batteria collegati tra loro o racchiusi in un involucro esterno in modo da formare un’unità completa non desinata a essere scissa o aperta dall’utilizzatore finale” - per preparazione per il riutilizzo s’intendono ”le operazioni di controllo, di pulizia e riparazione attraverso cui prodotti o componenti di prodotti diventati rifiuti sono preparati in modo da poter essere reimpiegati senza altro pretrattamento” - per preparazione per il cambio di destinazione s’intende “qualsiasi operazione per mezzo della quale i rifiuti di batterie o parti di essi sono preparati in modo da poter essere utilizzati per una finalità o applicazione diversa da quella per la quale la batteria era stata originariamente progettata” - cambio di destinazione è “qualsiasi operazione che comporti l’utilizzo della batteria, che non sia un rifiuto di batteria, o di parti di essi per una finalità o applicazione diversa da quella per la quale la batteria era stata originariamente progettata” -rifabbricazione è “qualsiasi operazione tecnica su una batteria usata che comprenda lo smontaggio e la valutazione di tutti i relativi elementi e moduli di batteria e l’utilizzo di un certo numero di moduli e elementi di batteria nuovi, usati o recuperati dai rifiuti o di altri componenti di batteria (omissis)”. Per gli altri termini rimandiamo alla lettura del testo. Libera circolazione L’art. 4 stabilisce che gli Stati membri non devono vietare o limitare la libera circolazione di batterie conformi al regolamento. Per le batterie non conformi non possono impedirne l’esposizione in occasione di fiere, mostre ecc. purché un cartello indichi la non conformità. Requisiti in materia di sostenibilità, sicurezza, etichettatura e informazioni applicabili alle batterie Le batterie sono immesse sul mercato (prima messa a disposizione di una batteria sul mercato UE) o messe in servizio (primo uso nell’UE ai fini previsti di una batteria che non era stata precedentemente immessa sul mercato) solo se rispettano i requisiti in materia di sostenibilità e sicurezza previsti dagli articoli da 6 a 1 e 12 e i requisiti in materia di etichettatura e informazione di cui al capo III. CAPO II - REQUISITI IN MATERIA DI SOSTENIBILITÀ E SICUREZZA Restrizioni relative alle sostanze pericolose L’allegato I, richiamato dall’art. 6, prevede restrizioni (cfr. tabella 1), che si devono applicare oltre a quelle previste dall’allegato XVII del regolamento Reach e dall’art. 4 della direttiva 2000/53/ CE (veicoli fuori uso). La Commissione può adottare un atto delegato per modificare le restrizioni di cui all’allegato I, qualora vi sia un rischio inaccettabile per la salute o l’ambiente causato dall’uso o dalla presenza di una sostanza nelle batterie. Entro il 31 dicembre 2027 la Commissione assistita dall’ECHA elabora una relazione sulle sostanze che destano preoccupazione per la salute o l’ambiente presenti nelle batterie o utilizzate nella loro fabbricazione. La Commissione presenta la relazione L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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NORMATIVE

al Parlamento europeo e al Consiglio, esponendo in dettaglio le sue conclusioni. Impronta di carbonio Per le batterie per veicoli elettrici (EV), batterie industriali ricaricabili con una capacità superiore a 2kWh e batterie per i mezzi di trasporto leggeri (LMT), è redatta una dichiarazione dell’impronta di carbonio per ciascun modello di batteria per stabilimento di fabbricazione (art. 7). La dichiarazione di cui si tratta contiene almeno le informazioni seguenti: a) informazioni amministrative sul fabbricante b) informazioni sul modello di batteria c) informazioni sull’ubicazione geografica dello stabilimento di fabbricazione della batteria d) l’impronta di carbonio della batteria, calcolata come kg di biossido di carbonio equivalente (ovvero considerando non solo il biossido di carbonio ma anche altri gas a effetto serra) per un kWh dell’energia totale fornita dalla batteria durante la sua vita utile prevista e) l’impronta di carbonio della batteria differenziata in base alla fase del ciclo di vita, come descritto nell’allegato II f) il numero di identificazione della dichiarazione di conformità UE della batteria g) un link di accesso a una versione pubblica dello studio a sostegno dei valori dell’impronta di carbonio di cui alle precedenti lettere d) e e). Contenuto riciclato nelle batterie industriali, nelle batterie per veicoli elettrici, nelle batterie per mezzi di trasporto leggeri e nelle batterie per autoveicoli L’art. 8 stabilisce che la documentazione tecnica che accompagna i tipi di batteria sopra citati deve contenere informazioni sulla percentuale di cobalto, litio o nichel presenti nei materiali attivi e che è stata recuperata dai rifiuti della fabbricazione delle batterie o dai rifiuti post-consumo e sulla percentuale di piombo che è stata recuperata dai rifiuti, per ciascun modello di batteria. A decorrere dal 18 agosto 2031 sono stabilite le seguenti quote

minime di contenuto recuperato: a) 16% di cobalto b) 85% di piombo c) 6% di litio d) 6% di nichel A decorrere dal 18 agosto 2036 le percentuali diventano: a) 26% di cobalto b) 85% di piombo c) 12% di litio d) 15% di nichel. Altre disposizioni del capo II Segnaliamo, per inciso, che l’ articolo 9 riguarda i requisiti in materia di prestazioni e durabilità delle batterie portatili di uso generale. Stabilisce che esse debbano soddisfare i valori minimi dei parametri di prestazione elettrochimica di cui all’allegato III, a decorrere dal 18 agosto 2028 o dopo 24 mesi dall’entrata in vigore del pertinente atto delegato della Commissione. Entro il 31 dicembre 2030 la Commissione valuta la fattibilità di misure per eliminare gradualmente le batterie portatili non ricaricabili di uso generale e trasmette una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio. L’articolo successivo detta i requisiti in materia di prestazioni e durabilità delle batterie industriali ricaricabili con capacità superiore a 2kWh, di quelle per mezzi di trasporto leggeri e di quelle per veicoli elettrici. Queste categorie di batterie sono accompagnate da un documento contenente i valori dei parametri di prestazione elettrochimica e durabilità di cui all’allegato IV. È previsto che, entro il 18 febbraio 2026, la Commissione adotti un atto delegato stabilendo valori minimi per tali parametri per quanto riguarda le batterie industriali con capacità superiore a 2kWh. L’articolo 11 riguarda, invece, la rimovibilità e la sostituibilità delle batterie portatili e di quelle per mezzi di trasporto leggeri. Qui si prescrive che qualsiasi persona, fisica o giuridica, che immette sul mercato prodotti che incorporano batterie portatili deve provvedere a fare in modo che tali batterie siano facilmente rimovibili e sostituibili dall’utilizzatore finale in qualunque momento per tutta la durata di vita del prodotto. Quest’obbligo si Tabella 1

Restrizioni relative alle sostanze previste dall’allegato I del regolamento (UE) 2023/1542 Denominazione della sostanza o del gruppo di sostanze Mercurio N. CAS 7439-97-6 N.CE 231-106-7 e suoi composti Cadmio N.CAS 7440-43-9 N.CE 231-152-8 e suoi composti Piombo N.CAS 7439-92-1 N.CE 231-100-4 e suoi composti

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Restrizioni Le batterie, anche incorporate in apparecchi, mezzi di trasporto leggeri o altri veicoli, non contengono più dello 0,0005% di mercurio (espresso come mercurio metallico) in peso Le batterie portatili, anche incorporate in apparecchi, mezzi di trasporto leggeri o altri veicoli, non contengono più dello 0,002 % di cadmio (espresso come cadmio metallico) in peso 1. A decorrere dal 18 agosto 2024 le batterie portatili, anche incorporate in apparecchi, non contengono più dello 0,01% di piombo (espresso come piombo metallico) in peso 2. La restrizione di cui al punto 1 non si applica alle pile zinco-aria a bottone portatili fino al 18 agosto 2028


MOBILITÀ ELETTRICA/PARTE I

applica alle batterie nel loro insieme e non ai singoli elementi. Sono previste deroghe. Gli obblighi di cui sopra non si applicano nei casi in cui è necessaria la continuità dell’alimentazione e occorre un collegamento permanente tra il prodotto e la rispettiva batteria portatile per garantire la sicurezza dell’uso o, nel caso di prodotti la cui la funzione principale sia la raccolta e la fornitura di dati, per proteggere i dati. Infine l’art. 12 stabilisce che i sistemi di stoccaggio dell’energia a batteria immessi sul mercato o messi in servizio devono essere sicuri nelle condizioni normali di funzionamento e uso. La documentazione tecnica di cui all’allegato VIII deve attestare, tra l’altro, che i sistemi di cui sopra sono stati sottoposti a prove da cui sono risultati conformi ai parametri di sicurezza dettati dall’allegato V. CAPO III - REQUISITI IN MATERIA DI ETICHETTATURA, MARCATURA E INFORMAZIONI Etichettatura e marcatura delle batterie Si deve fare riferimento all’art. 13. In merito segnaliamo che a decorrere dal 18 agosto 2026 o 18 mesi dopo la data di entrata in vigore dell’atto di esecuzione adottato dalla Commissione, se posteriore: - le batterie sono provviste di un’etichetta contenente le informazioni generali di cui all’allegato VI, parte A - le batterie portatili ricaricabili, quelle per mezzi di trasporto leggeri e quelle per autoveicoli sono provviste di un’etichetta contenente le informazioni relative alla loro capacità - le batterie portatili non ricaricabili sono provviste di un’etichetta contenente le informazioni sulla durata media minima quando usate in applicazioni specifiche e di un‘etichetta con l’indicazione “non ricaricabile”. Va ricordato che la Commissione, entro il 18 agosto 2025, adotta atti di esecuzione per stabilire disposizioni specifiche in materia di etichettatura delle batterie. A decorrere dal 18 agosto 2025, tutte le batterie sono contrassegnate dal simbolo per la loro raccolta differenziata (simbolo della raccolta differenziata) riportato nell’allegato VI, parte B e che riproduciamo nella figura 1. Esso copre almeno il 3% della superficie del lato maggiore della batteria fino ad una dimensione massima di 5x5 cm. Per gli elementi cilindrici, il simbolo occupa almeno l’1,5% della superficie della batteria e ha una dimensione massima di 5x5 cm. Tutte le batterie che contengono più dello 0,02% di cadmio e più dello 0,04% di piombo sono contrassegnate con il simbolo Cd o Pb. A decorrere dal 18 febbraio 2027 tutte le batterie riportano un codice QR (cfr allegato VI, parte C) che permette di accedere: a) per le batterie per mezzi di trasporto leggeri, per quelle industriali con capacità superiore a 2kWh e per quelle per veicoli elettrici, al passaporto della batteria secondo quanto disposto dall’art. 77 b) per le altre batterie alle informazioni applicabili ai sensi dell’art. 13, alla dichiarazione di conformità, alla relazione di cui all’art. 52, alle informazioni relative alla prevenzione e alla gestione dei rifiuti di batterie

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c) per le batterie per autoveicoli, alle quantità di cobalto, piombo, litio o nichel recuperata dai rifiuti e presente nei materiali attivi della batteria. Le etichette e il codice QR sono stampati o incisi nella batteria in modo visibile, leggibile e indelebile. Se questo non è possibile per la natura o le dimensioni della batteria, sono apposti sull’imballaggio e sui documenti di accompagnamento. Le batterie che sono state sottoposte alla preparazione per il riutilizzo, alla preparazione per il cambio di destinazione, al cambio di destinazione o alla rifabbricazione sono provviste di nuove etichette e contrassegnate da marcature in conformità all’articolo 13 e contengono informazioni sulle loro variazioni di stato (cfr allegato XIII), accessibili attraverso il codice QR. Informazioni sullo stato di salute e sulla durata di vita prevista delle batterie S’informa che l’allegato VII, richiamato dall’art. 14, stabilisce i parametri per determinare lo stato di salute e la durata di vita prevista delle batterie. I dati aggiornati sono contenuti nel sistema di gestione: - delle batterie dei sistemi fissi di stoccaggio dell’energia a batteria, - delle batterie per mezzi di trasporto leggeri e - delle batterie per veicoli elettrici. Per chiarezza ricordiamo che per sistema di gestione delle batterie si intende “un dispositivo elettronico che controlla e gestisce le funzioni elettriche e termiche di una batteria per garantirrne la sicurezza, le prestazioni e la durata, che gestisce e conserva i dati relativi ai parametri dell’allegato VII e che comunica con il veicolo, il mezzo di trasporto leggero o l’apparecchio in cui è incorporata la batteria o con un’infrastruttura di ricarica”. L’accesso alla lettura dei dati di cui all’allegato VII tramite il sistema di gestione è fornito alla persona fisica o giuridica che ha acquistato la batteria, compresi gli operatori indipendenti o i gestori di rifiuti, o a terzi che agiscono per loro conto, per: a) mettere la batteria a disposizione di aggregatori indipendenti L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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NORMATIVE

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o di partecipanti al mercato attraverso un sistema di stoccaggio dell’energia. b) valutare il valore residuo o la durata di vita residua della batteria e la capacità per un ulteriore utilizzo, sulla base della valutazione dello stato di salute della batteria. c) facilitare la preparazione per il riutilizzo, la preparazione per il cambio di destinazione, il cambio di destinazione o la rifabbricazione della batteria. Il sistema di gestione include una funzione di ripristino del software nei casi in cui sia necessario caricare un diverso software di gestione delle batterie. CAPO IV - CONFORMITÀ DELLE BATTERIE Presunzione di conformità Ai fini della conformità e della verifica della conformità delle batterie ai requisiti previsti dal regolamento in oggetto (artt. 9, 10, 12-14 e 78), le prove, le misurazioni e i calcoli devono essere effettuati utilizzando metodi affidabili, accurati e riproducibili. Si deve tenere conto dei metodi più avanzati generalmente riconosciuti e i risultati ottenuti devono avere un basso grado di incertezza. Le batterie conformi alle norme armonizzate, o parti di esse, i cui riferimenti sono stati pubblicati nella Gazzetta UE sono considerati conformi ai requisiti previsti dal regolamento in oggetto se detti requisiti sono contemplati dalle norme armonizzate o da parti di esse e, ove applicabile, se sono raggiunti i valori minimi stabiliti per tali requisiti in applicazione degli articoli 9 e 10. 56

