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TALENTIDELLOSVILUPPO EMISSIONI ZERO

Il settore immobiliare è fra i più inquinanti a livello globale. Decarbonizzazione e riqualificazione sostenibile sono le parole d'ordine per il futuro. Ne parliamo con Nadia Boschi, di Lendlease, realtà all'avanguardia in questo ambito

Emissioni di CO2 relative agli edifici nello Scenario di transizione 2017-2050 dell’International Energy Agency (IEA 2019)

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Iprossimi venti, trent'anni saranno caratterizzati da grandi cambiamenti in ambito immobiliare e real estate, in considerazione anche della direttiva europea sulle case green e della road map Green Building Council (Us Gbc), che fissa per il 2050 il target in Italia di completa decarbonizzazione dell’edilizia, settore che rappresenta circa il 12% del Pil dell'Ue. Un goal che impone grandi cambiamenti sul nuovo e sull'esistente, che andrà quindi adeguato ai nuovi standard di sostenibilità, anche nel nostro Paese, che, soprattutto sul già esistente, si trova

LA ROADMAP GREEN BUILDING COUNCIL FISSA PER IL 2050 IL TARGET DI COMPLETA DECARBONIZZAZIONE DELL'EDILIZIA IN TUTTI I PAESI DELL'UNIONE EUROPEA a dover fronteggiare una sfida ancora più complicata, considerata la presenza nello Stivale di una miriade di centri storici con immobili molto antichi. D'altronde però non si può fare altrimenti, visto che gli edifici assorbono circa il 40% del consumo di energia, responsabili di circa il 36% delle emissioni di gas a effetto serra: numeri che ovviamente non possiamo più permetterci. Cosa dobbiamo attenderci dunque dal settore edilizia e real estate nel prossimo futuro e quali i trend più promettenti nel percorso di allineamento agli obiettivi di sostenibilità? Ne abbiamo parlato con l'archi- tetto Nadia Boschi, Head of Sustainability Italy and Continental Europe di Lendlease, gruppo internazionale di real estate, infrastrutture e rigenerazione di aree urbane, attivo in due progetti, entrambi a Milano, di rigenerazione urbana sostenibile fra i più all'avanguardia del mondo: Milano Innovation District (Mind) in corso di realizzazione sull'ex area Expo 2015, e il distretto Spark Business District a Milano Santa Giulia

Cos'è e cosa prevede la roadmap to zero di Green Building Council?

Propone per il 2050 il target di completa decarbonizzazione dell’edilizia nell'Unione, settore che rappresenta il 12% del Pil dell'Ue. Gli edifici assorbono il 40% del consumo di energia, responsabili di circa il 36% delle emissioni di gas a effetto serra: a livello globale quindi l’industria del real estate può dare un contributo importante nella lotta al cambiamento climatico. Insieme a Gbc e gli operatori del settore e le istituzioni abbiamo lavorato alla definizione di politiche e azioni volte al raggiungimento di un ambiente costruito pienamente sostenibile. Per esempio puntando a costruire nuovi edifici, ristrutturare quelli esistenti progressivamente con materiali e processi a zero impatto ambientale e climatico nell’arco dell’intero ciclo di vita e caratterizzati dall’uso di fonti energetiche rinnovabili. Una strada che Lendlease ha tracciato per prima nel 2019 con obiettivi al 2040, sapendo che la transizione non può essere affrontata dai singoli. A questo scopo collaboriamo con Gbc da moltissimi anni e per alcuni anni ho anche avuto l’onore di servire l’associazione internazionale come vicepresidente. Attualmente il mio ruolo è supportare la trasformazione del mercato, parlando con le aziende e i soggetti operanti nella filiera italiana e come ambassador al Building Life Campaign, lavorando a stretto contatto con l’industria mostrando delle strade alternative e percorribili come il progetto di Mind.

