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SHORT STORIES Budget Se è il dipendente a pagare per l’azienda

La gestione delle spese aziendali inefficace impatta negativamente sulle finanze personali

Un nuovo rapporto di Soldo rivela l’entità delle difficoltà finanziarie che i dipendenti devono affrontare a causa delle spese anticipate. La ricerca, condotta in Italia da Ipsos su un campione di 400 professionisti, rivela che per l’80% degli intervistati anticipare le spese per conto della propria azienda ha avuto un impatto negativo sulle finanze personali. Ben 7 dipendenti su 10 utilizzano il proprio denaro, per spese legate all’azienda, almeno una volta alla settimana e hanno registrato nel 45% dei casi un sensibile aumento delle spese rispetto all’anno precedente.E i rimborsi arrivano dopo settimane, se non addirittura un mese o oltre (per il 16% del campione, soprattutto quando il datore di

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Fisco

Fare pubblicità sulla carta stampata conviene

È stato rinnovato il Bonus Pubblicità, che quest’anno penalizza radio e tv

Nuova veste per il Bonus Pubblicità 2023, ripartito dallo scorso 1° marzo. Penalizzate le pubblicità via radio e tv, da quest’anno sono agevolati esclusivamente gli investimenti pubblicitari effettuati sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line: infatti, il credito di lavoro è una grande azienda). I costi legati alle trasferte e ai viaggi di rappresentanza costituiscono la fetta più significativa delle spese sostenute e troppo spesso ancora anticipate. Un approfondimento a parte riguarda lo smart working, con una parte significativa degli intervistati che ritiene che l’attrezzatura per l’home office e una parte delle bollette siano da considerarsi spese di lavoro: le dotazioni per l’home office sono la quarta categoria di spesa, mentre le bollette relative a energia e connessione wi-fi sono all’ottava posizione. Opinione condivisa dai dipendenti è l’urgenza di spingere le imprese a cambiare il processo di gestione delle spese. Il 56% afferma di volere una carta aziendale per eliminare completamente la necessità di rimborsi; 4 su 10 (41%) chiedono strumenti per l’acquisizione automatica delle ricevute mentre il 34% ritiene che le spese di basso valore dovrebbero essere soggette ad approvazioni meno rigorose. Carlo Gualandri, Ceo e fondatore di Soldo, commenta: «È importante che le aziende comprendano il vero danno di processi di spesa e rimborsi inadeguati. Spetta ai responsabili finanziari attuare il cambiamento chiesto anche dai dipendenti. E non è una sfida impossibile: la risposta è la giusta tecnologia per la gestione delle spese. Con le carte aziendali, i fondi vengono precaricati in anticipo rispetto agli acquisti e collegati a dashboard di spesa in tempo reale con l’eliminazione immediata dell’onere di anticipi da parte dei dipendenti. Inoltre, i team amministrativi possono così controllare meglio i flussi e le singole operazioni, in tempo reale e dovunque siano. Una vera vittoria nel clima economico odierno».

I Temi Del Lavoro

Nei Contenuti Extra Sul Canale Digitale

I consulenti del lavoro italiani e il loro Ordine, presieduto da Rosario De Luca, sono in prima linea con le imprese che fanno il Pil del nostro Paese, che con l’iniziativa autonoma generano anche lavoro subordinato, cioè la cinghia di trasmissione del benessere dall’attività d’impresa al resto della società.

Economy ogni mese ospita – in un’edizione digitale dedicata alla categoria, ma accessibile a tutti i lettori interessati attraverso un QR che ormai costituisce uno snodo della carta stampata verso il multimediale– un’ampia sezione dedicata ai temi specifici e specialistici del settore, in collaborazione con l’Ordine e il suo ufficio studi.

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imposta non è più concesso per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche, sia analogiche che digitali. Ritorna poi il regime agevolativo “incrementale”: per poter accedere al beneficio, il presupposto per l’invio della comunicazione è l’incremento minimo dell’1% dell’investimento pubblicitario rispetto all’investimento dell’anno precedente. Aumenta l’incentivo base “teorico”, che si riporta almeno al 75% rispetto al 50% della scorsa annualità. Le spese effettivamente sostenute durante l’anno andranno poi dichiarate da gennaio 2024, sempre in via telematica, corredate dalla certificazione dell’effettivo sostenimento delle stesse da parte di un revisore.

Reporting

Il Pastificio Zini al terzo bilancio di sostenibilità

Il documento riferito al biennio 2021/22, evidenzia la capacità di essere un’impresa responsabile

Il rispetto per le persone alla base di tutte le relazioni; il rispetto per l’ambiente attraverso una gestione responsabile delle risorse; la divulgazione della cultura culinaria italiana coniugando tradizione, innovazione e passione. È questo il cuore del terzo Bilancio Sociale e Ambientale presentato il 16 marzo dal Pastificio Zini. L’attenzione nei confronti del consumatore inizia con i controlli delle materie prime e la qualifica dei fornitori. Zini dispone di un laboratorio di analisi interno, in cui ogni giorno vengono svolti test per verificare la conformità di ogni singolo lotto ai requisiti di legge e agli standard aziendali. Nel 2022 sono state effettuate 9.000 analisi interne e 400 esterne per la verifica del rispetto dei parametri microbiologici, fisici e chimici che rientrano nel piano di autocontrollo annuale. Per quanto riguarda l’ambiente, grandi investimenti sono stati riservati al tema delle riduzioni di emissioni e consumo di energia: dall’installazione in un cogeneratore, all’illuminazione a Led, agli investimenti per l’efficientamento energetico, alla flotta di auto aziendali ibride. Inoltre, Zini si è concretamente impegnata alla riduzione della plastica attraverso una politica di packaging che prevede l’utilizzo di sole confezioni compostabili o 100% riciclabili. Nel 2022 è stata risparmiata 453.040 kg di plastica (dato calcolato su una busta media di un kg di prodotto). Un traguardo significativo è stato l’ottenimento nel 2022 della certificazione Iso 14001, importante punto di partenza per gettare le basi di una strategia a lungo termine.

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