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

Specifiche comuni L’art. 16 conferisce alla Commissione, in casi eccezionali, il potere di adottare atti di esecuzione che stabiliscono specifiche comuni per i requisiti di cui agli artt. 9,10, 12-14,78 o le prove di cui all’art. 15. Procedure di valutazione della conformità La valutazione della conformità delle batterie ai requisiti di cui agli artt. 6 e 9-14 è effettuata con una delle procedure previste dall’allegato VIII per le batterie fabbricate in serie o non fabbricate in serie (art. 17). Si fa riferimento all’allegato VIII anche per la valutazione della conformità delle batterie che sono state sottoposte alla preparazione per il riutilizzo, alla preparazione per il cambio di destinazione, al cambio di destinazione o alla rifabbricazione. Dichiarazione di conformità UE Essa attesta che è stata dimostrata la conformità ai requisiti previsti dagli articoli da 6 a 10, 12-14. La dichiarazione di conformità UE ha la struttura tipo di cui all’allegato IX, contiene gli elementi specificati nei pertinenti moduli di cui all’allegato VIII ed è tenuta aggiornata. È redatta in formato elettronico e, se richiesto, è fornita informato cartaceo. Nel redigerla, il fabbricante si assume la responsabilità della conformità della batteria ai requisiti stabiliti dal regolamento in esame. Se a una batteria si applicano più atti dell’Unione che richiedono la dichiarazione di conformità, ne è compilata una sola per l’insieme di questi atti.


MOBILITÀ ELETTRICA/PARTE I

Marcatura CE Alla marcatura CE si applicano i principi generali dettati dall’art. 30 del regolamento (CE) n. 765/2008. Essa è apposta sulla batteria, prima dell’immissione sul mercato o messa in servizio di quest’ultima, in modo visibile, leggibile e indelebile. Se del caso, è apposta sull’imballaggio o sui documenti di accompagnamento. È seguita dal numero di identificazione dell’organismo notificato qualora previsto dall’allegato VIII. La marcatura e il numero di identificazione, a loro volta, possono essere seguiti eventualmente da qualsiasi pittogramma o altro marchio che indichi un rischio o un uso particolare o qualsiasi pericolo connesso all’uso, allo stoccaggio, al trattamento o al trasporto della batteria. CAPO V - NOTIFICA DEGLI ORGANISMI DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ Notifica e autorità di notifica Gli Stati membri notificano alla Commissione e agi altri Stati UE gli organismi di valutazione della conformità autorizzati a svolgere compiti di valutazione della conformità al regolamento in esame (art. 21). Designano, inoltre, un’autorità di notifica che è responsabile dell’istituzione e dell’esecuzione delle procedure necessarie per la valutazione e la notifica degli organismi di valutazione della conformità e il controllo degli organismi notificati (art. 22). Requisiti relativi all’autorità di notifica Si ricorda che l’autorità di notifica è organizzata e gestita in modo da salvaguardare l’obiettività e l’imparzialità della sua attività. Requisiti relativi agli organismi notificati Ai fini della notifica, l’organismo di valutazione della conformità rispetta i requisiti dettati dall’art. 25. Ne ricordiamo alcuni aspetti. L’articolo in questione innanzitutto specifica che l’organismo di valutazione è istituito a norma del diritto nazionale dello Stato membro ed è dotato di personalità giuridica. È un organismo terzo indipendente a livello commerciale e con riferimento alle batterie che valuta. In particolare è indipendente dai fabbricanti di batterie e loro partner commerciali, dagli investitori azionari degli stabilimenti di fabbricazione delle batterie e dagli altri organismi notificati e dalle loro associazioni di categoria, società madri o affiliate. È poi specificato quali soggetti non possono svolgere funzioni di valutazione della conformità. L’organismo di valutazione della conformità deve essere in grado di eseguire i compiti che gli sono attribuiti ai sensi dell’allegato VIII, gli audit periodici ai sensi dell’art. 48 e la verifica da parte di terzi ai sensi dell’art. 51 e per i quali è stato notificato. Esso dispone dei mezzi necessari per svolgere in modo adeguato i compiti tecnici e amministrativi relativi alle proprie attività di valutazione della conformità e ha accesso a tutte le informazioni e tutti gli strumenti o impianti di prova necessari.

Presunzione di conformità Qualora dimostri la propria conformità ai criteri stabiliti nelle pertinenti norme armonizzate, i cui riferimenti sono stati pubblicati nella GU UE, l’organismo di valutazione della conformità è ritenuto conforme ai requisiti di cui all’art. 25. Domanda di notifica L’organismo di cui sopra presenta domanda di notifica all’autorità di notifica dello Stato membro in cui è stabilito (art. 28). La domanda è accompagnata da una descrizione delle attività dell’organismo stesso, del modulo o dei moduli di valutazione della conformità di cui all’allegato VIII o delle procedure previste dagli artt. 48 e 51 e dall’indicazione delle batterie per le quali l’organismo dichiara di essere competente, nonché da un certificato di accreditamento, dove applicabile. Se non può fornire il certificato di accreditamento di cui sopra, l’organismo di valutazione della conformità fornisce all’autorità di notifica le prove documentali necessarie per la verifica, il riconoscimento e il controllo periodico della sua conformità ai requisiti di cui all’art. 25. L’autorità di notifica procede a notificare solo gli organismi di valutazione della conformità che rispettano i requisiti i cui all’articolo 25. Numeri di identificazione È opportuno un richiamo all’articolo 30. Esso dispone che la Commissione assegni un numero unico di identificazione a ciascun organismo notificato. Modifica delle notifiche È anche prescritto che qualora accerti o sia informata che un organismo notificato non è più conforme ai requisiti dell’art. 25 o non adempie i suoi obblighi, l’autorità di notifica limita, sospende o ritira la notifica. Obblighi operativi degli organismi notificati Gli organismi notificati eseguono la valutazione della conformità seguendo le procedure di valutazione dettate dagli articoli 48 e 51 o all’allegato VIII, secondo l’ambito di applicazione della notifica. Se riscontra che i requisiti previsti nel regolamento, nelle corrispondenti norme armonizzate, nelle specifiche comuni o in altre specifiche tecniche non sono stati rispettati, l’organismo notificato chiede al fabbricante o altro operatore economico pertinente di adottare le misure correttive appropriate in previsione di una seconda valutazione della conformità, a meno che non sia possibile sanare le carenze. Altre disposizioni del capo V Segnaliamo che il capo V include anche disposizioni riguardanti: - la contestazione della competenza degli organismi notificati - il ricorso contro le decisioni degli organismi notificati - l’obbligo di informazione a carico degli organismi notificati - lo scambio di esperienze e di buone pratiche - il coordinamento degli organismi notificati. u L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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NORMATIVE

di Alessandro Facchino e Enzo Cardone

La gomma rientra nel nuovo regolamento EUDR contro la deforestazione La Commissione europea ha approvato il primo regolamento dell’Unione europea (UE) contro la deforestazione e il degrado forestale (EUDR), che impone alle catene di approvvigionamento europee di cacao, caffè, soia, legno, olio di palma, gomma e bestiame nuovi adempimenti amministrativi e procedure di due diligence. Foto di Julija Vidjajeva da iStock.

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l 6 dicembre 2022 la Commissione europea ha approvato il primo regolamento dell’Unione europea (UE) contro la deforestazione e il degrado forestale (EUDR), imponendo alle catene di approvvigionamento europee di cacao, caffè, soia, legno, olio di palma, gomma e bestiame nuovi adempimenti amministrativi e procedure di due diligence. Scopo del Regolamento è quello di vietare l’immissione e la distribuzione sul mercato dell’Unione di prodotti che abbiano causato deforestazione o degrado forestale (a far data dal 31 dicembre 2020), anche al fine di ridurre il concorso dei Paesi UE alle emissioni di gas a effetto serra e alla perdita di biodiversità nel mondo.

tono per primi sul mercato le merci interessate o che le esportano; i commercianti che comprano o mettono a disposizione prodotti già immessi sul mercato UE e che, in base alle proprie dimensioni aziendali, possono essere obbligati (grandi aziende) o esonerati (micro, piccole e medie imprese) dall’operare nel rispetto dei nuovi parametri di diligenza; l’EUDR equipara i commercianti di grandi dimensioni agli operatori, con la conseguenza che anche i primi saranno soggetti alla nuova disciplina, incluse le procedure di due diligence. L’attuazione del nuovo regolamento comporterà la contestuale abrogazione del Regolamento Legno (Timber Regulation – Reg. UE 995/2010).

I DESTINATARI DELLA NUOVA NORMATIVA Destinatari della nuova normativa sono: gli operatori che immet-

ENTRATA IN VIGORE E PROCEDURE Per la maggior parte delle imprese che producono, importano o

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IL CONSIGLIO LEGALE Foto di Paralaxis da iStock.

esportano le materie prime indicate nel Regolamento o i prodotti da essi derivati, l’EUDR entrerà in vigore il 30 dicembre 2024. Per le piccole e microimprese che non rientrano nel campo d’applicazione dell’attuale Timber Regulation, il regolamento EUDR prevede un tempo di adeguamento di ulteriori 6 mesi rispetto ai 18 previsti per tutte le altre. L’EUDR si basa su procedure di “dovuta diligenza” (due diligence) obbligatorie e preventive, articolate in tre fasi: 1) raccolta di informazioni; 2) valutazione del rischio; 3) attenuazione del rischio. La dovuta diligenza consiste essenzialmente nella periodica, attiva verifica e pubblicazione dei requisiti di liceità delle materie prime e dei prodotti sotto i profili: a) dell’assenza di impatto sulla deforestazione e b) del rispetto delle leggi vigenti nei paesi di produzione. Le aziende – attraverso una specifica dichiarazione telematica - dovranno notificare all’autorità nazionale competente i propri estremi identificativi, le caratteristiche tecniche delle merci che intende immettere sul mercato e la geolocalizzazione degli appezzamenti in cui è stata prodotta la materia prima. Le aziende, inoltre, dovranno: conservare (per cinque anni) i documenti relativi alla due diligence; riesaminare con cadenza annuale il sistema di dovuta diligenza; essere in grado di dimostrare le procedure e le misure d’attenuazione del rischio predisposte e

adottate; comunicare alle aziende a cui forniscono i proprio prodotti la documentazione che attesti il rispetto della disciplina e le misure adottate. Spetterà a ciascuno Stato membro il compito di designare l’autorità competente sia per l’attuazione del Regolamento sia per l’applicazione del regime sanzionatorio. Quest’ultimo potrà contenere norme di dettaglio su base nazionale, ma il Regolamento prevede che la sanzione massima comminabile non potrà essere inferiore al 4% del fatturato che l’azienda non conforme ha realizzato nel precedente esercizio finanziario, oltre all’eventuale confisca della merce irregolare e all’addebito delle spese sostenute dalla competente autorità per la fase di accertamento delle irregolarità. Il nuovo Regolamento EUDR garantirà che i prodotti acquistati, utilizzati e consumati dai cittadini nel mercato dell’UE non contribuiscano alla deforestazione e al degrado forestale a livello mondiale. Tuttavia, non poche sono le perplessità da parte degli operatori del settore, che denunciano un’architettura normativa troppo complessa e gravosa. La prossima pubblicazione delle linee guida della Commissione potrebbe fornire agli operatori indicazioni utili non solo al rispetto formale della normativa, ma anche all’attuazione dei suoi principi ispiratori. u

I nostri esperti Lo Studio Legale Gealex – Guardamagna e associati (www.gealex.eu), che cura questa rubrica, è uno studio legale presente in tut#1 ta Italia e un network di studi legali affermati in tutto il mondo. Con sede a Milano (Italia), è uno studio di prima scelta per i clienti LOGO GEALEX

che cercano consulenti legali con una vasta esperienza e competenza in pratiche multidisciplinari, come il diritto commerciale e societario, il contenzioso civile, l’M&A, il diritto del lavoro, la proprietà intellettuale, il real estate, il recupero crediti, i rapporti bancari e, persino, il diritto dello sport. Gli autori dell’approfondimento sono il partner Alessandro Facchino (afacchino@gealex.eu), direttore del Dipartimento di Diritto del Lavoro di Gealex – Guardmagna e associati, e il collega di studio, avvocato Enzo Cardone.