GLI EDIFICI ASSORBONO CIRCA IL 40% DEL CONSUMO DI ENERGIA E SONO RESPONSABILI DI CIRCA IL 36% DELLE EMISSIONI DI GAS AD EFFETTO SERRA permette di sapere l’origine dell’energia che utilizziamo nei nostri siti. Inoltre, si stanno implementando nuove metodologie di costruzione, quali il Design for Manufacturing, Assembly and Disassembly (Dfmad) che permettono di migliorare il controllo sulle lavorazioni, accelerare i tempi e ridurre gli scarti nella fase di costruzione, con una maggiore efficienza nella logistica e sicurezza nei cantieri. Riqualificare in ottica sostenibile è quanto mai importante...

2025 per le emissioni di Scope 1, prodotte cioè direttamente dai combustibili utilizzati, e le emissioni di Scope 2 dall’energia elettrica consumata e, la seconda con l’obiettivo Absolute Zero Carbon entro il 2040 con l’eliminazione di tutte le emissioni, compreso lo Scope 3, ovvero quelle generate indirettamente, senza l’utilizzo di compensazioni. Nel corso degli ultimi 12 mesi abbiamo ridotto le nostre emissioni di carbonio Scope 1 e 2 di oltre la metà. In Italia abbiamo accelerato il passaggio a combustibili non fossili a basse emissioni di carbonio nei nostri cantieri, abbiamo previsto reti di riscaldamento e raffreddamento decarbonizzate nei nuovi sviluppi di Mind e Milano Santa Giulia, eliminando il gas e acquistando 100% elettricità rinnovabile. Un impegno che ci viene riconosciuto a livello internazionale: il 100% dei nostri asset ha ottenuto una certificazione Leed almeno a livello Gold e il 100% dei fondi gestiti dalla nostra Sgr è certificato Gresb, l’indice Esg globale dedicato al settore real estate.

A livello di scenario cosa attendersi? Quali i trend più promettenti nel percorso di allineamento agli obiettivi di sostenibilità?

La riqualificazione di aree urbane in un contesto come quello italiano è fondamentale e rappresentano un’opportunità per ripensare il modo di costruire e vivere il contesto urbano. Mind, primo quartiere italiano decarbonizzato, rappresenta una pietra miliare. Quali scelte e soluzioni ci sono alla base?

Per Mind abbiamo escluso fin dalla progettazione utilizzo di carboni fossili. Ciò che lo diffe-

A che punto è Lendlease in questo percorso?

La nostra roadmap si articola in due fasi, la prima con il target Net Zero Carbon entro il

I trend più promettenti al momento sono utilizzo di nuovi materiali biobased, come il legno ingegnerizzato e quelli dotati di Epd (Environmental Product Declaration). Sono materiali realizzati con un processo produttivo meno energivoro e che quindi ci permettono di migliorare il consuntivo finale. Altro aspetto è l’utilizzo di fonti alternative di energia rinnovabile, pratica sempre più frequente che ci renzia dagli altri distretti dell’innovazione nel mondo è proprio quello di essere un quartiere alimentato solo da energia al 100% rinnovabile. Diversamente da altri distretti, Mind basa il proprio sviluppo sulla minimizzazione dell’impatto ecologico e sulla sostenibilità degli edifici. Lavoriamo per stabilire degli standard nella roadmap verso la decarbonizzazione; per esempio, progettiamo edifici solo in base ai massimi criteri internazionali di terza parte quali Leed e Well; puntiamo alla riduzione del 50% dell’impronta di carbonio nei materiali da costruzione, grazie all’approccio Dfma e carbon budget progettuale, e utilizzando telai in legno invece di telai in cemento che sono riutilizzabili o provengono da foreste gestite in modo sostenibile. In Mind prevediamo solo mobilità verde all’interno del distretto e incoraggiare gli utenti ad andare a piedi o in bicicletta come modalità di mobilità a basse emissioni. Un altro progetto fondamentale che vi riguarda è Milano Santa Giulia, primo distretto completamente certificato. Esattamente, lo Spark Business District di Milano Santa Giulia ha ottenuto tra i massimi livelli di certificazione per tutti gli edifici inseriti nel distretto ed è uno dei primi quartieri italiani ad entrare a far parte di una rete globale di oltre cento città e comunità certificate dove vengono misurati e tracciati i risultati relativi alla sostenibilità delle nuove aree urbane. Abbiamo lavorato sul sistema idrico per ridurre le dispersioni, ridurre la domanda di acqua potabile a livello di sito specificando contabilizzazioni e utilizzando impianti a pavimento ribassato e reti non potabili. Inoltre abbiamo una strategia di gestione dei rifiuti all’avanguardia che punta a ridurre del 15% la produzione di rifiuti e a riciclarne almeno il 95%. Infine abbiamo lavorato sul benessere delle persone, con soluzioni che incentivino abitudini sane e ambienti interni pensati per il benessere e la salute degli individui.