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Gomma siliconica liquida: mercato triplicato tra il 2022 e il 2035

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a gomma siliconica liquida (LSRLiquid Silicone Rubber) è attesa crescere al 9% annuo e triplicherà il suo valore di mercato nel 2035 (da circa 3 MLD di USD nel 2022 a 9 MLD di USD nel 2035). Questo è quanto previsto da un recente studio di mercato della Research Nester. La poderosa crescita dei consumi è legata principalmente alla “tecnologia da indossare” (wearable technology) e più precisamente alla continua crescita degli smartwatch, dove la LSR è una componente fondamentale. Si pensi che nel 2023 più di 220 milioni di persone indossavano uno smartwatch. Il numero è destinato a crescere come monitoraggio dell’attività fisica, sia in sportivi amatoriali, sia nelle persone obese, che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità erano più di un miliardo nel 2022. La LSR mostra parecchie apprezzate caratteristiche, tra cui la morbidezza, che previene l’irritazione della pelle anche per contatto prolungato, oppure un’ottima costanza delle caratteristiche elastiche che garantiscono la tenuta dei

fluidi contenuti, e anche la semplicità delle formulazioni dove ci sono pochi componenti estraibili, che potrebbero essere rilasciati nel tempo. Oltre alla tecnologia indossabile, gli altri settori industriali che influenzeranno la crescita della LSR sono: – agricoltura: un comparto in una fase di crescita e innovazione, con lo spostamento verso coltivazione idroponiche, irrigazione minima e automatizzata, uso di acqua de-salinizzata eccetera. Si ritiene che i componenti di tenuta di questi sistemi utilizzeranno sempre più LSR per le caratteristiche di lavorabilità, durata, resistenza al sale ed igiene; – prodotti per l’infanzia e giocattoli: LSR è il materiale ideale per le tettarelle e altre guarnizioni dei biberon, per la morbidezza, la resistenza al latte, l’atossicità, la facilità di trasformazione in manufatti con pareti sottili. Per le stesse motivazioni la LSR è impiegata per i ciucci per neonati e bambini piccoli e per giocattoli; – prodotti per la cucina: manufatti come presine, forme per dolci, tappi e co-

sì via, che necessitano di materiali morbidi, colorabili, non tossici e che mantengono le proprie caratteristiche sia alle alte (forno), che alle basse temperature (congelatore). – prodotti per il medicale: è la porzione più importante, stimata al 60% del totale, in cui l’atossicità, la lavorabilità, l’inerzia chimica, la biocompatibilità della LSR sono le caratteristiche premianti per l’applicazione; – tecnologie di trasformazione: la più importante (>60%) per LSR nel periodo considerato (2022-2035) è ritenuta essere la tecnica dello stampaggio a iniezione liquido (liquid injection molding), perché consente una notevole precisione dei manufatti, un’alta automazione, un’elevata consistenza qualitativa ed alta produttività. Per quanto le aree geografiche interessate, la più importante è prevista essere l’Asia-Pacific (APAC) con circa il 30% del mercato complessivo e con la Cina come regione più importante, seguita da Europa, Nord America, Latin America e infine Middle-East&Africa. u

Foto di Alina Kurianova da iStock. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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Davis-Standard acquisisce Extrusion Technology Group

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fine ottobre 2023 Davis-Standard, leader globale nel settore delle attrezzature e dei servizi per l’estrusione, ha dichiarato di avere raggiunto l’accordo definitivo per l’acquisizione di Extrusion Technology Group (ETG), che sviluppa, progetta e produce linee di estrusione su misura per le aziende trasformatrici dei più vari settori industriali. “Da tempo ammiriamo la capacità e i prodotti altamente ingegnerizzati di ETG”, dichiara in una nota Giovanni Spitale, CEO di Davis-Standard, “e siamo entusiasti di accogliere ETG nella famiglia dei nostri marchi. Questa è un’acquisizione di complemento e diversificazione per la rapida crescita della nostra azienda, che ci consentirà di fornire ai nostri clienti un portafoglio di prodotti più ampio e completo. È nostra intenzione che le attività di ETG rimangano autonome nel continuare a servire i propri clienti, ma con l’ulteriore supporto e capacità della più ampia piattaforma Davis-Standard. Crediamo che la combinazione delle nostre capacità ingegneristiche a livello mondiale, la nostra dimensione globale e la condivisione delle migliori pratiche non potranno che rafforzare il valore della nostra proposta in continua espansione nella filiera dell’estrusione”. A sua volta Gerold Schley, CEO di ETG, che entrerà nel gruppo dirigente senior di Davis-Standard e continuerà a gestire l’attività di ETG dopo la chiusura dell’operazione, si dice estremamente orgoglioso della crescita e del successo delle attività di ETG sotto la gestione Nimbus e considera la fusione come un grande risultato, che darà vita a un ottimo e diversificato fornitore globale di attrezzature per l’estrusione altamente ingegnerizzato. Fondata nel 1848 e con sede a Pawcatuck in Connecticut, Davis-Standard è un’azienda globale leader nella progettazione, sviluppo, distribuzione e assistenza post-vendita di tecnologia di estrusione e trasformazione. Attiva in tutto il mondo nei settori infrastruttura, edilizia e costruzioni, prodotti di consumo, medicale e imballaggio, Davis-Standard è presente con stabilimenti e centri tecnici in Stati Uniti, Canada, Cina, Germania, Finlandia, Svizzera e Regno Unito e si impegna a produrre sistemi ingegneristici ad efficienza di costi, sostenibili e con alto ritorno sull’investimento. ETG è un gruppo consolidato nel settore globale di attrezzature e servizi di estrusione, con una storia iniziata nel 1943. Forte di una reputazione di ottima ingegneria e innovazione, ETG è leader nella fornitura di impianti di estrusione e di lavorazioni a valle, oltre a fornire attrezzature, teste di estrusione, ricambi e servizi per i mercati globali di tubi, profili, film e fogli. Presente in Europa, Stati Uniti e Asia, il gruppo comprende marchi di lunga tradizione e storia, quali Battenfeld-Cincinnati, Exelliq (conosciuta in passato come Greiner Extrusion) e Simplas.

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All’inizio di gennaio 2024 Davis-Standard ha annunciato l’espansione della sua funzionalità di servizio e assistenza, focalizzata sull’offerta ai clienti di una migliore efficienza di linea e più bassi costi operativi. Gli investimenti della società in un team di servizio globale, scorte di magazzino per parti di ricambio critiche, nuovi prodotti di assistenza e infrastrutture digitali avanzate sono intesi a soddisfare le esigenze dei clienti per velocità, operatività, flessibilità, risparmi di costi e qualità. Queste migliorate funzionalità sono progettate per assistere tutti i macchinari prodotti da Davis-Standard e dalle sue sussidiarie, Maillefer compresa. Sono quattro le aree cruciali interessate agli investimenti: estesa rete di tecnici esperti per assicurare supporto ai clienti; stoccaggio di più di 1.000 parti di ricambio critiche nel programma VIP per i clienti, il che assicura la disponibilità in 24 ore del pezzo da una fonte affidabile a costi prevedibili; minimizzazione dei tempi di fermo non pianificati e migliorata prestazione di linea e di produttività (Davis-Standard offre programmi flessibili di manutenzione preventiva tra cui scegliere, inclusi programmi di ricostruzione e riparazione); Cloud di servizio, analisi avanzata dei dati e funzionalità di monitoraggio remoto/IOT (Internet Of Things). Insieme alla trasformazione digitale, l’aumento di innovazioni a sostegno, come aggiornamenti del prodotto, garantiscono l’ottimizzazione del completo ciclo di vita del macchinario. “Il nostro approccio incentrato sul cliente”, sottolinea Zachery Ament, Presidente del Servizio Globale, “guida tutto ciò che facciamo. Ci siamo ristrutturati al nostro interno e abbiamo ampliato il nostro servizio, offrendo ai clienti la garanzia di un’impareggiabile eccellenza operativa. Acquistare i nostri macchinari significa istituire un rapporto permanente, orientato a rafforzare l’efficienza di linea dei clienti a un competitivo costo totale di gestione e a incentivare future innovazioni”. u



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ISP Group chiede una norma sulla gestione dei dati generati dai veicoli

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Foto di metamorworks da iStock.

l 19 gennaio, nel corso di una conferenza stampa, ISP Group (Independent Service Providers) ha illustrato la visione delle 10 associazioni aderenti (Adpa, Airc, Cecra, Clepa, Egea, Etrma, Region I, Figiefa, Insurance Europe, Leaseurope) relativamente alla gestione delle informazioni (dati) raccolte dai veicoli durante l’uso. Con la nuova dichiarazione stampa congiunta, ISP Group chiede un intervento urgente della Commissione sulla legislazione relativa ai dati dei veicoli e ribadisce il notevole potenziale per una mobilità più sicura, più intelligente e più conveniente che viene sacrificato a causa della mancanza di norme che regolamentano l’accesso ai dati dei veicoli. Secondo ISP Group, i produttori di veicoli hanno un controllo quasi monopolistico sui dati generati dai veicoli che sono di proprietà dei consumatori e delle imprese europee. Ciò limita fortemente la scelta dei servizi innovativi che i fornitori di servizi indipendenti potrebbero fornire, se invece avessero pari accesso ai dati dei veicoli. Il gruppo chiede quindi alla presidente Ursula von der Leyen di

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presentare urgentemente la proposta legislativa sull’accesso ai dati sui veicoli, in lavorazione ormai da otto anni. Il gruppo di 10 rappresentanti di fornitori di servizi automobilistici indipendenti rappresenta l’80% del valore economico dell’industria automobilistica europea, comprendendo i fornitori e i distributori di componenti automobilistici del continente, le officine e i loro fornitori di tecnologia, le società di servizi di mobilità, il settore assicurativo e i consumatori. La maggior parte dei veicoli moderni è connessa e offre un immenso potenziale per una mobilità più sicura, intelligente e conveniente per i consumatori e le imprese europei. Tuttavia, il controllo quasi monopolistico dei dati relativi ai veicoli da parte dei produttori sta ostacolando lo sviluppo dei servizi che i fornitori di servizi indipendenti potrebbero offrire. Ciò limita l’innovazione dei servizi e la concorrenza, restringendo la scelta dei consumatori e delle imprese, facendo salire i prezzi ed erodendo la posizione competitiva dell’Europa a livello globale. Il gruppo sottolinea che il piano promesso da tempo

dalla Commissione Europea per una legislazione settoriale sull’accesso ai dati, alle funzioni e alle risorse di bordo è più necessario che mai. Il Data Act non affronta né la struttura quasi monopolistica del mercato, né i requisiti tecnici dell’industria automobilistica per rendere possibile l’accesso equo ai dati. L’azione è urgente a causa del vuoto normativo che ci sarà a luglio, quando entreranno in vigore le nuove leggi sulla sicurezza informatica, che potrebbero portare alla progressiva chiusura dell’unico mezzo indipendente di accesso remoto ai dati del veicolo (la porta diagnostica di bordo). L’UE deve garantire con urgenza la parità di accesso ai dati generati dai veicoli per tutti gli attori del mercato, adottando una legislazione specifica per il settore che tuteli la scelta dei consumatori e incoraggi una vera concorrenza e gli investimenti nella trasformazione digitale e nelle imprese basate sui dati. Ogni giorno di ritardo soffoca l’innovazione europea, la creazione di posti di lavoro e la mobilità più sicura, intelligente, sostenibile e conveniente che i cittadini e le imprese europei meritano.u



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Novotema è entrata a far parte del gruppo Carco Precision Rubber Products

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partire dal 29 dicembre 2023, Novotema SpA è entrata a far parte di Carco Precision Rubber Products, gruppo internazionale di aziende specializzate nella progettazione e produzione di guarnizioni completamente personalizzate in diversi tipi di elastomeri, poliuretani e tecnopolimeri (PTFE, PEEK, POM, ecc). Il gruppo impiega più di 700 addetti, con siti produttivi in Italia, Stati Uniti e Canada, e una rete di vendita mondiale estesa al Far East. Come parte di Carco, Novotema diventerà centro di eccellenza del gruppo per la produzione di guarnizioni elastomeriche mediante le tecnologie dello stampaggio a iniezione e compressione. Significativi saranno i vantaggi su come Novotema, dalla sua sede di Villongo, potrà continuare a servire i clienti, inclusa la possibilità di fornire guarnizioni originali e personalizzate e prodotte secondo gli standard più elevati, attraverso una rete di vendita globale. Il Management Team di Novotema è stato interamente confermato. Il presidente di Carco Precision Rubber Products Group, Andrea Chalp, commenta in una nota: “L’acquisizione di Novotema, lungamente inseguita, si inserisce in una logica di ampliamento strategico del nostro gruppo che con-

tinua ormai da qualche anno e sta dando ottimi risultati”. Il nuovo Amministratore Delegato di Novotema, Stefano Consonni, ha aggiunto: “Il passaggio al gruppo Carco Precision Rubber Products ci consente di ampliare il nostro raggio d’azione a livello commerciale e ci fornisce la possibilità di valide sinergie con le altre società del gruppo”. u

Hexpol fornisce l’impronta di carbonio delle sue mescole

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siti europei di Hexpol Compounding sono in grado di fornire piena trasparenza sull’impronta di carbonio dei prodotti delle loro mescole, grazie a uno strumento di calcolo interno basato sui principi della norma ISO 14067:2018. La metodologia di Hexpol per il calcolo dei dati PCF (Product Carbon Footprint) per l’ambito cradle-to-gate (un’analisi tecnologia allargata che considera le fasi iniziali del ciclo di vita di un prodotto, partendo dall’estrazione delle materie prime per arrivare all’uscita del prodotto finito dallo stabilimento produttivo) è stata recentemente certificata da TÜV Rheinland. Il PCF è uno dei metodi più consolidati per determinare l’impatto climatico di un prodotto. È la somma delle emissioni (e degli assorbimenti) di gas serra in un sistema di prodotti, espressa in equivalenti di anidride carbonica. I dati del PCF sono calcolati individual66

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mente per ogni composto. Vengono fornite informazioni dettagliate sulle emissioni causate dalle materie prime, dal trasporto e dalla produzione. Sarà indicata inoltre la quantità di dati di base provenienti da fonti primarie o secondarie. I dati PCF vengono creati su richiesta del cliente. L’azienda ritiene che con la propria divisione compounding sia uno dei primi operatori del mercato in grado di fornire questo livello di trasparenza ai clienti. Il calcolatore PCF aiuta

inoltre i team di ricerca e sviluppo a scegliere materiali con minori emissioni quando si creano o si modificano le ricette. “La sfida consiste nel raccogliere i dati PCF per migliaia di materie prime diverse dai nostri fornitori”, afferma in una nota Klas Lindberg, direttore acquisti di Hexpol Europa e Asia. “Sebbene l’interesse per i dati PCF sia in rapido aumento, non tutti i fornitori di materie prime sono in grado di fornire dati affidabili”.

“Quando i dati primari non possono essere forniti dal produttore, vengono presi in considerazione i dati PCF provenienti da varie fonti”, precisa Daniel Pankert, Process Intelligence Manager di Hexpol Compounding Europe e uno dei principali sviluppatori dello strumento. E aggiunge: “Le nostre informazioni sui PCF riflettono le conoscenze attuali di Hexpol, ma sono in continua evoluzione. I dati sui PCF possono essere rivisti quando sono disponibili nuove informazioni”.u

Progettazione ecocompatibile: gli pneumatici tra i prodotti prioritari

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e istituzioni europee hanno raggiunto un accordo provvisorio sul regolamento relativo alla progettazione ecocompatibile per i prodotti sostenibili (ESPR = Ecodesign for Sustainable Products Regulation). Il Regolamento dà mandato alla Commissione Europea di sviluppare delle legislazioni di secondo livello su specifici gruppi di prodotti. Nello studio preliminare del Joint Research Center (JRC) gli pneumatici sono stati indicati come prodotto prioritario. L’inclusione degli pneumatici nel regolamento, se confermata, “rafforzerà l’impegno preso da lunga data dall’industria di categoria di rendere i propri prodotti più sostenibili e di contribuire in tal modo agli obiettivi di economia circolare dell’Unione Europea (UE)”, ha affermato Adam McCarthy, segretario generale di ETRMA, l’Associazione Europea dei Produttori di Pneumatici e Manufatti in Gomma. Tuttavia, ha osservato McCarthy, “in attesa della pubblicazione formale dell’accordo provvisorio, il fatto che sia stato annunciato l’esclusione dei veicoli solleva interrogativi su quale sia il tipo di pneumatici che rientrerà nel suo campo di applicazione, rischiando di creare un’incertezza normativa tra le diverse legislazioni”. Sono iniziati i negoziati per il regolamento sui veicoli fuori uso (ELVR = End-of-Life Vehicle Regulation), che è stato proposto dalla Commissione Europea nel luglio 2023 e che fisserà le disposizioni sull’economia circolare per i veicoli. Attualmente l’ELVR si occupa solo dei veicoli M1 (autovetture) e N1 (autocarri leggeri), il che significa che verrebbero esclusi alcuni pneumatici di primo equipaggiamento, “il che potrebbe facilmente generare incertezza giuridica e imprevedibilità in un momento di sfide già considerevoli per il settore”, ha affermato McCarthy. Inoltre, diverse prestazioni e caratteristiche degli pneumatici, come la resistenza al rotolamento, l’aderenza sul bagnato e il rumore, esterno, dovuto al rotolamento, sono già regolamentati e altre ne arriveranno, tra cui l’abrasione

Foto di Flender Funways da Pixabay. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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del battistrada, che è in corso di negoziazione nell’ambito della normativa Euro 7. Eventuali ulteriori requisiti normativi dovranno tenere conto di queste prestazioni, in particolare di quelle legate alla sicurezza stradale. L’industria è alla ricerca di garanzie sul fatto che tutti gli pneumatici, siano essi di primo equipaggiamento o sostitutivi, siano regolati dall’ESPR. Adam McCarthy ha sottolineato che “l’industria degli pneumatici sta lavorando per rendere i propri prodotti più circolari e più sostenibili; chiediamo alle Istituzioni Ue di fare chiarezza e confermare che tutti i tipi di pneumatici rientreranno nell’ambito dell’ESPR per evitare doppie regolamentazioni”. u

“Le guarnizioni della carrozzeria”

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ell’agosto 2023 è comparso nelle librerie (e in internet naturalmente) il libro “Le guarnizioni della carrozzeria” di Rosario Ocera. L’autore lavora nel settore della gomma in Italia dal 1969, anno in cui ha iniziato a occuparsi di ricerca e sviluppo per aziende produttrici di articoli tecnici, per dedicarsi successivamente all’installazione di nuovi impianti di estrusione, passare alla

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progettazione delle guarnizioni di carrozzeria di nuove vetture nate in Italia e Germania, intraprendere nel 2011 la carriera di consulente e fondare finalmente nel 2017 la Sealing System Design a Sarnico, società che collabora con varie aziende produttrici di guarnizioni. Un libro sulle guarnizioni può sembrare a prima vista un lavoro inutile o, quanto meno, destinato a finire sugli scaffali di un gommaio che ama rivisitare il passato. La fatica di Ocera, invece, che copre 50 anni della storia di questi articoli in gomma per l’automobile, dal 1970 al 2020, è una piacevole sorpresa per tutti coloro che desiderano saperne di più in merito. Ma non solo, perché al di là dell’argomento, trattato con una lunga esperienza sul campo e con la competenza di chi se n’è occupato sporcandosi le mani e non sedendo alla scrivania con un computer davanti, questo libro ha un filo conduttore nascosto. Al di là dalla storia e della tecnologia delle guarnizioni, entrambe interessanti per chi ama o comunque conosce la gomma, nel lungo racconto di Ocera il lettore sente “urli e imprecazioni dei capi reparto uniti a oscure minacce dirette alla volta del chimico aziendale”, conosce “un capo del personale privo di umanità” e apprende che “gli uffici acquisti già allora si giocavano il primo e secondo posto destinato a chi crea maggiori difficoltà per la soluzione dei problemi”. Questo perché accanto alle guarnizioni c’è comunque sempre l’elemento umano, che Ocera non manca mai di menzionare nelle varie situazioni descritte, senza comunque fare nomi, se non quelli delle aziende coinvolte e ben conosciute. E dietro alle guarnizioni si scoprono così le persone che hanno agito, nel bene e nel male delle scelte fatte di volta in volta, con il loro carattere e le loro attitudini, giuste o sbagliate che fossero nel particolare momento della storia narrata. Con un linguaggio attento e preciso, mai noioso e didascalico, Ocera riesce a coinvolgere il lettore in una narrazione scorrevole, infarcita di termini tecnici ma anche ricca di aneddoti, che lo rende partecipe dello sviluppo delle guarnizioni nel settore automobilistico, di pari passo all’evoluzione industriale nella ricerca di qualità e competitività. u

Ecopneus: nel 2023 recuperate 187 mila tonnellate di PFU

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nche nel 2023 il sistema di raccolta e riciclo dei PFU-Pneumatici Fuori Uso gestito da Ecopneus, la principale società senza scopo di lucro per la gestione dei PFU in Italia, ha permesso di raggiungere importanti risultati, con oltre 187.000 mila tonnellate di PFU raccolte su tutto il territorio nazionale e superando del 12% il proprio target di legge. Questo risultato ha permesso di raggiungere gli obiettivi straordinari fissati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per affrontare le difficoltà del sistema nazionale di raccolta. Oltre 65.800 missioni di raccolta sono state realizzate presso più di 23 mila gommisti e altri punti di generazione di PFU, evidenziando l’efficacia operativa di Ecopneus a livello nazionale. “Nel 2023, Ecopneus ha svolto un ruolo fondamentale nella gestione emergenziale sul territorio, superando ampiamente gli obiettivi prefissati, garantendo alti standard di servizio e una raccolta omogenea e capillare in tutta Italia”, dichiara in una nota Alessandro De Martino, Presidente di Ecopneus. “Proiettati verso il futuro, continuiamo a perseguire la nostra visione di eccellenza, orientando i nostri sforzi anche verso l’innovazione e lo sviluppo di nuove pratiche sostenibili nel trattamento dei PFU. L’impiego dei PFU come risorsa energetica, la ricerca di nuove applicazioni nell’ambito degli asfalti e l’esplorazione delle possibilità offerte dal riciclo chimico, come la pirolisi, sono le sfide che ci stimolano a eccellere. Il nostro impegno va oltre il presente, affrontiamo con consapevolezza le sfide emergenti, mantenendo un impegno costante nella valorizzazione di un settore strategico per il nostro Paese”. Il sistema di riciclo dei PFU gestito da Ecopneus rappresenta un esempio di sostenibilità e innovazione. La gomma che si ottiene dal riciclo PFU è infatti un materiale prezioso e ampiamente utilizzato in tutto il mondo per la realizzazione di superfici sportive, campi da calcio,


TACCUINO

per asfalti silenziosi, sicuri e duraturi, isolanti acustici, arredi urbani o impiegata per il recupero energetico. A oggi il mercato della gomma riciclata è in costante crescita, Ecopneus si sta dedicando fattivamente a nuovi filoni e settori applicativi attraverso un costante lavoro di Ricerca e Sviluppo, come il riciclo chimico e le applicazioni in ambito industriale e allo sviluppo e al consolidamento delle applicazioni esistenti. Tra queste, un ruolo di primo piano è rappresentato degli asfalti modificati con gomma riciclata che stanno infatti emergendo come una delle soluzioni più efficaci e una valida scelta strategica per la rete viaria nazionale, sia urbana che extra urbana. Questa tecnologia, già impiegata in circa 700 km di strade italiane, combina sicurezza, sostenibilità ambientale e prestazioni meccaniche di alto livello. Contribuiscono alla riduzione del rumore del traffico fino a 5 dB e hanno una durata fino a tre volte superiore agli asfalti tradizionali, resistendo meglio all’usura e alla formazione di

crepe e buche, un aspetto che comporta anche minori costi di manutenzione nel medio-lungo termine. Ogni anno l’attività di riciclo gestita da Ecopneus porta significativi vantaggi sia ambientali che economici per l’Italia: solo nel 2022 la gestione responsabile dei PFU che ha prodotto un risparmio di 127 milioni di euro e ha contribuito alla riduzione di 300.000 ton-

nellate di emissioni di CO2, oltre a risparmiare 1,5 milioni di metri cubi d’acqua e a evitare l’utilizzo di 336.000 tonnellate di materie prime. Oltre a benefici ambientali, l’economia circolare dei PFU ha stimolato l’industria e creato occupazione. Nel 2022, la filiera Ecopneus ha generato 59,8 milioni di euro, con 51,7 milioni destinati ai servizi delle imprese della filiera. u

ETRMA accoglie con favore il regolamento Euro 7

E

TRMA, l’Associazione dei produttori europei di pneumatici e articoli in gomma, accoglie con favore l’accordo tra il Parlamento Europeo e gli Stati Membri sul regolamento Euro 7 per i veicoli a motore. È la prima volta che l’Unione Europea (UE) definisce un quadro normativo per limitare l’abrasione degli pneu-

matici, che diventerà la quarta caratteristica da regolamentare dopo la resistenza al rotolamento, l’aderenza sul bagnato e il rumore esterno causato dal rotolamento dello pneumatico stesso. “L’accordo provvisorio Euro 7 pone l’industria europea degli pneumatici in prima linea per una mobilità più pulita”, afferma in una nota il segretario generale dell’ETRMA Adam McCarthy, e aggiunge che “ETRMA è impegnata a realizzare metodi di prova di abrasione dei pneumatici tecnicamente robusti e praticabili per tutte le classi di pneumatici”. Il regolamento garantirà l’allineamento con gli

sforzi del Forum mondiale dell’Unece per Armonizzazione delle normative sui veicoli (WP.29) al fine di sviluppare norme internazionali in materia metodi di prova e limiti per l’abrasione degli pneumatici. L’industria europea degli pneumatici si è impegnata a effettuare investimenti significativi per condurre una valutazione di mercato nel 2024, che sarà utilizzata per supportare la definizione dei limiti normativi di abrasione. “La normativa Euro 7 aiuterà a contenere le particelle derivanti dall’usura degli pneumatici e della strada (TRWP – Tyre and Road Wear particles) e a far crescere la competitività dell’industria europea degli pneumatici”, continua McCarthy. L’industria degli pneumatici sta ora lavorando per la rapida conclusione delle attività nell’ambito dell’Onu al fine di stabilire quanto prima i limiti di abrasione degli pneumatici e così contribuire a concretizzare i guadagni di sostenibilità e competitività dell’Euro 7. u

Foto di RoniMeshulamAbramovitz da iStock. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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INDICE DELL’ANNO

GLI ARGOMENTI TRATTATI DALLA RIVISTA NEL CORSO DELL’ANNO Effetto delle condizioni di invecchiamento di masterbatch di gomma naturale su reologia e proprietà di una mescola finale (707, 12)

LEGENDA

Produzione di mescole di pneumatici per aerei con l’utilizzo di prophene per migliorare le proprietà (708, 10)

Gli argomenti e le note apparse nei dieci numeri del 2023 sono suddivisi nelle seguenti sezioni: 1 ABBIAMO LETTO PER VOI 2 ECONOMIA, MERCATI 3 FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA 4 FIERE, CONVEGNI, CORSI, SEMINARI 5 MACCHINE E STRUMENTAZIONI, PROCESSI E TECNOLOGIE 6 TECNOLOGIE E SOLUZIONI PER L’IMPRESA DIGITALE 7 MATERIE PRIME, POLIMERI, COMPOUND, APPLICAZIONI 8 NEWS DA AZIENDE E ENTI 9 NORMATIVE, SICUREZZA, AMBIENTE 10 AUTORI 11 AZIENDE E ENTI I riferimenti (tra parentesi) sono al numero del fascicolo e alla pagina. I numeri dei fascicoli corrispondono ai seguenti mesi di copertina: 705 - gennaio/febbraio 2023 706 - marzo 2023 707 - aprile 2023 708 - maggio 2023 709 - giugno 2023 + supplemento GreenRUBBER 710 - luglio/agosto 2023 711 - settembre 2023 + supplemento AUTO Rubber 712 - ottobre 2023 713 - novembre 2023 714 - dicembre 2023 In ogni sezione i riferimenti sono in ordine di numero della rivista e di pagina di pubblicazione.