L'immobiliare può avere anche un forte impatto sociale. Voi cosa fate in tal senso?

Puntiamo a creare 250 milioni di dollari di valore sociale entro il 2025, che riflette la nostra ambizione di avere un impatto positivo sulla vita delle persone migliorandone la qualità della vita, sostenendo la salute e il benessere, offrendo opportunità economiche, migliorando l'ambiente locale e costruendo comunità resilienti e fiorenti. Non è solo un obiettivo: è qualcosa che abbiamo nel Dna aziendale fin dalla fondazione. Come lo facciamo? Tre sono le aree di intervento: generare prosperità economica, creare comunità inclusive e fiorenti e sostenere e migliorare il benessere delle persone. Anche per gli impatti sociali bisogna lavorare insieme alla filiera con partnership durature, elevando gli standard, favorendo il dialogo e la collaborazione. E poi ci sono progetti speciali come per esempio il Programma 2121 e i Community Day, giornate di volontariato dei dipendenti. Giunto alla sua 27° edizione, il Community Day consente ai nostri dipendenti di lavorare insieme alle comunità in cui operiamo, svolgendo attività che vanno dalla ristrutturazione di edifici per i senzatetto, al ripristino del verde. In Italia per esempio abbiamo svolto volontariato presso il carcere di Bollate, dove, in collaborazione con alcuni detenuti, abbiamo ripristinato e migliorato alcuni spazi comuni interni al carcere. Ci racconta anche cos'è il programma 2121? Programma 2121 (www.programma2021.org) è un progetto nato per sviluppare nuove soluzioni che favoriscano l’evoluzione del sistema penitenziario. Una partnership pubblico-privata promossa dal Ministero della Giustizia (Dap, Prap Lombardia e Tribunale di Sorveglianza di Milano) di cui Lendlease è partner strategico. I sottoscrittori del Protocollo d’Intesa 2018-2021 e dell’estensione 20212026 sono: Anpal, Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Arexpo, Fondazione Triulza, PlusValue, Milano Santa Giulia e Afol. Il progetto è volto a valorizzare l'inclusione sociale dei detenuti in Art. 21 dell’ordinamento penitenziario presenti nel sistema carcerario lombardo attraverso la promozione di tirocini retribuiti nel settore edilizio in ambienti non protetti, ovvero fuori dal carcere. Il Programma 2121 è stato indicato dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il Controllo della Droga e la prevenzione del Crimine come best practice a livello internazionale.

Si chiama Easylife e ha messo a punto un modello di business applicato allo short term rental molto efficace a giudicare dalla forte crescita in un comparto sempre più dinamico. Abbiamo incontrato il founder Donato Cella di Vincenzo Petraglia