Nuove mescole di gomma sostenibili per rimuovere resorcinolo, cobalto e formaldeide (708, 12) Preparazione di miscele termoplastiche di gomma naturale a base polipropilene e gomma naturale scremata: determinazione delle condizioni di processo (708, 14) 1 ABBIAMO LETTO PER VOI COSTRUZIONE E SIMULAZIONE Studi numerici sul comportamento di dissipazione di elastomeri e suoi effetti sulle condizioni di carico applicate (713, 10) Studio di modellazione di rinforzo e rottura in reticoli elastomerici che cristallizzano sotto deformazione (713, 10) Un modello grossolano per la simulazione di proprietà dinamiche di elastomeri caricati (714, 13) Ottimizzazione della simulazione di filiere di estrusione gomma per mezzo dell’integrazione di diagrammi caratteristici determinati empiricamente (714, 14) ELASTOMERI E APPLICAZIONI Quantificazione ed estrazione di lattice di taraxacum kok-saghiz dalle radici (707, 10) Stampaggio 3D di inchiostro di gomma sintetica (Rubber Ink) mediante il processo a stampaggio diretto (708, 12) EPDM Keltan sostenibile (711, 16) Mescola in EPDM ad alta energia di superficie: un nuovo approccio per risolvere il problema dell’adesione senza trattamento superficiale (711, 19) Produzione di compositi termoplastici-silicone per mezzo di stampaggio a iniezione multi-componente con policarbonato e polipropilene (712, 14) Gomma butilica ramificata polifarnesene: una soluzione di processabilità efficiente e sostenibile (713, 12) Sostituzioni per basi speciali in siliconi medicali (713, 13) Verso la moderna industria automobilistica: innovazioni negli adesivi con elastomeri termoplastici stirenici (714, 11) ELASTOMERI E LAVORAZIONE Ottimizzazione della precisione dimensionale di estrusi di gomma per mezzo del controllo della velocità del rullo di alimentazione (705, 13) Elastomeri elettricamente conduttivi su base gomma naturale e polianilina (707, 12)

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

Proprietà a bassa temperatura di elastomeri HNBR (710, 11) Polimeri liquidi a basso peso molecolare modificati con silano in miscele vulcanizzate a zolfo di copolimeri stirene butadiene e silice (710, 12) Processi di estrusione continua per materiali elastomerici (711, 19) ELASTOMERI E MATERIE PLASTICHE Meccanismi di rinforzo di sistemi di carica ibrida su base particelle di gomma di scala nanometrica e silice (707, 14) Proprietà elettriche e spettroscopia dielettrica di gomma: rassegna della letteratura (707, 14) Polisaccaridi ingegnerizzati e rinforzo di elastomeri (707, 14) Un’analisi dell’eterogeneità della distribuzione del grado di reticolazione in gomma nitrilica per mezzo di risonanza magnetica nucleare a doppio quanto (709, 10) Miglioramento delle proprietà di compositi gomma naturale/nanotubi di halloysite con introduzione di una duplice modifica (709, 12) Effetto dell’elasticità della gomma sulla camminata del robot umanoide (709, 12) Chiudere il cerchio con lo sviluppo di una continua devulcanizzazione termo-meccano-chimica e di un processo di attivazione per scarti di gomma EPDM (711, 14) Produzione additiva di parti in gomma sulla base di mescole a bassa viscosità con l’utilizzo di un processo a stampaggio diretto (711, 15) Valutazione del meccanismo di rinforzo di nanoparticelle funzionalizzate in mescole di gomma caricate con silice (711, 16) ELASTOMERI TERMOPLASTICI – APPLICAZIONI Copolimeri stirenici a blocchi idrogenati con alto recupero elastico (706, 11) ELASTOMERI TERMOPLASTICI – PROPRIETÀ E APPLICAZIONI Elastomeri termoplastici ad alte prestazioni da fonti rinnovabili (706, 11)


2023

LAVORAZIONI E METODI Sbavatura criogenica per parti di gomma stampate (713, 14) MACCHINARI E ATTREZZATURE Processo di devulcanizzazione HSM (High Shear Mixing): uno studio pratico (705, 12) L’analisi smartflow ottimizza la progettazione delle attrezzature per gomma e silicone (705, 14) Migliorare la redditività per mezzo di tecnologie e processi innovativi (705, 14) Indagini per migliorare la calandratura di mescole di gomma ad alta viscosità – Parte 3 (706, 12) Ultimi sviluppi nei macchinari di lavorazione della gomma (706, 14) Ottimizzazione di pressione e fluttuazioni di produttività di un estrusore alimentato a freddo per mezzo di un rullo azionato separatamente (712, 11) Motori ad alta densità di potenza creano nuove possibilità per i produttori di gomma (713, 14) Raccolta della polvere di carbon black: progettazione del sistema, selezione del filtro e sicurezza del raccoglitore della polvere (713, 14) MANUFATTI DI GOMMA MODELLAZIONE Metodo integrativo di simulazione per modellare il comportamento al rilassamento di un vulcanizzato termoplastico (707, 10) MANUFATTI DI GOMMA PROGETTAZIONE La progettazione combinata strutturale migliora la resistenza all’invecchiamento di pneumatici radiali di autocarri leggeri (706, 10) MANUFATTI E PRESTAZIONI Veicoli elettrici: impatto di nuovi fluidi sui componenti di tenuta (710, 14) MATERIE PRIME E APPLICAZIONI Un nuovo metodo di miscelazione ad impasto per una dispersione uniforme di nanotubi di carbonio in compositi di gomma naturale (705, 10) Nanotubi di carbonio con funzionalizzazione di organosilano migliorano abrasione e resistenza al rotolamento di mescole battistrada pneumatico con silice-silano (705, 15) Aumentano le opportunità per le cariche naturali (706, 14) Sintesi e caratterizzazione di EPDM caricata con carica mista zinco/carbon black (707, 13) Effetto di tipo di nanotubo e di livello di carica sulla resistenza all’abrasione di una mescola battistrada pneumatico. Parte 1 (709, 13)

Sviluppo e valutazione di cuscinetti di gomma per cingoli di veicoli militari (709, 14) Sienite nefelina come valida alternativa alle cariche di silice cristallina in elastomeri siliconici (709, 15) Continext-LH: un carbon black di nuova generazione per competere con la silice in mescole per battistrada pneumatico. Parte 1 (710, 10) Effetto del livello di carico di silano in una mescola per battistrada pneumatico caricata con silice (710, 11) SureMix S6 per migliorare la stabilità di processo in mescole per battistrada pneumatico con silice ad alta disperdibilità (711, 18) Particelle di usura degli pneumatici – Una visione per un futuro più pulito (712, 10) Effetto del Thermax N990 sulla soglia di percolazione elettrica di EPDM (712, 12) Studio di reticolazione perossidica in silicone HCR (712, 14) Sofisticata vulcanizzazione della gomma (713, 11) Additivi sostenibili per l’industria della gomma (714, 10) Proprietà meccaniche e dinamiche di mescole HNBR reticolate a perossido. Parte 2: Terpolimeri HNBR (714, 11) Influenza di resina terpolimero funzionalizzata su mescole di gomma rinforzate con carbon black e correlazione con la prestazione del pneumatico (714, 12) PROVE E MISURAZIONI Proprietà tensili multiassiali di elastomeri (705, 12) Proprietà dinamiche meccaniche di elastomeri PVMQ reticolati con perossido e modificati con radiazioni alla loro frequenza naturale (706, 12) Caratterizzazione della gomma mediante correlazioni fra parametro di riscaldamento a taglio, torque minimo e viscosità dinamica complessa (708, 10) Meccanismo di ossidazione in mescole di gomma naturale a temperatura ambiente (708, 13) Principi delle prove tensili: fondamenti, metodi e sfide (708, 14) Recenti progressi nei metodi di prova per il rilassamento del compression set (708, 14) Previsione di laboratorio dell’usura di battistrada pneumatico e vibrazioni ad alta frequenza associate (709, 10) Monitoraggio automatico di processo con controllo IQ della forza di chiusura e apprendimento della macchina: stampaggio ad iniezione intelligente della gomma (709, 14)

Impatti della mescolazione e delle variazioni di prove sull’abrasione di una suola per scarpe a base NBR (710, 13) Esclusivo cuoio sintetico silicone-organico, il primo a combinare le qualità della vera pelle con un’avanzata sostenibilità (710, 14) Analisi dinamica meccanica di gomma naturale indonesiana standard/policloroprene per isolatori sismici (714, 14) Proprietà di pneumatici fuori uso devulcanizzati ad ultrasuoni e rivulcanizzati e loro miscele con gomma naturale vergine (714, 14) RICICLO DELLA GOMMA Utilizzare la valutazione del ciclo di vita per comprendere gli impatti ambientali dell’industria della gomma – Benefici, sfide e prossimi passi (705, 10) Devulcanizzazione: una soluzione per gli scarti di gomma (712, 13) 2 ECONOMIA, MERCATI Avanti con prudenza (705, 16) Mercato dell’auto in ripresa: +21% a dicembre (705, 24) Pneumatici di ricambio: un mercato in sofferenza (705, 28) Mercato della gomma in crescita del 2,4% annuo fino al 2031 (706, 59) Materie prime – Un tranquillo triennio di paura (707, 24) Amaplast: un settore in salute, alle prese col regolamento imballaggi (707, 55); (711,20) Mercato della gomma siliconica in crescita fino al 2030 (708, 67) Componentistica automotive: saldo positivo nei primi dieci mesi del 2022 (708, 68) Ancora in calo le vendite degli pneumatici di ricambio in Europa (709, 66) Macchine per gomma-plastica: il mercato tedesco rallenta (710, 67) Silicone per l’industria automobilistica: mercato a 3,1 miliardi di dollari entro il 2027 (710, 69) Istat: produzione industriale in calo ad aprile (710, 71) Gomma-plastica e macchinari: fatturato ancora in crescita, grazie all’export – Rubber-plastics and machinery: Revenue still on the rise, tank to exports (711, 20) Auto: andante poco mosso il mercato italiano nel primo semestre (711, 28) Non si arresta la discesa del mercato europeo degli pneumatici di ricambio (711, 132) Italia seconda in Europa nei settori gomma e plastica, trainata dalla Lombardia (713, 16)

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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INDICE DELL’ANNO

Color Service – Sistema automatico di dosaggio per pigmenti e additivi – Automatic dosing system for pigments and additives materials (711, 60)

RPM – Consumi dimezzati con la pressa Ecotronic Short Smart Wire – Halved consumption with the Ecotronic Short Smart Wire press (711, 104)

Comi – Due nuove macchine per celebrare i 50 anni – Two flagship machines to celebrate the 50th anniversary (711, 62)

Sasmac International-Saspol – Una gamma completa di presse di grandi dimensioni – A complete range of large presses (711, 106)

Compounds – Mescole di qualità per l’esordio al Plast – The first time at Plast with quality compounds (711, 64) C.S.I. Centro Servizi Industriali – Finitura, un processo da ottimizzare – Finishing, a process to be optimized (711, 66) Panoramica trimestrale dei prezzi (713, 26) Mercato wire and cable: aumento del 5,4% annuo fino al 2028 (714, 60) Cresce il mercato dei polimeri di lattice sintetico (714, 62) Pneumatici di ricambio ancora col vento a sfavore (714, 62) 3 FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA Italia seconda in Europa nei settori gomma e plastica, trainata dalla Lombardia (713, 16) 4 FIERE, CONVEGNI, CORSI, SEMINARI Maplan – All from one: i vantaggi di scegliere un fornitore unico (705, 68) Plast 2023 – Nuovi progetti, ripartenze e novità (706, 26) Al via la terza edizione dei webinar Sigma (706, 63) L’arte ImPressa: il welfare secondo IMG (708, 22) Rubber, l’area di Plast 2023 dedicata al mondo della gomma – An entire orbit dedicated to rubber at Plast 2023 (711, 43) Le aziende protagoniste – Leading companies (711, 47) Alfa Stampi – Nuove sfide richiedono nuove proposte – New challenges call for new proposals (711, 48) Antec Finiture – Processo PECVD per ridurre l’appiccicosità del silicone – PECVD process to reduce the stickiness of silicone (711, 50) Arburg – Stampaggio a iniezione di silicone liquido con pressa elettrica – Liquid silicone LLSR) injection moulding with an electric press (711, 52) Brenntag – Granulati e polverino di gomma da grandi PFU con RubberJet Valley – Rubber powder and granules made by large ELT with RubberJet Valley (711, 54) C2 – Macchine per la lavorazione della gomma – Rubber processing machinery (711, 56) Colmec – Nuova tecnologia in sala mescole – New technology for rubber mixing room (711, 58)

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

DGTS – Prove di durezza e densità con un unico strumento – Hardness and density test with only one instrument (711, 68) Eico Novachem – Materie prime e additivi alternativi e sostenibili – Alternative and sustainable raw materials and additives (711, 70) F.lli Maris – Devulcanizzazione a due fasi Evorec Rubber Plus – Two-steps devulcanization process Evorec Rubber Plus (711, 72) For Lab Italia – Sbavatura economica con Deflash-Evolution – Economical instrumentation to clean rubber articles (711, 74) Franciacorta Stampi – Ottimizzazione dei processi di stampaggio – Optimization of the molding process (711, 76)

Urai – Pigmenti naturali e apparecchiature da laboratorio – Natural pigments and laboratory equipments (711, 108) UTPVision – Rivoluzionando il futuro della visione industriale – Revolutionizing the future of industrial vision (711, 110) Zumbach Electronic – Nuovo sistema di controllo superficiale in linea – New inline surface inspection system (711, 112) Engel al Plast con lo stampaggio a iniezione intelligente e green (711, 138) Plast/Rubber 2023: edizione abbastanza positiva, ma “mai più in settembre” (712, 16) Tutto esaurito alla Open House Desma (714, 52) REP + RPM: l’unione fa la forza (714, 56) Nuova tappa del progetto “L’Arte ImPressa” di IMG (714, 59) 5

G3 – Mescolatori nuovi e ricostruiti – New and fully rebuilt mixers (711, 78)

MACCHINE E STRUMENTAZIONI, PROCESSI E TECNOLOGIE

Gibitre Instruments – Una nuova pressa e nuovi strumenti – A new press and new instruments (711, 80)

Focus – Inchiesta macchine – Macchinari sempre più innovativi e sostenibili (705, 35)

IMCD Italia – Nuovo additivo ritardante di fiamma – New effective flame-retardant additive (711, 82) IMG – In prima linea contro il cambiamento climatico – A commitment in tackling climate change (711, 84) Lawer – Sistemi di pesatura automatica orizzontale – Horizontal automatic weighing system (711, 86) Lehvoss Italia – Nuovi fornitori di materie prime – New raw material suppliers (711, 88) Maag – Sistema di iniezione centrale completo di AMN – AMN Central Injection System (CIS) (711, 90) Maplan – Macchine per lo stampaggio a iniezione efficienti e sostenibili – Efficient and sustainable injection moulding machines (711, 92) O.C.S. – Stampi e trattamenti di qualità – Quality moulds and treatments (711, 96) Previero – Nuova linea di granulazione per gomma EPDM – A new granulation line for EPDM rubber (711, 98) REP Italiana – Cella automatizzata in primo piano – REP’s automated cell in focus (711, 100) Reschem Italia – Partnerdhip con Esseco-Zolfindustria per la distribuzione dello zolfo – Partnershio with EssecoZolfindustria for the distribution of sulfur (711, 102)

CDG (Marco Dalla Guarda, pag. 36), Desma (Sergio Lunari, pag. 36), Engel Italia (Matteo Terragni, pag. 37), Gamma Stampi (Antonio Archetti, pag. 38), IMG (Fabrizio Piovanelli, pag. 38), REP Italiana (Benjamin Paganelli, pag. 40), RPM (Marco Inverardi, pag. 42), ST.A.TE Technologies (Andrea Bugini, pag. 42), Suprema (Maurizio Coscia, pag. 44), UTPVision (Mario Regazzoni, pag. 44) Nuova espansione alla Colmec. Largo al futuro (705, 64) Maplan – All from one: i vantaggi di scegliere un fornitore unico (705, 68) Comerio Ercole-Saspol. Un accordo winwin (705, 72) Macchine di qualità sull’asse Italia-India (705, 74) Lo stampaggio virtuale Sigmasoft arriva alla versione 6.0 (705, 78)


2023 Colmec – Linea di estrusione e vulcanizzazione in continuo (713, 40)

Una seconda vita per gli zerbini in gomma (705, 79)

Engineering Systems – Estrusori in gomma (713, 41)

Focus – Macchinari sempre più performanti e sostenibili (706, 33) Camimpianti (Ienner Tassinari, pag. 34), Colmec (Marco Colombo, pag. 34), Color Service (Guido Fona, pag. 36), Comerio Ercole (Riccardo Comerio, pag. 36), G3 (Pierpaolo Gagliardi, pag. 38), HF Mixing Group-Pomini Rubber & Plastics (Andrea Delmoro, pag. 40), JP-Tech (Gianluca Parini, pag. 40), Lawer (Luca Mariuzzo, pag. 42), Rodolfo Comerio (Nicola Fedele, pag. 42), Rubber Trade Machinery (Andrea Bracaletti, pag. 43) Validazione del canale freddo mediante simulazione (706, 52) Pressa a iniezione ibrida Arburg (706, 56) Rivestimenti Argos ST (706, 62) Desma – Processi altamente automatizzati (707, 52)

Rubber Trade Machinery – Lastre in gomma a misura senza intervento manuale (713, 42) Sermac – Forni per linee di estrusione (713, 43) Suprema Rubber Machinery – Programma completo di pompe a ingranaggi (713, 44) 50 anni di Tovo Gomma (710, 16) Arburg, piano d’azione: energia (710, 44) Auto elettrica e a guida autonoma: il parere degli automobilisti – Electric and autonomous cars: what do drivers think? (711, 32)

Comi: 50 anni di eccellenza nella formatura (713, 67) Le PMI spingono su digitalizzazione e green (714, 28) Focus – Innovazione, qualità, servizio (714, 31) Alfa Stampi – Attenzione al servizio (714, 32) Bettoni Meccanica – Nuovo centro di lavoro per stampi di grandi dimensioni (714, 32)

Antec Finiture – Curing avanzato della superficie del silicone (708, 30)

Rivi Magnetics – Sistemi di ancoraggio magnetico e riscaldanti per stampaggio ad alta temperatura – Magnetic clamping and heating systems for high-temperature moulding (711, 114)

Coating Technology – Revol-Sil: la rivoluzione nei coating per il silicone (708, 31)

Engel al Plast con lo stampaggio a iniezione intelligente e green (711, 138)

Colmec – Dal CTM al CVM: una innovazione che apre nuovi orizzonti (708, 32)

Colmec – Cinquant’anni di successi (712, 30)

Comet – Mescole siliconiche per le richieste più esigenti (708, 33)

Apparecchiature di collaudo della gomma: vendite in crescita (712, 34)

Tutto esaurito alla Open House Desma (714, 52)

DGTS – Stufe per l’invecchiamento di gomma e materiali plastici (708, 34)

Focus – Strumenti da laboratorio – L’importanza della misura (712, 39)

REP + RPM: l’unione fa la forza (714, 56) AUTO Rubber

Engel – Pressa senza colonne per stampaggio bicomponente (708, 35)

Affri – Durometri per materie plastiche e compositi (712, 40)

A ruota libera, forse … (pag. 6)

For Lab Italia – Forno di post-curing con lavaggio camera programmabile (708, 36)

DGTS – Misuratori di forza digitali e stativi motorizzati Chatillon (712, 41)

Franciacorta Stampi – Supporto per smartphone in silicone (708, 37)

FKV – Reometro capillare per gomma (712, 42)

Gibitre Instruments – Cabina per prove di resistenza alla fiamma (708, 38)

For Lab Italia – Nuovi strumenti Bareiss (712, 43)

JP-Tech – Macchinari per la produzione di mescole siliconiche (708, 39)

Gibitre Instruments – Durometri automatici con teste di misura intercambiabili (712, 44)

Focus – Silicone – Innovazione, risparmio, sostenibilità (708, 29)

Kraiburg – Mescole di silicone senza PCB (708, 40) LTE – Mescole a base VMQ iniezione e compressione (708, 41) Maplan – State Technologies – Presse ergonomiche ed efficienti (708, 42) OCS – Stampi affidabili e innovativi (708, 43) OR.P. Stampi – Nuovi termoregolati EVO per LSR (708, 44) Rivi Magnetics – Sistemi magnetici per l’ottimizzazione dello stampaggio (708, 45) Wacker – Gomme siliconiche da materie prime rinnovabili (708, 46) Steinl Group festeggia i 60 anni con macchine innovative (708, 51) 50 anni di REP Italiana (709, 16)

MP Strumenti – Misura della conducibilità e conduttività termica degli elastomeri (712, 46) Netsch – Analisi dinamico-meccanica e prove di fatica (712, 47) Sermac – Forni con doppio cestello rotante (712, 48) Urai – Macchine elettromeccaniche per le prove di trazione (712, 49) Verder Scientific – Preparazione del campione e controllo granulometrico (712, 50) Zumbach Electronic – Soluzioni “da banco” per il controllo qualitativo dei campioni (712, 52)

Coating Technology – Specialista di pulizia tecnica e trattamenti anti-frizione (709, 42)

Doss Visual Solution e AlSent – Algoritmi intelligenti per una migliore ispezione visiva (712, 54)

Motori a induzione ABB per l’estrusione di plastica e gomma (709, 68)

Focus – Tecnologie innovative per l’estrusione (713, 39)

Franciacorta Stampi – Cinturino in FKM (714, 34) O.C.S. Stampi – Come trattare lo stampo (714, 35) OR.P. Stampi – Intelligenza artificiale o umana? (714, 36)

Continental – Il “cavallino” tedesco è sempre più green (pag. 12) Volvo – La “scossa” svedese alle ruote di domani (pag.18) Bridgestone – Un “ponte” verso il futuro (pag. 22) Lamborghini – Tori elettrizzati (pag. 28) Pirelli – L’atelier digitale degli pneumatici (pag. 32) Federpneus – La Federazione che trasforma uno scarto in una risorsa (pag. 36) Michelin – “Il colosso verde” (pag. 38) La filiera italiana dell’automotive “rubber” (pag. 43) Affri – La “dura” vita dei materiali (pag. 44) C.S.I. Centro Servizi Industriali – Liberi da PFAS-Trattamenti e lubrificanti (pag.46) Doss Visual Solution – Trasformazione epocale dell’Automotive: sfide e opportunità di un settore chiave (pag. 48) Elastomers Union – Soluzioni “elastiche” (pag. 50) Engel Italia - Precisione e qualità nello stampaggio della gomma (pag. 52) For Lab Italia – L’importanza della pulizia tecnica nell’industria automotive (pag. 54) Gamma Stampi – Fustellatrice FDS TI-S a due sezioni indipendenti (pag. 58)

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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INDICE DELL’ANNO

Un dispositivo salva motociclisti in gomma riciclata (707, 59)

Eigenmann & Veronelli distribuisce il Vestenamer di Evonik in Italia (708, 69)

Utilizzo dell’olio di palma in mescole a base di gomma naturale (708, 16)

Synthos lancia il Rubber Circularity Award (708, 70); (709, 66)

C.S.I. Centro Servizi Industriali – Lubrificanti speciali a base PTFE e resine poliuretaniche (708, 48)

Bridgestone punta a pneumatici sostenibili al 100% entro il 2050 (708, 71)

Mescole sostenibili con materie prime recuperate da rifiuti (709, 22) Focus – Produttori di mescole: “vaccinati” contro ogni imprevisto (709, 31)

Gibitre Instruments – Una scommessa da vincere (pag. 60) Lawer – Il “peso” del progresso (pag. 62) OR.P. Stampi – Stampi a prova d’errore (pag. 64) PMG Group – Mescole hi-tech (pag. 66) Pomini Rubber & Plastics-Part of HF Mixing Group – Innovazione e sostenibilità (pag.68)

A rischio la filiera della gomma riciclata da PFU (709, 63)

REP International – Iniezione di qualità (pag. 70)

Focus – Guarnizioni – Digitalizzazione e sostenibilità: avanti tutta (710, 33)

RPM – Pressione “digitale” (pag. 72)

Action Technology (Jacques Minvielle, pag. 34), Al-Gom (Giusy Fossati, pag. 34), Amsagomma (Francesca Zorat, pag. 36), Argo (Francesca Scifo, pag. 36), Elastotech (Michele Valli, pag. 38), Isopren (Marcella Bergamini, pag. 40), Lavel Gomma (Giacomo Cattaneo, pag. 41), Novotema (Antonella Dall’Osto, pag. 43)

Tecnistamp – La tecnologia nasce sul lago (pag. 74) Tovo Gomma – Le opportunità della transizione (pag. 76) Versalis – Chimica “verde” (pag. 78) 6 TECNOLOGIE E SOLUZIONI PER L’IMPRESA DIGITALE La transizione digitale può colmare le lacune sulla sicurezza (705, 30) Interconnessione 4.0: l’esempio di Z-IoT con pressa IMG (705, 58) Sasmac apre le porte della fabbrica per mostrare il collaudo impianti (712, 58) 7 MATERIE PRIME, POLIMERI, COMPOUND, APPLICAZIONI La cellulosa come carica green per una tecnologia sostenibile della gomma (707, 16) Focus – È tempo di cambiare passo (707, 29) Azienda Chimica Milanese (Giovanni Arnò, pag. 30), Eico Novachem (Daniele Girelli, pag. 30), Eigenmann & Veronelli (Cinzia Gottero, pag. 31), Epichem (Federico Mancinelli, pag. 31), IMCD Italia (Stefano Corna, pag. 32), Lagorio & Dufour (Ambrogio Dufour, pag. 32), Novachem (Ivano Liguori, pag. 34), RDC (Giorgio Marzari, pag. 36), Reschem (Cristian Pedone, pag. 34), Resinex (Alberto Pancani, pag. 38), S.Int.A (Federico Doveri, pag. 38), Torchiani (Ermes Veneri, pag. 39), Vibiplast (Davide Latina, pag. 40), Zeon (Riccardo Musci, pag. 41)