GLI AFFITTI BREVI, DOPO IL RALLENTAMENTO DETERMINATO DAL COVID, HANNO RIMESSO LE ALI SUPERANDO I LIVELLI PRE-PANDEMICI (QUELLA ITALIANA È LA TERZA PIAZZA AL MONDO DOPO USA E FRANCIA E VALE OLTRE 10 MILIARDI DI EURO) E CON OTTIME PROSPETTIVE DI CRESCITA. Una formula, quella dello short term rental, che offre diversi vantaggi sia ai proprietari degli immobili che agli ospiti, fra i quali ci sono sempre più professionisti e businessmen alla ricerca di soluzioni urbane un po' fuori dalle solite sistemazioni. Easylife, realtà del settore fondata a Milano nel 2016, all'indomani dell'Expo, da Donato Cella, ne è la riprova, con ottime performance che l'hanno portata a passare da 70 appartamenti in gestione a inizio 2022 agli attuali 200, con una previsione di chiudere l'anno con oltre 400 immobili gestiti fra Milano, Venezia, Paestum, Torino ed altre città, presenti sul sito www.easylife.house e sui principali portali di gestione affitti, come Airbnb, Booking, Vrbo HomeAway, Agoda, MisterB&B, Tripadvisor.

Come sta andando il mercato degli affitti brevi e cosa aspettarsi?

Dopo il Covid, da giugno 2022 il mercato è ripartito forte per il ritorno del turismo e per la ripresa, in particolare a Milano, di fiere, eventi, concerti, momenti di aggregazione. Il secondo semestre del 2022 è andato addirittura meglio di quello del 2019, non tanto in quantità ma a valore, grazie all'aumento delle tariffe, e anche per il 2023 le stime sono molto positive. Chi è il fruitore tipo degli affitti brevi?

Famiglie in vacanza, ma anche professionisti che viaggiano per business; Milano in particolare, a parte alcuni picchi, come l'imminente Salone del Mobile, è un mercato piuttosto destagionalizzato dove si viene per studio, business, turismo e leisure. Come Easylife ci stiamo indirizzando sempre di più, lato proprietari, sugli investitori e i soggetti istituzionali, sulla gestione quindi di patrimoni istituzionali o di grandi famiglie, da cui anche la volontà di entrare in Assoimmobiliare, proprio per offrire anche ai soggetti istituzionali, oltre che privati, questa nostra modalità di gestione ad alto valore aggiunto degli immobili, che ha fra i suoi vantaggi performance ottimali, in termini di redditività e di occupancy, e grande flessibilità nella gestione dell'immobile. www.easylife.house

Come Easylife cosa offrite in pratica?

Offriamo la gestione completa dell'immobile, sia esso una lussuosa villa per le vacanze o un appartamento urbano, quindi dalla pubblicazione dell'annuncio a tutte le pratiche burocratiche, coperture assicurative, pagamento ritenuta a titolo d'acconto, check-in, check-out, pulizie e così via. Insomma offriamo una gestione completa per il proprietario e ci stiamo digitalizzando per rendere il tutto sempre più easy, anche tramite smart lock per l'ingresso delle persone, oltre al controllo dei consumi energetici attraverso domotica integrata nell'appartamento. Poniamo poi forte attenzione al green – abbiamo infatti avviato il percorso per diventare B Corp – tramite l'utilizzo di elettrodomestici a basso consumo, prodotti per la pulizia e l'igiene personale green, la sensibilizzazione rivolta a ospiti e proprietari in merito alla raccolta differenziata e alla riduzione dei consumi, e così via.

Prossimi progetti? Cosa bolle in pentola? Oltre alla gestione di patrimoni istituzionali o di grandi famiglie, di cui accennavo, e fermo restando che nella selezione dei nostri immobili poniamo sempre estrema attenzione al design, alla sicurezza e al comfort, abbiamo lanciato la linea “Easylife Luxury” per soddisfare anche le esigenze di particolare raffinatezza e glamour della clientela più sofisticata. Abbiamo anche lanciato una App, sia per gli ospiti che per i proprietari, per avere ancor più agevolmente accesso a tutti i servizi, incluso monitoraggio di informazioni sugli appartamenti, prenotazioni e rendicontazione automatica dati economici, mentre entro il 2025 puntiamo a gestire 1.300 appartamenti fra Milano e le principali città dello Stivale.

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