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Compounds (Daniela Marchese, pag, 32), Der-Gom (Giorgio Bolis, pag. 32), Elastomers Union (Jacopo Silva, pag. 33), Eurorubber Industries (Nicola Pizzoli, pag. 34), Evercompound (Rachele Bandini, pag. 35), Parker Hannifin Italy (Umberto Montuoro, pag. 36), PMG (Davide Poletto, pag. 38), Tovo Gomma (Eraclio Tovo, pag. 38), T.S.F. (Raffaele Ferro, pag. 40)

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

Yokohama Rubber – Un nuovo materiale elastomerico per pneumatici più sicuri e durevoli (711, 136) Carbon black da PFU negli pneumatici di gomma piena Continental (713, 36) Termogomma - Mescole di qualità per un mercato in crescita (713, 46) 8 NEWS DA AZIENDE E ENTI Cambio al vertice di Etrma (705, 78)

Bridgestone aumenta la produzione degli pneumatici giganti da miniera (709, 67) Motori a induzione ABB per l’estrusione di plastica e gomma (709, 68) Carbon black a zero emissioni negli pneumatici Goodyear per auto (709, 69) LWB Machinery amplia il team manageriale (709, 70) Nokian Tyres aderisce a un programma di ricerca sul carbon black riciclato da PFU (710, 68) Uno pneumatico sostenibile dalla Nexen Tire (710, 70) Desma rileva le attività commerciali di Berger Bürstmascinenbau (710, 71) Massimo Margaglione è il nuovo presidente di Amaplast (711, 131) Yokohama Rubber – Un nuovo materiale elastomerico per pneumatici più sicuri e durevoli (711, 136) Gomma naturale: Pirelli acquisisce la brasiliana Hevea-Tec (711, 140) Monitoraggio PFAS: la posizione di Cefic (711, 140) La posizione di Assogomma sulla proposta di restrizione (713, 32) Nuovo CEO alla guida del Gruppo REP (713, 68) Cambio ai vertici di Klöckner Desma Elastomertechnik (713, 68) Nomine in Solvay Specialty Polymers (713, 70) Versalis completa l’acquisizione di Novamont (714, 61) Engel tra l’1% delle aziende più sostenibili al mondo (714, 63) 9

Le istanze su Industria 4.0 di Acimac, Amaplast e Ucima alla Camera (706, 58)

NORMATIVE, SICUREZZA, AMBIENTE

CIE agente unico di Synthos per il mercato italiano (706, 60)

Scarichi gassosi nell’industria chimica: pubblicate le migliori tecniche disponibili (705, 46)

Campo da basket in gomma riciclata per le Final Eight di Coppa Italia (706, 61) Stampi con mescole certificate: l’offerta di Elastotech (706, 62) Lutto in Rivi Magnetics (706, 62) IMG si espande in Inghilterra e Irlanda (706, 63) Autorubber – Il nuovo fascicolo dedicato alla gomma per l’automotive (707, 22) Nuovo pneumatico CrossContact Extreme E Continental (707, 59) KCM entra nel gruppo Colmec (707, 60) Versalis investe 80 milioni di euro per la produzione di elastomeri a Ravenna (708, 68)

PMI e microimprese nel mirino del cyber crime (705, 56) Gomma riciclata da PFU: mercato in costante crescita (705, 77) Una seconda vita per gli zerbini in gomma (705, 79) Efficienza energetica in ambito industriale: tecnologie e metodi (706, 16) Rubway – La casa delle idee per la gomma riciclata (706, 22) Scarpe per bovini dal riciclo della plastica e degli pneumatici fuori uso (706, 24) Materiali alternativi per gli pneumatici Continental (706, 28)


2023 Scarichi gassosi nell’industria chimica: BAT per polimeri e gomme sintetiche (706, 44)

Sicurezza generale dei prodotti (712, 60)

Joint venture: uno strumento ancora attuale per l’accesso ai mercato internazionali (706, 50)

La posizione di Assogomma sulla proposta di restrizione (713, 32)

Vipal Rubber sponsor dei Recircle Awards 2023 (706, 60) Campo da basket in gomma riciclata per le Final Eight di Coppa Italia (706, 61) La cellulosa come carica green per una tecnologia sostenibile della gomma (707, 16) Materie prime – Un tranquillo triennio di paura (707, 24) Verso un nuovo regolamento europeo su imballaggi e rifiuti di imballaggio (707, 42) Idee, diritti di privativa e Patent Box (707, 50) Un dispositivo salva motociclisti in gomma riciclata (707, 59) Nuovo pneumatico CrossContact Extreme E Continental (707, 59) Utilizzo dell’olio di palma in mescole a base di gomma naturale (708, 16) La guida autonoma delle auto è sostenibile? (708, 28)

La normativa antinquinamento Euro 7 colpirà anche le auto elettriche (712, 69)

Vietato l’uso di Infill da polverino di gomma e altre microplastiche (713, 34) Il nuovo regolamento macchine (713, 50) DORA: il nuovo paradigma per Cybersecurity e ICT (713, 63) Regolamento CLP: aggiornato l’allegato VI (714, 38) Danno ambientale: chi ha l’obbligo di bonifica? (714, 46) JP Tech: l’importanza della sicurezza (714, 48) ETRMA approva il voto del Parlamento Europeo sui limiti di abrasione degli pneumatici (714, 60) Engel tra l’1% delle aziende più sostenibili al mondo (714, 63) GreenRUBBER – Sostenibilità: la ricerca continua – Sustainability: the research goes on Sostenibilità: la rotta è tracciata – Sustainability; the path is set (pag. 2)

Verso un nuovo regolamento europeo su imballaggi e rifiuti di imballaggio (708, 54)

Tutte le strade portano alla sostenibilità – All roads lead to sustainability (pag. 10)

L’apprendistato obbliga all’assunzione? (708, 64)

La sostenibilità insostenibile edlla gomma naturale – The unsustainable sustainability of natural rubber (pag. 18)

Mescole sostenibili con materie prime recuperate da rifiuti (709, 22) Vibram: la sostenibilità è un pilastro strategico (709, 26) Nuove modifiche al regolamento CLP (709, 46) Procacciatore d’affari e agente: differenze e conseguenze giuridiche (709, 60) Carbon black a zero emissioni negli pneumatici Goodyear per auto (709, 69) L’Agenzia Chimica Europea valuta possibili restrizioni sugli PFAS (710, 22) Confindustria: uno scenario alternativo per coniugare decarbonizzazione e sviluppo (710, 26) Arburg, piano d’azione: energia (710, 44) Aggiornamento UE sui metodi di prova REACH (710, 50) Sicurezza sui luoghi di lavoro: prevenzione e formazione (710, 64) Nokian Tyres aderisce a un programma di ricerca sul carbon black riciclato da PFU (710, 68) Uno pneumatico sostenibile dalla Nexen Tire (710, 70) Sicurezza generale dei prodotti (711, 118) La gestione aziendale e la delega di funzioni (711, 128) Recupero della gomma: 6 milioni di euro a Oldrati per la ricerca (711, 135) Monitoraggio PFAS: la posizione di Cefic (711, 140)

Olio di processo rigenerato e problematiche dell’economia circolare – Regenerated process oil and circular economy issues (pag. 26) Devulcanizzazione da pneumatici fuori uso: una grande sfida – End of life tire rubber devulcamization (pag 34) Nuove strade per gli pneumatici – New roads for tyres (pag. 44) Contrastare l’inquinamento da microplastiche da pneumatico – A new way to fight pollution from tyre microplastics (pag. 50) Un nuovo additivo per incrementare l’utilizzo di polverino di gomma – A new additive to increase the utilisation of recycled rubber powder (pag. 58) Criteri ESG: la sostenibilità si può misurare – ESG criteria: sustainability can be measured (pag. 66)

Impatto ambientale della produzione e responsabilità sociale delle imprese – Environmental impact of production and corporate social responsibility (pag. 74) Aziende sostenibili – Quando il business diventa green – Sustainable companies – When business goes green (pag. 81) Affri – Durometro motorizzato alimentato da energia solare – Motorized hardness tester powered by solar energy (pag. 82) Brenntag – Rersponsabilità e trasparenza lungo la catena di distribuzione – Responsibility and transparency along the supply chain (pag. 84) Coating Technology - Stesso gioco, nuove regole - Same game, new rules (pag. 86) Colmec – Devulcanizzazione della gomma – Rubber devulcanization (pag. 88) Comerio Ercole – Ottimizzazione dei consumi con Hercules40 – Energy consumption optimizaztion with Hercules40 (pag. 90) Compounds – Mescola per rulli sostenibile – Sustainable “green” roller compound (pag. 92) Desma – Soluzioni per un futuro sostenibile – Sustainable future design (pag. 94) Evercompounds – Innovazione e sostenibilità – Sustainability and innovation (pag. 96) G3 Mixing Technologies – Macchine ricostruite per una vera economia circolare – Rebuilt machines for a true circular economy (pag. 98) Gibitre Instruments – Minimizzare l’impatto ambientale del laboratorio – Minimizing the environmental impact of the laboratory (pag. 100) JP Tech – Perché scegliere la via della sostenibilità? – Why choose the way of sustainability? (pag. 104) Kraiburg - Composti in applicazioni con idrogeno – Compounds in hydrogen applications for a sustainable future (pag. 106) Lehvoss – UPM BioMotion: cariche funzionali rinnovabili (RFF) – UPM BioMotion Renewable Functional Fillers (RFF) (pag. 108) Oldrati Group – Meno emissioni di CO2 con la gomma Ogreen – Ogreen:the sustainable rubber with reduced CO2 emissions (pag. 110) REP Italiana – Produttività ottimizzata con le macchine con piastre riscaldanti – Optimized productivity with large-sized heating plates machines (pag. 112) Robi Ambiente – Rigenerazione di oli usati – Regeneration of used oils (pag. 114) RPM – Stampaggio a iniezione dell’era del green – Injection molding in the green era (pag. 116) Tecnistamp – Studiare il passato per definire il futuro – The study of the past to define the future (pag. 118) Tovo Gomma – Strategie per la sostenibilità – Strategies for sustainability (pag. 120) L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

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INDICE DELL’ANNO

Versalis – La sostenibilità Versalis per la gomma sintetica – Versalis sustainability for synthetic rubber (pag. 122) Vibiplast – Innovazione al servizio della sostenibilità – Innovability, innovation at the service of sustainability (pag. 124) Z-Lab – Software innovativi per sostenibilità e Industria 4.0 – Innovative software for sustainability and Industry 4.0 (pag. 126) 10 AUTORI - Archetti Antonio (705, 38) - Arnò Giovanni (707, 30) - Aschhoff Katharina (706, 52) - Bandini Rachele (709, 35) - Bergamini Marcella (710, 40) - Bolis Giorgio (709, 32) - Bracaletti Andrea (706, 43) - Brembati Gianpaolo (706, 56); (707, 16); (708, 51); (709, 22, 42); (710, 44); (712, 34); (714, 22); (GreenRUBBER, 26, 34) - Bugini Andrea (705, 42) - Cantalupo Giuseppe (705, 24, 28, 64); (708, 26); (711, 28, 32); (712, 30); (713, 36); (714, 52)

- Guardamagna Francesca (707, 50) - Guindani Vladimiro (708, 48) - Inverardi Marco (705, 42) - Latina Davide (707, 40) - Liguori Ivano (707, 34) - Lunari Sergio (705, 36) - Mancinelli Federico (707, 31) - Marchese Daniela (709, 32) - Mariuzzo Luca (706, 42) - Marzari Giorgio (707, 36) - Minvielle Jacques (710, 34) - Montuoro Umberto (709, 36) - Musci Riccardo (707, 41) - Oldani Gabriella (706, 16); (707, 24) - Oldani Riccardo (GreenRUBBER, 10) - Paganelli Benjamin (705, 40) - Pancani Alberto (707, 38) - Parini Gianluca (706, 40) - Pedone, Cristian (707, 36) - Piovanelli Fabrizio (705, 38) - Pizzoli Nicola (709, 34) - Poletto Davide (709, 38) - Regazzoni Mario (705, 44) - Scifo Francesca (710, 36)

- Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica) (706, 58) - Action Technology (710, 34) - Affri (712, 40); (GreenRUBBER, 82); (AUTO Rubber, 44) - Al-Gom (710, 34) - Alfa Stampi (711, 48); (712, 24); (714, 32) - Alpha Technologies (712, 36) - AlSent (Artificial Intelligence Sentinels) (712, 54) - Amaplast (Associazione Nazionale Costruttori di Macchine e Stampi per Materie Plastiche e Gomma) (706, 58); (707, 55); (711, 20, 131) - Amsagomma (710, 36) - Anas (Gruppo FS Italiane) (707, 59) - Anfia (705, 24); (708, 68); (711, 28) - Antec Finiture (708, 30); (711, 50); (712, 29) - Arburg (706, 56); (710, 44); (711, 52); (712, 21) - Argo (710, 36) - Argos ST (706, 62) - Asahi Kasei (711, 32) - Associazione Internazionale dell’Energia (708, 26) - Assogomma (711, 20); (713, 32)

- Cardone Enzo (705, 56); (707, 50); (708, 64); (709, 60); (710, 64); (711, 128); (712, 69); (713, 63); (714, 46); (GreenRubber, 74)

- Silva Jacopo (709, 33)

- Cattaneo Giacomo (710, 41)

- Tanzer Matthias (706, 52)

- Bettoni Meccanica (714, 33)

- Cirelli Daniele (707, 30)

- Tassinari Ienner (706, 34)

- Bharaj Machineries (705, 74)

- Colombo Marco (706, 34)

- Termogomma (713, 46)

- Brenntag (711, 54); (GreenRUBBER, 84)

- Comerio Riccardo (706, 36)

- Terragni Matteo (705, 37)

- Corna Stefano (707, 32)

- Bridgestone (708, 71); (709,67); (AUTO Rubber, 22)

- Coscia Maurizio (705, 44)

- Toma Maurizio (707, 22); (GreenRUBBER, 44)

- Dall’Osto Antonella (710, 42)

- Torchiani (707, 39)

- Dalla Guarda Marco (705, 36)

- Tovo Eraclio (709, 38)

- Delmoro Andrea (706, 40)

- Valli Michele (710, 38)

- Doveri Federico (707, 38)

- Veneri Ermes (707, 39)

- Dufour Ambrogio (707, 32)

- Zorat Francesca (710, 36)

- Facchino Alessandro (705, 56); (706, 50); (708, 64); (709, 60); (710, 64);(711, 128); (712, 69); (713, 63); (714, 46); (GreenRUBBER, 74) - Fedele Nicola (706, 42) - Ferro Raffaele (709, 40) - Fona Guido (706, 36) - Fossati Giusy (710, 34) - Gagliardi Pierpaolo (706, 38) - Garbillo Daniela (705, 16, 30, 68, 72); (706, 22); (708, 22); (709, 16, 26); (710, 26); (711, 20, 43); (712, 54); (714, 28, 56); (GreenRUBBER, 66) - Garlanda Beatrice (705, 46); (706, 44); (707, 42); (708, 54); (709, 46); (710, 50); (711, 118); (712, 60); (713, 50); (714, 38) - Girelli Daniele (707, 30)

76

- Gottero Cinzia (707, 31)

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

- Spelta Angelo Lucio (708, 16); (710, 16, 22); (713, 26, 34); (714, 16, 26, 48); (GreenRUBBER, 18, 50, 58)

12 AZIENDE E ENTI - ABB (709, 68)

- Assolombarda (713, 16) - Azienda Chimica Milanese (707, 30) - Berger Bürstmascinenbau (710, 70)

- C2 (711, 56); (712, 21) - C.S.I. Centro Servizi Industriali (708, 48); (711, 66); (AUTO Rubber, 46) - Camimpianti (706, 34) - CDG (705, 36); (712, 22) - Cefic (Conseil Européen des Fédérations de l’Industrie Chimique) (711, 140) - Centro Studi Amaplast-MECS (Manufacturing EConomic Studies) (705, 16) - Centro Studi MECS (707, 55) - Centro Studi Promotor (CSP) (705, 24); (711, 28) - CIE (706, 60) - Clusit – Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica (705, 30) - Coating Technology (708, 31); (709, 42); (GreenRUBBER, 86) - Colmec (705, 64); (706, 34); (707, 60); (708, 32); (711, 58); (712, 20, 30); (713, 40); (GreenRUBBER, 88) - Colmec USA (712, 32) - Color Service (706, 38); (711, 60); (712, 27) - Comerio Ercole (705, 72); (706, 36); (712, 20); (GreenRUBBER, 90)


2023 - Comet (708, 33) - Comi (711, 62); (712, 21); (713, 67) - Comitato di Valutazione dei Rischi (RAC: Risk Assessment Committee) (713, 34) - Commissione Europea (713, 34) - Compounds (709, 32); (711, 64); (712, 27); (GreenRUBBER, 92)

- Fondo Nazionale Complementare (711, 136) - For Lab Italia (708, 36); (711, 74); (712, 23, 43); (AUTO Rubber, 54) - Fornaroli (712, 28) - Franciacorta Stampi (708, 37); (711, 76); (712, 24); (714, 34) - Future Market Insights (712, 34)

- Continental (706, 28); (707, 59); 713, 36); (AUTO Rubber, 12)

- G3 Mixing Technologies (706, 38); (711, 78); (712, 22); (GreenRUBBER, 98)

- CSI (712, 24)

- Gamma Stampi (705, 38); (AUTO Rubber, 58)

- Cyrkl (705, 78)

- GEC Compounds (GreenRUBBER, 58)

- Der-Gom (709, 32) - Desma (705, 36); (707, 52); (710, 70); (713, 68); (714, 52); (GreenRUBBER, 94)

- Gibitre Instruments (708, 38); (711, 80); (712, 22, 36, 44); (GreenRUBBER, 100); (AUTO Rubber, 60)

- Desma Italia (712, 20)

- Goettfert (712, 36, 42)

- DGTS (708, 34); (711, 68); (712, 26, 41)

- Goodyear (709, 69)

- Digital Energy Efficienty Report - Osservatorio Energy & Strategy Politecnico di Milano (706, 16)

- Gruppo Stellantis (705, 24)

- Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Firenze (707, 59)

- Hefner (711, 64); (GreenRUBBER, 92)

- Gummiwerk Kraiburg (708, 40); (GreenRUBBER, 106) - Hevea-Tec (711, 140)

- Direzione Studi e Ricerche di Banca Intesa (714, 22)

- HF Mixing Group-Pomini Rubber & Plastics (706, 40)

- Dolder Specialty Chemicals (712, 28)

- Himadri (711, 88)

- DORA (Digital Operational Resilience Act) (713, 63)

- Ibaraki University di Tokyo (714, 26)

- Doss Visual Solution (712, 54); ((AUTO Rubber, 48) - Echa (European Chemicals Agency) (710, 22); (711, 140); (713, 32, 34) - Ecopneus (705, 77); (706, 22, 24, 61); (707, 59); (709, 63) - EcoVadis (714, 63) - Eico Novachem (707, 30); (711, 70); (712, 29) - Eigenmann & Veronelli (707, 31); (708, 69);(712, 27) - Ektron Tek (712, 36) - Elastomers Union (709, 33); (AUTO Rubber, 50) - Elastotech (706, 62); (710, 38)

- Idea Plast (706, 24)

- Isopren (710, 40) - Istat (705, 24); (711, 28) - JP-Tech (705, 74); (706, 40); (708, 39); (712, 19); (714, 48); (GreenRUBBER, 104) - KCM Engineering (707, 60); (712, 31) - Kraiburg (712, 28) - Lagorio & Dufour (707, 32)

- Engel Italia (705, 37); (711, 138); (712, 17); (AUTO Rubber, 52)

- Lavollée (711, 108)

- Engineering Systems (713, 41)

- Lawer (706, 42); (711, 86); (712, 26); (AUTO Rubber, 62) - Lehvoss (712, 27); (GreenRUBBER, 108)

- Eurorubber Industries (709, 34); (712, 27) - Evercompounds enRUBBER, 96)

(709,

35);

(Gre-

- Evonik (708, 68) - Expert Market Research (714, 60) - F.lli Maris (711, 72); (712, 22) - Federazione gomma plastica (713, 16) - Federpneus (AUTO Rubber, 36) - FKV (712, 42)

- Lehvoss Italia (711, 88) - Lindstrom (705, 79) - LTE (708, 41) - LWB Steinl (709, 70) - Maag (711, 90); (712, 26) - Magris Talc (711, 88) - Maplan (705, 68); (706, 52) - Maplan – State Technologies – Presse ergonomiche ed efficienti (708, 42); (711, 92) - Mapra Technik (706, 63) - MarketsandMarkets (710, 69) - Matrec – Sustainable Materials & Trends (706, 22)

of

- Montech Rubber Testing Instruments (712, 36) - MP Strumenti (712, 46) - NCN Technology (711, 96) - Negri Bossi (712, 22) - Netsch (712, 47) - Nexen Tire (710, 70) - Nokian Tyres (710, 68) - Norka Instruments (712, 36)

- Novotema (710, 42)

- IRSG (International Rubber Study Group) (706, 59)

Institute

- Monolith (709, 69)

- Novachem (707, 34)

- Lavel Gomma (710, 41)

- Etrma (Associazione Europea dei Produttori di Pneumatici e articoli in Gomma) (705, 28, 78); (709, 66); (711, 132); (714, 60, 62)

- MIT (Massachussetts Technology (708, 26)

- IMG (705, 38, 58); (706, 63); (708, 22); (711, 84); (712, 18); (714, 59); (GreenRUBBER, 102)

- Engel (714, 63)

- Esseco-Zolfindustria (711, 102)

- Michelin (AUTO Rubber, 38)

- IMCD Italia (707, 32); (711, 82)

- Lamborghini (AUTO Rubber, 28)

- Epichem (707, 31)

- Menafn (714, 16)

- Novamont (714, 61) - O.C.S. Stampi (708, 43); (711, 96); (712, 24); (714, 35) - Oldrati Group (711, 135); (GreenRUBBER, 110) - OR.P. Stampi (705, 58); (708, 44); (712, 24); (714, 36); (AUTO Rubber, 64) - Osservatorio Autopromotec (708, 68) - Osservatorio sull’industria manifatturiera (714, 28) - Parker Hannifin Italy (709, 36) - PIGM’Azur (711, 108) - Pirelli (711, 140); (AUTO Rubber, 32) - PMG (709, 38); (AUTO Rubber, 66) - Pomini Rubber & Plastics-Part of HF Mixing Group (AUTO Rubber, 68) - Prescott Instruments (712, 36) - Presma (712, 20) - Presto Stantest (712, 36) - Pyrum Innovations (713, 36) - RDC (707, 36) - Reliable Research Reports (708, 67) - REP Italiana (705, 40); (709, 16); (711, 100); (712, 18); (714, 56); (GreenRUBBER; 112) - REP International (713, 68); (AUTO Rubber, 70) - Reschem (707, 36); (712, 29) - Reschem Italia (711, 102) - Research and Markets (714, 62) - Resinex (707, 38)

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2024

77


INDICE DELL’ANNO

2023

- U.Can Dynatex (712, 36)

- RISM (Research Initiative for SupraMaterials) (711, 136)

- Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio) (706, 58)

- Rivi Magnetics (706, 62); (708, 45); (711, 114)

- Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) (705, 24); (711, 28)

- Robi Ambiente (GreenRUBBER, 27, 114) - Rodolfo Comerio (706, 42); (712, 20)

- UPM (GreenRUBBER, 108)

- RPM (705, 42); (709, 16); (711, 104); (712, 18); (714, 56); (GreenRUBBER, 116); (AUTO Rubber, 72)

- UPM Biochemicals (711, 88) - Urai (711, 108); (712, 29, 49) - UTPVision (705, 44); (711, 110); (712, 26)

- Rtech Engineering (712, 21) - RubberJet Valley (711, 54) - Rubber Trade Machinery (706, 43); (713, 42) - S.Int.A (707, 38) - Sasmac (712, 58) - Sasmac International (711, 106)

- Steinl Group (708, 51) - Suprema Rubber Machinery (705, 44); (713, 44) - Synthos (706, 60); (708, 70); (709, 66) - T.S.F. (709, 40)

- VDMA (Verband Deutscher Maschinen und Anlagenbau - Associazione Tedesca delle Aziende del settore dell’Ingegneria Meccanica e Impiantistica) (710, 67) - Verder Scientific (712, 50) - Versalis (708, 68); (714, 61); (GreenRUBBER, 122); (AUTO Rubber, 78)

- Sermac (712, 48); (713, 43)

- TA Instruments (712, 36)

- Vibiplast (707, 40); (GreenRUBBER, 124)

- Shinshu University’s Graduate School of Textile Science and Technology (711, 136)

- Tecnistamp (712, 26); (GreenRUBBER, 118); (AUTO Rubber, 74)

- Vibram (709, 26)

- Termogomma (712, 28)

- Vipal Rubber (706, 60)

- Sigma Engineering (705, 78); (706, 52, 63)

- The Tire Collective (GreenRubber, 50)

- Volvo (AUTO Rubber, 18)

- Skopos (Istituto di ricerche di mercato tedesco) (711, 32)

- Tima (712, 32)

- Saspol (705, 72); (711, 106)

- Solvay Specialty Polymers (713, 70) - ST.A.TE Technologies (705, 42, 68); (712, 22)

- Torchiani (707, 39) - Tovo Gomma (709, 38); (710, 16); (712, 28); (GreenRubber, 120); (AUTO Rubber, 76)

- Wacker (708, 46) - Welmec (712, 32) - Z-Lab (705, 58) - Zeiss (712, 24) - Zeon (707, 41)


L’Industria della gomma con Amani per garantire casa, scuola, salute e supporto ai bambini, alle bambine e alle famiglie che vivono in strada a Nairobi, in Kenya, e Lusaka, in Zambia. YOUTH è il calendario di Amani 2024: tredici magnifici scatti del fotogiornalista Luca Catalano Gonzaga. Immagini di una gioventù che, nonostante tutto e tutti, si ostina ad esistere, trasudando vita e chiedendo futuro.

Per ricevere questo calendario Associazione Amani Onlus Via Tortona 86, 20144 Milano tel. +39 02 48951149 bottega@amaniforafrica.it www.amaniforafrica.it


GLI INSERZIONISTI

Gli inserzionisti di questo numero ANTEC FINITURE

5

EURORUBBER/CERTECH GROUP

60

R.P.M.

3

78

S.I.G.E.A.

43

SASMAC INT.-SASPOL GROUP

80

CDG

I COP

GAMMA STAMPI

COATING TECHNOLOGY

III COP

IMG SRL

IV COP

COLOR SERVICE

1

INTERSEALS

11

SERMAC

15

DER-GOM

63

LTE

39

SOLIDS - EASYFAIRS

41

DKT

34

O.C.S. SRL

65

UTP VISION

51

DP GOMMA SRL

13

PARKER

21

II COP

PEZZATO

9

ELASTOMERS UNION

PRESSE A COMPRESSIONE PER GOMMA • RUBBER COMPRESSION PRESSES

SASMAC INTERNATIONAL SRL • Tel. +39 0381 329648 • www.saspol.it


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